4 May, 2024
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La Sala Anfiteatro dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna ha ospitato oggi la conferenza stampa di presentazione della partita Italia-Repubblica Ceca che giovedì sera si giocherà a Cagliari (ore 20.30, diretta Sky Sport HD). I biglietti per assistere alla partita sono disponibili su www.boxofficesardegna.it.

Il primo a prendere la parola è stato Bruno Perra, Presidente del Comitato Regionale Sardegna. «Ringrazio tutte le istituzioni che ci hanno permesso di ospitare una partita così importante e ringrazio il presidente Petrucci per aver scelto Cagliari ancora una volta. Abbiamo organizzato una serie di eventi collaterali a margine della partita. Giovedì al PalaPirastu sarà inaugurato il nuovo tabellone elettronico, lunedì sera abbiamo organizzato un Clinic tenuto da Andrea Capobianco e Matteo Panichi, alla presenza di 200 tra allenatori e tecnici. Per noi questi giorni rappresentano un momento importante di confronto con l’Italia e con l’Europa».

A fare gli onori di casa è stato l’assessore dello Sport della Regione Sardegna Andrea Biancareddu. «Ho un passato da giocatore di Prima Categoria a Tempio Pausania, con la mia squadra non vincevo quasi mai ma ho imparato tantissime cose. Il basket, come ogni altro sport, rappresenta un momento di inclusione straordinario. La presenza della Nazionale Femminile in Sardegna mi rende felice, sono in carica da soli sei mesi e ho già ottenuto un regalo fantastico. Per questo ringrazio tutti: CONI, FederBasket e Comitato Regionale.»

Il presidente del Consiglio comunale del cmune di Cagliari Edoardo Tocco si è rivolto alle Azzurre, presenti in blocco alla conferenza stampa. «So che vi attende un compito difficile ma noi vi sosterremo. Per tanti anni sono stato un dirigente del Cus Cagliari, la pallacanestro è uno sport che conosco e amo. Speriamo che questa sia l’occasione per far partire il progetto legato al nuovo palasport da costruire nella nostra città».

E’ stata poi la volta del presidente CONI Regionale Sardegna Gianfranco Fara. «Seguo le Azzurre regolarmente in televisione, è un piacere e un onore ospitarle a Cagliari e mi auguro che presto si possa tornare ai fasti della squadra di Mabel Bocchi.»

Coach Andrea Capobianco ha voluto sottolineare l’attaccamento alla Maglia Azzurra delle sue giocatrici. «Le ho allenate, le ho viste in televisione e le ho ritrovate come le ricordavo. Un gruppo che ha tanta voglia di vincere con la Nazionale. I giorni per preparare la partita sono pochissimi, la Repubblica Ceca è un avversario ostico ma vi posso fare una promessa. Queste ragazze daranno tutto in campo, giocheranno con la testa e col cuore e sapranno coinvolgere il pubblico di Cagliari, da cui ci aspettiamo un grande sostegno.»

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato “Insegnare la Pallacanestro a Scuola”, il manuale EasyBasket per la Primaria di primo e secondo grado firmato dallo Staff Tecnico Minibasket FIP e in particolare da Maurizio Cremonini. «Se dovessi iniziare con i ringraziamenti non finirei mai, perché il MiniBasket ha bisogno di attenzioni e di occasioni come questa. Quando sfoglierete il libro vi chiedo di guardare gli occhi felici dei bambini. Non li conoscevamo, non avevano mai giocato a basket e questa per noi è stata una gioia doppia. La scuola media e secondaria può essere un bacino straordinario per noi, ci sono tantissime ragazze che arrivate alla scuola secondaria smettono di fare qualsiasi tipo di attività fisica. Noi siamo partiti dal gioco, convinti che l’approccio ludico fosse quello vincente. Speriamo di portare qualche altro bambino e qualche altra bambina al nostro sport, quest’anno abbiamo lanciato l’hashtag #minibasketforlife perché vorremmo che si iniziasse a giocare a pallacanestro da bambini e poi non si smettesse più.»

Ha chiuso la conferenza stampa il presidente FIP Giovanni Petrucci. «Siamo grati al presidente Perra per la sua ospitalità, recentemente siamo venuti a Cagliari anche con la Nazionale Maschile. Giovedì ci attende una partita difficile ma io sono fiducioso sulle qualità di questa squadra che negli ultimi sei anni è arrivata sempre a un passo da raggiungere l’obiettivo. Sono convinto che a breve faremo anche quel passo, nello staff abbiamo inserito Raffaella Masciadri nel ruolo di Team Director e Kathrin Ress come assistente allenatore. Addizioni importanti, giocatrici che alla causa Azzurra hanno dato tantissimo. In panchina è tornato Andrea Capobianco, grande allenatore e grandissimo uomo. A chi mi dice che fa troppe cose rispondo che se sei bravo puoi fare tutto.»

Le Azzurre

Olbis Andrè Futo (’98, 1.86, Centro, Famila Schio)

Martina Bestagno (’90, 1.89, Centro, Umana Reyer Venezia)

Debora Carangelo (’92, 1.69, Playmaker, Umana Reyer Venezia)

Sabrina Cinili (’89, 1.91, Ala, Famila Schio)

Martina Crippa (’89, 1.78, Guardia, Famila Schio)

Valeria De Pretto (’91, 1.85, Ala, Umana Reyer Venezia)

Francesca Dotto (’93, 1.70, Playmaker, Famila Schio)

Elisa Ercoli (’95, 1.90, Centro, Geas Sesto San Giovanni)

Gaia Gorini (’92, 1.81, Playmaker, Umana Reyer Venezia)

Jasmine Keys (’97, 1.90, Ala, Famila Schio)

Sara Madera (’00’, 1.86, Ala/Centro, Le Mura Lucca)

Samantha Marie Ostarello (’91, 1.88, Ala, San Martino di Lupari)

Elisa Penna (’95, 1.91, Ala, Umana Reyer Venezia)

Nicole Romeo (’89, 1.66, Playmaker, Virtus Eirene Ragusa)

Giorgia Sottana (’88, 1.75, Guardia, Flammes Carolo Basket, Francia)

Cecilia Zandalasini (’96, 1.85, Ala, Fenerbahce, Turchia)

Lo staff

Presidente federale: Giovanni Petrucci

Segretario generale: Maurizio Bertea

Capo delegazione: Gaetano Laguardia

Allenatore: Andrea Capobianco

Assistenti allenatori: Massimo Romano, Kathrin Ress

Preparatore Fisico: Matteo Panichi

Medico: Piergiuseppe Tettamanti

Fisioterapista: Davide Pacor

Osteopata: Giampaolo Cau

Team Director: Raffaella Masciadri

Addetto Stampa: Giancarlo Migliola

Addetto ai Materiali: Francesco Forestan

Team Manager: Marco Gatta

Videomaker: Marco Cremonini

Il Programma

10 novembre

Ore 23.00 inizio raduno presso T-Hotel (Via dei Giudicati 66, Cagliari)

