5 December, 2025
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E’ morto ieri, all’età di 93 anni, Mirando Basciu, ex direttore del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, ex presidente del Consorzio industriale di Portovesme e assessore della Pubblica istruzione e dei Servizi sociali del comune di San Giovanni Suergiu. Era nato l’11 settembre 1932 a San Giovanni Suergiu.

Dopo aver frequentato le scuole medie e superiori a Carbonia (che inizialmente, nel 1942, per mancanza di mezzi, raggiungeva ogni giorno a piedi), ha conseguito la laurea in Agraria all’Università degli studi di Sassari, nel 1958.

Mirando Basciu ha iniziato la sua carriera lavorativa prima come insegnante all’Istituto Tecnico per Geometri di Carbonia, poi come assistente alla Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, dove qualche anno prima aveva conseguito la laurea, prima dello stop forzato per l’espletamento degli obblighi di leva, come soldato semplice.

Una volta congedato, ha partecipato ad un concorso bandito dalla Cassa per il Mezzogiorno, con esito positivo, e ha preso servizio presso il Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, dove si è occupato dell’assistenza tecnica agli agricoltori. All’interno del Consorzio ha compiuto un significativo passaggio di ruolo, arrivando a ricoprire la carica di direttore, per ben 40 anni, andando in pensione nel 2001 da direttore generale.

Durante l’incarico di direttore del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, nel 1973 è stato nominato anche presidente del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione del Sulcis Iglesiente, incarico che ha ricoperto per 23 anni.

Lasciati entrambi gli incarichi, ha avuto un’esperienza da assessore della Pubblica istruzione e dei Servizi sociali nel suo paese d’origine, San Giovanni Suergiu, dove risiedeva, e da presidente della locale sezione dell’Avis.

Mirando Basciu lascia la moglie Amelia, i figli Chiara, Roberto con Arianna, i nipoti Lorenzo ed Edoardo, le sorelle e i parenti.

La cerimonia funebre si terrà sabato 27 settembre, alle 16.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, a San Giovanni Suergiu.

Giampaolo Cirronis

 

S’è spento, all’età di 98 anni, Dante Ennas, uno dei protagonisti delle lotte dei lavoratori degli anni ’50 e ’60. Lascia i figli Walter e Franco.

Nato a Montevecchio il 22 settembre 1927, perse il padre nel 1936, stroncato dalla silicosi. La famiglia si trasferì a Bacu Abis e successivamente a Carbonia.

Terminati gli studi con la seconda classe dell’Avviamento, ha iniziato a lavorare all’età di 14 anni in un cantiere edile, da aiutante muratore, poi a 16 anni da minatore, prima con la qualifica di porta ferri, poi in profondità, con diverse qualifiche, fino a quella di armatore.

Di formazione politica socialista, Dante Ennas ha avuto un ruolo di primissimo piano nelle commissioni interne dei lavoratori e negli anni ’60, dopo la chiusura delle miniere di carbone, è stato protagonista delle lotte sindacali che si conclusero con il passaggio dei lavoratori della Carbosarda all’Enel.

Una volta raggiunto il collocamento in pensione nel 1977, non ha mai interrotto il suo impegno sociale, operando all’interno dell’Anmil (Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro), nella quale, dopo la scomparsa del presidente Walter Rondelli, ne ha rilevato l’incarico, tenuto fino ad alcuni anni fa.

Carbonia darà l’ultimo saluto a Dante Ennas sabato 27 settembre, alle 11.30, nella cerimonia funebre che si terrà nella chiesa di San Ponziano, a Carbonia.

Giampaolo Cirronis

 

 

Via libera al progetto definitivo per la realizzazione del nuovo acquedotto di alimentazione idrica al serbatoio di Musei. Con l’approvazione da parte di Egas – Ente di Governo d’Ambito della Sardegna – del progetto presentato da Abbanoa, si potrà procedere con gli affidamenti dei lavori e partire con il cantiere all’inizio del prossimo anno. L’approvazione del progetto è stato uno degli argomenti dell’incontro tra il presidente del Cda di Abbanoa Giuseppe Sardu e il sindaco Sasha Sais che si è tenuto nel Municipio di Musei.

