14 December, 2025
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Riforma della Regione e Città Metropolitane. Sono le priorità del neo presidente della Commissione “Autonomia e Ordinamento regionale”, Francesco Agus.

Occorre individuare da subito gli strumenti più adatti per procedere ad un efficace restyling della macchina amministrativa regionale, ha detto Agus subito dopo la sua elezione.

«Apprezziamo l’apertura di credito da parte della Giunta e dell’assessore alle Riforme Gianmario Demuro che hanno sollecitato il Consiglio a mettere in campo le proposte per le modifiche dello Statuto, e della Legge n°1.»

Tra le urgenze indicate da Agus, anche la riforma degli Enti Locali, alla luce del decreto “Del Rio”, e l’istituzione delle Città Metropolitane.

«Su quest’ultimo punto occorre fare prestissimo – ha aggiunto il presidente della Commissione “Autonomia” – il rischio è perdere decine di milioni di euro dei fondi PON. La Sicilia ha già legiferato istituendo le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La Sardegna, invece, non ha ancora istituito la città metropolitana di Cagliari che figura nell’elenco dei beneficiari delle risorse Pon.»

Da Agus, infine, una sollecitazione a tutto il Consiglio per una difesa della specialità sarda minacciata dalla riforma del Titolo V della Costituzione.

«La Sardegna – ha concluso il presidente della prima Commissione – non può tacere davanti alla deriva accentratrice innescata dal Governo Renzi se vuole difendere le prerogative sancite dallo Statuto.»

 

«Lavoro, istruzione e cultura, sono i temi sui quali la Sardegna scommette per riprendersi il suo futuro». Così il presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), sottolinea la necessità di un impegno straordinario di tutte le forze presenti in Consiglio, per affrontare con determinazione la crisi che colpisce l’Isola e riformare, con una serie di provvedimenti ad hoc, i settori strategici dell’istruzione e del lavoro. «Lavoro e scuola – sottolinea il consigliere del Pd – sono gli argomenti al centro dell’agenda del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi e sono certo che sapremo offrire il nostro contributo e trovare le ragioni per una positiva collaborazione anche col governo nazionale».

Un “job act sardo” è l’ipotesi a cui lavora l’on.le Gavino Manca che assicura il suo impegno e quello della commissione che presiede anche per la delicata situazione in cui versa l’informazione in Sardegna.

«Le troppe emergenze dell’Isola – conclude l’on.le Manca – non possono più attendere e mi auguro che dal confronto con le forze dell’opposizione e dalla reciproca collaborazione con la Giunta, la commissione che ho l’onore di presiedere e l’intero Consiglio regionale sappiano trarre forza e impegno per offrire a tutti i sardi soluzioni concrete e provvedimenti efficaci, non solo per contrastare la crisi in atto ma per disegnare un futuro di crescita e sviluppo per la Sardegna.»

«Esprimo soddisfazione e gratitudine per l’elezione alla presidenza della Terza commissione – ha detto stamane Franco Sabatini, consigliere regionale del Pd – e auspico un proficuo confronto, incentrato sui bisogni dei sardi, con i colleghi dell’opposizione, a cui rivolgo sentiti auguri di buon lavoro.

Assicuro fin da ora il mio impegno per contribuire ad aprire in Sardegna una grande stagione di profonde riforme che valorizzino e qualifichino, la collaborazione e la partecipazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.

Tra le priorità della commissione indico i temi noti, cioè quelli relativi alla vertenza entrate e ai limiti di spesa che derivano alla Regione dall’applicazione dei vincoli del patto di stabilità, ma soprattutto evidenzio l’urgenza per tutte quelle situazioni di difficoltà in cui versano i tanti lavoratori sardi privi di sostegno e di ammortizzatori sociali o, peggio, per i troppi lavoratori sardi che lavorano senza che gli sia riconosciuta una regolare retribuzione.»

«Il sistema sanitario si rafforza con una maggiore attenzione per i territori». Ne è convinto il nuovo presidente della Commissione “Salute e Politiche Sociali” del Consiglio regionale, Raimondo Perra.

«C’è la necessità di decentrare – ha detto Perra – per consentire ai cittadini di avere più servizi nei territori di appartenenza e favorire allo stesso tempo la “deospedalizzazione” degli interventi.»

Secondo il presidente della Sesta Commissione è necessario lavorare al contenimento della spesa sanitaria «ma la razionalizzazione dei servizi non deve pesare sui malati e sui dipendenti delle Asl».