11 novembre

Ore 9.30-11.00 allenamento

Ore 20.00-22.30 allenamento

12 novembre

Ore 9.00-11.00 allenamento

Ore 18.00-20.30 allenamento

13 novembre

Ore 9.30-12.30 allenamento

14 novembre

Ore 11.00-12.30 allenamento

Ore 20.30 Italia-Repubblica Ceca

15 novembre

Ore 10.05 trasferimento a Roma c/o Hotel Regent (Via Filippo Civinini 46)

Ore 18.00-20.30 allenamento c/o CPO Acqua Acetosa

16 novembre

Ore 8.45 trasferimento in Aeroporto e volo per Copenaghen

Ore 17.30-19.30 allenamento c/o Gentofte Sportspark (Gentofte)

17 novembre

Ore 10.00-11.00 allenamento

Ore 15.30 Danimarca-Italia

18 novembre

Ore 10.00 Volo Copenaghen-Roma

Ore 12.30 fine raduno

EuroBasket Women 2019 Qualifiers, la formula

Le 33 squadre sono state divise in 9 gironi, sei da quattro squadre e tre da tre. Accedono all’Europeo 14 Nazionali: le prime di ogni gruppo e le cinque migliori seconde. Per il calcolo delle migliori seconde verranno esclusi i risultati ottenuti nel girone contro le squadre quarte classificate.

Il calendario

14 novembre 2019

Italia-Repubblica Ceca; Romania-Danimarca

17 novembre 2019

Danimarca-Italia; Repubblica Ceca-Romania

12 novembre 2020

Romania-Italia; Repubblica Ceca-Danimarca

15 novembre 2020

Repubblica Ceca-Italia; Danimarca-Romania

4 febbraio 2021

Italia-Danimarca; Romania-Repubblica Ceca

7 febbraio 2021

Italia-Romania; Danimarca-Repubblica Ceca

Tutti i Gironi

Girone A: Islanda, Slovenia, Grecia, Bulgaria

Girone B: Israele, Svezia, Montenegro

Girone C: Russia, Svizzera, Bosnia Erzegovina, Estonia

Girone D: ITALIA, Romania, Repubblica Ceca, Danimarca

Girone E: Serbia, Lituania, Turchia, Albania

Girone F: Polonia, Gran Bretagna, Bielorussia

Girone G: Belgio, Portogallo, Ucraina, Finlandia

Girone H: Paesi Bassi, Ungheria, Slovacchia

Girone I: Germania, Lettonia, Croazia, Macedonia del Nord.

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«Vorremmo che lo sport sia praticato da tutti, abili e disabili, vecchi e giovani e per questo finanzieremo sia le grosse società sportive, le grosse Federazioni ma anche e soprattutto le discipline sportive meno conosciute.»

Lo ha detto l’assessore regionale dello Sport, Andrea Biancareddu, nel corso della presentazione della 7ª Conferenza Regionale dello Sport, in programma venerdì 15 novembre a Tempio.

«Vogliamo – ha sottolineato ancora Andrea Biancareddu – che i nostri ragazzi, i nostri bambini, anche per essere distolti dal seguire vie non corrette, abbiano la possibilità di praticare lo sport, qualunque esso sia. Per farlo devono poter avere a disposizione una impiantistica sportiva a posto, funzionale. Per questo faremo un grande Piano di Impiantistica sportiva, proprio per mettere a norma tutte le strutture che abbiamo in Sardegna, sia scolastiche che comunali in modo che, anche per una lotta allo spopolamento, tutti siano messi in condizioni di pratica una disciplina sportiva. Ci saranno 4 milioni e mezzo di euro in più per lo sport. Ogni società avrà qualcosa in maniera proporzionale. Non togliamo niente alle grandi società, ma aggiungeremo fondi alle piccole realtà.»

Alla Conferenza Regionale dello Sport, l’assessore Andrea Biancareddu ha voluto due testimonial d’eccezione per lanciare un grande messaggio, il presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini e quello della Dinamo Basket, Stefano Sardara. Un grande messaggio che concorderemo con il presidente Christian Solinas, con tutte le forze sociali e politiche e con tutti quelli che parteciperanno alla Conferenza di Tempio, sarà un grande messaggio per questa rivoluzione dello sport che io tenterò di fare o almeno di proverò. Lo sport visto anche in ottica anti spopolamento e di compartecipazione sociale.

«Le novità – ha sottolineato Andrea Biancareddu – sono che, da quest’anno, lo sport deve avere più funzioni rispetto  a quella prettamente agonistica. Intitolando la manifestazione “Lo Sport è Vita” si è voluto mettere in rilievo anche la funzione sociale inclusiva, economica e turistica dello sport. Dovremmo fare un articolo di legge che consenta anche di avere l’attrezzatura sportiva per chi non supera un certo ISEE ma nel frattempo pregheremo le varie Società sportive di mettere a disposizione dei più deboli almeno il minimo di attrezzatura sportiva. Ricordo poi anche la funzione turistica dello sport che si trasforma in economia. Unendo lo sport ai beni culturali e alle nostre coste, si potrà generare un giusto mix operativo per rilanciare la nostra Isola. Questo è il nostro messaggio che rilanceremo a Tempio.»

Tra i premiati durante l’importante appuntamento triennale, ci sono l’atletica leggera con Filippo Tortu, cittadino onorario di Tempio, il canottaggio con Stefano Oppo ed il rally con Vittorio Musselli. Alla Conferenza Regionale dello Sport si parlerà anche degli sport per disabili, con la presenza della presidente del Comitato Paralimpico Regionale, Cristina Sanna.

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Verrà presentato domani, mercoledì 6 novembre, alle 11.00, a Villa Devoto, “Casa Sardegna”, il progetto della Regione che prevede anche la promozione di iniziative realizzate di concerto con Cagliari Calcio e Dinamo Sassari, rivolto agli emigrati sardi e ai loro familiari in Italia e all’estero.

Interverranno il presidente della Regione, Christian Solinas, e gli assessori del Lavoro, Alessandra Zedda, e della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu.

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Si è conclusa l’istruttoria relativa alle borse di studio per l’anno accademico 2019-2020 per l’Ersu di Sassari. Lo ha detto l’assessore regionale della pubblica istruzione, Andrea Biancareddu unitamente al presidente dell’Ersu di Sassari, Massimo Sechi.

