29 March, 2024
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Il comune di Sant’Antioco investirà 160mila euro per la manutenzione e la messa in sicurezza della viabilità nel tratto terminale di via Matteotti e di viale Trento. L’obiettivo è aumentare il livello di sicurezza dei cittadini e riqualificare, dal punto di vista ambientale e funzionale, il complesso del sistema viario con la realizzazione dei marciapiedi e il rifacimento delle pavimentazioni stradali degradate. Il progetto ha preso il via con il taglio dei 78 pini di via Matteotti che avevano assunto dimensioni tali da impedire il transito pedonale, rappresentando un rischio sia per la viabilità stradale, sia per i cittadini. Le imponenti radici, oltre ad aver letteralmente mandato in frantumi i marciapiedi, hanno creato pericolosissimi avvallamenti anche nella carreggiata.

«Interveniamo in via Matteotti, un’arteria particolarmente battuta dalle automobili e zona della città densamente popolata – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Garau – con un ampio progetto di manutenzione dei marciapiedi e della strada, il cui appalto è attualmente in fase di aggiudicazione.» 

«In particolare – aggiunge l’assessore Francesco Garau – i lavori si riferiscono principalmente alla sostituzione parziale del manto di usura di via Matteotti, interessato da un evidente logoramento nella parte superficiale causato soprattutto dalle radici degli alberi, e alla ricostruzione dei marciapiedi lungo tutto il tratto interessato dal taglio degli alberi: da via Renzo Laconi all’incrocio con viale Trento. Non solo: i lavori di costruzione dei marciapiedi proseguiranno anche nel lato opposto della strada, e in un tratto di viale Trento: tutta via Matteotti sarà così finalmente percorribile dai pedoni senza il rischio di inciampare in pericolosi avvallamenti.»

Per il futuro, infine, con apposito progetto di completamento, si prevede la bitumazione di via Matteotti da via Renzo Laconi fino a viale Trento, un ulteriore potenziamento dell’impianto di illuminazione pubblica e la predisposizione della segnaletica stradale.

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha stanziato 92mila euro di investimento per rifare il look e ammodernare la caserma dei carabinieri. L’intervento, le cui opere verranno eseguite nella primavera del 2018, riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, mirata alla risoluzione di criticità presenti sia all’interno che all’esterno dell’edificio. Si tratta di lavori rilevanti che, oltre a porre rimedio a una serie di emergenze che insistono da tempo sul fabbricato, metterà l’immobile in regola rispetto alle nuove esigenze imposte dalla normativa vigente.

Nello specifico, si interverrà sulla camera di sicurezza, con ampliamento della superficie calpestabile e adeguamento dell’impianto idrico; verrà installato il sistema di videosorveglianza e si procederà al risanamento delle mura e della copertura, che necessitano di lavori ordinari e straordinari; il progetto, infine, prevede anche l’adeguamento degli infissi esterni.

«Si tratta di lavori attesi da tempo – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – nei giorni scorsi abbiamo dato il via alle procedure per l’affidamento delle opere: l’aggiudicazione si terrà il 2 febbraio 2018 e contiamo di aprire il cantiere nella prossima primavera.»

 

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Hanno preso avvio questa mattina i lavori di riqualificazione della frazione di Maladroxia, tra le più frequentate località balneari di Sant’Antioco. Con un investimento di 350mila euro si procederà con un restyling profondo che prevede la realizzazione di una piazza accogliente e sicura, la sistemazione dei parcheggi e dei bagni pubblici. Oggi sono iniziate le operazioni di taglio dei pini presenti nel piazzale e a breve si procederà con la demolizione del piano in calcestruzzo, disseminato di pericolosi avallamenti causati dalle imponenti radici dei pini.

Nello specifico, per quanto attiene la riqualificazione del piazzale oggi interamente in calcestruzzo, il progetto consiste nell’eliminazione dei pini (che lasceranno spazio ad alberi del genere Jacaranda, la cui scelta è stata imposta dalla Soprintendenza) delle transenne fronte strada di accesso e nella demolizione dell’intero piano in calcestruzzo. Successivamente si procederà con la realizzazione della piazza che, nella prima parte (dall’ingresso fino al primo corpo di abitazioni), sarà pavimentata con un lastricato di basalto, mentre nella seconda si procederà con la messa in opera di una pavimentazione in calcestruzzo stampato che riproduce la stessa trama del basalto, garantendo così continuità. 

