17 June, 2025
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Il Carbonia travolge 3 a 0 nella ripresa la Ferrini nello scontro diretto dell’ultima giornata della stagione regolare e taglia così il traguardo della salvezza diretta in un “Carlo Zoboli” festante con 600 spettatori. La città (e non solo) si è stretta intorno alla squadra nella giornata più importante, decisiva per evitare di ripetere l’esperienza di un anno fa nel play out per raggiungere la salvezza, e i tifosi hanno affollato la tribuna del “Carlo Zoboli” come non accadeva da tempo.
E’ stata una festa dall’inizio, ancor prima del goal di Lorenzo Isaia che ha sbloccato il risultato allo scadere dell’ora di gioco, anche per l’iniziativa assunta dalle donne del Carbonia Calcio e dal gruppo Carbonia Ultras, che hanno dedicato la giornata alla lotta al femminicidio colorando di rosa lo stadio, consegnando un mazzo di fiori ad Amanda Gallus, la giovane di Carbonia sopravvissuta in un incidente provocato da uno stalker e ricordando Simone Serra, il bimbo di 9 anni morto nel sonno qualche giorno fa a Carbonia, cui è stato dedicato un minuto di raccoglimento prima del fischio iniziale. Per la grande occasione, erano presenti in tribuna anche il sindaco Pietro Morittu, il vicesindaco Michele Stivaletta e l’assessora dello Sport Giorgia Meli.
Per l’attesissima sfida salvezza con la Ferrini, Diego Mingioni ha recuperato a tempo di record il bomber Nicolas Ricci, infortunatosi e uscito al 50′ nel derby con l’Iglesias, mentre ha dovuto fare a meno di Nicolas Mancini, squalificato; di Riccardo Lambroni, convocato nella rappresentativa della Sardegna guidata da Giuseppe Cantara che partecipa al Torneo delle Regioni;, e ancora di Nicolas Garcia, in panchina ma praticamente non in grado di giocare perché non ancora ristabilitosi da un vecchio infortunio che lo tiene fuori ormai da un paio di mesi. Anche Pierpaolo Mura è stato privato del bomber Gianluca Podda da una squalifica e ha portato in panchina l’altro bomber Lorenzo Camba, in imperfette condizioni fisiche. Quattro gli ex nell’undici iniziale della Ferrini: Federico Boi, Gioele Zedda, Mirco Carboni e Gabriele Dore, capitano del Carbonia nella passata stagione (la terza consecutiva).
La cornice di pubblico al fischio d’inizio del signor Marco Antonuccio della sezione Roma 1 è da brividi, circa 600 gli spettatori presenti sulla tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”, ormai quasi interamente dotata della nuova copertura, scatenato il gruppo Carbonia Ultras che poi ha mai smesso di sostenere la squadra fino al 95′, quando ha dato inizio ai festeggiamenti per la salvezza diretta raggiunta.
Dopo le prime battute di studio, è stato il Carbonia a costruire la prima nitida palla goal, al 5′, quando Tomas Pavone (sceso in campo generosamente fin dall’inizio nonostante si trovasse in non perfette condizioni fisiche) si è lanciato su un pallone arrivato in verticale, s’è presentato da solo davanti ad Aniello De Luca, ma ha angolato troppo il sinistro che si è perso di poco a lato alla destra del portiere.
Scampato il pericolo, la Ferrini ha guadagnato campo, andando alla ricerca del goal del vantaggio, e ha accumulato una lunga serie di calcio d’angolo e qualche calcio di punizione, senza però riuscire ad impensierire l’attenta difesa del Carbonia, sapientemente diretta da capitano Costantino Chidichimo.
Il Carbonia, ha cercato a sua volta di far male alla difesa della Ferrini, e altre due volte è andato vicinissimo a centrare il bersaglio: prima al 24′, quando su un bel pallone invitante di Mateo Broglia da sinistra, Federico Moremo è arrivato con una frazione di secondo ritardo, dopo essere sfuggito alla guardia di capitan Alessandro Bonu.
 
