25 April, 2024
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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, si riunirà martedì 6 maggio alle 12.00. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore agli Affari generali, Gian Mario Demuro, sul tema delle riforme istituzionali e amministrative. I lavori proseguiranno giovedì 8 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà mercoledì 7 maggio alle 10.00. In programma le audizioni dell’assessore al lavoro, Virginia Mura (sulle principali problematiche di competenza e sul Fondo Sociale Europeo) e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino (sulle materie di competenza). I lavori della commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per martedì 6 maggio alle 16,00 per l’audizione dell’assessore  regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, sullo stato di attuazione del bilancio regionale, sul patto di stabilità interno e sulla programmazione europea. Alle 18.00 è invece in prevista l’audizione dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, sulla programmazione europea. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 7 maggio alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla programmazione europea.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà mercoledì 7 maggio, alle ore 10.00 per la programmazione dei lavori e l’audizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche generali del settore. I lavori della Commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio con l’audizione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda sul D.L. n. 11 (Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie).

La Quinta Commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 7 maggio alle ore 11.00 per l’audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulle azioni di contrasto alla  blue tongue e alla peste suina. Sullo stesso argomento la Commissione sentirà nel pomeriggio, alle 17.00, l’assessore alla Sanità Luigi Arru. Il parlamentino esaminerà, infine, il P.L n.3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la blue tongue).

La Sesta Commissione, presieduta dall’on. Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 7 maggio alle ore 10.30 per la programmazione dei lavori.

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Questa mattina la Seconda commissione, presieduta dall’on. Gavino Manca, ha espresso all’unanimità il parere favorevole alla delibera della giunta regionale n. 12/5 del 04.04.2014 “Istituzione della giornata del popolo sardo. Programmazione attività Sa Die de sa Sardinia 2014” con la modifica del punto b) del dispositivo che è stato interamente sostituito dalla seguente dicitura: “28 aprile – Cerimonia celebrativa in Consiglio regionale”.

La decisione della commissione è stata preceduta dall’audizione dell’assessore regionale alla Cultura, dottoressa Claudia Firino, che nel suo intervento ha ribadito massimo rispetto per le prerogative del Consiglio regionale e definito un “errore non voluto” quella parte della delibera che riguardava il programma di massima della seduta celebrativa in Consiglio.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della commissione Cultura, Gavino Manca, che ha dichiarato il “caso” chiuso con l’approvazione del parere unanime della commissione e con le scuse formulate in Aula dall’assessore alla Programmazione e dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Ringrazio l’assessore Firino e la Giunta – ha dichiarato Gavino Manca – per la disponibilità mostrata e ringrazio l’intero Consiglio e in particolare i gruppi della minoranza, per aver consentito la convocazione straordinaria della commissione».

 

Sono intervenuti nella discussione in commissione i consiglieri, Stefano Tunis (Fi), Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Piero Comandini (Pd), Lorenzo Cozzolino, Efisio Arbau (Sardegna Vera), Rossella Pinna (Pd) e Paolo Truzzu (Sardegna).

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Riforma della Regione e Città Metropolitane. Sono le priorità del neo presidente della Commissione “Autonomia e Ordinamento regionale”, Francesco Agus.

Occorre individuare da subito gli strumenti più adatti per procedere ad un efficace restyling della macchina amministrativa regionale, ha detto Agus subito dopo la sua elezione.

«Apprezziamo l’apertura di credito da parte della Giunta e dell’assessore alle Riforme Gianmario Demuro che hanno sollecitato il Consiglio a mettere in campo le proposte per le modifiche dello Statuto, e della Legge n°1.»

Tra le urgenze indicate da Agus, anche la riforma degli Enti Locali, alla luce del decreto “Del Rio”, e l’istituzione delle Città Metropolitane.

«Su quest’ultimo punto occorre fare prestissimo – ha aggiunto il presidente della Commissione “Autonomia” – il rischio è perdere decine di milioni di euro dei fondi PON. La Sicilia ha già legiferato istituendo le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La Sardegna, invece, non ha ancora istituito la città metropolitana di Cagliari che figura nell’elenco dei beneficiari delle risorse Pon.»

Da Agus, infine, una sollecitazione a tutto il Consiglio per una difesa della specialità sarda minacciata dalla riforma del Titolo V della Costituzione.

«La Sardegna – ha concluso il presidente della prima Commissione – non può tacere davanti alla deriva accentratrice innescata dal Governo Renzi se vuole difendere le prerogative sancite dallo Statuto.»

