20 December, 2025
HomePosts Tagged "Gianni Lampis" (Page 13)

[bing_translator]

Prosegue, dopo la firma del protocollo dello scorso 1 agosto, l’attività di collaborazione tra il Corpo forestale e la società ”E-distribuzione” del Gruppo Enel, che gestisce la rete di media e bassa tensione, in materia di prevenzione incendi, impatto ambientale e miglioramento della qualità del servizio elettrico.

Sia il Corpo forestale che E-Distribuzione hanno presidi nell’intero territorio regionale: il personale forestale può trovarsi ad operare vicino ad impianti elettrici in tensione durante le attività di spegnimento degli incendi e la società del Gruppo Enel ha il compito di garantire la continuità del servizio elettrico. Il Protocollo, che durerà due anni, prevede l’ottimizzazione dei flussi informativi per migliorare efficienza ed efficacia operativa in caso di emergenza e nell’attività di prevenzione degli incendi. Sono previste attività di consulenza reciproca, anche in materia di prescrizioni regionali antincendio e delle attività di taglio delle piante, indispensabili per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di E-Distribuzione, oltre a moduli di formazione congiunta.

«La prevenzione degli incendi è un obiettivo strategico e primario per la Regione, annualmente costretta ad affrontare questa emergenza che causa ingenti danni al patrimonio ambientale sardo, oltre che mettere in pericolo uomini e beni – ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Perciò, è indispensabile coinvolgere nel sistema antincendi regionale anche altre organizzazioni che, in questo caso proprietarie di infrastrutture tecnologiche dislocate nell’agro, possano contribuire ad aumentare i livelli di sicurezza.»

Proprio nei giorni scorsi, 25 dipendenti del Corpo forestale hanno partecipato, nel centro di addestramento operativo di E-Distribuzione a Quartucciu, ad un seminario su come approcciarsi agli impianti in situazioni di emergenza, approfondendo le conoscenze della rete elettrica in Sardegna e le modalità di contatto con il Centro operativo di E-Distribuzione, oltre ad eseguire prove di messa in sicurezza attraverso la realtà virtuale (strumento didattico che consente di simulare in modo realistico gli scenari di intervento sugli impianti) ed aver visitato il campo prove.

«L’attività formativa consentirà di migliorare ulteriormente gli standard sulla sicurezza del personale forestale – ha aggiunto il direttore generale del Corpo forestale, Antonio Casula -. La partecipazione al seminario ha permesso di approfondire le conoscenze sull’organizzazione e sulla gestione della rete di distribuzione elettrica, necessaria per le corretta attività operativa e di prevenzione degli incendi.»

[bing_translator]

Oltre dieci anni di lotte, oltre cinque anni di iter amministrativo per l’ottenimento della VIA, la Valutazione di impatto ambientale, passaggio fondamentale per il decollo del progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Tutte le lunghe e tormentate vicende che hanno portato all’approvazione della VIA da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, sono state ricostruite questo pomeriggio nella sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, a Carbonia, in un incontro organizzato dalla RSU. Tra gli ospiti invitati, complessivamente circa 140 persone, quattro assessori regionali (Gianni Lampis dell’Ambiente, Alessandra Zedda del Lavoro, Anita Pili dell’Industria e Mario Nieddu della Sanità); tre capi di gabinetto (Andreina Farris dell’Ambiente, Marcello Tidore della Sanità, Alberto Urpi dell’Industria); l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex commissario straordinario del Piano Sulcis Tore Cherchi; l’amministratore unico della provincia del Sud Sardegna Giorgio Sanna: il professor Paolo Amat di Sanfilippo; il professor Pasquale Mistretta; l’ex assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu; l’ex parlamentare Francesco Sanna; l’ex consigliere regionale Luca Pizzuto.

Dopo il saluto di Paolo Serra, direttore del Centro Servizi culturali della Società Umanitaria, Antonello Pirotto ha ricostruito le fasi decisive della lunga vertenza, maturate negli ultimi mesi, ricostruite in due filmati proiettati nel mega schermo della sala Fabio Masala. Tra i presenti, ci sono stati momenti di commozione, nel rivedere le immagini che hanno seguito il via libera…alla VIA, prima in assessorato dell’Ambiente, poi in Giunta regionale, e l’intervista al presidente Christian Solinas.

Sono seguiti i ringraziamenti alla Giunta regionale, rappresentata da quattro assessori, invitati ad intervenire uno dopo l’altro.