Nel complesso il restyling interesserà anche i bagni pubblici, che saranno sottoposti a incisiva ristrutturazione, e alcune parti del parcheggio. «Ereditiamo un programma della precedente Amministrazione comunale – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – e, grazie all’attività degli Uffici tecnici comunali e al nostro impegno, possiamo dare avvio a un progetto atteso da tempo, sia dai residenti di Maladroxia, sia da tutti gli antiochensi».

 

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In occasione della festività di Santa Barbara, patrona della Marina Militare, si è svolta oggi, a Sant’Antioco, la cerimonia organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco. La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona al monumento dei Caduti presso il lungomare Silvio Olla, alla presenza delle massime autorità militari, ospiti del comandante tenente di vascello Maria Teresa Ostuni, presenti, tra gli altri, anche il sindaco Ignazio Locci e l’assessore Francesco Garau; don Elio Tinti ha poi celebrato la Santa Messa presso la parrocchia di San Pietro Apostolo e, infine, la mattinata si è conclusa con il Vin d’Honneur, presso i locali della parrocchia di San Pietro Apostolo.

                 

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Nuova presa di posizione dei coordinatori del Comitato Porto Solky Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau, sui progetti che riguardano lo sviluppo dell’isola di Sant’Antioco.

«Ancora oggi tantissime persone sono convinte che il ponte di Sant’Antioco sia pericolante, questo perché vittime di una campagna di disinformazione e di terrorismo psicologico che oramai imperversa sul territorio da anni, il tutto strumentalizzato al fine di giustificare la costruzione del nuovo ponte – ricordiamo opera inutile sotto tutti i punti di vista – che costerebbe alla collettività 57,5 milioni di euro a discapito dei finanziamenti per la messa in sicurezza della SS126 tra Carbonia e Sant’Antioco e la realizzazione del porto polifunzionale nel Golfo di Palmas, finanziamenti oggi inesistenti per cui il comitato Porto Solky chiede la rimodulazione – scrivono in una nota Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau -. Fino ad oggi non è mai stato smentito che il ponte stia crollando, anzi grazie ai vari tam tam mediatici su Facebook, a servizi televisivi fuorvianti e alla stampa locale che periodicamente pubblicava articoli evocanti a un ponte pericolante, si è arrivati al punto che tantissimi automobilisti, prima di attraversare il ponte, si tolgono le cinture ed aumentano l’andatura con la speranza di non restare intrappolati a causa di un improvviso cedimento.»

«Il ponte non è in pericolo – aggiungono Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau –, così come ha dichiarato testualmente l’assessore dell’Urbanistica del comune di Sant’Antioco, ingegner Francesco Garau, il quale spiega che a, seguito del superamento del severo collaudo statico/dinamico eseguito recentemente, è emersa la necessità di attuare la MAI effettuata manutenzione programmata e gli interventi conservativi più idonei, che saranno noti a breve dopo le ultime verifiche, al fine di rimuovere la limitazione puramente cautelativa di 40 tonnellate per senso di marcia, quindi garantirne la sicurezza per altri 50 anni.»

 

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha adottato gli schemi del Programma triennale delle opere pubbliche (2018-2020) e dell’elenco annuale relativo al 2018. Un progetto di ampio respiro che, ricalcando il “Piano di lavoro” proposto ai cittadini in campagna elettorale, si propone di ridare un volto nuovo all’urbanistica della città, intervenendo sia su ciò che esiste e ha bisogno di essere completato o riqualificato (Mercato civico e pista ciclabile Sa Barra, per citare alcuni esempi) sia con la progettazione e la realizzazione di nuovi edifici al servizio della collettività, come il Palazzetto dello sport.

