15 May, 2024
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“Capitani coraggiosi”, la stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, oggi ammaina di nuovo le sue vele al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius e negli spazi di Piazza Si ‘e Boi, che quest’anno ospitano la rassegna della storica compagnia cagliaritana grazie alla collaborazione con il Comune selargino. Si inizia, come di consueto, alle 16.00 con Il gioco del teatro, laboratorio a cura di Silvestro Ziccardi, e con “…Specchio…specchio!” – tratti e ritratti su carta, laboratorio di attività grafiche a cura di Cemea Sardegna: un atelier artistico dove produrre  visi immaginari e fantastici o riprodurre il proprio. I bambini e le bambine avranno la possibilità di sperimentare diverse tecniche e materiali, carta, stoffa, legno. Alle 17.00 la MERENDA e alle 17.30 sul palcoscenico del Teatro Si ‘e Boi sbarcherà Biancaneve, la vera storia, una produzione Teatro Crest (Taranto), testo, regia, scene e luci di Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente (costumi: Maria Pascale; assistente alla regia: Serena Tondo; assistente di produzione: Sandra Novellino; tecnici di scena: Walter Mirabile e Roberto Cupertino). Lo spettacolo ha vinto il prestigioso Premio Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e il premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati al Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi.
Una matinée per le scuole è in programma lunedì 27, alle 10.00, sempre al Teatro Si ‘e Boi.

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania dalla penna dei fratelli Grimm: le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra portano lontani dall’immaginario americano di Walt Disney. Nello spettacolo del Teatro Crest la storia riprende la luce che le è propria: l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre; una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza della figlia. Nel bosco Biancaneve aspetta, come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.

Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, lo spettacolo li vuole portare per mano “dietro le quinte” della storia, là dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo, un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita, un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante.

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Il capogruppo di Liberi e Uguali in Consiglio regionale Daniele Cocco ha presentato un’interrogazione sull’esclusione di alcuni Presidi Ospedalieri regionali dal servizio antincendio.

«La sicurezza antincendio nei presidi ospedalieri della regione rappresenta una componente importantissima del sistema ospedaliero la cui mancanza – o parziale applicazione – compromette la capacità di un presidio sanitario di fornire un’adeguata assistenza medica con immaginabili gravi conseguenze nel caso che si verifichino guasti o incendi di apparecchiature e impianti – spiega Daniele Cocco -. Ritengo indispensabile che il servizio di vigilanza antincendio venga esteso a tutte le strutture regionali garantendo inoltre le necessarie risorse per la formazione del personale da impiegare ed attualmente vi sono solo 16 strutture in cui è stato attivato con estrema urgenza il servizio aggiuntivo di sorveglianza attiva antincendio – per le quali sono in fase di espletamento da parte di ATS le procedure di affidamento del nuovo servizio – mentre per i restanti Presidi Ospedalieri sardi e in quasi tutti i poliambulatori territoriali dell’ATS manca completamente.»

Con l’interrogazione il consigliere regionale chiede al presidente della Regione e all’assessore della Sanità di conoscere quali siano i criteri che hanno determinato la scelta dei presidi ospedalieri a cui è stato esteso il servizio antincendio e quali azioni intendano adottare, o far adottare, al fine di sanare questa palese disparità  di trattamento creatasi tra le diverse strutture regionali e garantire anche presidi attualmente esclusi il medesimo servizio antincendio.

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Lunedì 27 gennaio l’Amministrazione comunale di Carbonia celebra la Giornata della Memoria e la commemorazione delle vittime dell’Olocausto con l’organizzazione di uno spettacolo a cura dell’Associazione Culturale-Teatrale “Quinte Emotive”, che si svolgerà alle ore 11.00, al Teatro Centrale. L’evento è destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a tutti i cittadini interessati, e si prefigge «l’obiettivo di ricordare le vittime delle persecuzioni nazifasciste e del genocidio ebraico, sensibilizzando nel contempo i ragazzi verso i valori della libertà, della pace, della giustizia e dell’integrazione», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

La performance si intitola “Il Processo” ed è tratta liberamente da “L’Istruttoria”, un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965. Fu un grande processo voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra perpetrati dai tedeschi. “Il Processo” racconta in forma di oratorio poetico i principali accadimenti del processo, in cui vennero imputati 22 ufficiali delle SS, condannate 17 persone, di cui 6 all’ergastolo.

