Pier Luigi Ledda (Cisl): «Bene la convocazione dei tavoli ministeriali per le vertenza Sulcis, ma alla sardegna serve una visione strategica complessiva»
La Cisl Sardegna accoglie con attenzione e responsabilità la convocazione dei tavoli ministeriali dedicati alle principali vertenze industriali del Sulcis Iglesiente, annunciati dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
«Gli appuntamenti fissati a settembre – a partire dal Tavolo Sulcis del 10 settembre e a seguire quelli su Sider Alloys (15 settembre), Eurallumina (16 settembre) e Portovesme (22 settembre) – rappresentano una scadenza cruciale per dare finalmente risposte concrete su sviluppo produttivo, salvaguardia occupazionale e rilancio industriale di un territorio da troppo tempo in sofferenza – commenta il segretario generale Pier Luigi Ledda -. Il sindacato esprime forte preoccupazione per la tenuta occupazionale e per il reddito di centinaia di lavoratori, diretti e dell’indotto, che da anni vivono nell’incertezza e che hanno già pagato un prezzo altissimo in termini sociali e personali. È inaccettabile che a così tanto tempo dalla determinazione delle crisi industriali non siano ancora state tracciate prospettive chiare e sostenibili per il futuro produttivo e occupazionale del Sulcis Iglesiente. Alla luce dell’incontro con l’assessore regionale all’Industria Emanuele Cani, ribadiamo con forza la necessità di arrivare a questi tavoli con una linea unitaria e condivisa tra istituzioni, sindacati e parti sociali. Solo così sarà possibile garantire certezze sugli investimenti, sui tempi e sulle prospettive occupazionali, evitando ulteriori ritardi che il territorio non può più permettersi. Il Sulcis Iglesiente – sottolinea il segretario Cisl – non può attendere oltre: servono piani industriali credibili, strumenti concreti per la transizione energetica e garanzie immediate per i lavoratori diretti e dell’indotto. Saremo presenti a tutti gli incontri, portando proposte e incalzando Governo e Regione affinché dalle parole si passi ai fatti.»
La Cisl richiama, inoltre, l’urgenza di una visione strategica complessiva per l’intera Sardegna: «La vertenza Sulcis non può essere scollegata da una politica industriale ed energetica regionale capace di coniugare sviluppo, sostenibilità e occupazione. In questo quadro assume rilevanza decisiva anche il futuro di Matrica e della chimica verde, nodo centrale per una filiera industriale innovativa e rispettosa dell’ambiente, che può rappresentare un modello per tutta l’isola. È il momento di una scelta politica chiara: serve un progetto industriale per la Sardegna che guardi al lungo periodo, integri la transizione ecologica con la tenuta sociale e metta al centro il lavoro. La Cisl Sardegna chiede a Governo e Regione di assumersi fino in fondo questa responsabilità storica», conclude Pier Luigi Ledda.
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