14 May, 2024
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Martedì 7 febbraio 2017 le squadre di Abbanoa dovranno eseguire un importante intervento di riparazione sull’acquedotto Sulcis. I lavori saranno effettuati in località Rio Murtas nel Comune di Narcao su un tratto di condotta in cemento armato del diametro di quasi un metro.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento sarà necessario sospendere l’operatività dell’acquedotto. Per limitare i disagi è stato studiato un piano che consentirà di garantire quando più possibile il servizio all’utenza sfruttando le riserve nei serbatoi di accumulo che, al momento dell’avvio dei lavori, saranno tenuti al massimo della loro capienza. Per ricostituire le scorte, a lavori conclusi, sarà necessario effettuare alcune chiusure notturne.

A Carbonia potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 20.00 di martedì. Successivamente sarà interrotta sino alle 6.00 della mattina di mercoledì per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Il Presidio Ospedaliero Sirai può essere alimentato sia dalla rete di distribuzione della città, sia da uno specifico serbatoio, tuttavia anche la relativa utenza può essere soggetta ad un’interruzione temporanea della fornitura. Risulta pertanto opportuna una attenta gestione dei consumi e dei serbatoi interni.

A Narcao, Santadi, Villaperuccio, Piscinas, Giba, Masainas, Tratalias, Perdaxius, Portoscuso e Gonnesa l’erogazione all’utenza potrà essere garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 17 di martedì. Successivamente verrà interrotta sino alle 6.00 della mattina di mercoledì, per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Il serbatoio d’accumulo di Sant’Anna Arresi, la frazione di Is Domus di Sant’Anna Arresi, le frazioni di Is Porcus, Is Pillonis e San Simplicio del comune di Perdaxius e la fornitura per il Consorzio industriale di Portoscuso verrà limitata nella giornata di martedì sino alla conclusione dei lavori.

Sarà cura di Abbanoa limitare le ore di interruzione qualora gli interventi vengano completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

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Nuova iniziativa delle coordinatrici dell’Associazione Meglio in Due, Lucia Tidu, Elena Secci, Carla Poddana, che hanno scritto nuovamente ai capigruppo chiedendo un incontro per sollecitare la riforma della legge elettorale e l’introduzione della doppia preferenza di genere.

«Sono trascorsi quasi due anni e mezzo dall’inizio della legislatura ma ancora il Consiglio regionale non ha affrontato e risolto la questione della preferenza di genere nella legge elettorale per l’elezione dei componenti della massima Assemblea sarda. Ci sono argomenti, che per quello che rappresentano e per i valori che esprimono, godono di ampia condivisione e diffuso consenso. Ci viene da dire che difficilmente sollevano contrarietà o manifesta opposizione. È quindi ragionevole pensare che trovino sensibilità e pronta accoglienza con la rapida approvazione degli atti necessari a renderli attuativi. Uno di questi è senz’altro la doppia preferenza di genere. Voluta a gran voce da tutti i territori della Sardegna, sostenuta da centinaia di sindaci e da numerosissimi pronunciamenti dei consigli comunali, doveva avere, anche sentendo le dichiarazioni che hanno accompagnato questa mobilitazione, una corsia preferenziale.»

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Dopo sei vittorie consecutive che le hanno permesso di chiudere positivamente la regular season del campionato di Serie D e di iniziare altrettanto bene la seconda fase, la Sulcispes Sant’Antioco è chiamata ad una difficile trasferta nella seconda giornata della “Poule A”, sul campo dell’Astro Cagliari.

Gli uomini di Ghiani rappresentano la “bestia nera” dei sulcitani, che non sono mai riusciti a batterli in questa stagione: lo scorso 8 ottobre, nella seconda giornata di campionato, i cagliaritani si imposero per 77-64, ponendo così fine a una lunghissima imbattibilità della Sulcipes, che non subiva una battuta d’arresto da oltre un anno. Nella gara di ritorno, disputata al PalaGiacomoCabras, si imposero nuovamente col punteggio finale di 61-77, e quel ko portò il presidente Ingrande a optare per il cambio in panchina tra Andrea Masini e Paolo Massidda. Ma da quel momento in poi la Sulcispes non si è più fermata, cogliendo soltanto successi.