Grazie ad un investimento derivante dalle fatture dei clienti Abbanoa – i cosiddetti “fondi da tariffa” – si interverrà con circa 3,2 milioni di euro grazie ai quali verrà rifatta la condotta di oltre cinque chilometri che trasporta la risorsa idrica dalle sorgenti a Musei. Verrà inoltre realizzata la nuova vasca di disconnessione e completamente riqualificati gli impianti di sollevamento delle sorgenti.

L’intervento permetterà di risolvere alcune criticità della alimentazione di Musei, prima fra tutte quella della fisiologica dispersione di risorsa idrica dovuta alla vetustà della attuale condotta, con conseguente salvaguardia della risorsa sorgiva. Inoltre, i disagi legati ai frequenti episodi di torbidità della sorgente di Guttureddu potranno essere leniti più facilmente grazie alla possibilità di interrompere il collegamento e utilizzare una quota della sorgente di San Giovanni. Saranno anche superate le difficoltà di gestione della condotta legate al fatto che il tracciato attuale passa in gran parte in terreni privati rendendo molto problematici gli interventi di manutenzione.

Per completare l’intervento saranno necessari circa 18 mesi. Attualmente sono in corso gli affidamenti ai tecnici e la predisposizione della gara per l’affidamento dei lavori. Secondo le previsioni l’intervento dovrebbe partire all’inizio del 2026.

«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in tempi celeri dai tecnici Abbanoacommenta il sindaco Sasha Sais -. Grazie naturalmente al presidente Sardu che ha capito fin da subito l’importanza di un opera strategica per la comunità di Musei: ridurre gli sprechi sarà la sfida per il futuro e siamo felici di poter attuare politiche di salvaguardia ambientale utili a tutto il territorio.»

Nuova sede per la guardia medica di Uta che da ieri sposta la sua casa negli spazi dell’ex guardiania della scuola “Giuseppe Garibaldi” dati in concessione gratuita dal Comune.

Ieri sera, alla presenza del sindaco Giacomo Porcu, del commissario straordinario della presidenza Asl di Cagliari, Aldo Atzori, e dei responsabili tecnici sono stati consegnati i locali: appena saranno sistemate le attrezzature e gli arredi, si potrà partire con la regolare attività che sino a quel momento continuerà a svolgersi nella sede di piazza Santa Giusta.

Il passaggio avviene a conclusione di un percorso cominciato due anni fa, quando l’azienda sanitaria ha manifestato interesse per i locali dell’ex guardiania dell’istituto scolastico, più spaziosi rispetto a quelli attuali.

Il Comune ha accolto subito la richiesta, provvedendo ad adeguare quegli spazi alle nuove esigenze: l’ex casa del custode, oltre alla guardia medica, ospiterà anche altri servizi preziosi per il territorio come medici specialisti, pediatri di libera scelta con assegnazione temporanea e medici di base.

In occasione della consegna dei locali ieri la Giunta comunale ha intitolato la struttura al fondatore di Emergency, Gino Strada, mentre il piazzale antistante è stato dedicato al Premio Nobel per Medicina, Rita Levi Montalcini.

«Utilizzando un bene del patrimonio comunale possiamo assicurare un servizio di assistenza sanitaria di primaria importanza per il nostro paese commenta il sindaco, Giacomo Porcu -. Siamo fiduciosi che la Asl attivi subito i nuovi servizi, particolarmente utili soprattutto per i concittadini con difficoltà negli spostamenti. Un ulteriore risvolto positivo è che grazie a questo trasferimento la Asl potrà dedicare in via esclusiva la struttura di piazza Santa Giusta al servizio veterinario.»

Il 12 settembre scorso, dopo mesi di stallo, è stato approvato il DPCM Sardegna, che dovrebbe garantire alle imprese dell’isola l’approvvigionamento energetico a costi in linea con quelli di mercato. Il 16 settembre si è tenuto al Mimit il Tavolo su Eurallumina, definito dalle sigle sindacali niente più che una riunione interlocutoria.

A una settimana dalla riunione del Tavolo, la deputata Francesca Ghirra ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Attività Produttive per sapere quali iniziative di competenza il Ministero delle imprese e del made in Italy intenda adottare per garantire la continuità operativa dello stabilimento e per concretizzare il progetto di rilancio.

