25 April, 2024
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Un programma di eventi che si snoda nei fine settimana dal 12 ottobre al 2 novembre e ruota intorno alle Lollas delle Case campidanesi. Inaugura così l’autunno di Quartu Sant’Elena, con la manifestazione LOLLAS, Autumn Tastes of Sardinia”, che ha l’obiettivo di rilanciare la vasta offerta del territorio di Quartu attraverso la reinterpretazione dell’iniziativa “Lollas”, nata da una intuizione dell’Amministrazione nei primi anni ’90, e che fece della città uno dei più dinamici centri culturali della Sardegna, e precursore di tutte le successive kermesse di questo genere, come per esempio la barbaricina “Cortes Apertas”.

Il programma Lollas e la firma del protocolo d’intesa della ReteSi parte con il programma di Lollas a Quartu – città capofila della Rete per l’edizione 2019 -, che chiuderà il suo cartellone di eventi il 2 novembre, per poi proseguire – fino alla primavera inoltrata – con le manifestazioni previste nelle case campidanesi degli altri attuali cinque comuni dell’area metropolitana di Cagliari che hanno aderito alla Rete Lollas: Capoterra, Selargius, Sinnai, Maracalagonis, Monserrato. Questa mattina i sindaci dei Comuni della Rete erano infatti presenti alla conferenza stampa di presentazione di Lollas a Quartu, a Sa Dom’e Farra in via Eligio Porcu, insieme al primo cittadino Stefano Delunas, ai rappresentanti della Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, per firmare – in questa occasione – il protocollo d’intesa che sancisce la nascita della Rete in maniera ufficiale. La Rete ha attualmente sei Comuni ma si prevedono nuove e numerose adesioni già per la prossima edizione Rete Lollas 2020, come per esempio Quartucciu, per la quale era presente il sindaco Pietro Pisu in conferenza stampa. Si allargherà poi a Cagliari, Settimo, Pula, e altri Comuni con le case campidanesi che vorranno unirsi.

Lollas, architettura di valore storico, artistico e culturale. Oltre a essere scrigni di grande valore materiale e immateriale, le antiche dimore campidanesi sono sempre state punti d’incontro degli abitanti dei paesi: i porticati che corrono lungo i muri interni delle abitazioni, in sardo chiamate appunto “Lollas”, sono stati luoghi di aggregazione, socializzazione, commercio. Oggi possiamo dire siano la memoria storica di quegli importanti momenti di piccole e più grandi comunità. Dentro le antiche case si commerciava, si cucinava, si portava il raccolto, si svolgeva tutta la vita sociale del vicinato, si festeggiavano i compleanni, i matrimoni, le nascite e si tenevano le veglie funebri. Quasi tutto ciò che riguardava il ciclo della vita delle persone ruotava intorno alla casa campidanese e alle sue lollas. Per questo le Amministrazioni vedono in Rete Lollas un format vincente anche dal punto di vista della proposta e dell’offerta turistico culturale

Il programma Lollas. Si parte oggi 12 ottobre a SA DOM’E FARRA, dalle ore 17.00 alle 21.00, con la Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA, per proseguire, dalle ore 20.00, con degustazione prodotti enogastronomici. Alle ore 20.30 segue lo spettacolo musicale di Francesca Corrias, Filippo Mundula e Pierpaolo Frailis.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

CASA PUSCEDDU, ore 17 Esposizione prodotti artigianali: Impagliatura Su Scannu Sardu a cura di Giovanni Carcangiu. Ore 19.00 degustazione prodotti enogastronomici e, alle 19.30, spettacolo musicale Matteo Leone.

CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La chiave dello zucchero” (Ed. Il Maestrale) di Giacomo Mameli – Introduce Massimo Moi.

Dalle ore 18 30 Salonmusik “Teatro musicale in casa” con Marco Caredda e Michele Uccheddu.

