27 April, 2024
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Un sogno realizzato. Debora Diana, la 49enne artista originaria di Serbariu, da tempo residente a Roma per motivi di lavoro, che ogni anno, ormai da 9 anni, ritorna nel paese natio per trascorrere 15 giorni di vacanza e li dedica alla realizzazione di un murale con l’obiettivo di trasformarlo in un paese-museo, quest’anno ha messo in atto il proposito manifestato un anno fa, il giorno dell’inaugurazione delle “Guardiane della piazza e della sua memoria”, che consisteva nel completamento della piazza (originariamente cimitero del paese) con il coinvolgimento di tanti giovani (non tutti anagraficamente ma comunque alle prime armi nell’arte) artisti locali.

Questa sera Debora Diana ed i suoi allievi hanno presentato alla comunità la piazza completata artisticamente con “Fior di murale”, opera realizzata con fiori e 60 pavoncelle, a tempo di record, considerato che quasi tutti i giorni dedicati al lavoro sono stati pesantemente disturbati dalle violentissime piogge abbattutesi sulla città di Carbonia prima e dopo Ferragosto. Ed è stata festa grande, perché la serata è stata arricchita con spettacoli musicali, poetici (con Susanna Montis e Barbara Loi) e balli sardi (con il gruppo folk Santa Giuliana di Serbariu).

Alla presentazione, anche quest’anno, hanno partecipato, familiari, amici d’infanzia dell’artista, residenti e non, e la presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras.

Durante l’inaugurazione, abbiamo realizzato un servizio fotografico e alcuni video: un intervento della cantante musicista Greca Simula; l’intervento di Debora Diana che ha presentato tutti i suoi amici che hanno collaborato alla realizzazione dei lavori; la dedica di una poesia di Susanna Montis a Debora Diana; e, infine, una canzone della giovanissima Gaia Diana, che pubblicheremo tra oggi e domani.

Il sindaco Paola Massidda e l’Amministrazione comunale di Carbonia hanno ringraziato Debora Diana ed il suo staff per aver donato alla città un bellissimo affresco intitolato “Fior di murale”.
«Un’opera d’arte che abbellisce e dà un tocco di decoro alle pareti di piazza della Memoria, nello storico quartiere di Serbariu. Un esempio concreto della funzione sociale e benefica che può rivestire la nostra arte, soprattutto quando questa viene messa a disposizione della collettività.»

                                                      

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Ieri sera, presso la comunità di Via Marconi, a Carbonia, si è svolta una serata per raccogliere fondi a favore dell’omonima associazione che da anni porta avanti “progetti di vita” in favore di persone diversamente abili. L’evento è stato ideato da un affiatato gruppo di artisti: Salvatore Filia, Alfredo Mussetti, Paola Matta, Carlo Giancola e Daniela Matta.

Con un grande lavoro di squadra si è potuta organizzare una serata divertente, nella quale il pubblico si è sentito coinvolto in un’atmosfera di magiche emozioni.

Ad aprire la serata è stata la poetessa Barbara Loi che, con un mix di dolcezza e passione, ha recitato una delle sue poesie, vincitrice tra l’altro di un premio letterario. La simpatia di Suor Barbara e di don Massimiliano ha fatto sì che dalle loro chitarre si sprigionassero note che, accompagnate dalle loro voci, hanno trascinato tutti in un unico coro.

Ma le vere star dell’evento sono stati i concorrenti del gioco del “Musichiere”. Dieci in tutto, due per ogni categoria: per l’imprenditoria Caterina Tuveri e Jenni Mocci, per la cultura Rita Sirtoli e Salvatore Messina, per lo sport Giorgio Fois e Luciano Trebini, per la politica Paola Massidda e Daniela Garau e, infine, per l’informazione Antonella Secci e Giampaolo Cirronis.

Animati da un umorismo contagioso, hanno gareggiato sulle note musicali delle basi lanciate dalla bravissima Elisa Bove.

Ogni concorrente è stato omaggiato da prodotti offerti dalla dottoressa Rita Manca ed i vincitori hanno ricevuto una stampa dell’artista Salvatore Filia.

Oltre che dalla poesia e alla musica, il pubblico è stato deliziato da un breve spaccato teatrale che ha visto protagonisti Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, tutti frequentanti la scuola di teatro della compagnia La Cernita di Monica Porcedda.

Uno spazio importante durante la serata è stato riservato alla presentazione di un’ opera di Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio: “Le 7 opere di Misericordia”. L’opera, proiettata su uno schermo, è stata presentata ed analizzata da Daniela Matta. Un capolavoro realizzato tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607, ancora oggi conservato presso il museo “Pio Monte della Misericordia a Napoli, è la rappresentazione delle “Sette opere di Misericordia corporali”.

 Nello specifico: “Seppellire i morti”, “Visitare i carcerati” e “Dar da mangiare agli affamati” in un unico episodio, “Vestire gli ignudi”, “Curare gli infermi”, “Visitare i carcerati”, “Ospitare i pellegrini”. Dopo l’attenta e precisa spiegazione da parte di Daniela Matta è poi seguito un divertente scherzo in cui il pubblico per un attimo ha temuto di essere coinvolto… si cercavano in sala modelli da ritrarre per realizzare una parte dell’opera in particolare. Compreso lo scherzo, risate e applausi hanno concluso il momento in allegria.

Una valletta d’eccezione, Elvira Loddo, mi ha affiancato elegantemente nella presentazione della serata che si è conclusa con l’esibizione di Elisa Bove che ha interpretato la canzone “Notturno” di Mia Martini.

Come presentatrice posso solo dire che è stata una bellissima avventura che ho avuto l’onore di condividere con un pubblico sorridente e pronto a mettersi in gioco.

Durante la serata, alcuni concorrenti hanno dedicato la vittoria ad una donna che per tanti anni ha portato avanti in maniera egregia la Comunità di via Marconi… l’instancabile Angela Borghero, presidente ed attivista di grande rilievo, da qualche anno sostituita da Vanda Sulas.

La speranza è che nel tempo possano ripetersi eventi di questo tipo, nei quali la forza del gruppo raggiunge mete di solidarietà che vanno a migliorare situazioni difficili e portano un alito di sollievo.

Alleghiamo i filmati delle tre canzoni interpretate da Don Massimiliano e Suor Barbara (“C’era un ragazzo” di Gianni Morandi, “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori e “Spunta la luna dal monte” di Pierangelo Bertoli e i Tazenda), lo spaccato teatrale di Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, la canzone “Notturno” interpretata da Elisa Bove; e la canzone che ha chiuso la serata, interpretata da Elisa Bove, Nadia Pische e Suor Barbara.

Nadia Pische