18 May, 2024
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Anche quest’anno torna “L’Estate masainese”, organizzata dal comune di Masainas, la Pro Loco, il Gruppo Folk e l’Atletico Masainas.

Ricchi appuntamenti da luglio a settembre, aspettando il grande appuntamento autunnale della festa della Madonna della Salute del primo lunedì di ottobre.
Oltre le consuete Sagre (Sagra del Raviolo, Sagra de sa pasta fata in domu, Sagra del Pesce, Sagra della pecora, Sagra del Cinghiale, Rassegna Gastronomica con piatti tipici) e l’ormai consolidato “Masailand” per i bambini, si consolida la collaborazione con l’Associazione Punta Giara e sono previsti importanti eventi all’interno del rinomato festival jazz arresino.

Le manifestazioni organizzate dalla Pro Loco Masainas.

Luglio

12 luglio (venerdì) Balli in Piazza col DJ Andrea –  ore 22.00 Piazza Chiesa.

17 luglio (mercoledì) Masailand: Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di divertibimbo, truccabimbi e animazione con Milù – ore 21.30 Piazza Chiesa.

19 luglio (venerdì) Balli in Piazza col DJ Andrea – ore 22.00 Piazza Chiesa.

24 luglio (mercoledì) Masailand: Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di divertibimbo, truccabimbi e Il teatro del Sottosuolo presenta “Gocce di Fuoco” – ore 21.30 Piazza Chiesa.

25 luglio (giovedì) Banchetto dei desideri ore 20,00 in Piazza Belvedere – Sapori e Colori dal territorio e dal mondo in degustazione. Ore 21,30 proiezione film “Chef” di Daniel Cohen.

26 luglio (venerdì) ore 22,00 Piazza Belvedere: seconda edizione Festa del Folklore Internazionale Intercontinentale. Parteciperanno i gruppi dell’Equador e Taiwan e Gruppi locali accompagnati dal Gruppo Concordias. Presenta Ottavio Nieddu.

29 luglio (lunedì) Banchetto dei desideri – ore 20,00 in Piazza Belvedere – Sapori e Colori dal territorio e dal mondo in degustazione. Ore 21,30 proiezione film “Lunchbox” di Ritesh Batra.

31 luglio (mercoledì) Masailand: Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di divertibimbo, truccabimbi e Spettacolo delle bolle giganti di sapone. ore 21.30 Piazza Chiesa.

Agosto

2 agosto (venerdì) Balli in Piazza col DJ Andrea – ore 22.00 Piazza Chiesa.

7 agosto (mercoledì) Masailand: Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di, truccabimbi. I campioni Davide e Bruno presentano Jump Trial Estivo – Ore 21.30 Piazza Chiesa.

9 agosto (venerdì) Rassegna Gastronomica – Ore 20,00 Piazza Belvedere e a seguire Balli in Piazza con il DJ Andrea.

13 agosto (martedì) “Sagra della Pasta” – Ore 20,00 Piazza Belvedere – Ore 22,00 Concerto del gruppo Oma Big Band.

16 agosto (venerdì) “Sagra del Raviolo” – Ore 20.00 Piazza Belvedere – Ore 22,00 Balli in Piazza con il Dj Andrea.

18 agosto (domenica) Festa Madonna Stella Maris Canigonis – Ore 18.00.

21 agosto (mercoledì) Masailand: Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di divertibimbo, trucca bimbi. Il teatro del Sottosuolo presenta: “Hope, hope, hopla” Con il duo clown “I nipoti di Bernardone” ore 21.30 Piazza Chiesa;

23 agosto (venerdì) Balli in Piazza col DJ Andrea – Ore 22.00 Piazza Chiesa.

28 agosto (mercoledì) Parco dei divertimenti per famiglie in compagnia dei Gonfiabili di divertibimbo, truccabimbi e “Concertino Musicale con le sigle dei Cartoni Animati” – Ore 21,30 Piazza Chiesa.

30 agosto (venerdì) Balli in Piazza col DJ Andrea – Ore 22.00 Piazza Chiesa.