Tra le priorità, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. «Lingua blu e peste suina stanno penalizzando le aziende agropastorali – ha detto Perra – la Sardegna, deve mettersi al passo con l’Europa. Per far questo serve un piano di eradicazione delle malattie che elimini una volta per tutte il problema». 

«Le speranze di un futuro migliore per la Sardegna passano attraverso il rilancio delle attività produttive». Lo ha detto il nuovo presidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale Luigi Lotto. 

«La mia commissione – ha aggiunto – avrà un compito importantissimo in questa legislatura. Mi auguro che diventi il luogo dove costruire e incoraggiare la ripresa dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo, dell’industria e dell’agroalimentare.» 

Secondo il neo presidente, solo le attività produttive e la creazione di nuovi posti di lavoro possono consentire di superare la crisi che sta colpendo duramente la nostra Isola.

«Gli elettori ci hanno affidato un grande compito – ha sottolineato Lotto – sta a noi riuscire a svolgerlo nel migliore dei modi.»

Tra le priorità indicate dal presidente della Quinta Commissione, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. Lingua blu e peste suina rappresentano una palla al piede per il settore agricolo, ha sottolineato Lotto.

«Di concerto con la Commissione sanità – ha aggiunto Lotto – lavoreremo per individuare gli strumenti idonei per liberare la Sardegna da questi flagelli e consentire al comparto zootecnico di ripartire.» 

«C’è molto da fare e il nostro impegno sarà rivolto da subito alla soluzione di tre grandi problemi della Sardegna: la legge urbanistica, il sistema idrico e la 131.»

Lo ha dichiarato il nuovo Presidente della IV Commissione Antonio Solinas (Pd) dopo la sua elezione.

«Per quanto riguarda la nuova legge urbanistica – ha precisato – auspico che il Consiglio regionale possa approvarla entro l’anno. E’un obiettivo ambizioso, anche perché presuppone la definizione della nuova pianificazione paesaggistica cui la Giunta sta lavorando con molta determinazione: credo però che sia alla nostra portata.»

Immediatamente dopo, la complessa questione di Abbanoa.

«Dobbiamo sicuramente evitare il fallimento – ha affermato l’on. Solinas – e definire la nuova governance dell’azienda ed il tipo di società più adatta a restituire equilibrio ed efficienza al nostro sistema idrico. Possiamo riflettere, ad esempio, se sia meglio affidarne la gestione ad un consiglio di amministrazione o ad un direttore generale. Certamente i Comuni dovranno avere un ruolo significativo nella nuova compagine societaria.»

Sulla 131, infine, Solinas è molto netto: «Abbiamo una Sardegna tagliata in due e questo è inaccettabile, col traffico quotidianamente bloccato e gli interventi programmati da tempo che non partono. Dobbiamo non solo ridiscutere i rapporti con l’Anas ma anche indicare chiaramente la direzione in cui intendiamo operare: completare al più presto la strada ed eliminare tutti gli incroci a raso».

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L’on. Antonio Solinas (Pd) è stato eletto presidente della Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità).

La seduta di insediamento è stata presieduta dal presidente del Consiglio regionale, on. Gianfranco Ganau che, al termine dello scrutinio segreto, ha proclamato l’esito della votazione: presenti 9 consiglieri; votanti 9; Antonio Solinas, 5; Gianni Tatti, 4. Vice presidente della Commissione è stato eletto, dunque, l’on. Gianni Tatti (Udc).

Segretari sono stati eletti i consiglieri Eugenio Lai (Sel-gruppo Centro democratico) con 5 voti e Giuseppe Fasolino (FI) con 4 voti.

Antonio Solinas è nato a Busachi il 14 giugno 1959. E’ stato eletto nella circoscrizione di Oristano, con 3.322 preferenze). Ha conseguito il diploma di tecnico commerciale e svolge la professione di impiegato.
Ex consigliere comunale di Busachi, è al secondo mandato in Consiglio regionale. Nella scorsa legislatura è stato vicepresidente della Quinta Commissione “Agricoltura e Ambiente”.

La Quarta Commissione si occupa delle seguenti materie: governo del territorio, pianificazione paesaggistica, edilizia, tutela dell’ambiente, parchi e riserve naturali, difesa del suolo e delle coste, pianificazione per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, risorse idriche, politiche abitative, lavori pubblici, porti e aeroporti civili, mobilità e trasporti.

Luigi Lotto (Pd) è il nuovo presidente della Quinta Commissione (Attività produttive).

Completano l’Ufficio di Presidenza della Commissione Luigi Crisponi (vicepresidente) e i segretari Gaetano Ledda (Upc) e Marco Tedde (Forza Italia).

