5 December, 2025
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Il comune di Carbonia, nell’ambito dei cantieri di nuova attivazione, assumerà 8 persone a tempo determinato. Un’ottima opportunità lavorativa e occupazionale in un territorio caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione e fortemente gravato dalla crisi economico-sociale. Dal giorno 27/05/2025 e sino al giorno 11/06/2025 gli interessati, in possesso dei requisiti specifici, potranno presentare domanda di partecipazione per l’assunzione di personale a tempo determinato nell’ambito dei cantieri per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo. Annualità 2024.
– 4 unità di personale non qualificato addetto alla manutenzione del verde
– 4 unità di operatore alla motosega
Per partecipare alla selezione ed essere inseriti in graduatoria, gli interessati dovranno presentare domanda informatizzata sul portale www.sardegnalavoro.it, effettuando l’accesso alla propria area personale previa autenticazione

Sabato 24 e domenica 25 maggio si è tenuto a Iglesias il decimo congresso regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Sardegna. Il congresso ha visto la presenza di oltre 40 delegate/i che si sono espressi sulla futura linea politica che lo stesso Partito dovrà tenere nei successivi 3 anni in Sardegna, nonché nel rinnovo degli organismi dirigenti.
E’ stato un congresso unitario che ha approvato il suo documento conclusivo all’unanimità così come il rinnovo del presidente della Garanzia regionale: Nicolino Camboni; il tesoriere regionale: Francesco Falchi e il segretario regionale: Enrico Lai.
il documento congressuale pone il tema centrale sui conflitti nel mondo e le sue ricadute socio-economiche anche nella stessa Sardegna come un elemento da contrastare attraverso una battaglia politica che tenga assieme la pace, la smilitarizzazione e il contrasto alle basi militari, nonché la vicinanza al Popolo della Palestina per il vero e proprio genocidio in atto nei suoi confronti compiuto da Israele. Rifondazione Comunista lavorerà affinché si affermi anche in Sardegna un movimento plurale che  coniughi la pace allo spostamento dei miliardi investiti in armamenti sullo stato sociale per la riduzione delle liste d’attesa in sanità, per politiche attive sul lavoro e per l’istruzione pubblica.
«Il Partito ritiene insufficienti le politiche dell’attuale maggioranza di governo regionale sui temi come la sanità, riguardanti un silenzio rispetto a una proposta di riorganizzazione dal basso della sanità, della medicina territoriale e delle cure primarie. Inoltre è assente una proposta di nuovo piano triennale socio sanitario di cui la Sardegna ha bisogno per dare risposte alle esigenze di salute della popolazione. Così come è dannosa la stessa legge sulla transizione energetica. Di fatto, limitandola fortemente da una parte e dall’altra finanziando quasi esclusivamente l’iniziativa privata rendendo una scatola vuota “l’agenzia sarda dell’energia” così come le comunità energetiche. Anche per queste ragioni vengono rivendicate le scelte autonome compiute nel recente passato in termini elettoralistici.»
«In virtù di ciò il Partito, da una sua conferenza programmatica che si svolgerà nei prossimi mesi sui temi come lo statuto speciale, lo spopolamento delle zone interne, la transizione energetica, la smilitarizzazione e il contrasto alle morti bianche, rilancerà non solo se stesso ma metterà a disposizione il suo patrimonio politico valoriale e organizzativo al fine di costruire una proposta politica di sinistra, antiliberista e autonomista a disposizione della sconfitta delle destre a partire dai 4 referendum sul lavoro e 1 sulla cittadinanza che si svolgeranno l’8 e il 9 di giugno.»

Su proposta dell’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, la Giunta regionale ha approvato la ripartizione triennale delle risorse per l’abbattimento dei costi di trasporto marittimo a favore dei passeggeri non residenti nelle isole minori di San Pietro e La Maddalena. Ai comuni di Carloforte e La Maddalena saranno destinati 1,2 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2027, finalizzati a sostenere la mobilità turistica dei non residenti, oltre a un ulteriore contributo di 100mila euro per il 2025 che i due comuni potranno destinare ai pendolari con frequenze di viaggio inferiori ai di quattro viaggi settimanali, al momento esclusi da altre agevolazioni. La misura punta a favorire l’accessibilità turistica e sociale e sarà gestita direttamente dai Comuni, con flessibilità operativa e un acconto immediato del 50% delle risorse.