Il copione della partita non è cambiato, la Ferrini ha cercato di pungere con calci da fermo, ma è stato ancora il Carbonia a sfiorare il vantaggio al 38′, quando Tomas Pavone è sfuggito alla guardia di Federico Boi e ha concluso a rete da ottima posizione, costringendo Aniello De Luca ad un’autentica prodezza per rifugiarsi in calcio d’angolo con un balzo felino alla sua destra.
Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, entrambe al momento salve, per i risultati fin lì maturati a Bari Sardo con il Budoni avanti 1 a 0, e a Monastir, con la vicecapolista avanti 1 a 0 sull’Alghero.
L’avvio della ripresa è stato sostanzialmente in linea con il finale del primo tempo, fino al 15′, quando è maturata la svolta dell’incontro: ha avviato l’azione Federico Moreno, ha servito in area Nicolas Ricci, l’esterno argentino si è voltato e ha appoggiato il pallone a Mateo Broglia al limite dell’area, che ha estratto dal suo sinistro una magica traiettoria che ha scavalcato l’intero pacchetto difensivo della Ferrini andando a spegnersi sul destro dell’accorrente Lorenzo Isaia che ha “sparato” un missile che ha finito la sua corsa alle spalle di un incolpevole Aniello De Luca. Il portiere della Ferrini, pur ben piazzato, non ha avuto il tempo di opporsi e ha dovuto raccogliere il pallone in fondo alla rete. Al “Carlo Zoboli” la tribuna è “esplosa”, Lorenzo Isaia ha percorso tutto il campo di corsa, inseguito dai compagni, per andare a festeggiare sotto la parte della tribuna occupata dagli Ultras! 1 a 0 al 60′, salvezza diretta del Carbonia vicina, Ferrini più vicina al playout per le notizie in arrivo da Bari Sardo, con la squadra di Nicola Ruggeri che in 10 minuti, tra il 58′ e il 68′ hanno ribaltato il risultato con la capolista Budoni.
     
L’ultima mezz’ora della partita per la Ferrini è stata molto sofferta, la squadra di Pierpaolo Mura s’è portata disordinatamente in avanti e ha prestato il fianco alle ripartenze del Carbonia che hanno letteralmente devastato.
Dopo un quasi goal di Federico Moreno, che ha sfiorato la parte superiore della traversa con un tocco delizioso, il goal dello stesso attaccante argentino è arrivato all’83’, su assist di Tomas Pavone, con il quale è andato a festeggiare dietro la porta della Ferrini.
A quel punto la partita era ormai chiuso, così come la pratica salvezza diretta e la Ferrini ha finito per concedere al Carbonia gli spazi per andare ancora in goal all’89’ con uno scatenato Nicolas Ricci, che con il 15° goal stagionale (oltre a quello realizzato in Coppa Italia, ha agganciato Sergio Nurchi (Monastir) ed Ezequiel Franchi (Ossese) in vetta alla classifica del cannonieri.
Al triplice fischio finale al “Carlo Zoboli” è iniziata la festa biancoblù, mentre in casa Ferrini il pensiero è andato al playout da giocare con l’Alghero, battuto 1 a 0 a Monastir, 180′ per evitare l’amara retrocessione in Promozione regionale, dove sono già finite Li Punti e Ghilarza.

Carbonia: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Moreno, Abbruzzi (88′ Tocco). A disposizione: Doneddu Davide, Garcia, Carboni, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Lenzu, Cocco Danilo. Allenatore: Diego Mingioni.

Ferrini: De Luca, Carboni, Serra (71′ Usai), Bonu, Piroddi, Dore, Mudu (77′ Antic), Zedda, Alexander (66′ Camba), Boi (84′ Mele), Mancusi. A disposizione: Pani, Ledda, Locci, Jama, Lecca. Allenatore: Pierpaolo Mura.

Arbitro: Marco Antonuccio di Roma 1.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna e Alessandro Anedda di Cagliari.

Marcatori: 60′ Isaia (C), 83′ Moreno (C), 89′ Ricci (C).

Ammoniti: Chidichimo (C), Carboni (F), Moreno (C), Mudu (F), Ricci (C).

Spettatori: 600.

Giampaolo Cirronis

Dopo le occasioni sciupate negli scontri diretti con San Teodoro Porto Rotondo e Alghero, con le quali s’è fatta rimontare sul pareggio nei minuti di recupero, e nel derby perso di misura sette giorni fa a Iglesias, il Carbonia si gioca la salvezza questo pomeriggio al Comunale “Carlo Zoboli”, contro la Ferrini, altra diretta concorrente. Dirige Marco Antonuccio di Roma 1, assistenti di linea Giacomo Sanna e Alessandro Anedda di Cagliari. Fischio d’inizio ore 16.00.

La squadra di Diego Mingioni parte con il vantaggio della vittoria ottenuta il 27 dicembre nel girone d’andata a Cagliari, 2 a 0, goal di Federico Moreno e Nicolas Ricci, che le consente di poter coltivare concrete possibilità di salvezza anche in caso di pareggio (a meno di una clamorosa vittoria dell’Alghero a Monastir, contro la vicecapolista che deve assolutamente vincere per conservare la posizione e accedere direttamente alla finale playoff), ma il tecnico fin da domenica scorsa, al termine del derby perso a Iglesias, ripete all’infinito che la squadra scenderà in campo con un solo obiettivo: la vittoria!

