5 December, 2025
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Iglesias e Villacidrese in casa con Taloro Gavoi e Ferrini, il Carbonia in trasferta a Li Punti. C’è grande attesa per gli impegni delle tre squadre del Sud Ovest Sardo nella quarta giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale.

L’Iglesias insegue la prima vittoria, dopo la sconfitta subita nel derby a Carbonia, contro una delle quattro vicecapolista, il Taloro Gavoi. Giampaolo Murru ha lavorato tanto in settimana, per cercare di scuotere la squadra che a Carbonia, al di là del risultato, ha fornito una prestazione insufficiente. Dirige Nicola Nieddu di Sassari, assistenti di linea Cristian Puddu di Ozieri e Giuseppe Ladu di Nuoro.

La Villacidrese, dopo la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, in campionato è partita con il piede sbagliato, con tre sconfitte. Questo pomeriggio a San Gavino Monreale, contro la Ferrini, altra vicecapolista, Graziano Mannu si attende una reazione ed il primo risultato positivo. Dirige Mattia Evangelista di Treviglio, assistenti di linea Andrea Porcu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

Il Carbonia, dopo la bella vittoria ottenuta nel derby con l’Iglesias, insegue i primi punti in trasferta. A Bari Sardo, due settimane fa, la squadra di Maurizio Ollargiu ha giocato bene ma non ha raccolto punti, oggi il tecnico attende conferme sul piano del gioco abbinate ad un risultato positivo. Dirige Marco Gambirasio di Bergamo, assistenti di linea Alessandro Ventuleddu e Mario Puggioni di Sassari.

Sugli altri campi, si giocano Bari Sardo-Ghilarza, Calangianus-Villasimius, Ossese-San Teodoro Porto Rotondo, Sant’Elena-Tempio. Riposa la capolista solitaria Ilvamaddalena.

Nell’anticipo di ieri la Tharros ha battuto 3 a 0 il Bosa.

 

Ultimo impegno della stagione per la Villacidrese. Domani al Comunale arriva il Budoni per la 38ª giornata del campionato di Eccellenza 2022/23. La squadra di Graziano Mannu, già salva matematicamente, ci tiene a salutare nel migliore dei modi il proprio pubblico anche contro una squadra ancora in lotta per il primo posto in classifica.

Il presidente Matteo Marrocu fa il punto della stagione: «È stato un campionato tosto, se lo devo paragonare alla scorsa Eccellenza è stato un campionato di un livello molto più alto e molto più equilibrato. Lo conferma il fatto che all’ultima giornata è ancora tutto aperto per playout, salvezza diretta e primo posto».

Il bilancio in casa Villacidrese non può che essere positivo. «Aver raggiunto la salvezza con tanti ragazzi di Villacidro è per noi fonte di maggiore orgoglio – prosegue il presidente -. Non era scontato, è stata una rivincita che si sono presi i ragazzi. Per troppo tempo sono state trascurate le loro qualità. Quest’anno abbiamo voluto dargli fiducia e l’hanno ripagata. Posso solo ringraziarli, hanno saputo essere il vero valore aggiunto del nostro campionato. Va dato merito anche ai giocatori più esperti che li hanno aiutati. In primo piano per qualità umane, professionali e calcistiche devo mettere Totò Bruno. Lo consideriamo un villacidrese acquisito, ma Totò è tutto: è un grande giocatore, una guida per i ragazzi e un sostegno per la società. Per quanto riguarda gli stranieri, quando fai questo tipo di scelte, ci sono sempre delle incognite. Siamo stati fortunati nell’aver trovato ragazzi che hanno fatto bene a livello sportivo, si sono integrati bene a Villacidro e sono stati determinanti per la salvezza. Ryduan Palermo ha trovato forse la sua miglior stagione in carriera, si sta giocando il titolo di capocannoniere e ha segnato tanti gol fondamentali per noi.»

Domani l’ultimo atto contro un Budoni in piena lotta per il primo posto, a due punti di distanza dalla capolista Sassari Latte Dolce e con l’unico obiettivo di vincere e sperare. La Villacidrese però ci tiene ad onorare il campionato e salutare nel migliore dei modi il proprio pubblico: «Noi siamo famosi per giocarci le partite fino all’ultima giornata conferma il presidente Matteo Marrocu -. Giochiamo in casa e per noi questo è importante, davanti al nostro pubblico abbiamo costruito la salvezza. In termini di stimoli il Budoni avrà chiaramente qualcosa in più. Si giocano il campionato, anche se non dipende solo da loro e questo è un po’ una sorpresa per la rosa che hanno allestito. Noi faremo la nostra partita come sempre, per rispettare il campionato, i tifosi e le altre società».

