16 December, 2025

«Si tratta di un fatto ormai innegabile che viene denunciato quotidianamente dalle associazioni di pazienti, dagli operatori sanitari, dai sindacati e dai rappresentanti di tutte le forze politiche, maggioranza compresa. In un momento come questo da cittadini ci si augurerebbe che chi ha il dovere di governare l’isola prendesse seriamente in considerazione queste segnalazioni. La risposta di chi dirige la sanità regionale è invece la difesa d’ufficio ad uso e consumo della campagna elettorale appena iniziata. Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni secondo cui il nostro sistema sanitario sarebbe in netto miglioramento sono grottesche. Se non ci fosse in gioco la salute di tutti ci sarebbe da ridere per il modo sgraziato e ridicolo con cui si attua la tecnica del ribaltamento della realtà secondo cui i medici che denunciano le imperizie e gli errori diventano i veri colpevoli.»
A dirlo è il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale che giudica «imbarazzante per le istituzioni regionali leggere che ancora una volta non ci sia chiarezza sui dati che descrivono lo stato di funzionamento della sanità regionale. Ancora più sgradevole è il tono sprezzante con cui oggi l’assessore mortifica le associazioni di rappresentanza dei medici dichiarando numeri che non trovano corrispondenza nella realtà».
«Se è vero, come dice, che i medici sono aumentati, come è possibile che buona parte dei Pronto Soccorso dell’isola siano stati chiusi e quelli ancora aperti, soprattutto a Sassari e a Cagliari, non riescano ad accogliere dignitosamente i pazienti perché carenti di personale per curarli? Come’ è possibile che all’ARNAS Brotzu di Cagliari siano bloccati i ricoveri in buona parte dei reparti? In una nota interna diffusa ieri si comunica la totale assenza di posti letto nei reparti di medicina d’urgenza, medicina generale, gastroenterologia e nei due reparti di ortopedia e traumatologia. Una situazione che denota una situazione ormai fuori controlloaggiungono i Progressisti -. E non si tratta di un caso circoscritto. Prendiamo ad esempio i reparti di ortopedia e traumatologia: da Olbia a Nuoro, da Oristano fino al Sud Sardegna, non è possibile trovare un posto letto disponibile anche a causa dei ritardi nel portare a termine operazioni di routine. E, ancora, in che modo si può giustificare la crisi dei centri trasfusionali che rende la vita impossibile ai talassemici e ritarda operazioni chirurgiche anche urgenti?»
«Su questi e su altri temi il tempo dedicato da chi oggi governa per la ricerca di scuse, alibi e capri espiatori è di gran lunga superiore rispetto al tempo utilizzato per trovare soluzioni. È chiaro, a fronte di questi dati, come il racconto di chi oggi amministra la Regione faccia a pugni con la realtà amara dei fatticoncludono i Progressisti -. L’assessore e il suo residente, sempre impegnato in altri luoghi e su altri temi, farebbero meglio ad evitare la mistificazione della realtà e la polemica costante con chi invece meriterebbe ascolto. In particolare con le organizzazioni dei lavoratori della sanità che, unanimemente ormai, chiedono un cambio di passo prima che il tracollo sia irreversibile. Serve un esame serio ed è urgente che questo venga portato alla discussione del Consiglio regionale. L’assessore presenti i dati e faccia chiarezza sulle cifre reali del personale sanitario in servizio. Presenti in Consiglio regionale un esame dettagliato e adeguato sullo stato della sanità e del suo personale. O, in alternativa, presenti le sue dimissioni: non è giusto che la sanità sarda, dopo questi anni difficile, debba sopportare anche il peso della loro campagna elettorale.»
Antonio Caria

La Sardegna prosegue, anche in sede giudiziaria, la sua battaglia per la perequazione energetica. È stato inoltrato il ricorso al Tar del Lazio contro il Decreto Energia del Governo Draghi «chedice il presidente della Regione Christian Solinas -, non tutela il diritto dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo. Questo decreto, mortifica la nostra autonomia energetica e condanna la Sardegna a sopportare nuovi handicap oltre a quelli subiti fino ad oggi, che hanno determinato per noi un costo dell’energia più alto, mediamente del 30%, rispetto al resto del Paese. Avevo anticipato la nostra posizione, e atteso invano un correttivo che non è arrivato. Di qui, la ferma decisione di opporci in ogni sede, nell’interesse dei Sardi. I motivi di impugnazione sono evidenti e solidi».

