5 May, 2024
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Il sogno di “The Record Breaker” è di essere famoso e di avere molti fan. Non è il più bello, nemmeno il più intelligente o il più forte. Ma c’è qualcosa che lo rende differente dagli altri: la sua incrollabile autostima. Per la quarta giornata del Gallura Buskers Festival Internazionale Artisti di Strada e Circo contemporaneo a inaugurare la serata di venerdì 19 luglio, alle ore 21.15 ed alle 22.45, in Piazza Vittorio Emanuele I di Santa Teresa Gallura, sarà l’esilarante spettacolo clownesco dell’argentino Abraham Arzate, presente nei più importanti circhi e street festival dell’Europa e dell’America Latina. Risate a crepapelle con i suoi disperati tragicomici tentativi di dimostrare al pubblico abilità impossibili. A partire dalle 21.30, invece, nella via XX Settembre del borgo gallurese si potrà ascoltare la favola musicale di La Malette ispirata al blues del Mississippi Un universo in miniatura di palude popolata di personaggi umoristici nello spettacolo one-man-band di marionette, poesia e musica dal vivo, alla scoperta del Delta blues e i fantastici animali che vi abitano. Alle 22.00 (e in replica alle 23.30) la piazza centrale si colorerà di bolle giganti e variopinte con i “Bubble on Circus”. Arte circense, teatro comico, magia e poesia nella performance di questa coppia italo-argentina. I due accattivati personaggi con il loro “soffio magico” condurranno grandi e piccoli in un mondo incantato tra enormi sfere d’acqua volanti e effetti speciali di luci e colori lasciando tutti letteralmente a bocca aperta. Alle 21.45 (e in replica alle 23.45) lo spettacolo circense dei Clap Clap Circus con l’uruguaiana Irene Carrier e l’argentino Joaquin Caride. Uno spettacolo di circo-teatro ricco di giocoleria, magia, hula hop, molto amore e divertente umorismo. Seguirà alle 22.15 ed alle 23.45, lo show tra tecnologia e divertimento di Goma, con il suo sistema di loop pulsante basato su Android che contiene suoni di film e cartoni famosi, interagendo con il mondo che lo circonda. Il tutto in una sola valigia.

A partire dalle 21.30, le vie del centro storico si animeranno anche con gli spettacoli itineranti e irresistibili di Pindarica (Italia), due Lord, due personaggi senza tempo che si aggirano per le strade alla ricerca di sogni, creature della fantasia, misteri; Le strane creature provenienti da molto lontano di Le Fil à a La Patte si aggireranno per le vie del centro per esplorare gli abitanti del nostro mondo. Tra leggende perdute e sogni dimenticati sarà possibile incontrarle e conoscerle, e stringere loro la mano. E ancora musica esplosiva con i Takabum (Italia), street band di soli fiati che porterà per le vie del centro storico il loro mix di funky contaminato da suoni mediterranei, bande tradizionali, suoni balcanici, swing, ska e coreografie irresistibili. Tra lo stupore e l’incredulità del pubblico le bebè marionette Le Due e ½ (Italia), andranno in giro per la città a bordo dei loro passeggini giganti per sconvolgere e divertire il pubblico del Gallura Buskers Festival.

E ancora appuntamenti con le visite dal 17 al 20 luglio, alla Mostra di Archeologia Nuragica “Lu Brandali Leggi Tocca e Ascolta” presso il sito Archeologico “Lu Brandali” e momenti di degustazione (il 20 luglio rassegna enogastronomica con la Cantina Piero Mancini) nella terrazza panoramica della Torre di Longobardo, tra le poche torri visitabili, edificata nella seconda metà del Cinquecento, con “EstateDegustando&Buskers” (posti limitati – per info: 347 74 12 166).

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Il Parlamento europeo ha adottato giovedì tre risoluzioni sui diritti umani a Hong Kong, in Russia ed al confine USA-Messico.

