30 April, 2024
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Le organizzazioni sindacali hanno incontrato il capogruppo del Pd nella commissione Attività produttive, Gianluca Benamati, sulla vertenza Alcoa. Ne dà comunicazione il deputato del Partito democratico Emanuele Cani.

«Il partito democratico conferma il suo impegno a sostegno della vertenza che riguarda il futuro dei lavoratori ex Alcoa – dice Emanuele Cani -. La posizione è stata rimarcata nel corso dell’incontro che si è svolto alla Camera dei deputati cui ho partecipato, nel corso del quale è stato confermato l’impegno del Partito democratico a presentare nella prossima legge europea già calendarizzata per la prossima settimana l’emendamento propedeutico a garantire l’abbassamento del costo dell’energia elemento fondamentale per il riavvio dello stabilimento Alcoa. Si tratta di un passaggio fondamentale ed indispensabile – conclude Emanuele Cani – nella risoluzione di una vertenza che va avanti da troppo tempo.»

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«La vertenza della Portovesme srl va risolta immediatamente. Quanto emerso nel corso dell’incontro alla Regione (soluzioni tampone e pressing sull’autorizzazione per il nuovo sito) è un fatto significativo.»

Lo scrive, innuna nota, Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«È bene rimarcare che chi ha responsabilità decisionali deve assumersele sino in  fondo. Tutto va fatto bel rispetto della legge sempre. Sia quando si presentano progetti e programmi sia quando si tratta di prendere decisioni. La presa di posizione dei sindaci è chiara, così come è chiara la mozione presentata al Consiglio regionale ed il grido d’aiuto di lavoratori e sindacati. Ognuno – conclude Emanuele Cani – deve essere chiamato alle proprie responsabilità. Il Sulcis Iglesiente non può permettersi un’altra chiusura.»

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https://www.youtube.com/watch?v=QULIWpokcFM&feature=youtu.beLa sala riunioni del Consorzio industriale di Portovesme si è riempita questo pomeriggio, per l’incontro organizzato su iniziativa del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, con il consigliere regionale Cesare Moriconi, primo firmatario della mozione presentata in Consiglio regionale sulla situazione della Portovesme srl e sulla drammatica situazione occupazionale del territorio, i consiglieri firmatari della mozione ed i sindaci del territorio (non tutti i consiglieri regionali e i sindaci interessati hanno potuto partecipare, molti per precedenti impegni). I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco di Portoscuso che ha ribadito il pieno sostegno della sua amministrazione comunale, appena insediata dopo le elezioni di domenica 11 giugno, alle richieste della Portovesme srl per la realizzazione della nuova discarica a Genna Luas, necessaria ed indispensabile per la prosecuzione della produzione, considerato che quella attuale è ormai prossima all’esaurimento, previsto per il mese di settembre.

E’ poi intervenuto l’on. Cesare Moriconi, che ha spiegato i contenuti e le finalità della mozione, seguito dal collega Gianluigi Rubiu e da alcuni lavoratori, presenti in gran numero ai lavori, da rappresentanti sindacali ed amministratori locali (presenti i sindaci di Narcao Danilo Serra, di Masainas Ivo Melis, di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu, il vicesindaco di Domusnovas Angelo Deidda ed il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Mauro Usai). Ha partecipato ai lavori anche il deputato del Partito democratico Emanuele Cani.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato i due consiglieri regionali presenti, Cesare Moriconi del Partito democratico e Gianluigi Rubiu dell’Udc.

L’emergenza della Portovesme srl verrà affrontata domani mattina, a Cagliari, in un incontro convocato per le 9.00 dalla presidenza della Giunta regionale.

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Il vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha risposto all’interrogazione presentata dal deputato del Partito democratico Emanuele Cani, sullo stato della vertenza relativa allo stabilimento ex Alcoa di Portovesme e alle proposte di acquisizione.

«Il viceministro ha confermato che la Sider Alloys ha presentato una proposta di acquisto e ora si attende la presentazione del piano industriale che dovrà essere poi valutato – spiega Emanuele Cani -. In corso ci sono poi interlocuzioni con altri soggetti che hanno manifestato interesse per lo smelter. Nell’apprezzare l’impegno profuso dal Governo è bene rimarcare che, a questo punto, si rende necessaria un’accelerazione che porti alla definizione della vertenza. Purtroppo siamo davanti a una vicenda che prosegue dal 2012 e merita tempi certi e rapidi. Non è pensabile né accettabile che ci siano ulteriori ritardi e lungaggini. Gli ammortizzatori sociali dei lavoratori stanno scadendo – conclude Emanuele Cani – e chi in questi anni si è battuto per salvare questa eccellenza produttiva merita risposte e atti concreti.»

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Il deputato del Partito democratico Emanuele Cani interviene nuovamente sull’emergenza che investe i malati di sclerosi multipla nel Sulcis Iglesiente.

