28 April, 2024
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L’incremento delle risorse destinate al settore agropastorale, il potenziamento delle strutture sanitarie (che stanno subendo tagli sempre più consistenti con il varo del riordino ospedaliero) sul territorio, nuove politiche a favore delle famiglie e per il contrasto alle povertà, strategie che mirino a valorizzare le zone interne. Sono i pilastri per il rilancio del distretto  che si racchiude tra la Trexenta ed il Gerrei, delineati nel corso di un meeting che si è tenuto nel Monte Granatico di San Basilio, con la partecipazione di consiglieri regionali, sindaci, esponenti delle assemblee comunali.

«Un incontro che si è tradotto in idee e proposte per lo sviluppo di un territorio – spiega Salvatore Espa, consigliere comunale a San Basilio – sempre più stretto nella morsa della crisi, con la fuga delle eccellenze e l’abbandono delle campagne.»

Il sindaco del centro sulla valle della Trexenta, Albino Porru, disegna il futuro del paese: «Il progetto si incentra su agricoltura e turismo, con la necessità di maggiori finanziamenti che incentivino le aziende agropastorali e la realizzazione di nuove opportunità sul territorio».

Claudio Fenu, capogruppo dell’opposizione a Guasila, mette in campo la sua ricetta: «Dobbiamo riscoprire il tessuto economico dei nostri paesi con il rilancio dell’artigianato e dell’edilizia, che va coniugato dal potenziamento dei servizi sociali e sanitari, mettendo così fine alle sforbiciate imposte dalla Regione».

Tra i partecipanti anche il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che ha rimarcato «la necessità di trovare un argine allo spopolamento dei paesi tra Trexenta e Gerrei, con il recupero delle tradizioni locali e le infrastrutture sanitarie e sociali».

Il leader isolano di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu ha sottolineato che «San Basilio, Isili, Senorbì e Guasila rappresentano dei tesoretti per la nostra Isola ma la Giunta deve scommettere su queste aree periferiche per scongiurare la fuga dei giovani, puntando su agricoltura, turismo, sanità ed infrastrutture viarie».

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Il Comitato OraScelgoIo rilancia sulle “primarie” per la selezione dei candidati alle assemblee elettive.

In una lettera inviata ai capigruppo del Consiglio regionale, Valentina Pistis, Matteo Taccori, Marcella Marini, Gianni Lampis, Fausto Piga, Marco Pinna, Claudio Fenu e Gianluigi Era scrivono che «l’obiettivo è quello di evitare ulteriori frammentazioni, ingovernabilità e al contempo definire la nuova frontiera del principio di legalità, in un settore fondamentale della vita pubblica: la democrazia interna dei partiti o delle coalizioni. E ciò potrà avvenire attraverso le “primarie” per la selezione dei candidati alle assemblee elettive, a cominciare da quello alla Presidenza della Regione Sardegna».

«Abbiamo assistito, nel passato – aggiungono le rappresentanti del Comitato OraScelgoIo -, a decisioni imposte dall’alto e dimostratesi errate, ed alle conseguenze di quelle scelte. Presidenti impreparati, arroganti, incapaci di incidere realmente sui problemi. Non è un caso che i partiti tradizionali perdano non tanto iscritti quanto elettori. Spesso la classe politica è, o rischia di apparire oligarchica, privilegiata e autoreferenziale. Per queste ragioni si diffonde la voglia dei cittadini di contare di più, di partecipare direttamente alle decisioni, per passare da élites chiuse ad una classe dirigente realmente scelta, voluta, selezionata. Riteniamo che non si debba perdere più nemmeno un minuto.»

«Siamo convinti – sottolineano ancora Valentina Pistis, Matteo Taccori, Marcella Marini, Gianni Lampis, Fausto Piga, Marco Pinna, Claudio Fenu e Gianluigi Era – che conoscere i territori e le reali esigenze della gente, ascoltare e discutere sia il modo giusto di riavvicinare giovani e delusi alla bella politica, quella condivisa, reale. Con questo spirito abbiamo iniziato un’imponente azione di promozione tra gli amministratori locali ed abbiamo predisposto una proposta di Regolamento.»

«Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei Sardi, la nostra dovrà essere una politica volta alla creazione di uno sviluppo reale, economico, sociale e culturale. Anche per questo – concludono le rappresentanti del Comitato OraScelgoIo – vi chiediamo di superare ogni perplessità, di scendere in campo nell’unico interesse, quello della Sardegna.»