«La Regione ha dimostrato concretamente il suo impegno per il riavvio produttivo dell’azienda pensando alla salvaguardia dell’occupazione, alla tutela del territorio e della salute per i cittadini e al rilancio del polo dell’alluminio.» Hanno ribadito Alessandra Zedda, Anita Pili, Mario Nieddu e Gianni Lampis.

«Il primo passo di questo percorso virtuoso verrà fatto domani a Roma dove formalizzeremo l’inizio della procedura per l’immediata reintegrazione di tutti i lavoratori di Eurallumina, attraverso gli strumenti contenuti nel programma ‘TVB’ (tirocini, voucher, bonus)», ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda.

«È stata una vertenza difficile che perdurava da tanti anni, a scapito non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma di tutto l’indotto economico e sociale del territorio. Grazie all’impegno preso dal presidente Solinas e da tutta la Giunta, si apre adesso una nuova fase industriale che punta al rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme e getta le basi per un nuovo polo di enorme importanza, capace di attrarre investimenti e di ridare lavoro a centinaia di persone», ha concluso la vicepresidente Alessandra Zedda.

«La positiva conclusione dell’istruttoria sanitaria e ambientale per lo stabilimento Eurallumina da parte della Regione è stata decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e per il via libera ad investimenti per 200 milioni di euro», ha invece sottolineato l’assessore Gianni Lampis.

L’assessore Anita Pili ha evidenziato come «sia necessario pensare a modelli alternativi di sviluppo e a basso impatto ambientale, in un’ottica di potenziamento delle ‘energie green’. Stiamo facendo la nostra parte e vogliamo che l’Isola diventi un esempio virtuoso».

Un accenno alla «compatibilità delle iniziative produttive con il diritto alla salute e la tutela dei cittadini» è stato fatto dall’assessore Mario Nieddu che ha puntualizzato l’esigenza di «dare risposte e tempi certi alle aziende che vogliono rilanciare gli investimenti, ma anche rendere attuali le procedure di controllo e vigilanza sull’ambiente e sulla salute».

Sono intervenuti inoltre il capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità, Marcello Tidore; il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Andreina Farris; l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il presidente del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris.

L’incontro si è concluso in un clima festoso, con l’impegno a vigilare sul proseguo dell’iter, perché se è vero che il passo fondamentale della vertenza era costituito dalla VIA, ed è stato superato, è altrettanto vero che altri passi devono essere ancora fatti per arrivare all’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto da parte della Rusal che è sempre stata fortemente motivata per far ripartire la produzione, investendo ben 20 milioni l’anno, in tutti questi anni, caratterizzati da tanti alti e bassi.

Giampaolo Cirronis

              

                                                                     

               

 

[bing_translator]

Nel 2018, tra giugno e novembre, si sono verificati eventi atmosferici eccezionali e di tipo calamitoso, come abbondanti piogge, nubifragi e trombe d’aria, perciò numerosi Comuni erano stati costretti ad eseguire opere ed interventi in emergenza.

Le richieste di contributo e la documentazione delle spese sostenute da parte di dieci Comuni sono state esaminate dalla direzione generale della Protezione civile, che, dopo aver effettuato la verifica tecnico-amministrativa, ha dichiarato ammissibile un rimborso complessivo di 775mila euro, deliberato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. I Comuni beneficiari sono Bosa (28.688 euro); Budoni (147.851); Onifai (15.249); Orosei (32.310); San Nicolò Gerrei (12.381); Sanluri (199.993); Siniscola (225.992); Tiana (42.801); Tuili (34.160); Urzulei (35.599).

«Un segnale di vicinanza politica ed istituzionale alle comunità locali ed agli amministratori che attendevano di essere ristorati e quotidianamente devono fare i salti mortali per far quadrare i conti e garantire i servizi essenziali ai cittadini», ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, delegato in materia di protezione civile, Gianni Lampis.

[bing_translator]

«Se il Sulcis Iglesiente sarà unito nella rivendicazione della Provincia, la avrà, così come avrà la ASL.»

L’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica, Quirico Sanna, ha confermato senza alcuna esitazione, questa mattina, nell’incontro organizzato dal consigliere regionale sardista Fabio Usai nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, che il territorio è assai vicino a vedere riconosciute le sue legittime rivendicazioni, anche perché sono emersi segnali forti verso l’unità delle amministrazioni locali e delle forze politiche e sociali che lo rappresentano. Quirico Sanna ha sottolineato anche il grande segnale fornito dal sindaco di Carbonia, Paola Massidda, schierandosi apertamente a favore della re-istituzione della Provincia, contro la linea contraria della sua appartenenza politica, il Movimento 5 Stelle.

