Proseguono gli eventi estivi itineranti promossi dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas nell’ambito della nuova produzione musicale “Music&Show in The Street”.
Venerdì 24 giugno, alle 21.00, a San Giovanni Suergiu è prevista l’iniziativa “Disney Musical in the Street” tenuta dall’A.S.D. Cibiesse di Elmas che effettuerà una parata nelle vie e piazze del centro storico del paese proponendo esibizioni in forma coreografica con musiche e danze su brani tratti dal Musical Disney “Mary Poppins”.
L’iniziativa è promossa ed attuata dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della P.I., Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) con la compartecipazione finanziaria della Scuola civica di musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco-San Giovanni Suergiu (diretta dal maestro Claudio Corrias) ed in collaborazione con il comune di San Giovanni Suergiu nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2022, la cui direzione artistica è a cura del maestro Ignazio Perra.
«Questa mattina, a Roma, ho sottoposto l’urgenza del problema Portovesme srl, che rischia la chiusura degli impianti, all’attenzione del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sollecitando la stesura del decreto attuativo del Governo dopo l’approvazione delle norme sull’Energy release. La Regione è al fianco dei lavoratori nella difesa dei posti di lavoro, messi a rischio dal crescente aumento dei costi dell’energia.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, in occasione del presidio, davanti a Villa Devoto, dei rappresentanti dei sindacati Cgil-Cisl-Uil, che in mattinata sono stati ricevuti da un delegato del presidente della Regione, Christian Solinas.
«L’attivazione dell’Energy release e la Superinterrompibilità, cioè la compensazione dei costi dell’energia, permetterebbero alla Portovesme srl di scongiurare la chiusura dell’impianto e la conseguente crisi occupazionale che causerebbe ingenti danni socioeconomici non solo al territorio, ma all’intera Isola – ha aggiunto l’assessore Anita Pili, che questa mattina a Roma ha partecipato, nel ruolo di coordinatrice della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, all’assemblea “L’indipendenza energetica per la competitività dell’Italia” organizzata da “Elettricità futura”, che aderisce a Confindustria -. Si tratta di un impianto strategico per la nostra realtà economia e produttiva, perciò la Sardegna non può disertare una battaglia così importante per la sua politica energetica e per il suo futuro.»
Nuova impennata di contagi da Covid-19 in Sardegna, 2.658 su 8.417 tamponi eseguiti, 181 diagnosticati da molecolare, 2.477 da antigenico.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 7 (-1).
I pazienti ricoverati in area medica sono 103 (+9).
Sono 16.238 le persone in isolamento domiciliare (+1.363).
Si registra il decesso di una donna di 80 anni e di un uomo di 88 anni, entrambi residenti nella provincia del Sud Sardegna.
A distanza di 8 giorni dalle elezioni che lo hanno confermato sindaco di Sant’Antioco, con il 68,06% dei voti validi, Ignazio Locci ha assegnato le deleghe assessoriali ed ha scelto quale suo vice Francesco Garau, il consigliere più votato con 767 preferenze. Il Consiglio comunale si insedierà il 29 giugno prossimo.
Ecco la composizione della nuova Giunta con le relative deleghe:
– Francesco Garau: Vice sindaco, Lavori pubblici, Pianificazione urbanistica;
– Roberta Serrenti: Coordinamento politiche strategiche per la comunità educante, Turismo e Spettacolo;
– Pasquale Renna: Edilizia privata, Suape, Manutenzioni, Verde pubblico, Demanio, Patrimonio, Servizi cimiteriali;
– Eleonora Spiga: Politiche sociali;
– Luca Mereu: Pubblica Istruzione, Cultura, Beni culturali e archivistici, Parco archeologico e Rapporti con le associazioni.
A queste si aggiungono le deleghe assegnate ai consiglieri comunali: «Benché non componenti formali della Giunta, considero i consiglieri comunali con delega, assessori aggiunti a tutti gli effetti».
Si tratta di:
– Rosalba Cossu: delega per la Scuola civica di Musica Don Tore Armeni;
– Mario Esu: Protezione civile, Ambiente.
«Il lavoro che ci attende – commenta Ignazio Locci – sarà molto più duro ed impegnativo del primo mandato. La città ha riposto grandi aspettative in questo gruppo politico e lo ha dimostrato attribuendoci un consenso senza precedenti. Chiederò a tutti i consiglieri di contribuire al governo di Sant’Antioco. Nessuno deve sentirsi escluso. Dovremo tenere conto delle istanze di tutti.»
