13 May, 2024
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Prima visita ufficiale, del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, in Italia.

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si recherà in visita istituzionale a Roma domani, venerdì 27 gennaio 2017, per rincontrare le più alte cariche istituzionali italiane, prima visita ufficiale dopo la sua elezione a Presidente dell’assemblea parlamentare. 

Il programma della visita prevede i seguenti incontri:

  • il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale, 12.40 – 13.20
  • il presidente del Senato Pietro Grasso, a Palazzo Giustiniani, 13.30 – 14.00
  • la presidente della camera dei Deputati Laura Boldrini, a Montecitorio, 14.15 – 14.45
  • il ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano, alla Farnesina, 15.15 – 15.45.

Antonio Tajani è stato eletto presidente del Parlamento europeo il 17 gennaio 2017.  Il presidente Antonio Tajani rimarrà in carica sino alla fine della legislatura prevista per la primavera 2019. Antonio Tajani è il primo presidente del Parlamento europeo italiano da oltre 35 anni, dalla prima elezione a suffragio universale del Parlamento europeo dell’anno 1979. 

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Vanno avanti in Commissione Bilancio le audizioni sulla Manovra Finanziaria 2017. La seduta odierna è stata interamente dedicata all’agricoltura con particolare riferimento alla crisi del settore lattiero-caseario e alle misure da mettere in campo per provare ad arginarla. L’organismo consiliare, guidato da Franco Sabatini, ha sentito in audizione i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, i rappresentanti dei pastori e il vicepresidente della Regione Raffaele Paci in sostituzione del presidente Pigliaru che ha assunto l’interim dell’Agricoltura dopo le dimissioni dell’assessore Elisabetta Falchi.

L’esponente dell’esecutivo ha illustrato alla Commissione le proposte della Giunta per il superamento della crisi determinata dal crollo del prezzo del latte ovino. Quattro le linee direttrici del documento messo a punto dall’assessorato, alcune di natura congiunturale, altre a lungo termine. «E’ necessario individuare soluzioni con ricadute positive per tutta la filiera – ha detto Paci – la Regione non può stabilire il prezzo del latte ma può invece fare molto per migliorare la filiera produttiva».

Per affrontare le emergenze Paci ha proposto tre diverse misure: 1) un fondo di 4 milioni di euro per la “rottamazione” dei capi ovini di età superiore ai 4 anni in modo da abbassare la quantità del latte prodotto;  2) l’inserimento del pecorino romano nell’elenco dei formaggi da acquistare con i fondi del bando Agea e da destinare agli indigenti; 3) un contributo per ridurre i costi di trasporto per le aziende che operano in zone di montagna.

Due invece gli interventi strutturali: un fondo da 8 milioni di euro per la diversificazione del prodotto e uno (da quantificare) per la destagionalizzazione delle produzioni.

Il vicepresidente della Giunta ha poi illustrato alla Commissione gli strumenti messi in campo per facilitare l’accesso al credito delle aziende agropastorali. «Ci sono misure già operative come l’accordo firmato da Regione e Abi che consente ai pastori di ottenere l’anticipazione del 100% dei contributi relativi a misure del Psr come l’indennità di compensazione e il benessere animale – ha affermato Paci – abbiamo inoltre già messo a disposizione 7 milioni di euro per potenziare il sistema dei Consorzi Fidi. Entro 15 giorni saranno invece attivati gli aiuti in conto interessi per il credito di esercizio. In questo caso la somma stanziata è di 2,5 milioni di euro». Altre due misure su cui si punta molto per venire incontro alla filiera sono il pegno rotativo e il pecorino bond: «La prima consentirà alle aziende di trasformazione di dare in garanzia le forme di pecorino romano per ottenere prestiti dalle banche. La seconda, invece, permetterà di trovare altri strumenti finanziari alternativi al credito. In questo caso potranno essere ricercate nuovi canali di finanziamento offrendo in pegno la propria produzione».