Le manifestazioni organizzate dal gruppo Folk Marianna Dessì e Stefano Uccheddu
20 luglio Sagra della Pecora
3 agosto Sagra del Cinghiale
10 agosto Memorial folk in ricordo di Marianna e Stefano con gruppi da tutta la Sardegna

Le manifestazioni organizzate dall’ASD Atletico Masainas:
26 luglio Sagra del Pesce Fritto
17 agosto Sagra del pesce Fritto

Eventi in collaborazione con Associazione Punta Giara
4 settembre Bandakadabra – Piazza Belvedere
6 settembre Matthew Shipp Piano solo – Spiaggia is Solinas.

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La commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) ha sentito in audizione i principali rappresentanti del comparto vitivinicolo regionale sulla possibile modifica del disciplinare di produzione dei vini Igt (indicazione geografica tipica).

Dagli operatori del settore (erano presenti esponenti delle aziende che producono Vermentino di Gallura e di Sardegna, Alghero Doc e Carignano del Sulcis) è arrivato un appello alle istituzioni regionali a difesa sia della qualità che delle importanti posizioni conquistate a livello nazionale ed internazionale di vini sardi.

La modifica del disciplinare, infatti, approvata in via preliminare dall’assessorato dell’Agricoltura su istanza di alcuni produttori, determinerebbe un livellamento verso il basso delle nostre eccellenze che, dopo un lungo lavoro, rappresentano una voce significativa delle esportazioni agroalimentari della Sardegna. Aumentare la capacità di penetrazione commerciale dei prodotti sardi va bene, è stato sottolineato, ma a certe condizioni; la cosa più importante è che il consumatore sappia cosa compra e cosa sceglie. Si potrebbe pensare, ad esempio, ad etichette diversificate, purché emerga in modo chiaro la differenza fra i vini, anche perché ad una maggiore qualità corrispondono maggiori costi all’origine, una minora resa dei terreni nel rapporto fra superficie e quantità di prodotto, una rete di controlli e di certificazioni molto più rigorosa.

Il presidente della commissione ha annunciato la prossima convocazione dell’assessore dell’Agricoltura per verificare gli strumenti tecnici di intervento e la possibilità di un punto di incontro fra due esigenze del mondo produttivo regionale che non appaiono incompatibili.

Successivamente è stata approvata all’unanimità la proposta di legge nazionale di iniziativa regionale n. 4, che ha come primo firmatario lo stesso presidente Piero Maieli. Il provvedimento prevede in sostanza l’introduzione del pegno rotativo per i vini (cioè la possibilità di ottenere liquidità dal sistema creditizio dando in pegno quote di prodotto) sul modello di quanto già fatto per il pecorino romano. La proposta è già stata consegnata al ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che ha assicurato la sua attenzione per inserirla all’ordine dei giorno dei lavori delle due Camere.

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La commissione Sanità si è impegnata questa mattina ad affrontare con un provvedimento legislativo il problema degli specializzandi sanitari non medici, che a differenza dei medici non percepiscono borse di studio né una retribuzione per il lavoro effettuato durante gli anni della specializzazione.

La decisione è stata assunta dal parlamentino, presieduto dall’on. Domenico Gallus, a seguito dell’audizione dei rappresentanti del Comitato “Biologi e non medici sanitari specializzandi”. Guidati dalla biologa Elisabetta Caredda, i giovani professionisti hanno lamentato la condizione di discriminazione nella quale versano i biologici (ma anche i veterinari e i farmacisti) rispetto ai medici specializzandi. Una condizione che, nonostante la laurea conseguita, li costringe a fare ancora affidamento alla famiglia.

Al termine dell’intervento dei commissari, il presidente Domenico Gallus ha promesso un interessamento concreto per andare incontro alle esigenze dei giovani professionisti: «Stiamo lavorando a un testo di legge che preveda aiuti concreti utilizzando i fondi europei, visto che le risorse regionali sono scarse e non bastano nemmeno a soddisfare i bisogni dei medici specializzandi sardi».

La commissione Sanità ha audito in mattinata anche la onlus “Voci dell’anima”, che si occupa dei sardi, soprattutto donne e giovanissime, che soffrono di disturbi dell’alimentazione. L’associazione, rappresentata da Elisabetta Manca di Nissa, ha denunciato la totale assenza di prevenzione nelle scuole sul fronte della anoressia, bulimia e delle altre patologie correlate e ha sollecitato anche, in ossequio alle linee guida della Sanità, l’apertura di un reparto specializzato per i casi acuti e delle semiresidenze.