L’avviso iniziale prevedeva uno stanziamento di 12 milioni e 200 mila euro. Al termine dell’istruttoria redatta dagli uffici, risulta che gli studenti aventi diritto sono 3.733 per un importo complessivo di 14 milioni e 450mila euro.

L’assessore Andrea Biancareddu evidenzia l’importante funzione che le borse di studio rivestono, al fine di garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli, a prescindere dalla loro situazione finanziaria e ha comunicato  la  volontà di individuare subito le risorse necessarie per assicurare a tutti gli studenti presenti in graduatoria, l’erogazione della borsa, anche a valere sulle risorse già nella disponibilità dell’Ente, compreso l’avanzo di amministrazione.

 

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L’assessorato della Pubblica istruzione ha finanziato i comuni di Cagliari e Sassari per l’assegnazione di posti di studio gratuiti nei Convitti Nazionali “Vittorio Emanuele” di Cagliari e “Canopoleno” di Sassari. L’assessore Andrea Biancareddu ha autorizzato le direttive per il conferimento di nuovi posti gratuiti aggiuntivi per l’anno scolastico 2019 /2020. L’importo complessivo è di 222 mila euro per i convittori e semiconvittori (97.543 euro per Cagliari e 124.316 per Sassari).

Andrea Biancareddu ricorda che i convittori sono studenti iscritti alle scuole interne all’Istituto oppure esterne al medesimo, ai quali viene offerto vitto e alloggio e la possibilità di utilizzare una serie di spazi comuni per attività extracurriculari al fine di evitare le problematiche connesse al rientro quotidiano nella propria abitazione. I semiconvittori sono invece studenti che frequentano esclusivamente le scuole interne all’Istituto e sono coinvolti in attività che hanno inizio dopo la fine delle lezioni ordinarie, proseguono con il pranzo, con gli impegni ludico-ricreativi e con quelli didattici. La loro presenza giornaliera nell’Istituto termina con la conclusione delle suddette attività. Confermata l’entità del corrispettivo da attribuire ai Convitti per la frequenza di posti gratuiti di studio per alunno. Le eventuali somme residue degli anni scolastici precedenti potranno essere utilizzate dai singoli Convitti, per l’assegnazione di ulteriori posti gratuiti di studio nell’anno scolastico 2019/2020.

 

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Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, la Giunta regionale ha deciso di incrementare i fondi, per l’anno scolastico 2019/2020, destinati al sostegno del servizio del trasporto scolastico organizzato dagli Enti locali, quale strumento necessario per attenuare gli effetti del processo di dimensionamento della rete formativa richiesto dal ministero dell’Istruzione. Tre milioni di euro sono stati riservati a tutti i Comuni in cui non è presente la scuola primaria o la scuola secondaria di primo grado e la scuola dell’infanzia statale o paritaria, dove pur essendo presenti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ci sono delle frazioni geografiche, in cui allo stato attuale sono residenti degli studenti che frequentano le scuole. Recentemente, con una nota firmata dall’assessore Andrea Biancareddu, è stata inoltre fatta chiarezza sulla legittimità dell’erogazione di tale servizio a titolo totalmente gratuito, dopo i dubbi sollevati da alcuni Comuni e dall’ANCI, e si è evidenziato come la normativa regionale esistente ben consenta l’erogazione di un servizio gratuito. Anche la recentissima approvazione della norma sulle misure urgenti in materia di trasporto scolastico non ha fatto altro che ribadire il principio della possibile piena gratuità del servizio e anche il sostegno da parte dell’Amministrazione regionale può arrivare fino al 100% di quanto richiesto dagli Enti locali interessati.

«Fino ad oggi – spiega l’assessore Andrea Biancareddu – il riparto delle somme disponibili ha preso in considerazione diverse variabili, fra cui innanzitutto la presenza o meno dei diversi ordini e gradi di scuola nel territorio comunale o nelle frazioni, ovvero l’associazione fra Comuni, o ancora la parametrazione composta basata sull’indicatore “Tempo di percorrenza annuo ponderato in base al numero degli studenti”, ovvero il prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ponderato in modo inversamente proporzionale al numero degli studenti che usufruiscono del servizio.»

L’assessore, pur confermando la limitazione del beneficio ai Comuni (o almeno alle frazioni) dove non sono presenti determinate tipologie di scuole, ritiene che questo meccanismo oggi debba essere in parte rivisto, in quanto implica l’adozione in fasi successive di una serie di meccanismi perequativi non compatibili con l’efficienza della procedura di erogazione delle risorse e che vada individuata una più equa misura di proporzionalità, fra gli innegabili costi fissi del servizio e l’esigenza di tener conto del numero di bambini effettivamente trasportati e le distanze che i mezzi devono percorrere per raggiungere le scuole.

La Giunta Solinas ha proposto di adottare i seguenti criteri di riparto dello stanziamento disponibile, pari a 3 milioni di euro. Il 65% (1.950.000) andrà ai Comuni non associati e il 35% (1.050.000) va alle forme associative fra Comuni previste dal decreto legislativo. Le somme ripartite per entrambe le categorie seguiranno due criteri. Il 40% in egual misura su tutti gli enti aventi diritto, il 25 % in base al tempo di percorrenza (il “Tempo di percorrenza annuo” è dato dal prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ed è determinato considerando il tragitto percorso, secondo l’itinerario più breve, dal primo punto di partenza, individuato da ciascun Ente, alla scuola di destinazione ultima, ottenendo i dati relativi alle distanze e ai relativi tempi di percorrenza mediante l’utilizzo di un unico motore di ricerca 35% in base al numero degli studenti.

 

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C’è un nuovo gruppo in Consiglio regionale: “Udc-Cambiamo!”. Ne fanno parte i cinque consiglieri già aderenti allo Scudo crociato (Oppi, Sechi, Biancareddu, Gallus, Moro) ed il consigliere più votato delle ultime elezioni regionali, l’ormai ex di Forza Italia, Antonello Peru, cofondatore del movimento che ha in Giovanni Toti il suo leader.

A battezzare il nuovo raggruppamento della maggioranza di centrodestra, i vertici regionali delle due forze politiche, Antonello Peru e Giorgio Oppi che, in un incontro con i giornalisti, hanno illustrato obiettivi e strategie dell’intergruppo che conta sei rappresentanti in seno all’Assemblea sarda e che si propone «di rilanciare l’azione politica della maggioranza e dare nuovo impulso all’intera Sardegna».

