29 March, 2024
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Tornano ad accendersi i riflettori a Sant’Anna Arresi, dove questa sera, lo storico palco di Piazza del Nuraghe accoglierà nuovi incontri del 37° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, con le sue anteprime racchiuse sotto l’insegna “Jazz Around”, organizzate dall’Associazione Culturale Punta Giara.

La musica inizia a partire dalle 21.00: primo a calcare la scena, il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, (già di scena a Cagliari la sera precedente con il Trio Pipeline), che qui porta in dote “Traces” un tributo in solo alla musica d’avanguardia di Steve Lacy, musicista fondamentale per la sua crescita artistica, e con il quale ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso.

Subito dopo, torna in scena l’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”: un gioco di sdoppiamenti e di rimandi tra il maestro sperimentatore, artista a tutto tondo, e il giovane e istintivo allievo, schietto come il vino che egli stesso, da “musicista-viticoltore” produce in Franciacorta. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

Domani, martedì 30 agosto, “Jazz Around” fa tappa a Masainas (in Piazza Belvedere, ore 21.00), per il concerto in solo di Gavino Murgia: l’eclettico sassofonista nuorese unisce agli studi jazzistici le sue profonde radici musicali sarde, e in particolare barbaricine, creando un suo personale mix sonoro, che lo porta a spaziare tra sax soprano, tenore e baritono, flauti e duduk, con l’aggiunta della sua voce, allenata nel tradizionale canto “A tenore” nel ruolo di “bassu”. Numerosissime le sue collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, come Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Danilo Rea, Babà Sissokò, Hamid Drake, Al di Meola, solo per citarne alcuni.

Si torna a Sant’Anna Arresi anche per l’ultima tappa per il mese di agosto, mercoledì 31, in Piazza del Nuraghe, dove alle 21.00 è di scena la clarinettista di Mogoro Zoe Pia, da sempre ispirata nel suo percorso artistico dalla musica tradizionale sarda e dai suoni ancestrali, che mette armoniosamente insieme al jazz e alle suggestioni contemporanee, come emerge dal suo disco del 2016, “Shardana” (Caligola Records). Nella sua performance in solo, Zoe Pia unisce al suono del clarinetto e delle launeddas quello di strumenti inusuali come campanacci e pezzi di artigianato artistico sardo.

Jazz Around dà appuntamento poi a Iglesias venerdì 16 settembre, dove, nel chiostro di San Francesco andrà in scena l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival. Alle 21.00, sotto il nome Overture III, si esibirà il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso ed Alessandro Cau alla batteria.

A suggellare la serata tornerà poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici.

Una nuova serie di anteprime arricchisce il cartellone delle anteprime del 37° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzata dall’Associazione Culturale Punta Giara. Prima di vivere il suo momento centrale nella storica Piazza del Nuraghe (in date ancora da definire), il festival prosegue con una serie di concerti durante il mese di agosto, con la rassegna “Jazz Around”, una sorta di “festival nel festival” con diverse tappe in siti di interesse paesaggistico, storico e culturale del Sulcis Iglesiente, che coinvolgono i centri di Carbonia, Santadi, Teulada,  Villaperuccio, Nuxis, Piscinas, Masainas, Cagliari e Iglesias.

Altre sei serate sotto il titolo di questa edizione, “Tra Musica e Musica”, che fa proprio l’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”: sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole, e  soprattutto analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita.

Si riparte domani, venerdì 26 agostoa Piscinas (ore 21.00), a Villa Salazar, dove sarà protagonista il pianista Alberto Braida, classe 1966, da sempre dedito all’improvvisazione musicale, alla testa del trio “Cats in The Kithen”, un giocoso incontro di sonorità che ha portato al suo fianco l’esperta ed eclettica contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi, e il vulcanico batterista, percussionista e compositore Cristiano Calcagnile, per un concerto fatto da intrecci sonori apparentemente semplici ma ricco di dettagli, come un gomitolo che i tre “gatti” scompongono e aggrovigliano nel loro gioco. Ad aprire la serata il duo “Sprigu”, incontro speculare (“sprigu” in lingua sarda significa, appunto, “specchio”) tra i due fender rhodes di Marco Coa ed Andrea Sanna: un progetto di musica elettroacustica improvvisata, in cui i due artisti, con personalità differenti, interagiscono uno di fronte all’altro, creando un discorso musicale in continua evoluzione.