Alessandra Todde non s’arrende alla sentenza del tribunale di Cagliari e annuncia un nuovo ricorso.

«A differenza di chi sceglie lo scontro con la magistratura, noi rispettiamo il ruolo dei giudici e le loro decisioni, anche quando non le condividiamo, come in questo casoscrive Alessandra Todde in una nota diffusa alcuni minuti fa -. Proprio perché crediamo nello Stato di diritto, che prevede tre gradi di giudizio, abbiamo il diritto e dovere di difenderci nel processo, non dal processo. Quindi andiamo avanti: impugniamo la sentenza, perché le violazioni contestate non sussistono, come pure rilevato dalla Corte dei Conti e dalla Procura della Repubblica di Cagliari.»

«In primo luogo, il Tribunale dice che il Collegio di garanzia era incompetente a esprimersi sulla decadenza. Quindi avevamo ragioneaggiunge Alessandra Todde -. Tuttavia, la sentenza presenta diversi punti discutibili e controversi, che i nostri legali stanno puntualmente valutando, ma fin da ora si possono rilevare come siano incongruenti alcuni passaggi. Non ci convince affatto il ragionamento sulla proporzionalità della sanzione della mia decadenza da presidente e dell’intero Consiglio regionale.»

«Inoltre, è paradossale il passaggio della sentenza in cui si sostiene che pur in assenza di un’espressione e contestazione formale, avrei dovuto comprendere la necessità di rendicontare in prima persona e non per il tramite del Comitato, pur non avendo personalmente speso nullaprosegue Alessandra Todde -. Infatti, il Comitato è stato l’unico soggetto ad aver ricevuto contributi e ad aver effettuato spese. Una dichiarazione, anche se ritenuta irregolare, non può essere equiparata a una mancata presentazione di documenti. Ribadisco che non c’è nessuna violazione della trasparenza, perché è noto quante e quali sono state le somme versate, da chi, e come sono state spese dal Comitato. Infatti, la Corte dei Conti ha confermato la correttezza del rendiconto.»

«Mentre da cinque mesi ci attaccano, noi abbiamo sempre continuato a lavorare nell’interesse della Sardegna e continueremo a farlo: stasera c’è una giunta, un’altra è convocata per venerdì. Nei prossimi giorni abbiamo programmato riunioni e incontri, come quello a Tortolì con i ragazzi delle scuole. Siamo e rimaniamo concentrati per risollevare questa terra annichilita dalla destra, dalla tutela di interessi personalistici a scapito del bene comune. Da diverse ore il centrodestra chiede le mie dimissioni da Presidente perché vorrebbe tornare a mettere le mani nella gestione della Regione ma la sentenza dice che è il Consiglio regionale a doversi esprimere in ultima istanzaconclude Alessandra Todde -. Questa è una battaglia che si combatte nei tribunali. E lì la combattiamo. Sono nel pieno delle mie funzioni, e intendo onorarle fino in fondo.»

Il Tribunale di Cagliari ha rigettato il ricorso di Alessandra Todde avverso l’ordinanza-ingiunzione del Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari adottata il 20.12.2024 e notificata il 3.01.2025.

Gli addebiti formulati a carico della presidente della Regione sono i seguenti: 1) non conformità della dichiarazione di spesa e di rendiconto a quanto previsto dall’art. 7, comma VI, legge 515 del 1993; 2) mancata nomina del mandatario ex art. 7, comma III, legge 515 del 1993; 3) mancata apertura di conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta di fondi ai sensi dell’art. 7, comma IV, legge 515 del 1993; 4) mancata sottoscrizione e asseverazione del rendiconto da parte del mandatario; 5) mancata produzione dell’estratto del conto corrente bancario o postale; 6) carenza di informazione e documentazione circa il conto corrente sul quale sono confluite le somme indicate nell’elenco prodotto dalla candidata ai sensi dell’art. 7, comma I, legge 515 del 1993.

