29 April, 2024
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Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, non si arrestano gli sbarchi dei migranti in Sardegna. 88 solo nella giornata di ieri, più precisamente a Porto Pino, Teulada e Domus de Maria.
Una situazione che porta a galla il problema della prevenzione nei centri di accoglienza e nei centri di permanenza per il rimpatrio. Tema al centro di una precedente interrogazione, datata 9 aprile, della consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, che oggi è voluta nuovamente intervenire sul tema.
«Gli organi preposti devono necessariamente comunicare se i migranti presentino o meno sintomi riconducibili al Coronavirusha sottolineato Carla Cuccu -. Nel caso è importante che i soggetti vengano sottoposti a tutte le visite di controllo e, qualora venisse riscontrata la positività al Covid-19, essere sottoposti al regime di quarantena. Solo dopo la completa guarigione, e il conseguente rilascio di un’apposita certificazione sanitaria, potranno essere trasferiti nei centri di accoglienza o in quelli per il rimpatrio.»
Il suo appello alla Regione, al Governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, è quello di sapere il numero reale dei migranti positivi al Covid-19, il loro posto di accoglienza la corretta attuazione di tutti i protocolli previsti dalle normative.
Antonio Caria

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Questa mattina una delegazione del “Movimento artigiani e commercianti Liberi” del Sulcis Iglesiente ha incontrato a Villa Devoto, il presidente della Regione Christian Solinas. All’incontro, promosso dal consigliere regionale Fabio Usai (Partito Sardo d’Azione), ha partecipato anche l’altro consigliere eletto nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Michele Ennas (Lega).
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle partite iva, dopo aver illustrato la grave situazione economica delle loro aziende, ulteriormente acuita dall’emergenza Coronavirus, hanno chiesto la rimodulazione dei fondi della fiscalità di vantaggio, inseriti nel “Piano Sulcis” e non ancora spesi. Si tratta di una somma complessiva di 29 milioni di euro, una parte dei quali, 6 milioni, recuperabile immediatamente ed un’altra, 23 milioni, attraverso un apposito provvedimento legislativo nazionale.
Le rivendicazioni sono state pienamente sostenute dai consiglieri regionali presenti. L’on. Fabio Usai da tempo sollecita il rilancio  del Piano Sulcis, attraverso una rimodulazione delle risorse economiche ed un modello di governance in grado di rispondere appieno alle esigenze e ai bisogni del Sulcis Iglesiente.
Il presidente Christian Solinas ha assunto l’impegno di avviare subito un’interlocuzione col Governo nazionale, per sbloccare i fondi ancora disponibili nella fiscalità di vantaggio e, una volta raggiunti risultati concreti, di attivare un nuovo tavolo di aggiornamento e verifica con i rappresentanti del Movimento.

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Si accende il dibattito sul futuro di Casa Serena, a Iglesias«Senza il contributo regionaleha dichiarato Carla Cuccu, presentatrice di un’interrogazione al Governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu –Senza il contributo regionale, che è stato erogato sino allo scorso anno, il comune di Iglesias non può più far fronte agli alti costi della gestione che superano abbondantemente i due milioni e mezzo di euro annui.»

A preoccupare Carla Cuccu è anche la sorte dei circa 80 lavoratori che operano nella o per la struttura e il possibile trasferimento dei circa 60 ospiti in altre strutture residenziali del territorio che prevedono rette molto alte.

« È necessario procedere ai lavori di riqualificazione della struttura gestita interamente dal comune di Iglesias – ha concluso Carla Cuccu – per farla diventare, così come lo era negli anni ottanta, un polmone verde della città dove tutti possano anche praticare attività fisica e combattere la solitudine in una socialità relazionale da rigenerare. Bisogna far diventare Casa Serena un luogo aperto anche ai turisti che scelgono Iglesias per le vacanze oppure per effettuare escursioni nel territorio.»



					

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«La Sardegna si impegna ad affrontare la ripartenza ed Il ritorno alla vita sociale con misure adeguate in ogni settore. In questa prospettiva abbiamo ritenuto importante potenziare gli interventi a sostegno dei servizi educativi per la prima infanzia. La situazione di emergenza sanitaria vissuta di recente ha, infatti, avuto un impatto pesante sugli equilibri sociali e familiari che intendiamo armonizzare con azioni mirate.»

Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas annunciando la destinazione di circa 14 milioni di euro alle misure a sostegno della prima infanzia adottate in risposta alla situazione di emergenza causata dalla pandemia Covid-19. «Vogliamo fare in modo che i tutti i sardi, di qualsiasi età, possano entrare al meglio nella Fase 3», ha sottolineato il presidente della Regione.