«Ancora una volta le risposte del Governo sono insoddisfacenti – dichiara la deputata -. Non è chiaro cosa intenda fare per tutelare i posti di lavoro – ridotti da 100 a 38 unità e con 160 lavoratori in cassa integrazione a zero ore – né per sbloccare il patrimonio della Rusal, che non intende autorizzare l’anticipazione delle risorse finanziarie propedeutiche alla gestione ordinaria della fabbrica

«Sappiamo che le risorse attualmente disponibili assicureranno la continuità operativa della fabbrica per un periodo massimo di due mesi, ma nonostante la drammaticità della situazione il Governo continua a dire di essere pronto a mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari, senza però fare nulla di concreto – aggiunge Francesca Ghirra -. Che ne sarà del progetto di rilancio da 300 milioni di euro e dei 1.000 posti di lavoro previsti non è dato sapersi, né come intendano attivare il percorso di sviluppo industriale dell’azienda di cui parlano

«Pretendiamo azioni concrete, non è più tempo di auspici – conclude Francesca Ghirra -. Le controllate della Rusal in altri Paesi europei, come Irlanda, Svezia e Germania, vista la strategicità delle produzioni anche dal punto di vista occupazionale, non hanno subito provvedimenti sanzionatori da parte dei rispettivi Governi. Chiediamo che il Governo italiano si attivi per sbloccare subito il progetto di rilancio di Eurallumina, non c’è più tempo da perdere.”

 

Elmas si prepara a vivere una giornata speciale all’insegna di cultura, sport, musica e sapori locali. Venerdì 27 settembre la cittadina lagunare accoglierà cittadini e visitatori con un programma ricco e articolato, capace di unire natura, riflessione, intrattenimento e convivialità. L’iniziativa si inserisce all’interno della programmazione di Elmas in Festa / Festival della Laguna, un progetto di valorizzazione e promozione del territorio promosso dal Comune di Elmas, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, organizzato dall’associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

«Sono molto felice che, per il secondo anno consecutivo, il Festival della Laguna prenda forma qui a Elmasdichiara la sindaca Maria Laura Orrù -. Si tratta di una manifestazione che vogliamo far crescere nel tempo, con il contributo di tutti, perché rappresenta un’occasione preziosa per mettere in risalto la straordinaria bellezza ambientale che custodiamo nel nostro territorio. La laguna di Santa Gilla è una risorsa unica, che merita attenzione e valorizzazione, e attraverso questo festival intendiamo rafforzare il legame della comunità con il suo ambiente naturale, coniugando momenti di riflessione, sport, cultura e intrattenimento. È un progetto che parla di identità, di futuro e di partecipazione, ed è proprio questa sinergia a renderlo così speciale.»

«Il Festival della Lagunaracconta l’assessore della Cultura del comune di Elmas Giuseppe Perriaè un’occasione importante per valorizzare il nostro territorio e per accendere i riflettori su uno degli ecosistemi più significativi della Sardegna: lo stagno di Santa Gilla. Con il dibattito ospitato nell’Aula consiliare vogliamo stimolare un confronto tra istituzioni, studiosi, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di unire memoria e progettualità per immaginare insieme il futuro della laguna. Accanto al momento di riflessione, il programma propone una ricca offerta di eventi capaci di coniugare cultura, enogastronomia e spettacolo: lo show cooking della chef Alessandra Nioi con i prodotti a chilometro zero dell’Istituto Agrario di Elmas, la milonga animata da Rita Rolando TDj e, infine, il concerto del Gustavo Gini Ensemble, che porterà in scena la passione e l’energia del tango. È un cartellone che parla alla comunità e ai visitatori, gratuito e aperto a tutti, pensato per rafforzare il senso di appartenenza e allo stesso tempo per promuovere l’immagine di Elmas come città viva, accogliente e attenta al proprio patrimonio ambientale e culturale.»Natura, escursioni e tour sull’acqua.»

Fin dal mattino la Laguna di Giliacquas sarà il cuore delle attività sportive e naturalistiche in collaborazione con Trip Sardinia. Dalle 8.30 alle 9.30 è in programma una lezione di educazione ambientale e birdwatching con il naturalista Giovanni Pischedda (posti limitati, prenotazione obbligatoria). A seguire, dalle 9.00 alle 13.00, si terranno escursioni in kayak della durata di 45 minuti guidate dalla guida federale Carlo Coni, con turni alle 9.00, 10.00, 11.00 e 12.00 (massimo 12 partecipanti per turno, ritrovo al Molo di Giliacquas 15 minuti prima per registrazione).