Lo spettacolo è un dramma che racconta la sopraffazione umana, una delle pagine più nere della storia occidentale. Nel lager il singolo smarrisce la propria identità, il senso di colpa e di responsabilità individuale, protetto formalmente in quei comportamenti terribili dalle leggi della guerra e dalle politiche di allora.

Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.

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L’attività del nuovo anno sociale di UNISULKY Università Popolare del Sulcis prevede lunedì 10 febbraio, alle ore 16.00, la presentazione del libro “Sanluri 1409. La battaglia per la libertà della Sardegna”, a cura dell’autore, il prof. Franciscu Sedda, professore associato di Filosofia e Teoria dei Linguaggi presso l’Università di Cagliari.
L‘incontro, in partenariato con la Società Umanitaria, si svolgerà nella Sala Cinema della Società Umanitaria, presso la Grande Miniera di Serbariu in piazza Sergio Usai, a Carbonia.
Ingresso libero.

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Nuova ferma presa di posizione delle associazioni Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, Cobas Cagliari e USB Sardegna, a sostegno di Sardegna “Isola zero CO2”Phase out 2025. Ieri i rappresentanti delle quattro associazioni hanno presentato le loro proposte operative per la decarbonizzazione della Sardegna.

Secondo le quattro associazioni, il «phase out è possibile senza rischio per la rete e la sicurezza energetica dell’isola».

«Sulla base delle informazioni tecniche disponibili, partendo dai dati utilizzati per l’elaborazione del PEARS del 2015 e dai report annuali pubblicati dall’azienda TERNA, gestore della rete elettrica nazionale, e dal GSE, gestore dei servizi energetici, si ritiene che tale obiettivo possa essere raggiungibile in Sardegna senza che sia messa a rischio la stabilità della rete e l’approvvigionamento dell’energia elettrica – sostengono Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, Cobas Cagliari e USB Sardegna -. Una significativa quota della produzione di energia elettrica viene esportata. Nel 2018, infatti, in Sardegna si è avuta una produzione di energia elettrica pari a 12.210,7 GWh, di cui 9.138,1 GWh destinata alla richiesta interna e 3.072,6 GWh esportata, quindi con un supero della produzione equivalente al 33,6 % rispetto alla richiesta (dati TERNA 2019 relativi al 2018). Sempre secondo TERNA le ore di funzionamento annue medie complessive delle due centrali a carbone – ubicate a Portovesme e Fiumesanto – non superano nel complesso le 3.300 ore. Attualmente quindi le due centrali a carbone hanno un peso modesto nel sistema produttivo elettrico sardo ma un costo elevato dal punto di vista ambientale.»

«Le FER possono sostituire l’energia prodotta da fonti fossili. La produzione netta di energia elettrica da fonti rinnovabili soddisfa il 33,70% dell’energia richiesta nell’Isola e il 66,00% della domanda se si esclude l’industria. Tale produzione risulta inoltre quasi doppia rispetto all’obiettivo del 17,8% fissato al 2020 dal Burden sharing per la Sardegna. Nonostante sia in costante aumento la potenza installata di energia elettrica derivata da FER, il suo utilizzo ottimale risulta fortemente condizionato da una rete di trasmissione e distribuzione inadatta. Se si procedesse ad un adeguamento del sistema elettrico nel suo complesso, alla realizzazione di sufficienti impianti di accumulo e ad un incremento della produzione da FER, si potrebbe assicurare con le sole fonti rinnovabili il soddisfacimento dell’intero fabbisogno energetico dell’Isola – aggiungono Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, Cobas Cagliari e USB Sardegna -. Lo studio “Solar Photovoltaic Electricity Generation: A Lifeline for the European Coal Regions in Transition” pubblicato a luglio del 2019 a cura dall’EU’s Joint Research Centre, dimostra ad esempio come gli impianti fotovoltaici, installati tenendo conto degli impatti ambientali correlati, abbiano in Sardegna un potenziale energetico tale da rendere ridondante l’utilizzo delle centrali termoelettriche alimentate a carbone.»

