28 March, 2024
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Si è chiusa ieri, 6 febbraio 2024, a Milano, l’edizione 2024 della BIT (Borsa Internazionale del Turismo), che ha visto il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna presente per il secondo anno consecutivo, con un bilancio lusinghiero.

Molti i contatti, gli scambi, la distribuzione di materiale promozionale e le presenze di operatori, aziende, turisti e visitatori presso lo stand che l’ente ha allestito nel vasto spazio fieristico dell’Allianz Mi.Co, in collaborazione con alcuni gestori dei siti del Parco Geominerario, arrivati da Pau (Museo dell’Ossidiana), Iglesias (Consorzio Turistico per l’Iglesiente) e Domusnovas (Consorzio Natura Viva Sardegna).

Diverse le visite istituzionali. tra le quali quelle del deputato on. Mauro Rotelli (presidente dell’ottava Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati) e dei sindaci di Pau Alessia Valente e di Carloforte Stefano Rombi.

«Per il Parco Geominerario la BIT si conferma un evento di prima grandezza, in cui è importante esserci. Con impegno ed entusiasmo, l’ente ha colto la possibilità di esporre le peculiarità e mostrato le grandi potenzialità turistiche di un’intera regione, focalizzando sugli aspetti ambientali, storici ed antropologici dell’epopea mineraria, in una vetrina internazionale dove sono presenti realtà provenienti da tutto il mondo», ha detto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Con la BIT 2024, a Milano è iniziato il ciclo di fiere nazionali ed internazionali che l’ente intende effettuare per la promozione del territorio, insieme alle realtà locali. Una collaborazione fondamentale, per presentare al pubblico ed agli operatori un’offerta integrata condivisa delle aree e dei comuni del Parco Geominerario. Così è avvenuto all’Allianz Mi.Co, dove il patrimonio storico, culturale, minerario e geologico della Sardegna, sempre molto ricercato, offre una molteplicità di attrattive per 365 giorni l’anno», ha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori.

 

Si è conclusa ieri, a Carbonia, l’edizione 2023 di Open Your Mine, iniziativa di riscoperta sostenibile e innovativa dei siti del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con un augurio speciale per gli 85 anni dell’inaugurazione della città.

L’evento, organizzato dal Parco Geominerario in collaborazione con amministrazione comunale, gestori dei siti e associazioni, domenica 17 dicembre ha interessato l’area della Grande Miniera di Serbariu, la città e i suoi dintorni, esaltandone gli aspetti storici, antropologici  e culturali.

I partecipanti al trekking hanno percorso il territorio della città del carbone, scoprendone le particolarità di carattere geologico, minerario, storico e naturalistico con l’ausilio di guide ed esperti.

Il pubblico, nel visitare il museo del carbone, dalla lampisteria ha potuto recarsi anche nelle gallerie, dove si estraeva la materia prima nel secolo scorso, in un percorso tematico culminato nell’apertura della mostra artistica “I dodici graffi”, dello scultore Roberto Ziranu, che resterà aperta fino al 7 gennaio.

Visite guidate anche al museo dei paleoambienti sulcitani E.A. Martel, presso la Fabbrica del Cinema (Ex Dì Memorie In Movimento) e al Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis – Sezione Storia Locale, dove è stato proiettato il documentario del Parco Geominerario “La Grande Miniera di Serbariu, una delle più importanti risorse energetiche d’Italia del 900”, realizzato da Stefano Sernagiotto e Roberto Rizzo, alla presenza delle autorità cittadine, di ex amministratori del Parco e del minatore Giovanni Secci.

A seguire, è stata inaugurata la nuova illuminazione dei “castelli” della miniera, le due caratteristiche strutture a torre che funzionavano da ascensori verso il sottosuolo.

Di sera, in piazza Roma si è tenuta la premiazione del concorso fotografico indetto dal Parco Geominerario “Mining Heritage” 2024, che ha visto la partecipazione di 70 fotografi, anche da oltre Sardegna, le cui foto sono state selezionate per il nuovo calendario dell’ente. Al primo posto si è classificata Eleonora Porta, con la foto “Trenino sotto le stelle”, rappresentante la spiaggia di Piscinas (Arbus), al secondo Roberto Buffa, con la foto “Alla fine del mondo” della Miniera di San Leone (Assemini), ed al terzo Ciro Perna, con la foto “Un dono dal cuore della terra” della Grotta di Santa Barbara (Iglesias). Ai tre vincitori, a cui è stata consegnata una targa, andrà un premio in denaro. Chiusura di serata in musica e allegria, con le cover degli 883 eseguite dal gruppo “Tieni il tempo”.