Il cuore della giornata si svilupperà nel pomeriggio con un appuntamento di grande rilievo culturale e ambientale. Alle 18.00, l’Aula consiliare del comune di Elmas ospiterà il convegno-dibattito “Il punto sullo Stagno di Santa Gilla tra Passato e Futuro”. L’incontro offrirà una riflessione approfondita sul valore storico e ambientale della laguna e sulle prospettive di tutela e valorizzazione sostenibile. Interverranno Giuseppe Perria (assessore alla cultura), Ignazio Sanna (Soprintendenza Archeologica di Cagliari), Annalisa Columbu (Legambiente Sardegna) e la sindaca Maria Laura Orrù. Modererà Tonino Sitzia, presidente dell’Associazione Equilibri e del Circolo dei Lettori di Elmas, che cura anche la Mostra sulle Zone Umide allestita nella corte del Municipio. Il convegno mette al centro il dialogo tra istituzioni, esperti e comunità sul futuro di uno degli ecosistemi più preziosi della Sardegna, intrecciando memoria, conoscenza e progettualità condivisa.

Dal 2 al 5 ottobre a Cagliari e Iglesias ritorna il festival internazionale Arpe del mondo, manifestazione che giunta all’XI edizione si conferma la più longeva in Italia dedicata a questo strumento e punto di riferimento per la circuitazione degli arpisti di ogni genere.

Organizzato dall’Ente concerti Città di Iglesias, con la direzione artistica di Raoul Moretti, il festival quest’anno ritorna a esplorare le arpe sudamericane, con ospiti e un programma che difficilmente è possibile ascoltare da queste parti.

Dopo la meravigliosa anteprima del 14 settembre al belvedere del Villaggio Normann di Gonnesa con i paraguayani Luz de Luna Duo ed il loro contagioso folklore, sono ora attesi Pedro Sanabria, tra i maggiori rappresentanti dell’arpa del centro-nord del Venezuela, e Alberto Sanchez, virtuoso paraguayano dello strumento, che torna al festival stavolta per presentare il progetto Saxyarpa, un trio che mescola jazz e folk, composto anche dai tedeschi Johannes Köppen (sax) e Manuel Beutke (cajon).

Ai blocchi di partenza a Iglesias “Sulcis in fundo”, la stagione teatrale dell’associazione Quinte Emotive, alla sua quarta edizione. Da sabato, 27 settembre, al 1 novembre un cartellone di sei spettacoli, al Teatro Electra in piazza Pichi, tutti alle 19.00.

L’edizione 2025 di Sulcis in fundo, dal titolo “Ogni luogo è un tempo”, riflette sul rapporto tra memoria e presente, trasformando i luoghi della città in spazi di ascolto, condivisione e resistenza culturale.

«Sulcis in fundo non è soltanto un progetto culturale, ma un presidio necessario, capace di colmare un vuoto e offrire continuità alla comunità locale – spiegano gli organizzatori, unica compagnia teatrale stabile con sede a Iglesias -. Attraverso linguaggi diversi – teatro civile, teatro poetico, musica dal vivo, narrazione – la rassegna restituisce al territorio un appuntamento annuale riconoscibile e necessario, diventato punto di riferimento per la comunità e per chi crede nel valore sociale dell’arte.»

Apre la rassegna sabato, 27 settembre, la Compagnia Teatro Sassari con lo spettacolo “La Brea”, inedito scritto nel 2003 dal commediografo Giovanni Enna. Mario Lubino (che firma la regia della messa in scena) e Alessandra Spiga interpretano Mario e Ada: i due sono una coppia borghese come tante altre, ma piano piano si scopre che il loro ménage è logorato dall’accidia e dalle continue accuse e offese che si scambiano continuamente. In questo scontro continuo assistiamo ad un matrimonio ormai a pezzi, dove non è più possibile nessuna ricomposizione.

Questa mattina il cammino di sensibilizzazione Orme dombra, ideato dall’artivista viandante Rosalba Castelli e promosso dall’Associazione Artemixia APS, ha fatto tappa a SantAntioco in una giornata intensa e densa di significati.