La lunga sentenza (65 pagine) emessa dal tribunale di Cagliari, si conclude rilevando che «le violazioni contestate alla ricorrente con il provvedimento impugnato, sono risultate tutte sussistenti. Le stesse non sono mere irregolarità o vizi formali, ma sono violazioni sostanziali e gravi (oltre che plurime), in quanto disattendono integralmente la disciplina in materia di spese elettorali, rendendo impossibile verificare con sicurezza i fondi ricevuti dalla ricorrente, il soggetto finanziatore e l’impiego delle somme. Deve quindi confermarsi anche l’importo della sanzione, come quantificato dal Collegio di Garanzia, che appare determinato secondo il corretto procedimento giuridico dell’individuazione della sanzione per la violazione più grave e l’incremento fino al triplo per ogni ulteriore violazione, conformemente a quanto previsto dell’art. 8, legge 689 del 1981. 16)».

Per quanto concerne la sanzione della decadenza, viene osservato che «il provvedimento contestato non ha disposto la decadenza, ma, ritenendo che le violazioni accertate comportassero detta conseguenza, ha disposto la trasmissione degli atti al Presidente del Consiglio regionale» e che «non rientra nella competenza del Collegio di Garanzia né in quella del Tribunale adito per l’impugnazione dell’ordinanza-ingiunzione, pronunciare l’eventuale decadenza della ricorrente. La competenza è rimessa dalla legge al Consiglio regionale. All’organo amministrativo di controllo e poi a quello giurisdizionale, che non intende esondare dall’alveo delle proprie competenze, è rimesso esclusivamente l’accertamento della violazione delle norme in materia di spese elettorali. Effettuato detto vaglio, che rimane insindacabile dal Consiglio regionale, quest’ultimo assumerà le sue determinazioni sulla decadenza, tenendo fermo quanto accertato in questa sede.»

E’ in corso a Sant’Antioco il progetto “UNITI DAL CALCIO: SPORT, INCLUSIONE E COMUNITA’” organizzato dall’Asd Antiochense in stretta collaborazione con l’associazione “Gli Equilibristi”.
«Con questo progetto vogliamo dimostrare che il calcio può essere uno strumento potente per abbattere barriere e costruire relazioni veredice Mariano Gala, direttore sportivo dell’ASD Antiochense -. I ragazzi stanno imparando il valore dell’ascolto e della diversità, e noi adulti con loro. Siamo orgogliosi di fare parte di questo percorso.»

«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare ponti tra mondi che spesso non si incontranoaggiunge Nadia Massaiu, presidentessa dell’associazione ‘Gli Equilibristi’ -. In questo progetto abbiamo trovato un alleato ideale nell’Asd Antiochense, e vedere i ragazzi giocare, ridere e crescere insieme è la conferma che l’inclusione è possibile e reale.»

Straordinaria performance della Lords Zucchero Cover Band presso il teatro Maria Carta di Elmas, spettacolo organizzato dall’associazione culturale ArteinCanto di Giampaolo Leone, con la preziosa collaborazione dell’associazione turistica Pro Loco di Elmas e il patrocinio del comune di Elmas. Sin dalle prime note il pubblico è stato coinvolto e travolto dall’energia che ogni singolo membro del gruppo emanava. Voci ora graffianti, ora dolci, quelle del cantante Andrea Busonera e della vocalist Paola Mistroni che si sono esibiti su musiche live magistralmente suonate da Piercarlo Rinaldi alla chitarra e cori; Raffaele Pillai al basso e cori; Gianni Peloso alle tastiere; Marco Camboni alla batteria.

Sicuramente cantare pezzi del grande Zucchero, facendo anche un bel tuffo nel passato, è quasi normale ma quando lo si fa “accompagnati” da un gruppo come questo diventa eccezionale ed è impossibile non sentirsi parte dello spettacolo. Due ore che sono volate via tra cori, battiti di mani, risate ma anche un po’ di nostalgia, con le canzoni più melodiche della serata. Una scaletta che ha portato sul palco i maggiori successi di Zucchero: da “Diamante” a “Baila” “13 buone ragioni”, “Senza una donna”, “Vedo nero”, “Wonderful life”, “Per colpa di chi”, “Hey man” e “Così celeste” cantata interamente dalla splendida vocalist Paola.

