3 May, 2024
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Tra le priorità del Piano triennale dello sport, presentato ieri dall’assessore Claudia Firino alla sesta Conferenza regionale, ci sono la promozione degli eventi sportivi d’eccellenza, il sostegno agli operatori impegnati in campionati nazionali federali e l’attenzione agli atleti con disabilità, all’attività sportiva giovanile, e alla tutela sanitaria degli atleti.
«Nel Bilancio 2016 è previsto – ha detto l’assessore Firino – uno stanziamento di 100mila euro per ogni annualità, dal 2016 al 2018, a favore della Sezione sarda del Cip ( Comitato italiano Paralimpico). Tra i vari interventi, sono state modificate le modalità di calcolo dei contributi a favore degli agonisti, prevista la dotazione di defibrillatori nelle strutture sportive e riorganizzate le borse di studio a favore degli atleti che frequentano scuole e Università». L’assessore Firino ha ricordato come la giornata di oggi non sia un punto di arrivo né di partenza ma «il momento più importante di un processo iniziato con la presentazione delle proposte del Piano al Comitato regionale dello Sport, perché possano essere integrate con utili contributi».
«La Regione investe sul turismo sportivo promuovendo la Sardegna quale punto di riferimento internazionale per chi vuole fare un’esperienza di vacanza attiva – ha detto l’assessore Francesco Morandi -. Puntiamo sui grandi eventi, sfruttando un palcoscenico naturale magnifico che ci ha restituito una grandissima visibilità soprattutto su centro e nord Europa e a livello nazionale. È necessario ora capitalizzare lo sforzo, favorendo il posizionamento dell’isola anche su nuovi mercati, raccontando che la Sardegna è la terra della qualità della vita, con uno straordinario rapporto tra ambiente, storia e cultura. Questa strategia – ha concluso – ci consente anche di presentare un prodotto turistico nuovo, finalizzato alla destagionalizzazione, carico di contenuti e stimolanti occasioni di viaggio.» 

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Aeroporto Elmas 1 copia

L’assessorato regionale del Turismo prosegue nelle iniziative di promozione della destinazione turistica isolana sui mercati nazionale e internazionale, in attuazione del piano di comunicazione, che prevede la sinergia tra differenti canali classici e innovativi, e della prima fase del progetto di destagionalizzazione. Oltre la carta stampata, con un primo investimento di oltre 900.000 euro sui magazine italiani ad alta diffusione ed una copertura fino ad ottobre, gli interventi saranno rivolti anche al canale degli aeroporti sardi, che dal mese di giugno accoglieranno i turisti con un’immagine coordinata fortemente caratterizza. Il turista verrà guidato alla scoperta del territorio con stimoli visivi che richiamano tutti i tematismi per le vacanze, sia estive sia autunnali e primaverili, e con un sistema di informazione e accoglienza capillare ed organizzato.

«Nel canale aeroportuale investiamo per il 2016 oltre 6 milioni di euro – dichiara l’assessore Francesco Morandi – con il preciso scopo di accogliere il turista, richiamando la sua attenzione su varie occasioni di scoperta dell’isola e rafforzando le informazioni già raccolte all’atto della prenotazione del viaggio. Gli impianti pubblicitari e i video dislocati nelle aree di arrivo e partenza consentiranno di dare continuità alle campagne di immagine già avviate su altri canali di comunicazione – aggiunge Francesco Morandi – con il vantaggio di creare una sinergia efficace con gli scali: nell’ambito delle proprie attività commerciali, questi sfrutteranno i supporti audiovisivi per le presentazioni delle destinazioni alle compagnie aeree e durante gli eventi internazionali.»

Un passo avanti verso la promozione sinergica della destinazione, con messaggi chiari ed efficaci che potranno essere utilizzati anche da Comuni e operatori, con l’ulteriore vantaggio di favorire una destagionalizzazione stabile, con i primi effetti già nel 2016. Da ora in avanti si susseguiranno numerose altre azioni di promozione, sia con appuntamenti internazionali per sostenere il posizionamento e l’appeal del prodotto turistico isolano in Italia e all’estero, sia con campagne stampa sul mercato tedesco e UK, per un investimento complessivo di 2,1 milioni.

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Una fase del derby Carbonia - Monteponi 2 copia

Sarà presentato al Teatro delle Saline di Cagliari venerdì 27 maggio, dalle ore 9.00, “Sardegna terra di sport”. È questo il titolo scelto per la sesta edizione della Conferenza Regionale dello sport, appuntamento istituzionale importante e occasione di confronto e dialogo tra Regione, Coni, Federazioni e società sportive, Enti di promozione e suoi rappresentanti. Compito della Conferenza è, tra gli altri, l’elaborazione e l’attuazione del Piano triennale 2016-2018.

«L’isola è diventata in questi anni una grande vetrina per lo sport a livello locale, nazionale e internazionale. Il 2016 è un anno ricco di manifestazioni agonistiche, e questo non potrà che avere ricadute positive anche a livello turistico e culturale per la nostra terra. Inoltre, nell’ipotesi in cui le Olimpiadi 2024 si svolgessero a Roma – ha ricordato l’assessore Claudia Firino – la Sardegna potrebbe essere destinazione per gli sport velici. Ancora, Cagliari vanta la candidatura per l’elezione di Città europea dello sport per il 2017. La Regione tiene in maniera particolare inoltre all’attività motoria legata al mondo della scuola e in generale allo sport di base, oltre a quello agonistico, praticato a tutte le età come strumento di integrazione sociale e promozione di uno stile di vita sano».