«La violazione del principio di leale collaborazione, l’assenza di una previa intesa con la Regione, da noi a lungo e ripetutamente sollecitata, in ordine a interventi strutturali che riguardano la vita dei cittadini e delle imprese. La violazione del principio di uguaglianza con una chiara disparità di trattamento tra i cittadini sardi e quelli delle altre Regioniprosegue il presidente Christian Solinas -: si propone, infatti, un servizio ingiustamente differenziato tra le diverse zone geografiche dell’isola e con tariffe differenziate. Il decreto esprime una violazione del principio di insularità, proprio oggi conclude il presidente Christian Solinas -, sancito solennemente dal voto finale del Parlamento sulla modifica costituzionale.»

Ieri, a Carloforte, un 38enne del luogo ha richiesto il pronto intervento dei carabinieri tramite utenza 112, in quanto poco prima aveva visto un ladro uscire dalla propria abitazione. Postosi al suo inseguimento a piedi l’aveva fermato poco distante, in località Gaeta/Resciotti. All’arrivo dei carabinieri l’uomo ha raccontato di aver notato lo sconosciuto armeggiare con la zanzariera di una finestra. Resosi conto di non essere solo, l’intruso si era dato alla fuga, ma era stato immediatamente raggiunto dal più giovane protagonista della vicenda. Alla richiesta di spiegazioni sul perché fosse entrato in casa sua, il ladro gli aveva consegnato alcune banconote di diverso taglio, per un importo totale di 195 euro, precedentemente sottratte dall’abitazione, e aveva promesso solennemente che non avrebbe mai più fatto ingresso in quell’abitazione. Nel frattempo sono sopraggiunti la sorella ed un amico della vittima del furto. L’amico ha scattato alcune foto dell’autore delle sottrazioni e della sua motocicletta, foto che sarebbero state utili per il successivo riconoscimento, mentre nel frattempo una vicina di casa usciva per strada e riconosceva nell’autore dell’intrusione in un’abitazione altrui, un concittadino noto alle cronache giudiziarie. A quel punto il ladro è stato lasciato andare a bordo della propria motocicletta, si è allontanato lungo una strada campestre, per poi proseguire in direzione del paese, lungo la strada provinciale 103. Sulla base degli elementi raccolti è stato facile per i carabinieri ricostruire quanto accaduto ed identificare il reo, un 57enne di Carloforte ben noto ai militari per pregressi analoghe imprese. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per furto aggravato.

Una basilica della Nostra Signora di Bonaria gremita ha dato l’estremo saluto a Giorgio Oppi, leader dell’UDC, morto ieri all’età di 82 anni. La Santa Messa è stata officiata dal padre gesuita Enrico Deidda.

In prima fila c’erano il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, i sindaci di Cagliari Paolo Truzzu e di Iglesias (sua città d’origine) Mauro Usai, l’ex presidente della Regione ed attuale deputato Ugo Cappellacci.

Presenti, tra gli altri, numerosi assessori e consiglieri regionali, il senatore Emilio Floris, il segretario nazionale dell’UDC Lorenzo Cesa, l’ex presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo. E ancora tanti amministratori e semplici cittadini, giovani e meno giovani, che hanno conosciuto ed apprezzato Giorgio Oppi nel corso della sua lunghissima esperienza politica ed amministrativa.

Padre Enrico Deidda nel corso della sua omelia ha ricordato la ferita aperta nel cuore di Giorgio Oppi, quella mai rimarginata del figlio scomparso nei primi anni ‘80, a soli 17 anni, vittima di un incidente stradale in pieno centro, a Cagliari. «Adesso il figlio Marco sarà stato tra i primi ad abbracciarlo in questa nuova dimensione della vita», ha detto padre Enrico Deidda.

Giorgio Oppi è stato uno dei maggiori protagonisti della politica sarda negli ultimi 50 anni. Venne eletto la prima volta in Consiglio regionale nel 1979, eletto altre sette volte, con la sola interruzione nel quinquennio 1994-1999, quando non venne ricandidato dal Partito Popolare, per aver superato il limite dei 3 mandati. 

