20 May, 2024
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Sono in fase avanzata vari interventi di riordino del verde e pulizia delle aree limitrofe alla Grande Miniera di Serbariu (lungo la strada statale 126 presso Is Gallus) e all’interno del parcheggio del Centro intermodale. La prima attività è svolta dalla Somica, mentre la seconda è a cura del Cantiere comunale con l’ausilio degli operatori recentemente assunti nell’ambito delle politiche attive del lavoro, denominate Flexicurity.

In particolare, per quanto concerne il Centro intermodale, «i lavori mirano a sottrarre al degrado, all’incuria e alla civiltà un’area che rappresenta un biglietto da visita e la principale porta d’accesso alla città per tanti turisti che giungono a Carbonia provenienti dall’aeroporto di Elmas. Una zona ad alta densità di traffico, frequentata quotidianamente da centinaia di studenti e lavoratori pendolari che si recano a Cagliari», ha detto il sindaco Paola Massidda.

A dimostrazione dell’attenzione che l’Amministrazione comunale riserva a quest’area nevralgica della città, il 13 ottobre scorso il Centro intermodale è stato uno dei siti scelti come sede di “Puliamo il Mondo”. Un’iniziativa in cui studenti e volontari, animati da senso civico e spirito di squadra, si sono messi all’opera per raccogliere i rifiuti e i detriti presenti.

«Tutte le attività eseguite fanno parte di un ampio progetto voluto dall’Amministrazione comunale per rendere decorosi gli ingressi della città, mostrare tutta la bellezza della Grande Miniera, prima limitata alla fruizione visiva per chi transitava lungo la Strada Statale 126, e riqualificare una periferia della città. Gli interventi si aggiungono a quelli di manutenzione del verde e pulizia delle aree del sito turistico-culturale della Grande Miniera di Serbariu ad opera dei 32 lavoratori del Cantiere comunale di riforestazione», ha precisato l’assessore dell’Ambiente e delle Manutenzioni Gian Luca Lai.

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Ieri sera all’arsenale di Venezia e questa mattina a Padova agli Stati Generali Nazionali del Patrimonio industriale: gli antichi cammini minerari del Cammino Minerario di Santa Barbara nel patrimonio di archeologia industriale mineraria.
«Camminare in silenzio e a passo lento lungo gli antichi cammini minerari per sentire ancora i passi e le voci dei minatori; per cogliere nella bellezza del paesaggio lo spirito e l’anima degli uomini che hanno costruito l’epopea mineraria della Sardegna, attraverso le testimonianze delle loro glorie e delle loro fatiche.»

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Nessuna polemica con il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu, ma esiste l’esigenza di stabilire con correttezza e trasparenza la verità dei fatti e delle iniziative nell’interesse della collettività e nel rispetto delle persone. L’assessorato dei Lavori pubblici condivide con il Comune, lo ha detto e lo persegue, l’esigenza di assicurare l’avanzamento celere dei lavori ma senza arrecare pregiudizio per la sicurezza e la fruibilità delle viabilità collaterali interessate.

Il progetto per l’appalto dei lavori ed il successivo progetto esecutivo, redatto e approvato dall’ANAS S.p.A. a maggio 2014, prevede il mantenimento del traffico sullo stesso asse principale durante l’esecuzione dei lavori, seppur con una sezione ridotta; questa impostazione, tra l’altro, ha contraddistinto tutti i tratti in allargamento della Nuova Sassari-Olbia.

Solo a fine 2014, in un incontro con i responsabili del procedimento (R.U.P.) dell’ANAS dei diversi lotti e non nel corso di una seduta del Comitato di Attuazione e Sorveglianza (C.A.S.), il R.U.P. del Lotto 5, a seguito della contestazione dei ritardi da parte della Regione, al fine di ridurre i tempi di esecuzione dell’opera aveva prospettato la possibilità di una deviazione parziale del traffico sulla viabilità locale, ma tale proposta non è mai stata inviata formalmente alla Regione Sardegna. La nota del 23.03.2015 citata dal sindaco di Berchidda, infatti, è stata inviata alla sola Amministrazione comunale.

Le successive vicissitudini giudiziarie dell’appalto, che hanno dapprima riguardato l’impresa I.C.S. Grandi Lavori S.p.A. a marzo 2015 e successivamente la subentrante Tecnis S.p.A. a ottobre 2015, hanno determinato di fatto la sospensione dei lavori fin dall’aprile 2015, e conseguentemente la questione della possibile deviazione del traffico veicolare durante l’esecuzione dei lavori del lotto 5 è stata riproposta dall’ANAS solo con la ripresa dei lavori da parte del nuovo appaltatore Italiana Costruzioni ad aprile 2018.