Sabato 27 il festival farà una breve sosta nella sua casa d’origine, Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe, con una serata dedicata ai nuovi talenti: in scena, a partire dalle 21.00 l’Interplay Trio guidato dalla carismatica voce di Carla Giulia Striano, con Andrea Sanna alle tastiere e Synth, Francesco Oppes alla batteria e al pad elettronico; la formazione spazia dal jazz moderno e quello contemporaneo all’Hip Hop, dal funk all’R&B, e si suoneranno brani arrangiati in chiave personale e brani originali.

Subito dopo, blues e cool jazz incontreranno la canzone italiana nella proposta di La Città di Notte, band cagliaritana nata dall’incontro di quattro musicisti – Diego Pani (voce), Andrea Schirru (tastiere), Edoardo Meledina (contrabbasso) e Frank Stara (batteria) – provenienti da diverse band del panorama musicale sardo (King Howl, Dancefloor, Stompers, Stone Seeds), accomunati dalla passione per la musica afroamericana e lo swing italiano degli anni Cinquanta.

Saranno le note di Rob Mazurek a salutare, domenica 28, di primo mattino (ore 8.00) una nuova giornata di musica, tra i colori della spiaggia di Porto Pino: eclettico e sperimentatore, solista di cornetta, tromba, compositore, artista multimediale, Rob Mazurek (classe 1965) è tra le figure chiave della musica contemporanea americana, e tra i protagonisti della scena musicale di Chicago, dove a partire da metà anni ’80 ha iniziato a suonare in tutte le formazioni del Chicago Underground. È leader della Exploding Star Orchestra, formazione di punta della scena odierna, che spesso ha ospitato musicisti quali Bill Dixon e Roscoe Mitchell.

In serata, sempre il 28, il festival si trasferirà a Cagliari, al centro Culturale Exmà – Exhibiting and Moving Arts, dove alle 19.00 sarà presentata la nuova etichetta indipendente We Insist! Records, che collabora attivamente a questa edizione del festival: e sarà il Trio Pipeline di Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto), Andrea Grossi (contrabbasso), e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni) a rappresentare dal vivo l’etichetta, con la quale ha inciso il suo album “Kakuan Suite”, inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del TOP JAZZ 2021: tra i migliori gruppi e dischi dell’anno.

Riflettori puntati sul palco di Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi lunedì 29, dove la musica inizierà a partire dalle 21.00: primo a calcare la scena, il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, già di scena la sera precedente con il trio Pipeline, che qui porta in dote “Traces” un tributo in solo alla musica d’avanguardia di Steve Lacy, musicista fondamentale per la sua crescita artistica, e con il quale ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso.

Subito dopo, tornerà in scena l’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”: un gioco di sdoppiamenti e di rimandi tra il maestro sperimentatore, artista a tutto tondo, e il giovane e istintivo allievo, schietto come il vino che egli stesso, da “Musicista-viticoltore” produce in Franciacorta. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

A chiudere la serata il trio di giovani promesse Lumastè, che riunisce Ludovica Massidda (violino), Marco Ballicu (batteria) e Stefania Pilleri (voce), tutti provenienti dal vivaio del “Conservatorio Pierluigi da Palestrina” di Cagliari: una formazione nata dal rapporto indelebile che nasce dall’amicizia per svilupparsi nella musica.