L’assessore all’istruzione Luca Mereu ha accolto Rosalba Castelli, reduce dal completamento del giro a piedi dell’isola di Sant’Antioco, accompagnandola all’incontro con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Alberghiero IPIA, dove per due ore si è tenuto un confronto profondo e partecipato.

L’incontro è avvenuto il giorno successivo al ritrovamento del corpo di Cinzia Pinna, 33 anni, scomparsa l’11 settembre a Palau e ritrovata senza vita nella tenuta del suo assassino. La sua tragica vicenda ha attraversato con forza le parole e la testimonianza di Rosalba, che ha invitato i ragazzi e le ragazze a riflettere: «Il fatto che Cinzia sia stata cercata, attesa, sperata viva fino allultimo, ha unito i cuori in una voce collettiva. Ma la sua storia rischia di essere cancellata, come le è stata sottratta la vita. Ciò che ci resta è rabbia e frustrazione. Oggi siamo qui per gridare i loro nomi, perché non vengano dimenticati: Cinzia, Cesira, e tutte le altre».

Al termine dell’incontro, un gruppo di ragazzi ha accompagnato Rosalba in corteo per le vie di Sant’Antioco, insieme a docenti, la consigliera Daniela Massa, cittadine e cittadini, fino al Parco Archeologico. Qui, in un luogo scelto dai giovani come simbolico, è stato apposto un nastro rosso in memoria di Cesira Bianchet, 82 anni, uccisa esattamente un anno fa a Tarzo dal marito.

Un gesto rituale che ha unito voci e passi in un coro collettivo, per ricordare Cesira, Cinzia e tutte le donne che più non hanno voce.

Dopo il corteo, le ragazze e i ragazzi hanno accompagnato Rosalba fino al Municipio, dove è stata accolta dal sindaco Ignazio Locci. In segno di sostegno, l’adesivo del progetto Orme d’ombra è stato apposto sulla targa dell’ufficio del sindaco, accanto al suo nome, come testimonianza concreta dell’impegno della comunità contro la violenza.

Luca Mereu, assessore della Cultura e Coesione, Parco Archeologico – Comune di Sant’Antioco

«La violenza contro le donne presenta ormai numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze e stereotipi. È fondamentale abbattere i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più vulnerabili nella società, nel lavoro e nella famiglia. Come istituzioni dobbiamo fare la nostra parte, sostenendo iniziative encomiabili come questa: ringrazio Rosalba, anche a nome dellAmministrazione comunale, per la fatica della sua testimonianza.»

Romeo Ghilleri, sindaco di Nuxis

«Siamo felici di accogliere nel nostro territorio Rosalba Castelli, attivista viandante e ideatrice del progetto Orme dombra. È per noi un onore che abbia scelto di fare tappa qui. Come Amministrazione difendiamo con fermezza i diritti delle donne, sosteniamo la parità di genere e condanniamo ogni forma di violenza.«

Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali, Socio sanitarie, Famiglia, Lavoro e Pari opportunità, comune di San Giovanni Suergiu

«LAmministrazione comunale di San Giovanni Suergiu esprime profonda gratitudine a Rosalba Castelli, artivista coraggiosa e sensibile, per aver scelto di portare anche nel nostro Comune il progetto “Orme d’ombra”.

Attraverso il suo cammino, Rosalba dona voce e memoria a tante donne vittime di violenza, trasformando ogni passo in un messaggio di consapevolezza, impegno e speranza.  

Un cammino simbolico, fatto di memoria e impegno per ribadire limportanza di unazione collettiva e costante nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di abuso.»

Rosalba Castelli, artivista viandante

«La vicenda di Cinzia Pinna ci lascia un dolore enorme. La sua storia viene messa in ombra da quella del suo assassino, così come la sua voce le è stata tolta. Per questo dobbiamo restare unite e uniti: nominare le vittime, gridare i loro nomi, trasformare la rabbia in cambiamento. Oggi, a SantAntioco, Cinzia e Cesira sono state ricordate con forza dai ragazzi e dalle ragazze: questo è il modo in cui possiamo restituire dignità e memoria a chi non c’è più.»

Il cammino prosegue:

26 settembre, mattina – Nuxis: incontro con le scuole primarie e secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo Santadi/Narcao, con il sindaco Romeo Ghilleri.