«Molte famiglie non possono permettersi di portare i propri figli malati fuori dalla Sardegna e spesso per questo non affrontano le cure.»

Il presidente Domenico Gallus, a nome di tutta la commissione, ha ringraziato la Onlus e raccogliendo uno spunto offerto dall’intervento  dell’on. Antonello Peru (Forza Italia), ha ipotizzato che si possa aprire un reparto specialistico al Mater Olbia dedicato esclusivamente a queste patologie.

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Dopo aver percorso lo scorso anno i primi 200 km del Cammino minerario di Santa Barbara, i francesi di Le Mans Fernande e Renault hanno ripreso ieri il cammino partendo da Domusnovas e transitando per Musei e Villamassargia per poi pernottare all’Agriturismo di S’Ortu Mannu dove sono stati accolti dal sindaco Debora Porrà che ha certificato il loro passaggio con la timbratura delle credenziali.

L’attenzione particolare che abbiamo dedicato ai due pellegrini francesi vuole essere anche un segno di gratitudine per Fernande Dufoud che l’anno scorso, a conclusione della percorrenza dei primi 200 km, ha realizzato 8 fantastici acquerelli sui paesaggi del Cammino offrendoli in omaggio alla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Gli acquerelli (55×35 cm) dipinti da Fernande Dufoud qualificano oggi la saletta riunioni della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, arredata con vecchi mobili riciclati.

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Dopo l’appuntamento di oggi nel parco dei Petroglifi di Cheremule, detto anche necropoli di Museddu, il Festival delle Bellezze dell’Insieme Vocale Nova Euphonia, per la direzione artistica del maestro Vincenzo Cossu, farà tappa domani a Sassari, nel Chiostro di Santa Maria di Betlem per la seconda giornata. Primo protagonista della serata sarà il Nova Euphonia del maestro Vincenzo Cossu, unico gruppo vocale della Sardegna specializzato in musiche da cinema. Composto da 30 elementi, per lo più giovani del territorio, ha nel suo repertorio temi e canzoni per il cinema di autori come Morricone, Piovani, Williams, Zimmer, Vangelis e tanti altri. A seguire la bellezza della danza immaginale del gruppo Chentuladas. Spazio poi al concerto della cantante Rita Casiddu. Accompagnata dai musicisti Peppino Anfossi, al violino, ed Andrea Fanciulli, alla chitarra, presenterà un repertorio dalla forte impronta spirituale, con brani di cantautori italiani e non solo. A condurre la serata sarà, come tutte le giornate del Festival, la giornalista Luciana Satta.

Il giorno successivo, venerdì 19 luglio, l’appuntamento sarà nel Teatro Su Campusantu ‘Ezzu di Cargeghe, con la pittrice Isa Falconi, che presenterà una selezione delle sue opere più suggestive, l’attore Matteo Gazzolo, in “Vaghe stelle – letture dei classici della letteratura e della poesia nel teatro sonoro”, accompagnato dal sassofonista Francesco Scognamillo e, in chiusura, il concerto della corale studentesca Città di Sassari, diretta dal maestro Vincenzo Cossu.

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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha incontrato una delegazione di Apmar, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, accompagnata dalla referente regionale Mariella Piredda. Le malattie reumatiche, costituiscono un ventaglio di oltre 150 patologie di cui oggi in Italia soffre circa il 10% della popolazione. Nel corso dell’incontro si è parlato di prevenzione e cura delle malattie reumatiche all’interno del sistema sanitario regionale.

«È stata un’occasione – dice l’assessore Mario Nieddu – per confrontarsi su un tema che riguarda tanti pazienti sardi. Come per altre patologie, confidiamo profondamente nel contributo che le associazioni possono dare per arrivare a definire soluzioni che tengano conto, soprattutto, delle specifiche realtà e problematiche presenti sul nostro territorio. Su alcuni fronti, come l’abbattimento delle liste d’attesa, siamo già al lavoro e auspico che gli Stati generali della salute, che avvieremo in autunno, possano rappresentare il terreno giusto su cui sviluppare idee e soluzioni in vista della riorganizzazione del nostro sistema sanitario.»