L’assessore del Turismo, Francesco Morandi, ha precisato in merito che la Regione «investe con molta convinzione e sempre di più sullo sport, per fare diventare l’isola un punto di riferimento internazionale per il turismo attivo e la qualità della vita. La Sardegna è la terra ideale per ospitare eventi sportivi di altissimo livello – ha concluso Morandi – in grado di restituire un’immagine vincente e attrattiva del nostro territorio. Attraverso l’organizzazione delle grandi manifestazioni e la diffusione dello sport promuoviamo prodotti tematici e nuove motivazioni di viaggio, in grado di attrarre flussi turistici lungo tutto l’arco dell’anno e su tutto il territorio regionale».

La giornata di venerdì sarà occasione per premiare atleti sardi e società sportive che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi. Tra i tanti ospiti verrà premiata anche la squadra del Cagliari calcio per la promozione in serie A.

Il programma e gli ospiti. Al Teatro delle Saline, dalle ore 9.00, saranno registrati i partecipanti. Interverranno gli assessori Claudia Firino e Francesco Morandi dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau.

Dalle ore 11.00, gli interventi del presidente Coni Sardegna, Gianfranco Fara; del direttore generale dell’assessorato dello Sport Antonina Scanu; del rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo; del direttore dell’Ufficio scolastico Regionale, Francesco Feliziani, e del presidente del Cip Sardegna Paolo Poddighe. Alle ore 15.00, verranno premiati atleti e società da parte della Regione e del Coni e alle ore 16.30 è prevista la conclusione dei lavori da parte dell’assessore Claudia Firino. Modera l’incontro il giornalista Mario Frongia.

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Undici Bandiere Blu in Sardegna, tre in più del 2015, quasi il doppio del 2014. Nella 30esima edizione del premio assegnato oggi a Roma dalla Foundation for Environmental Education (FEE), i comuni di Badesi, Sassari e Teulada si aggiungono agli otto che lo scorso anno avevano conquistato il vessillo, ossia La Maddalena, Oristano, Palau, Castelsardo, Quartu Sant’Elena, Santa Teresa di Gallura, Sorso e Tortolì. In tutto saranno 152 i centri costieri e gli approdi turistici italiani che riceveranno il riconoscimento, per complessive 293 spiagge: il 5 per cento di quelle premiate in tutto il mondo.

«Rispetto a due anni fa, quando furono assegnati sei riconoscimenti – commenta l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi – il numero delle Bandiere Blu per noi è quasi raddoppiato e siamo convinti crescerà ancora, perché la Sardegna è un’isola-parco, esempio di alta qualità nell’erogazione di servizi e di sostenibilità ambientale.»

L’assessore del Turismo si è congratulato con le amministrazioni locali, le Capitanerie di porto, la Guardia costiera e gli operatori balneari per l’impegno dimostrato nel mantenimento degli elevati standard richiesti dai disciplinari della Federazione per l’Educazione ambientale, e aggiunge: «Si tratta di un successo per tutta la regione che riguardo al valore complessivo delle spiagge non teme confronti, e di un’iniezione di fiducia nelle politiche di collaborazione tra l’assessorato e le Aree marine protette per la creazione di percorsi natura e la valorizzazione degli attrattori ambientali».

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Gli artigiani sardi sbarcano su uno dei portali commerciali più importanti al mondo. Una vetrina dedicata alle produzioni tradizionali isolane da oggi è on-line nel marketplace “Made in Italy” di Amazon, sui mercati nazionale, inglese e tedesco e, a breve, anche in quello USA. Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, e il marketplace manager di Amazon, Giulio Lampugnani, hanno presentato oggi il progetto alla Fiera dell’Artigianato artistico e del tappeto di Mogoro.
«Le opportunità offerte dall’e-commerce sono importanti per tutti, ma per un’isola lo sono mille volte di più. È un cambio epocale, una scommessa gigantesca che siamo pronti ad affrontare e che vogliamo vincere. L’iniziativa che illustriamo oggi è un primo, importante passo in questa direzione – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Siamo la prima regione italiana a sbarcare con il nostro artigianato artistico sulla vetrina del Made in Italy della piattaforma, preceduti solo dalla città di Firenze. Grazie a questo importante passaggio, gli artigiani sardi possono iniziare a presentarsi insieme, ognuno con il proprio pezzetto di eccellenza, al mercato mondiale. Il nostro ruolo è accompagnarli, facilitare il percorso e favorire le collaborazioni, oggi con Amazon, domani con altri grandi protagonisti dell’e-commerce internazionale – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Lavoriamo perché dopo l’artigianato artistico sia la volta dell’agroalimentare, l’altro potenziale straordinario che possediamo e che messo in rete potrà essere volano di sviluppo diffuso, in grado di creare lavoro e benessere. Abbiamo investito moltissimo sulla banda ultra-larga, che in tempi brevi riusciremo a portare in tutti i Comuni della Sardegna comprese le aree rurali. È un altro tassello per costruire il futuro della Sardegna che vogliamo – ha concluso il presidente Pigliaru -, una terra che sa crescere portando nel mondo le sue produzioni di qualità».
«Oggi festeggiamo uno degli eventi più importanti e il tassello fondamentale di un progetto ambizioso di valorizzazione dell’artigianato artistico, tradizionale e di design della Sardegna. Attraverso l’e-commerce stiamo presentando al mondo prodotti di straordinaria qualità, che raccontano la nostra regione e una storia profonda», ha aggiunto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. «L’identità, la cultura e il radicamento territoriale si trasformano in un’emozione e in un oggetto che da oggi può essere acquistato in una vetrina mondiale. La Regione, che ha accompagnato gli artigiani verso questo importante traguardo, proseguirà l’azione con misure di promozione, assistenza tecnica e creando opportunità di commercializzazione su una serie di altri canali, tra cui i nuovi shop Sardegna negli aeroporti regionali», ha detto l’assessore del Turismo sottolineando, da ultimo, l’importanza del nuovo progetto di rilancio del marchio Isola, lo storico cavallino disegnato da Eugenio Tavolara. Gli ex centri pilota saranno riaperti, col coinvolgimento degli Enti locali, diverranno centri di produzione, esposizione e formazione.
I protagonisti della nuova vetrina Sardegna su Amazon sono i 57 artigiani che hanno aderito al progetto, che non ha avuto costi per la Regione Sardegna. Sul portale commerciale internazionale si venderà la ceramica, la coltelleria, i gioielli, legno, tessitura, vetro, complementi d’arredo e abbigliamento prodotti nell’isola. Quasi ottocento gli oggetti sardi che ora potranno essere acquistati on-line. Un’opportunità importantissima che proietterà la Sardegna, i suoi artigiani e le loro opere sul palcoscenico globale.

