29 April, 2024
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Sono ripresi nei giorni scorsi i lavori di messa in sicurezza e ammodernamento dello stadio comunale di Sant’Antioco, dopo uno stop forzato a causa di una diatriba sorta con la ditta che, nell’estate del 2019, aveva vinto la gara d’appalto. Un contenzioso sfociato infine nelle aule del Tribunale. Ad eseguire le opere, oggi, l’impresa che nella procedura per l’affidamento era arrivata seconda.

«Oggi finalmente partono le operazioni di ripristino delle torri farospiega il sindaco, Ignazio Locci -. Purtroppo, ci sono stati dei ritardi, non attribuibili agli Uffici comunali, né alla Direzione dei lavori: in Tribunale faremo valere i diritti del Comune di Sant’Antioco e degli antiochensi, affinché vengano adempiute le giuste obbligazioni contrattuali. Ora dobbiamo correre e ci prenderemo il tempo che occorre per fare le cose per bene e restituire alla città uno stadio sicuro, accogliente e al passo con i tempi.»

«La sostituzione delle torri farospiega l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garauè una delle azioni che, contando su un investimento di 1 milione di euro messo in campo dall’Amministrazione comunale, si inserisce in un ampio programma che prevede anche la sostituzione del manto erboso, la riqualificazione delle tribune, la messa in sicurezza delle vie di esodo e il rifacimento dell’impianto elettrico. Ci impegneremo per fare in modo che le associazioni sportive locali possano riprendere possesso di questa preziosissima struttura, la quale aveva urgente bisogno di lavori di adeguamento, e non solo.»

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Venerdì 16 ottobre, alle ore 17.00, La Sala Blu del Centro culturale di via Deledda, a Iglesias, venerdì 16 ottobre, dalle ore 17.00, ospiterà un incontro pubblico informativo sui contenuti del “Superbonus 110%” previsto dal Governo con il Decreto Rilancio, organizzato dall’assessorato delle Attività produttive del comune di Iglesias e dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari, in collaborazione con il collegio dei Geometri e l’Ordine dei Periti Industriali.
Il “Superbonus” prevede una detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di riscaldamento e riduzione del rischio sismico nei condomini o nelle abitazioni singole. La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e sarà suddivisa in 5 rate di pari ammontare.
Nel corso dell’incontro, verranno fornite ai cittadini tutte le informazioni relative, le tipologie degli interventi agevolabili, le condizioni da rispettare, gli edifici per i quali sono possibili gli interventi e le modalità per gestire i limiti di spesa previsti nella normativa.
«Il Superbonus rappresenta un intervento grande rilevanza, al fine di favorire l’efficientamento energetico e la sicurezza, ed è importante per i cittadini ricevere una corretta informazione, con il contributo di professionisti espertiha spiegato l’assessore delle Attività produttive, Ubaldo Scanu -. L’incontro vuole fornire un supporto alle persone che potranno usufruire di un’importante agevolazione, necessaria per garantire un fondamentale sostegno ed una valvola di sfogo per la ripresa di un settore trainante come l’edilizia, tra i più colpiti dal blocco delle attività imposto nei mesi scorsi dall’emergenza sanitaria.»

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Importanti studi scientifici hanno messo in evidenza come una l’attività fisica e una dieta equilibrata proteggano dalla comparsa dei tumori, equilibrino il sistema immunitario e siano un importante scudo anti-cancro. Inoltre, grazie al movimento e allo sport, si possono relegare in secondo piano, e in gran parte superare, anche le difficoltà psicologiche, quali la mancanza di fiducia in se stesse e una generale insicurezza. E’ stato questo il filo conduttore del progetto “AniMare2.0 – disabilità, cancro e sport: un percorso verso la rinascita”, ideato dalla Cooperativa Sociale Solky Care di Sant’Antioco, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, tenutosi nel Residence Isola dei Mori nella splendida cornice di Cala Sapone a Sant’Antioco e conclusosi domenica 4 ottobre 2020, dopo una settimana di convegni e iniziative.