Il Parlamento europeo invita il governo di Hong Kong (RAS Hong Kong) a ritirare gli emendamenti controversi proposti alla sua legge sull’estradizione, che ha indotto la popolazione di Hong Kong a scendere in strada con una partecipazione senza precedenti. Si teme che la nuova legge potrebbe consentire più facilmente di consegnare persone alla Cina per motivi politici.

I deputati chiedono inoltre alle autorità di Hong Kong di rilasciare immediatamente e ritirare tutte le accuse contro i manifestanti pacifici e di avviare un’indagine indipendente e imparziale sull’uso della forza da parte della polizia contro la folla. Sottolineano come l’UE condivida molte delle preoccupazioni espresse dai cittadini di Hong Kong, poiché il disegno di legge ha conseguenze di vasta portata per il territorio e la sua popolazione, per l’UE e per i cittadini stranieri, nonché per la fiducia delle imprese nella regione.

Il testo è stato approvato per alzata di mano.

I deputati chiedono alle autorità russe di liberare senza ulteriore indugio e incondizionatamente tutti i cittadini ucraini detenuti illegalmente e arbitrariamente, sia in Russia che nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. Tra questi figurano i tatari di Crimea, i partecipanti alla manifestazione pacifica nella piazza Rossa del 10 luglio 2019, detenuti di recente, i cittadini ucraini detenuti con accuse di matrice politica e i 24 membri dell’equipaggio delle navi della marina ucraina che sono stati sequestrati, nei pressi dello stretto di Kerch, dalle forze militari russe il 25 novembre dello scorso anno.

Si chiede inoltre alle autorità russe di porre fine in maniera immediata e incondizionata a qualsiasi atto vessatorio, anche a livello giudiziario, nei confronti di tutti gli attivisti ambientali, compresi Alexandra Koroleva ed Ekozaschita, e dei difensori dei diritti umani nel paese, e di garantire in ogni circostanza che essi possano svolgere le loro legittime attività senza impedimento.

Il testo è stato approvato con 458 favorevoli, 80 contrari e 89 astensioni.

Il Parlamento ha espresso profonda preoccupazione per la situazione nella quale si trovano i migranti ed i richiedenti asilo alla frontiera tra Stati Uniti e Messico, in particolare per la situazione dei minori migranti.

I deputati sono infatti preoccupati per le pessime condizioni nelle quali vengono trattenuti i migranti ed i richiedenti asilo, in particolare i minori, presso i centri di detenzione dei servizi di immigrazione, dove mancano adeguate strutture sanitarie, un’alimentazione dignitosa e servizi igienico-sanitari appropriati. La separazione delle famiglie e la detenzione per l’immigrazione non sono mai a beneficio dell’interesse superiore del minore. Invitano pertanto il governo degli Stati Uniti a porre fine alla separazione delle famiglie e a procedere d’urgenza al ricongiungimento familiare.

Inoltre, le misure di gestione delle frontiere devono rispettare gli obblighi internazionali in materia di diritti umani e non devono basarsi su politiche volte a individuare, detenere e deportare rapidamente i migranti irregolari. Si invitano le autorità competenti negli Stati Uniti ad assicurare quanto prima che tutte le persone detenute abbiano accesso ai diritti di base, quali il diritto all’acqua, all’alimentazione, alla salute e all’alloggio.

Il testo è stato approvato con 330 voti favorevoli, 252 contrari e 55 astensioni.

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Sono stati autorizzati dal ministero dello Sviluppo economico ed attivati nei giorni scorsi, gli impianti ripetitori di sei emittenti radiofoniche private italiane, locali e nazionali, per servire gran parte dei comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni del Sulcis: Perdaxius, Nuxis, Santadi, Piscinas, Villaperuccio, Masainas, Giba, ed il comune di Narcao non ricompreso nell’Unione.

«Grazie all’attivazione nel territorio dell’Unione dei comuni di sei nuove radio si incrementa il ventaglio di opportunità d’ascolto per i nostri concittadini», dice Ivo Melis, presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis.