Ci sarà poi tempo per pensare alla prossima stagione. «Per noi questa è stata una stagione molto stancante ed impegnativa. È giusto tirare le somme di fine campionato e iniziare a programmare il futuro con la giusta serenità», conclude Matteo Marrocu.

Il calcio d’inizio di Villacidrese-Budoni è in programma domani, alle ore 16.00, al Comunale di Villacidro. L’arbitro designato per la sfida è Francesco Saffiotti di Como con gli assistenti: Francesco Meloni di Cagliari e Andrea Porcu di Oristano.

E’ terminata in parità, 2 a 2, con il Carbonia avanti 2 a 0 in 5′ tra il 55′ ed il 60′, e il Sant’Elena capace di reagire e rimontare nel finale, l’ultima partita casalinga (disputata al Comunale di Villaperuccio) della squadra di Diego Mingioni nel campionato di Eccellenza regionale.

Il Carbonia ha giocato per onorare fino in fondo il suo eccellente campionato e possibilmente migliorare l’attuale settimo posto in classifica; il Sant’Elena, impegnato in una difficile lotta per la salvezza, ha affrontato la squadra biancoblù, con la quale aveva perso 3 a 2 a Mulinu Becciu nel girone d’andata, alla ricerca di punti, possibilmente la vittoria, per continuare a sperare.

Il primo tempo ha offerto pochi spunti. Il Carbonia ha tenuto a lungo il controllo del gioco, senza forzare i ritmi, ed ha sfiorato il vantaggio dopo una decina di minuti con Nicola Muscas, presentatosi solo davanti al baby portiere quartese Domiziano Tirelli (classe 2006) che gli ha chiuso lo specchio della porta due volte, evitando un goal che sembrava quasi fatto.

Il Sant’Elena non ha mai impensierito James Cohen Kirby (classe 2005), confermato tra i pali da Diego Mingioni dopo la buona prova fornita a San Teodoro.

In avvio di ripresa il Sant’Elena ha costruito la prima palla goal con Filippo Littarru, che ha concluso male da buona posizione.

Il Carbonia ha continuato a fare il suo gioco fatto di continui fraseggi e improvvise verticalizzazioni e su una di queste al 55′ Andrea Porcheddu s’è presentato da solo davanti a Domiziano Tirelli, superandolo di precisione. Per il 23enne oristanese si tratta del 13° goal in campionato, ai quali vanno aggiunti i 3 realizzati in Coppa Italia.

Il Sant’Elena sotto di un goal, cono0scendo i risultati delle dirette concorrenti tutte in vantaggio sugli altri campi, ha cercato di reagire ed ha avuto la palla buona con Filippo Littarru che non ha però avuto la lucidità di angolare il tiro e James Cohen Kirby ha parato facilmente. Al quarto d’ora il Carbonia ha raddoppiato: altra verticalizzazione in contropiede con Enrico Fontana solo davanti a Tirelli, battuto imparabilmente. Per l’attaccante del Carbonia, classe 2005, entrato a metà del primo tempo al posto dell’infortunato pari età Nicola Muscas, si tratta del primo goal in Eccellenza regionale.

Sullo 0 a 2 a mezz’ora dalla fine il Sant’Elena era praticamente retrocesso, è sembrato privo di forze ed ha rischiato per due volte di subire il terzo goal, prima su un calcio di punizione dai 25 metri di Fabio Mastino, poi ancora con Andrea Porcheddu, su due conclusioni terminate sui pali (prima il destro, poi il sinistro) a portiere battuto.

Nel finale, quando forse non ci sperava più, il Sant’Elena ha trovato i due goal per evitare la sconfitta, prima con un calcio di rigore concesso generosamente dall’arbitro per un intervento su Mihai Rotaru, trasformato da Filippo Littarru al 75′; poi con lo stesso Mihai Rotaru al 94′, in un’azione molto confusa.

Al fischio finale, i calciatori del Carbonia hanno salutato i loro tifosi e in particolare gli Ultras che non hanno mai finito di incitarli dal primo all’ultimo minuto, mentre i calciatori del Sant’Elena, sapendo che tutte le dirette concorrenti avevano vinto, sono usciti comunque dal campo a testa china, coscienti che solo un miracolo domenica prossima potrà evitare loro la retrocessione diretta in Promozione regionale.

Carbonia: Kirby, Mastino Fabio, Serra (70′ Deluna), Mastino Andrea (50′ Dore), Hundt, Monteiro, Prieto, Porcheddu (85′ Sartini), Isaia, Porru, Muscas (26′ Fontana). A disposizione: Billai, Agostinelli, Porcu e Idrissi. All.: Diego Mingioni.

