27 April, 2024
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La Giunta regionale presenterà un proprio emendamento di modifica all’articolo 12 dello Statuto, prevedendo l’estensione della Zona franca a tutto il territorio regionale. E’ quanto comunicano con una nota il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda in merito alla Zona franca integrale. La nuova formulazione, concordata con i rappresentanti dei Comitati per la Zona franca della Sardegna, Maria Rosaria Randaccio, Francesco Scifo ed Andrea Impera, prevede che: «Il territorio della Regione autonoma della Sardegna è posto fuori dalla linea doganale e costituisce zona franca interclusa dal mare territoriale circostante»
«Nella richiesta di revisione – sottolineano il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda – punteremo sul fatto che il diritto al riconoscimento di una Zona franca estesa a tutto il territorio regionale non sorgerà con la nuova formulazione, ma esiste da quando è stato approvato lo Statuto Sardo. Auspichiamo che il Consiglio regionale sostenga e recepisca l’emendamento perché per tagliare il traguardo e rilanciare il nostro sistema economico non si può prescindere da una fiscalità di vantaggio che deve arrivare dalla Zona franca integrale.» 

I problemi dei piccoli comuni sardi al centro della XIV Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (A.N.P.C.I.), a Ortacesus.
«Come tutte le manifestazioni che hanno una valenza che va oltre i confini regionali – ha affermato l’assessore regionale della Programmazione, Alessandra Zedda, intervenendo anche a nome del presidente Ugo Cappellacci e dell’assessore degli Enti Locali, Nicola Rassu, all’inaugurazione della XIV Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (A.N.P.C.I.) – anche questa rappresenta un importante momento di incontro e di scambio, che offre un’opportunità di confronto per dibattere sulla situazione economica, sul tessuto produttivo, sulle istanze e sulle battaglie portate avanti in questi anni dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani. Siamo felici che quest’anno l’incontro nazionale si tenga a Ortacesus che rappresenta una Sardegna che conta 314 piccoli comuni su 377 totali. In questi anni la Giunta Cappellacci è stata sempre attenta alle piccole realtà, sia conducendo la battaglia contro le disposizioni legislative di Giulio Tremonti e di Monti che hanno rischiato di cambiare i connotati dell’intero sistema delle autonomie locali e soprattutto dei piccoli comuni e sia rilanciando le azioni di contrasto alla crisi e allo spopolamento attraverso azioni e strumenti per il rilancio dell’economia.»
«La scorsa settimana proprio per i comuni e le province della Sardegna – ha proseguito l’assessore regionale della Programmazione – abbiamo approvato una delibera che rende 50 milioni di euro immediatamente utilizzabili su 108.400.000 di euro totali in tre anni, per completare il finanziamento e la realizzazione di ulteriori 99 opere pubbliche cantierabili e ultimare interamente lo scorrimento della graduatoria sino a 206 progetti, per creare occupazione per circa 1.100 addetti. A breve inoltre ci auguriamo di iniziare la discussione sulla riforma del sistema delle autonomie locali approvato dalla Giunta quasi un anno fa.»
Alessandra Zedda 1

Ugo Cappellacci.Alessandra Zedda
Entro il mese verranno completate le procedure di pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Lo hanno annunciato oggi il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda.
«Come abbiamo ribadito alcuni mesi fa – ha spiegato il Governatore della Sardegna, replicando alle dichiarazioni della presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, in merito ai debiti della Pubblica Amministrazione – la Giunta aveva scelto di non avvalersi degli spazi finanziari perché aveva la liquidità sufficiente per far fronte ai propri debiti. Avevo chiesto al Governo un allentamento del Patto di Stabilità ma le nostre richieste vennero rigettate. In seguito a quella risposta negativa la Regione decise di dar seguito ai pagamenti con la liquidità che atteneva alla propria cassa, anche al fine di evitare nuovo indebitamento, nel rispetto dei limiti imposti dal Patto. Abbiamo stilato un programma di pagamento che stiamo rispettando e portando a compimento e dunque la nostra scelta si è rivelata giusta. Senza mistificazioni di sorta”. 
«Siamo felici che la Provincia di Sassari abbia restituito alle imprese creditrici 10 milioni in pochi mesi, così come siamo felici che la Regione nello stesso periodo restituirà 278.430.765 euro – hanno rimarcato il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda -. Al 31 dicembre 2012 il debito era pari a 278.430.765 euro, ad oggi i mandati di pagamento già effettuati ammontano a 251.983.223 euro. Rimangono ancora da saldare 26.447.541 euro che verranno corrisposti entro questo mese. Definiti i dati reali e lasciando da parte le polemiche crediamo che su questi temi nessuno abbia da giocare partite per dimostrare quanto sia bravo, ma semplicemente fare il proprio dovere nell’interesse delle imprese e delle famiglie sarde assolvendo al pagamento dei debiti creati dalla burocrazia e dal Governo nazionale attraverso i limiti imposti dal Patto di Stabilità.»