 

«Lavoro, istruzione e cultura, sono i temi sui quali la Sardegna scommette per riprendersi il suo futuro». Così il presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), sottolinea la necessità di un impegno straordinario di tutte le forze presenti in Consiglio, per affrontare con determinazione la crisi che colpisce l’Isola e riformare, con una serie di provvedimenti ad hoc, i settori strategici dell’istruzione e del lavoro. «Lavoro e scuola – sottolinea il consigliere del Pd – sono gli argomenti al centro dell’agenda del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi e sono certo che sapremo offrire il nostro contributo e trovare le ragioni per una positiva collaborazione anche col governo nazionale».

Un “job act sardo” è l’ipotesi a cui lavora l’on.le Gavino Manca che assicura il suo impegno e quello della commissione che presiede anche per la delicata situazione in cui versa l’informazione in Sardegna.

«Le troppe emergenze dell’Isola – conclude l’on.le Manca – non possono più attendere e mi auguro che dal confronto con le forze dell’opposizione e dalla reciproca collaborazione con la Giunta, la commissione che ho l’onore di presiedere e l’intero Consiglio regionale sappiano trarre forza e impegno per offrire a tutti i sardi soluzioni concrete e provvedimenti efficaci, non solo per contrastare la crisi in atto ma per disegnare un futuro di crescita e sviluppo per la Sardegna.»

«Esprimo soddisfazione e gratitudine per l’elezione alla presidenza della Terza commissione – ha detto stamane Franco Sabatini, consigliere regionale del Pd – e auspico un proficuo confronto, incentrato sui bisogni dei sardi, con i colleghi dell’opposizione, a cui rivolgo sentiti auguri di buon lavoro.

Assicuro fin da ora il mio impegno per contribuire ad aprire in Sardegna una grande stagione di profonde riforme che valorizzino e qualifichino, la collaborazione e la partecipazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.

Tra le priorità della commissione indico i temi noti, cioè quelli relativi alla vertenza entrate e ai limiti di spesa che derivano alla Regione dall’applicazione dei vincoli del patto di stabilità, ma soprattutto evidenzio l’urgenza per tutte quelle situazioni di difficoltà in cui versano i tanti lavoratori sardi privi di sostegno e di ammortizzatori sociali o, peggio, per i troppi lavoratori sardi che lavorano senza che gli sia riconosciuta una regolare retribuzione.»

«Il sistema sanitario si rafforza con una maggiore attenzione per i territori». Ne è convinto il nuovo presidente della Commissione “Salute e Politiche Sociali” del Consiglio regionale, Raimondo Perra.

«C’è la necessità di decentrare – ha detto Perra – per consentire ai cittadini di avere più servizi nei territori di appartenenza e favorire allo stesso tempo la “deospedalizzazione” degli interventi.»

Secondo il presidente della Sesta Commissione è necessario lavorare al contenimento della spesa sanitaria «ma la razionalizzazione dei servizi non deve pesare sui malati e sui dipendenti delle Asl».

Tra le priorità, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. «Lingua blu e peste suina stanno penalizzando le aziende agropastorali – ha detto Perra – la Sardegna, deve mettersi al passo con l’Europa. Per far questo serve un piano di eradicazione delle malattie che elimini una volta per tutte il problema». 

«Le speranze di un futuro migliore per la Sardegna passano attraverso il rilancio delle attività produttive». Lo ha detto il nuovo presidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale Luigi Lotto. 

«La mia commissione – ha aggiunto – avrà un compito importantissimo in questa legislatura. Mi auguro che diventi il luogo dove costruire e incoraggiare la ripresa dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo, dell’industria e dell’agroalimentare.» 

Secondo il neo presidente, solo le attività produttive e la creazione di nuovi posti di lavoro possono consentire di superare la crisi che sta colpendo duramente la nostra Isola.

«Gli elettori ci hanno affidato un grande compito – ha sottolineato Lotto – sta a noi riuscire a svolgerlo nel migliore dei modi.»

Tra le priorità indicate dal presidente della Quinta Commissione, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. Lingua blu e peste suina rappresentano una palla al piede per il settore agricolo, ha sottolineato Lotto.

«Di concerto con la Commissione sanità – ha aggiunto Lotto – lavoreremo per individuare gli strumenti idonei per liberare la Sardegna da questi flagelli e consentire al comparto zootecnico di ripartire.» 