La deviazione totale del traffico sulla viabilità locale ora prevista dall’ANAS può essere giustificata solo in condizioni di assenza di insicurezza certificata e dimostrata dall’Azienda che, sulla base dei compiti e delle funzioni svolte nell’esecuzione della Sassari-Olbia, gestisce direttamente il cantiere e si assume quindi la responsabilità dell’iniziativa.

L’Assessorato, dopo aver incontrato nel mese di settembre gli operatori agricoli locali, l’ANAS S.p.A. e l’Amministrazione comunale di Berchidda, con la nota n. 34930 del 10.10.2018 indirizzata all’ANAS S.p.A., ha formalizzato la propria posizione in merito alla deviazione del traffico sulla S.P.199.

In tale comunicazione, in particolare, l’Assessorato:

 ha ricordato l’impostazione degli interventi lungo la Sassari-Olbia riguardo alla gestione del traffico, sulla base della quale sono stati redatti sia il progetto preliminare che il progetto definitivo – esecutivo del lotto 5, che prevede l’esecuzione dei lavori di raddoppio della carreggiata mantenendo il traffico veicolare lungo l’asse principale;

 ha esposto puntualmente le criticità correlate alla deviazione stessa, sia dal punto di vista della sicurezza del traffico lungo la Sassari-Olbia che dei flussi veicolari locali, legati prevalentemente alle attività agricole esistenti nel territorio comunale di Berchidda e distribuite lungo la S.P.199;

 ha invitato l’ANAS a valutare ulteriori misure di riduzione delle problematiche descritte sulla base di valutazioni tecniche e studi di traffico oltre che di simulazione dei diversi scenari alternativi per la cantierizzazione dell’opera.

Non essendo pervenuto alcun riscontro a giustificazione della scelta operata, la decisione di deviare totalmente il traffico sulla viabilità locale permane nella piena responsabilità dell’ANAS, e la Regione Sardegna continua a esprimere la propria contrarietà.

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Una delegazione della commissione Cultura ed una della commissione per i Problemi economici e monetari saranno a Roma dal 29 al 31 ottobre per una doppia visita istituzionale programmata da mesi. Mercoledì mattina si terranno due conferenze stampa nell’Ufficio di Collegamento del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre 149.

La delegazione dellacommissione Cultura, guidata dalla socialdemocratica tedesca Petra Kammerevert, e di cui faranno parte anche gli eurodeputati italiani Silvia Costa, Stefano Maullu e Luigi Morgano, giunge in Italia per fare il punto, tra le altre cose, su come si è sviluppato ‘2018 Anno europeo del Patrimonio culturale’. A questo fine previsti incontri con il vicesindaco di Roma Luca Bergamo e con Antonio Lampis, Direttore generale musei presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali.  

La visita della delegazione della commissione Economica, guidata da Roberto Gualtieri e con la partecipazione anche di Andrea Cozzolino, Giuseppe Ferrandino, Luigi Morgano, Marco Valli e Marco Zanni, fa seguito all’omologa missione realizzata a febbraio a Parigi e si inserisce nella normale attività di confronto con le istituzioni economiche dei paesi UE. Tra gli incontri previsti, anche un colloquio con il ministro dell’economia Giovanni Tria e con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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Da lunedì 29 ottobre, a causa dell’avvio dei lavori di riqualificazione della “Rete commerciale di Calasetta”, entrerà in vigore l’ordinanza sindacale di limitazione temporanea del traffico (con transito e sosta vietati) nelle vie Porcile, Lomellini e Tabarchini (relativamente a quest’ultima arteria, il tratto off limits risulta compreso tra via Vittorio Emanuele e via Savoia).

Per la precisione, l’intervento – che conta su una dotazione finanziaria di 467 mila euro – si configura come la prosecuzione di un progetto di rivalorizzazione del cuore pulsante della cittadina inaugurato nell’estate passata con i lavori in via Vittorio Emanuele che avevano garantito una pavimentazione nuova di zecca.

Passata la bella stagione, allo scopo di scongiurare disagi a cittadini e vacanzieri, l’amministrazione comunale guidata da Antonio Vigo ha dato l’ok per la nuova fase di riqualificazione stradale nelle tre vie (Porcile, Lomellini e Tabarchini) che “abbracciano” la centralissima Piazza Belly.