«Non ho lasciato Forza Italia – ha attaccato Antonello Peru – per il semplice motivo che Forza Italia, soprattutto in Sardegna, non esiste più ed ha concluso il suo ciclo politico.» L’ex vice presidente del Consiglio regionale si è detto quindi onorato di essere tra i fondatori di “Cambiamo! Con Toti” ed ha indicato nell’area centrista il “naturale” riferimento del nuovo movimento che «restituirà ruolo e dignità ai territori e a chi raccoglie il consenso nei territori». «Ripartire dal basso e da chi dimostra di avere passione per la politica e la Sardegna – ha proseguito il leader di Cambiamo nell’Isola – è la nostra missione e sono certo che solo così potremo proseguire con le adesioni di amministratori e di quanti vogliono impegnarsi per costruire una Sardegna migliore».

Soddisfatto il capo storico dell’Udc sarda, Giorgio Oppi, che ha sottolineato la crescita del raggruppamento centrista ed, in apertura del suo intervento, ha lanciato un primo segnale alla coalizione che guida la Regione: «Restiamo nella maggioranza ma pretendiamo rispetto, perché i numeri, sono numeri». In particolare, il decano dei consiglieri regionali si è rivolto all’assessore della Sanità e, riferendosi alle dichiarazioni rese a proposito del salvataggio dei punti nascita negli ospedali dei centri minori, ha affermato: «Non bastano più le parole, perché dopo otto mesi che si sta al governo, bisogna incominciare a parlare con i fatti».

Concetto ripreso anche dall’assessore della Cultura in quota Udc, Andrea Biancareddu, che nel salutare con favore la costituzione del nuovo gruppo consiliare, ha parlato «di pragmatismo e politica del fare e non degli annunci», auspicando un’accelerata della maggioranza in materia di trasporti, urbanistica e sanità. «Bisogna aumentare il ritmo», ha chiosato Giorgio Oppi mentre Antonello Peru è ritornato sulla cosiddetta “questione Nord” («non si può pensare di governare la Sardegna cancellando metà della nostra Isola»).

«Pronti a collaborare ma in Agricoltura serve un cambio di passo», ha aggiunto Pietro Moro prima di insistere sulla necessità di “un riconoscimento” per il Nord Sardegna, mentre Domenico Gallus ha presentato due nuove adesioni all’Udc nel Consiglio comunale di Oristano: Tonio Franceschi (presidente del consiglio ed eletto nei Riformatori sardi) e Vincenzo Pecoraro (già indicato sindaco da un raggruppamento civico).

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La II commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), a conclusione dell’audizione dell’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu (Udc), ha espresso, a maggioranza (5 consiglieri a favore e 4 astensioni dalla minoranza), parere favorevole alla deliberazione n. 39/31 del 3 ottobre 2019 (modificativa della delibera n. 32/50 dell’8 agosto 2019) che programma le risorse nazionali e quelle regionali finalizzate alla tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche.

In applicazione della norma italiana (legge n. 482) sono state assegnate, per l’anno in corso, 698.773 euro, di cui 667.782 euro per la lingua sarda e 30.991 euro per il catalano di Alghero. A valere sui capitoli del bilancio regionale (legge n. 6/2012 “Integrazione regionale dei contributi statali erogati agli Enti locali”) si sono rese, invece, disponibili 500.000 euro da ripartire tra la lingua sarda e le minoranze linguistiche del gallurese, del sassarese e del tabarchino. L’assessore, sollecitato anche dagli interventi dei consiglieri Francesco Stara e Laura Caddeo (Progressisti), Desirè Manca (M5S) e Piero Comandini (Pd) ha assicurato l’efficace integrazione tra le risorse statali e quelle regionali, prevista dalla normativa regionale in materia di lingua sarda (legge regionale n. 22/2018), «attraverso l’applicazione dei medesimi criteri di assegnazione delle risorse indipendentemente dai fondi utilizzati».

I soggetti che potranno partecipare all’avviso pubblico sono gli Enti locali, le Camere di commercio e l’Ats ed i progetti devono essere finalizzati all’attivazione degli sportelli linguistici, la realizzazione di attività di formazione e altre attività di carattere culturale. Premialità sono previste per chi presenta progetti che attivino collaborazioni con scuole, musei e università; con attività commerciali o artigianali e per coloro che adotteranno la denominazione ufficiale bilingue dell’ente proponente e delle sue articolazioni (sia su supporto cartaceo che informatico).

A seguire la II commissione ha proceduto con l’audizione dei responsabili del progetto Fri.Sa.Li. World, Raffaele Franzese (coordinatore nazionale della rete delle istituzioni scolastiche) e Anthony Muroni (coordinatore del comitato tecnico scientifico costituito presso la biblioteca del Senato), per l’illustrazione dell’iniziativa che coinvolge una rete di scuole sarde nella realizzazione del progetto triennale di ricerca internazionale “Le ragioni dell’emigrazione nel secondo dopoguerra”, condotto in collaborazione con la commissione biblioteca e l’Archivio storico del Senato, unitamente a network scolastici costituiti in Australia, Canada, Usa ed Argentina.

Una proposta apprezzata e salutata con favore sia dai consiglieri della maggioranza che da quelli dell’opposizione che hanno evidenziato l’opportunità del coinvolgimento del Consiglio regionale per una partnership istituzionale, in considerazione anche del consistente numero di studenti sardi (circa 80) e degli istituti scolastici (8) coinvolti. In conclusione dei lavori, il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha dunque assunto l’impegno per garantire, in sede di discussione della finanziaria, il contributo utile per la realizzazione del progetto internazionale Fri.Sa.Li World.

 

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Con la deliberazione di Giunta n. 49/8 del 6 ottobre 2015 si è dato avvio al progetto “Tutti a Iscol@”, avviato dalla Regione con l’obiettivo di innalzare il livello di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, e poi riproposto anche per il biennio scolastico 2018/2019, 2019/2020.

«Un progetto che rischia di non ripartire a causa di una falla nel meccanismo di erogazione dei fondi: le scuole stanno ancora – denuncia Alessandro Solinas, consigliere regionale del M5S -. La Regione sta quindi lasciando nell’incertezza docenti, personale Ata, e tutti i professionisti (tra cui psicologi, pedagogisti e mediatori interculturali) che stanno attendendo di essere contrattualizzati per l’anno scolastico in corso e allo stesso tempo creando disagio agli studenti che non possono godere dei servizi che tale contrattualizzazione avrebbe loro garantito.»

«Il progetto Tutti a Iscol@ – spiega il consigliere regionale del M5S – si articola in tre Linee di Attività: Linea A, tesa al rafforzamento e miglioramento delle competenze di base grazie all’immissione di nuovi docenti e di personale ATA di supporto; Linea B, finalizzata a migliorare la qualità dell’offerta formativa; Linea C, volta al superamento delle condizioni di svantaggio personali, familiari e relazionali degli studenti attraverso azioni di sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale. Tutti a Iscol@ prevede l’erogazione di sovvenzioni per le scuole suddivise in due quote: un acconto pari al 90%, e un saldo pari al 10%, a chiusura delle attività di ciascun anno scolastico.»

