24 April, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha partecipato oggi, nella Cattedrale di Oristano, alle celebrazioni della Festa di Santa Barbara, patrona dei Minatori, della Marina Militare e dei vigili del fuoco. Al termine della Santa Messa, officiata dall’arcivescovo emerito di Sassari, monsignor Paolo Atzei, l’assessore dell’Industria ha assistito ad una parte del saggio professionale nella sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, per festeggiare l’80° anniversario della Fondazione del Corpo Nazionale.

«Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento, e quello del presidente della Regione, Christian Solinas, nei confronti dei vigili del fuoco e di tutte le donne e uomini che quotidianamente e con coraggio si impegnano a favore dei cittadini per la tutela della loro incolumità e sicurezza. Questa ricorrenza simbolica che noi oggi onoriamo deve ricordarci l’alto valore del loro lavoro e della loro dedizione», ha detto l’assessore Anita Pili. Ha poi sottolineato che Santa Barbara rappresenta anche la patrona e «una guida e sicuro punto di riferimento per le forze della Marina Militare e per i minatori».

«Inoltre vorrei ricordare – ha concluso l’assessore Anita Pili – in questa giornata speciale, anche il sacrificio dei minatori e il contributo, spesso in condizioni estreme, che hanno dato per lo sviluppo delle attività estrattive nell’Isola.»

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Carbosulcis e Tecnocasic hanno firmato l’intesa sinergica per l’attivazione di un programma di attività sull’economia circolare del rifiuto e degli scarti di lavorazione da carbone. Il primo banco di prova dell’accordo saranno le attività della discarica di Nuraxi Figus. La bonifica e la chiusura del sto avverrà ricorrendo all’utilizzo di un ammendante composto prodotto dai rifiuti “umidi” trattati dal Tecnocasic consentendo, da un lato, un’attività di rinaturalizzazione delle aree dismesse dell’ex miniera di carbone e, dall’altro, un importante risparmio di risorse pubbliche.

«Ma le attività in intesa tra le due società non si fermano qui – dice l’Amministratore di Carbosulcis Francesco Lippi -, anzi andranno ben oltre. Con l’aiuto dei tecnici, abbiamo potuto verificare le grandi opportunità di collaborazione ed abbiamo chiesto a Tecnocasic di diventare partner nel progetto di liscivazione del carbone Sulcis che abbiamo in corso con l’Università di Cagliari, finanziato dal centro regionale di programmazione.»

«Un’opportunità che abbiano colto con grande favore – replica l’Amministratore Tecnocasic Sandro Anedda -, che permetterà di sperimentare un prodotto unico che potrebbe avere grandi potenzialità di mercato che potrà nascere dalla miscela del nostro ammendante composto ed il fertilizzante frutto della liscivazione del carbone. Un ulteriore passo in avanti che si vuol fare, attraverso la ricerca, per l’effettivo completamento dei ciclo dei rifiuti.»

Dal percorso di chiusura della discarica si è potuto risalire alla puntuale conoscenza della composizione dei prodotti, uno ricco di sostanze azotate (compost) e l’altro ricco di sostanze umide (fertilizzante), tali da realizzare un connubio perfetto nella produzione di un prodotto con caratteristiche assimilabile a quelle di un terreno vegetale, oggi difficilmente reperibile sul mercato a costi contenuti.

L’iniziativa è tenuta a battesimo dai due assessori regionali competenti Anita Pili (Industria) e Gianni Lampis (Ambiente) che vedono in questa sperimentazione un giusto percorso di sinergia all’interno dell’istituzione regionale avente come obiettivo quello di mettere in moto processi di economia circolare nel campo dei rifiuti organici e dei rifiuti minerari derivanti dal processo di estrazione dal carbone.

«L’intesa raggiunta da Carbosulcis e Tecnocasic – dice Anita Pili – rappresenta un ottimo esempio del recupero di materia e di efficientamento energetico. Rilanciare l’industria sarda, significa innovare sensibilmente il modo di fare industria, accelerando i cicli produttivi a basse emissioni di carbonio. Abbiamo siti industriali di straordinaria importanza in cui è fondamentale garantire l’innovazione tecnologica e la protezione ambientale.»

«L’azione regionale in materia della gestione dei rifiuti è caratterizzata ai principi dell’economia circolare – afferma Gianni Lampis – e l’accordo si sposa perfettamente con essi, premettendo di utilizzare nella realizzazione di un’opera pubblica, un prodotto derivante dal recupero di rifiuti in luogo di terre da scavo. Questa è una delle azioni – conclude Gianni Lampis – che intendo promuovere per consentire l’impiego del compost prodotto in Sardegna nei lavori pubblici realizzati o finanziati da questa Amministrazione.»

