17 December, 2025

La Rete Sarda a colloquio con il Prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao, per sollecitare il riconoscimento dello stato di emergenza sanitaria in Sardegna, a partire dal Sulcis Iglesiente.
Noi sardi siamo titolari di diritto alla salute, ma solo sulle Carte. Nonostante le lunghe lotte per rivendicare l’accesso alle cure, le nostre comunità non hanno avuto la forza di far valere questo diritto. E’ compito di uno Stato attento intervenire per garantire ad ogni cittadino e ad ogni comunità l’accesso ad una Sanità gratuita e di qualità. Lo Stato deve interrogarsi sulla sua assenza e assumersi la responsabilità di fronte alle Convenzioni dell’Onu, dei Trattati internazionali e della sua stessa Costituzione.
La crisi di governo in corso non aiuta la nostra causa, ma per noi sardi non c’è mai una stagione politica favorevole. Lo Stato disattende il suo compito nel vigilare e garantire che i diritti non si violino. Questo principio va oltre le crisi dei governi. La Sanità pubblica è in forte sofferenza in tutta la Sardegna e i costi che le comunità pagano sono altissimi in termini di vite umane. La situazione nel Sulcis Iglesiente, è tra le più drammatiche. E’ qui che si registra l’indice più alto di povertà a livello italiano ed è in testa per l’inquinamento ambientale. I dati sulla mortalità, resi pubblici da un recente studio epidemiologico dei medici Isde Sardegna sono molto preoccupanti.
Lo Stato deve riconoscere l’emergenza sanitaria.
Il Pronto soccorso del CTO di Iglesias è chiuso e quello del Sirai di Carbonia è imploso. Ad aggravare la situazione è la forte presenza di turisti e gli eventi imminenti di grande richiamo come il concerto del cantante Mahmoud. Accrescono i rischi per la sicurezza sanitaria.
Nei due ospedali sulcitani mancano 105 Medici, 80 Infermieri, 30 Tecnici di laboratorio e Radiologia. I laboratori di analisi sono in crisi, sono chiuse persino le sale mortuarie del CTO. Al Sirai è stata chiusa l’Anatomia Patologica e tutti gli altri reparti sono a rischio di chiusura. L’Emodinamica in Cardiologia è attiva al 30 per cento. Nonostante l’altissima casistica di infarti del miocardio si può operare solamente dalle 8.00 alle 16.00. I casi di infarto che avvengono dalle 16.00 alle 8.00 dell’indomani nei giorni feriali, quelli del fine settimana e dei giorni festivi, vengono trasferiti con alti rischi a Cagliari.
E’ drastica la riduzione dei posti letto e di tutte le sedute operatorie per carenza di personale.
Per la drammaticità della situazione, la Rete Sarda sollecita il Prefetto per l’adozione di misure straordinarie per l’emergenza.

Claudia Zuncheddu portavoce Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica

Rita Melis referente del Coordinamento Sulcis Iglesiente

Samuele Curreli ed Andrea Garau di nuovo insieme, al Perdaxius, in 2ª Categoria. La società guidata dal presidente Pietrangelo Loru sta portando avanti una “campagna acquisti pirotecnica”, con l’obiettivo dichiarato di portare la squadra in 1ª Categoria.

L’ex attaccante di Carbonia e Monteponi è stato il primo colpo, al quale sono seguiti quelli del centrocampista Nicola Chia (classe 1987), dell’esterno di centrocampo Michele Manca (1992), del portiere Stefano Cossu (1982) e dell’attaccante Fabio Puggioni (1997).

Il sesto volto nuovo del Perdaxius è quello di Andrea Garau (1987), centrale difensivo di grande esperienza, che ritrova come compagno di squadra Samuele Curreli, dopo l’esperienza comune vissuta alla Monteponi Iglesias.

Le operazioni portate a termine fin qui sono già in grado di assegnare al Perdaxius il ruolo di grande favorita per il salto di categoria ma, probabilmente, le novità non sono ancora finite.

Giampaolo Cirronis

Migliora la situazione dei contagi da Covid-19 in Sardegna. 1.263 i nuovi positivi su 6.084 tamponi eseguiti, 41 diagnosticati da molecolare, 1.222 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 13.

I pazienti ricoverati in area medica sono 182 (-6).

Sono 40.595 le persone in isolamento domiciliare (+677).