Altri interventi riguardano, infine, l’accelerazione dei pagamenti del PSR 2014-2020. Il mondo delle campagne deve infatti ricevere ancora 64 milioni di euro sui 156 complessivi. Il direttore generale dell’assessorato Sebastiano Piredda ha annunciato che questa mattina sono stati autorizzati i primi pagamenti per 2,5, mentre altri 10 saranno disponibili entro gennaio. Nella prima decade di febbraio, inoltre, si spera di ottenere l’85% delle anticipazioni sulle indennità compensative, circa 26 milioni di euro. La Regione infine chiederà di avere anche l’anticipazione dei premi per il benessere animale che, in caso di esito positivo, consentirebbe al comparto di incassare una cifra considerevole “tra i 52 e i 60 milioni di euro”.

E’ stato poi il turno delle associazioni di categoria che hanno espresso un giudizio critico sulla manovra. «La Finanziaria 2017 mette a disposizione 311 milioni di euro ma sono somme del Psr (153 milioni) o destinate a finanziare l’apparato (144 milioni di euro per le agenzie, i consorzi di bonifica e le associazioni degli allevatori) – hanno detto i rappresentanti di Copagri, Cia e Confagricoltura – per i produttori non c’è nulla». Alfonso Orefice di Coldiretti ha definito la manovra incoerente rispetto al Documento di programmazione economica regionale. «Manca un obiettivo, mancano le scelte strutturali e un piano a lungo termine. Se ne prenda atto».

Le associazioni dei pastori hanno invece sollecitato misure rapide per dare ristoro al mondo delle campagne. «Le aziende hanno bisogno di liquidità – ha detto il leader del Movimento pastori sardi Felice Floris – lo strumento sono gli aiuti de minimis della legge 15. I pastori sono disperati, servono risposte immediate». Anche Fortunato Ladu, pastore e attivista delle campagne, ha sottolineato l’esigenza di stanziare somme immediatamente disponibili. «Il 50% delle aziende non è bancabile – ha detto Ladu – inutile rivolgersi agli istituti di credito. Sarebbe invece utile e urgente ottenere dall’Inps la sospensione dei pagamenti previdenziali».   

Richiesta alla quale si sono unite, con qualche distinguo, le organizzazione di categoria. Secondo il segretario di Confagricoltura Luca Sanna la crisi si sarebbe potuta evitare con una seria programmazione: «I trasformatori hanno però rifiutato di sottoscrivere il piano per la produzione di pecorino romano – ha detto Sanna – i pastori sono stanchi di subire le conseguenze degli errori altrui. Per evitare questo serve un Authority del latte alla quale affidare poteri sanzionatori. Deve però essere un soggetto terzo, siamo contrari alla istituzione di un servizio dedicato al settore ovricaprino presso la Direzione Generale dell’Assessorato all’Agricoltura».

Il coordinatore di Copagri Pietro Tandeddu ha invocato maggior senso si responsabilità da parte di tutti gli operatori: «La crisi è dovuta alla sovraproduzione di pecorino romano – ha sottolineato Tandeddu – il settore deve essere capace di autoregolamentarsi. Non è ammissibile andare contro la regola principe del mercato della domanda e dell’offerta. I trasformatori puntino su altre produzioni. Gli incentivi devono essere finalizzati alla diversificazione dei prodotti caseari».

Martino Scanu, presidente della Cia ha infine suggerito un’accelerazione delle procedure per l’erogazione dei premi del Psr «E’ questo un modo per garantire liquidità alle aziende – ha detto Scanu – occorre allo stesso tempo impedire che le scorte di formaggio vengano svendute. Come? Ritirando dal mercato una quantità significativa di pecorino romano in attesa di tempi migliori».

Il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini, al termine delle audizioni, ha assicurato l’impegno del Consiglio a lavorare insieme alla Giunta per una soluzione condivisa. «In questo momento le polemiche non servono a nulla, occorre individuare strumenti efficaci per dare sostegno al mondo delle campagne». La crisi del settore lattiero-caseario sarà affrontata dall’Assemblea il prossimo 1° febbraio con la discussione della risoluzione approvata ieri dalla Commissione “Attività Produttive”.  

