10 May, 2024
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Sono 425 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 5.804 test eseguiti (7,32%), 2 i decessi. Salgono a 48.740 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.063.256 tamponi.
Si registrano 2 nuovi decessi (1.261 in tutto). Sono 323 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+2), 55 (+5) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.416. I guariti sono complessivamente 30.673 (+78), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 12.
Sul territorio, dei 48.740 casi positivi complessivamente accertati, 12.431 (+147) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.454 (+39) nel Sud Sardegna, 4.190 (+43) a Oristano, 9.649 (+87) a Nuoro, 15.016 (+109) a Sassari.

A Iglesias sono 19 gli attualmente positivi al Covid-19, 5 dei quali sono ospedalizzati, 103 le persone in quarantena. E’ l’ultimo aggiornamento relativo ai casi di infezioni da Covid-19 tra le persone domiciliate nel comune di Iglesias, reso noto poco fa dal sindaco, Mauro Usai.
«l numero delle persone positive è rimasto sostanzialmente invariato nelle ultime settimane ha spiegato il sindaco, Mauro Usaima il numero delle quarantene è notevolmente aumentato, con gran parte delle persone in isolamento in attesa del risultato dei tamponi. Da prima di Pasqua sono sottoposte a isolamento due classi delle scuole elementari di Serra Perdosa ed una dell’infanzia, ed attualmente dopo i tamponi degli alunni e delle insegnanti, non sono stati rilevati ulteriori casi positivi, in attesa del nuovo giro di tamponi. Non appena l’ATS aggiornerà il Comune sul numero di casi positivi, provvederemo a fornire ulteriori comunicazioni.»
«Chiedo, nel frattempo, di attenersi alle comunicazioni ufficiali, ma soprattutto di affidarsi ai dirigenti scolastici ed ai loro referenti Covid, con in quali, prontamente, da più di un anno a questa parte, monitoriamo i casi e interveniamo con il tracciamento dei contatti e l’isolamento delle classi interessate, un rapporto costante che ci permette di arginare possibili focolai e, nel frattempo, di salvaguardare la continuità didattica ha concluso Mauro Usai. Chiediamo, ancora una volta, il rispetto delle norme ma soprattutto calma e sangue freddo.»

E’ allarme Coronavirus a Carloforte. Pochi muniti fa il sindaco, Salvatore Puggioni, ha annunciato che negli ultimi giorni sono stati accertati 26 nuovi positivi al Covid-19, tra i quali ci sono 13 bambini di età compresa tra i 5 ed i 6 anni. Gli attualmente positivi, a Carloforte, sono saliti a 32. Salvatore Puggioni ha aggiunto che sono 89 le persone in quarantena.

«Questi numeri, purtroppo ha aggiunto Salvatore Puggioni -, mai così alti, mi hanno costretto a prorogare la chiusura delle scuole fino al 16 aprile. Anche le scuole medie passano alla didattica a distanza. Devo constatare che anche questa volta il focolaio deriva da comportamenti non corretti, ne sono certo, ho appurato il caso e sono molto amareggiato di questo. Continuiamo a sottovalutare la pericolosità del virus, spesso ignoriamo le regole e poi ci lamentiamo delle conseguenze che altro non sono che il frutto dei nostri comportamenti. Non si possono sottovalutare i sintomi e non possiamo pensare di poter continuare a fare la vita di sempre. La pediatra ha suggerito di fare delle quarantene fiduciarie, una scelta sensata. Non si deve uscire se si ha il sospetto di essere venuti in contatto con un positivo. Ieri sera, alle 20.30, in piazza, c’erano 20 bambini che giocavano a pallone ha rimarcato con grande delusione Salvatore Puggioni -. Non è accettabile! I ragazzi vanno tenuti a casa, diversamente non ne usciamo.»

«Il focolaio non è circoscritto. Mercoledì scorso a Carloforte sono stati effettuati 150 tamponi molecolari, dai quali sono scaturiti i 26 nuovi positivi, e ieri ne sono stati effettuati altri 30, dei quali nelle prossime ore verranno resi noti gli esiti, dai qualiha sottolineato Salvatore Puggionipotrebbero scaturire nuove positività. Altri 100-120 tamponi, in accordo con l’ATS, verranno eseguiti lunedì.»

