3 November, 2024
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Giunge ai titoli di coda, a Sant’Antioco, la 19ª edizione di “Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei”. Partito sabato scorso, il festival dei cortometraggi dei Paesi del Mediterraneo organizzato dal Circolo del Cinema Immagini con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista Ado Hasanović, si chiude domani (giovedì 7 dicembre) con un’ultima giornata densa di appuntamenti, tra iniziative per le scuole, cinema e musica.
Il via è alle 9.00 del mattino nell’aula consiliare del Comune, sede di tutte le proiezioni, con la presentazione dei lavori realizzati nel corso del laboratorio La poetica degli oggetti tenuto dalla regista di animazione Michela Anedda e da Cristina Piccinini di Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna, con gli studenti della scuola primaria dell’I.G. Sant’Antioco-Calasetta: una sperimentazione di animazione in stop motion in cui gli oggetti abbandonano il loro uso quotidiano e prendono vita seguendo tutte le fasi di realizzazione di un vero e proprio cartone animato a passo uno.
Nella prima parte delle attività pomeridiane, con inizio alle 16.30, verranno annunciati i film vincitori dei premi al miglior cortometraggio. Due i riconoscimenti: il primo, per la sezione Intrecci Mediterrani – filo rosso del festival – viene assegnato da una giuria di studenti universitari coordinata da Francesco Crispino. Il secondo è per la sezione dedicata alla cinematografia breve isolana, Intrinas, ed è assegnato da una giuria di studenti delle scuole superiori, coordinata da Enrico Azzano. Le giurie si sono formate nell’ambito dai laboratori di critica radiofonica curato da Claudio De Pasqualis con la collaborazione dell’emittente cagliaritana Unica Radio.
Alle 18.00 secondo appuntamento con la sezione del festival Opera Prima. Dopo Alain Parroni, protagonista domenica scorsa (3 dicembre) con il suo film “Una sterminata domenica”sarà la volta del regista, scrittore, fotografo e videoartista Tommaso Santambrogio con il suo lungometraggio d’esordio “Gli Oceani sono i veri Continenti” (Italia, 2023, 118′), film d’apertura delle Giornate degli Autori 2023 all’interno della mostra del cinema di Venezia: una coproduzione italo-cubana sviluppata dal cortometraggio omonimo dello stesso Santambrogio, già presentato alla Settimana della Critica nel 2019. Sullo sfondo di una Cuba decadente e in un bianco e nero lacerato dalla pioggia caraibica, i giovani Alex e Edith, l’anziana Milagros e i bambini Frank e Alain, vivono la loro vita, fatta di piccoli gesti quotidiani, racconti del passato e sogni di futuro. Nel contesto di San Antonio De Los Baños, paesino dell’entroterra dove il tempo sembra essersi fermato, si sviluppano le rispettive narrazioni e i loro mondi; in un affresco di contemporaneità che prende vita tramite la memoria dei personaggi aleggia però lo spettro della separazione.
Come da tradizione, anche questa diciannovesima edizione di Passaggi d’Autore si chiude in musica con una produzione originale affidata alla cura di Emanuele Contis e ispirata al paese cui è dedicato il focus del festival: quest’anno è dunque la volta della Turchia. Per dare forma al progetto, il sassofonista e compositore sardo ha riunito intorno a sé, sotto l’insegna del Mediterranean Ensemble, un’assortita pattuglia di musicisti isolani di esperienza e professionalità – Stefania Secci Rosa alla voce, Fabrizio Lai alle chitarre, Mauro Sigura all’oud, Fabio Useli al basso e Antonio Pinna alle percussioni – impreziosita dalla presenza del polistrumentista curdo Mübin Dünen: classe 1977, sulle scene dall’età di vent’anni, il musicista nativo di Silvan, nell’Anatolia sudorientale, ha approfondito la conoscenza di nuovi strumenti tradizionali e contemporanei: oltre al nay e alla propria voce, utilizza regolarmente il santur (cimbalon), la cura, il tanbur (violoncello turco) e percussioni, su cui ha sviluppato uno stile personale sia nell’esecuzione che nella composizione, influenzata dai molteplici incontri con artisti europei e asiatici.

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Si è chiusa con successo, l’8 dicembre 2014, la decima edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei”.

La mattina è stato presentato il lavoro di animazione “Nina e il brigante”, costruito dai bambini della classe III A della Scuola Primaria Via Virgilio di Sant’Antioco, nell’ambito del laboratorio di educazione all’immagine “La magia del cinema”. Il laboratorio è tenuto da Cristina Piccinini e Nassim Hassanvandi dell’Associazione Paper Moon di Bologna, con la collaborazione dell’insegnante della classe, ripresentato anche la sera per gli adulti che hanno apprezzato il grande lavoro creativo. Il festival, fin dai primi anni, ha instaurato un rapporto speciale con le scuole del territorio. Sia nelle scuole primarie, sia in quelle secondarie, dove si ha la possibilità unica di imparare i mestieri del cinema, sviluppare una professionalità che potrà darà i suoi frutti in futuro.

