19 April, 2024
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Il prof. Giorgio Pellegrini, che ha presentato al pubblico accorso all’inaugurazione lo scorso 5 dicembre, la Mostra di grafica bielorussa “Il Dialogo delle Civiltà” lo aveva già ampiamente preannunciato: le 20 incisioni in mostra nello splendido sito dell’ex convento di San Lucifero, attuale sede del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari rappresentavano una occasione per gli amanti dell’arte per ammirare l’ottimo livello della scuola grafica bielorussa: «Nelle scuole d’arte e nelle accademie di quest’ex repubblica sovietica, patria del grande Marc Chagall, si continua a percorrere quel sentiero lastricato di coerenza che riconduce, senza falsi adeguamenti alle chimere dell’ovest dell’arte, nel territorio sicuro e collaudato del figurativo. Un percorso selettivo e didattico capace di garantire una professionalità artistica perfettamente acquisita. Su quella base granitica molti artisti hanno incominciato a lavorare per infondere nuova originalità e freschezza in una materia densa eppure sicura» – Giorgio Pellegrini.

Il giudizio del numeroso e competente pubblico accorso all’inaugurazione ha confermato l’apprezzamento ed il successo di una mostra che voleva anche essere un omaggio ad alcuni grandi personaggi della cultura bielorussa dei tempi del Rinascimento e del Barocco il cui nomi fanno parte integrante del patrimonio comune europeo.

La Mostra itinerante che prima di Cagliari ha toccato Roma, sarà allestita nei prossimi mesi nelle principali capitali europee.

L’inaugurazione è stata aperta dei saluti del diplomatico bielorusso Dmitry Avsiansky responsabile affari culturali dell’Ambasciata ai quali è seguita l’apprezzatissima introduzione del prof. Giorgio Pellegrini, stimato storico dell’arte e responsabile “collaborazioni culturali” del Consolato bielorusso in Sardegna.

Fra le autorità presenti, la d.ssa  Giovanna Medde, direttore servizio relazioni internazionali della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, la prof.ssa Micaela Morelli, Prorettrice dell’Università di Cagliari, la Prof.ssa Nicoletta Rossi, dirigente del Liceo Artistico Musicale Foiso Fois, il colonello Giuseppe Rollo in rappresentanza del Comando generale dell’Esercito Italiano in Sardegna, la D.ssa Veronica Madau, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato in rappresentanza del Questore di Cagliari, la Presidente del Comitato Paralimpico della Sardegna Cristina Sanna, il colonnello Medico Stefano Ciancia Direttore del dipartimento militare di medicina legale che ha concesso l’utilizzo della mostra fotografica sul Castello barocco di Niasvizh, sito bielorusso tutelato dall’UNESCO, alle cui origini vi è l’opera dell’architetto gesuita Giovanni Maria Bernardoni del cui genio si trova traccia anche a Cagliari nei siti gesuiti di fine XVI secolo della nostra città, fra i quali proprio anche la sede dell’ex Ospedale Militare nato come Casa del Noviziato dei Gesuiti.

La mostra itinerante il “Dialogo delle Civiltà” gode del patrocinio della Commissione dell’Unione Europea, della Camera dei Rappresentanti dello Stato dell’Unione di Belarus e Russia e dell’Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia, l’iniziativa cagliaritana si è tenuta in collaborazione con il Liceo Artistico Musicale Foiso Fois nell’ambito delle iniziative inserite nella “Rete per la conoscenza ed integrazione” promossa dall’Associazione Cittadini del Mondo con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

Un particolare ringraziamento è stato espresso dal Console on. Giuseppe Carboni alla Fondazione di Sardegna per il prezioso sostegno, all’Ambasciatore bielorusso Aleksandr Guryanov per aver scelto Cagliari come secondata tappa italiana della mostra dopo Roma, al prof. Giorgio Pellegrini, alla dirigente del Liceo Foiso Fois prof.ssa Nicoletta Rossi per aver aderito con pronta disponibilità ed entusiasmo all’iniziativa e per l’alta professionalità dell’allestimento curato dalle professoresse Concettina Ghisu, Marina Putzolu, Anna Maria Sini e dal prof. Mauro Rizzo, la collaborazione avviata proseguirà con l’attivazione di programmi di scambio professionale e di buone prassi con alcuni licei artistici bielorussi e con nuove iniziative comuni.