«Incentivare la produzione diffusa. Al fine di evitare ulteriori speculazioni sulla produzione di energia elettrica e contenere sprechi e sovrapproduzioni, i futuri incentivi destinati alle FER dovrebbero privilegiare la produzione diffusa, l’autoconsumo e la costituzione delle Comunità Energetiche. Decarbonizzare significa eliminare i combustibili fossili. La decarbonizzazione non si esaurisce con la chiusura delle centrali a carbone. Essa deve mirare alla progressiva riduzione, fino all’azzeramento, di tutte le emissioni di gas serra (prima tra tutte l’anidride carbonica) conseguenti alla combustione di ogni tipo di fonte fossile. Per tale motivo la metanizzazione  dell’isola appare in esplicito contrasto con i contenuti dei protocolli internazionali sul clima. I sistemi di accumulo di energia a batteria attualmente in fase di sperimentazione nel polo multi tecnologico (Storage Lab di TERNA) in connessione con i compensatori sincroni studiati per una migliore gestione delle fonti rinnovabili, consentiranno di migliorare stabilità e sicurezza della rete elettrica e grazie al previsto collegamento tramite cavo HVDC Sardegna-Sicilia-Continente sud, verrà garantita la sicurezza energetica dell’Isola.»

«Una nuova policy energy. A tale policy energy deve affiancarsi una pianificazione interna del sistema energetico, che attui una diversa organizzazione territoriale (Distretti Energetici), in modo da ottimizzare il rapporto produzione-consumo in vista della creazione di una smart community territoriale a bilancio energetico annuale quasi zero.»

«Distretti energetici e Comunità energetiche. Le Comunità energetiche, definite come “un insieme di soggetti che all’interno di un’area geografica sono in grado di produrre, consumare e scambiarsi energia con una governance locale capace di favorire l’utenza in un’ottica di autoconsumo e autosufficienza”, rappresentano un modello avanzato di approvvigionamento, distribuzione e consumo diffuso e condiviso dell’energia, che ha l’obiettivo di facilitare utilizzo e scambio dell’energia generata da rinnovabili e ridurre i consumi energetici – rimarcanoItalia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, Cobas Cagliari e USB Sardegna -. L’Efficientamento ed il Risparmio Energetico rap- presentano una vera e propria forma di energia. Una vera e propria fonte di energia può essere considerato l’efficientamento del sistema energetico, sia dal lato della produzione che dal lato dei consumi: un obiettivo da perseguire a partire dal patrimonio immobiliare pubblico. Il risparmio energetico è infatti la prima delle pratiche virtuose da attuare perché, per quanti sforzi si pongano in atto per migliorare il sistema produttivo della nostra società, esso determina comunque l’erosione delle risorse planetarie sottraendole alle generazioni future.»

«Il Green New Deal per un’Europa sostenibile interesserà anche la Sardegna. Il 15 gennaio 2020 il parlamento Europeo ha approvato il Green New Deal per un Europa sostenibile. Il Piano, che nasce con una dotazione di dieci miliardi di euro, è destinato a creare un “contesto in grado di agevolare e stimolare gli investimenti pubblici e privati necessari ai fini della transizione verso un’economia climaticamente neutra, verde, competitiva ed inclusiva”. Tra le Regioni interessate la Sardegna ha trovato assoluta priorità con l’annunciato finanziamento delle attività di bonifica del petrolchimico di Porto Torres e delle miniere del Sulcis, iniziative che beneficeranno di un miliardo di euro.»

«La Democrazia Energetica. L’uso dei combustibili fossili presuppone un’ideologia che massimizza i consumi, incentiva gli sprechi e scarica sulla collettività i costi ambientali. Le rinnovabili richiedono invece una visione comunitaria della produzione, che implica l’economia dei consumi nell’ottica di una tutela dell’ambiente. I due modelli – concludono Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, Cobas Cagliari e USB Sardegna – si pongono in termini di paradigmi inconciliabili, poiché l’uno si basa su una struttura produttiva piramidale e unidirezionale, l’altro si configura come un sistema a rete di cui tutti sono attori in termini di produzione e consumo.»

 

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«Noi ricordiamo: Una riflessione sulla Shoah.»

In questo documento c’è una lettera che il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II invia al signor cardinale Edward Idris Cassidy, presidente della commissione per i Rapporti religiosi con l’Ebraismo.