Nadia Pische

Creazione di infrastrutture per la fruizione sostenibile del territorio, interventi di recupero e rifunzionalizzazione degli edifici pubblici, sviluppo dei servizi turistici e accoglienza. Sono questi i tre ambiti d’indagine prescelti dai Sindaci del Sulcis Iglesiente che stamane si sono riuniti a casa Fenu a Villamassargia, nel quadro della programmazione territoriale promossa dalla Regione.
Questa la sintesi trovata nel nome di obiettivi comuni che portino beneficio ai 23 Enti del territorio, nonostante le differenti peculiarità, con lo scopo di portare sul tavolo dell’Assessorato regionale alla Programmazione una proposta di respiro territoriale condivisa.
Pragmatismo, flessibilità e sinergia sono state le attitudini maggiormente richiamate dagli amministratori nel corso della riunione a cui ne seguirà una successiva a Santadi, dopo quella tenutasi a Villamassargia oggi e a Iglesias lo scorso 8 maggio. Il cronoprogramma piuttosto serrato prevede in tempi brevi l’approdo al CRP, il Centro Regionale di Programmazione, di una delegazione di primi cittadini per sottoporre un piano d’intervento dettagliato che riguarderà la mobilità sostenibile, la rifunzionalizzazione degli edifici pubblici e il turismo.
Un obiettivo sfidante quello della convergenza progettuale che può essere raggiunto, spronati dal forte ritardo col quale il Sulcis Iglesiente accede alle fonti di finanziamento relative alla programmazione territoriale: una consapevolezza già manifestata dagli Amministratori che si erano riuniti a San Giovanni Suergiu e successivamente a Carbonia per il Piano Sulcis.
Un ritardo storico di quasi 10 anni rispetto alle altre aree della Sardegna che ne hanno beneficiato e ora colmato dalla Regione attraverso questa opportunità di sviluppo che non deve andare persa.
Nell’immediato i Sindaci dovranno ideare e lavorare a un progetto che potenzi l’attrattività del Sulcis Iglesiente e contribuisca a un cambio di rotta, dando ossigeno e valore aggiunto a un’area con forti potenzialità, ma sempre più depauperata col rischio di assestarsi come “Mezzogiorno della Sardegna”.
 

Le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB hanno diffuso una nota nella quale ribadiscono la necessità della discontinuità nella gestione dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme.

«I metalmeccanici del territorio confermano la totale sfiducia nei confronti dell’attuale proprietà dello stabilimento primario di Portovesme. A portare ad una conclusione così è la totale inadeguatezza della proprietà nel rilanciare una produzione, che oggi doveva essere già avviata. In questi lunghi sette anni, infatti, la Sider Alloys, ha dilapidato l’intero finanziamento previsto dall’accordo di programma, più i 20 milioni lasciati in dote dall’Alcoa. Ha inoltre fatto scappare, perché non pagate, tutte le aziende che hanno lavorato in appalto; ha stravolto puntualmente i diversi piani industriali presentati, è passata ad una forza lavoro di oltre 200 unità nell’ottobre 2023 alle circa 70 presenti attualmente. La scarsa fiducia sul futuro aziendale, si tocca per mano tra i dipendenti, che non ricevono lo stipendio, tra gli appaltatori che non hanno ricevuto i pagamenti delle lavorazioni, tra i fornitori, tra le istituzioni per i debiti accumulati. Per non parlare del mancato rispetto di norme e ambiente, che hanno portato a visite ispettive e sequestri attraverso diversi sigilli posti in alcuni reparti in stabilimento, rendendo lo stabilimento più vicino ad una discarica a cielo aperto, che a una fabbrica in prerevamping.»

«Queste gravi considerazionisecondo le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB -, hanno un solo responsabile: la proprietà di Sider Alloys. Queste sono solo alcune delle ragioni, che portano il sindacato dei metalmeccanici a tutti i livelli ad invitare la politica nazionale e regionale, a trovare soluzioni immediate per il futuro dello stabilimento di alluminio primario, che non può essere assolutamente prospettato, con l’attuale proprietà. Meraviglia, che nonostante la forte presa di posizione da parte dei partecipanti all’ultima riunione al MIMIT del 17 aprile 2025, ancora si insista, nel disegnare uno stabilimento vicino alla ripartenza in conseguenza del buon lavoro effettuato. Il quadro reale è ben diverso, si è lontanissimi dal pre-revamping dichiarato, così come devono essere definitivamente accantonate le promesse che ancora una volta non porteranno a nulla. Si chiede alle Istituzioni di prendere atto dell’incapacità dell’attuale proprietà e per tali ragioniconcludono le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB -, si richiede l’urgente convocazione del tavolo atto a dare avvio alla discontinuità troppe volte richiesta.»