«La preoccupazione dei pazienti colpiti da sclerosi multipla, espressa nel corso del convegno promosso dall’associazione Amici della vita a Iglesias, sui tagli che riguardano la riabilitazione e fisioterapia non può in alcun modo essere sottovalutata – scrive in una nota Emanuele Cani -. Taglio del servizio è un doloroso colpo alle persone, ricordiamo che il nostro territorio ha la più alta incidenza di questa malattia, costrette a convivere con tutti i problemi che provoca la sclerosi multipla. In questo contesto emerge una necessità, che è quella di andare oltre il semplice calcolo ragionieristico ma che dia una profonda attenzione ai problemi e alle esigenze dei pazienti.»

«L’incontro di Iglesias è un primo passo di un percorso che ritengo debba essere compiuto in maniera seria. Per questo motivo si rende opportuno che sia convocato un incontro con l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru e le persone che devono convivere con la sclerosi multipla. Sarebbe il primo passo – conclude Emanuele Cani – di un percorso finalizzato a trovare una soluzione ai disagi provocati da una eventuale riduzione del servizio.»

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E’ finalmente arrivata, ieri sera, con posta certificata al Governo, l’offerta formale di acquisto dello stabilimento Alcoa di Portovesme da parte della multinazionale svizzera dell’alluminio Sider Alloys, sulla quale il Governo dovrà effettuare tutte le verifiche sulla consistenza finanziaria dell’azienda interessata a rilanciare la produzione di alluminio nello stabilimento di Portovesme fermo ormai da oltre quattro anni.

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna, in un post sul suo profilo facebook, invita alla prudenza.

«E’ importante che Syder Alloys abbia presentato un’offerta per acquisire lo stabilimento Alcoa di Portovesme – scrive Francesco Sanna -, ma il suo contenuto, mi dicono al ministero dello Sviluppo economico, deve essere migliorato di molto per poter essere discusso o positivamente valutabile. Tuttavia credo e spero che nei prossimi giorni l’offerta assuma forme e contenuti diversi.»

«La presentazione dell’offerta d’acquisto da parte di Sider Alloys dello smelter si Portovesme – ha detto da parte sua Emanuele Cani, anch’egli deputato del Partito Democratico – è sicuramente positivo e può essere considerato un significativo passo avanti in un percorso lungo e lento. Da parte nostra resta alta l’attenzione verso una vertenza cruciale per il nostro territorio. Apprezziamo l’impegno del Governo che, sicuramente, proseguirà nel cammino per giungere ad una soluzione positiva della vertenza.»

 

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«L’accordo raggiunto tra la Regione Sardegna e il Governo, dopo diverse settimane di trattative, in cui si prevede che agli enti di area vasta dell’Isola siano riconosciuti 20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni dal 2018 è un fatto positivo.»

A dirlo è Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Non meno importante un altro aspetto – aggiunge Emanuele Cani -: il risultato raggiunto ha consentito di mettere a regime 30 milioni di euro a partire dal prossimo anno, che saranno decurtati dai ‘tagli’ introdotti con la legge di stabilità per il 2015. Un intervento che, come è già stato rimarcato, pone fine a un’ingiustizia che riguardava gli Enti locali la cui opera e attività è fondamentale per i territori e i cittadini.»

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Il deputato Emanuele Cani (Pd) rivolge un appello all’assessore della Sanità Luigi Arru per il centro specialistico sulla sclerosi multipla del Sulcis.

«Alla luce della preoccupazione espressa dalle persone del Sulcis Iglesiente costrette a fare i conti con la sclerosi multipla, malattia che proprio nel nostro territorio ha un tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello (già notevole) registrato nelle altre due aree della Sardegna – sostiene Emanuele Cani – e delle nuove prese di posizione, confidando nella sensibilità dell’assessore regionale alla Sanità, ritengo sia attuale più che mai l’appello già lanciato il 23 aprile del 2015 con cui si chiedeva l’istituzione nel Sulcis Iglesiente di un punto di riferimento per i pazienti colpiti da sclerosi multipla. Non un doppione del centro di Cagliari ma una struttura complementare in grado di affiancare il centro e e dare la possibilità ai ricercatori  di conoscere meglio il territorio per provare a capire come mai sia quello con l’incidenza più alta di una malattia che – fatta l’eccezione della Sardegna – è diffusa con maggiore prevalenza nelle altitudini elevate. Non solo – conclude Emanuele Cani -, sarebbe l’occasione per garantire un migliore servizio ai pazienti evitando le faticose trasferte che gli appuntamenti sanitari di routine impongono.»

Emanuele Cani e Luigi Arru.

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«Nel decreto sul Mezzogiorno, di cui abbiamo votato la conversione in legge alla Camera, per la Sardegna in particolare, ci sono due cose buone subito, e una terza in prospettiva.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito democratico.