Il Sommo Santo Papa Wojtyla richiama con senso di profondo rammarico le sofferenze del popolo ebreo nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Prendendo spunto da ciò è opportuno fare una riflessione sulla tragedia della Shoah e mai come l’Olocausto non può lasciarci indifferenti ma deve servirci da monito affinché ci sia una convergenza mondiale di rifiuto totale perché siamo chiamati ad un impegno affinché ciò non accada mai più.

Il XX Secolo possiamo affermare che è stato di un’immane tragedia che mai e poi mai potrà essere dimenticata: lo Sterminio del Popolo Ebraico con l’uccisione di milioni di Ebrei.

Spesso sovviene un dubbio che nasce dal fatto che ci si ricorda dell’Olocausto solo il 27 gennaio, ma il messaggio di Papa Wojtyla è un richiamo fortissimo affinché questa immane tragedia venga sempre ricordata e che non si debba dimenticare quello che è successo.

A tal proposito mi pare giusto ricordare i richiami sempre più pressanti e preoccupanti di Papa Francesco che ci ricorda i conflitti che devastano il mondo in diverse zone, una “Guerra Mondiale” a scacchiera.

Il rischio di un conflitto mondiale e nucleare è sempre dietro l’angolo e la cosa non può lasciarci certamente indifferenti senza prendere coscienza del fatto che i potenti della terra vogliono prendere possesso del controllo totale del pianeta senza porsi tanti problemi e restando di fatto sordi ai richiami che si elevano da più parti.

Quindi riprendendo il tema principale della Shoah e la sua profonda riflessione che è parte fondamentale della lettera del Santo Papa Wojtyla, credo che la cosa migliore sia ricordare quanti Ebrei sono stati trucidati e privati della loro dignità e noi tutti ergerci a difensori e tutelarne la memoria.

Proprio per non dimenticare siamo chiamati tutti ad una vera riflessione e non dobbiamo altresì dimenticare quanti Eroi hanno sacrificato la loro vita per salvare migliaia di Ebrei.

Pertanto, il messaggio è un richiamo affinché il 27 gennaio non sia una data come tante altre ed il Ricordo non svanisca Mai!.

Armando Cusa 

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A distanza di 12 giorni dalla sfida di Coppa Italia, persa nettamente per 4 a 1, il Cagliari ritorna al Giuseppe Meazza di Milano (inizio ore 12.30, dirige Gianluca Manganiello di Pinerolo), per affrontare la vicecapolista Inter, per la seconda giornata del girone di ritorno. Non è certamente l’avversario più agevole per una squadra qual è il Cagliari che arriva a Milano reduce da una serie di 4 sconfitte consecutive ed un pareggio che hanno parzialmente vanificato tutto ciò che di buono che era riuscita a fare nelle precedenti 13 partite, caratterizzate da 8 vittorie e 5 pareggi, balzando sorprendentemente ma con grande merito al quarto posto in classifica, in piena zona Champions League. L’inter è strafavorita, anche perché è reduce da un pareggio imprevisto, maturato a Lecce, che l’ha fatta scivolare a quattro punti dalla capolista Juventus, ma il Cagliari non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima predestinata ed è deciso a giocarsi fino in fondo tutte le sue carte per tornare nell’Isola con un risultato positivo.

Rolando Maran deve rinunciare a Fabio Pisacane (squalificato) in difesa, a Marko Rog a centrocampo, ad Alberto Cerri e Daniele Ragatzu in attacco. Torna tra i pali, Alessio Cragno, all’esordio stagionale, dopo il disgraziato infortunio rimediato nell’amichevole estiva di Istanbul.

Antonio Conte ha a disposizione la rosa quasi al completo, assente il solo Antonio Candreva, appiedato per un turno, come Fabio Pisacane, per somma di ammonizioni.

