Oggi, a Iglesias, ricorre il 105° dell’eccidio dei minatori dell’11 maggio 1920

Oggi 11 maggio ricorre, ad Iglesias, la drammatica giornata in cui, nel 1920, durante una manifestazione di protesta, vennero uccisi, intorno alle 10 del mattino, 5 minatori tra la via Satta e la centralissima piazza Municipio ad opera delle guardie regie. Altri due minatori, feriti gravemente, morirono alcuni giorni dopo. Oltre i morti almeno una trentina di minatori riportarono ferite da arma da fuoco.
Lo scorso anno l’Amministrazione comunale di Iglesias ed il Consiglio comunale hanno proclamato questo giorno “Giornata Identitaria Iglesiente” proprio «per ricordare le vittime che hanno sacrificato la propria vita per chiedere condizioni di vita e di lavoro migliori – ebbe a dire il sindaco Mauro Usai -. Una giornata divenuta il simbolo della nostra identità costruita sui valori della democrazia, del lavoro e della giustizia sociale».
Da diversi anni la ricorrenza viene mantenuta viva, nella memoria collettiva, attraverso una rievocazione storica che ha visto protagonisti gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo Eleonora D’Arborea, veri artisti in erba, riproponendo una pagina tragica della nostra storia cittadina.
La rievocazione è sempre seguitissima da un folto pubblico per il suo impatto estremamente emozionale. Per questa ragione lo scorso anno parecchie decine di persone, quindi non solo i ragazzi delle scuole, hanno deciso di partecipare attivamente alla manifestazione vestendo gli abiti dell’epoca, facendo rivivere l’atmosfera di quegli anni, gli usi e i costumi in voga allora. Il centro storico di Iglesias, con le sue piazze e le strette vie, si è così trasformato, per un giorno, in un vastissimo set cinematografico con donne, uomini, giovani e meno giovani e tanti bambini intenti nelle attività quotidiane, attori improvvisati per un giorno ma straordinariamente calati nella propria parte.
Dallo scorso anno la rievocazione è organizzata dalla neo costituita “Associazione 11 maggio 1920”, col patrocinio del Comune, portando avanti con grande dedizione questa ricorrenza, investendo il proprio tempo per far crescere la rievocazione, attraverso la ricerca storica documentale, perché questi tragici eventi siano il monito per un futuro migliore.
Carlo Martinelli
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