30 April, 2024
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«Pieno sostegno ai lavoratori in lotta per la riapertura dello stabilimento Eurallumina di Portovesme e fiducioso per una risoluzione positiva della vertenza. L’esito positivo di questa vicenda è importante per il territorio e per la ripresa industriale dell’intero paese.»

Lo scrive stamane, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«La produzione di allumina rappresenta, come già indicato nella risoluzione per la valorizzazione della filiera dell’alluminio che mi ha visto primo firmatario – aggiunge Emanuele Cani -, il primo passaggio per una produzione che, nell’isola, ha sempre avuto eccellenze professionali. L’auspicio è che il percorso amministrativo possa essere accolto e in tempi brevi si possa procedere con il riavvio degli impianti. L’attenzione verso questa vertenza – conclude Emanuele Cani – rimane comunque alta.»

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Anche il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani interviene sulla mancata istituzione dell’ufficio territoriale di Protezione civile.

«La mancata istituzione dell’ufficio territoriale di Protezione civile che ha già a Iglesias una sede operativa non può essere accettata – afferma Emanuele Cani -. E’ necessario che da parte della Regione ci sia un ripensamento affinché il territorio, dove peraltro proprio la Protezione civile ha mosso i primi passi nell’Isola, venga istituito l’ufficio territoriale come accade negli altri posti. Non è una questione campanilistica ma di organizzazione, logistica e buon senso. L’importanza della Protezione civile, la sua azione e la necessità di avere strutture operative e in grado di entrare in azione nell’arco di poco tempo è un fatto assodato. Per questo motivo – conclude Emanuele Cani – sostengo la mobilitazione e la protesta del coordinamento delle associazioni di protezione civile.»

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Giovedì mattina, ancora una volta, come avviene da anni, lo spirito del Natale ha coinvolto oltre 100 persone che si sono recate alle grotte Is Zuddas di Santadi per seguire la Santa Messa concelebrata da don Giampiero Marongiu, don Silvano Cani, don Pietro Piras e don Giuseppe Casti.

Ad arricchire la celebrazione, il coro della parrocchia di Santadi che, con canti e melodie rivolti al Signore, ha contribuito al messaggio dei sacerdoti: «Accogliamo il Signore, apriamo le braccia e il nostro cuore e uscendo portiamo la parola di Dio con noi e per tutti…»

Un’omelia, quella di don Silvano Cani, che invoca la pace, la fratellanza, il rispetto e l’amore. Un messaggio di speranza affinché il 2017 possa portare serenità e sollievo a chi tanto soffre.

La cornice naturale delle grotte offre grande spunto alla riflessione proprio sull’importanza delle bellezze naturali che il Signore ci ha donato, che noi dobbiamo rispettare ed amare.

Un ringraziamento corale alla cooperativa Monte Meana che da anni “tiene in piedi” un servizio turistico degno di lode, soprattutto per il periodo di crisi economica che da tempo imperversa sul territorio.

Alla fine della messa, ha preso la parola il sindaco di Santadi Elio Sundas che, dopo i ringraziamenti di rito, ha voluto ricordare due persone scomparse che in qualche modo fanno parte della storia delle grotte Is Zuddas: l’artista Gianni Salidu che ha scolpito il presepe esposto e poi donato, dopo la sua dipartita, dalla moglie alla cooperativa Monte Meana e Antonello Sulas, storico presidente della stessa cooperativa, venuto a mancare prematuramente, persona che si è adoperata tanto e che ha creduto sino in fondo nei progetti legati alla valorizzazione di un tale tesoro naturale.

L’applauso dei presenti ha omaggiato il loro ricordo ed il canto finale del coro, in lingua sarda, ha concluso la prima parte della mattinata.

Una volta ritornati all’ingresso, proprio sul piazzale antistante la biglietteria, è stato scoperto dai sindaci di Santadi e Carbonia, Elio Sundas e Paola Massidda, il cippo del Cammino di Santa Barbara (il terzo, dopo quelli di Iglesias e Carbonia), benedetto da don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi.

Subito dopo, Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella e della Fondazione Cammino di Santa Barbara, insieme ai sindaci di Santadi e Carbonia ha donato un medaglione ricordo con lo stemma del Cammino di Santa Barbara, ai fedeli collaboratori volontari che hanno seguito passo dopo passo il cammino di Santa Barbara, sostenendo tutte le iniziative e prendendo parte ai percorsi.