«La prima è per lo sviluppo ed il lavoro – spiega Francesco Sanna -. Si estende all’Isola il credito d’imposta – finanziato da fondi statali – che “aiuta” gli investimenti di artigiani e industrie per l’acquisto di beni strumentali  (sino a 3 milioni per le piccole imprese, 10 per le medie e 15 per le grandi). Importante: per la prima volta una legge applica le nuove percentuali massime di agevolazione ottenibili in Sardegna, e valide dal 2017 al 2020. Per questo il credito varrà il 45 per cento dell’investimento per le piccole imprese, il 35 per le medie, il 25 per le grandi.

La seconda cosa buona è per la salute e per chi purtroppo si ammala di tumore. Si mettono a disposizione delle regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sardegna, cento milioni di euro di fondi che finanzieranno l’acquisto di macchinari per la radioterapia oncologica,  e in particolare di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli già impiegati nella sanità sarda.

La terza cosa buona ha bisogno di qualche parola in più. Si tratta degli investimenti “ordinari” delle amministrazioni statali nel Mezzogiorno. Il decreto dispone che normalmente il Governo indirizzi le proprie amministrazioni ad “investire” nelle regioni del Mezzogiorno in proporzione alla popolazione. Oppure tenga conto anche di altri parametri di criticità.»

«Io e tutti i miei colleghi sardi del Partito Democratico (Giovanna Sanna, Emanuele Cani, Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Paola Pinna, Caterina Pes, Gian Piero Scanu) poiché il parametro della popolazione penalizza la Sardegna, abbiamo chiesto alla Camera dei Deputati di impegnare il Governo ad usare il parametro delle “criticità” nell’Isola.

In particolare impegniamo il Governo a compensare la bassa densità demografica, guardando dunque, oltre alla popolazione, anche la vastità del territorio sardo. E di tenere conto del divario delle infrastrutture sarde rispetto a quelle del resto d’Italia,  derivante dalla insularità e dalla presenza di flussi turistici stagionali che moltiplicano la pressione sulla nostra rete di strade, ferrovie, porti ed aeroporti.

Il Governo ha accolto il nostro ordine del giorno. Adesso – conclude Francesco Sanna – bisogna vigilare affinché le direttive del Governo rendano espliciti e vincolanti gli obiettivi che abbiamo suggerito e le amministrazioni dello Stato li perseguano, sin dagli impegni del bilancio 2017.»

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Stamane è stato compiuto un significativo passo avanti verso il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Nel corso del supplemento della conferenza dei servizi, infatti, è stato ritenuto non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico.

Prima di salutare il sì definitivo, si dovranno attendere le integrazioni dell’azienda e la delibera della Giunta regionale che, comunque, dopo il via libera odierno, dovrebbe avere un esito scontato. I lavoratori, comprensibilmente felici dopo otto giorni di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, in viale Trento, hanno annunciato la conclusione della protesta.

L’azienda entro i prossimi due mesi s’è impegnata a presentare ulteriore documentazione utile per la decisione sull’ampliamento del bacino di stoccaggio, dopodiché verranno espletati gli ultimi passaggi richiesti per arrivare alla decisione definitiva.

Al termine della Conferenza di servizi, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano e il collega degli Enti locali, Cristiano Erriu, il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e il direttore generale Alessandro De Martini, hanno comunicato le conclusioni ai lavoratori.

«La Conferenza dei servizi si è conclusa – ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra Ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. Per quanto riguarda l’iter, la Rusal ha chiesto almeno un mese per presentare altri documenti. Non appena si concluderà l’istruttoria, predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta. Ringraziamo gli uffici degli assessorati coinvolti che hanno lavorato strenuamente in questi mesi.»

Sull’esito dei lavori della conferenza di servizi arrivano i primi commenti.

«Il completamento dell’istruttoria propedeutica alla delibera di Giunta che dà il via libera al progetto Eurallumina è sicuramente un fatto positivo – dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Per i lavoratori, che hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità lavorative, per il territorio e l’intero sistema produttivo industriale del paese. E’ bene ricordare, infatti, che la raffinazione della bauxite e la produzione di allumina rappresenta il primo anello della filiera dell’alluminio in Italia. Una filiera su cui c’è l’impegno, anche in seguito alla risoluzione presentata in Parlamento, in grado di valorizzare le produzioni industriali metallurgiche e su cui è necessario puntare. Il risultato di oggi – conclude Emanuele Cani – è un passaggio importante cui ne devono seguire anche altri. La nostra attenzione e il sostegno ai lavoratori proseguirà anche in futuro, sino al riavvio degli impianti di Portovesme.»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori dell’Eurallumina e per il nostro territorio – dice da parte sua Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias -. Far ripartire la produzione di allumina significa dare la possibilità al nostro paese di poter contare nuovamente su un sistema produttivo importante. Da tempo abbiamo manifestato vicinanza e sostegno ai lavoratori che lottano per la riapertura della fabbrica, manteniamo alta l’attenzione affinché la vertenza possa chiudersi al più presto positivamente. Siamo con loro – conclude Daniele Reginali -, lo siamo stati in passato e lo saremo in futuro.»