Programma del 13 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00 – Spettacolo musicale Tony Marongiu ed Adele Grandulli “Diavolo e Acquasanta”.

Programma del 19 ottobre – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA.

A seguire,alle ore 17.00, la presentazione del libro “Il campo degli asfodeli” (Ed. Arkadia) di Franco Mannoni – Introduce Gianluca Scroccu. Degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 20.00 con spettacolo musicale Sergio Piras e Rox Camellini.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: “Preparazione is malloreddus a Cura di Elena Lepori” e “Esposizione tegola sarda” a cura di Raimondo Piras. Degustazione prodotti enogastronomici alle ore 19.00, con spettacolo musicale Alberto Sanna “L’ultimo one man band”.

A CASA PASSERA, ore 17.00 Live painting “visioni di Sardegna”, si prosegue con il Reading musicale “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni con Sara Giglio e Gianluigi Concas.

Programma del 26 ottobre – SA DOM’E FARRAore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Degustazione prodotti enogastronomici e Spettacolo musicale REDS – Tributo ai Simply Red, alle 20.30.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La grammatica di Febrés” di Nicolò Migheli (Ed. Arkadia) – Introduce Giovanni Follesa. Spettacolo musicale Dulche de Leche e degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 18.00.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: Lavorazione del pane a cura di Norma Argiolas, ore 18.30 Balli “Gruppo Folk Università della Terza età” diretto da Elena Perra. E ancora alle 19.30 Spettacolo musicale “La città ideale” con Daniele Ledda, Emanuele Bardi e Sergio Tifu.

Programma del 27 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00, Spettacolo musicale Mocambo Quintett -Sese Corrias, Sandro Mura, Pierpaolo Frailis, Alessandro Atzori e Marco Argiolas (musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte).

Programma del 2 novembre 2019 – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Alle ore 18.00 Presentazione del libro “Cadono dal cielo” (Ed. Il Maestrale) di Giulio Concu – Introduce Giovanni Follesa.

Conferenza “La leggenda della corsara Capitana” – Giovanni Follesa, Antonio Cogoni, Rossana Copez – Modera Carlo Pillai, alle ore 19.00.

Degustazione prodotti enogastronomici in collaborazione con Coldiretti, dalle ore 20.00, con letture del libro “Terra Mala” – Giovanni Follesa e Rossana Copez.

A CASA SU IDANU ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA PASSERA ore 17.00, Artigiani a lavoro: La Matrioska – laboratorio tessile, creativo e sociale, dalle 18.30 Spettacolo musicale Simone Soro “Me in loop” e degustazione prodotti enogastronomici.

A CASA PUSCEDDU ore 18.30, Artigiani a lavoro: “Costruzione delle launeddas” ed esibizione a cura di Michele Deiana accompagnato da Celio Mocco alla fisarmonica e alle 19.30 Spettacolo musicale quintetto di fiati.

   

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Nel Campidano, nel Sarrabus, negli stagni di Cabras, Espedito Murgia, noto Editu, è stato un suonatore di launeddas atipico: di certo per la sua provenienza geografica, distante dalle zone di pianura considerate le patrie dei maestri. Era infatti un suonatore di montagna, della Barbagia di Seulo, di inizio Novecento: nei paesi dell’interno allora gli esperti erano rari e la melodia dello strumento a canne relegata a qualche festa patronale. Ad impressionare tziu Editu, classe 1912, fu proprio un maestro del Sarrabus: Giuseppinu Lara, padre di Emanuele e Antonio. È ormai trascorso un secolo da quelle sonate e gli strumenti sono molto diversi dagli attuali: di certo meno standardizzati. Anche le tecniche sono mutate, come ricorda lo stesso Murgia in un’intervista del 1982 dove racconta che Lara-padre non legava “su tumbu” a “sa mancosa manna” e, contrariamente a come fanno tutti al giorno d’oggi, teneva “sa mancosedda” con la mano sinistra.  

Alla figura straordinaria, di frontiera, di tziu Editu Murgia l’associazione culturale Iscandula – che da oltre trent’anni promuove la musica delle launeddas – con la collaborazione della Regione Sardegna e del comune di Seulo – ha realizzato alcune ricerche sulla sua biografia e sui materiali lasciati in eredità. I risultati degli studi (anche su documenti video, fotografici e audio) saranno illustrati durante un evento pubblico, nel suo paese. Si cercherà di tratteggiare il profilo del suonatore e del poeta dalla lunga carriera, conclusasi – tenendo fede alla leggendaria longevità dei seulesi – quando ormai era centenario, nel 2012. Durante l’incontro prima si parlerà delle scoperte e delle testimonianze dirette sul suo lavoro, a seguire ci sarà un concerto sulle note di launeddas e fisarmonica, una festa di musica e balli. L’appuntamento è per sabato 16 dicembre, alle 17.00, nella sala polivalente di Seulo, in via San Pietro.

Il programma. A introdurre le relazioni i saluti di Enrico Murgia, sindaco di Seulo, di Eugenio Lai, vice presidente del Consiglio regionale e di Maria Murgia, nipote di Tziu Editu. I lavori inizieranno quindi con l’intervento di Dante Olianas, presidente dell’associazione culturale Iscandula, che illustrerà la storia del Maestro e introdurrà un’intervista sonora da lui rilasciata nel 1982, nonché le pubblicazioni finora realizzate. La parola passerà quindi a Gianluca Piras, suonatore di launeddas e ricercatore che presenterà ‘Is sonus de Tziu Editu’, ossia ‘I suoni di Tziu Editu’: misurazioni, analisi e catalogazioni degli strumenti originali. Dalle caratteristiche tecniche al materiale multimediale: Pietro Frau, curatore della mostra dedicata a Murgia, scandirà aneddoti e curiosità sulle fotografie storiche e i filmati raccolti durante la ricerca. Spazio poi alla figura del maestro-poeta: Dario Loddo, racconterà il percorso dall’idea alla alla pubblicazione del libro ‘Poesias ‘e Barbagia e sa Martinica’ di Espedito Murgia, da lui curato curato e stampato dalla Tipografia TAIM di Cagliari. Infine, Piersandro Pillonca, giornalista e ricercatore della cultura sarda, partendo dal prodotto editoriale parlerà dell’immaginario poetico di Murgia e del suo stile.  

Lasciati da parte gli studi è tempo di concerti e di musica tradizionale isolana: si ballerà sulle note delle launeddas suonate da Gianluca Piras e Michele Deiana, alla fisarmonica Celio Mocco.

Biografia di tziu Editu Murgia.

Dopo l’illuminazione da giovanissimo, tziu Editu Murgia seguì in parte la scuola del Sarrabus: si trasferì prima a San Vito come servo pastore a venti anni e comprò un strumento da tziu Antoni Lara, era il 1932. Continuò via via con altri maestri anche una volta tornato a Seulo: firmò un contratto con un altro suonatore di launeddas di Villaputzu che abitava a Gergei, Giunchinu ‘e Seu. Secondo le regole del tempo si trasferì a casa sua e imparava sia il mestiere di calzolaio, sia quello di suonatore di launeddas. Poi la malaria – allora molto comune – lo costrinse a uno stop forzato. Ma il legame di Murgia con lo strumento restò forte, tanto da riprendere più tardi a Decimo da un maestro originario di Villaputzu, Agostinu Acca. Una vita di frontiera la sua: suonatore di Barbagia, distante e in parte isolato dal fermento musicale del Campidano si esibiva in tutti i paesi del circondario fino alle trasferte e ai concerti in Italia e, negli anni Settanta, la registrazione di un LP. Una lunga carriera che gli ha permesso festeggiare i cento anni nel 2012 con la moglie, gli amici e i paesani.