20 April, 2024
HomePosts Tagged "Faris Amine"

[bing_translator]

Gli itinerari poetici dei viaggi nella letteratura e nelle storie, raccontate in versi, proseguono sabato 7 settembre nella terza giornata del Cabudanne de sos poetas, XV edizione, tra gli angoli più suggestivi di Seneghe, al centro del Montiferru. Il viaggio, tema centrale di queste giornate, riparte nella memoria storica della poesia sarda riprende stavolta a Prentza de Murone alle 10.30, con la presentazione del libro “O musa ove sei tu? Viaggio nella gara poetica” di Paolo Pillonca, un saggio postumo del grande giornalista, poeta, scrittore e intellettuale sardo, studioso e strenuo difensore de “Sa Limba”, scomparso a maggio dello scorso anno, edito dalla sua casa editrice Domus de Janas. Un’occasione unica per chi conosce o vuole approfondire la storia affascinante dei “cantadores a bolu”, cantatori estemporanei e il mistero della gara poetica. Presentano il volume Fabio Pillonca, Pier Sandro Pillonca, Tonino Oppes e Bachisio Bandinu. A partire dalle ore 10.00 aprirà il laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni nella Biblioteca Comunale a cura di Paola Atzeni. La parola che viene data a chi non ne ha, agli ultimi, a chi ancora spera, poesia per dare una flebile luce, o un po’ di coraggio per guardare bene dentro alle cose e al mondo che ci circonda. Così è la voce poetica di Ida Travi, poetessa tra le più eclettiche della poesia italiana contemporanea che scrive anche per il cinema, la musica, il teatro, i cui versi si inscrivono nel rapporto tra oralità e scrittura. Alle 12.00, sempre a Sa Prentza, sede del vecchio frantoio di Seneghe, presenterà “Tasàr, animale sotto la neve”, quinto e ultimo volume di questa grande opera in versi abitata da questi particolari personaggi caratterizzati dalla loro capacità di parlare e dal fatto di vivere in un universo ai margini del nostro. Dopo la consueta pausa pranzo si riprende alle 17.00 nello splendido scorcio di Putzu Arru per lo spazio dedicato agli ospiti internazionali arriva Pinar Selek, sociologa turca (Istanbul 1971) e attivista per la pace e i diritti umani. Il suo libro “Lontano da casa” racconta la speranza e il coraggio di una donna libera. È autrice di diverse opere sulle numerose lotte della Turchia moderna per raggiungere una pace permanente, e del libro “La maschera della verità” tradotto in Italia da Fandango in occasione del centenario del genocidio armeno. Attualmente è rifugiata politica in Francia. Dialogano con l’autrice Lea Nocera (redazione di Kaleydoscop) e Nicola Melis (Università degli Studi di Cagliari).

E ancora, alle 19.00, in Piazza dei Balli, poesie di attualità e di denuncia, tra le voci degli assenti, dei muti, dei soppressi: poesia civile con il poeta, traduttore e professore ordinario di Letteratura francese all’Università di Roma, Valerio Magrelli e il personaggio omonimo che dà il titolo al suo libro di componimenti poetici “Il commissario Magrelli” (non Maigret). Un “commissario della poesia” che si schiera dalla parte delle vittime e non dei carnefici, sulle tracce dei «misfatti che restano impuniti a questo mondo». Fuori dall’isola ma vicino per assonanze linguistiche, geografiche e musicaliil viaggio prosegue tra i movimenti hip hop, il rap, le lingue e le poesie nel libro “Vai Mo. Storie di rap a Napoli e dintorni” (Monitor edizioni) di Antonio Bove. Un volume che mette insieme e racconta le storie e le voci dei protagonisti di un genere musicale con tutte le sue infinite declinazioni culturali che trova le sue origini fin dagli anni ’80. Dialogheranno con l’autore i rapper sardi JOZ, Ale Zin e Alessio Mura (Balentia).

Il viaggio affascinante dal Mississippi al Sahara chiude la terza giornata del Cabudanne sulle note della musica tradizionale Tuareg e delle contaminazioni del Delta Blues, con Faris Amine, artista italo-algerino che tra le tante collaborazioni vede anche quella con la leggendaria band tuareg Tinariwen. Una ricerca tra le sonorità profonde che spiazza per la sua intimità, fierezza e credibilità.

[bing_translator]

Secondo appuntamento oggi a Nureci (OR) per Mamma Blues, l’immancabile tre giorni del festival Dromos, dedicata alla musica del diavolo e dintorni.