«I risultati parlano chiaro – dice coach Paolo Massidda – l’Astro è una squadra che soffriamo particolarmente. Sono un gruppo talentuoso ma anche molto esperto, che sa come si affronta il campionato di Serie D. Per riuscire a batterli dovremo essere costanti nell’arco dei quaranta minuti, evitando quelle pause che siamo soliti concederci. La settimana purtroppo non è andata per il meglio, con numerosi infortuni e malanni di stagione che ci hanno impedito di preparare la gara come avremmo voluto. Conosciamo comunque molto bene i nostri avversari, e siamo pronti per rendergli la vita difficile.»

La Sulcispes punterà ancora tanto sui propri lunghi Righetti e Markovic, entrambi molto positivi nel match di sabato scorso contro il Cus Sassari: «Luka sta compiendo dei notevoli progressi – prosegue il coach sulcitano – in campo è sempre più sereno, ed è diventato importantissimo nell’economia del nostro gioco. In pochi possono vantare un’ala piccola sui due metri, abile tanto nel tiro da fuori quanto in avvicinamento a canestro. Anche Daniele è in grande fiducia: contro Sassari è stato protagonista di una gran bella prestazione, il suo rendimento è in ascesa e speriamo che si possa ripetere sugli stessi standard».   

Palla a due sabato 4 febbraio, alle 20.00, al PalaCEP di via Talete, a Cagliari. Arbitreranno Riccardo Solinas di Sestu e Riccardo Mulas di Quartu Sant’Elena.

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Vertice stamane al ministero dello Sviluppo economico per affrontare i problemi legati agli sviluppi della vertenza Eurallumina. Il ministro Carlo Calenda ha riunito attorno allo stesso tavolo la Regione Sardegna, rappresentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e i rappresentanti degli azionisti della Rusal, arrivati dalla Russia, guidati da Yakov IItskov, direttore della divisione Allumina della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

Dopo lo stop imposto dal ministero dei Beni culturali su problemi di tipo paesaggistico, gli operai hanno lanciato un nuovo appello al sovrintendente dei beni culturali, Fausto Martino. 

Si moltiplicano, intanto, gli attestati di solidarietà. I lavoratori, in occupazione nella sala riunioni del Palazzo di viale Trento e in presidio all’esterno del Palazzo, hanno ricevuto le visite di Felice Floris, con una delegazione del Movimento pastori sardi, del capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Pietro Cocco e dell’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu.

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La riunione del Consiglio comunale di Carbonia del 31 gennaio 2017.

La riunione del Consiglio comunale di Carbonia del 31 gennaio 2017.

Prima le dimissioni dell’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo il suo insediamento (sostituita da Loredana La Barbera); poi quelle del presidente della commissione Lavori pubblici (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); ora quelle dell’assessore dei Lavori pubblici Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017.

I primi mesi di vita della Giunta a 5 Stelle guidata dal sindaco Paola Massidda, come era abbastanza prevedibile, vista la quasi totale mancanza di esperienza di tutti i consiglieri eletti e degli assessori (eletti consiglieri o tecnici), sono stati caratterizzati da non pochi “inciampi”, ma sul piano politico il caso più clamoroso è quello verificatosi la sera del 31 gennaio nella parte conclusiva dell’ultima riunione del Consiglio comunale, che ha preceduto le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia Locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu.

Intorno alle 23.40, assente l’assessore Riccardo Cireddu, il vicesindaco ed assessore del Territorio, Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità, Manutenzioni (So.Mi.Ca), Randagismo (animali), Patrimonio Gian Luca Lai, si è alzato per esporre il contenuto del punto 13, ultimo dell’ordine del giorno, “Adozione Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T” e mentre parlava, tutti i consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle, uno ad uno, hanno abbandonato l’Aula.