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Il triathlon internazionale sbarca in Sardegna: domenica 8 maggio Cagliari ospiterà la Coppa del Mondo di specialità, appuntamento per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016 al quale parteciperanno atleti di livello mondiale. É la prima volta che la Fitri, Federazione internazionale di triathlon, assegna una tappa del circuito globale all’Italia. «Non a caso la scelta è ricaduta sull’isola, terra che permette di ospitare gare di livello internazionale in scenari straordinari e che ha mostrato negli ultimi anni di essere destinazione di riferimento per la disciplina, oltre ad aver dato prova di ottima capacità organizzativa», ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi oggi in conferenza stampa con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, l’assessore cittadino Yuri Marcialis, il presidente della Fitri Luigi Bianchi e l’organizzatore della Island Group, Sandro Salerno. «La Regione supporta questa iniziativa con molta convinzione punto di forza della strategia di valorizzazione di grandi eventi sportivi, veicolo di promozione sui mercati del brand Sardegna Endless island», ha aggiunto Morandi.
«L’assessorato dello Sport dedicherà una grande attenzione a questo evento – ha fatto sapere l’assessore Claudia Firino – che qualifica la Sardegna come luogo ideale per le grandi manifestazioni e che contribuisce autorevolmente anche alla candidatura di Cagliari quale sede olimpica per la multidisciplina, nel caso in cui i Giochi del 2024 fossero assegnati a Roma». Il sindaco Massimo Zedda, quindi, ha sottolineato: «È un appuntamento importante nel momento in cui Cagliari è candidata a Cittá europea dello Sport: siamo pronti a ospitare eventi internazionali, come è successo in questi ultimi anni. Una vetrina anche in chiave turistica perché abbiamo la possibilità di mostrarci come meta per gli sport in tutti i periodi dell’anno».
La gara è sostenuta dall’assessorato del Turismo nell’ambito della sezione sportiva del cartellone di eventi a programmazione triennale 2016-18, ed è organizzata da Asd Island Team e Federazione nazionale di triathlon (Fitri), in collaborazione con il comune di Cagliari. Oltre ad avere un’ampia copertura televisiva nazionale e web internazionale grazie a Rai Sport, sarà seguita dal Coni.
La competizione si svolgerà nel centro della città sulla distanza sprint – 750 metri di nuoto, 18 chilometri in bici e 5 di corsa – e avrà come quartier generale il Terminal Crociere del molo Ichnusa del porto, sede di partenza, arrivo e area di transizione. Nel molo sarà allestita anche una zona con le tribune al pubblico. La frazione di nuoto si svolgerà nelle acque del porto, mentre il suggestivo percorso ciclistico porterà gli atleti nel cuore di Cagliari, lungo un tracciato tecnico e impegnativo, simile a quello di Rio. La frazione podistica si svolgerà infine sul lungomare adiacente allo scalo marittimo.
La gara, storico debutto per la Fitri e l’Italia nel secondo circuito più importante della Federazione Internazionale ITU, ha registrato una grande partecipazione nonostante la concorrenza nella stessa giornata della tappa messicana di Huatulco. La competizione è riservata a un massimo di 150 atleti élite, ultima nel calendario valida per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016, a una settimana dalla chiusura delle qualificazioni. La start list definitiva include 77 uomini e 44 donne. Tra essi anche i numeri uno italiani: Alessandro Fabian e Annamaria Mazzetti.

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha presentato l’avvio del cartellone triennale di grandi eventi, che debutterà con la Festa di Sant’Efisio e proseguirà con una serie di eventi identitari, culturali e sportivi, tra cui spiccano gli appuntamenti automobilistici.