Diego Mingioni recupera Nicolas Ricci, uscito dal campo ad inizio ripresa al Monteponi per una forte botta subita nello scontro con un avversario, ma deve fare a meno di Nicola Mancini, squalificato per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni. Mister Pierpaolo Mura, tecnico della Ferrini, non dispone del bomber Gianluca Podda, anche lui squalificato. Tra i 20 convocati non c’è neanche Riccardo Lambroni, convocato da mister Giuseppe Cantara nella rappresentativa regionale per il Torneo delle Regioni (tra i convocati c’era anche Mauro Abbruzzi che ha però rinunciato per restare a disposizione di Diego Mingioni nella fase decisiva della stagione). I 20 convocati: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia. Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Garcia, Abbruzzi, Cocco Danilo.

La salvezza è legata anche ai risultati delle partite che vedono impegnate le altre tre dirette concorrenti: San Teodoro Porto Rotondo, Bari Sardo e Alghero. San Teodoro Porto Rotondo e Bari Sardo sono padrone del loro destino, in casa rispettivamente con Calangianus e Budoni. In caso di vittoria sono entrambe matematicamente salve, se almeno una non dovesse vincere, tutto rientrerebbe in gioco con il ricordo probabilissimo alla classifica avulsa, che in tutte le combinazioni possibili vede il San Teodoro Porto Rotondo davanti a tutte e il Bari Sardo dietro a tutte le concorrenti. Chi sta peggio, almeno sulla carta, è l’Alghero, che parte con un punto in meno rispetto a San Teodoro Porto Rotondo, Bari Sardo, Carbonia e Ferrini, e ha l’impegno quasi proibitivo sul campo del Monastir che sette giorni fa ha vinto 3 a 1 a Cagliari sul campo della Ferrini, pensando già alla finale play off che raggiungerebbe vincendo anche oggi.

I risultati maturati dal Carbonia nei confronti diretti con le concorrenti nella corsa salvezza (una sola sconfitta, 4 a 1 a San Teodoro, con 3 vittorie e 3 pareggi): Carbonia-Alghero 1-1 e 1-1, Carbonia-Barisardo 3-0 e 3-1, Carbonia-Ferrini 2-0 e ritorno da giocare oggi, Carbonia-San Teodoro 1-4 e 2-2.

Giampaolo Cirronis

 

Una partita sconsigliata ai deboli di cuore. Il Carbonia ha centrato una vittoria pesantissima sul Calangianus, fondamentale nella corsa verso la salvezza, al termine di 95′ ricchi di capovolgimenti di fronte, soprattutto nel secondo tempo. Il Calangianus, privo di interessi di classifica, ha giocato con la massima concentrazione e nel primo tempo, a favore di vento, ha messo in grande difficoltà un Carbonia poco brillante e timido, soprattutto nella fase di costruzione dal basso che rappresenta il marchio di fabbrica della filosofia di gioco del suo tecnico Diego Mingioni. La squadra gallurese ha messo a frutto la sua maggiore intraprendenza al 25′, quando grazie alla complicità di un errato disimpegno della difesa mineraria, ha sbloccato il risultato con un diagonale di Juan Della Valle, che ha spedito il pallone all’angolino basso alla sinistra di Enrico Galasso.
Il goal subito ha “gelato” il Carbonia che ha intravisto lo spettro di una sconfitta che avrebbe potuto compromettere gran parte delle possibilità di centrare il traguardo della salvezza diretta senza passare per i playout che lo premiarono un anno fa nel doppio confronto con la Tharros. Nella seconda parte del primo tempo il Carbonia ha provato a costruire una valida reazione, ma non ha impensierito il portiere gallurese Davide Congiunti che ha dovuto sbrigare lavoro di ordinaria amministrazione fino al riposo.
Il Carbonia tornato in campo dagli spogliatoi è apparso subito un’altra squadra rispetto a quella visto nei primi 45′ e ha impiegato solo 7′ a riequilibrare il risultato, con una zampata del solito Nicola Ricci, all’11° goal personale in campionato.
Neanche il tempo di festeggiare e ripartire alla ricerca del goal del vantaggio, che sul “Carlo Zoboli” è calata una seconda doccia gelata, con il nuovo vantaggio del Calangianus in meno di due minuti. Calcio d’angolo da sinistra, il pallone ha attraversato tutta l’area di porta senza che nessuno intervenisse e sul lato destro è arrivato Manuel Sanchez, pronto a spedire il pallone alle spalle di Enrico Galasso.
Il nuovo svantaggio per qualche minuto ha fatto sbandare il Carbonia e il Calangianus è andato vicinissimo al terzo goal, in un’azione che l’ha visto cogliere due volte i pali della porta biancoblù, rimasta nell’occasione incredibilmente inviolata
Ancora sotto di un solo goal e quindi in partita, il Carbonia si è riversato nella metà campo gallurese e al 62′ ha riacciuffato la parità, con il solito Nicolas Ricci: 2 a 2.
Il ritrovato pareggio ha messo le ali al Carbonia che dopo qualche minuto è andato vicino al goal del 3 a 2 con Tomas Pavone (inizialmente in panchina perché in non perfette condizioni fisiche ed entrato generosamente in campo per dare una mano alla squadra al 53′ al posto di Danilo Cocco), sulla cui conclusione ha compiuto una prodezza Davide Congiunti. Ma il goal era nell’aria ed è arrivato al 78′, autore ancora uno scatenato Nicolas Ricci che ha poi completato l’opera all’88’, firmando il poker personale (un record nella storia del Carbonia Calcio dal ritorno in serie D maturato nel 1978 ad oggi).
Al triplice fischio finale, festa grande in casa biancoblù con i calciatori puntuali al saluto con i tifosi Ultras sotto la tribuna, e comprensibile delusione in casa gallurese, con la squadra di Simone Marini passata dalla probabile vittoria quando ha sfiorato il 3 a 1, al 2 a 4 finale.
Il Carbonia è salito a quota 32 punti, affiancato dalla Ferrini impostasi a Nuoro con un clamoroso autogoal del portiere barbaricino, un punto davanti al San Teodoro vittorioso per 4 a 1 sul Li Punti, due sull’Alghero impostosi 5 a 0 a Ghilarza e tre sul Bari Sardo, battuto in casa 2 a 0 dall’Iglesias, trascinata da una doppietta di Fabricio Alvarenga. E domenica il Carbonia andrà alla ricerca dei punti salvezza nel derby con l’Iglesias al Monteponi.
Carbonia: Galasso, Cocco (53′ Pavone, 89′ Lambroni), Broglia, Chidichimo, Atzeni, Caffaro (61′ Abbruzzi), Mancini, Isaia, Mastino (90′ Carboni), Moreno, Ricci. A disposizione: Doneddu Davide, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco. Allenatore: Diego Mingioni.
Calangianus: Congiunti, Putzu, La Valle, Demurtas, Tusacciu (76′ Bamba), Saiu (66′ Sambiagio), Dombrovoschi, Sanchez, Ciganha (89′ Neddu), Perez (85′ Marrazzo), Secci (85′ Serra). A disposizione: Yombi, Asara, Giorgi, Delogu. Allenatore Simone Marini.
Arbitro: Riccardo Urru di Sassari.
Assistenti di linea: Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatori: 25′ La Valle (Cal.), 52′, 62′, 78′ e 88′ Ricci (Car), 54′ Sanchez (Cal).
Ammoniti: Tusacciu (Cal).
Spettatori: 150.
Giampaolo Cirronis

La corsa salvezza è giunta allo snodo decisivo, nella terz’ultima giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale. Il Carbonia di Diego Mingioni, decimo in classifica con 29 punti in compagnia di Bari Sardo e Ferrini (squadre con le quali ha gli scontri diretti favorevoli) si gioca il futuro questo pomeriggio con il Calangianus al Comunale Carlo Zoboli. Dirige Riccardo Urru di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari, fischio d’inizio kore 16.00. Appare superfluo sottolineare che per capitano Costantino Chidichimo e compagni la vittoria sia obbligata, per mantenere il vantaggio fin qui acquisito sulla quart’ultima posizione occupata dal San Teodoro Porto Rotondo che insegue ad un punto di distanza. Il Bari Sardo ospita l’Iglesias e la Ferrini gioca a Nuoro, due squadre che – come il Calangianus – non hanno particolari interessi di classifica, mentre il San Teodoro Porto Rotondo sulla carta ha un impegno agevole, in casa con l’ormai rassegnato Li Punti. L’Alghero, terz’ultimo a due punti da Carbonia, Bari Sardo e Ferrini, gioca sul campo del già retrocesso Ghilarza.

Diego Mingioni ha convocato i seguenti 20 calciatori: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Cocco Danilo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini.

 

E’ un’Iglesias finalmente al completo quella che questo pomeriggio affronta in trasferta il Villasimius, per la 26ª giornata del campionato di Eccellenza regionale. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Giampaolo Murru ha convocato 19 calciatori: Adam Idrissi, Vincenzo Riccio, Santiago Brailly, Mattia Pitzalis, Lorenzo Mechetti, Igor Marcon, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Alessandro Restivo, Leonardo Chessa, Fabricio Alvarenga, Antony Cancilieri, Bryan Mancini, Gianluigi Illario, Edoardo Piras, Alberto Piras, Nicolas Capellino, Samuele Mastropietro.

L’Iglesias è una delle squadre più in forma del campionato. Nelle ultime 13 giornate ha perso una sola volta, collezionando 7 vittorie e 5 pareggi. In trasferta ha un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, con 12 goal realizzati e 10 subiti. Anche il Villasimius di Nicola Manunza è in salute. Nelle ultime 4 giornate ha collezionato due vittorie e due pareggi. In casa ha un bilancio di 5 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta, con 16 goal realizzati e solo 8 subiti. In Coppa Italia è arrivata in finale, cedendo all’Ossese con il punteggio di 1 a 0.

Monastir e Carbonia si troveranno nuovamente di fronte domenica pomeriggio, per la quarta volta in stagione, dopo il doppio confronto dei quarti di finale della Coppa Italia, concluso con la qualificazione alla semifinale del Carbonia grazie al successo per 2 a 1 a Monastir e all’1 a 1 nel ritorno al “Carlo Zoboli”, e la partita del girone d’andata che ha registrato la netta affermazione della squadra dell’ex Marcello Angheleddu per 4 a 0 a Carbonia. Dirige Nicolò Fronteddu di Nuoro, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Il Monastir è costretto a vincere se vuole tenere ancora accesa una fiammella di speranza per un riaggancio al Budoni in vetta alla classifica, oggi distante 9 punti ma con una partita da recuperare sul campo del Bari Sardo.

Il Carbonia, da parte sua, ha bisogno di punti per alimentare una classifica sempre precaria, ad un solo punto dalla zona playout. Ieri la società mineraria ha annunciato il tesseramento di Antonio Corsini, classe 2004, difensore di 192 cm, originario di Iglesias, figlio di Vittorio, oggi allenatore dell’Uta, nel girone A del campionato di Promozione regionale, ma con una brillante carriera da calciatore alle spalle (100 presenze e 6 goal con la maglia dell’Iglesias, 1 presenza in Coppa Italia con la maglia del Carbonia). L’arrivo di Antonio Corsini al Carbonia è importante in un reparto, quello difensivo, penalizzato dalla perdurante assenza di Nicolas Garcia, infortunato.

Cresciuto nelle giovanili del Cagliari calcio, dove ha fatto tutte le categorie fino alla Primavera, Antonio Corsini ha giocato con il Perugia in serie C e in serie D a Imperia e Riccione.

Allegata l’intervista realizzata con il tecnico del Carbonia Diego Mingioni, al termine dell’ultimo allenamento, ieri pomeriggio.

 

Il campionato di Eccellenza regionale entra nella terza parte del calendario, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. l’Iglesias, dopo il rinvio della partita con il Calangianus che verrà recuperata mercoledì 12 febbraio, allo stadio Monteponi, con inizio alle ore 15.00, gioca a Li Punti, con l’obiettivo di confermare il quinto posto appena raggiunto con l’aggancio al Calangianus che oggi gioca in casa con il Villasimius, squadra che in classifica si trova alle sue spalle, distanziata di 3 punti. Li Punti-Iglesias verrà diretta da Nicolò Fronteddu di Nuoro, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Alessandro Anedda di Cagliari.

Giampaolo Murru deve fare a meno di Nicolas Capellino, che non avendo scontato una giornata di squalifica domenica scorsa, salterà la partita odierna e tornerà disponibile mercoledì contro il Calangianus, per il resto sono tutti disponibili. La formazione iniziale annunciata da Giampaolo Murru: Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Crivellaro, Alvarenga, Illario, Mastropietro, Piras Edoardo, Cancilieri. A disposizione: Idrissi, Piras Alberto, Restivo, Diabaka, Fenu, Mancini, Chessa.

Il Carbonia affronta un altro scontro salvezza, contro il Ghilarza. Dirigerà Marco Tavassi di Tivoli, assistenti di linea Andrea Nurra di Sassari e Giuseppe Puddu di Oristano. Diego Mingioni deve fare a meno dello squalificato Francesco Doneddu e di Danilo Cocco, debilitato da un attacco influenzale, ma presenta un volto nuovo, l’attaccante esterno Juan Caffaro Rossi, e ha convocato anche Nicolas Garcia, reduce da uno stiramento. Questi i 20 convocati: Galasso, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caffaro Rossi, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Lenzu, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini.

Sugli altri campi si giocano le seguenti partite: Alghero-Budoni, Ferrini-Taloro, Monastir-Nuorese, Ossese-Tempio e San Teodoro Porto Rotondo-Bari Sardo.

Il campionato di Eccellenza regionale anticipa oggi, alle 15.00, tutte le partite della terza giornata del girone di ritorno. L’Iglesias, dopo la bella prestazione offerta a Monastir, premiata con un meritatissimo pareggio, ospita l’Ossese, terza forza del campionato. Dirige Leonardo Burgassi di Firenze, assistenti di linea Michele Piras di Olbia e Alessandro Anedda di Cagliari.

Nel girone d’andata, il 28 settembre dello scorso anno, la squadra di Giampaolo Murru si impose con un goal di Artur Sagitov, nonostante un’espulsione di Fabricio Alvarenga l’avesse costretta a giocare con un uomo in meno da inizio ripresa, fino al 38′, quando l’Ossese rimase in 9 uomini per le espulsioni di Filippo Mascia e Alfredo Saba.

L’incontro odierno è di capitale importanza per entrambe le squadre. L’Ossese, dopo l’opaco pareggio casalingo maturato in casa con l’Alghero, è chiamata a vincere per cercare di approfittare del confronto diretto tra Budoni e Monastir che la precedono in classifica rispettivamente di 5 e 2 punti (a Budoni dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Andrea Nurra di Sassari e Leonardo Tuligi di Tortolì); l’Iglesias crede ancora nei playoff, distanti 4 punti, e con un successo proseguirebbe la sua corsa a distanza sul Calangianus che oggi gioca a Cagliari con la Ferrini.

Il Carbonia di Diego Mingioni, rilanciato nella corsa salvezza dalla vittoria di sei giorni fa sul Taloro Gavoi, affronta per la quarta volta in stagione il Villasimius, dopo il successo di misura ottenuto all’andata e il doppio confronto della semifinale della Coppa Italia, concluso, con tanti rimpianti, con l’eliminazione ai calci di rigore. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Michele Acciaro di Alghero.

La squadra biancoblù si presenta a Villasimius con tante novità. Non ci sono Bruno Wellinton Caverzan e Lorenzo Sartini, svincolati in settimana (il primo giocherà in una squadra della serie C della Croazia, il secondo nell’Atletico Masainas nel girone A del campionato di Promozione regionale). Novità anche in ingresso in rosa con il ritorno di Alessandro Murtas, centrocampista classe 2004, in biancoblù nel campionato di serie D 2021/2022 con un goal nel derby con l’Atletico Uri, subito convocato per la trasferta odierna a Villasimius. Diego Mingioni oggi deve fare a meno di Costantino Chidichimo, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni.

Completano il programma della giornata le partite Tempio-Ghilarza, Alghero-Li Punti, Bari Sardo-Nuorese e, infine, Taloro Gavoi-San Teodoro Porto Rotondo.

 