Il primo cittadino (che nella formazione della Giunta ha rispettato il mandato popolare attribuendo il ruolo di assessore ai primi cinque in ordine di voti ottenuti) tiene per sé le deleghe al Bilancio, Personale, Tributi e Sport: «Si tratta di incarichi di cui già mi occupavo nella precedente consiliatura – ha spiegato – ai quali ho aggiunto la delega allo Sport perché desidero un ruolo diretto nella gestione dei rapporti con le nostre associazioni sportive».
Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale, con relative preferenze di eletti e non eletti.
Sindaco Ignazio Locci (3.901 voti, 68,06%).
Maggioranza 11 consiglieri, lista “Nautica, Edilizia e Turismo”: Francesco Garau 767 preferenze, Roberta Serrenti 709, Eleonora Spiga 479, Luca Mereu 389, Pasquale Renna 399, Mario Esu 364, Daniela Massa 339, Giorgio Corsini 303, Salvatorina Iesu 290, Rosalba Cossu 247, Gianni Inguscio 217. I 5 candidati non eletti: Roberta Manunza 205, Gianni Cauli 167, Valeria Lai 162, Pinello Bullegas 127, Daniela Zara 118.
Minoranza 5 consiglieri, lista “Ester Fadda sindaca”: Ester Fadda (candidata sindaco non eletta con 1.831 voti, 31,94%), Daniela Dessena 522 preferenze, Alberto Fois 460, Mariano Gala 316, Mattia Uccheddu 185. I 12 candidati non eletti: Massimiliano Grosso 158, Monica Matta 114, Irene Pinna 113, Martina Siddi 101, Michela Basciu 97, Enrico Pittau 80, Valentina Tocco 78, Pinella Milia 75, Giorgio Capelli 71, Gianni Carboni 43, Mariagrazia Cabras 26, Adriano Cossa 15.
Due giorni – venerdì 24 giugno a Calasetta e sabato 25 giugno a Carloforte – per festeggiare la particolarissima storia e cultura di cinque comunità distribuite tra Italia, Tunisia e Spagna. E’ Raixe d’@mare, il festival delle radici tabarchine, in continuità con il progetto Culture d’@amare che lo scorso anno ha celebrato questa epopea Mediterranea: nel Medio Evo i loro antenati da Pegli sono giunti sull’isola tunisina di Tabarka per poi trasferirsi, verso la metà del 1700, sulle isole di San Pietro e Sant’Antioco (in Sardegna) e di Nueva Tabarca (di fronte ad Alicante). Promotore di tutte le iniziative la Cooperativa Millepiedi, che compie 30 anni e ha creato l’archivio digitale della cultura tabarchina Raixe (radici), museo-gioiello a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco.
Il programma del festival Raixe d’@mare.
Calasetta
Venerdì 24 giugno, alle 23.00, in piazza Belly la star sarà Matteo Leone (vincitore dell’Italian Blues Challenge nel 2017 e del premio Andrea Parodi nel 2021) che presenterà il suo nuovo disco Raixe, con testi in tabarchino. «Storie di viaggi, di mare, gesta di donne e uomini che cercano dal 1400 un posto da chiamare casa». Un brano vedrà l’eccezionale partecipazione delle Balentes, dopo il concerto al Teatro Massimo, quando per la prima volta hanno cantato in tabarchino.
La serata inizierà alle 18.00, con due appuntamenti: la presentazione del gioco di carte dell’immaginazione tabarchina – Tabar – e le attività di animazione per bambini.
Alle 19.00, momento goloso con specialità locali come il cascà (cous cous vegetariano) e degustazioni delle cantine locali (La Casa di Sophia, Marchese di Tabarka, Cantina sociale di Calasetta) per celebrare i 30 anni della Cooperativa Millepiedi.
Alle 20.00 la presentazione del libro dello storico Fabio Pomata “Una lunga storia Mediterranea – Tabarca – La complessità del moderno nella nascita di Carloforte e Calasetta”.
Seguirà, sempre in piazza Belly, un trio di appuntamenti che si ripetono il giorno dopo a Carloforte: protagonista il docufilm del regista tunisino Habib Mestiri “Tabarkini, la storia del mare che unisce”. Il regista considera il cinema un luogo privilegiato della memoria collettiva la cui funzione è quella di trasmettere memorie del passato ai contemporanei e alle generazioni future. In collaborazione con due case di produzione, la Tunisian Mind Shift e l’Italian 7th Art International Agency fa scoprire il passato poco conosciuto di Tabarka.