Inevitabilmente, si sono scatenati i consiglieri di opposizione, con Ugo Piano, della lista Carbonia Possibile, che ha chiesto «se l’accaduto fosse da ritenere un atto di sfiducia nei confronti della Giunta».

«Non ho mai visto cose del genere – ha aggiunto l’ex sindaco Giuseppe Casti, del Partito democratico – non c’è neanche il concetto di cosa siano le istituzioni.»

«E’ disarmante quello che sta accadendo – ha detto da parte sua Daniela Garau, del Patto Civico – mi farebbe piacere che i consiglieri del Movimento 5 Stelle rientrassero per capire la gravità e l’importanza di un gesto di questo tipo, perché secondo me non lo hanno capito. Si può votare contro, è legittimo se non si è d’accordo, ma abbandonare l’aula laddove una Giunta sta proponendo una deliberazione, è gravissimo, per quanto mi riguarda, dal punto di vista politico. Abbandonare l’Aula è un atto di delegittimazione della vostra Giunta.»

«Voglio rimarcare – ha aggiunto Giuseppe Casti – che se io fossi in quei banchi, prenderei atto che la Giunta sta presentando un atto di pianificazione urbanistica importante per la città, il vicesindaco che ha assunto l’onere di illustrare il punto viene lasciato lì, in piedi, mentre illustra questo atto importante, e vengono abbandonati i banchi, se questo è amministrare la città, fate la cortesia, date le dimissioni e andatevene nel più breve tempo possibile, perché non siete in grado di amministrare la città, perché avete un gruppo consiliare che non sa amministrare la città. Signor sindaco, ne prenda atto, domani mattina dia le dimissioni, E’ ridicolo, non ho mai visto una cosa del genere in 25 anni che sono in quest’Aula, mi vergogno per voi, mi vergogno per la mia città. Prendete atto che non siete in grado di amministrare la città, togliete il disturbo, perché stiamo diventando la barzelletta di tutta la Sardegna, ci ridono dietro. State facendo fare alla città una figura che non merita. Il gruppo di maggioranza che governa la città non è degno di amministrare questa città.»

Il vicesindaco Gian Luca Lai ha complicato ancora di più la posizione della maggioranza, quando è intervenuto per spiegare che «forse questa scelta è frutto anche di un’azione sbagliata in commissione, perché quando si chiedono dei documenti, quando si vuole avere il tempo di valutare i documenti nel merito e il tempo volente o nolente non è stato dato o comunque non è stato trovato, su una cosa che tra l’altro è piovuta nel giro di tre giorni, va valutata e non presa come oro colato».

Daniela Garau ha prontamente ribattuto: «Siete voi che scrivete i punti all’ordine del giorno, state delegittimando la vostra stessa attività, la vostra maggioranza, vi rendete conto della gravità di un’azione di questo tipo? Non avreste dovuto portare l’atto in Aula o magari anche votare contro».

Michele Stivaletta, del gruppo misto, ha aggiunto: «Questa è una proposta di deliberazione della Giunta al Consiglio comunale, se la Giunta riteneva che l’atto non fosse pronto perché non opportunamente istruito, non avreste dovuto inserirlo all’ordine del giorno».

A mezzanotte la riunione è stata sciolta dopo un nuovo appello nominale che ha ufficializzato la mancanza del numero legale.

Poche ore dopo, mercoledì mattina, il sindaco Paola Massidda ha annunciato le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici Riccardo Cireddu.