«Anche quest’anno, abbiamo voluto chiudere Open Your Mine a Carbonia, approfittando dell’occasione dell’anniversario di fondazione per compiere una serie di iniziative utili a suggellare la proficua partnership tra il Parco Geominerario, l’amministrazione comunale e la città tutta, con la Grande Miniera di Serbariu interessata a progetti di sviluppo integrato di primario interesse, che possono fare dell’area un vero e proprio giacimento culturale», ha detto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Dall’inaugurazione della nuova illuminazione delle torri – ascensore all’apertura dei siti storico-culturali dell’area mineraria, dal documentario sulla Grande Miniera di Serbariu al concorso fotografico “Mining Heritage” 2024, Open Your Mine ha rappresentato a Carbonia quel modello positivo di sviluppo sostenibile del territorio su cui intendiamo puntare per il futuro, di concerto con le istituzioni, le associazioni e i privati», ha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori.

 

Si è tenuta stamane, presso l’area della Grande Miniera di Serbariu, l’iniziativa “Un albero per il futuro”, organizzata a livello nazionale dai carabinieri forestali, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, la diocesi di Iglesias e gli istituti scolastici Comprensivo “Don Milani” e I.P.I.A. “Emanuela Loi” di Carbonia.

Hanno presenziato all’evento il comandante dei Reparti forestali dell’Arma dei carabinieri in Sardegna Michele Ravaglioli, il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna Elisabetta Anna Castelli, l’amministratore apostolico della diocesi di Iglesias S.Em. Cardinale Arrigo Miglio, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e gli assessori Michele Stivaletta e Giorgia Meli.

Con la collaborazione degli studenti e degli insegnanti, poco oltre l’ingresso principale della Grande Miniera sono stati messi a dimora 10 alberi, tra sughere, allori, mirti e ligustro provenienti dal territorio sardo e georeferenziati, ognuno con una sua specifica “carta di identità”.

«Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa con il coinvolgimento delle istituzioni e delle scuole, affinché la posa di nuovi alberi possa apparire come un bosco diffuso della legalità, un gesto concreto a sostegno dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente. Sensibilizzare sul corretto rapporto uomo-natura genera benefici diffusi, non solo in termini naturalistici e ambientali ma anche socio-educativi, impegnando le istituzioni a collaborare efficacemente in tal senso», ha aggiunto il Commissario Straordinario del Parco Geominerario, Elisabetta Anna Castelli.

Allegate le interviste al comandante dei Reparti forestali dell’Arma dei carabinieri in Sardegna, Michele Ravaglioli, e al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu.

      

 

Per la prima volta il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna sbarca alla BITESP, la Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale che si tiene a Venezia, dal 23 al 24 novembre 2023, rappresentando un evento imperdibile per gli operatori del turismo esperienziale e gli specialisti dell’incoming.

Allestita presso il Terminal 103 della Stazione marittima, la sesta edizione della rassegna veneziana ha visto la partecipazione del Parco con un suo stand in cui, come avvenuto ad inizio mese a Paestum, ha presentato le peculiarità che caratterizzano le 8 aree e gli 86 comuni rientranti nell’ambito di competenza dell’ente, insieme alle iniziative predisposte per diffondere la cultura geomineraria e valorizzare i siti, in collaborazione con alcuni gestori degli stessi ospiti nello stand.

«La BITESP, per noi rappresenta una ulteriore tappa di quel percorso di promozione e valorizzazione dei siti geominerari della Sardegna che abbiamo deciso di intraprendere a livello nazionale e internazionale. Un percorso dove l’incontro diretto fra domanda e offerta nel settore delle destinazioni turistiche esperienziali e sostenibili, come quelle legate all’epopea mineraria di cui il Parco si occupa, può senz’altro fare la differenza nell’attrarre i visitatori», ha detto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Essere presenti a Venezia, ci ha fatto comprendere l’importanza di mostrare ai players provenienti da tutto il mondo lo straordinario patrimonio geominerario della Sardegna. Focalizzando l’attenzione su incontri e networking, ricerca di partners commerciali, promozione e visibilità diffusi, è stato possibile fornire valide opportunità promozionali a coloro che operano nei siti del Parco, tra gestori, operatori, enti e istituzioni, in un approccio integrato bottom-up che coinvolga proficuamente la parte pubblica con quella privata», ha sostenuto il direttore Fabrizio Atzori.

Ha destato grande interesse e partecipazione, sabato 18 novembre 2023, la tappa nell’iglesiente di Open Your Mine, dedicata alla riscoperta di villaggi minerari ricchi di fascino e storie da raccontare.

L’evento organizzato dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, in collaborazione con il comune di Iglesias, iglesiasturismo.it , Iglesias Servizi srl, Consorzio turistico per l’Iglesiente, i villaggi minerari di San Benedetto, Asproni e Normann, ha fatto registrare un sold out sui percorsi in trekking e mountain bike, disegnati dall’organizzazione tra i villaggi minerari dove ancora oggi è possibile respirare l’aria dell’intensa attività mineraria che ne ha permesso la creazione nel secolo scorso.