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Nelle ultime settimane, grazie all’apporto di numerosi amministratori locali, si è costituito il Comitato “OraScelgoIo” per le Elezioni Primarie della Coalizione alternativa all’attuale maggioranza regionale.

In un momento storico in cui i partiti perdono quotidianamente iscritti ed elettori e la politica appare sempre più lontana dai cittadini, è, infatti, indispensabile offrire agli elettori la possibilità di scegliere direttamente il candidato Presidente.

Le elezioni primarie sono la nuova frontiera del principio di legalità, in un settore fondamentale della vita pubblica, che riguarda anche la democrazia interna dei partiti politici e delle coalizioni.

Questa esigenza è ancora più evidente nella coalizione alternativa alla sinistra. Troppe volte la scelta della guida è stata presa fuori dalla Sardegna e senza il necessario coinvolgimento della gente che in essa si riconosce; occorre una svolta decisa, indispensabile per restituire ai sardi la speranza in una politica in grado di fare le scelte che servono per far ripartire l’isola.

Le primarie sono il primo vero passo in questa direzione.

L’attuale maggioranza di governo è stata capace solo di aggravare gli atavici problemi della Sardegna. Essa non merita di essere riconfermata. Ma la nostra responsabilità è quella di proporre ai sardi una alternativa di governo credibile dal punto di vista programmatico e fortemente legittimata da un grande coinvolgimento popolare, in grado di travolgere l’imponente apparato di potere messo in piedi dal Pd e dai suoi alleati.

Il comitato – che può già contare su una sessantina di aderenti, tra sindaci, assessori e consiglieri comunali – si è più volte riunito nell’ultimo mese, per predisporre una bozza di regolamento.

Consapevoli dell’inerzia che contraddistingue la Giunta ed il Consiglio abbiamo ritenuto che la via maestra, rappresentata da una proposta di legge capace di regolamentarle, non avrebbe avuto possibilità di successo. Ed è per questo motivo che gli amministratori locali hanno optato per la redazione di un regolamento, snello, operativo ed efficace, atto ad offrire gli strumenti alla coalizione per convocare le primarie.

Ora non ci sono più pretesti per nessuno.

Valentina Pistis

Matteo Taccori

Marcella Marini

Fausto Piga

Marco Pinna

Clausio Fenu

Gianluigi Era

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Scatta l’emergenza sangue in Sardegna. Parte da Guasila un progetto per tentare di recuperare una grande fetta di donatori, con una struttura adeguata che possa servire tutta l’area della Trexenta. L’iniziativa è del capogruppo di “Progetto Guasila” Claudio Fenu che – con la sinergia del presidente dell’Avis comunale Ottavio Milia – ha presentato all’Azienda sanitaria locale di Cagliari un piano per il riutilizzo di un caseggiato di piazza Gramsci.

«Una struttura – evidenzia Fenu, in un documento inviato al Commissario straordinario della Asl 8 Savina Ortu – che potrebbe essere trasformato in Centro permanente per i donatori di sangue, che potrebbe dare un grosso sostegno vista la carenza di disponibilità di sacche ematiche in Sardegna. Un deficit cronico per il territorio, con molti talassemici della Trexenta in grosse difficoltà per le trasfusioni. Un’emergenza che diventa maggiormente acuta nel corso dell’estate, come sempre accade da anni, ma che non può essere considerata ormai periodica». Da qui l’esigenza di trovare nuovi edifici, maggiormente attrezzati e con impianti all’avanguardia.

«La struttura di piazza Gramsci, con il trasferimento dei servizi della Asl nei locali della biblioteca comunale – spiegano Fenu e Milia – è ormai da anni in stato di abbandono. L’associazione di volontariato Avis intende quindi avanzare un progetto di recupero finalizzato alla riapertura e al riutilizzo del caseggiato, eseguendo a titolo gratuito tutte le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori necessari. Un edificio che potrebbe così diventare un polo di riferimento per i donatori di sangue del territorio della Trexenta, rappresentando un presidio sanitario di primo livello per arrivare all’autosufficienza in materia di donazioni di sangue». Il progetto per il restyling della struttura è pronto. «Occorre – conclude Fenu – solo il lasciapassare dell’azienda sanitaria di Cagliari per avere un complesso all’avanguardia a Guasila».