E’ stato inaugurato la scorsa settimana il sovrappasso sulla SS 126, infrastruttura che rientra negli itinerari del Cammino Minerario di Santa Barbara. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza delle autorità locali con alcuni sindaci dei comuni del territorio e di tanti pellegrini a piedi, in bici e a cavallo che hanno assistito alla benedizione della struttura da parte del parroco don Giampaolo Cincotti. Con il sindaco Pietro Morittu, l’assessore Stefano Mascia e l’ex vicesindaco Gian Luca Lai, erano presenti l’Ad Davide Garofalo della Portovesme srl che ha stanziato le risorse per la realizzazione dell’opera, Giampiero Pinna e Ponziana Ledda alla guida della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara. Pietro Morittu ha ringraziato la Portovesme srl e la Fondazione del Cammino per il lavoro di squadra che ha portato a questo risultato, col progetto avviato dalla precedente Amministrazione comunale guidata da Paola Massidda.

 

 

 

E’ stato inaugurato ieri il campo di calcio a cinque di Santadi Basso.
«Cogliamo ancora una volta l’ occasione per ringraziare i cittadini che si sono adoperati per la realizzazione di questo impianto, in particolare Mauro Floris e Barbara Peddishanno commentato il sindaco Massimo Impera e l’assessore dello Sport Elisena Anedda. Ringraziamo anche l’ Amministrazione comunale che ci ha preceduti, con a capo il dottor Elio Sundas, l’associazione Auser, la società di calcio, la Pro Loco, il nostro parroco don Giulio, il bar Vicari, la Prociv Santadi, i bambini che, con grande entusiasmo, hanno partecipato inaugurando il campo con una partitahanno concluso Massimo Impera ed Elisena Anedda -. Grazie di cuore a tutti i cittadini che hanno partecipato alla serata.»

Tremila persone hanno riempito ieri sera Piazza IV Novembre, a San Giovanni Suergiu, per il concerto dei Tazenda, il gruppo musicale più amato dai sardi, con Gigi Camedda, Gino Marielli e Nicola Nite. Un bagno di folla, nonostante le elevate temperature serali, che ha seguito con passione ed entusiasmo le oltre due ore di concerto. Un repertorio misto tra i brani del nuovo album Antistatis e le canzoni che li hanno resi celebri a partire dallo straordinario successo al festival di Sanremo, con l’indimenticabile Andrea Parodi, in coppia con l’altrettanto indimenticabile Pierangelo Bertoli.

Alcune generazioni in piazza, grandi e piccini galvanizzati da uno spettacolo musicale colorato, intenso, coinvolgente e partecipato. Un evento musicale atteso da tempo.

«Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra affinché la nostra comunità potesse rivivere la gioia di un concerto dopo oltre due anni di pandemia, di chiusure e di criticità sanitarie ha commentato la sindaca di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai -. E tutti meritavano per le tante difficoltà che stiamo vivendo, di trascorrere una serata all’insegna della musica e della spensieratezza.»
E’ stata una straordinaria occasione – centrata – per animare il paese ed il territorio e, soprattutto, per risvegliare l’economia delle attività commerciali. Ed il pubblico non ha deluso le attese!

Dopo il grande successo di pubblico negli incontri di apertura, LiberEvento chiude il mese di luglio
con tre nuovi illustri appuntamenti.
Martedì 26 luglio, ad Iglesias, arrivano i Fask (Fast Animals and Slow Kids). Il gruppo musicale
formato da quattro musicisti amici (Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e
Jacopo Gigliotti), salirà sul palco del Chiostro di San Francesco per presentare alle ore 21.30,
intervistati da Carlotta Scema, il libro “Fast Animals and Slow Kids, Come reagire al presente”.
Seguirà il concerto live in acustico.
Venerdì 29 luglio, il Festival approda a Masainas, nella spiaggia di Is Solinas ,con il pianista e
compositore di fama internazionale Maurizio Mastrini che alle 20:30 si esibirà in un concerto
intitolato Hugs.
L’evento sarà anticipato alle ore 18.00, da un’escursione da Porto Botte fino alla spiaggia Is Solinas,
organizzata da Janas Escursioni.
L’ultimo appuntamento di luglio è in programma domenica 31 luglio, alle ore 21.30, a Pozzo Baccarini
(Gonnesa) con Daniel Lumera che presenterà, intervistato da Marcello Murru, il libro Ecologia
Interiore.
Anche questo evento sarà anticipato alle ore 18.30, da un’escursione a Pozzo Baccarini, organizzata
da Janas Escursioni.