«C’è molto da fare e il nostro impegno sarà rivolto da subito alla soluzione di tre grandi problemi della Sardegna: la legge urbanistica, il sistema idrico e la 131.»

Lo ha dichiarato il nuovo Presidente della IV Commissione Antonio Solinas (Pd) dopo la sua elezione.

«Per quanto riguarda la nuova legge urbanistica – ha precisato – auspico che il Consiglio regionale possa approvarla entro l’anno. E’un obiettivo ambizioso, anche perché presuppone la definizione della nuova pianificazione paesaggistica cui la Giunta sta lavorando con molta determinazione: credo però che sia alla nostra portata.»

Immediatamente dopo, la complessa questione di Abbanoa.

«Dobbiamo sicuramente evitare il fallimento – ha affermato l’on. Solinas – e definire la nuova governance dell’azienda ed il tipo di società più adatta a restituire equilibrio ed efficienza al nostro sistema idrico. Possiamo riflettere, ad esempio, se sia meglio affidarne la gestione ad un consiglio di amministrazione o ad un direttore generale. Certamente i Comuni dovranno avere un ruolo significativo nella nuova compagine societaria.»

Sulla 131, infine, Solinas è molto netto: «Abbiamo una Sardegna tagliata in due e questo è inaccettabile, col traffico quotidianamente bloccato e gli interventi programmati da tempo che non partono. Dobbiamo non solo ridiscutere i rapporti con l’Anas ma anche indicare chiaramente la direzione in cui intendiamo operare: completare al più presto la strada ed eliminare tutti gli incroci a raso».

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L’on. Francesco Agus (Sel) è stato eletto presidente della Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale).  La seduta di insediamento è stata presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Vice presidente della Commissione è stato eletto Stefano Tunis (Fi) e i segretari sono Michele Cossa (Riformatori sardi) e Giuseppe Meloni (Pd).

Francesco Agus è nato a Cagliari l’11 febbraio 1983. E’ stato eletto nella circoscrizione di Cagliari con 2.140 preferenze. Laureato in Economia, ex segretario provinciale di Sel, è alla prima legislatura.

La Prima Commissione si occupa delle seguenti materie: autonomia e ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare.

Gavino Manca (Pd) è stato eletto presidente della Seconda Commissione (Lavoro, Cultura e formazione professionale). La seduta di insediamento è stata presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Vice presidente della Commissione è stato eletto Ignazio Locci (Fi) e i segretari sono Stefano Tunis (Fi) e Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia).

Gavino Manca è nato a Sassari il 30 agosto 1970. E’ stato eletto nella circoscrizione di Sassari  con 4.044 preferenze. Ragioniere, svolge la professione di impiegato.
Ex consigliere comunale di Sassari dal 1995 al 2005, è al terzo mandato in Consiglio regionale. Ha fatto parte dell’Ufficio di Presidenza, prima come segretario nella Tredicesima Legislatura, poi come Questore nella Quattordicesima. Nella stessa legislatura ha fatto parte della IV Commissione (Urbanistica)

La Seconda Commissione si occupa della seguenti materie: lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e informazione.

L’on. Franco Sabatini (Pd) è stato eletto presidente della Terza Commissione (Programmazione, Bilancio e politiche europee).

La seduta di insediamento è stata presieduta dal presidente del Consiglio regionale, on. Gianfranco Ganau che, al termine dello scrutinio segreto, ha proclamato l’esito della votazione: presenti 14 consiglieri; votanti 14; Franco Sabatini, 8; Paolo Truzzu, 6. Vice presidente della Commissione è stato eletto, dunque, l’on. Paolo Truzzu (FdI-Gruppo Sardegna).

Segretari sono stati eletti i consiglieri Daniele Cocco (Sel) con 7 voti e Christian Solinas (Psd’Az) con 6 voti.

Franco Sabatini è nato a Lotzorai il 13 marzo 1962, E’ stato eletto nella circoscrizione Ogliastra con 3.371 preferenze. Ha conseguito il diploma di tecnico di laboratorio chimico e svolge la professione di tecnico di laboratorio.
Da sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo, è stato responsabile regionale dei Giovani di Azione Cattolica.
Nel 1997 è stato eletto consigliere comunale a Lotzorai per poi assumere l’incarico di assessore alle Attività produttive del comune ogliastrino. Nei primi anni 2000 è stato assessore al Turismo della Provincia di Nuoro, nell’esecutivo guidato da Francesco Licheri.
Componente dell’assemblea regionale e membro della direzione del Pd Sardegna, è al suo terzo mandato in Consiglio. Nella quattordicesima legislatura è stato vicepresidente della Terza Commissione “Bilancio e Programmazione”.

