24 April, 2024
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Modesto Fenu copia

Una delegazione sarda parteciperà da domani a sabato, in Corsica, ad un incontro sui temi legati alla zona franca.

Si parlerà di un’alleanza strategica con la Corsica sui temi della zona franca e della fiscalità di compensazione; verranno fatti approfondimenti ed analisi sulle questioni legate all’insularità, con una particolare attenzione a trasporti, energia, agroalimentare, turismo, infrastrutture; e si parlerà ancora di lingua e storia, cultura e tradizioni, ambiente e territori e dell’opportunità di creare nel Mediterraneo una macroregione d’Europa tra Sardegna e Corsica.

«I cugini della Corsica ci aspettano da tempo – sottolinea il leader del Movimento popolare sardo Zona Franca Modesto Fenu, che sarà a capo della rappresentanza isolana -. Per questa occasione ci hanno preparato un’accoglienza calorosa. Ci tengono alla nostra collaborazione. Si aprirà un confronto sui temi fondamentali dell’economia, per tentare una piattaforma comune di ripresa finanziaria. Non solo. Nell’ambito della partnership è previsto un incontro con le associazioni venatorie corse per una discussione sulla legislazione riguardante la caccia e l’attività venatoria in Corsica.»
Il programma degli eventi prevede una serie di incontri e summit con l’intento di lanciare progetti comuni di sviluppo tra le due isole. La delegazione consiliare sarà composta dai capigruppo Modesto Fenu (Gruppo Sardegna) e Gianluigi Rubiu (Area Popolare) e dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, ci saranno poi Andreas Coni, Luigi Demurtas, Caterina Farris, Efisio Zuddas, Piero Giorgio Pira, Giorgio Cao e Antioco Patta in rappresentanza del Movimento Popolare Sardo Zona Franca.

«E’ un’occasione storica. Si tratta di una sfida importante – sottolinea Fenu – che ci indirizzerà verso una strategia comune con la Corsica per l’ottenimento della zona franca e di una fiscalità di compensazione, in una visione nuova, certamente europeista e transnazionale ma soprattutto legata alle specificità territoriali.»

Molto atteso l’incontro con la società di calcio del Bastia e con l’ex calciatore del Cagliari Francois Modesto, con i due Modesto che cercheranno di fare da trait d’union tra le due isole. Il programma prenderà il via venerdì alle 10.30 a Bastia: previsto un incontro con il sindaco Gilles Simeoni e l’Amministrazione comunale del centro corso, poi il gemellaggio con la società di calcio del Bastia, alle 18.00 a Bocognano un conclave con i sindaci dei Comuni montani corsi. Nel corso della giornata si terrà anche un convegno sui temi della zona franca e dell’insularità, con al centro i trasporti ed il turismo. Sabato mattina alle 9.00 ad Ajaccio, un summit con la Camera di Commercio della Corsica ed a seguire incontro con il Consiglio-Parlamento Regionale della Corsica. Modesto Fenu non ha dubbi: «Sarà un grande piacere ed un immenso onore rappresentare, con i consiglieri Rubiu e Tocco, la Sardegna, portare i saluti del consiglio regionale e del presidente della Regione. E’ solo l’inizio di un percorso. Il primo obiettivo è la programmazione di una seduta congiunta dei consigli regionali della Sardegna e della Corsica, con una sinergia più stretta e fruttuosa tra le due isole sui temi decisivi per lo sviluppo economico».

Foto Zona Franca

Il Movimento Sardegna Zona Franca entra in una nuova fase, si struttura sul territorio e si proietta verso il congresso regionale.