La sala polifunzionale s’è riempita per dare forza alla rivendicazione del ritorno all’ente intermedio cancellato sette anni fa dal referendum. Una dozzina i sindaci presenti, tra i Comuni rappresentati anche quello di Teulada, con il vicesindaco Alessandro Serafini e un assessore, segnale chiarissimo della sempre più probabile adesione alla nuova Provincia, con il distacco dalla vecchia provincia di Cagliari, della quale faceva parte Teulada prima della riforma che ha istituito l’Area metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna.

Con Quirico Sanna, era presente Anita Pili, assessore dell’Industria, che nel suo intervento ha rimarcato l’importanza del segnale dato due giorni fa dalla Giunta regionale nei confronti del territorio del Sulcis Iglesiente, con l’approvazione della proposta di Valutazione di impatto ambientale fatta dall’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis sul progetto di rilancio della produzione nello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Oltre i sindaci, hanno partecipato all’incontro consiglieri comunali, sindacalisti, imprenditori, rappresentanti di associazioni, cittadini, a conferma del fatto che la sensibilità verso questa grande vertenza sta crescendo, sia da parte di coloro che sono stati sempre contrari alla cancellazione dell’ente locale che ha prodotto perdita di risorse e quindi di servizi, sia da parte di tanti che, viceversa, sostennero quel referendum, contribuendo al raggiungimento del quorum del 33,3% (superato, peraltro, soprattutto grazie all’apporto decisivo portato dagli elettori di Cagliari e Sassari, perché in alcune circoscrizioni, tra le quali il Sulcis Iglesiente, il quorum non venne neppure avvicinato), e in questi sette anni abbondanti di commissariamento, si sono resi conto che le riforme sbandierate non si sono mai concretizzate e che i danni provocati sono stati tanti ed oggi più di ieri sono sotto gli occhi di tutti.

Dopo i numerosi interventi, alcuni dei quali proporremo in video, il consigliere regionale Fabio Usai ha rimarcato che gli impegni presi sono importantissimi e vanno mantenuti, per dimostrare che questa nuova maggioranza che governa la Regione mantiene i suoi impegni ed è vicina ai territori e alle loro popolazioni. Un monito che l’assessore degli Enti locali ha accolto positivamente, sollecitando i Consigli comunali a deliberare a sostegno dell’istituzione della nuova Provincia, rimarcando inoltre che fin dall’inizio della legislatura, Fabio Usai lo ha tallonato sul terreno della Provincia, giorno dopo giorno, diventando quasi il suo “stalker”, provocando una risata di tutta la platea…

Alleghiamo le fotografie scattate nel corso dell’incontro e tre interventi, i primi dei due assessori regionali, Quirico Sanna e Anita Pili, e quello del consigliere regionale Fabio Usai. Altri interventi li pubblicheremo domani.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221164890219786/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221165117865477/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221165158946504/

       

 

[bing_translator]

La Giunta regionale ha dato il via libera alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale sul progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina.

«Con il rilancio del polo dell’alluminio si apre una nuova fase della politica industriale della Sardegna, che guarda al futuro puntando alla crescita di un settore moderno in grado di coniugare rispetto dell’ambiente e occupazione e di attrarre nuovi investimenti nel territorio», ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando con soddisfazione la delibera, approvata oggi dalla Giunta, che chiude con un giudizio positivo la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto di Eurallumina per la ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme.
«Abbiamo gettato solide basi – aggiunge il presidente Christian Solinas – per la rinascita di un polo strategico per il Sulcis e per l’economia della nostra Isola. Dopo anni di incertezze e di lentezze burocratiche, grazie al lavoro degli assessorati dell’Ambiente e della Sanità e alla sensibilità di tutta la Giunta, abbiamo trovato in tempi brevi la soluzione per il riavvio degli impianti di Portovesme, che apre la strada a investimenti per 200 milioni di euro e alla salvaguardia dei posti di lavoro, restituendo un futuro sereno e la dignità a centinaia di famiglie. La tutela dell’occupazione andrà di pari passo con quella della salute della popolazione e dell’ambiente, grazie a un serrato e continuo monitoraggio condotto da esperti dei più qualificati organismi nazionali.»
«La Giunta – evidenzia l’assessore della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis – ha approvato un atto indispensabile per consentire la ripresa dello stabilimento di Portovesme con un progetto di ammodernamento del sito produttivo che può ridare competitività alla produzione. Un documento – aggiunge Gianni Lampis – che contiene alcune importanti prescrizioni per contemperare le esigenze della produttività e dello sviluppo economico con quelle primarie della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute, condizioni imprescindibili poste dal nostro Esecutivo.»
La Regione, infatti, si impegna «a verificare con tempestività e con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti e i privati operatori, quali azioni porre in essere per garantire la coesistenza delle attività industriali con l’esigenza di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione», che verrà costantemente monitorata avviando «un apposito studio per la sorveglianza epidemiologica salute/inquinanti ambientali sull’area».
«Abbiamo portato a termine positivamente una vicenda delicata – conclude Gianni Lampis – durata oltre quattro anni e che da subito ha avuto priorità nell’agenda politica regionale. La Giunta Solinas, a sette mesi dall’insediamento, ha posto rimedio ai gravi ritardi accumulati dalla Giunta precedente, portando a compimento il procedimento, consapevole dell’importanza sociale prima che economica per un intero territorio, che ha necessità di prospettive concrete per il futuro delle tante famiglie coinvolte.»