Il provvedimento approvato su proposta degli assessori della Programmazione e della Sanità, prevede una serie di interventi finalizzati, tra l’altro, a supportare i Comuni per i costi di gestione e per la progettazione di servizi educativi di supporto alle famiglie attraverso nuovi programmi di didattica a distanza, nonché all’ampliamento degli investimenti finalizzati all’adeguamento degli edifici scolastici nel rispetto delle nuove normative sulla sicurezza e il distanziamento.
«Con queste misure, che andranno ora sottoposte all’approvazione definitiva del Governo vogliamo andare incontro alle esigenze di tanti nuclei familiari che con la fine del lockdown avranno la possibilità di far rientrare i loro figli nelle comunità sociali. L’isolamento al quale siamo stati sottoposti ha avuto un impatto psicologico notevole sugli equilibri delle famiglie e dei minori che adesso meritano tutta l’attenzione possibile. Il programma nazionale “Obiettivi di Servizio”, al quale risponde il provvedimento, si rivolge proprio al miglioramento dei servizi pubblici nei cinque ambiti ritenuti fondamentali in merito alla qualità della vita: tra essi figurano l’istruzione e i servizi di cura per l’infanzia», ha evidenziato l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino.

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«Invitalia ad oggi non ha ancora pubblicato i bandi per le imprese e per la presentazione di piani di investimento nelle aree interessate, sono trascorsi ormai cinque anni senza che sia stata data attuazione ad uno strumento nato per dare immediata ed efficace risposta alla crisi territoriale, generata da chiusure e dismissioni di interi settori produttivi con relativa espulsione di centinaia di lavoratori.»
A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito democratico, Gianfranco Ganau che, insieme ai suoi colleghi di partito, ha presentato un‘interrogazione all’assessore dell’industria, Anita Pili, ed al Governatore, Christian Solinas «per chiedere quali interventi siano stati posti in essere o si intenda mettere in atto per sollecitare la pubblicazione del bando.»
«Nel 2018sostengono i consiglieri del Pd veniva approvato il Prri (Piano di Riconversione e Riqualificazione Industriale) da parte del gruppo di coordinamento costituito da RAS-assessorato industria, Provincia e Comuni ricompresi nell’area, l’anno successivo, il 21 gennaio 2019 il MISE, con proprio decreto attribuisce un fondo di 30 milioni a favore dell’area di crisi Sassari-Porto Torres e Porto Vesme integrati da 3 milioni di risorse regionali, infine, il 22 ottobre 2019, con delibera della Giunta regionale 42/18 veniva approvato l’Accordo di Programma.»
Antonio Caria

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«I reparti di rianimazione pediatrica devono essere strutturati nei presidi ospedalieri specializzati o in cui siano già presenti reparti e cliniche pediatriche sopperendo anche alle necessità del nord Sardegna.»

Lo chiede la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis in una lettera inviata al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ed al presidente della commissione Salute Domenico Gallus.

«Nel Piano di riconversione anti covid della rete ospedaliera regionale approvato nei giorni scorsi dalla Sesta Commissione  scrive la Garante nella letterasono previsti alcuni posti di terapia intensiva pediatrica presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.»

«Siamo sulla strada giustaafferma Grazia Maria de Matteisè impensabile che ancora oggi in Sardegna non ci siano reparti di rianimazione pediatrica. Il Piano di riconversione deve però incardinare la terapia intensiva per i minori in strutture specializzate nella cura dei più piccoli e dislocate su tutto il territorio regionale.»

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«È urgente razionalizzare subito il funzionamento degli uffici regionali per dare risposte immediate agli utenti ed alle organizzazioni di categoria». A chiederlo è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale al Personale, Valeria Satta, per chiedere l’attuale composizione dell’Ufficio Ispettivo.
«Quest’ultimospiega Carla Cuccuè preposto ad effettuare ispezioni ordinarie presso l’Amministrazione e gli Enti per accertare la regolare applicazione delle leggi, dei regolamenti e della regolarità amministrativo-contabile nonché l’adeguata e corretta utilizzazione del personale tenendo conto anche delle segnalazioni dell’utenza e delle organizzazioni di categoria, e a effettuare inchieste e ispezioni di carattere straordinario che si rendano necessarie in determinati uffici dell’Amministrazione e degli Enti.»
La sua richiesta è anche quella di conoscere il numero delle posizione di dirigente ispettore risultanti vacanti, il numero delle ispezioni effettuate nell’anno 2019 e nel corrente anno così come gli obiettivi da raggiungere.
«Non è più possibile conclude l’esponente pentastellatache si continui a navigare a vista con una macchina burocratica azzoppata e farraginosa preposta, invece, a dare risposte concrete ed immediate alle numerose emergenze dei cittadini.»
A.C.

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I presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Christian Solinas e Michele Pais, hanno rivolto gli auguri ai 13mila studenti sardi, che da oggi sono impegnati nell’esame di maturità.

«Per tutti dice il presidente della Giuntaquesto è uno dei momenti indimenticabili della vita, sempre ricordato ed evocato come una grande sfida. Per voi che sostenete l’esame in condizioni del tutto eccezionali e, speriamo, irripetibili, lo sarà forse ancora di più. Sarà il ricordo di una tappa fondamentale della vita accompagnata da una difficile esperienza. Ma voi, cari ragazzi avete già vinto la vostra sfida, insieme alle vostre famiglie, ai vostri amici, ai vostri cari. Siete il simbolo della Sardegna che riprende a vivere, a lavorare, a sperare. Questo esame di maturità accende una luce di speranza conclude il presidente Christian Solinas – . E a ciascuno di voi, insieme ai miei auguri affettuosi, rivolgo questo invito di Seneca: anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli la speranza.»

«Anche gli studenti sardi oggi affrontano un esame di maturità particolare, caratterizzato dalle rigidissime regole  imposte dall’emergenza sanitaria ha detto il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -. Sono sicuro che i nostri ragazzi affronteranno la prova con sicurezza e competenza e concluderanno il ciclo di studi nelle scuole superiori con la consapevolezza che la vita futura che dovranno affrontare, nonostante le difficoltà, sarà impegnativa ma ricca di soddisfazioni.»

«La Sardegna per ripartire ha bisogno anche dell’entusiasmo e delle competenze dei giovaniha concluso Michele Pais -. Tutti insieme possiamo superare ogni difficoltà.»

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Le Segreterie di FILCTEM CGIL, FLAEI CISL, UILTEC UIL hanno deciso le prime azioni di mobilitazione contro la Regione che «dopo oltre 6 mesi non si preoccupa di una sua Azienda partecipata», la Sotacarbo.
«Sono passati più di 6 mesiaffermano Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi, rispettivamente Segretari della FILCTEM CGIL Sulcis, FLAEI CISL Sardegna e UILTEC UIL Sardegnada quando avevamo richiesto all’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino un incontro per affrontare la complessa situazione finanziaria e operativa di Sotacarbo. Nonostante i solleciti e contatti informali, nulla è stato fatto dalla Regione, che non si può certo nascondere dietro l’emergenza Covid-19 per giustificare la propria totale assenza.»
«Le preoccupazioni di lavoratrici e lavoratori oggi sono confermate dalla stessa Azienda, che evidenzia un bilancio in rosso e gravi problemi a ricevere le risorse necessarie a portare avanti i progetti di ricerca; quel tracollo che si paventava a inizio anno si sta pericolosamente avvicinando aggiungono i tre segretari sindacali -. Il tempo è scaduto e non vogliamo permettere che ulteriori attese provochino danni irreparabili a impresa e lavoratori. Per questo non lasceremo nulla di intentato per richiamare tutti alle proprie responsabilità, a partire dalla Regione Sardegna che come proprietaria di Sotacarbo deve immediatamente intervenire e chiarire le proprie determinazioni.»
«È arrivato il momento della mobilitazione che FILCTEM, FLAEI e UILTEC hanno dichiarato, dopo una partecipata assemblea dei dipendenticoncludono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -, inizieremo con un presidio davanti all’assessorato del Bilancio della RAS a Cagliari il prossimo 24 giugno, e se sarà necessario proseguiremo con altre e più forti iniziative: qualcuno nei palazzi regionali si dovrà svegliare, ascoltare questo grido d’allarme e trovare soluzioni immediate.»

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«Il disegno di legge approvato stasera in Consiglio regionale sulla rinegoziazione dei mutui e sulla possibilità che gli enti locali della Sardegna possano disporre delle economie dei programmi finanziati con risorse nazionali e comunitarie, costituisce un’ulteriore intervento complementare e sinergico a quelli già adottati per affrontare la crisi economica determinata dalla pandemia.»

Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Christian Solinas a margine dell’approvazione della legge che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla Regione e le misure straordinarie in materia di programmazione unitaria.

«L’occasione offerta dalla rinegoziazione dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti ci é apparsa da subito un grande opportunità che consentirà di risparmiare solo nel 2020 circa 26 milioni di euro che saliranno a 43 nel prossimo triennio. Il poter disporre di queste risorse in questo delicato momento permette di dedicare, nell’immediato, importanti somme per accompagnare la ripresa economica, ma anche di programmare quelle azioni necessarie alla Sardegna per i prossimi anni in considerazione del riverbero che l’emergenza Covid-19 produrrà nel nostro sistema economico e socialeha precisato l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino -. Con questo provvedimento abbiamo voluto fornire un contributo ulteriore agli enti locali ampliando la norma del 2019 e e permettendo ai sindaci di utilizzare le economie sia della programmazione 2000-2006 sia di quella 2007-2013 sebbene il programma comunitario non sia ancora formalmente concluso.»