Sant’Elena: Tirelli, Delogu, Mura, Vignati, Mancusi, Littarru, Floris, Ragatzu, Rotaru, Minerba, Melis. A disposizione: Palumbo, Secci, Silva, Porta, Murru, Sanna, Farci, Ruggeri, Porcu. All.: Marco Piras.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

Reti: 55′ Porcheddu (C), 60′ Fontana (C), 75′ Littarru (rig., SE), 94′ Rotaru (SE).

Giampaolo Cirronis

 

 

 

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Assimilata “l’ubriacatura di gioia” scaturita dalla “storica” conquista della Coppa Italia, a tre giorni dall’esordio nelle finali nazionali, previsto mercoledì 26 febbraio a Monterotondo Scalo, dopo la convincente vittoria di Li Punti, il Carbonia si rituffa oggi nel campionato di Eccellenza, per affrontare uno degli ostacoli più insidiosi che restano sulla strada che porta alla promozione in serie D: la Ferrini di Sebastiano Pinna (dirigerà Francesco Loiodice di Collegno, assistenti di linea Alessio Evangelisti e Michele Volturo di Oristano). Non devono ingannare i risultati maturati nei tre incontri precedenti disputati tra Coppa Italia e campionato, stradominati dalla squadra di Andrea Marongiu (tre larghe vittorie: 6 a 1 in casa e 4 a 1 in trasferta in Coppa Italia, 2 a 0 in trasferta in campionato), perché la squadra cagliaritana, dopo un periodo di flessione seguito allo splendido avvio di stagione che l’aveva lanciata in testa alla classifica, da alcune settimane ha ripreso a marciare brillantemente e, dopo la sconfitta di misura subita a Castiadas, ha infilato due vittorie consecutive ed un pareggio interno senza goal con l’Ossese (con un calcio di rigore parato dal portiere ospite) ed occupa la quinta posizione in classifica a apri punti con l’Atletico Uri, a cinque lunghezze dalla terza posizione dell’Ossese.

Il Carbonia è cambiato rispetto al girone d’andata e alle sfide dei quarti di Coppa Italia. Nella manifestazione tricolore, le due sfide si svilupparono nel segno di Samuele Curreli, autore di un poker di goal nella partita casalinga e di uno in trasferta, ed oggi al centro dell’attacco biancoblu c’è un altro grande bomber, Giuseppe Meloni, decisivo con una sua prodezza nella finale di Coppa Italia con l’Atletico Uri ed in goal già otto volte nelle sette partite disputate in campionato. Andrea Marongiu deve fare a meno di Federico Boi, squalificato per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni, al cui posto con ogni probabilità giocherà Matteo Saias, al fianco di Luigi Pinna. Per il resto, dovrebbe essere confermata la squadra che ha iniziato le ultime due partite, con Antonio Fortuna tra i pali, i fuoriquota Fabio Mastino e Gioele Zedda esterni bassi, Stefano Demurtas e Marcello Angheleddu in mezzo al campo, Mattia Cordeddu e Suku Kassama Sariang esterni alti, Giuseppe Meloni ed Alessio Figos coppia d’attacco.

La prima rivale del Carbonia nella lotta al vertice, il Castiadas, ospita l’Atletico Uri, sulla carta uno degli avversari più ostici, battuto con onore nella finale di Coppa Italia dal Carbonia, già capace di battere il Castiadas nella sfida del girone d’andata, 2 a 1 in rimonta.

L’Ossese, scivolata a 7 punti dalla vetta dopo il pari di Carbonia, a seguito della sconfitta interna subita con la Nuorese e del pari sul campo della Ferrini, ospita la San Marco; la Nuorese, priva degli squalificati Matteo Secchi e Fabio Cocco, appiedati dal giudice sportivo per due giornate dopo la sconfitta interna subita con la Kosmoto Monastir, ora a 9 punti dalla vetta, gioca sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (dirige Luca Casula di Carbonia, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Pietro Fae di Ozieri). In panchina fa il suo esordio Gianluca Peddio, subentrato al dimissionario Antonio Prastaro.

Sugli altri campi, infine, si giocano Ghilarza-Li Punti, La Palma Monte Urpinu-Bosa, Kosmoto Monastir-Arbus e Porto Rotondo-Taloro.