Torna la gara ciclistica amatoriale a tappe più importante della Sardegna. La 26a edizione del Giro Delle Miniere è alle porte e si preannuncia più spettacolare che mai. La SC Monteponi di Luigi Mascia conferma numeri in forte crescita e due Campionati Italiani, il campionato strada-donne e il “Cronometro delle Miniere”.
Si parte domenica 1 giugno. La gara inaugurale sarà la “7ª Coppa Città di Villamassargia – Cronometro delle Miniere” – Memorial S. Meloni Villamassargia – Siliqua Campionato Italiano a cronometro. Una sfida contro il tempo: una cronometro individuale su un tracciato tecnico e veloce che collegherà Villamassargia a Siliqua. Il percorso si snoda su un asfalto scorrevole con leggere pendenze, ideale per esprimere potenza e gestione dello sforzo.
Questa tappa assegnerà le ambite maglie tricolori ai campioni italiani cronometro nelle diverse categorie amatoriali, sia maschili che femminili. Una prova di prestigio che darà il primo assaggio di forma e ambizioni dei partecipanti.
Il giorno dopo sarà la volta del “26ª Gran Fondo delle Miniere Trofeo Parcogeominerario Memorial Roberto Saurra” – Iglesias Campionato Regionale Gran Fondo. Si tratta del cuore storico e paesaggistico della corsa: una vera e propria gran fondo immersa nello scenario unico del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. Con partenza e arrivo nello storico sito minerario di Monteponi, i ciclisti affronteranno un tracciato vario e selettivo, che alterna tratti vallonati a salite impegnative. Una giornata intensa che renderà omaggio alla fatica dei minatori, rispecchiata nello sforzo degli atleti in sella.
Martedì 3 giugno sarà la corsa dei velocisti, che potranno dire la loro nella “9a Coppa Città di Pabillonis-Giro del Campidano”. Il circuito, pianeggiante e interamente disegnato all’interno del comune di Pabillonis e da ripetere più volte, è caratterizzato da lunghi rettilinei e curve ampie, ideali per le ruote veloci e le squadre con ambizioni in volata. Una leggera pendenza nel rettilineo finale di 250 metri aggiunge ulteriore imprevedibilità all’esito della gara. Sarà una giornata spettacolare, tutta da vivere sul filo dei secondi.
Mercoledì 4 giugno l’epilogo (delle categorie miste maschili e femminili) del Giro delle Miniere 2025 si disputerà sull’inedito tracciato della “1ª Coppa Città di Arbus”, nel cuore della Sardegna sud-occidentale. Il circuito, novità di questa edizione, disegnato tra le colline dell’entroterra, presenterà continui saliscendi, curve tecniche e tratti paesaggisticamente suggestivi. Una frazione che potrebbe rimescolare le carte nella classifica generale, favorendo colpi di scena e fughe da lontano.
Infine, anche quest’anno la SC Monteponi conferma la tappa finale a Cortoghiana, con l’ormai tradizionale giornata dedicata al Campionato Italiano Strada Donne in programma domenica 8 giugno. La “3ª Coppa Città di Cortoghiana-Giro del Nuraghe” metterà alla prova le concorrenti su un percorso misto con lunghi tratti pianeggianti.

Cresce la partecipazione ad una delle gare più avvincenti del panorama sardo e nazionale. Tra atleti e tecnici sono attesi più di 400 persone. Tra i tanti atleti di livello Mondiale Europeo ed Italiano presenti al Giro 2025, i belgi capeggiati dall’ex pro Eliseo Mariotti, il gruppo lombardo capitanato dal Campione Italiano Ivano Soletti, i vincitori dell’edizione 2025, i toscani Nannini e Alessandro Freschi, il gruppo toscano di Franco Ballerini, il gruppo del bravo ex pro Stefano Colagè e tanti nomi illustri del panorama nazionale e regionale ed europeo con gruppi provenienti da Belgio, Olanda, Spagna, Francia, Repubblica Ceka e Lituania. L’edizione 2025 segna inoltre il ritorno dell’ ex Pro Marco di Renzo, uno degli ultimi vincitori del Giro di Sardegna.
«Sarà un giro spettacolare e improntato sulla ricettività, sicurezza e ospitalità tipica dei sardispiega Luigi Mascia deus ex machina della corsa – ringrazio tutta la macchina organizzativa che da anni si impegna per la buona riuscita dell’evento, ma anche gli sponsor che offrono, con piacere. i prodotti locali e le eccellenze del nostro territorio.»