6 May, 2024
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Eni ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali di categoria un contratto di espansione introdotto nel 2019, che favorirà il ricambio generazionale con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri grazie all’assunzione di 500 nuove risorse umane previste già per il 2021. L’intesa prevede anche l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse. Sul sito di Eni sono al momento presenti diversi annunci di lavoro per la ricerca delle seguenti figure diplomate e laureate: Esperti Manutenzione Meccanica, i quali dovranno eseguire la programmazione degli interventi di manutenzione, garantire l’assistenza specialistica, assistere il responsabile di unità proponendo modifiche e migliorie e assicurare la gestione delle attività specialistiche eseguite da terzi; Operatori Junior Impianto Trattamento Acque, che dovranno ricevere le consegne dall’operatore smontante e i relativi aggiornamenti, prendere visione della situazione dell’impianto, eseguire le manovre necessarie sulle apparecchiature d’impianto, effettuare tutti i controlli presidiando le aree di competenza e seguire l’andamento dei processi; Esperti Analisti di Laboratorio, che dovranno verificare l’adeguatezza dei metodi di prova rispetto ai requisiti dell’analisi e segnalare eventuali anomalie, gestire la preparazione di campioni e la predisposizione di apparecchiature per l’esecuzione di analisi e prove ed eseguire le analisi  complesse a partire da standard certificati; Addetti Attività Commerciale, che dovranno assicurare il raggiungimento dei target di vendita stabiliti, determinare gli obiettivi da assegnare ai soggetti terzi, monitorare l’andamento vendite e le performance, analizzare il territorio e il mercato di riferimento e conoscere le caratteristiche dei prodotti e gestire la politica dei prezzi.

Per verificare tutte le figure ricercate al momento …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_4_21.html .

Sono 263 i nuovi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna su 6.599 test eseguiti (3,9%). Salgono a 47.630 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.042.899 tamponi. Si registrano 5 nuovi decessi (1.250 in tutto). Sono 294 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-3), mentre restano 47 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.649. I guariti sono complessivamente 30.378 (+105), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 12.

Sul territorio, dei 47.630 casi positivi complessivamente accertati, 12.121 (+76) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.309 (+30) nel Sud Sardegna, 4.081 (+38) a Oristano, 9.375 (+48) a Nuoro, 14.744 (+71) a Sassari.

«Sperando che le scorse festività non riservino sorprese nei prossimi giorni, ad oggi possiamo asserire di essere tornati ufficialmente Comune Covid free.»
Lo ha annunciato il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda che nell’ultimo aggiornamento ha evidenziato la negativizzazione dell’unico caso positivo presente e la presenza di due casi di quarantena obbligatoria, legati a contatti con positivi in altri Comuni.
«La condizione locale è, dunque, stabile e sicura ma è nostro dovere mantenerla tale, specie in un contesto di altre realtà comunali regionali pericolosamente esposte al virusha aggiunto Giorgio Alimonda -. Ricordiamo che a partire da oggi 6 aprile tornano in vigore le regole previste in zona ARANCIONE.»
«Per gli ultra ottantenni che ancora non si sono prenotati per la vaccinazione e che hanno difficoltà a farlo, ricordiamo che possono ricorrere allo sportello attivato dal comune recandosi presso la sede della Coop. Sud west Port, in via Dante, oppure contattando la stessa telefonicamenteha concluso il sindaco di Portoscuso -. È sempre utile e necessario richiamare tutti i cittadini all’adozione delle misure di igiene e preventive da adottare in tema di distanziamento, utilizzo della mascherina e lavaggio frequente della mani e superfici.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, questa sera ha firmato anche altre due ordinanze, la n° 11 e la n° 13. Con la prima proroga fino al 30 aprile l’ordinanza n. 6 del 5 marzo 2021, così come modificata e prorogata dall’ordinanza n. 7 del 15 marzo 2021, in materia di scuola, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende; con la seconda proroga sempre fino al 30 aprile 2021, l’ordinanza n. 9 del 17 marzo 2021, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, contenente sempre ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza n° 12 con la quale l’ordinanza n. 5 del 5 marzo 2021 che disciplina gli ingressi in Sardegna dalle altre regioni, già prorogata con ordinanza n. 10 del 24 marzo 2021, è ulteriormente prorogata fino al 30 aprile 2021, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus.

 

«Sono solidale con tutti i lavoratori esasperati dalla chiusura delle loro attività per questa pandemia che ha generato una crisi economica oramai insostenibile.»
La consigliera regionale e segretaria della Commissione Sanità e Politiche sociali, Carla Cuccu, vuole esprimere la sua vicinanza alle categorie lavorative che hanno dovuto chiudere per via delle restrizioni contro la diffusione del coronavirus.
Da qui l’appello alle istituzioni: «Non si può stare a guardare inermi. Occorre passare immediatamente dalle belle parole ai fatti. Urgono politiche a tutela di tutte le categorie di lavoratori che finora, con alto senso dello Stato e con grande responsabilità solidale hanno atteso silenti che giungesse il proprio turno. Ora questo momento è arrivato. Non possiamo più aspettare»

«Per il quinquennio 2020-2024, sono state indicate otto linee di sviluppo strategico, dalla progressiva chiusura dei siti minerari ad alcune bonifiche; dallo sviluppo di nuovi cantieri e di progetti di ricerca; dalla razionalizzazione dell’organizzazione interna fino alle dismissioni immobiliari per pubblica utilità o per fini produttivi.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del documento “Linee guida Piano industriale 2020-2024” della società in house Igea Spa, che rappresentano una proposta di indirizzo in base a cui la Società potrà predisporre il nuovo piano e la nuova organizzazione.