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90 minuti per conquistare l’accesso alla finalissima, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano. Il Carbonia ospita l’Arbus alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli“, con la ferma determinazione di superare anche l’ultimo ostacolo che la divide dall’atto finale, nel quale inseguire quella Coppa che gli sfugge sistematicamente ormai da 10 anni! Al 2010 risale la precedente finale della Coppa Italia di Eccellenza, persa ai calci di rigore al Quadrivio di Nuoro, dopo il vantaggio iniziale e la rimonta della quadra turritana; ma sono più recenti le altre due cocenti delusioni subite nella Coppa Italia di Promozione regionale, nel 2015 con il Bosa e nel 2017 con la Dorgalese, sfuggite ugualmente entrambe ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio (1 a 1 con il Bosa, 3 a 3 dal 3 a 1 con la Dorgalese).

Il tecnico biancoblu Andrea Marongiu, in panchina in entrambe le finali della Coppa Italia di Promozione (nel 2010 in panchina c’era Graziano Mannu), non ha mai nascosto, nel corso di questo avvio di stagione, che qualora la sua squadra quest’anno dovesse riuscire ad arrivare a giocarsi la finalissima, questa volta la Coppa Italia cercherà in ogni modo di non farsela sfuggire.

Carbonia ed Arbus scenderanno in campo partendo dall’1 a 1 maturato quindici giorni fa ad Arbus, quando Luca Orgiana al 10′ portò in vantaggio il Carbonia ed Alessio D’Agostino pareggiò i conti alla mezz’ora dello stesso primo tempo. Il Carbonia, dunque, parte con un leggero vantaggio, derivante dal goal segnato in trasferta, ma sarebbe un grave errore partire puntando al nulla di fatto (lo 0 a 0 varrebbe l’accesso alla finalissima) ed Andrea Marongiu ha catechizzato a dovere i suoi giocatori alla vigilia. Il Carbonia scenderà in campo per vincere!

Il Carbonia è stato fin qui protagonista assoluto sia in campionato sia in Coppa Italia. In campionato, dopo 11 giornate, guida la classifica con tre punti di vantaggio sulla Ferrini, quattro sul Castiadas, cinque sull’Ossese e sei sulla Nuorese (queste quattro sono le squadre con le quali si giocherà la promozione in serie D). In Coppa Italia è stata fin qui un’autentica macchina da goal, eliminando prima la San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta e 3 a 0 in casa), poi la Ferrini (6 a 1 in casa, 4 a 1 in trasferta), prima dell’1 a 1 di Arbus. Samuele Curreli è il capocannoniere della Coppa Italia, con 10 goal realizzati in 5 partite, alla straordinaria media di 2 goal a partita ed anche oggi sarà la punta di diamante dell’attacco biancoblu, alla ricerca dei goal della qualificazione alla finalissima

L’Arbus in campionato ha avuto fin qui, anche per una serie di vicissitudini, un rendimento inferiore alle attese e a quello che è il potenziale dell’organico a disposizione del tecnico Marco Piras. Domenica scorsa è tornato alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, superando il Ghilarza che arrivava da quattro vittorie consecutive, ed occupa l’ottavo posto in classifica in compagnia della Kosmoto Monastir, con 13 punti. In Coppa Italia ha vinto quattro partite nei primi due turni, eliminando prima i cugini del Guspini (2 a 0 in trasferta e 2 a 1 in casa), poi la Kosmoto Monastir (2 a 0 in casa, 2 a 1 in trasferta).

Questo pomeriggio dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

Nell’altra semifinale, a Nuoro si affrontano Nuorese ed Atletico Uri. Dirige Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna e Francesco Meloni di Cagliari. Nella gara d’andata, due settimane fa, l’Atletico Uri s’è imposto per 2 a 1, con il doppio vantaggio iniziale e goal della Nuorese, con Mauro Ragatzu su calcio di rigore, al 93′.

Giampaolo Cirronis

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Seconda trasferta consecutiva, per il Carbonia di Andrea Marongiu, alle 16.00, sul campo dell’Ossese, nella terza giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale (dirige Daniele Marcello Bognolo di Olbia, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Sandro Lisi di Olbia). La matricola del Logudoro ha iniziato bene il campionato ed affianca il Carbonia, la San Marco Assemini ’80, il Bosa, l’Arbus ed il Castiadas, al secondo posto, con 4 punti,  alle spalle della capolista solitaria Ferrini (a punteggio pieno).