Gli interventi garantiranno un nuovo volto alle vie coinvolte nel progetto, contribuendo a tracciare una rinnovata immagine globale dell’area interessata: nuove pavimentazioni in ignimbrite e abbattimento della barriere architettoniche in via Lomellini e in via Porcile (in quest’ultima sarà realizzata anche una fontana a pavimento e verrà sistemata l’area verde); riqualificazione architettonica di via Tabarchini, con una nuova pavimentazione nel tratto tra via Umberto e via Vittorio Emanuele.

«Il comune di Calasetta conta sulla collaborazione di tutti: a lavori conclusi, la porzione di rete viaria che abbraccia la centralissima Piazza Belly avrà un nuovo volto», conclude il sindaco Antonio Vigo.

 

 

 

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La gara per il servizio di vigilanza, monitoraggio e controllo sulla continuità territoriale marittima con le isole di La Maddalena, San Pietro ed Asinara è stata aggiudicata al raggruppamento temporaneo di imprese composto dalle società Scenari Srl (mandataria) e da Doxa Spa (mandante), per un importo di 608.467 euro (IVA esclusa). Il servizio decorrerà dalla sottoscrizione del contratto con l’aggiudicatario e terminerà il 31 marzo 2022, data in cui è prevista la scadenza del bando per il trasporto diurno con le isole minori di San Pietro e di La Maddalena.

Il bando di gara dell’assessorato dei Trasporti pubblicato dalla Centrale regionale di committenza prevede una clausola sociale per la quale, nel rispetto della propria organizzazione di impresa e per lo svolgimento delle rilevazioni, l’aggiudicatario dovrà prima di tutto utilizzare il personale delle agenzie marittime che hanno effettuato l’attività di vendita dei biglietti da e per le isole di La Maddalena e di San Pietro a favore della società Saremar. «Con questo provvedimento la Regione garantisce il possibile riassorbimento dei lavoratori delle biglietterie impegnati per la compagnia di navigazione Saremar fallita a causa delle sanzioni comminate da Bruxelles dopo l’operazione ‘flotta sarda’. Un ulteriore passo avanti a tutela dell’occupazione che segue tutti gli altri importanti interventi a favore del personale di bordo varati e sostenuti dal Consiglio, dagli assessorati dei Trasporti e del Lavoro e contenuti anche nell’ultimo bando per la tratta Santa Teresa di Galllura – Bonifacio – dice l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu -. E’ stata un’eredità pesante affrontata con molta determinazione dalla Giunta Pigliaru”.

Il servizio di monitoraggio delle attività di trasporto marittimo in continuità territoriale con le isole minori è previsto dalla legge regionale 38 del 2016 che, oltre a un articolato sistema di controllo costante della qualità dell’offerta, indica anche le specifiche penalità in caso di mancato raggiungimento degli standard.

Rilevazioni periodiche a bordo delle navi e a terra, nelle biglietterie e negli altri spazi pubblici gestiti dalla compagnia di navigazione, degli standard di qualità dei servizi previsti dai Contratti per il trasporto pubblico marittimo in continuità territoriale con le isole minori; indagini di customer satisfaction da realizzare attraverso appositi questionari in partenza e all’arrivo e a bordo delle navi; vigilanza e supporto al committente sugli obblighi contrattuali per verificare il rispetto dei livelli qualitativi e quantitativi del servizio; elaborazione e restituzione dei dati raccolti e predisposizione dei rapporti di sintesi delle attività svolte.

La rilevazione degli standard di qualità del servizio, da svolgersi a terra ed a bordo delle navi, dovrà prevedere almeno un rilievo ogni due settimane per un totale di 26 annuali, su ciascun collegamento marittimo diurno e notturno, su ciascuna nave impiegata e in tutte le strutture funzionali al servizio in prossimità di ciascun porto di origine e destinazione. Le tratte interessate sono: Carloforte – Calasetta; Carloforte – Portovesme; La Maddalena – Palau; Porto Torres – Cala Reale. Il rilievo dovrà essere svolto compilando apposite schede predisposte dall’aggiudicatario, distinte per l’attività a terra e per quella a bordo, riguardanti: pulizia, comfort del viaggio e funzionalità, informazione all’utenza.

 

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Anche quest’anno Cada Die Teatro, in collaborazione con “I libri aiutano a leggere il mondo” e Cultarch, organizza, a partire da giovedì 1 novembre, fino a domenica 4, il festival TRANSISTOR – nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva), inserito nel cartellone di 10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari. Quattro giorni di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, incentrati sul tema della memoria delle emozioni, e in cui saranno coinvolti studenti, insegnanti, artisti, musicisti, architetti, creativi, esperti di social network.