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 La commissione Trasporti e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc) ha approvato con 6 voti favorevoli, 4 astensioni ed un voto contrario, la delibera di Giunta relativa allo schema della nuova continuità territoriale aerea (CT1). Nel documento, a seguito di una proposta dell’on. Salvatore Demontis (Pd), è stata inserita una integrazione in 4 punti che dovrà essere sottoposta alla verifica della Giunta nel più breve tempo possibile. L’integrazione riguarda: 1) la possibilità di differenziare la tariffa fra residenti e non residenti estendendo all’intero anno il regime di continuità per i mesi di luglio e agosto; 2) la ulteriore riduzione delle tariffe per i residenti; 3) l’utilizzo delle economie a sostegno della cosiddetta Ct2 con aumento delle destinazioni e degli incentivi del trasporto low cost con particolare riferimento alle principali città europee; 4) lo studio di agevolazioni tariffarie per studenti residenti, sia per il trasporto aereo che per il Tpl (trasporto pubblico locale).

Nel lungo ed articolato dibattito che ha preceduto il voto hanno preso la parola i consiglieri regionali Angelo Carta (Psd’Az), Antonio Solinas, Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni ed Alessandro Collu del Pd, Piermario Manca del Pds, Giuseppe Fasolino ed Alberto Randazzo di Forza Italia, Eugenio Lai di Sel, Giovanni Satta del Misto e Pierfranco Zanchetta di Cps. Il confronto, in sintesi, ha evidenziato la volontà comune di agire in tempi brevi ed individuare nuove risorse per abbassare ulteriormente le tariffe estendendole ai 12 mesi dell’anno, ed alcune differenze sul regime della tariffa “unica” per residenti e non residenti. Secondo alcuni, in particolare, sarebbe necessario privilegiare concretamente i residenti mentre altri ritengono che tale scelta finirebbe per danneggiare il settore turistico.

L’assessore Massimo Deiana, dopo aver ricordato che la scelta della Regione rappresenta «la sintesi di tanti interessi in gioco spesso divergenti e nello stesso tempo esprime il valore strategico di una Sardegna sempre connessa con il mondo esterno attraverso uno strumento che consente concretamente di superare il gap dell’insularità».

A causa del protrarsi del dibattito, la commissione ha deciso di rinviare alla prossima settimana l’audizione dello stesso assessore Deiana sulle parti di competenza della Legge di Stabilità 2017.

 

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Il progetto “Pasto Buono” della Onlus QUI Foundation arriva anche a Porto Torres grazie alla Compagnia di navigazione Tirrenia, che metterà a disposizione i pasti invenduti dei ristoranti delle sue navi alla Onlus Mirade di Porto Torres, che si occuperà di ritirare il cibo dalle navi e consegnarlo a chi ne ha maggiormente bisogno.

L’iniziativa prevede che tutti i pasti invenduti e perfettamente conservati a bordo delle navi Tirrenia che approdano quotidianamente a Porto Torres siano donati alle persone e alle famiglie assistite dall’associazione Mirade. Il progetto prende vita nella città grazie al prezioso supporto del Comune di Porto Torres, che ha messo a disposizione il punto di solidarietà per la consegna dei suddetti pasti e alla collaborazione dell’associazione di volontariato Mirade, che ritirerà ogni giorno l’invenduto e lo consegnerà a chi ne ha bisogno.

Una vera e propria sfida per arginare lo spreco alimentare a favore di coloro che sono in difficoltà e non hanno l’indispensabile per vivere. L’iniziativa, oltre che a Porto Torres, grazie alla collaborazione di Tirrenia, è stata attivata anche nei porti di Cagliari, Napoli, Genova e Civitavecchia.

«Tirrenia e tutto il Gruppo Onorato Armatori hanno da sempre dato il loro incondizionato sostegno a questo meraviglioso progetto, che sta proseguendo con successo in molti porti italiani e che ora abbiamo il piacere di vedere sviluppato anche a Porto Torres – dichiara Pietro Manunta, Presidente di Tirrenia -. La nostra battaglia contro lo spreco alimentare continua e si rafforza, con l’obiettivo di aiutare sempre più persone e famiglie in difficoltà.»