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Quest’anno ricorre il 60º anniversario del decesso – per un tragico infortunio sul lavoro avvenuto il 27 maggio 1959 nei silos dell’approdo di Porto Flavia – del minatore Vittorio Piras. Giovedì prossimo, 5 dicembre 2019, dalle ore 12.00, nel piazzale esterno di Porto Flavia, l’Associazione Minatori Nebida Onlus, d’intesa con l’Amministrazione comunale d’Iglesias e l’assessorato regionale dell’Industria, predisporrà all’esterno della galleria d’accesso una targa a ricordo del sacrificio di un lavoratore stimato ed apprezzato. Alla cerimonia, assistita dal parroco di Nebida, parteciperanno il sindaco di Iglesias Mauro Usai, l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, il presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus, l’IGEA, le organizzazioni sindacali, e i famigliari del minatore deceduto. L’incontro sarà un momento di condivisione del sentimento di considerare Porto Flavia non solo luogo di interesse turistico e paesaggistico – come oggi è – ma soprattutto quale segno del lavoro, della fatica, dell’ingegno e dei sacrifici delle tante persone che quel luogo hanno contribuito a edificare. Sarebbe molto gradita la vostra partecipazione.

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Si è riunita oggi, nella sede dell’assessorato regionale degli Enti locali, la Conferenza Permanente Regione – Enti locali, convocata su richiesta di alcuni assessorati per un confronto con le Autonomie locali. Alla presenza degli assessori della Sanità, Mario Nieddu, degli Enti locali, Quirico Sanna e dell’Industria, Anita Pili, con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana ed il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, la Conferenza Permanente ha discusso sulle nuove direttive in materia di sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia (SUAPE 2019).  L’assessore dell’Industria ha sottolineato che le nuove direttive del SUAPE saranno operative entro i primi due mesi del 2020 e che sul sito telematico Sardegna Autonomie www.sardegnaautonomie.it , nella sezione Conferenza Regione Enti locali, sono disponibili gli atti relativi alle precedenti sedute. L’assessore della Sanità ha portato all’attenzione della Conferenza altre quattro proposte di confronto che sono state oggetto di discussione e intesa. Si tratta della implementazione delle Linee di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità – Programma P.I.P.P.I (programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) 2020-2021, in attuazione del Decreto Interministeriale del 4 settembre 2019. L’istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza – Linee guida e misure attuative per il 2019, i criteri di ripartizione delle somme destinate al finanziamento dell’attività di sport terapia. Inoltre è stato portato all’attenzione della Conferenza il decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sul riparto delle annualità 2019 delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Nello specifico come ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna, gli sportelli SUAPE possono adesso essere gestiti direttamente dai Comuni. Esiste un ritardo oggettivo al quale porre rimedio.

«Questa Conferenza – ha detto l’assessore Quirico Sanna – è stata convocata in modo celere, anche grazie alla collaborazione con l’ANCI con il CAl e con l’Area Metropolitana di Cagliari. Con la disponibilità di tutti sono state esaminate tutte le pratiche inserite nell’ordine del giorno per semplificare i tempi di attuazione.»

Per quanto riguarda l’istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza le nuove linee guida volute dalla Regione danno un segnale importantissimo sulla volontà della Giunta Solinas di far sentire in modo concreto la presenza e il sostegno alle donne che subiscono questa barbarie.

«La Regione – ha concluso ancora l’assessore degli Enti locali – sopperisce spesso alle poche risorse dello Stato, e per questo è stato portato all’attenzione della Conferenza il riparto delle annualità 2019 delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con risorse importanti per cercare di contrastare la povertà con interventi soprattutto nelle situazioni più difficili.»

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CMESA_MOMENTO DELL’ESERCITAZIONE

CMESA_BENTU ESTU 2019

Si è conclusa ieri l’esercitazione sperimentale-dimostrativa “bentuestu2019” con la partecipazione, nella fasi dell’atto conclusivo, del sottosegretario di Stato alla Difesa, dott. Giulio Calvisi, del prefetto di Cagliari, Dottor Bruno Corda, del comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, gen. C.A. Federico Bonato, del comandante delle Forze Operative SUD, gen. C.A. Rosario Castellano, del vice comandante per il Territorio Gen. D. Gualtiero De Cicco, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna gen. B. Francesco Olla, dei vertici della Protezione civile regionale, degli assessori regionali Anita Pili e Valeria SATTA e dei Sindaci del territorio.