«Gli eventi danno sostanza e forza al prodotto territoriale Sardegna – ha detto Francesco Morandi -, lo riempiono di contenuti, creano motivazioni di viaggio, favoriscono l’animazione territoriale e, attraendo flussi nel corso dell’intero anno e su tutto il territorio, sono parte essenziale del progetto regionale di destagionalizzazione.»
«La Regione nel 2015, nell’ambito della legge 7 del 1955, ha finanziato 160 eventi con circa 5 milioni di euro. Nell’anno in corso l’investimento dovrebbe essere della stessa entità – ha aggiunto l’assessore regionale del Turismo – ma soprattutto, a partire da quest’anno, novità assoluta, sono stati fissati i cardini per la realizzazione di un panel con programmazione triennale di manifestazioni di interesse turistico che riceveranno i contributi dal 2016 al 2018: sarà garantito un finanziamento stabile, linfa vitale per un’efficace promozione sui mercati.»
«Un primo “nucleo” di grandi eventi tra i quali ha un ruolo centrale la Festa di Sant’Efisio, simbolo identitario di tutta la Sardegna – ha sottolineato ancora Francesco Morandi – sarà implementato con un secondo programma di spesa, che consentirà di sostenere molte altre manifestazioni e completare il cartellone. Parallelamente – conclude – sarà rafforzata la comunicazione e ulteriormente strutturata l’offerta, anche grazie ad appositi ‘pacchetti-vacanza’ imperniati sugli eventi.»

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha commentato molto positivamente l’approvazione avvenuta ieri in Consiglio regionale della norma della legge finanziaria che consente ai marina resort di applicare l’Iva al 10 per cento.

«Si tratta di un provvedimento di grande importanza per il turismo nautico regionale e per i porti turistici della Sardegna, ai quali la maggioranza ha inteso restituire competitività e ai quali si guarda con grande attenzione.»

Il dispositivo interessa circa 80 infrastrutture, più di 19mila posti barca, oltre 600 addetti diretti e 3.000 indiretti, per un indotto di 15 milioni di euro, secondo i dati dell’osservatorio nazionale del turismo nautico.

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Arrivi e presenze di turisti in crescita in Sardegna alla vigilia di Pasqua. «Nonostante il calendario quest’anno ci abbia destinato una Pasqua anticipata – dice l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – il trend di arrivi e presenze nel weekend lungo alle porte è decisamente in rialzo, quasi da far registrare il tutto esaurito, considerate la ridotta percentuale di strutture aperte e le condizioni climatiche confortanti».
«La Pasqua rappresenta tradizionalmente l’apertura della stagione turistica – aggiunge l’assessore – è il primo vero test di rodaggio per molte strutture, utile a verificare quanto le tradizioni identitarie e i tanti appuntamenti culturali rappresentino un attrattore di flussi: non a caso abbiamo rifinanziato e incluso nel cartellone regionale degli eventi a valenza triennale i carnevali e i riti della Settimana Santa.»
Conferme sull’incremento dei numeri giungono anche dagli scali aeroportuali. A Elmas, secondo le stime della Sogaer, sono attesi fra i 48mila e i 50mila passeggeri, distribuiti su 310 voli fra arrivi e partenze, che viaggeranno quasi a pieno carico. Al Costa Smeralda di Olbia la Geasar ha stimato sino a lunedì circa 18mila sbarchi su 126 movimenti: alcune compagnie internazionali hanno anticipato l’avvio dei collegamenti previsti per ‘Summer 2016’, altri ne hanno attivato di nuovi e Meridiana ha incrementato i posti su alcune rotte nazionali.
Sono incoraggianti anche le previsioni sulle settimane successive che lasciano intravedere un maggio da record, grazie soprattutto agli arrivi dall’estero e a un allungamento della stagione sino a fine ottobre. «Sosterremo l’attività delle aziende di settore con azioni di comunicazione mirate sui mercati nazionali, in quelli di lingua tedesca e nel Regno Unito: stiamo investendo su alcuni progetti pilota di destagionalizzazione – conclude l’assessore del Turismo – perché nel 2016 si lavori a pieno regime da maggio a ottobre e nel 2017 da aprile a novembre.»

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Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo unificato sulla panificazione.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il Testo unificato 93-290 (Disposizioni in materia  di tutela della panificazione e delle tipologie da forno tipiche della Sardegna). Avviando la discussione generale, il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza del provvedimento, la consigliera del Pd Daniela Forma.

Nel suo intervento, (Pd) ha ricordato che il pane rappresenta «una componente per eccellenza della tradizione occidentale e contadina, un prodotto ricco di significati culturali e valoriali il cui ciclo produttivo è fortemente legato alla terra, mentre le diverse forme che lo contraddistinguono contribuiscono fortemente all’identità mediterranea e sarda in particolare». Ora le modalità di produzione sono cambiate, ha proseguito, «ed il consumatore ha a disposizione una scelta molto vasta, pur non avendo in realtà gli strumenti per riconoscere le diverse tipologie del prodotto, con particolare riferimento al pane fresco di giornata ed ai suoi contenuti nutrizionali». Si tratta inoltre, ha detto ancora la Forma, di un settore che in Sardegna presenta numeri importanti. oltre 1.000 piccole imprese, 4.000 addetti e 350 milioni di fatturato, più un indotto importante legato al sistema agricolo ed alla produzione di grano, un contesto che esalta la nostra ricchissima tradizione». La legge, ha precisato, «valorizza la panificazione quotidiana legata al prodotto fresco, tutela ed informa correttamente il consumatore, migliora la formazione dei panificatori, organizza meglio le imprese con un apposito contrassegno regionale, pone le basi di una vera e propria filiera». Una legge, ha concluso, «molto attesa dagli artigiani della panificazione che vanno ringraziati per il loro contributo propositivo, a testimonianza dell’interesse concreto di tutta la categoria».