Il progetto è stato rivolto a 18 donne pazienti e operatrici sanitarie oncologiche che hanno e stanno attraversando il tempo della malattia. Le partecipanti sono donne oncologiche appartenenti al gruppo “Abbracciamo un Sogno”, associazione che opera nell’ospedale Oncologico di Cagliari, all’associazione Komunque Donna del reparto oncologico di Oristano e del reparto oncologico di Ozieri. Tutte costoro hanno beneficiato di laboratori per la salute psico-fisica, grazie alla presenza In loco dell’esperta psiconcologa dott.ssa Chantal Lussu che teneva incontri giornalieri di supporto sia di gruppo che singoli iniziative sportive-ludico-ricreative che hanno qualificato il tempo extra-familiare e di svago. In questa settimana le ospiti hanno partecipato a corsi di rieducazione alimentare, psicomotricità funzionale, tecniche di respirazione, hanno avuto opportunità di svago come le escursioni nelle zone archeologiche più rinomate dell’isola di Sant’Antioco e attività sportive di sensibilizzazione (come ad esempio l’attraversata delle Isole di Sant’Antioco e San Pietro in kajak) capaci di implementare l’aggregazione sociale e relazionale.

Dare la possibilità di incrementare le opportunità di formazione e di svago per le oncologiche del territorio della Sardegna è stato il cuore di “AniMare 2.0” che ha avuto come finalità primaria quella di promuovere, rafforzare il benessere psico-fisico e migliorare la qualità della vita delle destinatarie del progetto: tutto ciò ha avuto lo scopo preminente di garantire alle partecipanti, un percorso attivo di socializzazione e di divertimento, in cui ritrovare attenzioni e cure importanti, finalizzate allo accrescimento delle capacità creative e comunicative grazie all’offerta di momenti collettivi di formazione, ma anche di gioco e divertimento.

 

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Il Governo, come previsto, ha approvato questa sera il decreto legge contenente le nuove misure di contrasto al contagio da Covid-19. Il testo integrale.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.

Il testo proroga, al 31 gennaio 2021, le disposizioni già in vigore che prevedono la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2. In relazione all’andamento epidemiologico e secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente, tali misure potranno essere stabilite per specifiche parti o per tutto il territorio nazionale e per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, comunque reiterabili e modificabili.

Nelle more dell’adozione del primo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm) successivo all’introduzione delle nuove norme, e comunque fino al 15 ottobre 2020, viene prorogata la vigenza del dpcm del 7 settembre 2020. Inoltre, si introduce l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e si ampliano le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarli. Dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale), i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come già in passato, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto. Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Sono inoltre fatti salvi i protocolli e linee-guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali. Ciò significa che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza. Al contempo, sono fatte salve le linee guida per il consumo di cibi e bevande. Da tali obblighi restano esclusi i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

Il decreto interviene anche sulla facoltà delle regioni di introdurre misure derogatorie rispetto a quelle previste a livello nazionale, nelle more dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Si prevede che le regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possano introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai dpcm, anche ampliative, introducendo in tale ultimo caso la previsione della necessaria “intesa” con il Ministro della salute.

Sempre ai fini del contenimento del contagio, previa valutazione dell’impatto ai sensi delle norme europee sulla privacy, si prevede l’interoperabilità dell’applicazione “Immuni” con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea e si estende il periodo di utilizzo dell’applicazione “Immuni”.

Il testo differisce, inoltre, al 31 ottobre 2020 i termini per l’invio delle domande relativi ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria collegati all’emergenza Covid-19.

È infine prorogata al 31 dicembre 2020 l’operatività di specifiche disposizioni connesse all’emergenza Covid, in scadenza al 15 ottobre 2020.

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Ancora un caso di positività al Covid-19 è stato accertato a Gonnesa, è il 47° dallo scorso 11 settembre. Lo ha comunicato nella tarda serata il sindaco, Hansel Cristian Cabiddu.

«Cari concittadini e care concittadine, qualche istante fa Ats mi ha comunicato che un altro cittadino di Gonnesa è risultato positivo al Covid-19. La rete dei contatti è stata tracciata e ulteriori cittadini saranno sottoposti a tamponeha annunciato Hansel Cristian Cabiddu -. Contemporaneamente comunico che due nostri cittadini positivi sono finalmente e definitivamente guariti e possono tornare così alla vita di tutti i giorni. Ad oggi sono oltre 200 i tamponi eseguiti dei quali per 30 di essi si attende ancora l’esito probabilmente per la giornata di domani. I tanti negativi ai tamponi precedenti hanno già ultimato o stanno concludendo il periodo di quarantena rientrando progressivamente nella quotidianità. Gli esiti dei nuovi tamponi saranno determinanti per avere un quadro chiaro e definito sulla situazione attuale dei contagi in paese. È attraverso l’analisi di questi dati che sarà possibile valutare se alleggerire i provvedimenti restrittivi emessi ha concluso il sindaco di Gonnesa -. Sarà mia cura aggiornarvi costantemente.»