La Terza Commissione si occupa delle seguenti materie: programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e tributi, partecipazioni finanziarie, demanio e patrimonio, politiche europee, rapporti con l’Ue, partecipazione alla formazione degli atti europei, cooperazione internazionale.

 

 

 

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Terza riunione del nuovo Consiglio regionale, questa mattina, dedicata alle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato all’Aula l’avvenuta costituzione del nuovo gruppo consiliare “Centro Democratico”, formato dai consiglieri on. Roberto Desini (presidente) on. Annamaria Busia (vicepresidente), on. Eugenio Lai e on. Gavino Manca (Lai e Manca, eletti rispettivamente nelle liste di Sel e Pd, hanno dato un’adesione tecnica).

Subito dopo,  il presidente Ganau ha dato la parola al presidente della Regione Francesco Pigliaru per la presentazione al Consiglio delle Dichiarazioni Programmatiche. (PSP)

«La campagna elettorale è finita e oggi sono il presidente di tutti i sardi». Con queste parole l’on. Francesco Pigliaru ha aperto le sue dichiarazioni programmatiche da presidente della Regione e ha ribadito in premessa l’impegno a dimostrarsi un presidente capace di dare risposte credibili anche ai tanti sardi che nelle ultime elezioni hanno scelto di non recarsi alle urne.

Ricreare la fiducia nella politica e riconquistare la fiducia dei cittadini è stato il primo compito «condiviso» indicato dall’on. Pigliaru ai consiglieri regionali della XV legislatura, insieme con l’auspicio ad un confronto leale «nei toni e nel merito» tra maggioranza e opposizione, senza fare ricorso, dunque, «a facili proposte demagogiche che, nella loro insostenibilità  economica e inefficacia di risultati concreti, creano prima illusioni e poi ulteriore sfiducia».

«La politica come servizio alla comunità» è l’elemento principale della legislatura che è stato indicato dal presidente della Giunta che non ha mancato di sottolineare come la Sardegna «impoverita e esausta»  è chiamata «a fare ancora dei sacrifici per rialzarsi». L’on Francesco Pigliaru ha affermato la necessità di «mettere la spesa corrente sotto controllo» per far ripartire gli investimenti pubblici e per favorire quelli privati e ha sottolineato che l’azione del governo in questo frangente potrà essere credibile se «il primo ad affrontare le fatiche sarà il ceto politico». Il presidente ha dichiarato di essere consapevole del dover guidare la Sardegna «nel peggior periodo della sua storia recente» e ha indicato il 2014 come l’anno che deve segnare una svolta per l’Isola e una grande occasione per ripartire.

L’on. Pigliaru ha dunque ricordato i dati che dimostrano come la Sardegna in questi anni sia «scivolata all’indietro» (riduzione del regionale del 7% rispetto al 2008; 80mila posti di lavoro perduti) e ha definito il livello della disoccupazione «una tragedia di dimensioni storiche» che ha portato alla crescita esponenziale del ricorso alla cassa integrazione in deroga (dal 2007 incremento del 500% delle ore autorizzate). Il presidente ha ricordato come la crisi arrivi dall’esterno («da mercati insufficientemente regolati e malamente governati») ma i suoi effetti siano stati moltiplicati dalla inadeguatezza di chi ha governato in Europa («con l’assurda visione del rigore dei conti pubblici»); da chi ha governato in Italia («con l’dea che l’incapacità di fare riforme e ridurre gli sprechi debba essere compensata imponendo agli Enti locali vincoli sempre più severi»); da chi ha governato in Sardegna («non ha capito che questa crisi richiede trasformazioni profonde, investimenti in istruzione e formazione insieme con istituzioni pubbliche in grado di assicurare flessibilità al sistema produttivo e sicurezza sociale a cittadini e lavoratori»).

Il presidente della Giunta ha indicato come prioritaria «la qualità istituzionale» e sottolineato a questo proposito come «troppo spesso persone non all’altezza della situazione sono state messe in ruoli di responsabilità, seguendo logiche di premio della militanza». Il presidente ha definito tali scelte «sbagliate» e ha formulato l’impegno a non ripeterle («per ciò che dipenderà da me e dalla Giunta la militanza non prevarrà mai sulla competenza»).