Nel 1544 Carlo V, al termine di un trattato firmato con il Bey di Tunisi Moulay Hassan, che gli concedeva l’autorizzazione a fondare roccaforti sulle coste tunisine e a pescare il corallo, favorì l’insediamento dei genovesi di Pegli nell’isolotto di Tabarka (ora penisola), divenuta un prospero scalo commerciale, sotto la direzione della famiglia Lomellini. La popolazione, che vi risiedette per quasi 200 anni, arrivò fino a 1800 persone, si dedicò alla pesca del corallo e al commercio dei prodotti regionali, compreso il grano, esportati a Genova.
Attraverso il film-documentario di 70 minuti – prodotto da Ennio Pontis e girato in Italia, Spagna e Tunisia grazie al sostegno del Fondo per l’incoraggiamento alla creazione letteraria e artistica del Ministero della Cultura tunisino, al fondo bilaterale italo-tunisino per lo sviluppo della produzione cinematografica, con il contributo dell’Ente Nazionale del Turismo della Tunisia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi – si sostiene la richiesta di iscrizione dell’epopea tabarchina nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
La proiezione, in prima nazionale, è prevista alle 21.30.
La precede, alle 21.00 e la segue, alle 22.40, una tavola rotonda: “Dialogo con le comunità tabarchine”.
Vi partecipano Monique Longerstay, storica e archeologa belga, ex insegnante di istruzione superiore a Tabarka, dove ha fondato un’associazione per la protezione del patrimonio archeologico e tradizionale, presidente de l’associazione “Il Paese verde : la Tunisia di Nord-Ovest”, che ha creato a Parigi nel 2003;
Felice Tiragallo, professore associato di antropologia culturale all’Università di Cagliari, specializzato nello spopolamento del Sud Europa;
Luca Navarra, antropologo consulente di Raixe;
il regista del film Habib Mestiri, che è stato nella giuria della Mostra del Cinema di Taranto, ed è tra i fondatori del Primo Canale di Cinema Arabo in Italia, “Orbit al Oula”, dopo una lunga esperienza televisiva segnata da numerosi premi in Italia, ed il produttore Ennio Pontis.
Modererà Remigio Scopelliti, ex sindaco e vicesindaco di Calasetta, socio fondatore del Circolo Culturale Maccari, dal 1977 si occupa di ricerca storica, lingua e tradizioni tabarchine ed è facilitatore dei rapporti tra le comunità tabarchine.
Carloforte
Sabato 25 giugno, alle 17.00, all’EXME, in via XX Settembre, presentazione del gioco di carte dell’immaginazione tabarchina Tabar.
Alle 19,30 proiezione del film “Tabarkini, la storia del mare che unisce” di Habib Mestiri, prodotto da Ennio Pontis
Alle 19.00 ed alle 20.40, tavola rotonda con gli stessi protagonisti degli appuntamenti di venerdì a Calasetta. In questa occasione modererà Luca Navarra e siederà tra i relatori Remigio Scopelliti.
Straordinario successo, sabato 18 giugno, al Teatro Massimo di Cagliari, per Marisa Monte, la grande artista brasiliana che ha venduto oltre 10 milioni di album e vinto 4 Latin Grammy Awards, per la prima volta in Sardegna. Il concerto era inserito nei Grandi Eventi 2022 di Sardegna Concerti, organizzati in collaborazione con Jazz in Sardegna.
Attualmente si parla di lei come una tra le più importanti cantautrici a livello internazionale, molto amata nel suo paese, popstar tenuta in alta considerazione dalla critica grazie alla sua grande dote di riuscire a muoversi in maniera vocalmente straordinaria tra generi musicali diversi. Tra i tanti premi ricevuti, nel 2021 Marisa Monte ha vinto il premio Tenco, riconosciutole dalla critica italiana. Il tour “Portas” che prende il nome dal nuovo progetto, è nato durante la pandemia ed al suo interno contiene anche un brano che omaggia la Sardegna, “Vento sardo”, nato durante una crociera in barca a vela nell’arcipelago della Maddalena. Sin dai primi momenti, in cui bellissima ed avvolta in uno splendido abito luccicante, è apparsa sul palco ed ha iniziato a cantare, il pubblico l’ha applaudita ed acclamata ripetutamente, lasciandosi coinvolgere e trasportare dai suoi brani, un misto di samba e pop brasiliano che regalano un sapore particolare ed unico a tutti i suoi pezzi. Marisa canta e suona con un’eleganza straordinaria, la stessa che mostra quando accenna passi di danza o quando si cambia d’abito. Il sorriso accompagna le sue melodiche esibizioni e cattura oltremodo l’attenzione dei presenti, quasi come se si trattasse del canto di una sirena. Tre i brani proposti al pubblico del Teatro Massimo nel bis attesissimo ed ancora applausi scroscianti e tutti in piedi a ballare a ritmo brasiliano, in un’atmosfera resa ancora più magica dalla tanto attesa mancanza delle mascherine.