 

Serata finale per la 32esima edizione del Festival “Narcao Blues”. Nel primo set, alle 22.00, salirà sul palco la Kris Barras Band, tra le più sorprendenti realtà emergenti del panorama rock/blues britannico. Capitanata dal chitarrista e cantante nativo del Devon, membro del tour europeo della Supersonic Blues Machine al fianco del leggendario Billy Gibbons (ZZ Top) nel 2018, la formazione sarà a Narcao sull’onda dell’ultimo disco, “Death Valley Paradise” (Mascot Records), dato alle stampe lo scorso marzo, un lavoro che profuma di consacrazione, grazie all’importante collaborazione con il produttore di fama mondiale Dan Weller. Riff grintosi, chorus coinvolgenti e assoli esplosivi sono le caratteristiche del quartetto che vede accanto al suo leader Josiah J. Manning alla chitarra e cori, Kelpie Mackenzie al basso e Billy Hammett alla batteria. Il singolo di lancio dell’album, “Dead Horses”, è stato un grande successo sia per i fan di vecchia data che per i nuovi: il brano più trasmesso, lo scorso settembre, da Planet Rock, la più grande stazione radio dedicata al rock del Regno Unito.
A chiudere il sipario sul festival sarà quello che può essere indubbiamente definito uno degli attuali chitarristi più originali e influenti nella scena mondiale: Eric Gales, cantante e strumentista mancino di straordinario talento. Classe 1974, nativo di Memphis, il musicista afroamericano ha sviluppato uno stile tutto suo, un sound blues/rock che attinge da diverse fonti, tra le quali cita Albert King e Frank Gambale. Il primo disco arriva quando ha ancora sedici anni, ed è stato un successo immediato, acclamato dalla stampa specializzata e dal pubblico, come testimonia anche il riconoscimento di miglior artista emergente nel 1991 da parte dei lettori del Guitar World Magazine. Nel corso degli anni Eric Gales ha collezionato la presenza ai suoi spettacoli di vere proprie leggende della chitarra, come Carlos Santana, Eric Johnson, B.B. King ed Eric Clapton, che hanno assistito con interesse alle sue performance, lodando la sua capacità di infiammare il pubblico con la sei corde tra le dita: c’è da aspettarsi che accada anche a Narcao nell’ultimo atto del festival, sabato 23 luglio.