«Oggi ho ricevuto e accettato le dimissioni dell’assessore Riccardo Cireddu – ha spiegato Paola Massidda -. Le parole, contenute nella lettera recapitatami nella mattinata di oggi, mi danno l’opportunità di fare una riflessione e di inquadrarle nel contesto più ampio del nostro lavoro quotidiano e della nostra azione amministrativa. Leggo, con dispiacere, nelle sue dimissioni, una giustificazione basata su un presunto allontanamento dal progetto iniziale che aveva animato l’esperienza del Movimento 5 Stelle. Ovviamente non condivido quanto affermato: competenza, abnegazione e consapevolezza delle difficoltà sarebbero dovute essere alla base della decisione di tutti noi ad impegnarci nell’amministrazione della nostra città. Duro lavoro in un contesto economico e sociale difficile e cercando di innestare la nostra idea di cambiamento e di innovazione politica in una comunità guidata da sempre secondo le vecchie logiche partitiche. Un cambiamento culturale, dunque, che richiede tempo, fatica e perseveranza. Continuiamo il nostro lavoro – ha concluso Paola Massidda – forti della fiducia ricevuta lo scorso giugno e che quotidianamente riceviamo dai cittadini che ci invitano ad andare avanti e a cambiare questa città.»
La situazione, come si può ben capire, è molto delicata. Il Movimento 5 Stelle si trova ad un bivio importante e forse decisivo della sua prima esperienza nell’amministrazione del comune di Carbonia, nella quale si è trovato dopo la travolgente vittoria nel ballottaggio del 19 giugno che con 9.219 voti, il 61,60%, ha capovolto il risultato del primo turno che aveva visto il sindaco uscente, Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste, ottenere 6.074 voti, il 36,15%, contro i 3.688 voti, il 21,95% di Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle.
Sarà interessante verificare come Paola Massidda supererà la nuova emergenza determinata dalle dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici Riccardo Cireddu e, soprattutto, capire quali sono le motivazioni che hanno portato l’intero gruppo consiliare di maggioranza la sera di martedì 31 dicembre, ad abbandonare l’Aula mentre il vicesindaco Gian Luca Lai esponeva l’ultimo punto dell’ordine del giorno riguardante “Adozione Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T”.

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In attesa della nuova riunione della Conferenza dei servizi, fissata per mercoledì prossimo 8 febbraio, proseguono al Palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, l’occupazione della sala riunioni ed il presidio sul piazzale all’esterno. Ieri i lavoratori hanno ricevuto la visita del vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, che ha portato “solidarietà assoluta e totale”della Regione, a nome di tutta la Giunta. Raffaele Paci si è prima fermato all’esterno di viale Trento, dove la protesta contro il parere del Mibact continua, e ha poi incontrato i cinque operai che occupano la sala riunioni al primo piano della torre, ribadendo che la Giunta sta facendo tutto il possibile per risolvere rapidamente la situazione.

I lavoratori Eurallumina stanno ricevendo numerosi attestati di solidarietà. Ieri hanno ricevuto sacchetti di viveri dalla Rsu della Portovesme srl; dal panificatore di Cagliari Augusto Fonnesu; da Giancarlo Casciu, titolare di un catering a Carbonia, che ha preparato un piatto di pasta calda nella tenda del presidio, per i presidianti esterni e per gli occupanti interni; da Claudia Mariani, titolare di una ditta dell’indotto dell’Eurallumina, che da Portoscuso ha portato acqua e frutta; e ancora diverse dimostrazioni di solidarietà spontanea.

Un’anziana e anonima signora, alle prime luci del giorno, ieri ha portato ai lavoratori che hanno trascorso la notte in tenda, un pacchetto con alcune paste per la colazione. Non si contano, infine, le testimonianze fatte di un semplice saluto, anche attraverso messaggi, ai lavoratori impegnati nella difficile battaglia per il lavoro.