Per la minoranza, il relatore Luigi Crisponi (Riformatori), ha premesso che, in molti casi, l’ordinamento regionale lascia vuoti normativi e «quello del pane è sotto questo profilo un esempio emblematico». La caratteristica migliore del testo, ha continuato, «è quello di rappresentare una disciplina organica della materia, tutelando le capacità degli operatori e dando al consumatore quella trasparenza che finora è mancata, senza dimenticare il dato positivo del recepimento dei suggerimenti della Confcommercio e dell’associazione di categoria, che hanno dato un contributo importante in tutte le fasi della legge, a cominciare dalla riconoscibilità del pane fresco, passaggio che consentirà di superare finalmente le mistificazioni che hanno finora contraddistinto il mercato di questo prodotto». Ora, al contrario, «i consumatori potranno conoscere modalità di preparazione e conservazione, avranno precise garanzie sulla sicurezza dei trattamenti e la qualità degli ingredienti utilizzati; sono le basi più solide per lo sviluppo e la modernizzazione per le imprese che potranno puntare con decisone su qualità ed aggiornamento professionale». Operatori del settore e Regione, ha poi auspicato, «sono chiamate ad un processo più ampio di valorizzazione di tutta la filiera sarda dall’agricoltura alla distribuzione, attraverso il registro regionale che garantisce la specialità delle nostre produzioni tipiche come il pane carasau con le protezioni doc e igp, un bel passo in avanti per la filiera sarda e per i consumatori». Dopo la finanziaria, ha concluso, «bisognerà però individuare anche specifiche risorse economiche per far crescere ulteriormente il progetto».

Il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha ringraziato in apertura i due consiglieri che hanno formulato la proposta e poi la commissione per il lavoro svolto, «che colma una grossa lacuna a livello normativo per la Sardegna che non disponeva di una norma specifica, a differenza di altre Regioni». I punti qualificanti della legge, ad avviso di Tendas, «sono la tutela del consumatore, il miglioramento della parte igienico-sanitaria, la formazione professionale molto utile per le nuove imprese, la costituzione di una filiera, cui sono molto attente le organizzazioni di categoria». Il settore, ha ricordato, «è stato colpito dalla crisi ed è emerso dalle audizioni in commissione che, a livello più generale, occorre portare avanti una riflessione profonda sulla produzione della materia prima come il frumento duro che in pochi anni è passata da 90.000 ettari ai 33.000 attuali; ciò significa che la materia prima della produzione non supera il 20% del totale, mentre il resto arriva da Canada o Ucraina, costituire una filiera vuol dire invece ricostituire un intero ciclo produttivo che parte dall’agricoltura».

Il consigliere Pietro Comandini (Pd) ha espresso convinta soddisfazione per la nuova legge che, ha affermato, «dà dignità ed importanza al settore agroalimentare, strategico per la Sardegna e per il nuovo modello di sviluppo che si vuole costruire, colmando oltretutto un vuoto in un comparto importante per l’economia regionale, come già emerso in sede di Expo e, con molte iniziative, a livello nazionale». Con questa Regione, ha aggiunto Comandini, «si difendono al meglio le nostre tradizioni identitarie ed i tratti distintivi di una economia come la nostra legata alle produzione di grande qualità, senza tralasciare la tutela dei consumatori, spesso ingannati da cuna comunicazione indistinta, e la costruzione di una filiera economico-produttiva che, anche attraverso marchi di qualità ed albi specializzati degli operatori, garantisce lo sviluppo della nostre migliori capacità artigiane».

Il consigliere del Pd, Luigi Lotto, ha ringraziato, in qualità dei presidente della V commissione, ha ringraziato il presidente e la conferenza dei capigruppo per aver favorito l’approdo in Aula della proposta di legge unificata, prima dell’avvio dell’esame della legge finanziaria ed ha sottolineato l’impegno e il buon lavoro svolto dai consiglieri primi firmatari, Daniela Forma (Pd) e Luigi Crisponi (Riformatori) e dall’intera commissione della Attività produttive. Ricordate le numerose audizioni svolte, Lotto ha quindi sinteticamente esposto gli obiettivi soddisfatti dal testo unificato, ad incominciare dalla difesa dei consumatori, dalla promozione delle attività di artigiani e agricoltori e dalla netta divisione di ciò che è pane fresco (prodotto giornalmente) da tutto ciò che invece non lo è.

Il presidente della commissione ha quindi evidenziato l’introduzione, all’articolo 6, un contrassegno regionale che può essere utilizzato solo da coloro che informano i consumatori sulle materia prime utilizzate, sui tipi di lievito, sulle tecniche produttive e il tipo di forno.

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha confermato il voto favorevole alla proposta di legge ed ha evidenziato come la sintesi sulle norme per la tutela dei pani tipici e dei panificatori veda come protagonisti due consiglieri regionali del nuorese, “dove cioè la tradizione della panificazione è una realtà di eccellenza che è stata esercitata sempre tenendo conto della tutela del consumatore e della sua soddisfazione”. L’esponente della minoranza ha espresso soddisfazione inoltre per le azioni di contrasto ai fenomeni dell’abusivismo ed ha dichiarato “pieno sostegno per una norma che colma un vuoto legislativo e ci dà occasione di valutare se siano necessari ulteriori sostegni”.

