Alessio Figos è il nuovo centravanti dell’Iglesias. Classe 1984, calciatore di lunga esperienza tra serie C2, D ed Eccellenza, Alessio Figos è reduce da una positiva stagione alla Villacidrese, dopo quella vissuta al Muravera, in serie D. Nel campionato di Eccellenza regionale 2019/2020, fu tra i grandi protagonisti nella straordinaria stagione del Carbonia, culminata con la promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia.
Il tesseramento di Alessio Figos segue quello di un altro attaccante, il brasiliano Rafael Monteiro, classe 1990, proveniente dal Budoni, e le conferme di alcuni dei principali protagonisti della trionfale cavalcata che ha riportato la squadra in Eccellenza regionale dopo 15 anni: Fabio Toro, Daniele Porcu, Silvio Fanni, Angelo Marci, Michele Suella, Federico Sirigu, Fabiano Todde, Alessandro Mancusi e Stanislao Lepore.
Il presidente Giorgio Ciccu, intanto, sta tentando di tesserare Gianluca Illario, figlio di Riccardo, per tanti anni bandiera dell’Iglesias, e un’altra importante operazione, definita “molto complicata”.
Sono stati riaperti i termini per la presentazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) in sistema duale per il conseguimento della qualifica professionale per gli anni formativi 2022-2025 e 2023-2026. Ad annunciarlo è l’assessore del lavoro, Alessandra Zedda, che sottolinea: «La Regione intende dare continuità ai percorsi IeFP erogati con modalità di apprendimento duale, la cui sperimentazione è iniziata nel 2018, costituendo un elenco di percorsi valido per due cicli formativi triennali, ovvero per gli agli anni formativi 2022/2025 e 2023/2026. I percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) sono finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione e prevedono il rilascio da parte della Regione della qualifica professionale triennale di Operatore, livello 3 EQF, riconosciuta a livello europeo».
La durata complessiva del percorso formativo è di 2.970 ore. Ciascun ciclo dura tre annualità di 990 ore ciascuna. I/le destinatari/e dell’offerta formativa per il conseguimento della Qualifica triennale IeFP di livello 3 EQF sono ragazzi e ragazze residenti o domiciliati in Sardegna che non abbiano già assolto l’obbligo di istruzione e formazione, in possesso dei seguenti requisiti:
– licenza media;
– età inferiore ai 17 anni (ovvero 16 anni e 364 giorni) alla data del 14 settembre 2022 per il triennio 2022-2025 e al 14 settembre 2023 per il triennio 2023-2026.
Per gli anni formativi 2022-2025, è stato approvato l’elenco provvisorio dei percorsi formativi ammessi alla successiva fase di raccolta delle iscrizioni, avvenuta tramite il portale per l’acquisizione delle iscrizioni (SIDI) del Ministero dell’Istruzione. Così come è già stato approvato l’elenco dei percorsi formativi che hanno raggiunto il numero minimo di iscrizione, risultanti sul sistema informativo SIDI del Ministero, utili al loro finanziamento. Approvato anche l’elenco definitivo dei percorsi formativi che hanno raggiunto il numero minimo di iscrizioni, a seguito della riapertura delle iscrizioni.
«La Regione – ha concluso Alessandra Zedda – investe sulla formazione e l’inclusione sociale per sfruttare le risorse del PNRR – Oltre all’integrazione di 2.801.072,00 euro, saranno, infatti, utilizzati anche i fondi del PNRR. Abbiamo a disposizione 1.759.124,00 euro, a valere sui fondi ministeriali e su quelli del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza.»
Complessivamente l’ammontare delle risorse è di € 4.560.196,00 per il finanziamento di circa 10 percorsi formativi che per primi raggiungeranno il numero minimo di iscritti. La dotazione finanziaria complessiva per il primo ciclo di programmazione 2022-2025 ammonta a oltre € 10.000.000,00 con la possibilità di finanziare 25 percorsi formativi. Il costo massimo totale singolo percorso formativo è di € 426.605,50. Le domande di partecipazione telematica (DPT) potranno essere inviate dalle ore 09.00 del 01.08.2022 alle ore 18.00 del 12.09.2022 attraverso l’applicativo Sil Sardegna.