Con il precedente Piano industriale, Igea aveva avviato il censimento dei lavori necessari alla chiusure ed entro luglio 2021 completerà anche il censimento degli immobili di proprietà: «Dopo aver proceduto alla chiusura delle concessioni minori, con un notevole risparmio di fondi pubblici da destinare ad altre attività di ripristino, nel prossimo quinquennio saranno implementate le chiusure di concessioni maggiori con un progetto per ogni sito, da presentare entro il 2021 al Servizio Attività estrattive e Ripristino ambientale dell’assessorato dell’Industria ha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Inoltre, nelle aree minerarie si procederà nella messa in sicurezza dei ‘fanghi rossi’ ed altre aree minori. Igea sta lavorando anche al completamento della bonifica del sito Santu Miali a Furtei e del sito di Olmedo, al supporto nelle bonifiche del Comune di Guspini a Montevecchio Levante e del comune di Iglesias a Valle Rio San Giorgio. Tra gli obiettivi, lo sviluppo dei cantieri di bonifica dell’ex area industriale Seamag ed il ripristino di Palmas Cave a Sant’Antioco, i progetti di ricerca del Centro eccellenza Sostenibilità ambientale (Cesa), formato con l’Università di Cagliari e l’Associazione per l’Università del Sulcis Iglesiente, e il laboratorio sotterraneo a basso rumore sismico nel sito minerario di Lula per lo studio delle onde gravitazionali. Altro obiettivo strategico di brevissimo periodo indicato nelle “Linee guida” è l’efficientamento energetico e quello organizzativo che passa anche attraverso la radicale riorganizzazione societaria».

«Le linee di sviluppo strategico prevedono lavori per complessivi 158 milioni di euro (141 milioni esclusi i lavori presso la miniera di Genna Tres Montes a Silius) ed un piano di assunzioni di 54 unità a tempo indeterminato, determinando una dotazione organica adeguata al raggiungimento degli obiettivi del piano industriale. Perciò, la Giunta regionale ha approvato anche il nuovo Regolamento per le assunzioni», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

Anche a Carloforte la situazione di contagi preoccupa ed il sindaco Salvatore Puggioni, constatato il livello del rischio alla luce dei casi di positività rilevati fra gli alunni di una classe della Scuola dell’Infanzia e di una classe della Scuola Secondaria di primo grado e la possibilità di aumento dei casi derivanti dalla catena di trasmissione del Coronavirus fra i familiari degli stessi, ha ritenuto opportuno adottare nell’immediato, in funzione dei dati sanitari pervenuti, tutte le misure necessarie per ridurre il rischio di trasmissione.

Salvatore Puggioni ha firmato l’ordinanza con la quale dispone la chiusura temporanea, in via precauzionale, con decorrenza dal 7/04/2021 fino al 11/04/2021, delle seguenti scuole cittadine: 

Scuola Secondaria di primo grado – sede Salita Santa Cristina;

Scuola dell’Infanzia – sede località Piana Sud; 

Sezione Primavera – sede località Piana Sud; 

Nido di Infanzia – sede località Piana Sud; 

con l’attivazione nelle stesse della didattica a distanza.

La chiusura si riferisce alle sole attività didattiche in presenza, restando escluse dalla medesima chiusura le attività amministrative ed eventuali necessità di utilizzo della struttura programmate per l’effettuazione di adempimenti in scadenza e non procrastinabili, comunque da effettuare in sicurezza.

Questa mattina, alla presenza dei rappresentanti della Soprintendenza Archivistica per la Sardegna e della Polizia locale di Iglesias, è iniziato il trasferimento dell’archivio raccolto dall’Associazione Erminio Ferraris, dalla sede associativa al Palazzo Bellavista di Monteponi, per garantire la fruibilità dell’archivio stesso, in quanto l’immobile sede dell’Associazione, da anni inaccessibile, era chiuso per evidenti problemi strutturali.

L’archivio del Dopolavoro Erminio Ferraris costituisce uno degli esempi, anche a livello nazionale, di complesso documentario prodotto dal dopolavoro di una grande azienda industriale, come la Società Monteponi, e consiste in una raccolta di grande pregio, con una documentazione che parte dal 1915 per arrivare ai giorni nostri.
Permette di conoscere la vita culturale e ricreativa di intere generazioni di lavoratori di miniera, dagli anni della Grande Guerra fino al periodo del regime fascista, al dopoguerra ed agli anni più recenti.
Oltre a questo verrà trasferita la biblioteca dell’Associazione, l’archivio fotografico e la collezione di memorabilia del periodo, con coppe, medaglie e cimeli di grande valore culturale.

«Il trasferimento dell’archivioha spiegato il sindaco Mauro Usai rappresenta il primo passo per stipulare una convenzione con l’Associazione, con il fine di musealizzare i beni e permettere il loro inserimento nel circuito museale cittadino, dando loro la dignità che meritano e mantenendo in questo modo ad Iglesias un patrimonio di grandissimo valore storico che rischiava di essere danneggiato o, in quanto tutelato, trasferito coattivamente a Cagliari.»

«Grazie all’archivio del dopolavoroha proseguito l’assessore della Cultura Claudia Sannaproseguiamo sulla strada della valorizzazione della memoria e di un patrimonio storico che ci permette di conoscere la vita della nostra città e degli Iglesienti, anche negli aspetti legati alla vita sociale e al tempo libero.»

Per Roberto Enne, presidente dell’Associazione Erminio Ferraris, «è un passo importante per far rinascere l’Associazione, e per far conoscere agli Iglesiente un archivio di grandissimo interesse storico e culturale».