«La fame si uccide con l’agricoltura», a Expo Milano 2015 le celebrazioni del National Day del Mozambico.
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«Expo Milano 2015 è un successo, non solo per i tantissimi visitatori che ogni giorno affollano il Decumano, ma anche e, soprattutto, per l’eredità e gli insegnamenti che lascia al mondo». Con queste parole il ministro dell’Agricoltura e della Sicurezza alimentare del Mozambico, Josè Antonio Pacheco, ha dato il via alla cerimonia ufficiale del National Day del Paese africano.
«Il Mozambico aderisce in pieno allo spirito della Carta di Milano, per un mondo libero dalla fame e dalla malnutrizione», ha proseguito Pacheco, accompagnato da Ana Comuana, vice ministro della Cultura e del Turismo. Ad accogliere la delegazione mozambicana, Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, che ha sottolineato la storica amicizia tra l’Italia e il Paese africano: «Il Mozambico è il maggior destinatario dei nostri aiuti nel Continente, sotto il profilo della cooperazione e dello sviluppo. L’Italia è tradizionalmente legata a questa nazione, come dimostra anche il concreto impegno per la stabilità istituzionale e politica sul territorio. Auspico che le nostre relazioni bilaterali si consolidino sempre di più, alla luce della complementarietà delle nostre economie».
«Dalla tradizione all’innovazione: nutrire le vite, coltivare i sogni»: questo il tema della partecipazione del Mozambico a Expo Milano 2015, all’interno del Cluster Cereali e Tuberi. Con il suo padiglione, il Paese affacciato sull’Oceano Indiano vuole attirare l’attenzione dei visitatori raccontando storie, curiosità e caratteristiche di alcuni dei suoi prodotti tipici, come la manioca, le patate, il mais, il miglio e diversi tipi di radici. «Il Mozambico produce 9,7 milioni di tonnellate all’anno di radici e tuberi, principalmente manioca – ha spiegato il ministro Pacheco -; l’agricoltura è la base fondamentale per lo sviluppo socio-economico del nostro Paese, dove circa il 54% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. La fame si uccide con l’agricoltura».
Al termine della cerimonia, il pubblico ha assistito ad una performance di Eduardo Durao Lamussene e della sua famosa orchestra di Timbila. I festeggiamenti sono proseguiti al Padiglione mozambicano, dove sono state proposte degustazioni di piatti tipici. Nel pomeriggio, applausi per l’esibizione della band Kakana, sul Palco del Cluster Cereali e Tuberi, in una fusione di musiche afro, fusion, rock e jazz.