La diga di Monte Nieddu, il grande invaso pensato come un’opera strategica per la lotta alla siccità dell’Isola, non deve essere abbandonata a perire ancor prima di entrare in funzione. Il Partito Sardo d’Azione, per voce del presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Stefano Schirru, vuole riportare l’attenzione su questa infrastruttura che da tempo sembra destinata a finire nel dimenticatoio.
«Abbiamo una grande risorsa nel Sud Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari, e vogliamo che venga restituita alla sua funzione – ha detto Stefano Schirru –. Sono stato di recente invitato a visitare la diga e ne sono rimasto impressionato: abbiamo una grande infrastruttura ed è un vero peccato che non venga sfruttata per assolvere la sua funzione.»
L’invaso era stato individuato dalla Regione per poter raccogliere, al proprio interno 36 milioni di metri cubi di acqua, una decina destinati all’uso domestico, il resto all’uso irriguo. Da qualche tempo, però, i lavori che prima procedevano alacremente si sono fermati e la palla è passata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha optato per una gestione commissariale.
«Nonostante le difficoltà momentanee – ha aggiunto Stefano Schirru – siamo certi che la Regione non possa lasciare che quest’opera non prenda vita. Stiamo prestando la massima attenzione perché, presto, vengano riprese le attività che portino questo invaso ad adempiere alla sua funzione e che permetterebbe di lenire la sete di acqua che, soprattutto d’estate, si fa sentire.»
L’utilizzo delle acque basterebbe a “dissetare” comuni come Sarroch, Pula, Villa San Pietro e Capoterra, che oggi vedono riversati in mare milioni di metri cubi di acqua che non hanno una diga dove venire depositati.
«In questo momento storico – ha sottolineato Stefano Schirru – in cui ci si accorge di quanto prezioso sia ogni bene naturale al quale possiamo avere accesso è un crimine non veicolare nella maniera più corretta ogni risorsa. L’acqua può essere utilizzata anche per produrre energia e negli ultimi mesi abbiamo ripreso, tristemente, confidenza con gli aumenti dei prezzi derivati dalle molteplici crisi internazionali dei quali siamo spettatori paganti. Occorre fare il possibile per essere sempre più consapevoli di ciò che possediamo.»
Il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio, infine, ha detto che «la Regione ha individuato le risorse per riprendere il progetto da dove era stato lasciato. La diga di Monte Nieddu non dovrà rimanere un’incompiuta della nostra Isola e vigileremo perché ciò non accada».
Una galleria esclusiva ed una sfilata di Alta Gioielleria hanno celebrato il connubio tra la Maison Bulgari e l’Hotel Cala di Volpe e hanno reso omaggio al 60° anniversario della Costa Smeralda con «un gioioso omaggio alle Gemme della Natura e l’esuberante creatività romana».
Nell’iconica struttura simbolo della Costa Smeralda e di proprietà di Smeralda Holding, giovedì sera si è svolta una preziosa serata all’insegna della bellezza e del prestigio di un brand conosciuto nel mondo, che ha scelto la splendida location del Matsuhisa at Cala di Volpe, uno degli angoli più suggestivi in Costa Smeralda.
Nella passerella del Cala di Volpe, dunque, è andato in scena un “model show”, con protagoniste assolute alcune tra le creazioni di Alta Gioielleria Bulgari, ed accompagnato dall’esibizione di musica dal vivo con il gruppo “The Gypsy Queens” e il Dj Set di Graziano Della Nebbia.
L’anima di ogni creazione di Alta Gioielleria Bulgari è racchiusa nei vibranti colori, nella vitalità e nello splendore di gemme straordinarie, vero tratto distintivo dello stile del brand. Con il suo approccio innovativo al taglio e al colore delle gemme, Bulgari traccia un percorso creativo del tutto originale nel mondo dell’alta gioielleria. Emblema del suo stile distintivo sono le magnifiche forme levigate e ricurve del taglio cabochon. Nel laboratorio di Roma, le mani sapienti degli orafi della maison danno vita a creazioni che sono delle vere e proprie opere d’arte, one-of-a-kind, frutto di competenze e savoir-faire d’eccezione.