Una bella cerimonia che ha emozionato e commosso chi ha ricevuto il dono e non solo, un’iniziativa dal grande significato, un “Cammino” che ha messo d’accordo 23 comuni, consci che solo insieme si possano risollevare le sorti del nostro territorio, che chiede aiuto a gran voce e che attende il giusto riscatto per un momento di rinascita che possa unire tutti in un unico abbraccio di salvezza.

Il buffet ha definitivamente chiuso una giornata importante, anche dal punto di vista delle presenze: gli onorevoli Emanuele Cani e Francesco Sanna e il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, con la loro partecipazione, fanno sperare in una sempre più grande collaborazione tra Governo, Regione e Comuni, una collaborazione volta ad una crescita culturale e socio-economica che, attesa ormai da tanto tempo, si spera possa diventare una colonna portante nel nostro più immediato futuro.

Con un vasto album fotografico, pubblichiamo un’intervista realizzata da Giampaolo Cirronis con il sindaco di Santadi, Elio Sundas.

Nadia Pische

                                                                                                                                                                                          

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I sindaci del Sulcis si sono riuniti nel municipio di Sant’Anna Arresi per affrontare le problematiche legate ai licenziamenti e trasferimenti in atto alla Polar di Piscinas ed hanno inviato una nota alla Regione nella quale chiedono un intervento immediato ed urgente.

«Dopo le ultime allarmanti notizie apprese sulla fabbrica di bentonite di Piscinas, ove si parla di nuovi licenziamenti per i lavoratori reintegrati dal giudice del lavoro e/o del loro trasferimento, oltre a quello della sede dell’azienda a Genova, già attuato – si legge nella nota firmata da Gianfranco Trullu, presidente dell’Unione dei comuni del Sulcis, inviata al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, ai deputati Francesco Sanna, Emanuele Cani e Mauro Pili e, infine, al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta -, si chiede con la dovuta urgenza l’intervento del Presidente della Regione e dell’assessore all’Industria, dei Consiglieri Regionali, e dei parlamentari eletti nel Sulcis, affinché convochino con urgenza i responsabili di tale azienda, per scongiurare i danni ancora maggiori rispetto a quelli già creati all’epoca del licenziamento.»

«L’atteggiamento dell’azienda ed i provvedimenti dalla stessa adottati – prosegue la nota -, sono irrispettosi ed arroganti sia nei confronti dei lavoratori che di tutto il territorio e delle istituzioni, le quali non possono rimanere silenti e dell’intero territorio già martoriato da altre grave problematiche occupazionali. Il presidente Pigliaru, l’assessore dell’Industria, i parlamentari del territorio ed i capi gruppo in Consiglio regionale, si facciano immediatamente parte attiva ed esaminino con attenzione tutti gli obblighi derivanti dalla concessione mineraria in capo alla Polar e la legittimità di quanto è stato posto in essere dai rappresentanti dell’Azienda.»

«Si chiedono chiarimenti, a questo punto, su quali siano i fini che intendono perseguire nella gestione della fabbrica, in quanto le istituzioni non possono assistere inermi ad atti di tal genere: né il territorio può veder morire un’altra realtà produttiva che, invece, aveva, per parola data dalla stessa azienda, tutte le carte in regola per continuare ad operare. Si chiede al presidente Pigliaru ed a tutti i soggetti indicati – conclude la nota dei sindaci del Sulcis -, un immediato incontro atto a risolvere la grave situazione che si è venuta a creare nella vertenza Polar.»

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La nuova clamorosa forma di protesta dei lavoratori Eurallumina con l’occupazione dell’assessorato regionale dell’Ambiente, sta provocando forti reazioni.

«A distanza di una settimana dal precedente sollecito, chiediamo ancora con forza una rapida soluzione per la vertenza Eurallumina – dice il consigliere regionale di Sel Luca Pizzuto -. LA RSU ha richiesto in data odierna la convocazione di un incontro urgente con il presidente Pigliaru, gli assessori dell’Ambiente e dell’Industria, la provincia del Sud Sardegna, il coordinamento del Piano Sulcis, la Rusal e l’Enel. E’ necessario e urgente, come affermato anche dai lavoratori, che si arrivi entro dicembre alla Conferenza Decisoria e che ci si pronunci sul progetto anche in relazione al superamento immediato dell’eventuale blocco dell’autorizzazione causato dalla disponibilità all’utilizzo del carbonile, avvalorata dalla conferenza di servizi del dicembre 2015.»