Il vice presidente della Giunta, Raffaele Paci, ha dichiarato pieno sostegno all’iniziativa legislativa e ed ha ringraziato presentatori e commissioni per il lavoro svolto. L’assessore ha quindi ribadito la strategicità degli interventi di filiera nell’agroalimentare ed ha ricordato che l’agroalimentare rientra nella cosiddetta “strategia di specializzazione intelligente” e che “può rappresentare uno  dei punti di forza della Regione”.

Raffaele Paci ha ricordato inoltre il parere positivo espresso dalla commissione Bilancio per il piano di sostegno alle piccole imprese (interventi a partire da 15mila euro) con procedure “a sportello” e “a catalogo”. «Bene puntare fortemente sull’agroalimentare – ha concluso l’assessore – per rilanciare il settore e l’occupazione in Sardegna».

Il consigliere Gianfranco Congiu (Sovranità, democrazia e lavoro) ha dichiarato il voto favorevole del gruppo per il passaggio agli articoli ed ha ribadito pieno sostegno al testo unificato esitato dalla V commissione. L’esponente della maggioranza ha definito “un preciso messaggio politico” la decisione di discutere in Aula la legge per la tutela dei panificatori e la valorizzazione dei pani tipici, prima dell’esame della legge  finanziaria: «Diciamo forte che è un atto di indirizzo forte per le politiche agricole». «La politica cerealicola – ha aggiunto Congiu – è un punto fondante del nostro futuro e la filiera della panificazione deve trovare una piattaforma politica anche nel piano di sviluppo rurale». Il consigliere di Sdl ha espresso rammarico per l’assenza dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.

Il consigliere dell’Upc, Antonio Gaia, ha annuncio il voto a favore suo e del gruppo “popolari e socialisti” ma ha auspicato l’introduzione di un marchio che sia garanzia di salvaguardia di usi, tradizioni e tecniche di lavorazione del pane per ogni singolo paese della Sardegna.

Il consigliere Marco Tedde (Fi), ha sottolineato le caratterizzazioni positive del pane e i “buoni obiettivi” della proposta di legge: «Tutela del consumatore  da messaggi ingannevoli e tutela dell’attività dei panificatori molto spesso trascurati come categoria».

Ha quindi preso la parola il capogruppo di Sel Daniele Cocco che ha lodato il modus operandi della commissione “Attività Produttive”. «E’ una legge costruita con il contributo di tutti gli addetti ai lavori – ha detto Cocco – una volta tanto il legislatore fa leggi utili ascoltando i suggerimenti degli operatori. E’ un buon esempio da seguire, così si risponde ai bisogni della comunità». Il capogruppo di Sel ha poi ricordato i numeri del settore (4.000 addetti e circa 350 milioni di fatturato annuo) auspicando un ulteriore sviluppo nel futuro. «La legge – ha concluso Cocco – mette in sicurezza i lavoratori e pone le basi per il potenziamento del comparto».

Secondo Fabrizio Anedda, capogruppo del Misto, il riconoscimento dell’attività di filiera come strumento di sviluppo dell’economia dell’Isola è la parte più importante della legge. «E’ un modello per favorire l’esportazione dei nostri prodotti tipici – ha detto Anedda – un esempio è la produzione del grano “Capelli”: ci sono imprese che incentivano questa produzione, serve però un marchio per essere competitivi a livello nazionale».

Gigi Rubiu, capogruppo dell’Udc, dopo aver annunciato il voto favorevole al Testo Unificato, ha lodato il lavoro svolto in Commissione «E’ una legge scritta con la collaborazione dei panificatori e dell’intera filiera. Il pane non è solo l’alimento per eccellenza ma rappresenta anche le tradizioni, la cultura e la tipicità della Sardegna – ha detto Rubiu – la Commissione è riuscita a far emergere questo aspetto».

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula.

L’Assemblea ha quindi approvato in rapida successione gli articoli 1 “Finalità”, 2 “Definizioni”, 3 “Esercizio dell’attività di panificazione”.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 4 “Responsabile dell’attività produttiva” per il quale è stato presentato un emendamento aggiuntivo, primo firmatario Luigi Crisponi (Riformatori), con il quale si propone l’introduzione in legge di periodici aggiornamenti formativi per i panificatori.

Il relatore di maggioranza Daniela  Forma (Pd) ha chiesto il ritiro dell’emendamento. Richiesta respinta dal proponente Luigi Crisponi. «La Regione alcuni anni fa ha eliminato il tesserino sanitario e ha creato grandi problematiche – ha detto Crisponi – le Asl intervengono a sanzionare le imprese perché manca un aggiornamento professionale obbligatorio sulle questioni igienico-sanitarie. La materia è delicata. Chiediamo aggiornamenti formativi da frequentare periodicamente, le imprese potrebbero beneficiarne per affrontare le difficoltà quotidiane».

Mario Tendas (Pd) ha annunciato il voto contrario all’emendamento: «Gli aspetti legati all’attività formativa dipendono da norme nazionali – ha detto Tendas – la tessera sanitaria è stata eliminata con la legge 155 del ‘97 che recepiva i regolamenti comunitari in materia. L’obbligo formativo iniziale e gli aggiornamenti periodici sono già previsti dalla normativa nazionale ed europea. Introdurre una norma specifica non farebbe altro che appesantire la legge».