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Sono stati consegnati questa sera, nella cappella di Santa Barbara della chiesa medioevale di San Francesco, i Testimonium e le Torri ai pellegrini lombardi Solisca, Giovanni e Franco e al ligure di origine sarda Marco che hanno completato l’intera percorrenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Particolarmente emozionante è stata la consegna delle premialità da parte di Andrea Tarozzi, responsabile amministrativo della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e figlio di Marco Tarozzi, un valoroso Capo Servizio delle nostre miniere e di Francesca Mocco, guida escursionistica e figlia di Ninni Mocco, uno dei volontari che con l’Associazione Pozzo Sella ha avuto il merito di contribuire all’individuazione del tracciato e alla progettazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.

I figli della storia mineraria del territorio, oggi impegnati nella valorizzazione del patrimonio minerario e del culto per Santa Barbara per conservare e tramandare la memoria dei nostri padri; come il padre di Marco, il pellegrino ligure di origine sarda, che ha ricordato con emozione il caro padre, al quale ha dedicato il suo pellegrinaggio.

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«Sembrava una semplice e temporanea fermata produttiva quella discussa in sede di ministero dell’industria, circa 12 anni fa, seguita dallo spegnimento dei macchinari che dal 2 marzo 2009, vedono lo stabilimento fermo e oggetto di attenzioni Istituzionali, altalenanti e fino ad oggi inutili al riavvio della produzione. Possiamo sostenere, senza paura di smentita, che la fabbrica, è ancora chiusa a causa della più disarmante indifferenza da parte del Governo, anzi, dei Governi. Sono state sviluppate diverse ipotesi per rendere competitivo il processo produttivo di allumina, e seppure rinunciamo a far parte dei fautori di possibili scelte tecniche, piuttosto che di altre, rileviamo che fra tutte è dominante quella della non decisione, mantenendo ferma la prospettiva di ripresa produttiva e sociale, costituita dalle centinaia di lavoratori e lavoratrici, che troppo spesso sono stati male utilizzati e diabolicamente illusi.»

Lo scrivono, in una nota, Fabio Enne, segretario generale Confsafi Sardegna ed Enrico Atzei, segretario generale Fsca Chimici.

«Adesso il Governo in carica, sulla possibile soluzione tecnica e sull’utilizzo del gas, indispensabile al riavvio produttivo, prosegue nella sua negligente e sconcertante indecisione, ribaltando le proprie responsabilità verso la Regione Sarda, che a dire il vero, anch’essa non brilla di efficienzaaggiungono Fabio Enne ed Enrico Atzei -. In conclusione tutto si trasforma in una inefficienza vergognosa con Ie tanto promesse e attese autorizzazioni, ma, orfane nell’assunzione di responsabilità istituzionale, perpetrando nell’ennesimo tradimento verso le maestranze e dell’Economia Territoriale, perché, l’incapacità colpevole nei confronti dell’Industria è la stessa che ferma lo sviluppo anche in tutti gli altri settori del turismo, del commercio, nell’agricoltura e nei servizi. Confsafi Sardegna – concludono Fabio Enne ed Enrico Atzei -, si impegnerà a fermare questa assurda deriva.»

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Due casi di positività al Coronavirus sono stati accertati a Villaspeciosa. Ne ha dato comunicazione questa sera il sindaco, Gianluca Melis, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Abbiamo ricevuto notizia di due persone positive, si tratta di persone che si trovavano in quarantena da qualche giorno. In ambo due i casi nessun sintomoscrive Gianluca Melis -. Ho già ricevuto messaggi relativi a uno dei due casi, posso dirvi che la sua vita e quella dei familiari, sino a ieri, corrispondeva a quanto prescritto da ATS, è stato fatto tutto secondo le regole. Da domani tutta la famiglia sarà in isolamento domiciliare. L’altro caso è una storia particolare fatta di tamponi persi, nuovi tamponi eseguiti comunque anche in questo caso la fortuna vuole che il nostro concittadino stia bene (penso solo un po’ annoiato a casa). La terza persona contagiata sta bene e in attesa di tampone con esito negativo.»
«Abbiamo ricevuto notizia di altre 8 persone in quarantena domiciliare in attesa di tampone o esito, anche in questo caso nulla da segnalare sotto l’aspetto sintomi, stanno tutti bene e tutti un po’ annoiati. Come vedete la situazione è abbastanza movimentata, ma posso dire anche sotto controlloconclude il sindaco di Villaspeciosa -. Solite frasi, ma ricordarle non guasta, distanza, mascherina e sanificazione continua. Buona serata a tutti.»