Oggi al Teatro Cavallera, è in programma la seconda giornata di vaccinazioni. Ieri sono stati esauriti tutti quelli a disposizione. Complessivamente, a fine giornata, saranno 720 ma a breve potrebbero arrivare altri tamponi, grazie ad un accordo raggiunto con il ministero della Salute per le Isole minori.

Non ci sarà Marco Mariotti, domenica pomeriggio, sulla panchina del Carbonia, nel match casalingo con il Cassino, in programma al campo Is Collus di Santadi, per l’ottava giornata di ritorno del girone G del campionato di serie D. Il tecnico biancoblù, infatti, sconterà la prima delle due giornate di squalifica che gli sono state inflitte dal giudice sportivo, dopo l’espulsione rimediata nel turno pre pasquale a Nola. La partita avrà inizio alle 14.00, su richiesta della società laziale (dirige Filippo Okret di Gradisca d’Isonzo, assistenti di linea Marco Di Bartolomeo di Campobasso e Matteo Gentile di Isernia). Al suo posto ci sarà l’allenatore in seconda Gianni Maricca, che ha sostituito Marco Mariotti già in occasione della precedente squalifica, ad Artena e nel vittorioso match casalingo con il Monterosi (quella di Santadi resta finora l’unica sconfitta subita dalla squadra laziale di David D’Antoni in 23 partite disputate).

A Cassino, nella gara del girone d’andata, il Carbonia si impose nettamente, con un punteggio “roboante”: 4 a 0. I goal vennero messi a segno da Cristian Stivaletta, autore di una doppietta, Roberto Cappai ed Emmanuel Momo Odianose. Il Cassino giocò in 9 uomini per larga parte della partita, per le espulsioni di Kevin Miranda ed Imperio Carcione, maturate rispettivamente al 20′ ed al 34′ del primo tempo, la prima sul punteggio di 0 a 1, la seconda sullo 0 a 2. Nel finale, anche il Carbonia perse un uomo, Nicola Serra, che si fece espellere ingenuamente a risultato ampiamente acquisito, a soli 6′ dal 90′.

Il risultato della gara d’andata non deve illudere il Carbonia, perché il Cassino non è un avversario agevole. In classifica occupa l’11ª posizione con 24 punti, ma deve recuperare ben 4 partite. Una quinta l’ha recuperata mercoledì scorso, in casa con il Team Nuova Florida (la squadra con la quale deve recuperare l’unica partita fin qui non disputata il Carbonia), pareggiando 1 a 1, riuscendo a recuperare il goal subito nel finale del primo tempo, al 35′ del secondo tempo con Imperio Carcione. Nel turno prepasquale, invece, il Cassino ha perso in casa il derby con la Vis Artena, 2 a 0. Il Carbonia arriva all’appuntamento di domani reduce dall’amara sconfitta subita in rimonta a Nola, dove al termine del primo tempo conduceva 2 a 1 con goal di Roberto Cappai e Daniele Cannas ed ha finito col perdere 3 a 2.

 

 

 

Seconda giornata di vaccinazioni, oggi, a San Giovanni Suergiu, presso il Centro allestito nella palestra comunale di via Mascagni. Le categorie da vaccinare anche oggi sono gli ultra 80enni e gli ultra 65enni con patologie. Sono previste altre 420 vaccinazioni dopo le prime 420 effettuate nella giornata di ieri, alla presenza del sindaco Elvira Usai e del dottor Giuseppe Ottaviani, responsabile della campagna di vaccinazione della ASSL di Carbonia.

Ricordiamo che martedì 6 e giovedì 8 aprile, nello stesso centro vaccinale di San Giovanni Suergiu, sono stati vaccinati gli insegnanti.

A Sant’Antioco si è concluso il tracciamento relativo ai casi di Covid legati alla scuola.
«Sono confortanti gli esiti dei circa 300 tamponi effettuatiha detto il sindaco, Ignazio Locci -. Sono 30, infatti, gli attualmente positivi (cala di due unità il totale grazie alla “negativizzazione” di due cittadini slegati da quest’ultimo gruppo e a nessun nuovo positivo). Le prospettive per il rientro a scuola in presenzaha concluso Ignazio Loccisono buone.»

