27 April, 2024
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Il 28 marzo scorso, presso l’Istituto Comprensivo “V. Angius” di Portoscuso, si è tenuto un importante incontro formativo sul bullismo e sul cyberbullismo organizzato dalla prof.ssa Antonella Parodo che ha coinvolto le classi seconde dei corsi a tempo prolungato e musicale della scuola secondaria di I grado, in collaborazione con l’autore Christian Castangia ed altri docenti dei consigli di classe.

Durante l’incontro, è stato proiettato il cortometraggio tutto “nostrano” IO BULLO, tratto da fatti di cronaca realmente accaduti e realizzato dallo stesso Christian Castangia, nell’estate del 2014, ad Iglesias.  Regia e sceneggiatura sono di Chistian Castangia, montaggio di Alessandro Pintus e musiche di Luca Fois. Attori semplicemente dei ragazzi di varia età di Iglesias. Lo slogan che accompagna il film è stato: «Anche se a colpire è il bullo, a mietere le vittime è il fare finta di niente».

Uno degli aspetti significativi dell’incontro formativo, è stata la presenza non solo di studenti e insegnanti ma, soprattutto, dei numerosi genitori accorsi per l’occasione.

A seguito della visione si è tenuto un dibattito che ha messo in primo piano la storia della tredicenne Carolina Picchio, morta suicida in quanto vittima di cyberbullismo. Alcuni dei presenti hanno apprezzato espressamente l’approfondimento sul tema, rimarcando quanto ancora bisogna fare e sapere su questa piaga sociale che, purtroppo, coinvolge i nostri giovani, soprattutto, nell’epoca dei social network e degli smartphone.

L’espressione di alcuni pensieri da parte del pubblico su fogli anonimi pervenuti al regista, ha evidenziato la necessità che tutte le agenzie educative cooperino per attuare percorsi di sensibilizzazione e promozione di buone pratiche di convivenza tra pari. I ragazzi hanno anche evidenziato la volontà di voler partecipare all’attuazione di opere sul tema, nonostante il regista abbia spiegato l’impegno ed il sacrificio che la realizzazione del corto abbia comportato.

A fine incontro, la vicepreside dell’Istituto,prof.ssa Bonaria Acciu, ha ringraziato tutti i presenti della partecipazione, ribadendo l’importanza di momenti come questi, nei quali scuola e famiglia si incontrano per il raggiungimento di un solo grande obiettivo: la formazione di ragazzi RESPONSABILI.

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Presso la Scuola Secondaria di I grado “V. Angius” di Portoscuso si è concluso nei giorni scorsi un progetto di prevenzione delle dipendenze, con l’utilizzo della metodologia dell’educazione tra pari.

Per la prima volta in una scuola media della provincia di Carbonia Iglesias (SU) si è sperimentata tale metodologia che ha visto un gruppo di alunni, di classe seconda, formarsi in materia di “dipendenze”, con l’aiuto di operatori del Servizio Dipendenze (SerD) della ASSL Carbonia, acquisendo una serie di conoscenze scientificamente corrette.

Successivamente il gruppo-classe di 2ª B, con la supervisione dell’insegnante di Lettere prof.ssa Antonella Parodo e degli operatori SerD della ASSL Carbonia, ha elaborato tali conoscenze e costruito strumenti finalizzati alla loro divulgazione nei confronti dei coetanei (“pari”) delle classi prime e seconde.

Gli incontri della durata di 2 ore circa in ogni classe, hanno permesso di coinvolgere i compagni, suscitando curiosità ed interesse. Si sono affrontati gli effetti e le conseguenze delle sostanze nei vari organi e apparati del corpo umano, il funzionamento delle dipendenze comportamentali (smartphone, internet e videogames) e i rischi che ne conseguono, e soprattutto le ragioni che inducono i giovani ad essere vittime delle dipendenze.

La finalità ultima del progetto è stata quella di raggiungere un obiettivo di salute per aiutare i ragazzi a saper scegliere, a sviluppare comportamenti adeguati per resistere alle influenze, ma anche per stimolare i coetanei a non cadere nelle dipendenze.

E’ stato deciso inoltre di fare un incontro rivolto agli adulti, coinvolgendo genitori e personale scolastico: anche in questo caso i ragazzi con precisione ed entusiasmo hanno esposto quanto appreso stimolando il confronto e il dibattito.