Nuovi appuntamenti per il Capoterra Teatro Festival, evento estivo dedicato allo spettacolo dal vivo organizzato dalla compagnia Anfiteatro Sud con la direzione artistica di Susanna Mameli e giunto quest’anno alla sua decima edizione. 
Il festival, che sarà ospitato nel centralissimo Anfiteatro del Parco Urbano, in via Palermo 1 a Capoterra, vedrà in scena le compagnie isolane Circo Maccus, Akroama, Origamundi Teatro, Effimero Meraviglioso, Anfiteatro Sud, Teatro del Segno e i bolognesi Teatro delle Temperie per otto appuntamenti, tra 24 luglio e 13 agosto, all’insegna dell’ironia, della commedia musicale, della retrospettiva culturale, della prosa contemporanea. 
Il programma. Il Capoterra Teatro Festival prenderà il via domenica 24 luglio con il Circo Maccus e “Madame Brulée”, ovvero le quotidiane acrobazie del vivere viste attraverso la lente del circo e del gioco. Lo spettacolo racconta le vicissitudini di una donna comunemente straordinaria: Madame Brulée, governante/diva della Caravan Perdù Maison, in costante tensione tra il peso della realtà e la leggerezza dei sogni; tra cadute vertiginose e voli inebrianti. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Virginia Viviano. 
Simeone Latini sarà protagonista de “Il deserto dei tartari” prodotto da Akroama per la regia di Lelio Lecis nel secondo appuntamento venerdì 29 luglio. Tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, racconta la storia di Giovanni Drogo, giovane ufficiale costretto a lasciare il suo paese per presidiare Fortezza Bastiani, luogo che un tempo ospitò gloriosi combattimenti e ora spazio desolato dove il tempo scorre immobile. L’opera parla di solitudine e paura, ed è un drammatico affresco del senso di impotenza e disillusione di quegli anni. 
Venerdì 5 agosto in scena la compagnia Origamundi con “Chi ti credi di essere?” di e con Marta Proietti Orzella. E’ un one woman show dove l’attrice, con la complicità della cantante Stefania Secci Rosa e del musicista Fabrizio Lai, interpreta diversi personaggi un po’ sopra le righe e alle prese con la propria identità. Spettacolo ironico e dissacrante su pregiudizi, etichette e luoghi comuni.
Il giorno dopo, sabato 6 agosto, spazio a “Volevo vedere il cielo” scritto da Massimo Carlotto e diretto da Maria Assunta Calvisi per una produzione de L’Effimero Meraviglioso: in scena Miana Merisi e Michela Cidu. Una donna, di cui non si conosce neanche il nome. E una figlia, “la ragazzina” che cerca in tutti i modi di sfuggire dalle grinfie della madre che la vorrebbe velina o concorrente del Grande Fratello, anche battona purché non come lei, frustrata e infelice. Un’infelicità annegata nel vermouth, offerte speciali e sogni consumati nel cesso. 
“S’accabadora” di Anfiteatro Sud, scritto e diretto da Susanna Mameli, sarà protagonista del quinto appuntamento domenica 7 agosto. Siamo nella tana de s’accabadora, la sua serva, mentre sistema e rassetta la stanza, racconta i fatti della padrona; attraverso il filtro dei pettegolezzi e dell’amore-odio della serva verso la sua padrona, ecco levarsi l’immagine castigata di Antonia, ora come levadora, ora come incantadora e infine accabadora. Levatrice, donna delle medicine, donna che pone fine alle sofferenze dei moribondi, ma anche figura crepuscolare solitaria, sfuggente e schiva. Lo spettacolo, interpretato da Marta Proietti Orzella ed Elisa Pistis e accompagnato dalle musiche di Paolo Fresu, ha vinto il premio alla drammaturgia al Roma Fringe Festival 2020 e al Premio Nazionale Lauretta Masiero. 
Martedì 9 agosto “Baroni in laguna”, spettacolo di Teatro del Segno di e con Stefano Ledda con le musiche di Andrea Congia e Juri Deidda, racconta un’Isola fuori dal tempo tra paesaggi arcaici e avanzi di Feudalesimo; in una sapiente alternanza tra fatti di cronaca, testimonianze e immagini d’epoca viene raccontata la rivolta dei pescatori del paese del Campidano di Oristano sulle rive dello stagno conosciuto come Mari Pontis contro l’anacronistico sistema di potere che sanciva come immutabile un diritto di proprietà ormai superato dalla Storia e dalle leggi. 
Il giorno dopo, mercoledì 10 agosto, ancora Anfiteatro Sud per “Chi dice donna dice Dante” scritto da Francesco Civile, diretto e interpretato da Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse: in scena un Dante contemporaneo che si è perso di nuovo e che ha ancora bisogno del suo Virgilio per ritrovarsi, raccontato dal punto di vista di chi ha dato al poeta la possibilità di diventare “sommo”, la donna. Non solo Beatrice, ma molte e curiose figure femminili accompagneranno Dante attraverso un viaggio grottesco ed esilarante.
Chiuderà il Capoterra Teatro Festival la compagnia bolognese Teatro delle Temperie con “Circo capovolto”, di e con Andrea Lupo per la regia di Andrea Paolucci: in scena la storia di Branko Hrabal, che in fuga dall’Ungheria si rifugia in un campo rom in Italia; porta con sé dieci scatoloni, ereditati da suo nonno, contenenti quel che rimane del famoso circo di famiglia, che interruppe la sua attività quando i nazisti sterminarono tutti gli artisti. Liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani, lo spettacolo è stato premiato al Roma Fringe Festival 2017, al Palio Ermo Colle 2020 e al Premio Mauro Rostagno. 
 

Questa sera, dalle ore 21.30, la piazza IV Novembre di San Giovanni Suergiu sarà teatro di un grande evento musicale, il concerto gratuito dei Tazenda. Gigi Camedda, Gino Marielli e Nicola Nite, presenteranno il loro nuovo album ‘Antìstasis’, oltre ovviamente i brani che hanno portato al successo il gruppo con il grande ed indimenticabile Andrea Parodi.