Il giorno seguente (martedì 30) “Jazz Around” farà tappa a Masainas (in Piazza Belvedere, ore 21.00), per il concerto in solo di Gavino Murgia: l’eclettico sassofonista nuorese unisce agli studi jazzistici le sue profonde radici musicali sarde, e in particolare barbaricine, creando un suo personale mix sonoro, che lo porta a spaziare tra sax soprano, tenore e baritono, flauti e duduk, con l’aggiunta della sua voce, allenata nel tradizionale canto “A tenore” nel ruolo di “bassu”. Numerosissime le sue collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, come Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Danilo Rea, Babà Sissokò, Hamid Drake, Al di Meola, solo per citarne alcuni.

L’ultima tappa per il mese di agosto, mercoledì 31 a Teulada, dove a Villa Sanjust, alle 21.00, sarà di scena la clarinettista di Mogoro Zoe Pia, da sempre ispirata nel suo percorso artistico dalla musica tradizionale sarda e dai suoni ancestrali, che mette armoniosamente insieme al jazz e alle suggestioni contemporanee, come emerge dal suo disco del 2016, “Shardana” (Caligola Records). Nella sua performance in solo, Zoe Pia unisce al suono del clarinetto e delle launeddas quello di strumenti inusuali come campanacci e pezzi di artigianato artistico sardo.

Jazz Around dà appuntamento poi a Iglesias venerdì 16 settembre, dove, nel chiostro di San Francesco andrà in scena l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival. Alle 21.00, è atteso, sotto il nome Overture III, il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso ed Alessandro Cau alla batteria. A suggellare la serata tornerà poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici.

niko2610@gmail.com

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Il duecentocinquantesimo della fondazione di Calasetta entra nella settimana dei festeggiamenti di San Maurizio, il patrono del paese tabarchino. La giornata di domani, martedì 22 settembre, segna proprio la data della Festa di San Maurizio, che avrà il suo momento ufficiale alle 19 nella chiesa omonima, dove si svolgerà una solenne funzione religiosa.

Prima, alle 18.00, in Piazza Principato di Monaco, sono in programma l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro fotografico 250 sorrisi, a cura della Pro Loco di Calasetta.

Alle 22.00, sempre in Piazza Principato di Monaco, lungo la passeggiata del porto, arriverà il momento del concerto di Claudia Aru, una delle voci più interessanti, e ormai affermata, del panorama musicale sardo.
Personalità multiforme, essendo anche performer e attrice, Claudia Aru mette tutte le sue esperienze, fatte di viaggi per il mondo, di studio e di corsi di formazione, nella sua voce calda e particolarmente espressiva. Laureata in canto jazz al Conservatorio di Cagliari, ha frequentato corsi con importanti maestri in Italia e all’estero, come il master di alto perfezionamento in canto moderno con Cheryl Porter al Voice Studio di Roma.

Si è esibita in alcuni dei principali festival in Sardegna (Abbabula, Time in Jazz, World music festival), ha portato i suoi spettacoli in giro per l’Italia, l’Europa (Berlino, Madrid, Bruxelles, Barcellona) e per il mondo (in Giappone, all’Istituto italiano di cultura di Osaka, in Cina, all’Istituto italiano di cultura di Pechino, al Circolo sardo di Shangai, a Bangalore, in India).
Claudia Aru ha collaborato con Rossella Faa, Elena Ledda, Joe Perrino, Sa Ratza, Don Leone, Varijashree Venugopal (una delle voci indiane più apprezzate al mondo, che ha collaborato, fra gli altri, con Bobby McFerrin). Nel giugno del 2019 ha pubblicato il suo quarto disco da solista, ”Aru”. “Babudu” è il titolo del suo ultimo, recente, singolo, pezzo in “limba” apparentemente spensierato, dal ritmo incalzante, accompagnato da un video accattivante, che invece affronta il tema del diritto allo studio, per sostenerlo, nei paesi africani.

Venerdì 25, nell’Aula Consiliare del Comune, alle 10.00, si terrà il convegno Calasetta 250 – Percorsi storici e culturali, in collaborazione con l’Università di Sassari edil Parco Geominerario, mentre sabato 26 settembre il Museo MACC ospiterà, alle 19.00, la Mostra diffusa Overlap, curata dall’associazione Senza Confini di Pelle.