 

Al fine di stimolare la capacità innovativa delle imprese sarde, sostenerle in un percorso di adattamento ai rapidi cambiamenti globali e permettere loro di sfruttare il potenziale ancora inesplorato, confrontandosi costantemente con i competitors, la Regione Sardegna ha avviato un percorso di formazione in Innovazione d’impresa aperto a giovani laureati quali futuri professionisti competenti, opportunamente selezionati e formati che sostengano le imprese in questo percorso. 
In quest’ottica oggi, 30 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura “Il Ghetto degli Ebrei” in via Santa Croce n. 18 a Cagliari, si terrà il convegno di apertura del Progetto I’M Sardegna, commissionato dal Centro Regionale di Programmazione al Formez e finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007-2013.

Il percorso formativo, che impegnerà 22 laureati, avrà una durata di 14 mesi. Molte lezioni si svolgeranno in lingua inglese per avvicinare i giovani alle più avanzate realtà imprenditoriali globali. Saranno applicate metodologie didattiche innovative, mediante laboratori di progettazione e collegamenti on line con esperti di enti e istituzioni localizzati fuori dalla Sardegna. Sono previsti infine degli stage presso associazioni di categoria e aziende sarde e presso agenzie di sviluppo e imprese estere.

Il convegno si aprirà con l’intervento di Alessandra Zedda, assessore regionale alla Programmazione e di Mariano Contu, assessore regionale alla Formazione e lavoro, nonché del direttore del Centro regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, e del dirigente del FormezPA, Arturo Siniscalchi.

Nel corso della giornata si alterneranno gli interventi di Francesco Ventroni, referente regionale per il Progetto I’M Sardegna, Gianni Agnesa e Costanza Cuncu, staff di I’M Sardegna Formez PA; Francesco Molinari esperto di finanziamento dell’innovazione e, in teleconferenza, Jesse Marsh, esperto internazionale di innovazione sociale, per concludere con tre esperti e un’imprenditrice in un confronto moderato da Nicola Pirina, consulente scientifico del Progetto I’M Sardegna.

Il convegno tratterà i temi di maggiore attualità nel campo dell’innovazione e della loro applicazione nelle diverse realtà produttive, con il contributo tecnico di Gianluca Dettori, Mario Mariani, Dario Carrera e l’imprenditrice Graziella Caria della società “Nuove Tecnologie”.

Per maggiori informazioni o per iscriversi all’iniziativa, sul sito web del progetto sono disponibili il programma della giornata e la scheda di iscrizione da compilare online.