Si ricandidò e venne rieletto nel 1999 nelle liste del CCD, per poi diventare il leader dell’UDC, forza politica con la quale ha recitato un ruolo di primattore nell’intero panorama politico regionale, fino ad alcune settimane fa, quando le condizioni di salute lo hanno costretto a fermarsi, fino a martedì 26 luglio, quando il suo cuore ha cessato di battere.

Squadre del Comando di Cagliari stanno intervenendo a Quartu Sant’Elena, nei pressi del Parco di Molentargius-Saline, per un vasto incendio di vegetazione che si è propagato anche ad una vicina azienda. Per l’opera di contrasto alle fiamme, che attualmente risultano essere sotto controllo, è stata inviata sul posto tre autobotti  che garantiranno il rifornimento idrico alle lance antincendio delle squadre.

Ormai non ci sono parole per definire l’ennesimo provvedimento della Dirigenza della ASL Sulcis che sta determinando la morte certa dell’operatività del PO del CTO di Iglesias.
Avevamo preannunciato qualche settimana fa che nel pieno dei mesi estivi ci sarebbe stato un ulteriore
aggravamento della tragica situazione sanitaria del territorio. Siamo stati dei facili profeti perché da qualche mese abbiamo constatato che la ASL Sulcis non è capace di trovare soluzioni organizzative per arginare lo sfascio dei servizi sanitari ma si limita a emettere solamente comunicazioni burocratiche di chiusure di reparti.
Le responsabilità di tutto ciò sono ben chiare e riguardano l’Assessore Regionale alla Sanità e la Dirigenza della ASL Sulcis come dimostrano i fatti, ultimo in ordine di tempo, la mancata assegnazione delle risorse al Sulcis Iglesiente per la riduzione dei tempi delle visite. E’ semplicemente vergognoso che neanche quando ci sono a disposizione i finanziamenti si è attenti, capaci e pronti a richiederli.
Ci domandiamo, che mandato hanno avuto i dirigenti della ASL Sulcis che sono stati nominati dall’Assessore Regionale della Sanità? Forse era quello di migliorare l’assistenza sanitaria del Sulcis Iglesiente oppure di indebolirla fino alla autodistruzione. In ogni caso se quei Dirigenti non hanno dimostrato capacità gestionali lei, Assessore Nieddu, ha il dovere di rimuoverli al più presto. Gli incontri, le visite e i sopralluoghi non servono a niente se non si cambia il paradigma.
Caro Assessore non cerchi ora di scaricare le sue responsabilità sul Governo con la richiesta di dichiarazione di emergenza sanitaria perché lo sa benissimo che in Sardegna c’è un grave problema di riequilibrio territoriale dove la ASL Sulcis è la più sofferente ed è la più penalizzata della Regione. Lei ha la responsabilità e i poteri per adottare immediati provvedimenti a prescindere dal riconoscimento di emergenza sanitaria.
Emergenza sanitaria significa interventi urgenti e non a babbo morto e lei avrebbe già dovuto fare qualcosa come per esempio destinare maggiori investimenti alla ASL Sulcis.
Non si può aspettare che il personale sanitario vada in pensione senza prevedere un piano di sostituzione
altrimenti entro l’anno prossimo la chiusura di gran parte dei reparti dei Presidi Ospedalieri del CTO e del Sirai sarà inevitabile.
La Consulta Anziani di Iglesias condivide la protesta che le Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL hanno messo in campo, sostenuta dal sindaco Mauro Usai, aderisce al sit in di fronte al PS del CTO e invita tutti gli anziani, le loro famiglie e tutti cittadini a partecipare numerosi domani 28 luglio alla manifestazione che si terrà a Carbonia presso la Direzione della ASL.
Però per vincere questa battaglia è necessario che tutti i Sindaci del territorio, siano in prima linea e sempre presenti nelle manifestazioni a partire da quella di domani per creare un fronte comune con le OO.SS, le Associazioni e i cittadini.
E’ inoltre indispensabile e urgente definire unitariamente una programma articolato di mobilitazione e di iniziative di protesta con il coinvolgimento anche del mondo artistico e culturale per mantenere sempre viva la lotta nel territorio fino a quando non saranno risolte le criticità della sanità del Sulcis Iglesiente.
L’appuntamento è per domani 28 luglio, alle 9.00, davanti all’ingresso del Pronto Soccorso del CTO