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A 4 anni dalla sua scomparsa, ieri 25 gennaio, anche la Sardegna si è unita al grido di dolore e ingiustizia sull’assassinio del giovane ricercatore Giulio Regeni, torturato ed ucciso durante un periodo di studio che stava svolgendo al Cairo, in Egitto. Amnesty International, vicina da subito alla famiglia Regeni, anche quest’anno ha organizzato in quasi 100 piazze italiane una fiaccolata per ricordare Giulio e per continuare a chiedere giustizia e verità su un caso giudiziario complesso quanto controverso. Alle 19.41, ora esatta dell’ultimo SMS inviato dal ragazzo alla fidanzata prima di uscire di casa il 25 gennaio del 2016, in contemporanea nelle principali città italiane (e non solo), sono state accese delle fiaccole per manifestare simbolicamente quanto la ricerca e la speranza della verità non si siano mai spente a distanza di 4 anni. I genitori di Giulio continuano con grande forza, costanza e dignità, a chiedere giustizia ed il 23 gennaio hanno pubblicato il libro “Giulio fa cose”, per raccontare chi era veramente Giulio, per esporre la loro verità su quanto è stato detto su di lui e per ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno deciso di combattere insieme a loro per chiedere giustizia.
A Cagliari la fiaccolata si è tenuta in Piazza Falcone e Borsellino (ritrovo h 18.45, di fronte al Tribunale) mentre a Sassari si è tenuta dalle 19.00 nella sede di Amnesty International, in via Principessa Yolanda 66.

Valentina Unali

https://www.amnesty.it/4annisenzagiulio/

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«E’ una situazione di profonda emergenza, quello che la Sardegna sta attraversando in questo inizio 2020.» Ad affermarlo è Tore Piana, coordinatore regionale di Energie Per l’Italia, movimento politico che alle ultime elezioni regionali ha sostenuto la coalizione di centrodestra del presidente Christian Solinas, con proprie liste.

«Anche se sono passati ad oggi 9 mesi dall’insediamento di questa maggioranza, non mi sento – aggiunge Tore Piana -, muovere alcuna accusa al presidente Christian Solinas, perché la situazione disastrosa è la piena eredità, lasciata dalla precedente maggioranza di Centro Sinistra a guida Francesco Pigliaru. Da questo mese però le emergenze vanno risolte, sia con provvedimenti di Giunta regionale sia con l’approvazione di specifiche leggi regionali di settore. Il tempo della ricreazione è terminato. La riforma della Sanità è un provvedimento legislativo da portare immediatamente all’approvazione, il giorno dopo l’approvazione della finanziaria regionale. Così come è da definire urgentemente la situazione della continuità territoriale e dei collegamenti sia aerei che navali, la stagione turistico balneare è alle porte e non può in nessun modo regnare l’incertezza di questo momento. La vertenza latte, doveva essere chiusa in tempi precedenti all’inizio della nuova stagione produttiva, invece non si sa per quali motivi, nulla è stato deciso, se non riunioni per decidere il nulla, con rimpalli fra la regione ed il Governo nazionale. Che fine ha fatto Oilos? – chiede Tore Piana -. Perché non si riesce a sapere quali programmi si stanno promuovendo? Così come la definizione della spendita dei fondi in agricoltura previsti dal PSR Sardegna, dove esistono migliaia di pratiche inevase. Ma a preoccupare Energie per l’Italia Sardegna, è anche l’assoluto silenzio sul piano regionale dei rifiuti, dove le discariche principali si stanno esaurendo senza che nessuno abbia idee su cosa fare fra pochi anni. La stessa Legge Regionale sull’Urbanistica, tanto attesa da tutti, dovrà avere una immediata accelerazione ed il varo del “Piano Casa”, da noi ritenuto valido, non potrà colmare a lungo il vuoto legislativo. Insomma un presidente della Regione, che dovrà calzare le scarpette da tennis già dai prossimi giorni, perché da oggi è vietato distrarsi  nella politica del dire ma bisognerà applicare la politica del fare.»

«Come EPI Sardegna, pur non avendo avuto eletti, avevamo pienamente fornito la nostra piena disponibilità a collaborare dall’esterno e lo stesso presidente Christian Solinas aveva promesso una speciale cabina di regia formata da tutte le forze politiche che avevano partecipato alla vittoria, con il compito di discutere e confrontarsi su tutti i maggiori temi e problematiche dell’Isola. Spiace constatare, a noi di Energie per l’Italia Sardegna che a oggi nessuna riunione in tal senso ci ha visto invitati e coinvolti, spiace constatare anche che il presidente Christian Solinas non ha raccolto nostre sollecitazioni formulate via mail e per telefono. Aspetteremo pazienti e fiduciosi sino all’approvazione della legge regionale Finanziaria, passato quel periodo – conclude Tore Piana – ne trarremo le conclusioni e ci renderemo liberi di esprimerci secondo le situazioni che di volta in volta si renderanno opportune.»