Ugo Cappellacci.
Alessandra Zedda 1
Cinquanta milioni utilizzabili da subito per completare il finanziamento e la realizzazione di ulteriori 99 opere pubbliche cantierabili nei comuni e nelle provincie della Sardegna e ultimare interamente lo scorrimento della graduatoria sino a 206 progetti, per creare occupazione per circa 1.100 addetti. 
La Giunta regionale guidata dal presidente Ugo Cappellacci, dando seguito agli impegni presi a Vallermosa lo scorso anno con associazioni datoriali ed enti locali, punta in questo modo a rafforzare le infrastrutture e i servizi di supporto allo sviluppo di nuove attività produttive e consolidare la competitività di quelle già esistenti.
Ai 50.000.000 di euro per il 2013, che completano lo scorrimento della graduatoria, si aggiungono i 13.400.000 di euro per l’annualità 2011, i 45.000.000 di euro per l’annualità 2012 portando complessivamente le risorse a 108.400.000 di euro per tre anni. Con le prime risorse disponibili sono stati inizialmente finanziati 98 progetti per poi proseguire con ulteriori 9 che hanno trovato copertura nel 2012, sino alla conclusione con i 99 di quest’anno.
Lo stato di attuazione del primo programma di 98 interventi, relativamente agli 83 che hanno fornito le informazioni sul monitoraggio hanno evidenziato che 33 sono giunti a conclusione e 50 sono in via di completamento. Gli occupati totali impiegati per gli interventi delle opere pubbliche cantierabili sono circa 540 con un impegno medio di 6 lavoratori per una media di 200 giornate lavorative per intervento.
Con gli ultimi progetti approvati dalla Giunta si stima un incremento ulteriore di pari a circa 560 lavoratori.
«Il completamento di questo percorso che rende immediatamente spendibili questi fondi rappresenta una forte boccata d’ossigeno per le imprese e per i comuni della Sardegna – ha spiegato il presidente della Regione – insieme ai Progetti di Filiera e Sviluppo Locale per le aree di crisi e svantaggiate della nostra isola, stiamo portando a compimento quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo. Si tratta di un intervento che incide direttamente sulle nostre comunità dopo una programmazione portata avanti attraverso lo stretto dialogo con i territori. L’istituzione del fondo per le opere pubbliche cantierabili è stata una delle prime azioni di contrasto alla crisi portate avanti da questa Giunta per arrivare a rilanciare l’economia attraverso passi concreti e reali.»
«Gli interventi – ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – coinvolgono tutte le otto province sarde. La risposta dei comuni è stata molto partecipata segno che la direzione intrapresa dalla Giunta e dal presidente Cappellacci era quella giusta. In totale abbiamo finanziato 206 proposte con Oristano e Sassari che hanno presentato 42 progetti, Cagliari 38, Nuoro 30, Medio campidano 20, Ogliastra e Carbonia Iglesias 12 e Olbia Tempio 10. Si tratta di interventi infrastrutturali importanti che permettono di spendere risorse e dunque di non creare residui e che possono restituire nell’immediato una spinta in più per uscire dalla crisi e attuare uno sviluppo complessivo della Sardegna.»

Ugo Cappellacci.Alessandra Zedda
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha approvato il “Documento Strategico Unitario per la programmazione dei Fondi comunitari 2014-2020” che definisce le priorità sulle quali orientare le risorse comunitarie disponibili a livello regionale nella programmazione 2014-2020. Lo scopo è quello di concorrere al raggiungimento degli obiettivi incentrati sulla crescita intelligente, attraverso lo sviluppo delle conoscenze e dell’innovazione, sulla crescita sostenibile, basata su un’economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e più competitiva e sulla crescita inclusiva, volta a promuovere l’occupazione, la coesione sociale e territoriale. 
«La Giunta – ha dichiarato il presidente Cappellacci – compie scelte innovative, di rottura con quel passato che ha fortemente penalizzato la nostra isola, finalizzate a promuovere un’idea di sviluppo che porti non solo benefici economici, ma un concreto miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Sono idee e progetti che rendono la Sardegna non più come passiva destinataria di modelli calati dall’alto, ma essa stessa modello da seguire sul piano nazionale ed internazionale.»«Abbiamo avviato un percorso condiviso tra amministrazione regionale e partenariato economico e sociale – spiega l’assessore della Programmazione Zedda – e la Regione, sulla base del contesto socio-economico di riferimento, intende individuare la propria strategia di sviluppo unitaria attraverso l’identificazione delle principali sfide che si intendono assumere per promuovere e sostenere lo sviluppo della nostra isola. Nella Programmazione 2014-2020 puntiamo in modo deciso ad indirizzare le risorse su imprese e famiglia, a potenziare gli interventi di crescita territoriale e sostenibile, anche con il ricorso alla fiscalità di vantaggio, a facilitare le condizioni di sviluppo delle imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro, a potenziare ricerca, innovazione e settori tradizionali come sughero, agroalimentare e lapidei e a creare percorsi integrati di istruzione e formazione per i nostri giovani.»