Antonio Achenza
Presidente della Consulta Anziani di Iglesias

Le segreterie territoriali CGIL CISL UIL hanno organizzato un nuovo presidio per rivendicare il superamento dello stato di emergenza nel servizio sanitario pubblico, per il prossimo 4 agosto davanti all’assessorato regionale della Sanità, in via Roma, a Cagliari.
«Si deve constatare che nonostante gli impegni presiaffermano i segretari Franco Bardi, Salvatore Vincis ed Andrea Lai, riunitisi oggi per monitorare lo stato di degrado assoluto del servizio sanitario pubblico nel territorio -, la situazione non tende a migliorare ma anzi alla luce dei recenti provvedimenti della direzione sanitaria ASL sembra confermarsi il precipitare della situazione. Gli auspicati e richiesti mezzi e strumenti adeguati ad affrontare una situazione da tutti proclamata, a parole, come di emergenza, ma poi da nessuno affrontata, nei fatti, con i provvedimenti e decisioni del caso, a nessun livello, ci vedono costretti alla ripresa di iniziative di lotta e protesta.»
«Non sono più tollerabiliconcludono i tre segretari sindacali territoriali del Sulcis Iglesiente -: ambulanze e pazienti in fila al pronto soccorso, impegnate per ore; medici di base assenti in vari comuni del territorio; servizi di pediatria nel territorio assenti; tempi biblici per le specialistiche; chiusure di servizi basilari come P.S. C.T.O. Iglesias e Laboratorio Analisi Sirai Carbonia.»

I vigili del fuoco di Cagliari, distaccamento di Carbonia, sono intervenuti per un incidente stradale, verificatosi in via Giovanni Maria Lai, alla periferia di Carbonia.
La squadra intervenuta ha messo in sicurezza lo scenario e collaborato con i soccorritori del servizio sanitario regionale. Lo scontro ha coinvolto un furgone ed una moto, il motociclista è stato trasportato in ospedale con l’elisoccorso.

 

Sono 2.013 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 6.549 tamponi eseguiti, 206 diagnosticati da molecolare, 1.807 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 14 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 185 (+5).

Sono 37.278 le persone in isolamento domiciliare (-1.782).

Si registrano 7 decessi: due donne di 80 e 91 anni e un uomo di 85, residenti nella provincia di Sassari; una donna di 89 anni e tre uomini di 79, 83 e 87 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna.

Si è conclusa con uno straordinario successo, la 32esima edizione del festival Narcao Blues, organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna. E’ stata l’edizione che ha riportato il festival a stretto contatto con i tanti appassionati della musica blues, tenuti lontani negli ultimi due anni per le restrizioni legate alla pandemia. I numeri sono sotto gli occhi di tutti. Dopo un avvio di rodaggio nella serata inaugurale, è stato un crescendo fino alla straordinaria ultima serata che ha visto il catino di piazza Europa pieno in ogni ordine di posti, seduti e in piedi, per le esibizioni della Kris Barras Band e della band di Eric Gales che ha suonato quasi due ore, stimolata dalla straordinaria partecipazione del pubblico.

Che sarebbe stato un grande successo lo si era intuito già in occasione delle anteprime, a Perdaxius con il gruppo di Maurizio Gnola e a Santadi e Tratalias, con quello di Max Lazzarin.

La qualità della proposta musicale è stata eccezionale dalla prima all’ultima serata.

Ad aprire il festival sono stati il 20 luglio Bai Kamara Jr & The Voodo0 Sniffers ed il gruppo della cantautrice haitiana Moonlight Benjamin; a seguire l’astro nascente Toby Lee e l’affascinante Samantha Fish; la terza serata ha visto protagonisti Anders Osborne e Matt Schofield, fino ai già citati Kris Barras ed Eric Gales.

Grande partecipazione di pubblico, infine, anche nei dopo festival, sempre a base di musica blues e cibo, negli spazi di Bacca ‘e Marronis.