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Si è fermata questa sera, al PalaSerradimigni, contro la Dolomiti Energia Trentino, la lunga serie positiva della Dinamo Banco di Sardegna in campionato. La squadra di Gianmarco Pozzecco ha mancato l’aggancio alla “decima”, battuta a fil di sirena da una tripla del giocatore più temuto, Alessandro Gentile, il cui rendimento fino a quel punto non era stato certamente trascendentale, come emerge dal 10 di valutazione. Dyshawn Pierre e compagni hanno giocato una partita inferiore alle attese, evidenziando una certa stanchezza dopo i tanti impegni ravvicinati tra campionato e Champions League. La squadra di Nicola Brienza ha meritato la vittoria, comandando fin dal primo quarto (26 a 19) e virando a metà gara sul +8: 37 a 45. Trento ancora avanti al termine del terzo quarto, 72 a 63, ma la Dinamo è stata comunque capace di rimontare nell’ultimo quarto, sotto la spinta del nuovo arrivato Dwight Coleby. Punto su punto la Dinamo s’è rifatta sotto e a 4’’ dal termine la tripla di Michele Vitali ha ristabilito una parità ad un certo punto quasi insperata: 87-87, timeout Trento. Sembrava ormai tutto rimandato al supplementare ma Trento è riuscita ad evitare l’extra-time, perché sulla rimessa di Aaron Craft, Alessandro Gentile ha trovato la tripla vincente sulla sirena: 87-90. Nella Dinamo è rientrato Dwayne Evans, che ha mostrato di non aver ancora ritrovato il ritmo della prima parte della stagione.

La striscia positiva della Dinamo Banco di Sardegna, dunque, s’è fermata a quota 9 in campionato, ancora al secondo posto in solitudine e martedì 28 gennaio, alle 20.30, al PalaSerradimigni, la squadra sarà nuovamente in campo, al PalaSerradimigni, per Game13 di Basketball Champions League, contro l’Unet Holon, battuta all’andata 94 a 92.

«Complimenti a loro, hanno giocato bene, sono stati avanti tutta la partita e hanno meritato di vincere – ha commentato a fine match Gianmarco Pozzecco -. Voglio, comunque, ringraziare i miei ragazzi perché hanno iniziato sottotono ma hanno combattuto fino alla fine; la costanza di Trento è stata incredibile hanno condotto per tutti i 40 minuti, noi dobbiamo essere lucidi e consapevoli che con i denti e con le unghie abbiamo acciuffato una situazione di parità ed è stato quasi un miracolo, per questa ragione vedo il bicchiere mezzo pieno anche stasera. Ci sta perdere ogni tanto è che questi ragazzi ci hanno abituato male, ma sono davvero contento di come abbiamo reagito: preferisco una squadra che commette errori perché mette energia per provare a riprendersi l’inerzia che un atteggiamento passivo – ha concluso il coach della Dinamo -. Dispiace ovviamente perdere ma può capitare che una squadra venga qui come Trento e faccia una partita di questa intensità, sono stati bravi hanno tirato bene da tre anche se non è la loro peculiarità, e hanno sfruttato bene le loro caratteristiche.»

Dinamo Banco di Sardegna – Dolomiti Energia Trentino 87 a 90

Parziali: 19 a 26, 18 a 19, 26 a 27, 24 a 18

Progressivi: 19a 26, 37 a 45, 63 a 72, 87 a 90

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Bilan 19, Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 8, Magro n.e., Pierre 12, Gentile S. 10, Coleby 2, Vitali 14, Jerrells 9. All. Gianmarco Pozzecco.

Dolomiti Energia Trentino: Kelly 11, Blackmon 10, Craft 10, Gentile A. 13, Pascolo 9, Mian 7, Forray 7, Knox 23, Mezzanotte, Lechthaler ne. All. Nicola Brienza.

Arbitri: Saverio Lanzarini, Alessandro Perciavalle e Sergio Noce.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .