29 March, 2024
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Oltre duecento persone da tutto il Sud Sardegna hanno partecipato venerdì sera, alla proiezione del film “Senza possibilità di errore – Il Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico” tenutasi a Cagliari e organizzata dal CNSAS della Sardegna con Il Club Alpino Italiano, sezione di Cagliari.

Realizzato dal regista Mario Barberi per GiUMa Produzioni e presentato alla scorsa edizione del Trento Film Festival, il film è stato proiettato a Cagliari in anteprima regionale, in una affollatissima sala conferenze del THotel, con una grande partecipazione di appassionati di montagna, operatori delle attività outdoor e rappresentanti delle istituzioni.

Un susseguirsi di immagini e racconti sulle operazioni di soccorso più rappresentative hanno tenuto con il fiato sospeso i presenti, interessati dal conoscere cosa accade dietro ad ogni intervento, sia esso in alta quota, in grotta o in forra e dalla scoperta delle varie figure professionali facenti parte della complessa macchina del soccorso e indirizzate da un obiettivo comune: quello di salvare la vita.

L’evento è proseguito con l’incontro col pubblico dove, attraverso gli approfondimenti proposti da Rossella Romano, giornalista del TGR Sardegna che ha coordinato l’evento, si è entrati nel vivo dell’attività del Corpo in ambito regionale, con gli interventi del presidente regionale del CNSAS Sardegna, Carlo Taccori, del vice presidente nazionale del CNSAS, Alessandro Molinu, e dell’indissolubile legame con il Club Alpino Italiano, illustrato da Pierfrancesco Boy, presidente della sezione di Cagliari del CAI.

Sul tavolo dei relatori anche i vicepresidenti regionali del CNSAS Sardegna, Gavino Canu e Guido Biavati, il delegato della XXIX Zona Alpina (Sardegna), Simone Perra e il direttore della Scuola regionale alpina, Fabrizio Mei con i quali si è avuto modo di approfondire numerose tematiche legate al soccorso: dalle nuove tecnologie impiegate in intervento alla formazione dei tecnici, senza dimenticare le modalità di attivazione dei soccorsi e i consigli utili per frequentare la montagna in sicurezza.

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Il presidente del Servizio Regionale Sardegna e il vice presidente Nazionale del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) salutano con soddisfazione i provvedimenti della Giunta regionale per l’avvio del servizio di Elisoccorso regionale.

«Come Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna abbiamo apprezzato e colto l’importanza del passaggio epocale con cui la Giunta regionale ha provveduto allo stanziamento dei fondi ed all’avvio delle procedure di gara per l’affidamento del Servizio di Elisoccorso Regionale, una scelta politica strategica e lungimirante sinora mai intrapresa – dice Carlo Taccori, presidente del Servizio Regionale Sardegna Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico –. Una scelta che ha finalmente indirizzato il sistema di emergenza isolano verso uno standard operativo che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) conosce bene grazie all’impegno quotidiano presso le realtà nazionali in cui l’Elisoccorso del Sistema Sanitario Regionale è al servizio della comunità e che abbiamo sempre cercato di sostenere anche per la Sardegna sin dai primi servizi sperimentali, effettuati con la nostra collaborazione già dal 2000.

Il modello di Elisoccorso che conosciamo, applicato in tutte le Regioni Italiane e che auspichiamo si concretizzi presto anche in Sardegna, è per i cittadini della nostra regione e per il sistema di emergenza urgenza un elemento cardine dell’organizzazione sanitaria regionale nel suo complesso.

In Sardegna serve un servizio di Elisoccorso efficiente, lo impone l’Europa e lo dice anche il buon senso. Finalmente si darà forma alle risposte alle esigenze dei sardi con la pubblicazione del bando.

Le tre basi, collocate all’interno dei tre maggiori aeroporti dell’Isola Cagliari Elmas ed Alghero Fertilia e Olbia Costa Smeralda – conclude Carlo Taccori -, sono le uniche soluzioni che al momento garantiscono il supporto logistico e funzionale necessario ad un avvio immediato del servizio ed alla piena operatività del personale tecnico e sanitario coinvolto.»

«L’elisoccorso vanta esperienze trentennali nel panorama italiano, un modello di eccellenza apprezzato a livello mondiale per l’integrazione delle competenze degli operatori coinvolti e per le capacità operative espresse – aggiunge Alessandro Molinu, vice presidente nazionale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico –. È importante partire subito, sarà poi lo storico operativo a consentire di cucire nel tempo un modello perfettamente rispondente alle esigenze del territorio regionale. È davanti agli occhi di tutti che la Sardegna in questo momento è il fanalino di coda ma con davanti la grande possibilità di colmare istantaneamente un vuoto che dura da troppo tempo.

Personalmente da sardo e da vice presidente nazionale del Soccorso Alpino – conclude Alessandro Molinu – non posso che auspicare un sostegno trasversale da parte di tutte le forze politiche affinché questo prezioso servizio salvavita venga messo a disposizione di tutti i cittadini sardi in tempi brevi.»