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A Rivoli (Torino), sabato 6 aprile 2019, alle ore 16.00, all’interno della Chiesa Santa Croce (Via Santa Croce 14), sarà inaugurata la mostra “Interferenze, arte in Sardegna 1944-2019”, che rimarrà aperta fino al 20 aprile.

Nella mostra ci sono opere di Costantino Nivola, che fu direttore grafico della Olivetti, amico di Le Corbusier e docente di disegno ad Harvard. Ci sono alcuni lavori dello scultore Pinuccio Sciola, le cui installazioni sono entrate fin nel giardino di Jacques Prévert. Così come di Maria Lai, che con la sua arte è arrivata al Moma. Questi sono solo tre dei 26 artisti sardi che daranno vita alla mostra “Interferenze, arte in Sardegna 1944-2019”, che apre a Rivoli dal 6 al 20 aprile, all’interno della Chiesa Santa Croce.

Organizzata e promossa dalla F.A.S.I., la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, in collaborazione con Res Publica – Galleria d’Arte Democratica e il Circolo “4 Mori” di Rivoli, realizzata con il contributo della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Rivoli, della Fondazione Pinuccio Sciola e del Centro Studi Luigi Crespellani, la retrospettiva prende il titolo da quel fenomeno della fisica che nasce dalla sovrapposizione di più onde elettromagnetiche in un determinato punto dello spazio. Le interferenze che hanno portato alla produzione delle opere esposte si sono verificate tra la Sardegna, il Piemonte e altri luoghi. Il viaggio, il soggiorno in altri paesi per motivi di studio o di lavoro, ha portato a contaminazioni positive.

«Tutti gli artisti di questa collettiva – afferma la storica dell’arte e curatrice della mostra Concettina Ghisu – raccontano storie di nomadismo spirituale e culturale, intrecciate alla tradizione sarda o volutamente distaccate per ribellione o innata curiosità.»
Punto di partenza per i visitatori sarà una tempera su carta del 1944, intitolata Autoritratto (Solitudine), di Costantino Nivola. L’autore vissuto tra il 1911 e il 1988, ha avuto una vita intensa che, quando viene colpito da un mandato di cattura per attività antifascista, lo porta a New York dove entra a contatto con personaggi come Jackson Pollock.

Da Costantino Nivola partirà un lungo percorso alla scoperta di altri grandi come Maria Lai (1919-2013), allieva di Arturo Martini che vede alcune delle sue opere ospitate al Moma di New York, al Centre Pompidou di Parigi, e al Mart.
Durante questo viaggio nell’arte, si incontrerà anche Pinuccio Sciola (1942-2016). Esponente di spicco del muralismo sardo, nel 1973 va a lavorare a Città del Messico al fianco di David Alfaro Siqueiros. Nel 1996 Sciola scopre le sonorità della pietra. Una installazione permanente dell’artista si trova nel giardino della casa di Jacques Prévert a Omonville-la-Petite e sulla tomba del poeta francese.
Tante le opere realizzate da donne come Maria Crespellani, Rosanna Rossi, Tiziana Contu, Barbara Ardau e molte altre. Tutte queste verranno illustrate durante l’inaugurazione. Seguirà un buffet offerto dagli sponsor Argiolas Formaggi srl, Cantina di Dorgali, Circolo “4 Mori” Rivoli e Circolo Sant’Efisio Torino.

Serafina Mascia

Presidente della F.A.S.I.