Daniela Forma (Pd) ha spiegato i motivi della sua contrarietà all’emendamento. «L’obbligo formativo è previsto per elevare la qualità di chi si inserisce nel settore. Detto questo, in tutti i settori artigiani è l’esperienza maturata negli anni che fa sì che la qualità e la professionalità del singolo panificatore venga riconosciuta – ha sottolineato Forma – per quanto riguarda gli aspetti igienico-sanitari gli aggiornamenti sono obbligatori per legge. Ritengo non opportuno inserire nel testo l’obbligo di frequentare aggiornamenti periodici perché già previsti dalla normativa nazionale».

Ha quindi preso la parola il presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto che, dopo aver affermato di comprendere le ragioni che hanno spinto il consigliere Crisponi a proporre l’emendamento, ha paventato il rischio che la proposta introduca forme di discriminazione tra diverse categorie. «Chi vuole far bene l’artigiano è giusto che si aggiorni – ha detto Lotto – non riteniamo però di obbligare per legge la gente ad essere brava».

Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori, ha rimarcato l’esigenza di introdurre ulteriori garanzie in un settore delicato come quello della panificazione. «Perché non si vuole dire in legge che l’igiene e la sanità garantiscono il consumatore? Quanti panificatori partecipano oggi ai corsi? Se li lasciamo liberi la legge non ha ragion d’essere – ha detto Dedoni – la norma deve certificare la qualità, il rimando alla legge nazionale non risolve la questione. La regione Emilia Romagna ha reintrodotto l’obbligo dell’aggiornamento professionale».

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato il suo voto contrario all’emendamento. «La legge prevede già pesanti sanzioni all’articolo 12. E’ giusto essere garantisti, il pane che arriva sulle nostre tavole deve essere di qualità – ha detto Carta – l’emendamento però è un appesantimento della legge».

L’assessore Paci, a nome della Giunta, ha espresso parere conforme a quello della Commissione.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione l’articolo 4 che è stato approvato con 51 voti favorevoli e uno contrario mentre l’emendamento aggiuntivo è stato respinto con 32 no e 18 sì.

Dopo lo scrutinio il Consiglio ha approvato gli articoli 5 (Modalità di vendita) e 6 (Contrassegno regionale).

Sull’art. 7 (Registro regionale delle specialità da forno tipiche della Sardegna) il presidente della commissione Attività produttive Luigi Lotto (Pd) ha sottolineato che si tratta di «un passaggio meno eclatante ma fra i più importanti, perché da oltre 10 anni si cerca di individuare marchi di qualità per alcune tipologie di pane tradizionale e di invitare la categoria a fare sistema». Stiamo però rischiando, ha avvertito, «di perdere pani di qualità come il carasau che viene prodotto da anni fuori dalla Sardegna, occorre quindi che la Giunta metta in piedi al più presto un gruppo di lavoro per avere ad ottenere alcuni marchi di origine registrati; ne va della difesa della nostra tradizione artigianale, perché abbiamo un panificio in ogni comune della Sardegna ed il pane sardo deve essere di nostra proprietà esclusiva favorendo l’esportazione del prodotto nei mercati internazionali».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha ricordato che quando parlava di vuoti normativi sarebbe stato il caso di aggiungere anche vuoti operativi. Il rischio paventato da Lotto esiste, ha affermato, «e senza tutela concreta di un brand peraltro riconosciuto ampiamente fuori dalla Sardegna il nostro prodotto è in pericolo, per cui dobbiamo usare questa leva economica ed è necessario uno sforzo importante della Giunta e degli assessorati interessati per bloccare la penetrazione sul mercato di prodotti che non solo sono diversi ma molto peggiori dei nostri».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha condiviso la proposta di Lotto e le osservazioni di Crisponi, ricordando che «la stessa pizza rischiava di non essere considerata più un prodotto nazionale e sarebbe grave ricadere nello stesso pericolo per la Sardegna se non si dovessero predisporre tutte le misure per difendere la qualità dei suoi prodotti». Dedoni ha poi lamentato l’assenza dell’assessore dell’Agricoltura «che invece è presente in occasioni pubbliche diverse dal Consiglio» ed aggiunto che «il richiamo rivolto alla Giunta dal presidente della commissione è emblematico dell’assenza dell’esecutivo da temi importanti per la Sardegna e la sua economia; è ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, anche controllando in maniera rigorosa, ad esempio, le merci in ingresso su porti ed aeroporti sardi, argomento su cui grava un eccessivo e grave silenzio».

Il capogruppo di Forza Italia Pittalis ha detto fra l’altro che «la presenza o l’assenza dell’assessore Falchi non cambia molto, ciò che pesa è piuttosto la sua assenza dai problemi dell’agricoltura come denunciano le associazioni di categoria». Condivido l’intervento del presidente della commissione Luigi Lotto, ha continuato, «e ritengo quanto mai necessario portare in commissione con urgenza il problema della tutela dell’olio sardo, perché sono preoccupato per la posizione scandalosa e vergognosa assunta dal segretario del Pd Renato Soru in sede di parlamento europeo, con cui si è aperto senza alcuna regola ad una invasione dell’olio tunisino senza controlli senza di origine e qualità; il settore dell’olio è ugualmente importante nel nostro comparto agro-alimentare e bisogna intervenire al più presto raccogliendo il grido di dolore che arriva dai produttori».