Le manifestazioni sono promosse dal comune di Calasetta, che ha fortemente voluto ricordare con tutti gli onori, nonostante l’emergenza sanitaria e nel totale rispetto delle norme anti-Covid, l’importante anniversario, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo), il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

 

   

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Tutto esaurito, questa sera, alle 19.00, al Teatro Centrale di Carbonia, per l’attesissima tappa della sedicesima edizione di Gospel Explosion, tradizionale appuntamento natalizio organizzato da Progetto Evoluzione, l’associazione culturale di casa a Narcao che da quasi trent’anni dedica il suo impegno alla diffusione e divulgazione della musica afroamericana in Sardegna (nel prossimo luglio spegnerà ventinove candeline con il festival Narcao Blues). Fino a domenica 30 dicembre, la manifestazione riscalderà l’isola con lo spirito ed il calore del gospel, genere musicale che si è sviluppato negli anni Trenta del Novecento nelle chiese afroamericane cristiano-metodiste, allargandosi progressivamente nell’intero continente nordamericano.

Protagonista, quest’anno, il gruppo newyorkese Uni.Sound, quattro voci magnifiche – quelle dei membri fondatori Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams – e tre strumentisti (Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e alla chitarra, Benjamin Michael Anthony alla batteria), nell’isola per un tour di concerti in dieci tappe.

Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il primo ep; titolo: “Uni.Sound”.

Dal Sud al Nord Sardegna: la sera di Santo Stefano, domani, mercoledì 26 dicembre, la rotta del tour isolano porta gli Uni.Sound ad Alghero, nella bella cornice del Teatro Civico, dove è previsto un doppio set: alle 18.00 e alle 21.00 (biglietti a 12 euro; per informazioni e prenotazioni: InfoAlghero, via Cagliari, 2, presso ex Casa del Caffè). Giovedì 27 riflettori accesi alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, uno dei teatri più grandi dell’isola (1.421 sono i posti a sua disposizione), dove la rassegna rinnova l’appuntamento natalizio nella seconda città della Sardegna, che lo scorso anno ha accolto con grande partecipazione il talento del nuovo gospel Cedric Shannon Rives. Biglietti a 10 euro più prevendita (info e prenotazioni: Pasquali Sport, largo Cavallotti, 21).

Si resta al Nord anche venerdì 28, per un concerto a Sennori, all’Auditorium Antonio Pazzola (inizio alle 21.00), proposto in collaborazione con la cooperativa Theatre En Vol all’interno della manifestazione Habitat in Gospel. Biglietto intero a 12 euro, ridotto a 7 euro; biglietto famiglia per due adulti e due bambini a 26 euro. Parte del ricavato sarà destinato al sostegno del progetto “Un container per l’Angola”. 

Al ritorno nel Sud dell’isola, un doppio impegno attende il complesso americano sabato 29: alle 18.30, a Serramanna, nella Sala Conferenze vico Mossa (ingresso libero – in collaborazione con il Comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu) e poi in serata, alle 21.30, a Iglesias nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero – in collaborazione con il comune di Iglesias). Ultima data nel calendario della sedicesima edizione di Gospel Explosion domenica 30 dicembre: gli Uni.Sound chiudono il loro giro di Sardegna in musica a Sestu, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero – in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, la rassegna Gospel Explosion ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come i Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise, il London Community Gospel Choir, Followers of Christ e South Carolina Mass Choir e Cedric Shannon Rives. Nata con il preciso intento di dar continuità all’idea dell’associazione culturale Progetto Evoluzione di creare occasioni di sviluppo e crescita culturale in periodi dell’anno differenti da quello estivo, la rassegna è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nella mappa delle rassegne isolane e nazionali.