«Il piano triennale è il risultato di un obiettivo molto ambizioso – commenta il sindaco Ignazio Locci – nel quale crediamo con decisione e su cui dovrà concentrarsi tutto il lavoro della struttura amministrativa comunale: se riusciremo a mettere in campo le opere nel breve termine, daremo un contributo enorme al rilancio dell’economia cittadina. Interverremo in alcune piazze, in primis Piazza Umberto,  ma anche “Attilio Cossu” (Via Matteotti). Inoltre, la riqualificazione del parcheggio sterrato del cimitero consentirà la creazione di una nuova piazza.»  

Accanto al Piano triennale figura lo schema degli interventi relativi al 2018 che, oltre alle piazze, comprende, tra gli altri, anche operazioni di manutenzione straordinaria ed efficientamento della rete dell’illuminazione pubblica, la manutenzione straordinaria della viabilità in centro urbano e l’avvio del progetto per il nuovo Palazzetto dello sport.

Esprime soddisfazione l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Francesco Garau: «Attraverso la riqualificazione delle piazze, la sistemazione della viabilità e gli interventi sulla borgata di Maladroxia (per la quale è previsto il completamento delle opere di urbanizzazione), si dà nuovo respiro, dal punto di vista urbanistico e turistico, ad alcuni scenari urbani ed extra-urbani considerati parte fondamentale della città. Per la progettazione delle opere abbiamo intenzione di sfruttare lo strumento del “concorso di idee” – spiega l’assessore dei Lavori pubblici – si offrirà così ai professionisti la possibilità di dare sfogo alla propria creatività: questo ci consentirà di ottenere un buon numero di proposte dalle quali attingere per individuare la migliore soluzione.»

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L’amministrazione comunale di Sant’Antioco, nella seduta consiliare di lunedì 30 ottobre 2017, ha approvato il progetto per gli “interventi di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area prospiciente piazza De Gasperi”, adottando specifica variante al PUC e apponendo il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private interessate dal progetto di recupero. Fuori dal burocratese: sono state gettate le basi per curare definitivamente quella profonda ferita nota come la “voragine” o il “buco” di Piazza De Gasperi. Uno squarcio a due passi dalla Basilica di Sant’Antioco Martire, che da oltre venti anni deturpa il cuore del centro storico, sorto a causa dallo smantellamento di un edificio disposto per motivi di sicurezza nel lontano 1994. Durante i lavori emerse un’area di interesse storico (sono evidenti tombe puniche riutilizzate in età Romana, già indagate da un punto di vista archeologico) che, per molteplici ragioni, ha impedito un intervento immediato ed il ripristino dello stato del luogo. L’area attualmente versa in stato di totale abbandono, ricettacolo di rifiuti di ogni genere, insalubre e per niente sicura dal punto di vista strutturale e per gli immobili al contorno.

Apporre il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private (la cosiddetta “voragine” sorge in un’area in parte di proprietà comunale e in parte privata) consente di avviare le procedure al fine di acquisire al patrimonio comunale tutta la porzione di terreno e dare così avvio ai piani di recupero. «Si volta pagina. Durante la campagna elettorale ci siamo impegnati per risolvere definitivamente il problema del centro storico – afferma il sindaco Ignazio Locci – e, appena insediati in Municipio, abbiamo avviato l’iter per il suo recupero, stanziando 250mila euro, di cui 100mila a valere nel bilancio 2017 ed i restanti 150 in quello del 2018. Per noi era un dovere morale intervenire in maniera decisa e con rapidità nella culla della nostra città. Le procedure per “cancellare” il buco di piazza De Gasperi si sommano all’avvio della sosta a tempo e alla rimodulazione del piano del traffico (attualmente in fase di studio e approfondimento): tutti interventi tesi a ridare lustro al centro storico. E oltre a una grande prova dei consiglieri di maggioranza, siamo soddisfatti che il progetto abbia incontrato il consenso delle minoranze.»

«Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – il programma di recupero consiste nella realizzazione di una piazza in estensione a quella esistente, che si configurerà come un elemento semplice, un piano orizzontale rivestito in lastre di pietra. La parete di fondo verrà invece trattata a verde verticale per riportare un episodio di natura in un contesto storico sensibile.»