«La collaborazione tra la nostra Onlus e Tirrenia, avviata nel 2014, ha reso possibile il nostro progetto Pasto Buono nei porti di Genova, Civitavecchia, Napoli e Cagliari. Porto Torres era tra i nostri obiettivi e, grazie all’associazione Mirade e al fondamentale supporto del Comune, siamo riusciti a portare Pasto Buono anche qui – commenta Gregorio Fogliani, presidente di QUI Foundation -. Il lavoro svolto insieme a Tirrenia ha già fornito ottimi risultati e lo stesso ci aspettiamo su Porto Torres. Con Pasto Buono sulle navi riusciamo a recuperare centinaia di pasti a settimana in ogni porto, aiutando altrettante persone. E questo ha un impatto sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale.»

«Abbiamo accolto favorevolmente questa iniziativa – sottolinea il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler – stabilendo di assegnare all’associazione Mirade uno spazio per la distribuzione dei pasti in uno stabile comunale che si trova al centro della nostra città, la Casa delle Associazioni, simbolo non solo “fisico” dell’azione in sinergia svolta dai volontari che ci supportano nelle attività di sostegno ai cittadini bisognosi. Il Pasto Buono tiene conto di tutti quei temi che stanno a cuore alla nostra Amministrazione: la riduzione degli sprechi alimentari, la protezione della dignità della persona e la sostenibilità ambientale. Ringrazio Qui Foundation, Mirade Onlus, tutti i volontari e naturalmente Tirrenia per la sensibilità dimostrata verso il nostro territorio con questa iniziativa congiunta.»

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Il presidente Massimiliano Zonza ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per martedì 31 gennaio, alle 18.30, in 1ª convocazione, presso la Sala Consiliare del Centro Polifunzionale Piazza Roma.

L’ordine del giorno è molto nutrito.

Approvazione Nuovo Regolamento per la Mobilità negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ai sensi del Titolo IV della L. R. 6 Aprile 1989, n. 13;

Approvazione del documento unico di programmazione (DUP);

Approvazione delle tariffe per l’applicazione della Tassa sui Rifiuti (TARI) – Anno 2017;

Approvazione Regolamento in materia di Accesso Civico e Accesso Generalizzato;

Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria “IMU” – Anno 2017;

Approvazione Piano Finanziario per la Gestione del Servizio Integrato di Igiene Urbana e Servizi Complementari ai sensi dell’art. 8 del DPR 158/1999  per l’anno 2017;

Approvazione del Regolamento per l’Applicazione dell’Addizionale Comunale all’Imposta sul Reddito delle persone fisiche per l’anno di Imposta 2017;

Approvazione delle aliquote del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l’Anno 2017;

Adesione al comitato di crisi del latte ovino;

Variante al Piano di lottizzazione convenzionata zona omogenea C – Sottozona C31 – Zona Via Roux – 1° Stralcio Funzionale (AREA) – Adozione;

Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T – Adozione.

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Sono stati pubblicati i bandi per la concessione di contributi del Fondo sociale 2015 a favore degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) gestiti da Azienda regionale per l’edilizia abitativa.
Possono presentare domanda gli assegnatari che versino in situazione di effettivo disagio economico accertato da parte dei competenti servizi comunali in presenza di una delle seguenti condizioni:
– nucleo familiare comprendente soggetti disabili o affetti da gravi malattie croniche o terminali, comportanti grave ed effettivo disagio economico attestato dai Servizi Sociali del Comune di appartenenza;
– canone annuo di concessione che, incrementato delle spese per servizi in autogestione o condominiali, ecceda l’incidenza percentuale massima sul reddito indicata;
– canone annuo di concessione che, incrementato delle spese per servizi in autogestione o condominiali, e degli oneri derivanti dal ripiano del debito maturato per le morosità pregresse, sia superiore all’incidenza percentuale massima sul reddito.
Le risorse stanziate complessivamente ammontano a 421.556,00 euro.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire ai Servizi territoriali gestione utenze competente rispetto al Comune in cui è ubicato l’alloggio.

