4 October, 2024
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Il Consiglio regionale ha approvato questa mattina una mozione che impegna la Giunta «ad attivarsi e ad attivare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge vigente, affinché si costituisca parte civile ai sensi dell’articolo 74 e successivi del Codice di procedura penale, nella tutela dell’interesse della Sardegna in tutti i processi celebrati nel suo territorio nel quale sono contestati reati che presuppongono il presunto esercizio di condotte illecite che hanno determinato veri e propri disastri ambientali, comportando la grave compromissione delle condizioni ambientali della nostra Isola».

La mozione, la n° 281, presentata lo scorso 8 ottobre, primo firmatario il sardista Efisio Planetta, è stata approvata con 53 voti a favore e 4 astenuti.

Efisio Planetta.

Efisio Planetta, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

Efisio Planetta.

Efisio Planetta.

Il gruppo consiliare del PSd’Az ha presentato una mozione che, se approvata, impegnerà la Regione Sardegna a costituirsi parte civile in tutti i processi per inquinamento ambientale.

«Impegniamo la Regione – sostiene il gruppo consiliare del PSd’Az  – ad attivarsi e ad attivare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge vigente, affinché si costituisca parte civile nella tutela dell’interesse della Sardegna in tutti i processi celebrati nel suo territorio nei quali siano contestati reati che presuppongono il presunto esercizio di condotte illecite che hanno determinato veri e propri disastri ambientali, comportando la grave compromissione delle condizioni ambientali della nostra Isola.»

Il documento vede come primo firmatario il consigliere regionale sardista Efisio Planetta, ed è stato sottoscritto da 21 consiglieri regionali, un numero che consentirà la discussione in Aula entro i 10 giorni successivi al deposito, come prevedono i commi 2 e 3, Art. 54 del Regolamento Interno del Consiglio regionale.

«Sono ormai numerosi i casi di procedimenti giudiziari che impegnano la Procura della Repubblica presso differenti Tribunali sardi in accertamenti segnati dalla conferma della presenza di altissime concentrazioni di sostanze cancerogene e venefiche in terreni, corsi d’acqua, nel mare, nei pesci e nella flora, e con capi di imputazione che circoscrivono presunte condotte illecite che hanno determinato veri e propri disastri ambientali, comportando la grave compromissione delle condizioni ambientali nei siti interessati – spiega Efisio Planetta – ma la Regione Sardegna, malgrado reiterate sollecitazioni ed inviti formali finalizzati alla propria costituzione di parte civile, ha ritenuto pure di recente, di proseguire nell’inerzia più totale, contraddistinguendosi sistematicamente per non aver assunto, in alcuna udienza preliminare di questi procedimenti giudiziari, nessun tipo di iniziativa e/o efficace deliberazione, tale da determinare la giusta tutela della salute delle popolazioni e la salvaguardia dei territori dell’Isola interessati dai gravi inquinamenti di cui trattasi, anche attraverso un doveroso risarcimento pecuniario.»