Tra le creazioni di Alta Gioielleria che le modelle hanno indossato durante l’evento, anche due tra i segni distintivi di Bulgari: Serpenti e Diva’s Dream.
Sin dal suo debutto negli anni ’40, Serpenti, il segno più iconico del gioielliere romano, ha svelato la sua natura costantemente mutevole ed il suo inarrestabile potere di trasformazione anno dopo anno, evolvendo dalle prime versioni stilizzate del Tubogas alle interpretazioni moderne, affascinando e seducendo con le sue linee sinuose e la sua bellezza palpabile.
Catturando lo splendore della Città Eterna, Divas’ Dream rende omaggio all’eleganza e al fascino delle dive contemporanee. Con il suo esclusivo design ispirato ai marmi policromi e ai magnifici mosaici a ventaglio delle Terme di Caracalla, i gioielli Diva’s Dream incarnano la quintessenza della femminilità e della bellezza italiana.
Bulgari, già presente presso l’Hotel Cala di Volpe con un’esclusiva galleria che include 14 vetrine dedicate ai più iconici gioielli della Maison, ha scelto per la sua esposizione un’area sinuosa e caratteristica, la parte dell’albergo che collega la hall con l’ala originale.
Solo per questa particolare occasione, Bulgari ha esposto sia i gioielli appartenenti alla Collezione di Alta Gioielleria che quelli appartenenti alla Collezione Heritage, una collezione unica e patrimonio inestimabile della Maison, che attraverso le meravigliose creazioni create nel corso dei decenni (a partire dagli anni ’20 e ’30) racconta le radici del Brand e la sua affascinante evoluzione stilistica.
Sono stati 18 gli incendi segnalati oggi in Sardegna. In quattro di questi è stato necessario l’intervento di un mezzo aereo del Corpo forestale. Nello specifico a Pattada, Escolca, Assemini e Sestu. Alle operazioni di spegnimento hanno preso parte anche Forestas, vigili del fuoco e volontari.
Antonio Caria
La sala operativa dei vigili del fuoco ha inviato, sulla SP 8 Sestu, due squadre di pronto intervento, con il supporto di un’autobotte ed un autocarro 4×4.
Le squadre hanno lavorato subito a protezione delle case e delle aziende rasentate dalle fiamme, hanno poi spento l’incendio che ha coinvolto circa 3 ettari di vegetazione, cumuli di gomme e masserizie.
Sono seguite le bonifiche, per le quali il comune di Sestu ha messo a disposizione un mezzo meccanico coordinato dai Ros dei vigili del fuoco.
Sul posto anche la polizia locale di Sestu che ha garantito la sicurezza delle operazioni di soccorso, regolando la viabilità e quanto di loro competenza.
Presenti i forestali che hanno coordinato i lanci dell’elicottero della flotta antincendio regionale, barracelli con fuoristrada boschivo ed il funzionario di guardia sul posto per il coordinamento delle squadre in campo.
In via precauzionale, sono state allontanate 5 famiglie che sono rientrate nelle loro abitazioni al termine della messa in sicurezza.
Doppio appuntamento con “Is Pariglias”, lo storico festival di danze identitarie che sabato 30 luglio fa tappa a Samugheo in piazza Sedda, alle 19.30, e domenica 31, a Perdasdefogu, concluderà la sua parte spettacolare a partire dalle 19.30 con una parata per le vie del paese ogliastrino. Protagonisti delle due date saranno il gruppo keniano Nairobi Africa Tumbas, il Grupo de Danzas Saihua dall’Ecuador e gli Sbandieratori e Musici dei Sette Rioni Storici di Carpineto Romano (Lazio), cui si uniranno (nella sola giornata di sabato a Samugheo) i Mamutzones.
Parteciperà alle due serate, naturalmente anche il Gruppo folk Città di Assemini, che a Samugheo sfilerà insieme alle maschere con una piccola rappresentanza e domenica, invece, danzerà insieme al gruppo di Perdasdefogu. La 46ª edizione di Is Pariglias si concluderà mercoledì 3 agosto, a Carloforte, con un laboratorio sulle danze identitarie cui prenderanno parte tutti i partecipanti al festival.