L’on. Pigliaru ha dunque declinato quella che ha definito «la nostra parola d’ordine» della «qualità istituzionale» e ha spiegato che significa: trasparenza, semplificazione e valutazione delle politiche. Il presidente ha indicato come obiettivo il volere fare della Regione e delle istituzioni sarde «un modello di riferimento per tutti» e di puntare ad una «Regione riformata» cioè «snella e organizzata per obiettivi e per funzioni». Il presidente della Giunta ha annunciato la volontà di voler procedere alla modifica delle principali leggi che regolano l’organizzazione della pubblica amministrazione (1/1977 e 31/1998) e la realizzazione della «banca dati delle competenze del personale regionale». Tra le iniziative imminenti il presidente della Giunta ha indicato la costituzione di «un tavolo di consultazione delle parti economiche e sociali, e dei cittadini utenti dei servizi» affiancato da uno specifico organismo tecnico per la «semplificazione». L’on Pigliaru ha inoltre ribadito come a trasparenza e semplificazione vada affiancata la valutazione degli effetti delle politiche perché «è essenziale dire quanto si spende e come, ma è ancora più importante conoscere quali risultati hanno prodotto quei soldi stanziati e spesi».

Il presidente si è detto consapevole che una riforma di questa natura debba essere adottata su iniziativa del Consiglio regionale e ha però auspicato «che l’adozione di questa essenziale riforma sia tra le prime che verranno discusse in Consiglio».

L’on. Pigliaru ha ricordato come il sistema delle Autonomie locali in questi anni abbia sofferto «di una colpevole trascuratezza» e ha definito prioritaria e urgente l’approvazione di una legge organica di riordino, insieme con l’impegno ad affrontare il tema delle Province e delle città metropolitane. Il presidente della Giunta ha ribadito «elemento fondamentale» dell’azione di governo l’attuazione di una politica di bilancio «rigorosa» perché – è stato il concetto espresso dall’on Pigliaru – la Sardegna non può presentarsi al tavolo del negoziato con lo Stato senza aver avviato una seria azione di «contenimento delle inefficienze e degli sprechi nella spesa della pubblica amministrazione». Da qui l’annuncio della costituzione di un gruppo di lavoro per condurre entro i prossimi sei mesi una «revisione della spesa» e l’impegno a promuovere politiche di sviluppo e a ridurre la pressione fiscale per le imprese. Il terzo elemento della politica di bilancio – indicato dal presidente della Giunta – è la predisposizione e la gestione della nuova fase di programmazione europea 2014-2020.

Per quanto attiene il rapporto con lo Stato, l’on Pigliaru ha indicato nel mancato adeguamento dei limiti di spesa del patto di stabilità, la principale criticità e ha ricordato come il rapporto tra spese consentite dal “patto” e entrate tributarie accertate è crollato «da valori medi del 70% negli anni 2007-2009 al 43% del 2013». Il presidente si è detto pronto, in caso di risposte negative da parte del governo, ad aprire anche una forte contrapposizione pubblica e ha invitato maggioranza e opposizione a condurre una battaglia comune con il coinvolgimento di tutti i parlamentari eletti in Sardegna. In prospettiva – ha dichiarato il presidente della Giunta – rimane l’impegno di ricostituire l’agenzia regionale delle entrate.

L’on Pigliaru ha quindi introdotto il tema delle “responsabilità condivise tra Regione e Stato” per quanto attiene le infrastrutture alcune delle quali, in questi anni, sono state lasciate decadere e invecchiare. L’impegno enunciato dal presidente è quello rivolto a completare gli investimenti strategici già realizzati («lavoreremo per sbloccare le nostre incompiute ma esigeremo che si sblocchino anche le incompiute che dipendono da altri»). Il presidente ha citato il caso del tratto Serrenti-Villasanta («uno scandalo che deve cessare») prima di affrontare il “problema dei trasporti”. In riferimento a quelli marittimi, il presidente ha annunciato la rinegoziazione con lo Stato e la Tirrenia della convenzione sottoscritta nel 2012 e ha confermato attenzione alle convenzioni per la continuità territoriale aerea con Roma e Milano, insieme con l’apertura di un confronto con le realtà locali, gli aeroporti e gli operatori turistici, per quanto attiene la continuità territoriale con gli scali minori (CT2). Il presidente ha sottolineato l’esigenza di una efficace integrazione con i collegamenti offerti dalle compagnie low cost verso le quali ha ribadito apprezzamento «per il determinante contributo offerto allo sviluppo dell’industria turistica».