Il pomeriggio ha ospitato la sezione “Intrecci mediterranei”, cuore del festival: otto film provenienti da Israele, Algeria, Francia, Croazia, Grecia, Turchia e Italia. Tra i film proiettati: Ou je mets ma pudeur di Sébastien Bailly in concorso al Sundance Film Festival 2014 e nominato ai Cesar 2015; Red Hulk di Asimina Proedrou vincitore del Drama Film Festival 2013; Aïssa di Clément Tréhin-Lalanne in competizione al Festival di Cannes 2014; Come foglie…, di Theo Putzu.
Quest’ultimo non è potuto essere presente dal vivo ma ha concesso un’intervista telefonica dopo la proiezione. La regista greca di Red Hulk, Asimina Proedrou presente in sala ha parlato a lungo del suo film. Attraverso il suo lavoro ha voluto raccontare «la condizione limite di un uomo (Red Hulk) che per stare in un gruppo è disposto a fare qualsiasi cosa, compreso un omicidio». Un film di stretta attualità, si parla del movimento nazionalista greco Alba Dorata, poco evidente ultimamente alle cronache estere, ma molto presente nella società greca. Agisce attraverso il reclutamento nelle scuole, con la tecnica di adescamento tipica dei movimenti di estrema destra, convincendo i ragazzi (quasi sempre disadattati con un carattere debole, e appartenenti alla working class) della necessità di eliminare i “diversi”. Cancellare gli immigrati, gli avversari tifosi di una squadra rivale, chiunque sia contro la loro ideologia nazionalista. «Una situazione che può verificarsi in ogni paese europeo», dice la giovanissima e coraggiosa regista.

Incredibile, ma è invece tutto vero, il docufilm Aïssa, del regista francese Clément Tréhin-Lalanne. Si tratta di una semplice visita medica sulla ragazza africana Aïssa, in un ambulatorio dipendente dal Ministero dell’interno francese. Si vuole dimostrare la vera età della ragazza, che dichiara di essere minorenne, perciò non passibile di espulsione. Il medico indaga ogni particolare del corpo della ragazza: altezza, peso, grandezza dei seni  e degli organi sessuali. Un elenco freddo che determinerà il futuro della ragazza, il verdetto dirà che il corpo dimostra più anni di quanto lei dichiari. Il futuro compromesso.

Il film del regista sardo Theo Putzu Come foglie…, è un racconto poetico della memoria e dell’oblio. Una ragazza torna nella casa dove ha vissuto momenti importanti della sua vita, racchiusi in un cofanetto dei ricordi, che come foglie vanno al vento. Molto bella la fotografia, la tecnica di stop motion dal vivo, e la scelta delle musiche.
Il programma completo dei film: Aïssa, Clément Tréhin-Lalanne, Francia, 2014; Come foglie…, Theo Putzu, Italia, 2014; Vizik / Topaç, Aziz Çapkurt, Turchia, 2014; Red Hulk, Asimina Proedrou, Grecia, 2013; Balavica, Igor Mirković, Croatia, 2013; Où je mets ma pudeur, Sébastien Bailly, Francia, 2013; Passage à niveau, Anis Djaad, Algeria, 2014; Deserted, Yoav Hornung, Israel, 2013

Il bilancio della decima edizione è sicuramente positivo.

Decine di giovani registi hanno potuto presentare le loro opere durante il festival, vivendo insieme nel territorio per cinque giorni in una sorta di residenza artistica a Sant’Antioco. Si è parlato dei film, di politica, di tecniche di ripresa, di scelte stilistiche, di società, di ispirazione, di cooperazione, di formazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, Dipartimento Animazione di Torino. Secondo Bruno Di Marino si può parlare addirittura di scena italiana del genere, l’animazione esce dal contesto cinematografico ludico ed entra a far parte del cinema vero e proprio. L’animazione ha la stessa dignità, competenze e capacità di racconto pari a quelle del cinema “tradizionale”. Il giornalista e critico cinematografico Bruno Di Marino, uno dei maggiori esperti di animazione in Italia, ha anche presentato il suo libro “Il mouse e la matita”, inserendo una novità nel cartellone degli eventi del Festiva del cortometraggio, ossia i libri che parlano di cinema. Un’occasione di capire il cinema attraverso le parole e gli scritti degli esperti.

Poi ci sono i lavori dei ragazzi delle scuole: il laboratorio di educazione all’immagine “La magia del cinema” che ha prodotto il corto animato “Nina e il brigante”, la sezione Cortoambiente, dedicata all’educazione ambientale attraverso film e documentari per le scuole secondarie, e l’attività di traduzione e sottotitolatura dei film. Un lavoro importantissimo, che ha coinvolto i ragazzi del Liceo linguistico e studenti universitari, coordinati dalla docente di traduzione di lingua inglese dell’Università di Cagliari Isabella Martini. Tutti i cortometraggi sono in lingua originale e sottotitolati in italiano e inglese.

Una bella avventura che promette una edizione 2015 ancora più ricca!

Il Festival del cortometraggio mediterraneo è organizzato dal Circolo del cinema Immagini, con il contributo della RAS – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Ex Provincia di Carbonia Iglesias – Settore Cultura, Sport e Spettacolo, – Comune di Sant’Antioco – Assessorato al Turismo, Spettacolo e Cultura, Fondazione Banco di Sardegna.

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