24 April, 2024
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Con riferimento al dibattito che, nelle ultime settimane, ha preceduto la settantesima edizione del Festival di Sanremo, il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM) ritiene inaccettabili parole e stereotipi utilizzati dal conduttore e direttore artistico del Festival, Amadeus, per presentare le undici donne che lo accompagneranno sul palco dell’Ariston e, ancor più, la scelta di includere tra i concorrenti del Festival il cantante Junior Cally, autore e interprete di testi e canzoni estremamente violente e sessiste.

In Italia, il contrasto alla violenza contro le donne e il conseguimento di una effettiva parità tra i generi restano ancora fortemente condizionati dagli stereotipi e dalla cultura sessista, troppo spesso presenti nel discorso mediatico nazionale, nel quale le donne continuano a essere marginalizzate e, come nell’esempio recente, rappresentate in modo palesemente stereotipato o, peggio ancora, apertamente sessista e violento.

“Stereotipi e sessismo incidono nell’immaginario e nell’agire collettivo e creano  condizioni per una giustificazione e una perpetuazione della violenza maschile sulle sproporzionata”, come affermato in premessa al Piano Nazionale Antiviolenza. I media, con la loro capacità di influenzare l’opinione pubblica, sono uno dei cardini delle società democratiche e, in quanto tali, hanno il dovere di garantire la libertà d’informazione, la diversità di opinione e rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e della dignità personale e di lottare contro tutte le forme di discriminazione e di disuguaglianza.

Il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna (CORECOM), in qualità di organo di consulenza per l’elaborazione e l’attuazione delle sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media in merito al rischio legato alle rappresentazioni e discriminazioni sessiste e sostiene l’importanza di favorire una rappresentazione positiva delle donne, anche attraverso un corretto linguaggio di genere, nelle notizie, nella cronaca e nella produzione mediatica in generale.

Il Corecom Sardegna ricorda infine che l’utenza televisiva è costituita anche da minori e che il Codice di autoregolamentazione Tv e minori, sottoscritto dalle Imprese televisive pubbliche e private, ne riconosce il diritto a essere tutelati da messaggi che possano nuocere alla loro integrità psichica e morale.

La Presidente
Susi Ronchi

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Con il brano “Billy Blu“, Marco Sentieri compie la straordinaria impresa di raggiungere il palco dell’Ariston, dove si esibirà tra i finalisti di Sanremo Giovani al 70° Festival della Canzone Italiana, dal 4 all’8 febbraio 2020. Nel serratissimo “duello” con Shari, dopo il pareggio decretato dalla giuria in studio (composta da Pippo Baudo, Carlo Conti, Antonella Clerici, Gigi D’AlessioPiero Chiambretti a cui Marco ha ricordato Giorgio Faletti in “Minchia signor tenente“) ed un punto a testa tra giuria demoscopia e commissione RAI capitanata da Amadeus, è stato decisivo il televoto da casa ed il pubblico televisivo ha premiato l’artista campano. Il brano di Marco Sentieri, che tratta la delicata tematica del bullismo, porta la prestigiosa firma del compianto autore scomparso a febbraio di quest’anno, Giampiero Artegiani.

«Ieri sera ho vissuto un’emozione fortissima, ma allo stesso tempo ero concentrato nel far arrivare un messaggio a cui tengo troppo – dice Marco Sentieri -. Spero di essere arrivato al cuore di tutti, sia dei bullizzati che dei bulli. Il mio risveglio non c’è ancora stato, mi sembra di sognare.»