«Le scuole ammesse hanno ricevuto l’acconto relativo all’anno scolastico 2018/2019, svolto le attività previste, ma – evidenzia ancora Alessandro Solinas – finora non hanno ricevuto il pagamento del saldo. Fatto ancora più grave non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione in merito alla prosecuzione nell’anno scolastico 2019/2020 dei progetti finanziati.»

Per questo, Alessandro Solinas si rivolge al Governatore e all’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, per conoscere le ragioni per le quali le scuole sarde si trovano in questa situazione di grave difficoltà: «Chiedo loro se intendano confermare la prosecuzione, per l’Anno scolastico 2019/2020, delle attività progettuali sovvenzionate con l’avviso “Tutti a Iscol@,” e in caso affermativo, quali atti e misure intendano adottare per consentire alle scuole di procedere senza ulteriore ritardo alla selezione e alla contrattualizzazione del personale – docente, ATA e specialistico necessario per l’attuazione del progetto. E, soprattutto, come intendano erogare al più presto il saldo dovuto».

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Quattro giorni di presentazioni e dibattiti per raccontare attraverso i libri e i grandi nomi della narrativa sarda e nazionale “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti”. Appuntamento a Macomer, da giovedì 17 a domenica 20 ottobre, per la diciottesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna. Una manifestazione che, ospitata al Centro Polifunzionale e alle Ex Caserme Mura, proporrà oltre cinquanta eventi con nomi di assoluto rilievo della narrativa come il Premio Campiello Mariolina Venezia che parlerà del suo personaggio Imma Tataranni, lo scrittore da dodici milioni di copie vendute in tutto il mondo Massimo Valerio Manfredi, gli autori sardi rivelazione Cristina Caboni e Gesuino Némus, l’attrice Francesca Reggiani, insieme ai giornalisti Marino Bartoletti e Alessandro Cecchi Paone. Grande spazio sarà dato anche alla letteratura per ragazzi e ai più piccoli, con numerosi laboratori creativi e la presenza di autori del calibro di Daniele Aristarco, Alessandro Ferrari, Anna Dalton, Giorgia Benusiglio, Margherita Pellegrini, Dario Mura, Gianfranco Liori, Roberta Balestrucci ed Andrea Pau Melis. E poi ancora libri e autori, come lo scienziato gavoese Marco Buttu, l’atleta di sport estremi Roberto Zanda, il giornalista e scrittore Vindice Lecis, lo speaker radiofonico Rosario Pellecchia, l’autrice di thriller Barbara Baraldi, il poeta Claudio Moica, e gli scrittori Sergio Onnis e Pier Luigi Cherchi con le loro storie di Sardegna.

Il tema della mostra sarà approfondito in una conferenza dalla psichiatra Noemi Sanna, mentre un incontro con lo studioso Carmelo Piras celebrerà i settant’anni dalla scoperta della celebre “Veneretta di Macomer”, la statuetta più antica mai rinvenuta in Sardegna.

Non mancheranno poi musica e teatro, con un inedito Piero Marras che proporrà ai più giovani le sue “Storie liberate”, l’ex cantante dei Tazenda Beppe Dettori in scena con un progetto sui centenari di Sardegna, e l’attrice e autrice Marta Proietti Orzella.

Spazio poi al cinema, con la rassegna sulla Sardegna proposta dal Centro Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria con quattro pellicole d’autore sulla storia della nostra isola, e la prima assoluta del cartone animato “Un fenicottero chiamato Tango”.

Infine le mostre: ben sette, tra cui il progetto fotografico sui centenari di Daniela Zedda, i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, e “Lughené” di Maurizio Quarello.

La manifestazione, voluta dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, è organizzata dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.

La manifestazione è stata presentata stamattina a Cagliari nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e a cui hanno reso parte il segretario particolare dell’assessore Andrea Biancareddu, Alberto Zonchello, il direttore generale dell’assessorato Renato Serra, il presidente della commissione consiliare Cultura Alfonso Marras, l’assessore della Cultura del comune di Macomer Tiziana Atzori e Claudio Moica della Pettirosso editore.

La diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà giovedì 17 ottobre con l’inaugurazione alle 10.00 presso il Centro Polifunzionale, in via dello Sport (zona industriale Bonu Trau). Alle 11.00 i primi due appuntamenti: il reading del poeta Claudio Moica, autore del libro “Prima che sia tardi” (Pettirosso editore) e, presso il Gazebo, il laboratorio creativo “Il diario delle emozioni” tenuto da Pinuccia Sanna per i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria.

Attività per i ragazzi delle medie invece alle Ex Caserme Mura dove, alle 11.00, al Padiglione Tamuli, Daniele Aristarco presenterà i suoi libri “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere” e “Fake. Non è vero ma ci credo”, tutti editi da Einaudi. A seguire sarà la volta di Alessandro Ferrari, con il suo “Le ragazze non hanno paura” (De Agostini).

Sempre dalle 11.00, ma al Padiglione Filgosa, l’attore Stefano Ledda proporrà ai più piccoli letture di Gianni Rodari tratte dai libri “Filastrocche per tutto l’anno”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra” e “Favole al telefono”.

Nel pomeriggio, il Centro Polifunzionale ospiterà ben cinque presentazioni. Il via alle 16.00, con l’attrice comica Francesca Reggiani che, intervistata dal giornalista Vito Biolchini, presenterà il suo “Sono italiana ma voglio smettere”. Scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, il libro (edito da Feltrinelli) ripropone le migliori performance dell’attrice, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa una voce unica nel nostro panorama teatrale. Un libro che diverte e coinvolge, come tutti i lavori di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni.

Alle 17.00, Anna Dalton, in dialogo con gli speaker di Radio Libera, presenterà il suo nuovo romanzo “La ragazza con le parole in tasca”, edito da Garzanti. Dopo avere sorpreso tutti con l’esordio bestseller “L’apprendista geniale”, Anna Dalton torna con un seguito tanto atteso. In una Venezia magica si dipana una storia che celebra la forza dei desideri, l’importanza dell’amicizia, la magia dell’amore e il valore delle proprie radici. La protagonista ha un obiettivo chiaro, la capacità di raccontare la realtà con la scrittura, e un’arma infallibile per raggiungerlo: le parole.

Già vincitrice del Premio Campiello nel 2007 con il romanzo “Mille anni che sto qui”, Mariolina Venezia è la creatrice di uno dei personaggi emergenti delle serie tv: il sostituto procuratore Imma Tataranni. Il romanzo “Via del Riscatto: Imma Tataranni e le incognite del futuro”, edito da Einaudi, sarà al centro dell’incontro in programma alle 18.00, durante il quale l’autrice dialogherà con lo scrittore Ciro Auriemma. Nei suoi romanzi Venezia tratteggia magistralmente i percorsi umani e psicologici di un mondo, quello del sud e della sua Basilicata, ricco di umanità.