In riferimento ai trasporti ferroviari il presidente della Giunta ha annunciato l’entrata in servizio dei nuovi treni acquistati dalla Regione e mai entrati in esercizio, e l’attivazione entro l’estate del contratto di servizio con Trenitalia.

L’on Pigliaru ha ricordato la necessità di procedere con l’approvazione del piano regionale dei trasporti insieme con la volontà di rimediare ai ritardi accumulati in questi anni.

Per quanto attiene il tema dell’energia il presidente ha assicurato che il lavoro del Galsi non andrà perduto e che la scelta tra il collegamento nazionale o la costruzione di rigassificatori sarà oggetto di una attenta valutazione di costi-benefici. L’on Pigliaru ha dunque affermato come «il parco di generazione elettrica dovrà fondarsi sul giusto mix di fonti e con un uso delle rinnovabili che crei ricadute sui territori e non esclusivamente consumo del suolo e delle risorse ambientali e paesaggistiche».

Obiettivo di questa Giunta, ha proseguito l’on. Pigliaru, è creare le condizioni per promuovere lo sviluppo del territorio e porre le basi per una società “equa e sicura”.

Equità sociale – ha sottolineato il presidente della Regione – significa pensare al miglioramento della vita di tutte le persone, al sostegno dei genitori che lavorano, degli anziani, dei disabili e non autosufficienti, dei migranti e dei poveri. Per questo, ha annunciato Pigliaru, la legge n.162 sulle non autosufficienze sarà prorogata di tre mesi in modo da avere il tempo per rendere più efficienti gli investimenti, senza tagli ma anche senza sovrapposizioni.

«C’è tanta gente in difficoltà, dobbiamo tener conto di tutti e non privilegiare nessuno.»

Per garantire l’equità sociale è però necessario avere un sistema sanitario efficiente, ha detto l’on. Pigliaru, che ha puntato l’indice contro la gestione degli anni scorsi. Una  gestione, ha affermato il presidente, caratterizzata dall’assenza di programmazione, dal mancato utilizzo delle risorse per gli investimenti, dalla scarsa integrazione tra politiche sanitarie e sociali e da una spesa farmaceutica fuori controllo.

«Il nostro obiettivo è la riorganizzazione dell’intero sistema per assicurare equità, universalità e uniformità dell’assistenza in tutti i territori dell’Isola. Per far questo – ha detto il presidente della Regione – occorre favorire la piena integrazione tra politiche sociali e sanitarie  e puntare su un piano di investimenti per l’edilizia e  l’innovazione tecnologica. Ma soprattutto, ha detto ancora l’on. Pigliaru, serve una gestione delle sanità indipendente dalle ingerenze politiche.»

«La salute si difende anche con la qualità ambientale. Nel programma della Giunta si punta ad una riduzione delle emissioni. Meno carbone, più gas – ha detto il presidente – più raccolta differenziata, meno discariche. La tariffa unica regionale per lo smaltimento è una delle priorità delle politiche ambientali, cosi come le bonifiche ambientali. Per questo, ha annunciato l’on. Pigliaru, vogliamo far funzionare l’IGEA e rendere subito disponibili i 150 milioni di euro stanziati per gli interventi nelle aree minerarie dismesse. Sostenibilità ambientale, green economy e nuove opportunità di lavoro legate all’ambiente saranno le linee strategiche del nuovo governo regionale.»

«Un occhio di riguardo sarà rivolto alla difesa del suolo e alla riduzione del rischio idrogeologico. Un pezzo di Sardegna è in pericolo – ha aggiuno l’on. Pigliaru – per fattori naturali ma anche per un’antropizzazione sbagliata. E’ necessario intervenire sulle emergenze e, allo stesso tempo, pianificare una gestione virtuosa del territorio. A breve, ha anticipato il presidente, sarà attivato il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile. Occorre impegnarsi per recuperare le risorse regionali e statali da destinare alla ricostruzione e ai rimborsi per i danni provocati dall’alluvione  dello scorso autunno. Per uscire dalla crisi bisogna puntare sull’istruzione . Una popolazione istruita è la migliore assicurazione contro i rischi di un’economia globale in continua evoluzione.»