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia che  “regala” un goal Villasimius, domina la partita, sciupa un’infinità di occasioni e persino un calcio di rigore a metà ripresa.
Il Carbonia nel recente passato ha perso quattro finali di Coppa Italia ai calci di rigore, due in Eccellenza (nel 2010 a Nuoro con il Porto Torres e nel 2022 ad Abbasanta con il Budoni) e due in Promozione (nel 2016 e nel 2018 a Oristano con Bosa e Dorgalese), e ha vinto la Coppa Italia una sola volta ma nei tempi regolamentari (nel 2020 a Oristano con l’Atletico Uri).
Il Carbonia questa volta è arrivato ad un passo dalla finale dopo aver vinto 2 a 1 la partita di andata della semifinale con il Villasimius. Questo pomeriggio Diego Mingioni ha avuto la possibilità di scegliere l’undici iniziale con l’intera rosa a disposizione e ha riproposto tra i pali il 18enne Davide Doneddu, esterno sinistro il 20enne Francesco Doneddu con lo spostamento di Mateo Broglia al centro della difesa al fianco di Costantino Chidichimo, a centrocampo il 19enne Leonardo Tocco e al centro dell’attacco il 19enne Lorenzo Sartini, tenendo inizialmente in panchina Mirko Atzeni, Nicolas Garcia, Federico Moreno e Nicola Mancini.
Pronti, via e il Villasimius va in goal, pareggiando il risultato della partita di andata, grazie all’ennesimo “regalo” della difesa del Carbonia. Su un rinvio lungo del portiere Alessandro Arrus, capitan Costantino Chidichimo manca l’intervento, sul pallone si avventa Luca Floris (autore del goal partita sabato scorso a Iglesias) che serve un assist perfetto a Yanich Beugré che senza difficoltà mette il pallone alle spalle di Davide Doneddu.
Il Carbonia reagisce, inizia a macinare gioco e a costruire occasioni da rete ma sul campo emerge la solita mancanza di concretezza nelle conclusioni che unitamente alla bravura del portierone del Villasimius Alessandro Arrus tiene in vita il prezioso minimo vantaggio della squadra di Nicola Manunza.
Occasioni a ripetizione. Prima Lorenzo Sartini, Alessandro Arru abbassa per la prima volta la saracinesca; poi Nicolas Ricci, attivissimo sulla fascia sinistra. A metà tempo il Carbonia imbastisce un’azione splendida che porta alla conclusione Nicolas Ricci, con il pallone alto mezzo metro sulla traversa. Azione ancora ben manovrata poco dopo, triangolazione con vertice finale Leonardo Tocco che arriva con una frazione di secondo in ritardo al controllo finale per la battuta a rete, sull’assist di Nicolas Ricci.
Le squadre vanno al riposo con il Villasimius in vantaggio 1 a 0, quindi in parità dopo il 2 a 1 acquisito dal Carbonia due settimane fa.
Nicola Manunza a inizio ripresa presenta uno dei due nuovi attaccanti, Didier Oli Oro al posto di Mouhamadou Sakho.
Dopo una decina di minuti privi di emozioni, il Carbonia riprende a macinare gioco, occupando stabilmente la metà campo avversaria con una manovra avvolgente. Le occasioni arrivano a ripetizione.
Al 55′ l’azione è splendida, Wellinton Caverzan si libera al tiro al limite dell’area, Alessandro Arrus sembra superato ma il pallone sfila alla sinistra e termina sul fondo a mezzo metro dal palo. Due minuti dopo Danilo Cocco sfonda sulla destra, crossa in area un pallone perfetto per Lorenzo Sartini che colpisce debolmente di testa da pochi passi consentendo la parata a terra ad Alessandro Arrus. Il Carbonia è padrone del campo, la difesa del Villasimius sbanda e va in confusione, il portiere Alessandro Arrus urla per dare la sveglia ai compagni. Nicolas Ricci ha altre occasioni ma non riesce a superare Alessandro Arrus due volte da posizione laterale ma a pochi metri dalla linea di porta nell’arco di 60 secondi.
Diego Mingioni al 63′ inserisce Federico Moreno al posto di Wellinton Caverzan e cinque minuti dopo il goal del pareggio sembra maturo: l’assist a centro area per Leonardo Tocco è perfetto, Alfredo Magnin lo abbatte e l’arbitro concede il calcio di rigore. Sul dischetto si porta Federico Moreno, Alessandro Arrus lo ipnotizza e respinge il tiro con un balzo felino alla sua destra.
Il Carbonia continua a spingere. Nicola Manunza inserisce anche il secondo nuovo attaccante arrivato in settimana, Makan Sissoko, al posto di Yanich Beugré, l’autore del goal.
Diego Mingioni getta nella mischia Nicolas Garcia al centro della difesa e riporta Mateo Broglia esterno sulla fascia sinistra.
Il Carbonia non smette di cercare il goal del pareggio che varrebbe la finale e ci va ancora molto vicino, prima con Nicolas Ricci, poi con Mateo Broglia, ma il risultato non cambia anche dopo il recupero e si va ai calci di rigore.
La lotteria dei rigori è interminabile. Il primo a sbagliare è Andrea Marci, con prodezza di Davide Doneddu ma il vantaggio del Carbonia viene subito neutralizzato da Alessandro Arrus che para il rigore di Mateo Broglia. Si va avanti senza errori fino all’8 a 8, quando Davide Doneddu, dopo aver mancato di poco la parata nei tre rigori precedenti, si ripete e chiude la porta a Makan Sissoko. Sul dischetto per il decimo rigore si porta capitan Costantino Chidichimo, se segna il Carbonia vola in finale, ma il pallone finisce sul palo alla sinistra di Alessandro Arrus che non ci sarebbe arrivato. Si va ancora avanti.
E’ il turno dei due portieri, segna prima Alessandro Arrus, fa altrettanto Davide Doneddu. Undici rigori a testa, 9 a 9!
Si ricomincia, Luca Floris e Christian Mancini segnano ancora, così come non sbaglia Luca Melis. Al 26° rigore risulta decisiva la parata di Alessandro Arrus sul tiro di Francesco Doneddu. 11 a 10, in finale ci va il Villasimius.
Per il Carbonia l’eliminazione ha il sapore della beffa, perché ha letteralmente dominato la partita dopo aver “regalato” il goal all’alba della partita.
La Coppa Italia per il Carbonia va in archivio, ora bisogna rituffarsi sul campionato, perché la classifica “piange” con soli 8 punti e domenica al “Carlo Zoboli” arriva l’Alghero. Dopo sei sconfitte e 1 pareggio nelle ultime sette partite, la vittoria è d’obbligo, in attesa dei rinforzi in arrivo dal mercato di riparazione.
Il Villasimius in finale troverà l’Ossese che ha eliminato il Budoni, capolista in campionato insieme al Monastir, pareggiando 1 a 1 il ritorno dopo aver vinto 2 a 1 in casa due settimane fa.
Le formazioni iniziali.
Carbonia: Doneddu Davide, Chidichimo, Broglia, Caverzan, Ricci, Mancini Christian, Isaia, Tocco, Doneddu Francesco, Sartini, Cocco Danilo. A disposizione: Atzeni Mirko, Atzeni Stefano, Garcia, Carboni, Cocco Gianluca, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini Nicola. All. Diego Mingioni.
Villasimius: Arrus, Zedda, Loi, Magnin, Arnaudo, Pucinelli, Valentini, Melis, Floris, Sakho, Beugré. A disposizione: Sanna, Mastino Andrea, Gonzales, Ragucci, Argiolas, Marci, Sissoko, Oli Oro, Miranda. All. Nicola Manunza.
Arbitro: Luca Sanna di Sassari.
Assistenti di linea: Alessandro Anedda di Cagliari e Michele Piras di Olbia.
Spettatori: 70.
Marcatori: al 5′ Beugrè (V).
Caldi di rigore: Floris (V) goal; Mancini Christian (C), goal; Melis (V), goal; Doneddu Francesco (C), goal; Marci (V), parato; Broglia (C), parato; Magnin (V), goal; Ricci (C), goal; Loi (V), goal; Sartini (C), goal; Arnaudo (V), goal; Mancini Nicola (C), goal; Oli Oro (V), goal; Moreno (C), goal; Zedda (V), goal; Isaia (C), goal; Miranda (V), goal; Garcia (C), goal; Sissoko (V), parato; Chidichimo (C), palo; Arrus (V), goal; Doneddu Davide (C), goal; Floris (V), goal; Mancini Christian (C), goal; Melis (V) goal; Doneddu Francesco (C), parato.
Giampaolo Cirronis