E’ iniziato ieri, 9 settembre, e si concluderà venerdì 13 settembre, al Parco tecnologico di Pula, la terza “Summer School – Analisi Genomica di malattie genetiche associate a tratti complessi e monogenici”, finanziata dall’assessorato della Programmazione e organizzata in collaborazione tra l’Istituto Ricerca Genetica e Biomedica (CNR-IRGB) e il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4). Si tratta di un ciclo di lezioni e workshop specifici sulla Genomica Avanzata che si propone di fare il punto su teoria e pratica degli approcci per l’identificazione delle basi genetiche delle malattie umane evidenziando i vantaggi unici della popolazione fondatrice sarda.
«La Giunta sta investendo risorse importanti su ricerca e innovazione – spiega l’assessore regionale della Programmazione, Alessandra Zedda – con un impegno finanziario di circa 140 milioni in quattro anni, attraverso il rifinanziamento della Legge regionale 7/2007 destinando dal 2009 al 2012 per ogni annualità 35 milioni. Per il 2013, le risorse da programmare ammontano a 22 milioni di euro. Le “Summer School” rappresentano un’occasione importante per portare in Sardegna ricercatori da tutto il mondo per confrontarsi sui temi attinenti il reale impatto della ricerca sulla quotidianità della vita.»
Oltre 70 persone, tra studenti e docenti, sono arrivate da diverse parti del mondo a Pula presso le strutture di Sardegna Ricerche. Sotto il coordinamento scientifico del professor Francesco Cucca, direttore dell’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del CNR e della professoressa Marcella Devoto della divisione Human Genetics, del Children’s Hospital di Philadelphia e organizzativo del dottor Roman Tirler del CRS4, docenti e studenti si confronteranno sull’applicazione delle informazioni a diverse aree di ricerca, con particolare riferimento alle più moderne metodiche di indagine per la delucidazione di malattie e tratti con una base genetica.
«La popolazione sarda – sottolinea Francesco Cucca – si sta sempre più rivelando come una risorsa preziosa per gli studi genetici e per l’applicazione delle più avanzate strategie di analisi basate sul sequenziamento dell’intero genoma e trascrittoma con l’obiettivo di capire meglio le cause di malattie comuni e rare e individuare nuovi punti di attacco per la loro cura.»

Alessandra Zedda.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha stanziato nove milioni di euro per l’annualità 2013 art.26 L.R.37/98, per le attività del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna. L’obiettivo è promuovere la ricerca e l’innovazione, operare per lo sviluppo e la gestione del parco scientifico e tecnologico e favorire la localizzazione, al suo interno, di centri di ricerca, di piccole, medie e grandi imprese, anche consorziate, per iniziative di ricerca e sviluppo che comportino la creazione di occupazione qualificata. 
«La Giunta sta puntando in modo deciso sulla ricerca e sull’innovazione – spiega l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – e l’assessorato sta lavorando in stretta sinergia con Sardegna Ricerche. Abbiamo predisposto un piano di interventi di rafforzamento delle azioni portate avanti in questi anni e predisposto un programma che prevede il consolidamento e lo sviluppo del parco attraverso il rafforzamento della comunità di imprese e dei loro programmi di sviluppo, la promozione delle attività di sviluppo a valle della ricerca (fasi prototipali e delle produzioni su piccola scala), adeguamenti e completamenti infrastrutturali, orientamento verso le imprese delle conoscenze e delle innovazioni tecnologiche, erogazioni di servizi di innovazione e trasferimento tecnologico a favore delle imprese. Le risorse – conclude l’assessore Zedda – saranno ripartite in 6.350.000 euro per finanziare laboratori e piattaforme tecnologiche dei distretti/cluster tecnologici e 2.650.000 per Ricerca e sviluppo e servizi di innovazione e trasferimento tecnologico.»

Piantagione di carciofi 5
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha approvato l’attivazione del Progetto di Sviluppo Locale del Sulcis Iglesiente, Area di Crisi di Portovesme. 
L’approvazione del programma di interventi di sostegno è diretta alle imprese del Sulcis che operano esclusivamente nel settore dell’agroalimentare, le quali da subito possono presentare le manifestazioni di interesse a valere sul bando “Misure di sostegno all’attività di impresa” nelle Aree di Crisi e nei Territori svantaggiati della Sardegna, prorogato sino al prossimo 30 settembre 2013.«Il PSL Sulcis Iglesiente – spiegano il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda – coinvolge 23 comuni e potrà contare su dieci milioni di euro. L’inserimento nel bando per le aree di crisi, già aperto nelle scorse settimane, è stato fortemente voluto dalla Giunta per dare risposte concrete a un territorio fortemente condizionato dalla chiusura dei grandi poli industriali.»

«Dopo la firma nei giorni scorsi del Protocollo d’intesa per lo sviluppo di un Polo tecnologico per il carbone pulito – concludono – questa delibera segna l’avvio della prima fase del Piano Sulcis, che rappresenta un nuovo modello di sviluppo basato sulla riconversione industriale.»