Il vice presidente della Regione Raffaele Paci ha ricordato «senza alcuna vena polemica» che la competenza relativa alla legge in esame è dell’assessore Francesco Morandi. «che si trova all’estero per seguire la promozione turistica, mentre l’assessore Falchi ha partecipato alla prima fase dei lavori ma poi si è dovuta assentare per alcuni appuntamenti istituzionali e si è scusata». Penso di rappresentare degnamente la Giunta, ha concluso, e di fronte ad un testo che unisce due proposte di legge «ribadisco il ringraziamento al Consiglio penso che le polemiche siano fuori luogo».

Dopo l’intervento dell’assessore Paci, il Consiglio ha approvato l’art 7 e, a seguire, anche gli articoli 8 (Norme contro l’abusivismo nel settore dell’attività di panificazione) e 9 (Direttiva regionale).

Sull’art.10 (Valorizzazione della filiera sarda), primo firmatario il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi, è stato presentato un emendamento aggiuntivo che impegna la Giunta, anche di concerto con le associazioni di categoria, a realizzare «adeguate iniziative dirette a promuovere l’informazione e la sensibilizzazione sul consumo consapevole del pane».

Sull’emendamento hanno espresso parere favorevole sia la Giunta che il relatore di maggioranza Forma.

Il presidente della commissione Luigi Lotto (Pd) ha ripreso alcune dichiarazione del consigliere Pittalis sulla tutela dell’olio sardo, «argomento non secondario sul quale però va ricordato che rispetto al pane, sull’olio abbiamo marchi doc come sui formaggi e sui vini». Noi, ha sostenuto, «dobbiamo valorizzare il nostro prodotto ed avere questa capacità e, nello specifico, dobbiamo dimostrare che il nostro olio è migliore di quello tunisino come peraltro riconosciuto dalla comunità scientifica; non mi preoccupo più di tanto che l’olio tunisino entri per due anni sui nostri mercati, mi preoccupo che non riusciamo a vendere il nostro a più di 5 euro, mentre ne meriterebbe 30 o 40, questo deve essere l’impegno di tutti, non chiudere la frontiere ma aprirle per vendere meglio le nostre produzioni».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha ribadito l’importanza dell’argomento che a suo avviso «rappresenta il cuore del comparto agro-alimentare, proprio nel momento in cui stanno arrivano sulle nostre tavole lombrichi e vermi sulla tavole con il permesso dell’Unione europeo e viene consentito l’uso del latte in polvere per fare il formaggio; queste sono vere e proprie aberrazioni che vanno combattute». Con l’emendamento, ha chiarito, «si chiede proprio una campagna di consapevolezza per invitare il consumatore a preferire il pane buono, fresco e di qualità e di provvedere con fondi ordinari di bilancio, assieme ad associazioni di categoria, a realizzare iniziative indirizzate ad un consumo consapevole». Il pane carasau, ha concluso, «ha accompagnato la storia dei nostri genitori e deve essere riconosciuto patrimonio mondiale dall’Unesco, come orgoglio della nostra buona produzione; a questo deve lavorare la Regione».

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu, ricordando di non essere tra i firmatari delle due proposte poi confluite nel testo unificato, ha definito gli argomenti «di enorme interesse» precisando tuttavia che, «se c’è grande consenso, meglio approvare subito la legge senza puntualizzazioni eccessive».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha osservato invece che «alcune puntualizzazioni sono necessarie per dire che non sono contro Soru per quel voto in sede di parlamento europeo, perché la Sardegna è in mezzo al Mediterraneo e la Tunisia vive un momento particolare, ho più paura di quello che non ha fatto Soru quando guidava la Regione, e di quello che non si è fatto neanche dopo per difendere la produzione agroalimentare sarda». Invece è importante qualificare sempre di più la nostra produzione, ha concluso, «facendo emergere la Sardegna da un profondo momento di crisi, ne parleremo da stasera discutendo la finanziaria».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha ribadito la sua convinzione relativa alla necessità di occuparsi della tutela dell’olio sardo. Il problema, ha dichiarato, «deve essere portato al più presto all’attenzione della commissione; non possiamo ignorare l’impatto di alcune direttive europee sulla nostra economia e serve una strategia da portare al tavolo nazionale ed europeo».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione l’art. 10 e l’emendamento proposto dal consigliere Crisponi, che il Consiglio ha approvato.

L’Aula ha quindi approvato con 51 voti a favore su 51 votanti l’articolo 11 (Vigilanza) e di seguito l’articolo 12 (Sanzioni) con 48 favorevoli su 48 votanti, poi l’articolo 13 (Disposizioni transitorie) con 50 a favore e un contrario e quindi l’articolo 14 che abroga 4 leggi in materia di pani tipici (52 a favore).

La consigliera Daniela Forma (Pd) ha proposto all’Aula un emendamento all’articolo 15 che aggiunge il 15 bis, stabilendo l’entrata in vigore della legge il giorno della pubblicazione sul Buras.

Il presidente ha proceduto con la votazione dell’articolo 15 (Norma finanziaria) che è stato approvato con 52 favorevoli su 52 votanti e dell’’emendamento aggiuntivo 15 bis, approvato con 53 voti favorevoli su 53 votanti.

Il testo finale della legge è stato quindi approvato all’unanimità con 52 voti a favore. Il presidente Ganau ha dunque dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato il Consiglio per questo pomeriggio alle 16.00.