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Miniera di Olmedo occupata,  la solidarietà dei minatori del Sulcis

Questa mattina i segretari della Filctem del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente Emanuele Madeddu e Francesco Garau, i rappresentanti delle Rsu di Campo Pisano e Furtei e Funtana Raminosa dell’Igea ed i delegati Rsu della Carbosulcis, hanno portato solidarietà ai minatori che occupano la miniera di bauxite di Olmedo per sostenere una battaglia ritenuta giusta ed opportuna.

«I minatori – sostengono Emanuele Madeddu e Francesco Garau -, non solo rivendicano il diritto al lavoro, ma si battono, insieme alle Organizzazioni Sindacali di Sassari, affinché questo sito produttivo in grado di funzionare senza assistenza e sostegno pubblico.»

«Riteniamo che le intenzioni di acquisizione prospettata con l’ultimo bando debbano portare al riavvio della coltivazione, questo è l’unica soluzione che deve essere messa in campo per dare sostegno e dignità al territorio di Sassari. E’ importante il ruolo della Giunta regionale – comcludono Emanuele Madeddu e Francesco Garau – che dovrà garantire il riavvio della produzione e dello sfruttamento della miniera di bauxite.»

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Sotto il segno dell’Arte, anello di congiunzione tra passato e presente, linguaggi contemporanei ed espressioni antiche si incontrano al Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. Ritorna EstArte, manifestazione culturale rientrante nel cartellone di eventi estivi allestito dall’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, la cui inaugurazione è prevista per sabato 16 settembre prossimo a partire dalle 21.00, con ingresso gratuito. La mostra, al cui allestimento partecipano anche gli studenti del Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco nell’ambito del progetto alternanza scuola lavoro in collaborazione con la Cooperativa Archeotur, resterà in esposizione fino al 24 settembre.

Un evento capace di coniugare l’arte contemporanea di 37 artisti con sfiziose degustazioni enogastronomiche e musica di qualità, nella suggestiva cornice del #MAB, spazio museale ricco e prezioso, scrigno del passato di un luogo unico: Sant’Antioco.

Le distanze temporali si annullano e la creatività diviene la principale connessione tra le opere esposte e gli oggetti antichi, tra ciò che siamo stati e le molteplici espressioni del nostro tempo che, attraverso la sperimentazione, rivelano una spiccata tensione verso il futuro. La mostra d’arte contemporanea vede il coinvolgimento di differenti artisti, una miscellanea di opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal collage al riciclo, dall’utilizzo di tecniche sperimentali alla fotografia.

La sezione fotografica della mostra, rappresentata da 17 scatti del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, offrirà un’originale lettura del patrimonio culturale dell’isola di Sant’Antioco.  Partendo dalle testimonianze della prima presenza dell’uomo sull’isola durante la preistoria, si percorreranno le diverse epoche storiche attraverso monumenti e oggetti nuragici, fenici, punici e romani, per giungere alla storia moderna e contemporanea rappresentata da torri costiere, fari, postazioni militari e impianti industriali dismessi. Il racconto di luoghi antichi, oggi profondamente trasformati dal trascorrere del tempo, viene immortalato dallo sguardo contemporaneo di Gloria Asunis, Giorgio Baghino, Alessandra Balia, Angelo Balia, Fedele Balia, Cristian Calabrò, Massimo Calabrò, Davide Cau, Viviana Frau, Virginia Locci, Fiorella Meloni, Paola Mercenaro, Stefano Puddu, Sergio Pusceddu, Alessandro Siddi, Marco Siddi, Stelio Usai.

Oltre ai diciassette fotografi del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, saranno presenti venti artisti con due opere ciascuno: Gianmarco Basciu, Chiara Caredda, Giuliana Cauli, Nicola Derf, Fabio, Marco Fontana, Francesco Garau, Luca Lindiri, Antonietta Mascia, Federica Nocco, Bruno Piga, Maristella Portas, Claudio Rosa, Serena Salis, Antonello Sanna, Ines Sitzia, Giuseppe Tuveri e Marco Vigo. Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata al maestro Gianni Salidu con l’esposizione di quindici opere sagomate dalle sue sapienti mani nei legni locali di ginepro, olivastro e limone, ma anche nell’onice, l’alabastro e la trachite. La sua arte richiama radici ancestrali legate al mare, alle fede cristiana espressa dai presepi e dalle rappresentazioni di Cristo, con una evidente sensibilità nella raffigurazione di soggetti sofferenti. Ciò che spicca maggiormente sono le figure femminili, legate in modo indissolubile alla terra e alla fertilità, elementi fondanti dell’arte umana fin da epoche remote.