Luigi Lotto è nato a Villagrande il 12 agosto 1953. E’ stato eletto nella Circoscrizione di Sassari con 3.073 preferenze. Laurea in Scienze Agrarie, svolge la professione di insegnante.

Dal 1975 al 1980 è stato consigliere comunale di Villagrande. Dal 1995 al 2000 ha ricoperto l’incarico di assessore dei Lavori pubblici del comune di Sassari, nella Giunta guidata da Anna Sanna. Dal 2000 al 2005 è stato consigliere comunale di Sassari e, successivamente, assessore dei Lavori pubblici nella prima giunta del sindaco Gianfranco Ganau. E’ al suo secondo mandato in Consiglio regionale. Nella scorsa legislatura, è stato prima segretario e poi vicepresidente della Quarta Commissione “Trasporti, Lavori Pubblici e Urbanistica”.

Queste le materie di competenza della Commissione sulla base del nuovo Regolamento: industria, commercio, artigianato, turismo, cooperazione, energia, attività estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura.

Raimondo Perra (Psi) è il nuovo presidente della Sesta Commissione (Salute e Politiche Sociali).

Completano l’Ufficio di Presidenza della Commissione Marcello Orrù (Psd’Az – vicepresidente) e i segretari Gigi Ruggeri (Pd) e Peppino Pinna (Udc).

Raimondo Perra è nato a Quartu Sant’Elena il 4 agosto 1956. E’ stato eletto nella circoscrizione di Cagliari, con 1.171 preferenze.

Ha conseguito il diploma di scuola media superiore e svolge la professione di funzionario della Asl 8 di Cagliari. Dal 2011 al 2014 è stato consigliere comunale di Cagliari. E’ alla sua prima legislatura in Consiglio regionale.

Queste le materie di competenza della Commissione sulla base del nuovo regolamento: salute, politiche sociali, personale delle ASL, igiene veterinaria, attività sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione.

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«La riforma della Regione è la sfida più difficile che il nuovo governo regionale dovrà affrontare». Lo ha sostenuto l’on. Francesco Agus(Sel) durante il suo intervento in Aula. La Giunta – ha detto – dovra andare per la sua strada senza badare all’“applausometro” ma pensando ai reali interessi dei sardi. Per l’on. Agus la carenza infrastrutturale e il depauperamento del capitale umano sono i due principali fattori di freno allo sviluppo. Impedire la “fuga di cervelli” e dotare l’Isola di servizi moderni rappresentano due  imperativi categorici per guardare con speranza al futuro.

L’esponente di Sel ha inoltre invitato il Consiglio e l’esecutivo a mostrare grande attenzione a quello che sta succedendo a Roma con la riforma del Titolo V della Costituzione che rischia di svuotare di poteri le Regioni a Statuto Speciale.

L’on. Luigi Lotto (Pd) ha sottolineato nel suo intervento l’esigenza da parte della politica di ricostruire il rapporto con la società sarda per raggiungere i grandi obiettivi contenuti nelle dichiarazioni programmatiche della Giunta Pigliaru. Secondo il consigliere del Partito Democratico, il programma della nuova Giunta individua puntualmente tutte le problematiche che dovranno essere affrontate (dall’istruzione alla sostenibilità ambientale, dalla riforma della macchina amministrativa agli interventi per il settore produttivo). L’on. Lotto ha poi rivolto un appunto alla precedente maggioranza di Governo che, secondo l’esponente del PD, ha ignorato i suggerimenti dell’Aula e ha lasciato insolute le grandi emergenze dell’Isola.

«Le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione si limitano ad enunciazioni di principio senza dare soluzioni per il futuro». Lo ha sostenuto nel corso della discussione generale sul programma della Giunta Pigliaru l’on. Giuseppe Fasolino (Forza Italia). Nel suo programma, ha detto l’on. Fasolino rivolgendosi al presidente Pigliaru, manca un’indicazione forte su alcuni temi essenziali per lo sviluppo (turismo, agroalimentare, green economy). Dall’on. Fasolino un invito alla maggioranza di centrosinistra: «Basta con le critiche alla precedente esperienza di Governo, pensate al futuro. Avete vinto le elezioni ma sembra che non ve ne siate accorti». 