Il programma di Transistor verrà presentato martedì 30 ottobre, alle 11.00, alla Vetreria di Pirri. Interverranno Mauro Mou, direttore artistico del festival, Paolo Frau, assessore della Cultura del comune di Cagliari, Francesca Pani, attrice di Cada Die Teatro,  parteciperanno i rappresentanti dell’associazione Malik, del Teatro del Sottosuolo, di Carovana SMI.

 

 

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Incidente mortale la scorsa notte all’ingresso di Serdiana. Una Ford Focus, forse a causa dell’alta velocità, ha sbandato nella zona del cimitero, andando ad impattare contro un albero. A bordo due ragazze, poco più che ventenni, entrambe classe 1997: Angelica Corda, conducente, e Barbara Locci, la passeggera, morta sul colpo. La giovane conducente si trova ricoverata, in codice rosso, al Brotzu. Sul posto sono intervenuti personale del 118 del radiomobile e della stazione di Dolianova.

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Inizieranno lunedì prossimo le chiamate di Aspal ai circa 130 ex lavoratori del Polo industriale tessile di Ottana destinatari della legge del Consiglio regionale che stanzia 2 milioni e 300mila euro per un programma di interventi specifici. Sono interessati coloro che hanno perso il lavoro dopo la liquidazione delle rispettive società, e non sono sostenuti dagli ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga, con riferimento agli anni 2016 e 2017, che abbiano presentato istanza di concessione della mobilità in deroga e si trovino in una situazione di ridotta occupazione successiva al licenziamento.

Oggi l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, coordinatore del piano Unità per Ottana, ha incontrato, insieme al direttore dell’Aspal Massimo Temussi e al capogruppo del Pds in Consiglio regionale Gianfranco Congiu, i sindacalisti di Cisl e Cgil, Katy Contini e Jose Mattana, e per fare il punto sull’attuazione della legge. Agli ex lavoratori viene riconosciuta la possibilità di fruire, alternativamente, di una delle seguenti misure: un contributo economico una tantum a compensazione della ridotta rioccupazione successiva al licenziamento, la partecipazione ad interventi di politica attiva del lavoro, l’impiego nei cantieri verdi. 

«Ottana è una priorità, per la Giunta e per il Consiglio, e stiamo facendo il massimo per garantire supporto costante e aiuto a rilanciare il territorio, come dimostra questa legge e tutte le azioni messe in campo con Unità per Ottana – sottolinea Raffaele Paci -. Conosciamo bene la grave situazione, abbiamo accolto la richiesta di intervenire immediatamente con azioni specifiche e mirate, per dare risposte anche a chi ha perso lavoro e ammortizzatori sociali, a chi ha bisogno di un sussidio immediatamente in attesa di rimettersi in gioco nel mercato del lavoro.»

Le chiamate serviranno ad avviare i colloqui di orientamento per la scelta fra le varie opportunità previste dalla legge e saranno a carico dei centri per l’impiego Aspal di Nuoro, Macomer, Cuglieri, Ghilarza, Siniscola e Sorgono.

«La Giunta regionale dice di aver deciso di non versare allo Stato i 285 milioni di accantonamenti: peccato che la Giunta non versi proprio nulla ma sia lo Stato a trattenere i soldi alla fonte». Lo denunciano Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, e Franco Meloni, presidente del Centro Studi del partito. «La Regione – spiegano Fois e Meloni – non versa nulla allo Stato ma è esattamente il contrario, lo Stato raccoglie le imposte e versa alla Regione la quota prevista dallo Statuto, meno la parte che le leggi nazionale anno per anno destinano ai cosiddetti accantonamenti. In poche parole la Regione Sardegna non si tratterrà proprio nulla ma al contrario sarà lo Stato a trattenersi dalle entrate regionali la quota che riterrà di sua competenza in base alle leggi approvate dal Parlamento: per il 2019 la bellezza di 754,6 milioni, non un centesimo di meno». «In poche parole – dicono ancora Fois e Meloni – la Giunta tenta per l’ennesima volta di prendere i sardi per i fondelli, non è vero che tratterrà soldi che non ha nelle sue disponibilità e lo Stato si prenderà anche quest’anno i soldi che l’imperizia, l’inesperienza, l’incapacità, la presunzione professorale e l’arroganza infinita di questa Giunta gli hanno consentito di accaparrarsi». Una presa in giro che arriva, aggiungono gli esponenti dei Riformatori, “dopo cinque anni di imbarazzante sudditanza ai voleri romani”.