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Dopo il debutto di ieri a Sinnai, prosegue oggi a Tadasuni (inizio ore 18.30) la sedicesima edizione di Gospel Explosion, tradizionale appuntamento natalizio organizzato da Progetto Evoluzione, l’associazione culturale di casa a Narcao che da quasi trent’anni dedica il suo impegno alla diffusione e divulgazione della musica afroamericana in Sardegna (nel prossimo luglio spegnerà ventinove candeline con il festival Narcao Blues). Fino a domenica 30 dicembre, la manifestazione riscalderà l’isola con lo spirito ed il calore del gospel, genere musicale che si è sviluppato negli anni Trenta del Novecento nelle chiese afroamericane cristiano-metodiste, allargandosi progressivamente nell’intero continente nordamericano.

Protagonista, quest’anno, il gruppo newyorkese Uni.Sound, quattro voci magnifiche – quelle dei membri fondatori Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams – e tre strumentisti (Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e alla chitarra, Benjamin Michael Anthony alla batteria), in arrivo nell’isola per un tour di concerti in dieci tappe.

Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il primo ep; titolo: “Uni.Sound”.

La prima tappa in terra sarda è stata ieri a Sinnai, al Teatro Comunale, organizzata in collaborazione con Good Vibrations and Sweet Music. Oggi gli Uni.Sound sono attesi alle 18.30, nella chiesa di San Nicolò di Bari a Tadasuni, in provincia di Oristano (ingresso libero). L’indomani – domenica 23 – appuntamento alle 19.30, nello scenario del nuovo teatro “Maria Carta” di Pula, di recente costruzione (è stato inaugurato lo scorso 30 luglio). I biglietti, in questo caso, costano 12,50 euro (info e prenotazioni al Box Office, in viale Regina Margherita, 43, a Cagliari).

Martedì 25 il complesso newyorkese saluta il Natale a Carbonia con un concerto al Teatro Centrale (ore 19.00) organizzato con il patrocinio del Comune della città mineraria (biglietto a 10 euro; info e prenotazioni da Biagetti, in via Gramsci, 139).

Dal Sud al Nord Sardegna: la sera di Santo Stefano (mercoledì 26), la rotta del tour isolano porta gli Uni.Sound ad Alghero, nella bella cornice del Teatro Civico, dove è previsto un doppio set: alle 18.00 e alle 21.00 (biglietti a 12 euro; per informazioni e prenotazioni: InfoAlghero, via Cagliari, 2, presso ex Casa del Caffè). Giovedì 27 riflettori accesi alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, uno dei teatri più grandi dell’isola (1.421 sono i posti a sua disposizione), dove la rassegna rinnova l’appuntamento natalizio nella seconda città della Sardegna, che lo scorso anno ha accolto con grande partecipazione il talento del nuovo gospel Cedric Shannon Rives. Biglietti a 10 euro più prevendita (info e prenotazioni: Pasquali Sport, largo Cavallotti, 21).

Si resta al Nord anche venerdì 28, per un concerto a Sennori, all’Auditorium Antonio Pazzola (inizio alle 21.00), proposto in collaborazione con la cooperativa Theatre En Vol all’interno della manifestazione Habitat in Gospel. Biglietto intero a 12 euro, ridotto a 7 euro; biglietto famiglia per due adulti e due bambini a 26 euro. Parte del ricavato sarà destinato al sostegno del progetto “Un container per l’Angola”. 

Al ritorno nel Sud dell’isola, un doppio impegno attende il complesso americano sabato 29: alle 18.30, a Serramanna, nella Sala Conferenze vico Mossa (ingresso libero – in collaborazione con il Comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu) e poi in serata, alle 21.30, a Iglesias nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero – in collaborazione con il comune di Iglesias). Ultima data nel calendario della sedicesima edizione di Gospel Explosion domenica 30 dicembre: gli Uni.Sound chiudono il loro giro di Sardegna in musica a Sestu, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero – in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, la rassegna Gospel Explosion ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come i Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise, il London Community Gospel Choir, Followers of Christ e South Carolina Mass Choir e Cedric Shannon Rives. Nata con il preciso intento di dar continuità all’idea dell’associazione culturale Progetto Evoluzione di creare occasioni di sviluppo e crescita culturale in periodi dell’anno differenti da quello estivo, la rassegna è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nella mappa delle rassegne isolane e nazionali.