Il programma di governo della Giunta Pigliaru indica un percorso virtuoso per il rilancio del sistema economico e sociale della Sardegna. Ne è convinto il consigliere regionale di Sel, on. Eugenio Lai. Nel suo intervento ha sottolineato gli aspetti positivi indicati dal presidente Pigliaru in tema di istruzione, sanità, gestione dei rifiuti. Importante, secondo l’on. Lai, anche la decisione di avviare un confronto serrato con lo Stato per la revisione del Patto di stabilità. Dall’esponente di Sel anche un suggerimento all’esecutivo Pigliaru: «Più concertazione con i piccolo comuni che rappresentano una risorsa per tutta l’Isola».

L’on. Gianni Tatti (UDC) ha concentrato il suo intervento sulle “dimenticanze” del programma presentato dalla Giunta regionale. Tra queste, in primis, l’assenza di un progetto per la valorizzazione del patrimonio identitario e della cultura della Sardegna. Mancano, ha detto l’on. Tatti, anche indicazioni per il rilancio dell’agricoltura  e della pastorizia. Dall’esponente dell’Udc, infine, un invito alla Giunta Pigliaru perché riveda le sue posizioni sulla Zona Franca, «un’opportunità che deve essere sfruttata».

«E’ il momento di dare risposte forti alle attese dei sardi. Francesco Pigliaru, siamo sicuri, metterà in campo tutte le sue competenze e tutto il suo impegno ma non potrà fare miracoli». L’on. Antonio Solinas (Pd), ha ricordato gli errori della precedente Giunta regionale e ha evidenziato il diverso approccio del nuovo esecutivo nella ricerca di soluzioni per i problemi dell’Isola. L’esponente del Partito Democratico ha sottolineato l’esigenza di intervenire da subito nel settore dell’agricoltura a partire dalla riforma degli enti di gestione con la creazione dell’Agenzia regionale unica.

L’on. Modesto Fenu (Zona Franca) ha sottolineato nel suo intervento l’assenza di proposte concrete nel programma di governo della Giunta Pigliaru. L’on Fenu ha denunciato la “timidezza” dell’esecutivo nell’affrontare il tema dell’autonomia fiscale e la mancanza di soluzioni per garantire alla Sardegna la fiscalità di vantaggio. «La Zona Franca – ha detto l’on. Fenu – rappresenta un’opportunità che la Sardegna non può lasciarsi sfuggire.»

«Il Consiglio regionale deve farsi carico delle sue responsabilità. La qualità dell’azione politica dipende da noi». L’on Piero Comandini (Pd), in apertura del suo intervento, ha invitato l’Aula a costruire un nuovo rapporto con l’esecutivo. «C’è bisogno di un nuovo metodo di confronto – ha detto l’on Comandini – la Giunta ha fornito delle indicazioni, sta a noi seguirle e tradurle in provvedimenti seri ed efficaci per la Sardegna». L’esponente del PD ha sottolineato l’esigenza di costruire un rapporto più saldo con l’Europa. «La deriva “antieuropeista” è pericolosissima – ha detto l’on Comandini – la cooperazione con le altre regioni del Vecchio Continente rappresenta una necessità e la Sardegna se non si vuole perdere il treno della modernizzazione e dello sviluppo». 

L’on Gian Mario Tendas, dopo aver apprezzato la qualità del programma presentato dalla Giunta, ha invitato l’esecutivo a proseguire nella strada tracciata con i primi provvedimenti. La vera emergenza della Sardegna, ha detto l’esponente del Pd, è il lavoro. La disoccupazione cresce, il costo degli ammortizzatori sociali sta diventando insostenibile. Non ci sono soluzioni certe, ha detto l’on Tendas, ma la decisione della Giunta di puntare sul sistema dell’istruzione rappresenta un importante novità. Investire sul capitale umano, ha proseguito il consigliere di maggioranza, è il modo migliore per affrontare la crisi.

L’on Tendas ha inoltre invocato una riforma seria del sistema degli Enti Locali e una nuova politica creditizia per permettere al sistema delle imprese, oggi in forte difficoltà,  di riprendere fiato.

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Dai problemi sulla nuova Pac alla poca attenzione data dalla politica al comparto agricolo sardo sino al focus sul grano e sulla cerealicoltura sarda. La terza conferenza agraria che si è svolta ieri a Sanluri ha affrontato tutti i maggiori problemi che affliggono il settore.