La “bentuestu 2019” è un’esercitazione dimostrativa che trova la sua ragion d’essere nel solco tracciato dai protocolli d’intesa sottoscritti tra il ministro della Difesa ed il presidente della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna per gli anni 2017 e 2019 e dall’ordinario sistema di cooperazione civile-militare che prevedono, tra l’altro, lo sviluppo di programmi di studio, ricerca e sperimentazione di possibili attività di comune interesse quali una scuola di Protezione civile di prevista istituzione nell’Isola.

L’esercitazione è stata condotta dal 26 al 28 novembre dal Comando Militare Esercito della Sardegna e la Prefettura di Cagliari, in coordinamento con la Brigata “Sassari”, Vitrociset, azienda del gruppo Leonardo, la Regione Autonoma della Sardegna, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (CRS4), unitamente ad assetti operativi inseriti nell’organizzazione di Protezione civile, quali il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri, la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto, avvalendosi delle tecnologie rese disponibili presso il Centro addestramento tattico di 1° livello di Capo Teulada.

Si è trattato di un primo passo, al quale seguiranno ulteriori eventi esercitativi, che vedranno il coinvolgimento diretto degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato, organismi questi indispensabili nel sistema di protezione civile.

Durante i tre giorni d’esercitazione sono state simulate situazioni emergenziali complesse, finalizzate a conoscere e promuovere, in ambito civile, la flessibilità e le capacità di impiego sia civile che militare del Centro addestramento tattico, con specifico riferimento al Piano contro gli incendi boschivi in condizioni meteo particolarmente avverse.

L’Esercito ha schierato assetti specialistici, mezzi e materiali tecnici provenienti dalla “Sassari” del 3° reggimento Trasmissioni/47° battaglione “Gennargentu”, del 1° reggimento Corazzato, 21° distaccamento Aves “Orsa Maggiore” e del Centro Ippico Militare del Cmesa, che hanno consentito, nelle diverse fasi dell’esercitazione, la simulazione di situazioni emergenziali estremamente realistiche grazie all’uso dei sistemi di moderna concezione, opportunamente adattati alle esigenze degli assetti preposti alle funzioni e compiti di Protezione civile, e che possono consentire, nel modo più realistico, la verifica del grado di risposta ad ogni tipologia di eventi calamitosi di tipo naturale e industriale.

L’obiettivo è quello di avviare una collaborazione strutturata in grado di consentire lo svolgimento di esercitazioni complesse rendendo la principale infrastruttura addestrativa dell’Esercito, il poligono di Capo Teulada, una risorsa irrinunciabile, non solo per la Forza armata, ma anche per il territorio.

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«Sono due i bandi messi in campo per permettere alle piccole e medie imprese della Sardegna di dotarsi di strumenti che favoriscono la competitività nei mercati internazionali.»
Lo ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle principali azioni dei bandi, finalizzati a creare nuove opportunità di lavoro attraverso servizi che favoriscono la competitività internazionale: uno destinato alle attività di lavorazione dei derivati del latte, l’altro rivolto a tutte le altre attività imprenditoriali.

«Export e internazionalizzazione rappresentano le chiavi del successo per la crescita e lo sviluppo delle imprese, ma si tratta di processi complessi e rischiosi, soprattutto per una piccola azienda», ha aggiunto Anita Pili.

Le azioni attraverso le quali la Regione supporta le aziende sono contenute nel ‘Catalogo dei servizi per le imprese della Sardegna’, pubblicato dall’assessorato dell’Industria e permettono di realizzare alcuni servizi strategici, come ad esempio «l’affiancamento di un temporary export manager, la redazione del piano di marketing, la ricerca di mercato, l’organizzazione di fiere ed eventi di presentazione prodotto, la progettazione e realizzazione di educational tour, la certificazione di prodotto, i servizi di promozione e comunicazione, le campagne promozionali e pubblicitarie, la realizzazione del packaging».

La dotazione finanziaria complessiva è di un milione di euro, suddivisi in quota equa per imprese artigiane, commerciali e produttive e imprese lattiero casearie, secondo i programmi finanziati o co-finanziati con fondi europei, nazionali e regionali, «ma nel corso dei prossimi mesi – ha assicurato l’assessore Anita Pili – saranno incrementate le risorse».

La pubblicazione del bando avverrà nei prossimi giorni come fase comunicativa e informativa, per permettere alle aziende di prendere visione dei termini e delle modalità di partecipazione, e dal 15 gennaio 2020 potranno concorrere fino al 31 dicembre 2023 o ad esaurimento fondi che verranno rifinanziati. Il piano proposto dall’azienda deve, inoltre, avere un valore compreso tra 15 mila e 150mila euro.