La regina della serata si è esibita con una corona che ama ironicamente portare e per tutta la serata è stata avvolta da giochi di luce supportati da immagini e frattali che hanno dato vita ad uno spettacolo bellissimo, oltre ogni aspettativa.
Nadia Pische
Ieri pomeriggio, nel corso della seduta del Consiglio comunale, si sono trattati gli atti con i quali intendevamo avere rassicurazioni in merito alla riapertura della piscina comunale.
Le risposte date, purtroppo, non solo, non sono state rassicuranti sulla riapertura imminente, ma soprattutto, non è chiaro quale iter si intenda seguire per arrivare ad una soluzione finalizzata alla stessa riapertura.
Si è detto di tutto e di più, ma i dubbi, anziché essere risolti, si sono moltiplicati.
L’amministrazione ha ipotizzato l’affidamento ad un altro soggetto, diverso dall’attuale concessionario.
A questo punto ci si chiede: ma allora l’attuale società è inadempiente? E se sì, rispetto a quale obbligo?
L’amministrazione ha mai diffidato l’attuale società all’adempimento di eventuali obblighi contrattuali?
Il contratto di concessione è stato risolto o risulta ancora in essere?
Allo stato attuale non risulterebbero “messe in mora” e/o diffide nei confronti della società concessionaria.
L’amministrazione comunale perché non ha dato seguito a quanto dichiarato nel novembre del 2021, allorquando asseriva che la chiusura fosse stata concordata con la società e che sarebbe stata funzionale all’esecuzione a suo carico di lavori di ristrutturazione per i quali risultavano già disponibili 50mila euro?
I lavori di ristrutturazione ed efficientamento di cui necessiterebbe la piscina, peraltro noti da tempo, forse più di 10 anni, sono mai stati quantificati?
Si è mai cercato concretamente di porvi rimedio?
Parrebbe di no.
È certo, però, secondo quanto dichiarato, che l’amministrazione non abbia risorse sufficienti da destinare a ciò, neppure per compartecipare a bandi di finanziamento!!!
Ma questo, aggiungo io, era ben noto a tutti noi, almeno a chi non ha creduto al “libro dei sogni”.
Tralasciando considerazioni poco edificanti in merito alla perdita di opportunità per la mancata o ritardata partecipazione a bandi di finanziamento, rimane il problema più grave.
Il problema della perdita dell’ennesimo servizio a beneficio della nostra comunità, a beneficio di utenti dilettanti, agonisti e disabili, di un indotto economico mancato e di un aggravio di spese ulteriori a carico di decine e decine di persone che ogni giorno sopportano sacrifici per continuare a svolgere le attività correlate alla piscina.
Non ultimo, ma non certo per il minor pregio, l’ennesima perdita di una decina di posti di lavoro.
A tutto questo, però, nessuno di noi potrà abituarsi passivamente.
Ringrazio di cuore tutte le persone, utenti della piscina, che oggi con la loro presenza in aula consiliare hanno manifestato in modo silenzioso la loro preoccupazione ed evidenziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto questo problema sia particolarmente sentito in città.
Grazie ancora.
Daniela Garau
Patto Civico
Venerdì 17 giugno, davanti ai cancelli della Centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme, si è riunito il coordinamento appalti dei metalmeccanici, nel quale sono state espresse forti preoccupazioni sul futuro occupativo che coinvolge i metalmeccanici.
«La chiusura della centrale nel 2025, è stata praticamente certificata dalle istituzioni a tutti i livelli e dalla proprietà, ragione per cui, a fronte delle soluzioni di cui si discute per raggiungere la transizione energetica ed ecologica, adesso occorre assolutamente aggiungere la transizione sociale, che rischia di alimentare le forti tensioni di disagio già esistenti nell’intero territorio – si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM Sulcis Iglesiente -. Nella riunione non si sono trascurati gli ulteriori elementi che nella ricerca della produzione e del profitto a tutti i costi, stanno venendo trascurati e necessitano di essere assolutamente affrontati: 1) la sicurezza nei luoghi di lavoro; 2) le retribuzioni.»