Sono state attivate le seguenti emittenti, con le rispettive frequenze:

RCI (Radio Carbonia International): 97.800 MHz;

Radio SuperSound: 88.900 MHz,

RTL 102.500: 92.700 MHz;

Radio Freccia: 103.800 MHz,

Radio Italia: 95.800 MHz

R101 sui 105.900 MHz.

«Si segnala in particolare l’attivazione dei 97.800 MHz di RCI di Carbonia, che vuole rafforzare il legame tra i cittadini di questi centri e la città mineraria. Per questa brillante nuova realtà, ormai collaudata, costituita da giovani con tanto entusiasmo si tratta di un ulteriore passo in avanti – conclude Ivo Melis -, che le consente di coprire un territorio di forte interesse e di espandersi oltre il confine del comune di Carbonia.»

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E’ stata firmata stamane la convenzione tra la Regione Sardegna ed i Vigili del fuoco per la campagna antincendio 2019.

«Abbiamo stanziato 600mila euro per finanziare l’accordo di collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per la Campagna antincendi 2019: 430mila copriranno le spese del personale e 170mila per mezzi ed attrezzature», ha detto l‘assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, in Prefettura a Cagliari, quando ha firmato la convenzione insieme al prefetto Bruno Corda, il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Massimiliano Gaddini, il direttore generale del Corpo forestale, Antonio Casula, ed il direttore generale della Protezione civile regionale, Federico Ferrarese Ceruti.

«Il personale del Corpo sarà impegnato nei territori, ma anche nelle sale operative del Corpo forestale e della Protezione civile, collaborando a potenziare l’organizzazione regionale e migliorando l’efficacia degli interventi in caso di incendi – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Quest’anno contiamo più di 1.000 roghi rilevati con una diminuzione della superficie coinvolta, a riprova della maggiore tempestività e di un migliore coordinamento tra i protagonisti del sistema antincendio, ma non dobbiamo abbassare la guardia.»

La convenzione contiene le procedure operative per la collaborazione interforze durante la campagna antincendio, compresa la cooperazione del coordinamento delle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali di protezione civile, nonché il potenziamento delle sedi istituzionali dei Vigili del fuoco. Tra gli obiettivi, l’armonizzazione delle attività di spegnimento degli incendi con quelle più generali di tutela della pubblica incolumità, nonché il miglioramento delle dotazioni tecnico-strumentali del Corpo, specificamente destinate alle attività di lotta di incendi boschivi con mezzi idonei. Le prefetture della Sardegna garantiranno il coordinamento delle componenti statali, con particolare riferimento alle forze di Polizia, mentre la Direzione generale della Protezione civile regionale sarà responsabile del coordinamento di tutte le attività di previsione e prevenzione degli incendi boschivi, secondo quanto stabilito dal Piano regionale antincendi.

«Oltre alla convenzione operativa con il Corpo dei Vigili del fuoco, stiamo pensando ad un accordo con l’Ufficio scolastico regionale per affrontare un’importante sfida culturale: bisogna spiegare alle giovani generazioni sarde l’importanza della prevenzione nell’antincendio e non ci può essere miglior sede della scuola, luogo deputato alla loro formazione», ha concluso l’assessore Gianni Lampis.

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Alle 15.30 si riunisce la commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio comunale sulla vertenza AIAS, alle 15.00 si svolgerà l’assemblea dei lavoratori davanti al Palazzo del Consiglio regionale, l’on. Carla Cuccu (M5S) ha presentato una nuova interpellanza.

«Il 26 aprile scorso ho presentato un’interpellanza per chiedere all’assessore alla Sanità Nieddu di poter sapere quali misure urgenti intendesse adottare per risolvere l’annosa vertenza Aias. Purtroppo, devo constatare che sinora l’assessore non ha dato alcuna risposta né presentato alcun progetto a riguardo. Il quadro è critico: il numero degli stipendi arretrati cresce, sempre più lavoratori si stanno licenziando, il tavolo tecnico istituito dalla Regione è in fase di stallo. Mi chiedo, quanti appelli occorrano prima che la Regione Sardegna faccia qualcosa di concreto per i lavoratori – spiega Carla Cuccu -. La Fp – Cisl ha lanciato l’allarme sulla carenza di personale. I sindacati segnalano la mancanza di medici, infermieri e Oss nei centri di Cortoghiana, Decimomannu e Domusnovas. Apprendiamo addirittura dalla stampa che in quest’ultimo centro manca l’unico infermiere in turno la notte. Un fatto gravissimo. Che si somma ad altri episodi preoccupanti, come quelli avvenuti a Cortoghiana, dove alcuni infermieri sono stati aggrediti dai pazienti.»