[bing_translator]

«Gli interventi anti alluvione finanziati dallo Stato per oltre 125 milioni di euro sono a rischio. A sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 la città di Olbia non è ancora stata messa in sicurezza, il piano di mitigazione ambientale è fermo, e oggi, come ci ha ricordato la Corte dei Conti, la Regione Sardegna rischia seriamente di perdere i fondi già stanziati. Se le opere non verranno appaltate entro un anno, Olbia perderà il finanziamento. Alla luce di questa grave situazione stride l’immobilismo della Regione Sardegna, in particolare dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis e del Presidente della Regione Christian Solinas. Il primo in qualità di assessore competente e il secondo come Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico sulla base decreto legge 133 del 2014, anziché sollecitare il completamento di questo progetto, stanno inspiegabilmente tergiversando per quanto riguarda il rilascio della Valutazione di impatto ambientale. Sul punto anche l’interrogazione presentata in merito dal consigliere regionale Roberto Li Gioi il 13 settembre scorso è tutt’ora senza risposta. Sembrerebbe a questo punto che il governo regionale tacciato sino al 24 febbraio scorso dal sindaco Settimo Nizzi di essere “nemico”, con la nuova legislatura sia diventato fin troppo “amico”. Quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti è gravissimo: la Regione fa orecchie da mercante di fronte alle interrogazioni, prende tempo, avvantaggiando di fatto il piano ostruzionistico del primo cittadino di Olbia. Le opere anti alluvione tanto contestate dal sindaco Settimo Nizzi sono infatti state congelate. Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, da denunciare pubblicamente. L’inerzia della Regione sta mettendo gravemente a repentaglio la sicurezza dei cittadini olbiesi. Nello specifico Olbia potrebbe perdere 125 milioni e 300mila euro stanziati il 29 gennaio scorso.»

E’ la denuncia del deputato Nardo Marino, del consigliere regionale Roberto Li Gioi e dei consiglieri comunali di Olbia Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu (M5S).

«Gli uffici dei Lavori pubblici hanno completato la progettazione, comprese le integrazioni richieste dall’assessorato all’Ambiente. Manca soltanto il giudizio di compatibilità ambientale ma soprattutto manca la volontà politica di portare a compimento un iter infinito cominciato sei anni fa subito dopo l’alluvione che mise in ginocchio il territorio gallurese. Nella maggioranza di centrodestra sulla questione qualcosa inizia a scricchiolare. Secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia avrebbe dichiarato che le misure anti alluvione da 125 milioni e 300 mila euro devono essere cantierate – aggiungono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu -. Ricordiamo in proposito che sulla base dell’ordinanza regionale 245/1 del 2 marzo 2016 l’assessore ai Lavori pubblici è il soggetto attuatore dell’accordo di Programma stipulato il 4 novembre 2015 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Ambiente e la Regione Sardegna per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.»

«A questo punto, la volontà espressa dell’assessore Roberto Frongia rappresenterebbe una novità rispetto alla dolosa indolenza di questo governo regionale che ha avallato sinora gli intenti procrastinatori del primo cittadino di Olbia – concludono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu – calpestando di fatto il diritto alla sicurezza di migliaia di persone che continuano a vivere nel terrore del ripetersi di un evento che ha segnato irrimediabilmente la storia della città.»