Al termine della partita di Ghilarza, pareggiata 1 a 1, Andrea Marongiu ha messo in guardia tutto l’ambiente sulla pericolosità dell’avversario odierno che, soprattutto in casa, sa farsi rispettare da tutti. Fare risultato, soprattutto in caso di vittoria, sarebbe importantissimo, perché il calendario propone impegni ardui anche per le dirette concorrenti, ad iniziare dalla Ferrini, che ospita il Castiadas. C’è da attendersi un’impennata d’orgoglio da parte della Nuorese, nella zona bassa della classifica, con 1 solo punto, frutto del pari interno senza goal con l’Atletico Uri dopo la sconfitta all’esordio a Carbonia. La squadra di Antonio Prastaro ospita il Taloro Gavoi.

Sugli altri campi, il Bosa ospita la Kosmoto Monastir, il Guspini di Giampaolo Murru gioca in casa con il Ghilarza, il Li Punti con il Porto Rotondo e, infine, la San Marco Assemini ’80, rinforzatasi in settimana con il tesseramento del l’esterno d’attacco camerumense Marcelin Zeutsa, 23 anni, lo scorso anno al Tonara, con il La Palma Monte Urpinu.

                

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Il Carbonia alle porte del sogno della promozione in Eccellenza. Sul campo Comunale di Li Punti, alle 16.00, la squadra di Fabio Piras, terza classificata nel girone A, gioca la semifinale (in partita unica) della Coppa Primavera con la squadra locale, seconda classificata nel girone B (dirige Stefano Selva di Alghero, assistenti di linea Michel Melis ed Alessandro Anedda di Cagliari). La formula prevede che, in caso di parità al termine dei 90′ e degli eventuali 30′ supplementari, passi il turno la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare che poi è quella che ha il vantaggio del fattore campo, ovvero il Li Punti. Il Carbonia, dunque, non ha alternative, se vuole continuare a coltivare il sogno della promozione in Eccellenza, oggi deve vincere.

Nell’altra semifinale, alla stessa ora, al campo C.RA.S. di via San Paolo, a Cagliari, si affrontano il La Palma Monte Urpinu, secondo classificato nel girone A (scavalcato in testa alla classifica dalla San Marco Assemini ’80 nel confronto diretto disputato domenica scorsa a San Sperate), ed il Thiesi, terzo classificato nel girone B (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Luca Mocci di Oristano).

Si giocano oggi anche le partite per la permanenza in Promozione. Sul campo Comunale Meledina di Ozieri, si affrontano Ozierese e Posada (dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Flavio Pisu e Riccardo Loi di Oristano); sul campo Comunale di Siliqua Vecchio Borgo Sant’Elia e Villasor (dirige Giampaolo Scifo di Nuoro, assistenti di linea Giuseppe Ladu di Nuoro e Francesco Serusi di Oristano).

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, continua il testa a testa tra Freccia Parte Montis e Villacidrese, divise da un solo punto in vetta alla classifica, ora insidiata, dopo il pareggio nel confronto diretto di domenica scorsa, dal Cortoghiana, tornato a due soli punti dal primo posto, a due giornate dalla fine della stagione regolare. La Frccia Parte Montis di Mogoro oggi ospita l’Oristanese, la Villacidrese gioca sul campo del Seui Arcueri di Giampaolo Grudina, già salvo, ed il Cortoghiana ospita la Gioventù Sportiva Samassi.

Sugli altri campi, derby tra Fermassenti ed Atletico Narcao che vale il quarto posto, oggi occupato dall’Atletico Narcao con un punto di vantaggio; l’Atletico Villaperuccio gioca sul campo della Libertas Barumini; l’Isola di Sant’Antioco gioca sul campo della Tharros, ad Oristano. Completano il programma della penultima giornata, le partite Atletico Sanluri-Circolo Ricreativo Arborea, Villanovafranca-Gergei e Sadali-Virtus Villamar.

Alle 16.30, infine, sul campo Comunale di Sant’Antioco, l’Antiochense festeggia la promozione in Prima Categoria, affrontando il Bindua.

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Volata decisiva nei campionati di Promozione e Prima categoria di calcio, giunti alla penultima giornata della stagione regolare.  Nel girone A del campionato di Promozione, il programma della giornata propone gli scontri diretti tra le prime quattro della classifica, Carloforte-Arbus, terza contro prima (dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Andrea Porcu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari), e La Palma Monte Urpinu-San Marco Assemini ’80, quarta contro seconda (dirige Francesco Mulargia di Cagliari, assistenti di linea Alessandro Anedda e Valeria Spizuoco di Cagliari). L’Arbus rischia di perdere punti al Comunale Nuovo Puggioni di Carloforte, contro una squadra di crescita, decisa a giocarsi le proprie chances di accesso alla “Coppa Promozione”, utile per stabilire la graduatoria degli eventuali ripescaggi. Per mantenere il terzo posto, la squadra tabarchina deve assolutamente vincere, così come l’Arbus non può perdere se non vuole rischiare di farsi riagganciare al primo posto dalla San Marco Assemini ’80, in grande condizione di forma.