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Il Carbonia Film Festival ha aperto la sua seconda giornata con un film (quasi) tutto al femminile che affronta, solo apparentemente, il tema della prostituzione senza mai banalizzarlo: Working Girls, di cui Anne Paulicevich (autrice della sceneggiatura) firma la regia insieme a Fréderic Fonteyne. Sara Forestier, Annabelle Lengronne and Noémie Lvovsky vestono i panni di tre donne che vivono una doppia vita e che ogni mattina varcano i confini del Belgio per trasformarsi in Atena, Circe ed Hera, dame del sesso in un bordello. Il racconto del film, più che sulla loro professione, si focalizza però sulla loro quotidianità, sulla vita di queste tre “eroine del quotidiano”, senza mai giudicare. Una storia di vendetta al femminile raccontata con una certa dose di umorismo.

Il secondo film del Concorso Internazionale Lungometraggi per oggi è Europa, “Based on a true story” di Kivu Ruhorahoza, documentario ibrido che racconta di immigrazione e relazioni sullo sfondo della Brexit. La finzione narrativa lascia spazio a immagini reali di scontri e proteste nella capitale inglese, ricostruendo in maniera puntuale e dettagliata un quadro del clima politico e sociale della città.

Entrambi i film sono visibili a partire dalle 12.00 (e per 48 ore) sulla piattaforma online del festival, accompagnati dalle conversazioni con i registi.

Il programma invece degli eventi in città, per questa edizione ibrida che unisce eventi in presenza e proiezioni virtuali, si è aperto alle 18.00 al Cine-Teatro Centrale con il Concorso Internazionale Cortometraggi e la proiezione di: 3 Logical Exits di Mahdi Fleifel (Danimarca/Uk/Libano, 2020, 14’); South di Morgan Quaintance (Uk, 2020, 28′); The Blue Star di Valentin Noujaïm (Francia/Qatar/Libano, 2020, 17′); e Genius Loci di Adrien Mérigeau (Francia, 2019, 16′).

L’appuntamento serale è, infine, con un film fuori concorso: Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio (ore 21.00, Cine-Teatro Centrale), la storia del rapporto intimo tra un padre e un figlio alimentato da una promessa impossibile, ovvero restituire al figlio la mamma che non c’è più. Presentato all’ultimo Festival di Venezia, il film interpretato da Salvatore Esposito è un’efficace riflessione sul mondo del caporalato che con coraggio racconta una realtà troppo spesso taciuta. Ad accompagnare il film, sarà presente in sala Gianluca De Serio. 

E’ stata inaugurata ieri, intanto, la mostra dell’illustratrice Sarah Mazzetti, nella sala mostre della Mediateca di viale Arsia. L’abbiamo intervistata.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10224174244451761

Backstage in Puglia del film SPACCAPIETRE: nel cast Salvatore Esposito, il Genny Savastano di ‘Gomorra’ Bari 1 giugno 2019
Al via le riprese a Bari del film ‘Spaccapietre’: nel cast Salvatore Esposito, il Genny Savastano di ‘Gomorra’
Girato fino al 6 luglio tra il capoluogo, Spinazzola e Pulsano, la pellicola di Gianluca e Massimiliano De Serio. Al centro delle riprese, le conseguenze per la morte di una bracciante.
Foto Kash Gabriele Torsello

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Crescono i casi positivi al Covid-19, 101, accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.056 i tamponi eseguiti.

Salgono a 4.481 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 101 nuovi casi, 79 rilevati attraverso attività di screening e 22 da sospetto diagnostico. Si registrano tre nuovi decessi, due uomini, di 77 e 84 anni, e una donna di 90 anni, tutti residenti nel nord Sardegna. Le vittime sono salite a 160.

In totale sono stati eseguiti 204.430 tamponi.. Sono invece 128 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+3 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 19. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.243. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.907 (+42) pazienti guariti, più altri 24 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 4.481 casi positivi complessivamente accertati, 684 (+15) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 499 (+14) nel Sud Sardegna, 346 (+4) a Oristano, 676 (+10) a Nuoro, 2.276 (+58) a Sassari.