Un’impostazione condivisa dall’associazione. «Ringraziamo l’assessore Mario Nieddu – spiega Mariella Piredda – a cui abbiamo dato piena disponibilità a una collaborazione costruttiva. In Sardegna, pur avendo due centri altamente qualificati sulle malattie reumatiche, a Cagliari e Sassari, i tempi d’attesa per le visite sono lunghi. Inoltre abbiamo voluto portare l’attenzione su alcuni farmaci che oggi sono interamente a carico dei pazienti. Nell’ottica della riorganizzazione sanitaria, come associazione siamo pronti a dare il nostro contributo e portare proposte con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tanti sardi affetti da patologie reumatologiche, spesso invalidanti».

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Si è concluso il progetto “Epidemiologia delle malattie muscolari in Sardegna: lo studio epidemiologico come base per una rete assistenziale, sociale e formativa”, promosso da Parent Project aps, l’associazione di pazienti e genitori di bambini e ragazzi affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker (DMD/BMD).

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, ha coinvolto il Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Cagliari, nello specifico attraverso il lavoro della ricercatrice Rachele Piras, operante presso il Centro per le malattie muscolari del P.O. “Binaghi” di Cagliari. Al centro della progettualità uno studio clinico-epidemiologico dedicato all’area del Sulcis Iglesiente, con gli obiettivi di disegnare una mappa dei pazienti affetti da malattie muscolari che permetta una corretta distribuzione delle risorse nel territorio e creare un modello di rete tra i centri di riferimento, le associazioni di pazienti ed il territorio da utilizzare come “progetto pilota” per l’applicazione su più ampia scala a livello regionale.

Un obiettivo generale, più a lungo termine, è stato quello di ridurre il ricorso a strutture extraregionali, rinforzando le capacità locali di diagnosi e presa in carico dei pazienti.

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Una serata vivace ed eclettica all’insegna del multiculturalismo, scambio e confronto tra tradizioni diverse, scandita da stages, sonorità e movimento. Così, sabato 20 luglio 2019, a partire dalle ore 19,00, presso la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche di Cagliari – spazio all’aperto viale Sant’Ignazio 74, si svolgerà l’evento “Sardegna e Cuba si incontrano – laboratori, musica e danze” promosso dal Circolo Ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno e la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.

L’evento costituisce un’ulteriore tappa del percorso pluriennale dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, volto alla continua valorizzazione delle risorse artistiche locali e internazionali, in collaborazione con organizzazioni ed enti istituzionali. Al centro del concept “Sardegna e Cuba si incontrano” la musica dal vivo e le sue strette declinazioni, secondo il principio di scambio e reciproco arricchimento attraverso la tradizione e le sue evoluzioni nel tempo. Un confronto e interazione che da Cuba si estende poi alla più ampia conoscenza del mondo latino, dal sincretismo religioso alle memorie di pratiche magiche e misteriose.

La musica e le sue espressioni collaterali, rappresentano una forma creativa che a livello comunicativo arrivano direttamente all’anima, sprigionando dal nostro potenziale emotivo, una risposta immediata e travolgente. Sono linguaggi universali che avvicinano l’umanità in modo spontaneo, fortemente aggreganti. Per tale motivo l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, da anni sfrutta questo potente canale comunicativo per favorire il dialogo tra popoli e l’incontro tra diverse tradizioni.

“Sardegna e Cuba si incontrano – laboratori, musica e danze” sarà una serata intensa e multidisciplinare, animata da una scaletta artistica che vede protagonisti affermati musicisti, danzatori, cantanti sardi e cubani, uniti nel comune intento di avvicinare attivamente il pubblico alle radici etnografiche della nostra isola e a quelle di Cuba.