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Gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano hanno partecipato ai lavori della Conferenza delle Regioni, che oggi ha discusso dello schema di ripartizione delle risorse previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Nel corso della riunione gli assessori hanno illustrato alla Conferenza la richiesta presentata dalla Sardegna sulla partecipazione al finanziamento alle Province e alle Città metropolitane. Erriu e Spano hanno sottolineato con forza che «la Sardegna non può essere esclusa dal riparto del miliardo e 700 milioni di euro spettante alle Regioni, previsto dalla legge finanziaria 2017», facendo riferimento alla parte del DPCM che, di fatto, esclude le Regioni a Statuto speciale. La stessa posizione è stata espressa, nel corso della Conferenza, da tutte le Regioni a Statuto speciale.
La Regione Sardegna ha sollevato anche il problema relativo al mancato riparto, previsto dallo stesso schema del DPCM, di altri 950 milioni di euro a favore di Province e Città metropolitane delle Regioni a Statuto speciale. La discussione è stata comunque aggiornata, perché sul DPCM rimangono numerosi passaggi ancora da discutere e approfondire ed il punto all’ordine del giorno della Conferenza Unificata è stato rinviato alla prossima settimana.

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Venerdì 24 febbraio, il sottosegretario di Stato della Difesa, Domenico Rossi, parteciperà a due eventi organizzati dall’associazione nazionale dei bersaglieri in memoria della M.O.V.M. Maggiore f. (b) Giuseppe La Rosa, già effettivo al 3° Reggimento bersaglieri.

Gli eventi, in collaborazione con l’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate (PASFA), tesi a rafforzare i legami che insistono in Sardegna tra la Comunità Militare, quella Civile e le Associazioni di vario genere, si svolgeranno rispettivamente presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Carbonia, alle ore 8.45, e presso il comune di San Giovanni Suergiu, alle ore 10.30.

 

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«La Giunta regionale alzi la testa e impugni la Finanziaria nazionale, per riottenere i milioni di euro che il Governo ha destinato agli Enti locali escludendo dalla ripartizione la Sardegna. Fondi che di questi tempi, con le restrizioni cui ci obbliga lo Stato, sono indispensabili per l’erogazione dei servizi al cittadino.»

Lo sostiene Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna.

«Non bastano la presa di posizione dell’Esecutivo regionale e le intimidazioni dell’Anci nazionale che minaccia di non dare l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni – aggiunge Ignazio Locci -. Occorre molto di più: un atto deciso con cui lanciare un messaggio chiaro al Governo, affinché sia cosciente che non siamo disposti a restare inermi mentre si prende palesemente gioco delle Regioni a statuto speciale.»

«L’impugnazione della Finanziaria nazionale è la giusta risposta a un Governo che calpesta le nostre prerogative. Mentre da una parte la Regione, in virtù degli accordi sottoscritti a suo tempo, ha ritirato ogni ricorso dinanzi alla Corte, dall’altra lo Stato ci sbeffeggia, tra accantonamenti, spesa per i Lea aggiuntivi, etc. Se quest’anno i bilanci delle Province sono stati chiusi soltanto grazie ad escamotage contabili, l’anno prossimo si rischia la bancarotta. E a farne le spese saranno prima di tutto i cittadini, che vedranno mancare i servizi elementari ancora oggi in capo alle Province. È ora di dire basta – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale -: la Giunta si armi di coraggio e si ribelli impugnando la Finanziaria.»

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Darius Johnson Odom.

Darius Johnson Odom.

La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato la risoluzione del contratto con l’atleta Darius Johnson Odom. Al play americano la società biancoblu ha fatto gli auguri per un futuro di successi e grandi soddisfazioni professionali. La decisione era nell’aria da qualche settimana, dopo l’arrivo del play/guardia David Bell, giocatore inseritosi subito molto bene, così come ha fatto il centro Gani Lawal. Con loro la squadra è cresciuta sensibilmente, riuscendo ad accedere alla seconda fase della Basketball Champions League e alle Final Height di Coppa Italia (in programma a Rimini dal 16 al 19 febbraio) e risalendo la classifica in campionato, dove oggi occupa il quarto posto solitario dopo la splendida vittoria sulla Grissin Bon Reggio Emilia.