Il Carbonia a Villasimius si gioca questo pomeriggio (dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda di Cagliari e Michele Piras di Olbia, fischio d’inizio ore 15.00), l’accesso alla finale della Coppa Italia di Eccellenza. Le due squadre partono dal 2 a 1 maturato due settimane fa a Carbonia per la squadra di Diego Mingioni che ha a disposizione due risultati su tre. In caso di vittoria con un solo goal di scarto per il Villasimius (non valgono più doppio i goal realizzati in trasferta), si andrebbe direttamente ai calci di rigore.

Il Carbonia si presenta con l’organico al completo (rispetto alla gara di andata non c’è Samuele Mastropietro, svincolato dalla società), che potrebbe essere rinforzato nei prossimi giorni sul mercato di riparazione. La squadra biancoblù arriva da una lunga serie negativa in campionato, sei sconfitte e un pareggio nelle ultime sette giornate, ma il tecnico confida in una reazione e nella qualificazione alla finale che potrebbe costituire una svolta per superare la crisi.

Il Villasimius, da parte sua, s’è appena rinforzato sul mercato con gli innesti degli attaccanti Luc-Didier Oli Oro e Sissoko Keita Makan, arrivati per coprire il vuoto lasciato dalla partenza di Lorenzo Camba, e arriva all’impegno odierno rinfrancata dalle preziosa vittoria ottenuta sabato scorso al Monteponi di Iglesias contro la squadra di Giampaolo Murru.

Nell’altra semifinale si affrontano Budoni ed Ossese, con la squadra di Giacomo Demartis avanti in partenza grazie al 2 a 1 maturato due settimane fa a Ossi. Dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Andrea Orrù di Sassari e Samuel Fronteddu di Nuoro.

Le quattro squadre semifinaliste sono le protagoniste delle ultime due edizioni della Coppa Italia, vinte nel 2023 dal Budoni sul Carbonia ai calci di rigore, un anno fa dall’Ossese sul Villasimius.

Nella foto di copertina il Carbonia di Diego Mingioni.