Un evento caratterizzato in modo incisivo dalle attività laboratoriali, per offrire ai partecipanti l’opportunità di conoscere ed approfondire le matrici delle varie culture attraverso la diretta esperienza e coinvolgimento. La mappa per questa profonda immersione in mondi ancestrali, in cui emergono storie e tradizioni nelle loro accezioni meno note, è segnata dall’aspetto divertente ed emotivamente stimolante dei laboratori e delle esibizioni, dove la musica, la voce e il ballo si esprimono con straordinaria gioia ed allegria. Il tutto in una cornice informale che pone l’accento sulla necessità sempre più urgente di avvicinare mondi geograficamente lontani, ma caratterizzati da profonde analogie storiche, politiche, artistiche e sociali, esaltando il valore del reciproco scambio e della varietà delle idee. Ampio spazio quindi alla narrazione verbale ed emozionale dei contenuti della musica e delle danze sarde e cubane, uniti nel comune codice universale di suoni potenti, evocativi e antichi.

Si parte alle ore 19.00 con due laboratori che si svolgeranno in contemporanea.

Si tratta del laboratorio di Danze Popolari Sarde condotto da Andrea Pisu (Launeddas), Pietro Tanda (Organetto) ed Antonello Piras (Coreutica) e di quello di Danze Popolari Cubane  con Alexis Castor.

L’attività sulle danze isolane, è un momento per rafforzare il valore della Sardegna come la miniera più ricca di danze tradizionali in Italia, che appunto nel ballo esprime al meglio le radici identitarie. Analogamente, anche lo stage di Danze Cubane, attraverso il trascinante temperamento dei suoi interpreti, racconta una terra dove la musica e il movimento scandiscono la quotidianità, creando condivisione, divertimento e senso di aggregazione.

Si prosegue alle ore 20,15 con il laboratorio di Musica d’insieme “Sonheros”, direzione e basso Rinaldo Pinna, con la partecipazione di Tres – Fabrizio Ambu, fisarmonica – Antonello Carta, chitarra – Pino Bronzini, Cajon – Toni Piliu. Un lavoro mirato alla promozione e alla partecipazione attiva all’esperienza musicale di gruppo che assicura un approccio al “suonare” non come pratica fine a se stessa, ma come stimolo alla socializzazione e scambio in cui la bontà della riuscita finale è legata alla positiva partecipazione di tutti e all’armonizzazione delle diverse competenze.

Infine, la serata si chiuderà alle ore 21.30 con il concerto “I Suoni della Tradizione” con Andrea Pisu alle launeddas, Pietro Tanda all’organetto ed Antonello Piras coreutica.

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Un’edizione di grandi omaggi con uno sguardo alla contemporaneità, dal Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini al padre nobile del liscio Secondo Casadei: dal 22 al 26 luglio torna a Loano il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, giunto alla 15ª edizione, organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari, di Nuovo Imaie (fondi dell’articolo 7 L. 93/92) e il patrocinio della Regione Liguria e dell’ANCI.

Il Premio Loano, principale appuntamento in Italia per la musica di tradizione, conferma per il 2019 la sua vocazione a raccontare la contemporaneità del folk italiano, di tutto quell’universo di musiche che – partendo dal revival della tradizione, dagli strumenti popolari, dalle forme espressive delle culture orali – sanno parlare alla contemporaneità e raccontare il mondo di oggi. È così in un arco simbolico alla ricerca dei molti significati di “musica popolare” – “Da Pasolini al liscio”, come recita il titolo di questa 15a edizione – che si sviluppa il programma del 2019, il secondo con la direzione artistica di Jacopo Tomatis.

Come è nella natura di “laboratorio permanente” del Premio Loano, ai consueti concerti serali nelle splendide location del lungomare di Loano (Spazio Culturale Orto Maccagli) e del Chiostro di Sant’Agostino, si affiancheranno gli appuntamenti pomeridiani con Il Premio incontra…, conversazioni in musica con musicisti e operatori culturali, dalle ore 18.00, presso i Giardini Nassiriya.

Tra le novità di questa edizione, la suggestiva passeggiata al Rifugio “Pian delle Bosse” di Loano che terminerà con il concerto del massimo interprete in Italia di cornamusa,Fabio Rinaudo; ed il concerto “dopocena” con La Banda della Ricetta, un originale spettacolo in cui si canta del buon cibo, con il cibo, con un repertorio divertente e ben condito.