 

[bing_translator]

Sono stati approvati gli indirizzi per l’utilizzo delle risorse assegnate e per la rendicontazione delle spese (entro il 30 aprile 2020) relative al programma 2019 di sgombero della neve: ai Comuni montani è stato assegnato un importo complessivo di 500mila euro.

«Alla Direzione generale della Protezione civile dalle Amministrazioni comunali erano pervenute richieste di chiarimento sull’utilizzo delle risorse – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, delegato in materia di protezione civile -. Perciò, era indispensabile stabilire una procedura per la rendicontazione delle spese, ma anche precisi sistemi della verifica, che sarà realizzata con un’istruttoria della Protezione civile.»

Le spese ammissibili sono in particolare quelle per la manutenzione ordinaria ed il ripristino funzionale di attrezzature; i costi per il personale, abilitato ed utilizzato per le attività di spargimento del sale, e per la fornitura di servizi affidati a terzi; i rimborsi a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte nell’elenco regionale; altri costi diretti per l’acquisto di beni e servizi (carburante, cartellonistica, avvisi ecc.).

[bing_translator]

Carbosulcis e Tecnocasic hanno firmato l’intesa sinergica per l’attivazione di un programma di attività sull’economia circolare del rifiuto e degli scarti di lavorazione da carbone. Il primo banco di prova dell’accordo saranno le attività della discarica di Nuraxi Figus. La bonifica e la chiusura del sto avverrà ricorrendo all’utilizzo di un ammendante composto prodotto dai rifiuti “umidi” trattati dal Tecnocasic consentendo, da un lato, un’attività di rinaturalizzazione delle aree dismesse dell’ex miniera di carbone e, dall’altro, un importante risparmio di risorse pubbliche.

«Ma le attività in intesa tra le due società non si fermano qui – dice l’Amministratore di Carbosulcis Francesco Lippi -, anzi andranno ben oltre. Con l’aiuto dei tecnici, abbiamo potuto verificare le grandi opportunità di collaborazione ed abbiamo chiesto a Tecnocasic di diventare partner nel progetto di liscivazione del carbone Sulcis che abbiamo in corso con l’Università di Cagliari, finanziato dal centro regionale di programmazione.»

«Un’opportunità che abbiano colto con grande favore – replica l’Amministratore Tecnocasic Sandro Anedda -, che permetterà di sperimentare un prodotto unico che potrebbe avere grandi potenzialità di mercato che potrà nascere dalla miscela del nostro ammendante composto ed il fertilizzante frutto della liscivazione del carbone. Un ulteriore passo in avanti che si vuol fare, attraverso la ricerca, per l’effettivo completamento dei ciclo dei rifiuti.»

Dal percorso di chiusura della discarica si è potuto risalire alla puntuale conoscenza della composizione dei prodotti, uno ricco di sostanze azotate (compost) e l’altro ricco di sostanze umide (fertilizzante), tali da realizzare un connubio perfetto nella produzione di un prodotto con caratteristiche assimilabile a quelle di un terreno vegetale, oggi difficilmente reperibile sul mercato a costi contenuti.

L’iniziativa è tenuta a battesimo dai due assessori regionali competenti Anita Pili (Industria) e Gianni Lampis (Ambiente) che vedono in questa sperimentazione un giusto percorso di sinergia all’interno dell’istituzione regionale avente come obiettivo quello di mettere in moto processi di economia circolare nel campo dei rifiuti organici e dei rifiuti minerari derivanti dal processo di estrazione dal carbone.

«L’intesa raggiunta da Carbosulcis e Tecnocasic – dice Anita Pili – rappresenta un ottimo esempio del recupero di materia e di efficientamento energetico. Rilanciare l’industria sarda, significa innovare sensibilmente il modo di fare industria, accelerando i cicli produttivi a basse emissioni di carbonio. Abbiamo siti industriali di straordinaria importanza in cui è fondamentale garantire l’innovazione tecnologica e la protezione ambientale.»

«L’azione regionale in materia della gestione dei rifiuti è caratterizzata ai principi dell’economia circolare – afferma Gianni Lampis – e l’accordo si sposa perfettamente con essi, premettendo di utilizzare nella realizzazione di un’opera pubblica, un prodotto derivante dal recupero di rifiuti in luogo di terre da scavo. Questa è una delle azioni – conclude Gianni Lampis – che intendo promuovere per consentire l’impiego del compost prodotto in Sardegna nei lavori pubblici realizzati o finanziati da questa Amministrazione.»