«Il piano industriale presentato prevede la conclusione dei lavori alla fine del 2018 perciò è prioritario che il riavvio dell’attività produttiva avvenga nel primo semestre del 2017 – aggiunge Luca Pizzuto -. Ai lavoratori, che hanno già iniziato una mobilitazione permanente, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Non li lasceremo soli. Lotteremo fianco a fianco per la dignità, per il lavoro e per riportare la speranza di un futuro meno incerto.»

«E’ necessario che sulla vertenza Eurallumina arrivino risposte immediate affinché possa partire la fase di riavvio – dice Emanuele Cani, deputato del Partito democratico -. Un’ulteriore attesa sarebbe un grave danno per il territorio. E’ indispensabile che vengano garantiti tempi certi perché il primo anello della filiera dell’alluminio possa essere riattivato.»

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Questa mattina, in occasione della Festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, nella chiesa di Monteponi, il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda ha officiato la Messa, in presenza di una delegazione dei minatori e di una dei vigili del fuoco; dell’amministratore unico di Igea Michele Caria; del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; del presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e dell’assessore delle Politiche Ambientali, Decentramento e Informatizzazione Francesco Melis; del coordinatore della consulta delle associazioni del Parco Geominerario Giampiero Pinna; e ancora di ex minatori, rappresentanti di varie associazioni e dipendenti Igea.

Al termine della celebrazione, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, sono stati premiati i dieci dipendenti che, nel corso del 2016, hanno maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria: Mirella Brioccia, Teresa Pinna, Giancarlo Piredda, Renato Madeddu, Lauretto Salis, Antonio Sedda, Giorgio Frau, Stefano Siddu, Salvatore Porcu e Giuseppe Saragat. Presenti, tra gli altri, anche i deputati Francesco Sanna ed Emanuele Cani.

Durante la cerimonia, l’amministratore unico Michele Caria ha parlato del lavoro svolto per il salvataggio ed il rilancio di Igea, dei progetti messi in campo e avviati per le bonifiche, e del lavoro che c’è ancora da fare per arrivare alla piena efficienza. Vi proponiamo la parte più significativa del suo intervento.

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Si è svolto questo pomeriggio a Villa Devoto, a Cagliari, l’atteso incontro sulla vertenza Alcoa, tra il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, gli assessori del Lavoro e dell’Industria, Virginia Mura e Maria Grazia Piras, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, l’AD di Invitalia, Domenico Arcuri, il consulente del presidente della Regione, Gianluca Serra, i parlamentari Emanuele Cani e Francesco Sanna, e i sindacati confederali, di categoria e le RSU aziendali.
«Un primo obiettivo è stato già raggiunto: l’accordo tra Invitalia e Alcoa ci consente di avere 12 mesi in più per trovare un acquirente dello smelter di Portovesme – ha detto il ministro Calenda -. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per dare un futuro al sito produttivo e ai lavoratori. Il primo passo è avviare una ‘due diligence’ per la ricerca di un investitore. Ci sono alcune manifestazioni di interesse, alcune concrete, alcune meno, in uno scenario che però è migliorato rispetto agli anni scorsi, perché abbiamo normative europee più favorevoli sui costi dell’energia. Questo non vuol dire che la strada sia facile. Ma gli impegni che stiamo prendendo sono atti concreti ed abbiamo fiducia in una soluzione positiva.»
Il presidente Francesco Pigliaru da Bruxelles, dove era impegnato nel presiedere la Commissione ENVE del Comitato delle Regioni, per la sessione dedicata al report sugli esiti della COP22, è stato informato costantemente per telefono sull’incontro di Villa Devoto. «Pur non potendo essere presente – ha detto il governatore – ritengo importantissima la convocazione di questo tavolo istituzionale con il ministro Calenda, un incontro che giunge dopo un percorso lungo e complesso in cui si è riusciti, lavorando in sinergia con il Governo e con il Parlamento, a varare delle norme che hanno consentito sia di rendere più competitive le produzioni energivore della Sardegna, sia di avere la possibilità di conservare l’impianto, in vista della sua riapertura. Fondamentale – ha aggiunto il presidente Pigliaru – è aver chiuso l’accordo tra Regione e sindacati per l’estensione degli ammortizzatori sociali, permettendo così ai lavoratori e alle loro famiglie di affrontare questa fase con più serenità. Questi risultati sono il frutto della collaborazione proficua tra tutti i soggetti in campo, Regione, Governo, Parlamento e organizzazioni sindacali, per una vicenda che è simbolica per tutta la Sardegna».
«L’intenso lavoro delle ultime settimane, grazie anche alla proficua collaborazione con il Governo e con il Parlamento, ha portato a risultati molto concreti sia in termini di modifica delle normative, sia in tema di risorse, poi valorizzati nell’accordo siglato il 16 novembre con le parti sociali. Sono risultati che fino a qualche mese fa erano insperati – ha spiegato l’assessore del Lavoro Virginia Mura –. Oggi, raccogliendo i frutti di questo lavoro, possiamo assicurare un po’ di tranquillità ai lavoratori che guardano con speranza alla ripartenza produttiva della fabbrica. Sappiamo bene – ha concluso Virginia Mura – che non si tratta di un punto di arrivo, ma di una tappa intermedia e assicuro che proseguiremo lungo il percorso che abbiamo seguito finora con il Governo.»
«Apprezziamo e sosteniamo l’impegno del ministro Calenda che fin dal suo insediamento ha preso a cuore la vicenda dell’Alcoa. Il ministro, pur nel rispetto del lavoro svolto dai suoi predecessori, ha impresso una svolta coraggiosa e di ampio respiro che speriamo possa portare alla definitiva soluzione della vicenda – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Noi siamo a fianco al Governo in questo percorso. Alcoa è solo una delle tante situazioni difficili che investono l’apparato industriale della Sardegna. Ci auguriamo di risolvere in maniera positiva anche le altre vicende ancora aperte per le quali stiamo lavorando insieme al Governo.»