Ad accogliere i partecipanti, oltre alle guide ambientali escursionistiche, turistiche e cicloturistiche, anche alcuni abitanti che ancora vivono nei villaggi di San Benedetto e Normann. Nel pomeriggio la suggestiva visita al cimitero monumentale di Iglesias, per omaggiare la memoria di alcuni minatori che persero la vita in circostanze drammatiche.

«Riportare l’attenzione sui villaggi minerari, sulla loro storia e sulle peculiarità che li contraddistinguono, rappresenta un passo importante in vista di un recupero ed una valorizzazione sostenibile, come abbiamo esposto di recente alla fiera internazionale RO.ME Museum Exhibition a Roma, con una relazione incentrata proprio sui villaggi minerari sardi, in particolare Asproni e Normann», ha detto il Commissario Straordinario, Elisabetta Anna Castelli.

«Aver ricevuto molte richieste per un’altra giornata avente a tema i villaggi minerari, ci onora e ci dice che abbiamo fatto la scelta giusta per l’ultimo Open Your Mine nell’Iglesiente. Questi beni, per la loro importanza, dovrebbero avere una libera fruizione in chiave turistico-mineraria e non possiamo che ringraziare i privati che se ne prendono cura, fornendo alla parte pubblica un ulteriore incentivo ad intervenire per valorizzarli adeguatamente», ha sostenuto il Direttore Fabrizio Atzori.

Dal 2 al 5 novembre, per il secondo anno consecutivo, lo Speleo Club Nuxis ha partecipato alla 25ª Borsa Mediterranea del Turismo archeologico 2023, svoltasi, a Paestum. Insieme al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, rappresentato dal commissario straordinario dottoressa Elisabetta Anna Castelli e dal direttore dottor Fabrizio Atzori, lo Speleo Club di Nuxis guidato dal presidente Roberto Curreli ha promosso il sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, dove nello scorso mese di settembre si è svolta la prima annualità del secondo triennio di scavi diretti dal professore Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, con i suoi collaboratori, gli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda e da un gruppo di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, avviato su concessione del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna.

Le iniziative di promozione del sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, come la campagna di scavi, sono state rese possibili grazie a un contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, artigianato e commercio.

Dopo la partecipazione all’edizione 2022, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha confermato la presenza alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), svoltasi a Paestum (SA) dal 2 al 5 novembre 2023.

Presso la struttura del Next – ex tabacchificio di Capaccio, l’ente ha allestito un grande stand, in cui ha proposto ai numerosi visitatori le attività e le iniziative in programma, con materiale informativo e promozionale dei territori e dei siti di maggiore interesse del Parco. Lo stand istituzionale, ha altresì ospitato alcuni rappresentanti degli enti locali e dei gestori dei siti, come il comune di Masullas e il Consorzio Natura Viva Sardegna.

«Siamo ritornati alla BMTA perché crediamo sia molto importante promuovere e diffondere a livello nazionale ed internazionale il patrimonio identitario del Parco Geominerario, insieme alle realtà locali che lo rappresentano e lo gestiscono. La quattro giorni di Paestum ha ribadito come i numerosi siti di archeologia industriale della Sardegna, testimoni di un passato minerario ed un percorso antropologico rilevante, possono fungere da attrattori e volano di sviluppo in chiave innovativa e sostenibile», ha detto il Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«La presenza a rassegne internazionali importanti con la BMTA, rimarca la funzione del Parco Geominerario come veicolo di buone pratiche, incaricando gli stakeholders ad essere i principali attori di un percorso partecipativo di sviluppo e crescita territoriale. Un incarico che la squadra del Parco sta portando avanti in modo unanime con sacrificio, professionalità e lavoro», ha aggiunto il Direttore Fabrizio Atzori.

La 25ª edizione della BMTA si è chiusa con numeri importanti: oltre 8000 visitatori, 150 espositori, 150 conferenze, 18 paesi esteri e migliaia di contatti web registrati, a conferma del ruolo assunto nell’ambito della promozione turistica internazionale di settore.

Il deputato di Fratelli d’Italia Gianni Lampis, membro della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, ieri si è recato in visita istituzionale al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, nella sede presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia. Gianni Lampis è stato ricevuto dal Commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli e dal direttore Fabrizio Atzori.

L’incontro è stato utile per definire le future strategie di rilancio dell’ente, a partire dall’incremento della pianta organica, che il deputato Gianni Lampis ha sostenuto come primo firmatario dell’emendamento al DL PA bis Disposizioni in materia di adeguamento della dotazione organica del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ai fini della partecipazione e realizzazione del progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Etic”, nonché dalla riorganizzazione interna del personale.