«Sul primo punto, all’interno della Centrale si registra un pericoloso allentamento sulla sicurezza – aggiungono FIOM-FSM-UILM territoriali del Sulcis Iglesiente -. Forse l’avvicinarsi della chiusura sta rallentando quei controlli che devono mantenere un importante costanza a garanzia di tutti i lavoratori che quotidianamente varcano i cancelli della centrale. Sul secondo punto, il coordinamento, evidenzia che essendo in presenza di una fase del tutto straordinaria, questa va affrontata con la giusta straordinarietà. La committente che dichiara un’ipotetica chiusura, a causa di scelte politiche indirizzate al phase out sono in una fase economica fortemente favorevole, ma nonostante ciò, i metalmeccanici vantano redditi erosi in gran parte dall’inflazione esistente, che soprattutto a causa dell’aumento dei carburanti, dei prodotti energivori, incontrano difficoltà quotidiane mai conosciute prima.»
«Per tali ragioni, il coordinamento appalti dei metalmeccanici della Centrale Enel di Portovesme, convoca l’assemblea generale, per venerdì 24 giugno alle ore 7.30, non escludendo immediate azioni tendenti a discutere del problema risolutivo riguardante il futuro dei lavoratori degli appalti. La politica regionale deve dare risposte immediate su quale futuro coinvolge questo importante ramo dei lavoratori, fondamentali nel passato così come nel presente nella produzione di energia elettrica. In che modo il PNRR o il JTF, stanziato per il Sulcis Iglesiente, può coinvolgere i lavoratori in progetti mirati?», concludono le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM del Sulcis Iglesiente.
Si è insediato il nuovo Consiglio comunale di Carloforte. Dopo l’esame delle condizioni di eleggibilità e convalida degli eletti, il nuovo sindaco Stefano Rombi, 36 anni, assessore uscente nella Giunta guidata da Salvatore Puggioni, ha prestato il giuramento. E’ seguita la comunicazione dei componenti della Giunta comunale e del vice sindaco.
Vice sindaco è Elisabetta Di Bernardo, nota “Betti” , 60 anni, assessore uscente, la più votata con 786 preferenze, assessore della Pubblica istruzione, Politiche sociali, Beni culturali ed identitari.
Salvatore Puggioni, 62 anni, sindaco uscente, è assessore del Bilancio, Attività produttive e Sport.
Pina Franca Opisso, nota Pinella, 57 anni, è assessore della Tutela della Salute.
Gianluigi Mario Penco, 54 anni, è assessore della Mobilità, Patrimonio e Politiche energetiche.
Giovanni Verderosa, 56 anni, assessore uscente, è assessore dei Servizi tecnologici e Gestione del territorio.
Sono seguiti gli interventi dei nuovi assessori.
Il nuovo capogruppo è il consigliere Salvatore Rivano che ha effettuato un breve intervento ed ha rivolto gli auguri di buon lavoro a tutti i colleghi.
La seduta si è conclusa con l’elezione della commissione elettorale comunale, interamente costituita da consiglieri di maggioranza, essendo stata presentata una sola lista e non essendoci, di conseguenza, consiglieri di minoranza.
Componenti effettivi: Antonio Napoli 6 voti, Luisa Rivano 5, voti ed Angela Vacca 5.
Componenti supplenti: Simona Sartirana, Giorgio Maurandi e Mauro Cinellu.
Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale, formato dall’intera lista “Carloforte cresce”, unica presentata alle elezioni Amministrative dello scorso 12 giugno 2022. Si è votato con la doppia preferenza di genere.
Sindaco: Stefano Rombi (2.844 voti).
Consiglieri: Betti Di Bernardo (786 preferenze), Salvatore Puggioni (409), Pinella Opisso (393), Gianluigi Penco (35), Angela Vacca (336), Gianni Verderosa (272), Pierangelo Rombi (261), Cesare Rombi (249), Francesco Granara (208), Vittoriana Durante (166), Mauro Cinellu (152), Salvatore Rivano (146), Giorgio Maurandi (137), Simona Sartirana (107), Luisa Rivano (92), Antonio Napoli (74).
Giampaolo Cirronis