Attendati Alcoa 2

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Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato un ordine del giorno, approvato dalla Camera, con cui si impegna il Governo a valutare l’opportunità, d’intesa con la  Regione Sardegna e la competente “Film Commision”, di promuovere interventi che, attraverso le varie produzioni cinematografiche e/o audiovisive, possano innescare meccanismi economici virtuosi anche nell’ambito dei sistemi locali in relazione a possibili ricadute soprattutto nel settore turistico.

«Si tratta di un’iniziativa importante per la Sardegna – spiega Emanuele Cani -, come dimostrano anche alcune importanti produzioni cinematografiche che hanno scelto i territori della nostra isola per la loro attività facendo registrare successi e grande appeal. Si tratta di luoghi di straordinaria bellezza che hanno trovato anche una vocazione per tale attività  suscitando notevole interesse tra addetti ai lavori e pubblico. E poiché la filiera audiovisiva, come dimostrano anche gli ultimi dati resi noti sulla produzione cinematografica nel nostro paese, ha da sempre innescato importanti meccanismi di promozione territoriale e di valorizzazione di sistemi locali basti pensare a ciò che ha rappresentato per la Sicilia l’esperienza del “Commissario Montalbano” ritengo sia necessario proseguire sulla strada intrapresa per siglare  una vera e propria intesa istituzionale nell’ambito del suddetto settore finalizzata alla promozione e alla valorizzazione dell’intera Sardegna in tale segmento economico-culturale.»

La fabbrica del cinema

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Settemila metri quadri letteralmente presi d’assalto, dalla mattina alla sera: è da record la seconda edizione di InvitaS. Tra il 29 ottobre e il 2 novembre oltre 150mila persone – da tutta l’Isola e turisti – hanno scelto di trascorrere qualche ora visitando i 150 stand di prodotti tipici sardi o le 7 aree food, tutte unite dagli inconfondibili profumi isolani.C’è chi ha raggiunto la zona con una passeggiata, chi è arrivato dalle altre province in treno e chi – su tutti i 9mila crocieristi sbarcati al molo Ichnusa – ha ricevuto un’accoglienza totalmente “sarda” come inaspettato biglietto di benvenuto e di arrivederci. Un successo che va ben oltre le aspettative: tutta, ma proprio tutta la Sardegna in mostra, più le giornate a ridosso del ponte di Ognissanti. Ecco il mix che ha reso vincente InvitaS – interamente organizzato dall’associazione Primavera Sulcitana -. E c’è stato anche spazio per una pioggia di complimenti, arrivati da vari esponenti, politici e civili, che hanno optato per più visite al “villaggio sardo”.