«E’ già partita la fase dei tesseramenti – ha spiegato il consigliere regionale Modesto Fenu in una conferenza stampa -. In soli 20 giorni abbiamo superato le  1.600 adesioni al Movimento Sardegna Zona Franca. E’ il preludio ai congressi provinciali, poi al conclave regionale che si terrà i prossimi 10 e 11 gennaio». E’ solo l’inizio della grande sfida. «Rivendichiamo con forza l’istituzione nell’Isola della Zona Franca, come strumento di economia finanziaria che possa rilanciare la nostra economia – prosegue Fenu -. Nei prossimi giorni sarà presentata una mozione per arrivare ad impostare le basi per un dialogo conciliante con tutte le forze politiche  per un istituto capace di rimettere in moto la galassia delle imprese e ridare speranza ai cittadini ormai strangolati dalle tasse. Partendo da questi presupposti, siamo pronti al dialogo con tutte le forze politiche regionali. Il cancro che affligge la Sardegna è la disoccupazione. Abbiamo la grande opportunità di aprire nuove strade capaci di restituire occasioni di ripresa per l’Isola». Non c’è più tempo da perdere: «Una cosa è ormai chiara – evidenzia Fenu – le migliaia di disoccupati della Sardegna non possono essere assunti nel pubblico impiego e le risorse per garantire gli ammortizzatori sociali oltre ad essere poco rispettose della dignità umana e del sacrosanto diritto al lavoro non sono più sufficienti. Di fronte a questa realtà esiste a nostro avviso solo una soluzione». Non una formula miracolosa, ma una ricetta semplice: «Aiutare il tessuto delle famiglie e delle imprese private a rilanciare l’economia, ma per fare questo le nostre imprese hanno bisogno di superare il divario competitivo con il resto del territorio italiano ed europeo. Questo divario competitivo è dovuto alle carenze infrastrutturali e agli oggettivi svantaggi competitivi della Sardegna rispetto al resto del territorio, pertanto solo la Zona Franca o una zona ad Economia speciale, con una fiscalità di compensazione possono riequilibrare gli svantaggi e rilanciare economia ed occupazione – sottolinea il consigliere regionale – Bisogna agire subito, le imprese non sono pecore da mungere e sono oramai allo stremo. Se qualcuno ha timore che con la zona franca mancheranno le risorse garantite da Iva e accise per il bilancio regionale prenda atto che se a breve non si  dovesse intervenire subito, le risorse per il bilancio mancherebbero ugualmente. Il motivo è semplice: non ci saranno più imprese che pagano le imposte in quanto chiuderanno prima. In Sardegna rischia di restare solo cenere e disperazione. Spero di sbagliarmi quando penso che forse qualcuno che non sta in Sardegna desidera questo».

Si possono aprire nuovi scenari, comunque. «La nostra Isola può e deve svolgere nel Mediterraneo un importante ruolo di piattaforma economica e culturale, di integrazione sociale tra i popoli e di dialogo – rimarca Fenu – non deve svolgere il ruolo di piattaforma militare. La forte pressione delle servitù militare deve essere adeguatamente compensata con diritti stabili e duraturi anche per le generazioni future». Alla conferenza stampa hanno partecipato gli stati generali di Zona Franca provenienti da tutta la Sardegna. L’esponente gallurese Andreas Coni promette battaglia: «Abbiamo un problema grandissimo in Sardegna, la disoccupazione  ormai a livelli esponenziali. Da qui la necessità di una svolta. Senza però uscire dai binari della legge». Le porte sono aperte a tutti. Non è un caso che all’interno del movimento saranno costituite diverse sezioni. Un segmento rosa e una filiera ribattezzata “Zona Franca disoccupati”. «Proprio così – aggiunge Anna Maria Flore, responsabile di Zona Franca Donne -. Dobbiamo convogliare nei nostri ranghi tutte le persone che vogliono lo sviluppo della Sardegna». Sulla stessa lunghezza d’onda Efisio Zuddas (Ogliastra) e Fabio Usai, rappresentante del Sarrabus: «E’ necessaria una fiscalità di vantaggio per l’Isola». Tra i precursori del movimento, Antioco Patta: «Il filo conduttore della nostra formazione? Legalità e democrazia». Conclude Modesto Fenu: «Finalmente nel Movimento si respira democrazia, ora le porte sono aperte a tutti quelli che ne condividono gli obiettivi. Forza Paris inizia una nuova stagione».