«Sono convinta che una micro, piccola o media impresa per crescere e diventare competitiva debba cogliere le sfide che il mercato commerciale e produttivo internazionale offre, anche all’interno dell’attuale scenario economico globalizzato, per aumentare il proprio fatturato ampliando il mercato geografico di riferimento. Il futuro delle imprese sarde, così come quelle nazionali, passa per i mercati esteri: una via obbligata per chiunque voglia far crescere il proprio business», ha concluso l’assessore Anita Pili.

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Domani mercoledì 27 novembre alle ore 10.00, al quarto piano dell’assessorato dell’Industria, a Cagliari, l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, terrà una conferenza stampa per illustrare le principali azioni del bando finalizzato a creare opportunità di lavoro favorendo la competitività internazionale destinato alle imprese artigiane, commerciali e produttive e alle aziende del settore lattiero caseario della Sardegna.

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Martedì 26 novembre il Centro Congressi Fiera di Cagliari ospiterà la presentazione del 3° report regionale su economia, imprese e territori. E’ prevista la partecipazione dei referenti di progetto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

I lavori verranno aperti alle 12.00 da Maurizio De Pascale (presidente della Camera di commercio I.A.A. di Cagliari) e Anita Pili (assessore dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna).

Alle 12.20 Nicoletta Di Pasqua (Progetto S.I.S.PR.IN.T. – Si.Camera) presenterà il progetto “S.I.S.PR.IN.T.: stato di avanzamento, risultati ed impegni futuri” Alle 12.30 Alessandro Rinaldi (Responsabile Ufficio Studi – Si.Camera ) interverrà su “Struttura e contenuti del III Report della Regione Sardegna – Analisi delle principali evidenze, delle criticità e dei punti di forza“. Alle 13.10 Nicola Caprioli (Referente Infocamere Progetto S.I.S.PR.IN.T.) su “La conoscenza dei dati per un utilizzo consapevole: il Cruscotto Informativo S.I.S.PR.IN.T. “.

Alle 13.30 sarà la volta di Giuseppe Fasolino (Assessore della Programmazione, bilancio credito e assetto del territorio – Regione Autonoma della Sardegna) a svolgere una relazione su “Le attività di ascolto dei fabbisogni del territorio”.

Prima della chiusura dei lavori interverrà Enrico Massidda e/o Cristiano Erriu (Resume della giornata e delle attività che la CCIAA e l’AS hanno posto in essere in tema di rilevazione dei fabbisogni delle imprese e del territorio).

Alle 15.00 è previsto un Focus group con rappresentanti del partenariato economico e sociale – presso Torre uffici Fiera I piano sala Consiglio.

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Dopo la positiva conclusione della Conferenza di servizi ed a seguito della comunicazione di IGEA, sulla messa in funzione dell’ascensore nel sito, stamane la “Grotta Santa Barbara” è stata riaperta al pubblico. Si tratta di un importante traguardo per l’Amministrazione comunale di Iglesias, in attuazione della normativa prevista con la legge 5 del 2015, che impone l’avvio di una procedura di conversione per il sito a fini turistici.

«Abbiamo perseguito questo risultato con tutte le nostre energie – ha detto il sindaco Mauro Usai – per rispettare il programma elettorale che mette in cima all’agenda politica la tutela del nostro territorio e la sua valorizzazione nell’ottica dello sviluppo turistico. Questo sarà possibile grazie all’impegno delle nostre neoassunte guide turistiche, ed attraverso la sinergia con il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, con il fine di potenziare la fruizione dei siti per i visitatori e la promozione del territorio. Il prossimo passo sarà l’apertura della Galleria Villamarina, un altro sito dal grandissimo valore storico e naturale.»

«La “Grotta Santa Barbara” è un’eccellenza – ha concluso il sindaco Mauro Usai – che finalmente è entrata a far parte del patrimonio di tutta la comunità.»

All’inaugurazione, con il sindaco Mauro Usai, erano presenti l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, il consigliere regionale Michele Ennas, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna, ed il sindaco di Gonnesa, Hansel Christian Cabiddu.

La “Grotta Santa Barbara” sarà visitabile ogni venerdì, sabato e domenica, con quattro turni giornalieri, con visite guidate alle ore 10.00, 11.30, 14.00 e 15.30.

E’ possibile prenotare le visite sul sito internet www.visitiglesias.comune.iglesias.ca.it e, per i gruppi organizzati, presso l’Ufficio Turistico, al numero di telefono 0781 274507.