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Sedicesima edizione per Gospel Explosion, tradizionale appuntamento natalizio organizzato da Progetto Evoluzione, l’associazione culturale di casa a Narcao che da quasi trent’anni dedica il suo impegno alla diffusione e divulgazione della musica afroamericana in Sardegna (nel prossimo luglio spegnerà ventinove candeline con il festival Narcao Blues). Da venerdì 21 a domenica 30 dicembre, la manifestazione riscalderà l’isola con lo spirito e il calore del gospel, genere musicale che si è sviluppato negli anni Trenta del Novecento nelle chiese afroamericane cristiano-metodiste, allargandosi progressivamente nell’intero continente nordamericano.

Protagonista, quest’anno, il gruppo newyorkese Uni.Sound, quattro voci magnifiche – quelle dei membri fondatori Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams – e tre strumentisti (Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e alla chitarra, Benjamin Michael Anthony alla batteria), in arrivo nell’isola per un tour di concerti in dieci tappe: a Sinnai (venerdì 21), Tadasuni (sabato 22), Pula (domenica 23), Carbonia (martedì 25), Alghero (mercoledì 26), Sassari (giovedì 27), Sennori (venerdì 28), Serramanna (sabato 29, alle 18.30), Iglesias (sabato 29, alle 21.30) e Sestu (domenica 30).

Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il primo ep; titolo: “Uni.Sound”.

La prima tappa in terra sarda è a Sinnai, venerdì 21, per una serata al Teatro Comunale, con inizio alle 21.00, organizzata in collaborazione con Good Vibrations and Sweet Music (biglietto a 15 euro più prevendita al Box Office, in viale Regina Margherita, 43, a Cagliari). Sabato 22 gli Uni.Sound sono invece attesi alle 18.30 nella chiesa di San Nicolò di Bari a Tadasuni, in provincia di Oristano (ingresso libero). L’indomani – domenica 23 – appuntamento alle 19.30, nello scenario del nuovo teatro “Maria Carta” di Pula, di recente costruzione (è stato inaugurato lo scorso 30 luglio). I biglietti, in questo caso, costano 12,50 euro (info e prenotazioni al Box Office, in viale Regina Margherita, 43, a Cagliari).

Martedì 25 il complesso newyorkese saluta il Natale a Carbonia con un concerto al Teatro Centrale (ore 19) organizzato con il patrocinio del Comune della città mineraria (biglietto a 10 euro; info e prenotazioni da Biagetti, in via Gramsci, 139).

Dal sud al nord Sardegna: la sera di Santo Stefano (mercoledì 26), la rotta del tour isolano porta gli Uni.Sound ad Alghero, nella bella cornice del Teatro Civico, dove è previsto un doppio set: alle 18.00 e alle 21.00 (biglietti a 12 euro; per informazioni e prenotazioni: InfoAlghero, via Cagliari, 2, presso ex Casa del Caffè). Giovedì 27 riflettori accesi alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, uno dei teatri più grandi dell’isola (1.421 sono i posti a sua disposizione), dove la rassegna rinnova l’appuntamento natalizio nella seconda città della Sardegna, che lo scorso anno ha accolto con grande partecipazione il talento del nuovo gospel Cedric Shannon Rives. Biglietti a 10 euro più prevendita (info e prenotazioni: Pasquali Sport, largo Cavallotti, 21).

Si resta al nord anche venerdì 28, per un concerto a Sennori, all’Auditorium Antonio Pazzola (inizio alle 21.00), proposto in collaborazione con la cooperativa Theatre En Vol all’interno della manifestazione Habitat in Gospel. Biglietto intero a 12 euro, ridotto a 7 euro; biglietto famiglia per due adulti e due bambini a 26 euro. Parte del ricavato sarà destinato al sostegno del progetto “Un container per l’Angola”. 