Il Carbonia affronta l’ultima trasferta sul campo del Selargius (dirige Mattia Farci di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna e Mauro Ignazio Cordeddu di Cagliari), senza particolari stimoli se non quello di chiudere bene una stagione complessivamente positiva, per il raggiungimento della finale di Coppa Italia,persa ai calci di rigore con la Dorgalese, e il settimo posto in campionato con la valorizzazione dei tanti giovani del vivaio.

Completano il programma della giornata, le partite Andromeda-Quartu 2000, Gonnosfanadiga.-Idolo, Sant’Elena Quartu-Arborea, Seulo 2010-Bari Sardo e, infine, Siliqua-Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, il Villamassargia vede il traguardo della Promozione che potrebbe centrare anche oggi, in caso di vittoria sul campo dell’Atletico Villaperuccio e di una non vittoria della Monteponi sul campo della pericolante Atletico Masainas.

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Il Carbonia va in vantaggio di due goal dopo soli 7 minuti, chiude il primo tempo avanti sul 3 a 1, ma la Dorgalese rimonta, porta la partita ai supplementari e, dopo aver sprecato un rigore al 120′ (parato splendidamente da Daniele Bove), si impone “cinicamente” alla lotteria dei rigori, per la terza volta fatale al Carbonia in 8 anni tra Eccellenza e Promozione (nel 2010 i minerari persero ai rigori la finale di Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 fu il Bosa a negare la gioia di sollevare la Coppa Italia di Promozione, sullo stesso campo del Centro Federale di Sa Rodia a Oristano, teatro della sfida odierna).

E’ stata una grande finale, ricca di goal (3 a 3 al termine dei 90′ regolamentari e dei 30′ supplementari), con mille occasioni da una parte e dall’altra, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi 6 a 6, 7 a 7, o con la vittoria di misura, con tantissimi goal, dell’una o dell’altra squadra.

Carbonia e Dorgalese, rispettivamente 6ª e 9ª squadra dei gironi A e B di Promozione, hanno dimostrato di aver un’ottima intelaiatura di squadra ed hanno dato spettacolo nel pomeriggio quasi estivo oristanese. Al Carbonia, alla fine, resta il rammarico per la grandissima occasione mancata, per non aver saputo gestire il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, ma anche la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di saper esprimere un ottimo calcio; analoga la soddisfazione per il bel gioco per la squadra dorgalese, che in più s’è tolta l’enorme soddisfazione di conquistare la prestigiosa Coppa per il secondo anno consecutivo.

Davanti ad un pubblico meno numeroso del previsto (non c’è stato il pieno di due anni fa della finale con il Bosa), al “Tino Carta” di Oristano le due squadre sono scese in campo sotto la direzione del signor Gabriele Caggiari di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari).

L’avvio di partita è stato scioccante per la Dorgalese, sotto di due goal dopo poco più di 7 minuti. Il Carbonia ha sbloccato il risultato con un calcio di rigore di Claudio Cogotti, assegnato per un fallo subito da Momo Cosa, entrato in area dopo una fuga irresistibile sulla fascia sinistra; ed ha raddoppiato dopo una manciata di minuti con Lorenzo Loi, prontissimo ad approfittare ad un errato disimpegno del portiere dorgalese e a superarlo con un diagonale imparabile.

Il doppio svantaggio ha scosso la Dorgalese che al 15′ ha rischiato di subire anche il terzo goal, quando Marco Foddi (alla fine ancora una volta tra i migliori in campo) non è stato abbastanza freddo nella battuta a rete dopo uno scambio con Momo Konatè.

Neanche il tempo di registrare l’occasione mancata dal Carbonia per chiudere il match, che la Dorgalese lo ha riaperto, con un goal del giovane Graziano Malatesta (18 anni), su assist di Giovanni Cadau (36 anni). Un minuto dopo le parti si sono invertite e su assist di Malatesta, Cadau ha sfiorato il pari. Subito dopo, Daniele Bove si è opposto alla grande ad una conclusione di Luca Congiu.

Il Carbonia non è rimasto a guardare e a metà primo tempo ha sfiorato ancora il terzo goal con Momo Cosa, ben servito da Marco Foddi.

Ancora continui capovolgimenti di fronte e al 32′ il Carbonia è andato in goal per la terza volta: l’azione si è sviluppata sulla destra, Simone Giovagnoli si è inserito bene, ha tentato un cross al centro, ne è venuto fuori un pallonetto incredibile che si è infilato sotto l’incrocio dei pali.