26 settembre, ore 16.00 – San Giovanni Suergiu: appuntamento in Piazza Emanuela Loi, per ricordare la poliziotta sarda uccisa dalla mafia mentre faceva da scorta a Paolo Borsellino.

29 settembre, ore 11.00 – Teulada: alla scuola via Nino Bixio 34

30 settembre, ore 11.00 – Sant’Anna Arresi: alla scuola piazza Aldo Moro 1

Il progetto Orme d’ombra intreccia arte, cammino e memoria: in 100 giorni Rosalba Castelli percorrerà 1.200 km lungo il Cammino 100 Torri e il Cammino Minerario di Santa Barbara, raggiungendo 105 torri costiere della Sardegna. In ciascun luogo depositerà un nastro rosso, ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, in memoria di una donna vittima di femminicidio.

Il progetto si avvale di numerosi e prestigiosi patrocini, di partnership e collaborazioni che coinvolgono enti e associazioni sia piemontesi, sia sardi.

Gli interventi di Rosalba nelle scuole sono a titolo gratuito.

In cammino tra mare e miniere, vigne e borghi, identità e memoria, da vivere a ritmo slow abbinando vini e piatti della tradizione sarda
L’itinerario “I Sentieri del Carignano del Sulcis” lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara nella Sardegna sud-occidentale nasce per raccontare l’anima più autentica del territorio dove paesaggi costieri, archeologia, tradizioni minerarie e la viticoltura a piede franco si intrecciano e danno vita a luoghi evocativi e profondamente radicati nella storia. Si tratta di un percorso che unisce bellezza paesaggistica, gastronomia e vino, e che non conosce stagionalità, da vivere in cammino, tra sentieri utilizzati in passato dai lavoratori delle miniere ed oggi trasformati in vie di contatto privilegiate per esplorare, a passo lento, una parte ancora poco conosciuta dell’isola.
Il Carignano del Sulcis, cuore identitario dell’itinerario – Protagonista del cammino è il Carignano del Sulcis DOC, vino rosso dalla forte identità territoriale, i cui vitigni fanno da scenografia naturale a camminatori e pellegrini. Caratterizzato da un colore rubino intenso, profuma di frutti rossi maturi, spezie e macchia mediterranea; al palato è avvolgente e strutturato, con tannini morbidi e un finale persistente. Nato da viti allevate a piede franco, resistite nei secoli alle difficoltà ambientali (vento estremo) e storiche, il Carignano del Sulcis incarna la resilienza e l’anima agricola del territorio. In tavola trova abbinamenti ideali nei piatti della tradizione, dal tonno rosso (di Carloforte o Portoscuso), fino alle carni e alle specialità gastronomiche tipiche come il maialetto arrosto, i ravioli di ricotta o formaggio, il pane civraxiu, la zuppa di pesce, pardule.
«Con i Sentieri del Carignano vogliamo offrire un’esperienza che unisce natura, cultura e comunitàcommenta Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara -. Il vino diventa filo conduttore e chiave di lettura del territorio, da vivere passo dopo passo in ogni stagione dell’anno.»
Le tappe dei Sentieri: tra storia, mare e comunità – I Sentieri del Carignano si innestano all’interno del Cammino Minerario di Santa Barbara e si snodano tra la città di Carbonia e l’Isola di Sant’Antioco.
Il percorso accompagna i viaggiatori lungo una mappa di esperienze: dalle cantine, custodi del sapere enologico locale, all‘Isola di Sant’Antioco che uniscono cammino e natura; lungo il percorso si trova al sito archeologico di epoca fenicio-punica di Pani Loriga a Santadi. Tra i luoghi che raccontano la tradizione e la storia del lavoro del Sulcis Iglesiente vi sono la Tonnara seicentesca di Portoscuso, simbolo della memoria marinara, e la Grande Miniera di Serbariu, oggi riconvertita in centro culturale, che restituisce la dimensione storica e industriale del Sulcis. Il MuMa – Albergo e Museo del Mare, racconta la vita delle comunità legate al Mediterraneo.
I Sentieri del Carignano sono un percorso adatto a tutti, segnalato ed esiste anche un’app gratuita che guida i pellegrini lungo il cammino. Lungo il percorso presenti anche diverse forme di ospitalità locale come ad esempio le posadas, strutture di accoglienza gestite direttamente dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara nelle quali è possibile pernottare.