Protagonista della serata una delle realtà più elettrizzanti della scena indipendente italiana dell’ultimo decennio: i Bud Spencer Blues Explosion. Il duo romano formato da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) incontra il pubblico alle 20.00, a Corte Saba; poi, sarà al centro dei riflettori dell’Arena Mamma Blues, dopo l’apertura, alle 22, affidata ancora al cantante e chitarrista italo-tuareg Faris Amine con un’esibizione sulle tracce del suo ultimo album, “Mississippi to Sahara”.

Prendendo le mosse dal loro disco più recente, “BSB3”, i Bud Spencer Blues Explosion presentano in tour uno spettacolo tutto nuovo, nel quale rivisitano sotto una nuova luce anche materiale del proprio repertorio. Sonorità aspre, quasi garage, suoni seventies rock attualizzati e abilmente miscelati con il blues delle origini, oltre a un innato gusto melodico, sono la cifra della formazione capitolina.

In chiusura di serata (a partire dalle 24), nei Giardini del Sottomonte, torna l’appuntamento con il dopofestival: protagonista la Rebel Blues Band di Chicco Secci (chitarra e voce), Gianluca Muggianu (sax e voce), Roberto Lai (basso) e Ilio Erby (batteria).

Sabato (15 agosto), battute finali della diciassettesima edizione di Dromos con uno dei suoi ospiti più attesi: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afro-beat, in concerto con la band londinese Heliocentrics per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Per tutta la durata di Mamma Blues prosegue a Nureci la raccolta fondi per progetti di integrazione con un banchetto informativo dell’associazione “Sostieni l’utopia“, dove tutti gli interessati potranno lasciare la propria offerta. Le donazioni raccolte andranno a costituire un fondo che sarà ripartito tra i migliori progetti di integrazione presentati, a partire da settembre, dalle scuole elementari sarde con presenza di alunni stranieri. A decidere i destinatari e garantire sulla corretta assegnazione dei fondi sarà un Comitato di garanzia composto da esperti e studiosi di queste tematiche.

Bud Spencer Blues Explosion_(C)_Il aria_Magliocchetti_Lombi (s)

[bing_translator]

Il cuore dell’estate si tinge ancora una volta di blues a Nureci, per le battute finali dell’edizione numero diciassette di Dromos. Da oggi a sabato, giorno di Ferragosto, per il nono anno consecutivo, il minuscolo e incantevole centro dell’Alta Marmilla accoglie Mamma Blues, la tre giorni all’insegna della musica del diavolo e dei suoi immediati paraggi.

Si comincia oggi con uno dei nomi di spicco della scena blues britannica, il cantante, chitarrista e compositore Ian Siegall, atteso in Sardegna con la sua band (Dusty Ciggaar alla chitarra, Danny Van’t Hoff al basso e Raphael Schwiddessen alla batteria): alle 20.00 il bluesman inglese incontra il pubblico a Corte Saba, e alle 22.00 sale sul palco dell’Arena Mamma Blues, per una delle sue trascinanti performance, in cui si scorgono le influenze di alcuni dei suoi ispiratori, come Howlin’ Wolf, Tom Waits e Muddy Waters. Premiato per tre anni consecutivi come voce maschile ai British Blues Awards, dove ha raccolto anche svariati altri onori, Siegal con i suoi ultimi album The Skinny (2012) e Candy Store Kids (2013) ha ricevuto la nomination come “Best Contemporary Album” ai WC Handy Blues Music Awards in Usa.

Faris Amine, chitarrista e cantante nel segno del “Desert blues”: musicista e poeta, passato attraverso le esperienze con i Tinariwen, i Tartit e i Terakaft, è considerato una delle personalità più innovative della scena tuareg. Nello scorso maggio ha firmato l’album “Mississippi to Sahara” in cui rilegge in chiave “tuareg guitar style” dieci classici del blues. In chiusura di serata (a partire dalle 24), invece, nei Giardini del Sottomonte torna l’appuntamento con il dopofestival: protagonisti di giornata i Kappa Erre Blues Band (Riki Riccardo Trois a chitarra acustica e voce e Karl Carlo Manca ad armonica e voce) e i Promenade Blues (formazione composta da Alberto di Felice, Luigi Frau e Alessandro di Felice, formazione vincitrice l’anno passato del Zuradili Blues Contest, all’interno del cartellone di Dromos 2014).

Domani ecco invece i Bud Spencer Blues Explosion, una delle realtà più elettrizzanti della scena indipendente italiana dell’ultimo decennio. Prendendo le mosse dal loro album più recente, “BSB3”, il duo romano formato da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) porta in tour uno spettacolo tutto nuovo, in cui rivisita sotto una nuova luce anche materiale del proprio repertorio. Dopofestival, dalle 24.00, con Rebel Blues Band (Chicco Secci a chitarra e voce, Roberto Lai al basso, Ilio Erby alla batteria e Gianluca Muggianu a sax e voce).

