27 April, 2024
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Il Sulcis Iglesiente rappresenta il territorio con il maggior numero di pazienti affetti da decadimento cognitivo a livello nazionale. Non a caso, venerdì 28 luglio, alle 18.30, nella Sala Riunioni (servizi sociali)di via Argentario 14, a Iglesias si svolgerà un importante convegno dedicato al “Decadimento cognitivo e invecchiamento”, parte integrante del progetto “Alzheimer Sardegna: Insieme per sostenere”, organizzato dall’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna (AMAS) in collaborazione con l’associazione Culturale Music&Movie, e sostenuto dall’assessorato dell’Igiene e Sanita e dell’Assistenza Sociale della RAS.

Tema centrale del convegno sarà l’invecchiamento della popolazione sarda, con una particolare attenzione dedicata alle demenze. Si cercherà di capire quali siano le difficoltà di una società in cui l’età media è sempre più alta, quali siano le differenze sotto il profilo dei bisogni e quali siano le potenzialità che il nostro territorio può offrire.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessora alle Politiche sociali, Angela Scarpa, che ha fortemente voluto l’evento, interverranno Antonello Casu, geriatra in servizio all’ospedale di Ghilarza, che affronterà il delicato aspetto della relazione tra invecchiamento e solitudine; quindi Paolo Putzu, geriatra di Cagliari, che approfondirà “Il malessere dell’anziano e l’ageismo”; e Daniela Viale, dirigente psicologa del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Cagliari, con la quale sarà affrontata l’importanza della terapia cognitiva e lo stato dell’arte delle CDCD in Sardegna. A moderare l’incontro sarà Pina Ballore, presidente AMAS.

«L’ageismo è una forma di pregiudizio e disistima nei confronti di un individuo in ragione della sua età – spiegano gli organizzatori -. Assistiamo a tante forme di ageismo nei mezzi di comunicazione, in istituzioni e sanità, nel sistema educativo, culturale, politico e ambientale. Strettamente legata all’ageismo è la solitudine, intesa come estremo malessere subito e non voluto che crea sofferenza psicologica e facilita l’insorgenza di malattie fisiche, psichiche tanto da ridurre la qualità e l’aspettativa di vita. Si parla giustamente di solitudine patologica e colpisce soprattutto gli anziani soli ma si riscontra di frequente anche in famiglia o nelle residenze, identificandosi come una forma di deprivazione relazionale».

Un’attenzione particolare sarà rivolta al ruolo di caregiver, molto caro ad AMAS, tanto che a parlarne sarà la presidente dell’associazione, Pina Ballore, attraverso la sua testimonianza di “figlia dell’Alzheimer”. L’ingresso è libero ma si consiglia la prenotazione ai numeri 3336750996 – 3495386310.

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locandina caffè alzheimer

Il 15 marzo, a Carbonia, prende il via “Caffè Alzheimer itinerante. L’arte di non farsi solo”, progetto rivolto ai familiari e assistenti che si prendono cura di persone affette da demenza senile.

Ideato e organizzato da  GeRoS, associazione Onlus specializzata in servizi e ricerca in Gerontologia e Psicogeriatria, con il contributo della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di JU Film, il “Caffè Alzheimer itinerante”, che sino a ottobre farà tappa anche a Maracalagonis e Villaputzu, sarà illustrato nella conferenza stampa in programma venerdì 11 marzo alle ore 11.15 nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta n. 2, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti interverranno Marta Malgarise e Paolo Francesco Putzu, rispettivamente presidente e responsabile scientifico dell’associazione GeRoS, Annalaura Cadeddu, responsabile del progetto, Daniela Viale, dirigente psicologa nell’Unità di valutazione Alzheimer dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Graziano Milia, responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Sandro Porcu, sindaco di Villaputzu e Mario Fadda, sindaco di Maracalagonis.