Sempre alle 18.00, al Centro Servizi Culturali Unla ospitato nel Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, prende il via la rassegna di proiezioni dedicate alla Sardegna e curata dei Centri Servizi Culturali Unla di Macomer e Oristano, e dall’Umanitaria di Alghero, Carbonia e Cagliari. “Autonomia Trentanni” è il titolo del primo film che sarà proposto, realizzato nel 1978 e firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa. La pellicola sarà presentata dal direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Claudio Zoccheddu, insieme al direttore dell’Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari Antonello Zanda.

Il programma della prima giornata al Polifunzionale si concluderà alle 19 con un volto notissimo della tv: Alessandro Cecchi Paone. Intervistato dal giornalista Vito Biolchini, Cecchi Paone ripercorrerà la sua lunga vicenda professionale e umana sul filo delle emozioni e delle passioni, in un incontro dal tema “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” in cui dimensione pubblica e privata si intrecceranno. Autore di numerosissimi volumi di divulgazione storica e scientifica, volto di numerose trasmissioni di successo, Alessandro Cecchi Paone ha scritto nel 2013, insieme a Paolo Gambi, “Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà”.

La prima giornata della Mostra si chiuderà alle 21 al Padiglione Tamuli con lo spettacolo “Bianco e nero”, un’originale opera foto-musicale di Lorenzo Fasolo e con la regia di Andrea Lucattelli, e che racchiude immagini, parole e suoni della Sardegna, una terra antica, centenaria, così come i protagonisti del racconto. Le musiche di Beppe Dettori e le fotografie di Luigi Corda si uniscono nella celebrazione dei più longevi testimoni sardi del XX secolo, che nei loro volti e nelle loro anime segnate dal tempo custodiscono il segreto della longevità.

La giornata di venerdì 18 ottobre si aprirà nel segno di Piero Marras. L’artista nuorese, che ha scritto pagine importanti della musica sarda, sarà protagonista, alle 9.00, presso il Centro Polifunzionale di “Storie liberate”, un progetto che trae origine da un importante recupero di lettere dei detenuti nelle carceri isolane rinvenuti recentemente negli archivi delle amministrazioni penitenziarie. Con le sue canzoni Piero Marras propone così un cammino introspettivo dentro un’anima di confine.

Alla stessa ora, presso il Gazebo del Centro polifunzionale, Antonio Dettori terrà un laboratorio di animazione alla lettura per le scuole dell’infanzia e primaria. Si tratta di uno spettacolo interattivo in cui verranno citati racconti e libri per bambini che hanno come tema il mondo degli insetti, al fine di favorire l’espressione delle emozioni, promuovendo il confronto, il rispetto e il dialogo, e stimolando la creatività dei piccoli.

Sempre alle 9.00 inizieranno gli incontri anche ai Padiglioni Filigosa e Tamuli delle Ex Caserme Mura.  Nel primo Francesco Moroni proporrà il laboratorio per i bimbi delle scuole di infanzia e primarie “La bottega delle emozioni”, mentre nel secondo Alessandro Ferrari, Daniele Aristarco ed Andrea Pau Melis si confronteranno per tutta la mattinata con gli studenti delle scuole superiori presentando i libri “Le ragazze non hanno paura”, “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere”, “Fake. Non è vero ma ci credo” e “Fiume Europa”.

Dopo l’incontro con Piero Marras, il programma al Centro Polifunzionale proseguirà alle 10.30 con l’autrice Margherita Pellegrini e l’illustratore Dario Mura, presenteranno “Chi ha bannato l’orco cattivo?” (Pettirosso editore). Il libro racconta attraverso una fiaba i pericoli a cui i bambini incorrono se lasciati soli davanti a un computer collegato alla rete. Un approccio delicato verso una realtà sempre più pericolosa.

Alle 11.3, i ragazzi delle scuole medie incontreranno Roberto Zanda, autore del libro “La vita oltre. Una storia vera di coraggio e rinascita”, edito da Baldini+Castoldi. L’atleta cagliaritano racconterà ai giovani la sua vita prima e dopo la drammatica Yukon Arctic Ultra. Smarritosi tra le nevi canadesi e rimasto 14 ore senza soccorsi, Roberto Zanda ha dovuto subire l’amputazione delle gambe, la mano destra e metà della sinistra. Ma oggi, con le sue protesi ipertecnologiche, il nuovo Roberto Zanda è già intenzionato a ritornare sui sentieri dell’avventura.

Ricco anche il programma del pomeriggio, che al Centro Polifunzionale avrà inizio alle 16.00, con la presentazione del libro di Sergio Onnis “Il colle dei santi” (Pettirosso editore). È la storia di Frate Silenzio, l’uomo più amato e venerato del Settecento sardo, e del convento cagliaritano sul colle di Buoncammino ribattezzato per questo dal popolo “il colle dei Santi”.

Settant’anni fa veniva ritrovata una statuina alta appena quattordici centimetri, definita poi la “Veneretta di Macomer”. Alle 17 una conferenza di Carmelo Piras, in collaborazione con l’associazione Solene ed il Coro Melchiorre Murenu, ne ripercorrerà la storia, lunga oltre diecimila anni. Rinvenuta nella grotta Marras, che si apre nelle rocce basaltiche sponde del rio S’Adde (praticamente dentro l’abitato di Macomer), la Veneretta è la statuina più antica della Sardegna e fa parte della mostra nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Alle 18.00, la Mostra del Libro ospita una delle voci più interessanti della narrativa sarda: Gesuino Némus. Lo scrittore, in dialogo con Roberto Putzulu, presenterà il suo ultimo romanzo “Il catechismo della pecora”, edito da elliot. Nato a Jerzu, con il suo romanzo d’esordio “La teologia del cinghiale” ha vinto nel 2015 numerosi premi, tra cui il Campiello Opera Prima. Nel “Il catechismo della pecora” una oscura vicenda del paese di Telévras, torna attuale dopo cinquant’anni e diventa lo spunto per raccontare mezzo secolo di storia narrata attraverso i miti culturali e politici degli anni 60 e 70. Miti che ritornano prepotenti in questa nuova avventura, raccontata da Némus con scrittura pirotecnica e avvincente.

Al Padiglione Filigosa prosegue invece la rassegna di pellicole sarde curata dai Centri Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria. Alle 18.00 verrà proiettato il film “Isura da filmà”, un montaggio dei filmati realizzati da Fiorenzo Serra alla fine degli anni 40, realizzato dal regista Marco Antonio Pani e musicato da Paolo Fresu. Presenta il film il direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Claudio Zoccheddu, partecipa Alessandra Sento, direttrice dell’Umanitaria di Alghero.