Il tutto sarà accompagnato dalle degustazioni di prodotti gastronomici tipici del territorio e produzioni locali di Carignano a Km zero, con le cantine private “Arrevesa”, “Binu Forti”, “Primu” e “Xabarra”. Cosa può mancare ancora ad EstArte se non la magia di musiche originali e vintage? Spazio, dunque, alle sonorità del trio jazz creato dalla fusione dei linguaggi musicali di Andrea Schirru al piano, Massimo Spano al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria. E dopo l’attesissima esibizione di musica jazz, la serata proseguirà con le variopinte melodie delle “The Longuettes”, un frizzante trio vocale accompagnato dal piano di Andrea Schirru e creato dalle vocalità di Daniela Puggioni, Michela Mura e Silvia Follesa. Un viaggio musicale che fa tappa per i grandi classici swing e le armonie delle grandi big band, attraversa il ritmo sfrenato dei boogie-woogie del pre e del dopo guerra, passa per l’easy pop al femminile e approda ad alcune indimenticabili hit italiane e straniere dei magici anni ’60.

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Il comune di Sant’Antioco ha avviato i lavori di completamento dell’impianto sportivo di via Trilussa, costruito da anni e mai terminato. Circa 26mila euro di fondi regionali di investimento (per i soli lavori, esclusi gli oneri) consentiranno di portare a compimento una struttura che, oltre a rispondere positivamente alla crescente richiesta di spazi da parte delle associazioni sportive cittadine, veicolerà lo sport come mezzo per promuovere l’aggregazione tra i giovani.

«Il nostro obiettivo – commenta l’assessore comunale dello Sport, Roberta Serrenti – è quello di dotare anche la periferia antiochense di edifici sportivi che possano garantire nuove opportunità di aggregazione e socializzazione».  L’impianto, infatti, nasce in una zona della città densamente abitata ma quasi priva di centri sportivi e opportunità di intrattenimento.

I lavori dureranno circa 30 giorni. «Nello specifico – spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Francesco Garau – le opere prevedono la sistemazione del rettangolo da gioco e della recinzione che delimita il campo, nonché la creazione ex novo di una rete esterna che circoscriva l’area della struttura, all’interno della quale rientrano anche tribune e spogliatoi. È previsto, inoltre, il posizionamento delle porte da gioco. Siamo ben lieti di concludere un’opera che ereditiamo dalla precedente amministrazione: il nostro compito è stato quello di reperire le risorse necessarie e, con l’ausilio degli uffici comunali competenti, di procedere con la progettazione e la messa a bando dei lavori definitivi».

Il campo, la cui superficie resterà in terra battuta, avrà le dimensioni valide per il calcio a sette e le nuove porte da gioco saranno adeguate al regolamento previsto per tale disciplina sportiva. «L’impianto verrà dato in gestione secondo il nuovo capitolato previsto per il gennaio 2018 – aggiunge Roberta Serrenti – ma per evitarne lo stato di abbandono, alla conclusione dei lavori, verrà consegnato in via provvisoria alle società che ne hanno fatto richiesta: Isola di Sant’Antioco e Antiochense 2013». 

«L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco – concludono Francesco Garau e Roberta Serrenti – guarda al futuro e, nell’ottica della creazione di nuove zone di aggregazione sportiva in periferia, è al lavoro per reperire le risorse necessarie al posizionamento di una rete che circoscriva il campo di calcio a cinque di via Matteotti, oggi frequentato dai giovanissimi del quartiere ma privo delle elementari misure di sicurezza in quanto sprovvisto di recinzione. Alla luce dell’imponente traffico veicolare che gravita su quell’arteria cittadina, questo intervento appare fondamentale.»