[bing_translator]

«Le politiche ambientali possono rappresentare il fulcro di azioni concrete per creare gli sbocchi occupazionali di cui la Sardegna ha bisogno.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, questa mattina a Cagliari, nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei consulenti del lavoro, al quale ha partecipato anche la vicepresidente della Giunta, Alessandra Zedda.

«Se dovessimo replicare modelli di sviluppo già presenti in altri contesti nazionali o internazionali sicuramente ne usciremmo sconfitti – ha sottolineato Gianni Lampis -. Cosa può distinguerci da tutto il resto del mondo? Senza dubbio il patrimonio ambientale e paesaggistico, quello dei litorali ma anche quello delle zone interne, che può garantire flussi turistici dodici mesi all’anno e consentire di destagionalizzare la nostra offerta mitigando il grave fenomeno che vede emigrare 7mila sardi, molti dei quali giovani, ogni anno.»
«Il turismo ambientale, ecosostenibile – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – rappresenta una valvola di sfogo per la crisi occupazionale di questa terra”, mentre “le bonifiche nelle aree minerarie e industriali possono essere uno strumento per creare lavoro, perché hanno bisogno di adeguate professionalità, ma non sono la soluzione e vanno viste come una fase temporanea che porta al vero sviluppo.»

«Prima di pensare a ciò che il governo o gli imprenditori possono fare per la Sardegna – ha evidenziato Alessandra Zedda – pensiamo a ciò che c’è nella nostra Isola e a quello che possiamo trasformare in lavoro. Noi utilizziamo il nostro territorio e le nostre ricchezze solo per il 25 per cento. Noi vogliamo aggiungere l’altro 75 per cento per dare un futuro all’economia della Sardegna, che non può essere monocorde, legata solo all’industria di base, ma deve andare verso una crescita armoniosa grazie allo sfruttamento di tutto il suo patrimonio.»

La vicepresidente della Regione ha ricordato anche i provvedimenti messi in campo per l’occupazione: «Tirocini, voucher e bonus sono tre misure fondamentali che, portate avanti insieme, rappresentano una buona opportunità di investimento nel mondo del lavoro, dove i costi di produzione e di manodopera sono elevatissimi e abbatterli è uno dei nostri obiettivi». L’assessore Alessandra Zedda ha poi firmato con i rappresentanti dei consulenti del lavoro della Sardegna un protocollo d’intesa per il sostegno alle donne vittime di violenza: «Un documento importantissimo, che tradurremo in azioni mirate all’inserimento e al reinserimento lavorativo anche attraverso agevolazioni e incentivi alle imprese».

[bing_translator]

Guardare al futuro con un’attenzione alle giovani generazioni e alla sostenibilità con un obiettivo: superare le diseguaglianze. Che non sono solo in termini si di pil ma anche sociali, energetiche e in fatto di trasporti. Questi i temi affrontati nel corso dell’appuntamento “Sosteniamo il futuro” l’agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile promosso da Legacoop Sardegna. A rimarcare la necessità di lavorare e intervenire per superare le diseguaglianze è stato il presidente di Legacoop Claudio Atzori che ha posto l’accento anche sulla questione metano e metanizzazione. «E’ uno strumento che serve per abbassare le diseguaglianze». Il presidente di Legacoop ha rimarcato la necessità di “trovare soluzioni” al problema legato al fatto che «molti ragazzi non studiano e non lavorano». Per questo motivo e per superare le «diseguaglianze diventa importante l’agenda 2030». PosiIone condivisa anche da Pierluigi Stefanini, presidente di Asvis che, ricostruendo lo scenario nazionale, ha ricordato l’importanza della sostenibilità. Il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio de Pascale ha rimarcato il fatto che “in Sardegna serve industria”. E serve anche “un sistema dei trasporti efficiente e uno energetico”. Compreso il metano “e il sistema di collegamento con la dorsale”. Per Daniela Ducato di Edizero attenzione ai diritti delle donne “sottopagate rispetto agli uomini” ma elemento portante della green economy. Anna Maria del Zompo, Rettore dell’università di Cagliari ha parlato di pari opportunità “primo rettore donna dopo 400 anni” ma anche di sviluppo e crescita. E della necessità di partire dagli asili. A parlare su sviluppo sostenibile anche Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna. Antonello Cabras, presidente Fondazione di Sardegna ha parlato degli obiettivi da raggiungere.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis ha ricordato il traguardo raggiunto con la vertenza Eurallumina. Poi gli interventi di Michele Carrus, Riccardo Barbieri, Silvia Mongili, Annalisa Columbu e Don Marco Lai di Caritas Sardegna.