«La Sardegna da zona bianca probabilmente sarà nuovamente zona rossa. In questi giorni si registra un’impennata dei contagi e una vaccinazione che va a rilento. Crediamo che, alla luce di una situazione veramente drammatica, sia il caso dare un’inversione di tendenza e un’accelerata al sistema di vaccinazione.»

Lo ha detto stamane Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«La situazione è preoccupante ed è necessario che chi ha una responsabilità di Governo si comporti in maniera adeguata ha concluso Emanuele Cani -. Basta con proclami e vetrine, servono azioni concrete, vaccinazioni e vaccini.»

Cresce la Compagnia barracellare di Sant’Antioco. Questa mattina, nell’aula consiliare, hanno prestato giuramento 12 nuovi barracelli, entrati ufficialmente in servizio nel gruppo antiochense, sotto la guida del capitano Marco Mocci. I 12 nuovi componenti hanno pronunciato la formula di rito alla presenza del sindaco Ignazio Locci, del comandante della Polizia municipale Gianfranco Le Fons, e del capitano della Compagnia Marco Mocci.

In totale, con questi inserimenti, ad oggi sono 30 i barracelli che, animati da puro spirito volontaristico, presidiano quotidianamente il territorio del comune di Sant’Antioco. Il loro lavoro, preziosissimo, si sviluppa su diversi settori: dalla vigilanza ambientale al presidio del territorio, fino all’impegno nella lotta alla diffusione del Covid-19.

Dalla mattinata di ieri sono iniziate le operazioni di incorporamento di oltre 250 allievi carabinieri che inizieranno il 140° Corso formativo per carabinieri effettivi presso la Caserma “Trieste” di Iglesias, sede della Scuola allievi carabinieri. Quest’anno il 140° Corso, sarà intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare “Carabiniere Alberto La Rocca”, nato a Sora (FR) il 30 gennaio 1924 e trucidato dai nazisti il 12 agosto 1944 a Fiesole (FI).
Il Corso formativo per carabinieri si articolerà in due cicli di sei mesi ciascuno e più precisamente quello che si appresta ad iniziare vedrà la presenza nella sede storica di via Indipendenza di allievi tutti provenienti dalle fila o che avevano prestato servizio quali volontari nelle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica) e si concluderà alla fine di ottobre mentre il successivo (secondo ciclo), sarà interamente alimentato da allievi provenienti dalla “vita civile” con l’inizio a partire dai primi giorni di gennaio 2022 e terminando il previsto iter addestrativo a ridosso dell’estate 2022.
Gli allievi che giungeranno in questi giorni, provenienti da diverse regioni d’Italia con una buona percentuale di giovani che sono originari della Sardegna (circa 70), si presenteranno, suddivisi nell’arco di quattro giornate, presso la Caserma “Trieste” con un tampone molecolare o antigenico già effettuato almeno nelle 72 ore precedenti e saranno sottoposti, solamente su base volontaria, alla prevista vaccinazione.
Le operazioni di vaccinazione, che si svolgeranno all’interno della Caserma, è stato possibile prevederle – nel corso delle prossime settimane – grazie alla collaborazione e alla sinergia avviata tra la Scuola allievi carabinieri, l’assessorato alla Sanità della Regione Sardegna e l’ATS di Carbonia che permetterà di immunizzare gli allievi carabinieri con le dosi di vaccino previsto attraverso l’attività del personale militare sanitario dell’Infermeria presidiaria della Scuola che sarà affiancato dalla “preziosa collaborazione” di Medici e di Infermieri messi a disposizione dall’ATS di Carbonia, sotto il coordinamento del dott. Giuseppe Ottaviani.
La Scuola allievi di Iglesias, in questa maniera, potrà ridurre i rischi di eventuali contagi avendo già vaccinato nel corso del mese di marzo il personale del Quadro Permanente che lavora all’interno della Caserma, presso il Policlinico Universitario di Monserrato e gli allievi che si accingono ad iniziare il 140° Corso.
Le giornate del Corso Formativo semestrale, si articoleranno dal lunedì al sabato, e vedranno gli allievi carabinieri impegnati in una alternanza interdisciplinare tra materie tecnico-professionali, attività pratiche e moduli didattici, orientati concretamente a sviluppare e consolidare in ognuno di loro la spinta motivazionale e
a dotarli delle conoscenze dottrinali, ma soprattutto, delle capacità ed abilità necessarie ad un affidabile operatore di sicurezza per poter svolgere un “efficace
servizio di prossimità sul territorio”, rivolto a soddisfare le legittime e sempre più pressanti aspettative e bisogni della popolazione.