«I numeri sono drammatici: in Sardegna un ragazzo su quattro non completa la scuola dell’obbligo, cinque su sei non riescono a laurearsi. Dati inaccettabili, secondo Pigliaru, per una regione europea. Occorre invertire la rotta. Il tasso di dispersione scolastica è allarmante, soprattutto nelle zone interne dove si vivono situazioni di crescente difficoltà. La Giunta – ha annunciato l’on. Pigliaru – presenterà a breve un piano straordinario per l’istruzione con alcune priorità: a) incentivazione delle scuole dell’infanzia, b) lotta alla dispersione scolastica con l’attivazione di servizi per l’orientamento, il sostegno alle famiglie e alle autonomie scolastiche, l’aggiornamento dei docenti.

Tra le azioni programmate, anche un robusto intervento finanziario per la riqualificazione degli edifici scolastici. Ai 30 milioni di euro già disponibili si aggiungeranno altre significative risorse nelle prossime settimane.

Grande attenzione, sarà rivolta anche alle imprese. Serve in Sardegna un “sistema produttivo flessibile” che consenta alle aziende di utilizzare le trasformazioni del mercato e le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Alla flessibilità che rischia di creare ingiustizie sociali, ha sottolineato il presidente, bisogna però affiancare adeguate politiche di sostegno ai lavoratori in difficoltà.»

«L’attuale sistema di protezione sociale dei disoccupati è inadeguato – ha affermato l’on. Pigliaru – serve un nuovo modello che incentivi i soggetti in difficoltà a cercare un nuovo lavoro offrendo efficienti servizi per l’impiego che aiutino i lavoratori a ricollocarsi nel mercato. Nelle prossime settimane sarà presentato il Piano “Garanzia Giovani” che prevede la presa in carico dei ragazzi nella fascia d’età 15-29 anni per i quali saranno attivati percorsi formativi personalizzati. La Giunta lavorerà anche per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese e il riordino della normativa sulla contribuzione pubblica.»

Il presidente ha voluto inoltre indicare anche altri due fattori che concorrono allo sviluppo dei territori: la parità di genere e la qualità paesaggistica.

«Sul primo punto la Giunta – ha detto Pigliaru – lavorerà per garantire alle donne condizioni paritarie per l’accesso al mondo del lavoro, reali politiche a sostegno delle famiglie, una cabina di regia sulle Pari Opportunità. Dal Presidente della Regione anche l’impegno per la riforma della legge elettorale “del tutto deludente in termini di una equilibrata rappresentanza di genere”.»

«Sul secondo punto – ha ricordato il presidente – la Giunta punta a gestire il necessario aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale, salvaguardandone i principi e mantenendo alta la tutela del bene paesaggistico. Si lavorerà inoltra ai Testi Unici sull’Urbanistica e l’Edilizia per favorire l’approvazione dei PUC da parte dei Comuni.»

Al termine  del suo intervento l’on. Pigliaru ha ricordato le numerose vertenze aperte. «Il nostro impegno – ha detto – è salvare il salvabile compatibilmente con i vincoli imposti dalla normativa europea. Siamo pronti alla sfida che ci attende, ha detto il presidente della Regione, ho fiducia nella maggioranza che rappresenta le tante anime della Sardegna, ma anche nell’opposizione che, confido, ricoprirà il suo ruolo in maniera battagliera ma costruttiva.»

«Il mondo è cambiato – ha concluso l’on. Pigliaru – problemi  nuovi impongono soluzioni nuove. Solo attraverso politiche moderne possiamo restituire speranza alla Sardegna. Dobbiamo avere il coraggio delle scelte con determinazione e senso di responsabilità.»

Subito dopo l’intervento del presidente della Regione, il presidente del Consiglio, on. Gianfranco Ganau, ha convocato una breve conferenza dei capigruppo, al termine della quale ha dichiarato chiusa la seduta e rinviato i lavori a domani. All’ordine del giorno il dibattito sulle Dichiarazioni Programmatiche del presidente della Regione e l’elezione di tre segretari dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Rr

I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 10.00.

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Si è costituito questa mattina in Consiglio regionale il gruppo consiliare Centro Democratico Sardegna. Ne fanno parte i consiglieri Roberto Desini, nominato presidente del gruppo, Anna Maria Busia nominata vicepresidente e i consiglieri Eugenio Lai e Gavino Manca che hanno dato la loro adesione tecnica.