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E’ in programma domani mattina, con inizio alle ore 10.00, la nuova assemblea dei lavoratori Eurallumina, a tre giorni dall’inizio della conferenza dei servizi che dovrebbe definire il passaggio decisivo per la realizzazione del progetto di rilancio produttivo dell’azienda di Portovesme.

L’assemblea, convocata nella sala riunioni dello stabilimento di Portovesme, prevede due punti all’ordine del giorno: l’informativa in riferimento all’ultima e decisiva fase dell’iter autorizzativo per la ripresa produttiva e le iniziative di mobilitazione per la prossima conferenza dei servizi in programma il 30 e 31 gennaio 2017.

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Il ministero degli Esteri ha indetto un concorso, per titoli ed esami, a trentacinque posti di segretario di legazione in prova. E’ possibile effettuare la domanda fino al 7 marzo.

Per l’ammissione al concorso sono necessari i seguenti requisiti:

1) cittadinanza italiana, esclusa ogni equiparazione;

2) eta’ non superiore ai trentacinque anni compiuti alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. Il limite di età di trentacinque anni può essere innalzato per un massimo complessivo di tre anni ed è elevato:

a) di un anno per i candidati coniugati o uniti civilmente;

b) di un anno per ogni figlio vivente;

c) di tre anni per coloro che sono compresi fra le categorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e per coloro ai quali è esteso lo stesso beneficio;

E’ necessaria altresì l’idoneità psico-fisica e il godimento dei diritti politici.

Il titolo di studio necessario per partecipare al concorso è…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_minestero.html .

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Il vice presidente del Consiglio regionale Ignazio Locci (FI) critica l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, sui finanziamenti per la portualità del Sulcis.

«L’assessore regionale Paolo Maninchedda – scrive in una nota il consigliere regionale di Sant’Antioco – conferma tutti i timori sullo scippo delle risorse per la portualità del Sulcis denunciati nel luglio scorso (nove milioni di euro per le opere portuali di Sant’Antioco, quattro milioni per Carloforte e sei per Calasetta, definanziati con la delibera 40/18 del 2016). E per giustificarsi del definanziamento, aveva addirittura rilanciato promettendo 30 milioni di euro (destinati all’arcipelago) dei 50 del cosiddetto Patto per la Sardegna indirizzati alla portualità della Regione. Ma con la delibera 5/8 del 2017 (interventi definanziati e successiva ricopertura finanziaria su FSC 2014-2020) scopriamo che per l’assessore due milioni sono più che sufficienti: uno per “Carloforte – Lavori di completamento dei banchinamenti interni del porto di Carloforte – Sistemazione pavimentazioni ed arredi degli ambiti del molo di sottoflutto portuali alla radice”, e un altro per “Calasetta – Piano Sulcis – Opere di sottoflutto, banchinamenti ed escavo fondali del Porto”. Prendiamo definitivamente atto – conclude Ignazio Locci – che Maninchedda ci prende in giro.»

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«Si sblocchino subito i contributi alle società sportive». E’ l’appello lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, che ha deciso di portare il problema in commissione, sollecitando un intervento immediato dell’assessore Firino.

«La Giunta regionale – dice Edoardo Tocco – deve sbloccare subito i pagamenti, che consentono alle compagini di svolgere i tornei nazionali. E’ assurdo che i finanziamenti vengano pagati a marzo, con il rischio che molte società si vedano a ridimensionare i progetti di inizio stagione. Le società sono sull’orlo del precipizio con difficoltà nei pagamenti di tecnici, giocatori e trasferte. Da qui la necessità di assicurare alle squadre la giusta considerazione, con la corresponsione dei contributi dovuti per lo svolgimento dei campionati. Il plotone delle compagini impegnate nel calcio a cinque, basket, volley, tennis tavolo, pallanuoto, hockey su prato e rugby rappresenta l’immagine della Sardegna. Un intervento finanziario – conclude Edoardo Tocco – andrebbe a premiare gli sforzi fatti dai sodalizi per portare la bandiera dell’Isola in giro per l’Italia ed in alcune competizioni europee».