«Ringraziamo l’on. Gianni Lampis per la visita istituzionale presso la nostra sede, un ulteriore segnale positivo di collaborazione per il Parco che continua a lavorare nella piena operatività e in funzione dell’incremento delle attività che l’ente si pone come obiettivo», ha sostenuto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Questo incontro ha posto l’accento su importanti iniziative di sviluppo e progetti integrati nelle aree e nei comuni ricadenti nel territorio del Parco Geominerario, dall’installazione del rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione “Einstein Telescope” presso la miniera dismessa di Sos Enattos a Lula alla gestione dei beni minerari dismessi, passando per la candidatura Unesco del patrimonio geominerario sardo, in sinergia con le istituzioni nazionali, regionali e locali», ha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori. 

E’ stato approvato ieri a Roma un emendamento al Decreto Legge Pubblica Amministrazione bis, avente a tema “Disposizioni in materia di adeguamento della dotazione organica del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ai fini della partecipazione e realizzazione del progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Etic”.

La nuova proposta al DL PA bis, che vede come primo firmatario il deputato Gianni Lampis (FdI), consentirà di rafforzare la pianta organica dell’ente e valorizzare le professionalità già presenti. In particolare, la pianta organica potrà arrivare a 13 unità, con l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 6 unità e la trasformazione a tempo pieno dei rapporti di lavoro in essere a tempo parziale e indeterminato, nelle aree Funzionari e Assistenti. Questa disposizione, è indirizzata alla realizzazione del progetto “Etic”, nell’ambito della Missione 4 coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca del PNRR, finalizzato all’installazione dell’Einstein Telescope presso la miniera di Sos Enattos a Lula.

«Da più di un anno abbiamo lavorato per arrivare a questo risultato e ne siamo veramente orgogliosi. Le assunzioni consentiranno di migliorare l’operatività dell’ente, sia nell’ordinaria amministrazione che nella realizzazione dei progetti e nel conseguimento degli obiettivi che ci poniamo per il futuro anche e soprattutto per lo sviluppo del territorio. Un sentito ringraziamento al deputato Gianni Lampis e a tutti quelli che credono e hanno creduto insieme a me nella rinascita di questo Parco», ha dichiarato il Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«La nuova dotazione organica potrà garantire una governance più efficace e solida, cosi da poter programmare con maggiore forza attività sulle aree del Parco Geominerario ed implementare un percorso di networking su ampia scala, facendo leva sia su finanziamenti europei che su collaborazioni internazionali», ha detto il Direttore Fabrizio Atzori.

L’Assessore regionale dell’Industria Anita Pili, accompagnata dal segretario particolare del Presidente della Giunta regionale Paolo Luigi Dessì, si è recata ieri in visita istituzionale al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dove ha incontrato il commissario straordinario, Elisabetta Anna Castelli e il Direttore Fabrizio Atzori.

«Un confronto costruttivo, in cui abbiamo discusso dell’ampio tema del patrimonio regionale da bonificare, mettere in sicurezza e valorizzarespiega l’assessore Anita Pilianche grazie ai fondi per la Transizione giusta (JTF). Dall’Unione europea abbiamo, infatti, circa 80 milioni di euro destinati al Sulcis Iglesiente per opere cantierabili di bonifica. Lavori che creeranno un incremento delle opportunità lavorative da parte di privati. Nelle prossime settimane, in accordo con il commissario del Parco, sarà convocato un incontro con i Sindaci per verificare insieme le azioni a cui dare immediata esecutività. Obiettivo della Regione è la valorizzazione del patrimonio ambientale in capo a Igea e delle opportunità che in esso possono nascere.»

«Riteniamo la Regione Sardegna un partner strategico di fondamentale importanza per avviare una seria programmazione integrata su progetti e iniziative da intraprendere, su scala regionale e locale, nel tentativo di salvaguardare e dare nuova vita a ciò che resta del vasto patrimonio e della cultura mineraria della Sardegna, che rappresentano un valore inestimabile», ha detto il Commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«È stato un confronto utile e proficuo che aiuta il parco ad uscire dalla situazione di stallo a livello di governance ed essere più presente sui territori, puntando ad individuare soluzioni efficienti ed efficaci in un’ottica di sostenibilità futura della gestione di siti di particolare interesse storico, geologico e antropologicoha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori -. Occorre impegnarsi a fondo, insieme agli enti pubblici ed ai privati, per valorizzare dei beni e creare occupazione; il Parco Geominerario farà la sua parte, proponendosi come attore principale di interventi mirati su alcune di queste strutture aventi vocazione mineraria.»