Un plauso arriva dall’Autorità portuale, dopo aver visto sciamare le tantissime persone richiamate da InvitaS 2016. «Piena soddisfazione per i risultati raggiunti, il terminal crociere è stato pienamente operativo. Quanto successo va ad inquadrarsi in un concetto, maturo, di misurazione del turismo crocieristico». C’è stato anche il momento della consegna di un cesto, riempito di prodotti sardi, offerto da tutti gli standisti al commissario straordinario dell’Authority, Roberto Isidori. Emozionata e felice Alessia Littarru, presidente di Primavera Sulcitana: «Ringrazio tutti. Gli espositori che hanno creduto nel progetto e i gruppi che hanno partecipato a quella che è una grande festa sarda. Sono loro i protagonisti principali di questo straordinario risultato. È stato bello ricevere tantissimo affetto e coinvolgimento, anche grazie alla tanta Sardegna presente. Grazie anche alle autorità che sono venute a visitarci, dal presidente della Regione a vari assessori e consiglieri, sia regionali sia comunali, che non hanno lesinato complimenti per l’iniziativa».

Nel corso di InvitaS 2016 non si sono fatti mancare un giro tra gli stand, tra gli altri,il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori regionali agli Enti locali e al Turismo, Cristiano Erriu e Francesco Morandi, l’assessore comunale di Cagliari delle Attività produttive, Marzia Cilloccu, il deputato Emanuele Cani, oltre a vari consiglieri regionali e comunali.

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InvitaS 2016 parte con il botto. L’edizione bis dell’evento che racchiude tutte le unicità della Sardegna, dal food all’artigianato, dalle tradizioni ai saperi, riempie il lungomare del porto di Cagliari. Migliaia di persone, tantissime famiglie e una buona fetta di turisti –sciamano tra gli stand e si fanno letteralmente rapire dall’atmosfera del “villaggio sardo” imbastito dall’organizzazione Primavera Sulcitana.Il taglio del nastro è un continuo omaggio all’Isola: le Fruste del Campidano, i tamburi e gli sbandieratori di Iglesias, uomini e donne in costumi tipici, rappresentazioni della vita in miniera e produttori locali danno vita a uno spettacolo mozzafiato. Con la ciliegina finale del dono di dolcetti, in pieno stile “su cumbidu” da parte di donne vestite in costume tipico e il lancio di tanti palloncini bianchi, che “litigano” amichevolmente con il blu del cielo, limpido, che fa da tetto al capoluogo sardo. Tante le autorità presenti, che con i loro interventi rimarcano l’importanza dell’evento che si snoda fino al prossimo due novembre.

«Il porto che si apre sempre più verso la città, le navi da crociera che nei prossimi giorni attraccano a Cagliari e trovano un’accoglienza davvero speciale, oltre alla possibilità per tutti di poter godere di un simile panorama», questo il succo del discorso di Roberto Farci, delegato dell’Autorità portuale. Cristiano Erriu, assessore regionale agli Enti locali, punta il mirino sulla necessità di una Sardegna da vivere tutto l’anno: «La nostra Isola possiede una grande ricchezza, data dal valore che i singoli territori sono capaci di offrire a un mercato attento e sofisticato. Prodotti tipi e di nicchia, produzioni di eccellenza che si rivelano interessantissime. InvitaS è un evento da consolidare, sviluppare e aiutare a crescere sempre di più». Un plauso totale arriva anche da Emanuele Cani, deputato Pd e membro della commissione delle Attività produttive alla Camera: «Turismo, tradizione, folklore. È un cocktail vincente, ciò che si deve fare è unire tradizione e valorizzazione dei nostri prodotti e metterli a disposizione. Così è possibile la promozione da parte dei produttori locali in un palcoscenico di prestigio quale quello di Cagliari».

Tanti gli eventi in programma fino al 2 novembre prossimo: lo sport nuragico di Daniele Manca, i bronzetti nuragici di Andrea Loddo, i canti e i cori di Teulada, le maschere tipiche barbaricine, la sfilata delle “Donne di Sardegna” dell’associazione Libera, la musica dal vivo di Nicola Agus. Ancora, le lavorazioni dei cibi tipici sardi, “Is Animeddas e su mortu mortu” nelle giornate del 31 ottobre e 1 novembre. Il tutto col contorno gustoso delle 7 aree food, dove è possibile perdersi tra i sapori, ricercati ed esclusivi, della Sardegna.

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