«Chi lavora nei centri di assistenza – sottolinea Carla Cuccu – sa bene quanto sia importante che il clima sia sereno e che il personale sia messo nelle condizioni migliori per poter lavorare. I livelli di stress che devono sopportare gli operatori socio sanitari sono molto alti, e a questi, non si deve certo sommare la preoccupazione per lo stipendio che non arriva ormai da quasi un anno. Questa è una bomba ad orologeria – conclude Carla Cuccu –. Disinneschiamola prima che scoppi.»

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Eli Bosa, l’elicottero del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna sta intervenendo su un incendio in località M. Longu, nella periferia del comune di Montresta.

Nella foto allegata un operatore del Corpo Forestale intento nelle operazioni di coordinamento del mezzo aereo.

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La Regione Lazio ha indetto sette concorsi pubblici per l’assunzione di 355 figure da assumere per il potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. Nello specifico si cercano: 60 assistenti mercato e servizi per il lavoro; 200 esperti mercato e servizi per il lavoro; 20 esperti statistici; 20 esperti comunicazione e relazioni istituzionali; 20 esperti area informatica; 10 esperti service designer; 25 esperti valutazione della performance e analisi e valutazione delle politiche pubbliche. I requisiti generici validi per tutti i concorsi sono: cittadinanza italiana; idoneità fisica alle mansioni; godimento dei diritti civili e politici; posizione regolare nei confronti degli obblighi militari; non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione; non aver riportato condanne penali. Se le domande pervenute saranno superiori a quelle previste i candidati dovranno svolgere una prima prova preselettiva. La domanda di partecipazione deve essere presentata con le modalità telematiche utilizzando esclusivamente l’apposito modulo entro
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_lazio_luglio_2019.html .

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Si conclude domenica 21 luglio, a Carloforte, la prima edizione della “Rotta del Corallo”, traversata evocativa che i liguri pegliesi compirono nel 1500 verso l’isolotto tunisino di Tabarka, per intraprendere la pesca del corallo e poi spostarsi, nel 1700, verso le isole di San Pietro, Sant’Antioco e l’isola Piana, in Spagna, per fondare le comunità di Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarca.

L’iniziativa, patrocinata da istituzioni, enti ed associazioni italiane e tunisine, è stata fortemente voluta dal marchese Enrico Ottonello Lomellini, ultimo discendente dell’omonima nobile famiglia che, sul finire della prima metà del 1500, ebbe in concessione la rocca di Tabarka per sviluppare, tra varie peripezie ed alterne fortune, intensi traffici commerciali per circa due secoli.

Mollati gli ormeggi dallo storico porticciolo di Pegli lo scorso 5 luglio, con i saluti istituzionali, delle associazioni e la consegna della bandiera del capoluogo ligure dalle mani del sindaco di Genova Marco Bucci, i panfili della Rotta del Corallo, dopo gli scali tecnici di Calvì, Alghero e Calasetta, sono approdati a Tabarka il 15 luglio.

Gli equipaggi, hanno ricevuto i saluti istituzionali delle autorità governative, nazionali e locali, rimarcando l’importanza dell’evento in chiave storica, culturale e promozionale, ma anche e soprattutto come sostegno alla candidatura internazionale (a tre stati: Tunisia, Italia e Spagna) del popolo tabarchino a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, su cui un team delle 5 comunità tabarchine (Pegli-Genova, Carloforte, Calasetta, Tabarka e Tabarca-ex Nueva Tabarca) sta lavorando dal 2008, con la regia dell’associazione franco-tunisina Le Pays Vert.