Il mare è una risorsa di inestimabile valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico. Un privilegio da difendere. Un’opportunità preziosa da consegnare alle nuove generazioni.

Nasce da queste importanti premesse il protocollo d’intesa firmato a Roma, oggi, venerdì 9 aprile, dal ministro dell’Istruzione, professor Patrizio Bianchi, e dal Comandante Generale della Guardia Costiera, Giovanni Pettorino.
L’obiettivo, come si legge nel Protocollo, è quello di «contribuire alla formazione delle giovani generazioni, alla tutela del territorio, alla convivenza civile, alla legalità».
La firma dell’Accordo, non a caso, coincide con le celebrazioni della “Giornata del mare e della cultura marinara”. Un’iniziativa che ogni anno coinvolge la Guardia Costiera e gli Istituti scolastici italiani, per valorizzare le tradizioni marittime del nostro Paese e rivalutare il patrimonio storico, sociale e culturale del suo mare. Una serie di iniziative, idee e progetti portati avanti su tutto il territorio e che si riassumono anche con l’individuazione delle classi vincitrici del Concorso Nazionale “La cittadinanza del mare” edizione 2020, che prevedeva l’elaborazione di percorsi e progettualità volti alla diffusione della cultura del mare. Il concorso si è concluso con la premiazione di 11 dei ben 500 progetti pervenuti. In occasione della firma del Protocollo, il ministro Patrizio Bianchi ha incontrato, in modalità telematica, le classi vincitrici, complimentandosi per i lavori realizzati. È stata quindi presentata la nuova edizione del concorso, dal tema «Cambiamenti climatici e sostenibilità, effetto di molteplici cause in gran parte attribuibili all’uomo e, a loro volta, causa di effetti sia sull’ambiente marino e costiero che sulle comunità che vivono in prossimità del mare».
Questa iniziativa, fortemente voluta dal ministero dell’Istruzione e ampiamente condivisa dal Corpo, sottolineano il professor Patrizio Bianchi e l’ammiraglio Giovanni Pettorino, sarà quanto mai utile e necessaria per comprendere il contesto nazionale ed europeo verso il quale le nuove generazioni potranno indirizzare le loro legittime ambizioni formative e professionali.
«Vi ringrazio per aver partecipato a questo progetto, nel quale ragioniamo sul mare, come luogo che non divide, ma unisceha detto il ministro Patrizio Bianchi alle studentesse e agli studenti in collegamento -. A voi è affidato il compito di testimoniare come l’ambiente marino sia una delle ricchezze più importanti che abbiamo. Non dovete solo proteggerlo, ma anche raccontarlo. È stato un anno complicato, sono grato a voi, ai vostri docenti e dirigenti, alle vostre famiglie. Ne usciremo anche dialogando e riflettendo sempre su ciò che ci unisce. E la tutela dell’ambiente è un valore fondamentale per tutti noi. Ringrazio la Guardia Costiera, custode di una risorsa tanto preziosa, per questa collaborazione importantissima per la scuola.»
«Un contesto che non può prescindere dalla tutela dell’ambiente marinoha sottolineato l’Ammiraglio – di cui il Corpo si fa ogni giorno garante verso i cittadini, attraverso l’impegno di undicimila uomini e donne e l’impiego di mezzi aeronavali e tecnologie all’avanguardia, distribuiti lungo tutti gli ottomila km di coste del Paese.»
«Avvicinare sempre di più il mare alle scuole e alle giovani generazioniè il pensiero di Giovanni Pettorinoper far comprendere l’importanza di questo immenso patrimonio ambientale che è l’habitat naturale più esteso del nostro pianeta, che produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo e al contempo assorbe il 30% dell’anidride carbonica prodotta.»
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati e per consentire la pianificazione strategica degli interventi programmati nel protocollo stesso, è stato costituito un Comitato tecnico-scientifico al quale saranno invitati a partecipare, in qualità di esperti, anche rappresentanti di altre istituzioni pubbliche che lavoreranno in sinergia.