Alle 19.00 ci si sposta nuovamente al Centro Polifunzionale dove Giorgia Benusiglio presenterà il romanzo “Io non smetto: la vita è uno sballo” (Piemme). Quella raccontata nel suo libro è in realtà una storia vera. A diciassette anni, dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy, l’autrice è stata miracolosamente salvata grazie ad un trapianto di fegato. Da allora Giorgia Benusiglio ha trasformato la sua esperienza in una lezione di vita, informando e parlando ai ragazzi dei rischi legati all’assunzione di droghe. Il libro è così un romanzo che parla ai giovani, mettendoli davanti alle loro paure e ai loro sogni.

Gennaio 1606. Un grande mercantile fa naufragio nella baia di Porto Conte ad Alghero. Intorno al relitto si scatena una guerra di potere nella Sardegna governata dagli spagnoli e che induce il re ad inviare nell’isola un canonico con pieni poteri. “Il visitatore” è il libro di Vindice Lecis (edito da Nutrimenti), in cui l’accurata ricostruzione della società della Sardegna e del Mediterraneo del XVII secolo fa da sfondo a un appassionante vicenda, in cui le figure storiche reali si mescolano a personaggi d’invenzione. Appuntamento alle 20 presso il Centro Polifunzionale, con l’autore in dialogo con Giovanni Cocco e Patrizia Marongiu.

Ricchissima di incontri, spunti e suggestioni anche la terza giornata della Mostra. Il programma di sabato 19 ottobre, si aprirà di mattina con una intensa attività rivolta ai più giovani. Quattro gli appuntamenti al via alle 9.30. Al Centro Polifunzionale Roberta Balestrucci presenterà lo spettacolo-laboratorio tratto dal libro “Annie. Il vento in tasca”, mentre al Gazebo Pinuccia Sanna terrà il laboratorio creativo “Il barattolo delle emozioni”, rivolto ai bimbi delle scuole dell’infanzia e primaria. Contemporaneamente, al Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura Andrea Pau Melis presenterà “Fiume Europa”, mentre presso la Scuola Media n° 1 il disegnatore Sandro Dessì terrà un laboratorio di fumetto su Grazia Deledda.

Alle 10,00, l’appuntamento è invece al Padiglione Filigosa dove Gianfranco Liori, insieme a Renzo Cugis, terrà una lezione/concerto “Filastrocche ‘n’ roll” per avvicinare i piccoli a un approccio adulto alla musica e facendoli partecipare a una vera e propria versione unplugged di un concerto dal vivo.

Alle 11.00, ci si sposta nuovamente al Centro Polifunzionale dove la scrittrice Giorgia Benusiglio, autrice del libro “Io non smetto. La vita è uno sballo”, incontrerà gli studenti delle scuole medie e superiori.

Sarà sempre dedicata ai piccoli visitatori della Mostra la prima parte del programma del pomeriggio che partirà alle 15 al Centro Polifunzionale con uno dei personaggi più amati dai bambini: Geronimo Stilton. Sarà un momento di animazione, con foto e giochi con uno dei protagonisti assoluti dell’editoria dell’infanzia.

Alle 16.00, sarà invece la volta del cartone animato “Un fenicottero chiamato Tango. Storie di viaggio nel cuore della Sardegna”. Prodotto da BS 1879 nell’ambito di un progetto di sviluppo locale, il cartone racconta la storia di un fenicottero che decide di stabilirsi in Sardegna e sarà proiettato per la prima volta in assoluto alla Mostra del Libro.

A seguire la Mostra affronterà con la psichiatra e psicoterapeuta Noemi Sanna il tema centrale della manifestazione, “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti”. Appuntamento alle 17.00, al Centro Polifunzionale, con la conferenza dal tema “Ambivalenza nelle emozioni e nelle passioni”.

Dopo avere raccontato la sua esperienza il giorno prima ai più giovani, alle 18.00, al Centro Polifunzionale Roberto Zanda presenterà il suo libro “La vita oltre. Una storia vera di coraggio e rinascita”. L’autore dialogherà con Andrea Contini.

Sempre alle 18.00, ma al Padiglione Filigosa, nuovo appuntamento con la rassegna cinematografica curata dal Centri Servizi Culturali Unla. Ad essere proiettato sarà il film di Antonello Carboni sul pittore di origini atzaresi Antonio Corriga e dal titolo “La vita in un intreccio di colori”. Insieme al regista, alla presentazione della pellicola interverranno il direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Oristano Marcello Marras e la figlia dell’artista, Sabina Corriga.

Alle 19.00, si torna al Polifunzionale e al centro ci saranno sempre le emozioni. Come quelle raccontate da Rosario Pellecchia nel suo romanzo d’esordio “Solo per vederti felice”, appena pubblicato da Mondadori. Speaker radiofonico di successo (conduce infatti ogni mattina la trasmissione “105 Friends”), Pellecchia racconta la vicenda di un suo alter ego chiamato a tornare al sud per assistere la madre affetta da demenza senile. Una storia toccante che lo scrittore racconterà in dialogo con gli speaker di Radio Libera.

La giornata di sabato della Mostra si chiuderà alle 21.00, al Padiglione Tamuli con “Ridi che ti passa!”. Scritto e interpretato da Marta Proietti Orzella, lo spettacolo propone una carrellata di sketches di autori famosi, come Anna Marchesini, Giorgio Gaber, Carlo Verdone, Monica Vitti e Gigi Proietti. “Ridi che ti passa!” è anche un colorato collage di canzoni eseguiti dai NoiseOff, con Luca Pauselli alla chitarra, Michele Secchi al basso, Alessandro Atzori alla batteria e Sara Proietti alla voce.

L’ultima giornata della diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà domenica 20 ottobre alle 9 al Centro Polifunzionale con il Bibliobus che proporrà letture e laboratori per i più piccoli.

A seguire il programma proporrà al Centro Polifunzionale due presentazioni a femminile, con altrettante autrici tra le più interessanti della scena italiana. Alle 10.00, intervistata da Andrea Pau, Barbara Baraldi presenterà il suo libro “L’ultima notte di Aurora”, un thriller edito da Giunti che vede protagonista Aurora Scalviati, investigatrice in un commissariato della provincia emiliana alle prese con i delitti di un serial killer.