La traversata si concluderà domenica 21 luglio a Carloforte, con una serata-evento organizzata da Comune, Pro Loco e Lega Navale Italiana (partner tecnico della traversata). Alle 19.30, le barche della Rotta del Corallo approderanno sulla banchina Mamma Mahon, dove riceveranno il saluto di istituzioni ed autorità locali, con momenti evocativi e ricreativi a suggellare l’antica amicizia che lega la città carolina con il resto delle comunità tabarchine, rimarcando la necessità di sostenere col massimo impegno l’obiettivo della candidatura Unesco, oggi riguardante un popolo di migliaia di persone sparse nel mondo.  

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Il presidente del Comitato per l’Insularità Roberto Frongia ha incontrato il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Stefano Borghesi. Robert0 Frongia ha illustrato nel dettaglio la proposta di legge per la modifica dell’Articolo 119 della Costituzione, ferma proprio in Commissione Affari Costituzionali.
«Il Presidente si è reso disponibile a trovare nel più breve tempo possibile la strada utile per arrivare alla discussione della proposta di legge. La volontà di procedere in quel senso è un importantissimo segnale che raccolgo con estrema gioia.»
«L’insularità è una condizione che produce ritardi di sviluppo sociale ed economico e  fa dei sardi cittadini con diritti ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma. Dal riconoscimento del principio di insularità dipende lo sviluppo futuro della Sardegna, una battaglia che va combattuta soprattutto per le future generazioni», è il commento della presidente del Comitato Scientifico Maria Antonietta Mongiu.
L’attivismo dimostrato dai deputati e dai senatori sardi, spiega Frongia riferendosi alla partecipazione all’ultimo convegno sul tema e alle interlocuzioni che sono seguite da parte dei parlamentari sardi con alcuni esponenti del Governo, «dimostra la volontà di andare avanti spediti in una battaglia che per la prima volta è riuscita a riunire tutta la politica e che oggi, davanti alla Riforma delle Autonomie, ha una rilevanza ancora maggiore. Proprio in questo senso ho voluto rimarcare al presidente Stefano Borghesi la nostra posizione. Né col Nord, né col Sud: la Sardegna marca una posizione distinta, anche rispetto alle regioni del Sud con le quali comunque condivide alcune sofferenze strutturali tipiche del Mezzogiorno. Se la Riforma delle Autonomie punta davvero a introdurre una effettiva uguaglianza tra i territori che fanno parte di uno stesso Stato – aggiunge Roberto Frongia – questa si può realizzare solo se c’è un’effettiva parità di punti di partenza. È per questo motivo che il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione deve essere la condizione necessaria perché la Riforma delle Autonomie non sia elemento di disequilibrio e preludio a un assetto istituzionale che favorisce alcune regioni a discapito di altre».

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Il Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale ha coordinato le operazioni di spegnimento in 17 eventi verificatisi in tutto il territorio regionale, in particolare in 2 incendi è stato necessario l’intervento del mezzo aereo.

A Luras, in località M.Sas Concazzas, sono intervenuti congiuntamente gli elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi di Limbara ed Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Calangianus, coadiuvato dal prezioso contributo del personale della macchina regionale antincendio.
L’ incendio ha interessato una superficie di circa 1 ettaro di sughereta. Il tempestivo intervento degli elicotteri ha evitato il propagarsi delle fiamme, a causa del vento, nelle aree di pregio limitrofe. Entrambi i mezzi intervenuti hanno concluso il loro intervento alle ore 17.40.

A Musei, in località Riu Coddu de Musei, è intervenuto l’elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base di Marganai. La stazione Forestale di Siliqua, giunta prontamente sul posto con 1 pick-up, ha coordinato tre squadre di volontari provenienti da Villamassargia, Siliqua e Musei oltre che la squadra dei Vigili del Fuoco di Iglesias nelle operazioni di spegnimento e bonifica di un’area ricoperta da stoppie di circa due ettari.