Un’assemblea affollata e interessata ha ascoltato il discorso di apertura dei lavori di Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna, che ha tirato le somme del lavoro svolto sinora dalla Giunta regionale. Il suo è stato un giudizio non proprio positivo «per l’assenza di una strategia per il settore agricolo», ha detto. «Non c’è stato un impegno costante con l’obiettivo di ridare centralità all’agricoltura isolana e la conferma arriva dalla successione di tre assessori dell’Agricoltura». Cirronis ha inoltre sottolineato come ci sia stata disattenzione sulla legge regionale numero 15 che non è mai stata applicata e anzi è stata svuotata di risorse. Stesso discorso per il credito di esercizio agevolato «fondamentale per il comparto ma mai attuato. I nostri rappresentanti regionali non si sono seduti ai tavoli regionali più importanti per impostare la nuova politica comunitaria e far rispettare la nostra specificità», ha aggiunto Cirronis. «È importate istituire il credito agevolato», ha invece ribadito il coordinatore di Copagri, Pietro Tandeddu, «ma anche confermare gli aiuti ai cerealicoltori previsti dalla legge 15 per i quali si è provveduto a pagare solo un’annualità». Questione sulla quale è intervenuto anche il vicepresidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Antonio Solinas: «È bene dare sovvenzioni solo ai veri agricoltori che poi lavorano la campagna e non a quelli che prendono i soldi e poi scappano». 

Ora Copagri spera che la politica ridia attenzione all’agricoltura e prenda parte nei tavoli ministeriali che stanno decidendo il futuro dell’Isola. «Altra debolezza del sistema è la mancata soluzione del problema della continuità territoriale merci mentre sull’emergenza blue tongue mancano le risorse necessarie a risarcire i danni subiti gli allevatori coinvolti. Per ora arrivano a circa 100 mila i capi morti di blue tongue. Sul versante della peste suina, poi,  è mancata un’azione di controllo del territorio per gli animali non anagrafati mentre il comparto potrebbe avere una forte potenzialità». Intanto si discute della prossima Finanziaria «ma la sensazione», ha aggiunto Cirronis, «è che il bilancio regionale sia diventato ormai un novero delle spese correnti e all’agricoltura sia riservato sempre meno».

Per la prossima legislatura, l’auspicio è quello di una nuova legge di settore organica che dia il giusto valore alle organizzazioni di produttori e alle forme di contrattazione interprofessionale.

Il coordinatore dell’associazione Tandeddu si è poi soffermato su un settore importante dell’economia isolana, ovvero sulla cerealicoltura. «Abbiamo una caduta verticale della produzione di grano anche se la speranza è che aumenti il reddito dei Paesi in via di sviluppo come la Cina, dove la popolazione è in costante crescita. Fattore questo che dovrebbe aumentare le richieste e quindi il prezzo. Per ora il prezzo del grano è molto volatile e non dà certezze agli agricoltori: siamo passati dai 16 euro al quintale del 2010 ai 29 del 2012». Tra le politiche regionali messe in campo Copagri elogia il piano sementiero, dove la ricerca e l’assistenza ai lavoratori ha dato risultati». Grazie alle sperimentazioni per isolare le migliori varietà di grano al clima e all’ambiente di coltivazione ha dato un maggiore equilibrio tra quantità e qualità di produzione. I punti di forza della cerealicoltura sarda sono i prodotti tipici e di eccellenza sui quali può contare. «Mi riferisco ad esempio ai pani tipici come il Civraxiu o il Carasau che sebbene sia conosciuto in tutta Italia non ha ancora ottenuto la denominazione protetta. Altro punto di forza sono le paste tipiche (come malloreddus o culurgiones)». «Ma molti sono anche i punti critici», ha continuato Tandeddu, «ad esempio ci sono poche strutture di ammasso che rendono l’offerta sempre più frammentata, c’è poca aggregazione. Ora ci sono troppe varietà di grano quindi si deve favorire l’aggregazione e sul piano istituzionale la Regione deve attuare il piano integrato di filiera visto che il Psr ormai in scadenza li prevedeva ma non sono stati attuati».

Salvatore Pau (presidente della Coop. OP “CO.CE.SA.” di Cagliari, unica Op cerealicola) si è soffermato sugli sforzi che si stanno facendo per commercializzare il grano, mentre Gianfranco Porta (presidente dell’associazione dei panificatori artigiani della provincia di Cagliari) è importante puntare sul legame col territorio: non andate a comprare la baguette surgelata ma consumate sardo. Porta crede nella ripresa del settore e nel promuovere anche la produzione sarda di grano.

Le conclusioni della giornata sono state affidate ad Alessandro Ranaldi, vice presidente nazionale di Copagri che si è soffermato sulla nuovo Pac, sul confronto che questo giorni si sta svolgendo al Ministero. L’unica certezza, al momento, è però che la nuova programmazione europea non partirà subito: servono ancora i regolamenti Ue ed inoltre gli stati membri non hanno trovato ancora l’accordo interno.