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La crisi del settore lapideo è stata al centro dei lavori odierni della Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale. Il parlamentino presieduto da Piero Maieli ha ricevuto una folta delegazione degli imprenditori del marmo di Orosei, guidata dal presidente di Confindustria della Sardegna Centrale Giovanni Bitti. Alla seduta della Commissione hanno partecipato gli assessori regionali all’Industria, alla Programmazione e al Lavoro Anita Pili, Giuseppe Fasolino e Alessandra Zedda.

Il presidente di Confindustria  Giovanni Bitti e l’amministratore della Simc di Orosei Gianni Buonfigli hanno illustrato alla Commissione la situazione drammatica in cui versa il settore lapideo che in Sardegna sconta pesanti ritardi infrastrutturali ai quali si aggiungono le difficoltà del mercato globale occupato oggi da materie prime prodotte a bassissimo costo in altri paesi.

«Nel distretto di Orosei – hanno spiegato Bitti e Buonfigli – il comparto occupa, tra dipendenti diretti e indotto, circa 1100 lavoratori. Nonostante le difficoltà continua ad essere il quarto settore primario della Sardegna. Oggi le nostre imprese devono fronteggiare la concorrenza spietata di altre nazioni, come la Turchia, dove negli ultimi anni sono state aperte oltre duemila cave in cui spesso si opera senza le regole stringenti vigenti in Italia.»

Tra le criticità segnalate, la precaria infrastrutturazione viaria, la mancata realizzazione della rete per la fibra ottica, l’assenza di un punto di approdo a mare per il trasporto del marmo fuori dai confini isolani, la presenza di una normativa troppo rigida sulle autorizzazioni e lo stoccaggio degli inerti. Senza dimenticare il problema “sfridi”,  gli scarti di lavorazione del marmo che potrebbero essere impiegati per la realizzazione del manto sottostradale delle grandi opere viarie.

Una prima risposta alle rivendicazioni degli imprenditori di Orosei potrebbe arrivare già dalla prossima settimana: «Nell’immediato stiamo pensando a un emendamento alla legge di assestamento di bilancio che entrerà in Consiglio nei prossimi giorni – ha detto l’assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino – l’idea è quella di un “marmo bond”, simile al pecorino bond utilizzato in agricoltura, per consentire agli imprenditori di avere un’anticipazione sul prodotto. La Regione in cambio avrà in garanzia il marmo stoccato e non ancora venduto. A lungo termine potremo invece prevedere un intervento per la riduzione delle tassazione intervenendo anche sulla quota Irpef. Sulla questione sarà creato un gruppo di lavoro per cercare di individuare le soluzioni migliori».

Per le imprese del settore la Regione ha inoltre allo studio alcuni bandi dedicati: «Stiamo preparando un intervento per la infrastrutturazione tecnologica delle aree industriali con la posa della fibra ottica – ha annunciato l’assessore all’Industria Anita Pili – un altro bando potrebbe invece riguardare l’innovazione del processo produttivo».

Uno stralcio del settore marmo dal Piano del rilancio del nuorese ha invece invocato l’assessore al lavoro Alessandra Zedda: «Dobbiamo avere il coraggio di concentrarci su interventi immediatamente realizzabili – ha detto Alessandra Zedda – il marmo di Orosei rappresenta un prodotto di qualità che deve essere assolutamente valorizzato. Mettiamo a correre i soldi già stanziati in tempi rapidi».

Alessandra Zedda si è detta d’accordo con la proposta avanzata dal consigliere del Pd Roberto Deriu di affidare alla Provincia la fase di istruttoria e l’attuazione degli interventi: «La Provincia ha tutti gli strumenti per agire – ha aggiunto Alessandra Zedda – la Regione finanzia gli investimenti e può intervenire con i cantieri per l’infrastrutturazione, il resto lo può fare l’ente intermedio».

Soddisfatti i rappresentanti degli imprenditori che hanno chiesto tempi rapidi di intervento. «Seguiremo la situazione da vicino – ha detto il presidente della Commissione Piero Maieli – il settore lapideo riveste un’importanza strategica per la Regione. E’ importante marciare uniti per valorizzare il prodotto e restituire competitività alle imprese. Registro positivamente l’atteggiamento costruttivo dell’opposizione».

In mattinata la commissione ha dato parere positivo, con l’astensione della minoranza, alla legge di variazione di bilancio per le parti di sua competenza. Tra i provvedimenti da segnalare lo stanziamento di 3,820 milioni di euro (320mila per il 2019 e 3,5 per il 2020) per la creazione di una task force in capo alla presidenza della Regione per il disbrigo delle pratiche arretrate del Piano di sviluppo rurale.