Al ritorno nel sud dell’isola, un doppio impegno attende il complesso americano sabato 29: alle 18.30, a Serramanna, nella Sala Conferenze vico Mossa (ingresso libero – in collaborazione con il Comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu) e poi in serata, alle 21.30, a Iglesias nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero – in collaborazione con il comune di Iglesias). Ultima data nel calendario della sedicesima edizione di Gospel Explosion domenica 30 dicembre: gli Uni.Sound chiudono il loro giro di Sardegna in musica a Sestu, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero – in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, la rassegna Gospel Explosion ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come i Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise, il London Community Gospel Choir, Followers of Christ e South Carolina Mass Choir e Cedric Shannon Rives. Nata con il preciso intento di dar continuità all’idea dell’associazione culturale Progetto Evoluzione di creare occasioni di sviluppo e crescita culturale in periodi dell’anno differenti da quello estivo, la rassegna è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nella mappa delle rassegne isolane e nazionali.

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Un concerto in solo di Oren Marshall nella chiesa di San Pietro, ore 11.00, a Tempio Pausania la giornata odierna del 28° Time in Jazz, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con appuntamenti sparsi in altri quattordici centri del nord Sardegna.

Sperimentatore della tuba e della tuba elettrica, il musicista inglese si muove abilmente fra jazz, world music, musica classica e improvvisata, come suggerisce l’elenco delle sue esperienze e collaborazioni con nomi come Derek Bailey, Charlie Haden, Sir Peter Maxwell Davies, Moondog, Radiohead, Hermeto Pascoal, The Pan-African Orchestra, la London Philharmonic, John Taylor, Bobby McFerrin, i beatboxer Adam Matta, Shlomo e Hobbit. Un eclettismo che trova un’originale incarnazione nella sua Charming Transport Band, progetto che riunisce musicisti del Ghana e della Nigeria insieme con improvvisatori e jazzisti della scena londinese. Classe 1966, il “Jimi Hendrix della tuba”, come l’ha ribattezzato John Fordham, critico del quotidiano The Guardian, ha suonato con tutte le maggiori orchestre di Londra ma anche con i solisti del Teatro Bolshoi, l’orchestra sinfonica della Radio di Francoforte e il Canadian Ballet. Con il London Brass, di cui è entrato a far parte nel 1987, Oren Marshall ha registrato diversi dischi e tenuto tournée mondiali, suonando anche per autorità come la Regina d’Inghilterra e il Papa.

Altro concerto solistico in programma nel pomeriggio, alle 18.00, nella chiesa di San Nicola a Bortigiadas, dove il pubblico di Time in Jazz ritrova Giovanni Guidi, già applaudito il giorno prima in duo con il sassofonista americano Dan Kinzelman. Miglior nuovo talento per la rivista Musica Jazz nel 2007, il pianista umbro, oggi trentenne, ha portato avanti in questi anni una carriera di alto livello, fitta di impegni e soddisfazioni: oltre settanta concerti all’anno, ospite dei palchi internazionali più importanti, leader di propri gruppi e co-leader di vari progetti (il duo Soupstar con Gianluca Petrella, il quartetto co-diretto con Mattia Cigalini, il trio con il trombettista Luca Aquino e il percussionista Michele Rabbia di scena anche a Time in Jazz, giovedì 13), sette album a suo nome, due dei quali per la ECM, e tante collaborazioni come sideman con grandi maestri, tra i quali il suo mentore, Enrico Rava.

A Berchidda la musica parte intorno alle 19,45 con la prima uscita per le strade dei The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese di quattro fiati e sezione ritmica, cui spetterà anche il compito di animare la consueta festa della sera di Ferragosto con la sua miscela di influenze che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta Blues, fino al Rock & Roll.

Poi, alle 21,30, apre finalmente i cancelli l’arena allestita nella Piazza del Popolo, che per quattro serate sarà il “palco centrale” del festival.

Oren Marshall (2s)Dave Holland-Kenny Barron-1s Giovanni Guidi (s)