La Dorgalese ha sentito il colpo ma ha reagito ancora con orgoglio e buone trame, creando non pochi problemi alla difesa mineraria. Nel finale del tempo, prima Momo Konatè ha sfiorato il quarto goal, poi allo scadere Christian Mameli ha sventato sulla linea di porta un cross di Luca Congiu.

In avvio di ripresa la Dorgalese ha riaperto subito la partita dimezzando lo svantaggio al 3′, con un colpo di testa di Giancarlo Piras (40 anni il prossimo 12 agosto) che ha sorpreso Daniele Bove.

La Dorgalese ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal del 3 a 3 che, dopo un’occasione di Riccardo Milia su punizione, ha realizzato al 18′ con un calcio di rigore conquistato e trasformato da Giovanni Cadau.

Al 34′ un episodio che avrebbe potuto cambiare il finale della partita: Alessandro Muggianu, già ammonito, ha commesso un brutto fallo su Francesco Marreddu (16 anni), l’arbitro ha messo mano ai cartellini ed è sembrato pronto ad ammonire il calciatore della Dorgalese ma poi ci ha ripensato, presumibilmente dopo aver ricordato di aver già ammonito lo stesso calciatore ed essersi reso conto che, conseguentemente, lo avrebbe dovuto espellere…

Dopo una serie di sostituzioni da entrambe le parti, al 90′ la Dorgalese ha sfiorato il goal del ko, con Alessio Bruno che ha colpito la parte esterna della traversa su assist di Giovanni Cadau.

Nei due tempi supplementari si sono registrate poche emozioni, con il Carbonia un po’ più vivace con i tanti giovanissimi messi in campo da Andrea Marongiu ma al 120′ l’occasione più clamorosa l’ha avuta la Dorgalese, con un calcio di rigore che Giovanni Cadau non è riuscito a trasformare per la grande reattività di Daniele Bove.

A quel punto, è rimasta solo l’ennesima lotteria dei rigori, che ha visto subito l’errore di Marco Foddi e poi i goal di Fabrizio Lai, Gianni Ruiu, Luca Congiu ed Alessandro Muggianu per la Dorgalese, quelli di Riccardo Milia, Claudio Cogotti ed Alessio Sireus, prima del secondo errore di Simone Giovagnoli che ha reso ininfluente il quinto tentativo della Dorgalese che ha dato sfogo alla grande gioia per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva. Al Carbonia resta tanta amarezza, per la grandissima occasione mancata perché nel giorno in cui l’attacco, non proprio prolifico nel corso di tutta la stagione, si è sbloccato andando a segno ben tre volte, la difesa, autentico punto di forza della squadra, non ha vissuto il pomeriggio migliore, consentendo alla Dorgalese di rientrare in partita, quando questa sembrava quasi chiusa…

Carbonia: Daniele Bove, Simone Giovagnoli, Andrea Bove, Riccardo Milia, Cristian Mameli, Claudio Cogotti, Lorenzo Loi, Marco Foddi, Mohamed Konate, Matteo Cosa, Federico Zucca. A disp. Omar Galizia, Fabio Biccheddu, Fabio Mastino, Luca Orgiana, Alessio Sireus, Francesco Marreddu, Manuele Melis. All. Andrea Marongiu.

Dorgalese: Roberto Sanna, Simone Busu, Ettore Musu, Gianni Ruiu, Franco Solinas, Giancarlo Piras, Giovanni Cadau, Fabrizio Lai, Graziano Malatesta, Alessio Bruno, Luca Congiu. A disp. Salvatore Ruiu, Simone Mameli, Leonardo Nonne, Lorenzo Rodriguez, Alessandro Muggianu, Mauro Loddo, Roberto Fancello. All. Giuseppe Bacciu.

Arbitro: Gabriele Caggiari di Cagliari; assistenti di linea: Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

La Dorgalese martedì 1 maggio affronterà il Tonara, vincitore della Coppa Italia di Eccellenza, per l’assegnazione della Supercoppa regionale.