Il gran finale per Dromos scocca nella notte di Ferragosto, e con un ospite prestigioso: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat, sbarca in Sardegna con gli Heliocentrics, la band di base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke. Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. Dopofestival e festa di chiusura di Dromos 2015 – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria).

Nelle tre giornate di Mamma Blues prosegue a Nureci la raccolta fondi per progetti di integrazione: sarà presente un banchetto informativo dell’associazione “Sostieni l’utopia”, cui tutti gli interessati potranno lasciare la propria offerta. La raccolta delle donazioni, partite nelle precedenti tappe di Dromos e che proseguiranno anche sul web (secondo modalità che saranno definite nei prossimi giorni), andrà a costituire un fondo che sarà ripartito tra i migliori progetti di integrazione presentati, a partire da settembre, dalle scuole elementari sarde con presenza di alunni stranieri. A decidere i destinatari e garantire sulla corretta assegnazione dei fondi sarà un Comitato di garanzia composto da esperti e studiosi di queste tematiche.

Faris Amine ©-Claudia-Bonacini Ian Siegal EBC_2015

Si arricchisce di nuovi concerti, mostre e proiezioni la 17ª  edizione del Festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale in vari centri dell’Oristanese dal 30 luglio al 15 agosto. L’elenco dei comuni in cartellone – Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, San Vero Milis e Villa Verde, oltre al capoluogo Oristano – si allunga con la conferma, anche per quest’anno, di Nureci con la “storica” tre giorni di Mamma Blues, in programma dal 13 al 15 agosto nel suggestivo borgo dell’Alta Marmilla: un festival nel festival che per la sua ottava edizione ospita il cantante e chitarrista inglese Ian Siegal (il 13), Faris Amine con il suo “desert blues” (il 13 e il 14), i Bud Spencer Blues Explosion (il 14) e, per il gran finale della notte di Ferragosto, il sassofonista nigeriano Orlando Julius, pioniere dell’afrobeat, in concerto con gli Heliocentrics. Ma le novità non finiscono qui: nel cast del diciassettesimo Dromos entra infatti anche il pianista Danilo Rea, atteso il 5 agosto a Bauladu con un tributo a Fabrizio De Andrè.

Le nuove entrate affiancano dunque i nomi già annunciati: il duo OY (atteso il 31 luglio a San Vero Milis), Criolo (il primo agosto a Mogoro), Erik Truffaz & Mauro Sigura Quartet (il 2 agosto a Oristano), Valerio Corzani e Stefano Saletti (il 3 agosto, sempre nel capoluogo), Chucho Valdés con Irakere 40 (il 7 agosto a Baratili San Pietro), il progetto Jazz(R)Evolution di Baba Sissoko, Famoudou Don Moye e Antonello Salis (l’8 agosto a Villa Verde), King Nat Veliov & The original Kocani Orkestar (il 9 agosto a Morgongiori).

Anche la sezione di Dromos dedicata alle arti visive conta una nuova proposta: è la mostra “Mancai Barrosas”, ospitata dal 5 agosto (con inaugurazione alle 19.30) fino al 12 a Bauladu nella Casa Zoccheddu – Erdas. Attraverso gli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, un video di Aldo Tanchis e interviste di Antonello Carboni, il progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona, racconta la pionieristica esperienza imprenditoriale, tutta al femminile, della Cooperativa Allevatrici Sarde (che ha prodotto e presentato l’iniziativa tre anni fa a Oristano, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua costituzione).

Anche per questa edizione del festival Dromos, la maggior parte degli appuntamenti è a ingresso gratuito; si paga il biglietto per il concerto di Criolo a Mogoro il primo agosto (cinque euro), per quello di Danilo Rea il 5 agosto a Bauladu (cinque euro incluso l’ingresso per il film “Faber in Sardegna”), per quello di Chucho Valdés a Baratili San Pietro il 7 agosto (dieci euro) e per ciascuna delle tre serate di Mamma Blues a Nureci dal 13 al 15 agosto (dieci euro; abbonamento per l’intera rassegna a 20 euro). I biglietti si potranno acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

Il diciassettesimo Dromos Festival è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), dei Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde, della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari con la collaborazione di Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano, O.S.V.I.C., Ministero Affari Esteri Cooperazione allo Sviluppo, Biblioteca di Oristano, Centro per l’Autonomia PLUS Oristano – Asl 5, Hotel Mistral 2, Cantine Contini, Carta Giovani, Associazione La Volantina e Consulta giovani di Bauladu.

Bud Spencer Blues Explosion_(C)_Il aria_Magliocchetti_Lombi (s) Danilo Rea - foto Beniamino Girotti (s) Faris Amine - Mississippi to Sahara (s) Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas (s) Ian Siegal EBC_2015 (s) Orlando Julius (s)