Dopo il suo primo romanzo, pubblicato nel 2014, il successo di Cristina Carboni non conosce più confini. Tradotta in oltre venti paesi, l’autrice sarda presenterà a Macomer il suo ultimo romanzo “La casa degli specchi” (Garzanti), una storia ambientata in una villa a Positano, dove la giovane Milena scopre una stanza segreta e in essa il misterioso passato della nonna, attrice negli anni della Dolce Vita. Appuntamento alle 11.00, per un incontro in cui Cristina Caboni dialogherà con Roberto Putzulu.

Il programma del pomeriggio al Centro Polifunzionale si aprirà alle 16 con la premiazione dell’estemporanea di pittura “Finestre di storia su Macomer”.

Il programma delle presentazioni della serata si aprirà alle 17.00, con l’incontro con Pier Luigi Cherchi (presentato da Mariolina Cossedu) sul libro “Quando Nietzsche e Marx si davano la mano” (Edes). È il diario di un amore impossibile tra un giovane neofascista e una ragazzina dell’estrema sinistra, sullo sfondo delle lotte politiche nella Sassari primi anni 70. Professore ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università di Sassari, Cherchi da tempo scandaglia l’universo sociale degli anni 60 e 70, attento soprattutto ai costumi e alle rivoluzioni musicali che hanno segnato quell’epoca.

L’altopiano antartico è il luogo più estremo al mondo: una distesa ghiacciata e sconfinata dove le temperature scendono anche sotto gli ottanta gradi. Qui ha vissuto per un anno nella base italo-francese di Concordia il ricercatore di Gavoi Marco Buttu, che ha affidato al libro “Marte bianco. Nel cuore dell’Antartide” le emozioni di quell’esperienza definita “ai confini della vita”. Un racconto affascinante che, edito da Lswr, fonde avventura, scienza e crescita interiore, restituendoci un messaggio di speranza e di fiducia nell’uomo. Appuntamento alle 18.00, al Centro Polifunzionale, per un incontro in cui Marco Buttu dialogherà con Salvatore Bellai.

Sempre alle 18.00, ma al Centro Servizi Culturali al Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, ultimo appuntamento con la rassegna cinematografica curata dal Centro Servizi Culturali Unla. “Juke box al carbone” è il titolo del film di Daniele Arca e Andrea Murgia che racconta i mutamenti sociali nel Sulcis degli anni 60. Insieme agli autori interverrà il direttore dell’Umanitaria di Carbonia Paolo Serra.

La conclusione della Mostra sarà affidata a due grandi nomi della narrativa e del giornalismo italiano. Alle 19.00, appuntamento al Centro Polifunzionale con Valerio Massimo Manfredi che, intervistato da Vito Biolchini, presenterà il suo romanzo “Quinto comandamento”, edito da Mondadori. Sono dodici milioni le copie vendute nel mondo da questo straordinario autore che alla Mostra racconterà la storia vera che ha ispirato il suo romanzo e ambientata in un’Africa dilaniata dalle guerre scatenate dalle multinazionali. Ma Manfredi è l’autore che ha raccontato l’epica del mondo antico, con romanzi di straordinario successo internazionale che, come nel caso del libro “L’ultima legione”, sono stati trasposti per il grande schermo in importanti produzioni cinematografiche.

Alle 21.00, a chiudere al Centro Polifunzionale la diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer sarà Marino Bartoletti che presenterà il suo libro “Le squadre dei sogni. Il cuore sul prato” (Gallucci editore), un racconto per ragazzi che parla di sport e dei suoi valori, di amicizia e integrazione. Ma, in dialogo con Andrea Contini, Marino Bartoletti racconterà anche la sua straordinaria carriera che lo ha portato ad essere uno dei più celebri e amati giornalisti italiani. Ha infatti condotto e spesso ideato trasmissioni televisive storiche come “Il processo del lunedì”, “La Domenica Sportiva”, “Pressing” e “Quelli che il calcio”. È stato direttore del Guerin Sportivo e commentatore di tante edizioni del Giro d’Italia, della Champions League, dei Campionati europei e mondiali di calcio e dei Giochi olimpici.

Fotografie, archeologia, pittura e arti popolari: è ricchissimo quest’anno il programma delle mostre, con ben sette esposizioni, articolate tra il Centro Polifunzionale e le ex Caserme Mura (sedi della Mostra), ma anche Casa Attene, Casa Murenu, la sede della Pro loco e il Museo etnografico “Le arti antiche”.

Dal prossimo 14 ottobre a Casa Attene, nel centro storico di Macomer, sarà visitabile l’installazione fotografica di Daniela Zedda sulla longevità dei centenari della Sardegna. È un omaggio a undici tra uomini e donne nati alla fine della prima guerra mondiale che hanno vissuto un’epoca tragica di fame e conflitti, ma sono stati anche protagonisti di un cambiamento epocale della nostra isola. La modernità in Sardegna è arrivata con loro, che ne sono stati testimoni ma anche autori.

“365 Portrait Project” è invece il titolo della mostra fotografica a cura di Simone Sechi che sarà allestita nella sala del Centro Servizi Culturali Unla del Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura. Trecentosessantacinque scatti che ritraggono volti di persone comuni, con le loro emozioni che arrivano dritte al cuore di chi guarda.

Nella Sala Grande del Centro Polifunzionale sarà invece visitabile una esposizione realizzata da Carmelo Piras sulla “Veneretta di Macomer”, la statuina risalente a oltre diecimila anni fa e di cui ricorre il settantesimo anniversario del ritrovamento.

Nella Saletta dello stesso Centro dal 17 al 19 ottobre, sarà invece allestita “Lughenè. L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello. Nel corso dei tre giorni sono previste visite guidate e laboratori artistici e manuali, con i grandi giochi di legno a disposizione di tutti.

Foto d’epoca di Macomer e ottanta documenti di epigrafia nuragica saranno invece esposti a Casa Murenu in piazza Murenu, curate dall’associazione Solene e dal Coro Murenu. In esposizione anche un abito tradizionale macomerese del ‘700 in miniatura e l’albero genealogico di alcune famiglie della cittadina.

“150 anni e più: l’arte del costume in Sardegna” è invece il titolo della mostra che sarà allestita al Museo Etnografico “Le arti antiche”, in Corso Umberto I 225, e che proporrà un viaggio alla scoperta degli antichi modi di vestire nel tempo con l’intento di recuperare antiche tradizioni ormai quasi completamente scomparse.

Nella sede della Pro Loco, in Corso Umberto I 198, sarà infine visitabile la mostra della pittrice Stefania Pretti. Le opere, dai colori tenui, raccontano temi di un’attualità, a volte dolorosa e drammatica, e inventano un mondo sognato, popolato di creature fantastiche. Un universo di immagini che va dalle migrazioni sul Mediterraneo alla condizione femminile, fino a visioni oniriche che vedono protagonisti gli animali che descrivono la realtà e la fantasia con sguardo leggero e ironico.