 

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La startup Maga Orthodontics ha vinto la quinta edizione del CLab di UniCa, conclusasi ieri sera al Teatro dell’Ente lirico di Cagliari, tra gli applausi di oltre mille tra studenti, spettatori, amici e parenti dei Clabbers. Tra i team finalisti (EaBlock, eFlavor, Emfores, Glambnb, HiveGuard e Maga Orthodontics), tre sono saliti sul podio: Maga, Eablock e Glambnb. Curata da Antonio Matano (Tg1 Rai), la serata – con una platea gremita di cariche istituzionali e figure di spicco del mondo dell’impresa, industriale e bancario – ha evidenziato un percorso proficuo, basato su innovazione, creatività e talento. Più, la capacità di un rapido confronto con i mercati e la competizione. Maria Chiara Di Guardo (pro rettore Innovazione e responsabile scientifica del CLab) ha sottolineato «l’esplorazione degli adiacenti possibili: le porte da aprire per scoprire nuove opportunità e percorsi da attivare. Il nostro adiacente possibile è quello della contaminazione, del creare ponti e nuove combinazioni del sapere. Per poi esplorare nuove strade, quelle delle imprese, e quelle che vanno verso la valorizzazione dell’impegno, del sacrificio, del coraggio, del non aver paura di fare delle cose».

Maga Orthodontics di Claudio Bellu (odontoiatra) e Mersia Carboni (economia) – premiati da Maria Chiara Di Guardo – si è aggiudicata la quinta edizione del CLab per la produzione e vendita dei primi apparecchi ortodontici magnetici progettati con un software speciale. Maga ha fatto suo anche il premio di Alumni Clabbers da Michela Mari. Al secondo posto Eablock – premiati da Mario Mariani, The Net Value – di Dario Puligheddu (informatico), Miriam Meazza (scienze politiche), Matteo Fercia (economia) e Riccardo Curreli (informatica) hanno progettato un sistema che protegge i dati delle aziende, crea applicazioni blindate che riducono al minimo le incursioni degli hacker. Terza piazza per  GlamBmB – premiati da Augusto Coppola, coach storico del CLab – con Fabio Zicarelli (giurisprudenza), Sara Valdes (beni culturali), Matteo Lombardini (economia) e Marcella Palmas (architettura). Il team ha ideato la prima piattaforma europea dedicata al campeggio di lusso e location esclusive, 40 siti in Italia e 10 in Europa. Premio speciale del rettore per eFlavor (device sulla sensibilità gustativa) di Mariano Mastinu (biologia), Gloria Dessì (farmacia) e Francesco Meloni (economia).

Maga porta a casa circa 20mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 4.000 euro dall’Ambasciata degli Stati Uniti, 4.000 euro da Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Meta Group, 1.000 euro e assistenza software da Tecnoengi, un anno di servizi gratuiti e di partecipazione al Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria, un periodo di incubazione a The Net Value per la durata di 2 mesi, un percorso di accelerazione a Londra offerto da TechiTALIA Lab. Per Eablock un premio totale di circa 12mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 2.500 euro offerti da Digital Innovation Hub, 3.000 euro offerte dalla Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Banca Intesa, un periodo di assistenza tecnica gratuita per l’eventuale richiesta di fundraising nella modalità equity crowdfundinge da StrarsUP e un periodo di quattro mesi presso lo spazio di coworking di Open Campus Tiscali. Per GlamBnb premi per circa 10mila euro: 4.000 euro da Sardegna Ricerche per la fast validation, 3.000 euro offerto da Fondazione di Sardegna, 1.000 euro da Banca Intesa, 1.000 euro dalla Banca di Cagliari, un periodo di sei mesi presso lo spazio di coworking di Hub/Spoke e Prototype.

Ofer Sachs, ambasciatore d’Israele in Italia, giurato, ha detto: «Faccio un grande applauso a tutti, ai giovani innanzitutto. Siamo fiduciosi, veniamo qui a Cagliari perché la vostra del CLab è un’idea infettiva fantastica. Tra noi e voi c’è una storia d’amore. Israele, quando si parla di tecnologia, c’è».

Nimrod Kozlovki, informatico e docente all’università Tel Aviv è intervenuto prima della presentazione dei sei team finalisti: «Ci sono problemi planetari di perdita di fiducia, di telecomunicazione e hackeraggio. E si dubita anche della credibilità dei dati su internet. L’economia digitale non è solo tecnologia ma è basata sulla fiducia che si ha dell’informazione che viaggia in rete».

La serata finale si è aperta con la presentazione dei giovani del gruppo Special Olympics, con la proiezione di un filmato cui ha partecipato il grande Gigi Riva.

Al termine della finale, Nadia Pische ha intervistato il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e l’assessore della Programmazione e vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Paci. Alleghiamo anche l’intervista realizzata con Marco Deiosso, vincitore della seconda edizione del Contamination Lab nel 2015 con la Startup Nausdream, impostasi nel settore del turismo a livello europeo, intervenuto nel corso della serata per raccontare la sua esperienza.

 

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