20 December, 2025
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«Sindaci e amministratori locali hanno un ruolo strategico nello sviluppo dell’intera Sardegna che va riconosciuto e da cui bisogna ripartire per il bene dell’Isola.»
Queste le dichiarazioni di Gianni Lampis, assessore regionale della difesa dell’Ambiente, che ha incontrato oggi i componenti dell’esecutivo dell’ANCI composto dal presidente Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, da Manuela Pintus sindaco di Arborea, Marco Lampis di Escalaplano, Francesco Mura di Nughedu Santa Vittoria e da Maura Crabu vicesindaco di Mandas.

L’assessore ha ricordato che le sue deleghe ricomprendono settori strategici nella vita amministrativa delle comunità locali: dal ruolo economico e sociale dell’agenzia Forestas a quello dei rifiuti, dal monitoraggio delle acque di balneazione nei Comuni costieri a cura di Arpa, ai rapporti con la Protezione civile regionale.

Il presidente Anci ha voluto rimarcare la necessità di applicare completamente la legge istitutiva di Forestas, in particolar modo nella parte relativa alle nuove forme di inquadramento del personale e quelle in cui si prevede la filiera produttiva del sughero e del legno, nonché la necessaria precisazione dei rapporti istituzionali tra Protezione civile regionale e sindaci. Questo consentirà in futuro una maggiore collaborazione fra le parti ed eviterà un inutile rimpallarsi delle responsabilità.

Alla fine dell’incontro, l’assessore Gianni Lampis ha comunicato che in occasione della prossima seduta di Giunta proporrà una delibera di proroga dei termini di avvio dei cantieri comunali finanziati con risorse provenienti dagli stanziamenti sull’incremento del patrimonio boschivo.

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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito stasera nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto la Giunta regionale. Tra i provvedimenti adottati, su proposta del presidente, l’approvazione degli indirizzi per lo svolgimento delle elezioni dei sindaci e dei consigli comunali dei Comuni della Sardegna.
Su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, sono state approvate le prescrizioni regionali antincendi relative alla Campagna 2017/2018, aggiornamento 2019. Nel documento sono descritte tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare innesco di incendi e a disciplinare l’uso del fuoco per l’intero anno solare. La dotazione di mezzi prevede, per questa stagione, tra l’altro, l’utilizzo di 11 elicotteri e 3 Canadair. Le prescrizioni approvate sono previste ed individuate dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

«Confermiamo anche quest’anno la dotazione del personale dell’Agenzia Forestas per accelerare e completare le operazioni di sfalcio nei territori comunali, nonché delle associazioni di protezione civile, del corpo forestale regionale e la disponibilità ad utilizzare le associazioni di volontariato presenti nei singoli Comuni» ha spiegato l’assessore. Un’ulteriore novità è rappresentata dal coinvolgimento di Abbanoa e Anas, rispettivamente per l’utilizzo degli idranti nel territorio e del personale per accelerare lo sfalcio nelle adiacenze dei tracciati stradali di pertinenza.
L’assessore Gianni Lampis ha portato in approvazione anche il provvedimento che permette al comune di Pula la prosecuzione degli importanti interventi per la messa in sicurezza dell’area archeologica di Nora.

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«La campagna antincendio ha avuto un’assoluta priorità nella mia personale agenda dallo stesso giorno in cui mi sono insediato in assessorato, anche perché chi ci ha preceduto non ci ha lasciato nessuna attività in lavorazione.»

Gianni Lampis, assessore regionale della difesa dell’Aambiente, risponde così alle critiche di parte dell’opposizione ed alle accuse di immobilismo sull’approntamento della campagna antincendio.

«Protezione civile, Corpo forestale di Vigilanza ambientale e Agenzia Forestas hanno già messo in moto le proprie strutture sugli adempimenti di competenza, tanto che la Giunta è pronta ad approvare le prescrizioni regionali antincendio – aggiunge Gianni Lampis -. Per quanto riguarda i mezzi aerei, già dal prossimo 15 maggio nelle basi elicotteristiche saranno dislocati i primi 5 mezzi che diventeranno 11 a partire al primo giugno. Così come la flotta dei canadair avrà base operativa nell’aeroporto militare di Alghero.»

«Assieme al presidente Christian Solinas abbiamo valutato il pesante fardello che la Giunta precedente ci ha lasciato. In particolare riguardo al personale e alla carenza di risorse umane -. Non vogliamo però perdere tempo in polemiche pretestuose, a differenza di chi ha governato male sino a ieri. Sentiamo, invece, il dovere di non lasciare ad altri la responsabilità delle soluzioni in questioni così delicate che stiamo già affrontando – conclude l’assessore regionale dell’Ambiente – e continueremo ad affrontare coinvolgendo le organizzazioni sindacali e lo stesso Consiglio regionale.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.

Diversi i provvedimenti approvati dall’esecutivo. Tra questi, la deliberazione proposta dall’assessore regionale del lavoro Alessandra Zedda, che dà il via libera al bilancio dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. «Si tratta di un provvedimento che consente, tra l’altro, di rendere spendibili immediatamente le risorse per realizzare numerosi interventi di politica attiva del lavoro e dare, quindi, risposte per contrastare disoccupazione e creare ulteriori opportunità di lavoro», ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda. La Giunta ha anche deliberato, dopo la relazione dell’assessore regionale della difesa dell’ambiente Gianni Lampis, di non sottoporre alla VIA, valutazione di impatto ambientale, la domanda di autorizzazione alla ricerca mineraria (Acque termali) presentata dal comune di Fordongianus. E’ stato approvato, inoltre, il provvedimento di autorizzazione inerente il bilancio preventivo 2019 dell’Agenzia conservatoria delle coste. 

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Esiste una tecnica contabile che rende il capitale naturale economicamente misurabile. Un valore monetario tangibile, reale. Secondo questi complessi calcoli l’Amp di Tavolara potrebbe valere un miliardo di euro. Ma il vero capitale naturale, quello intangibile, legato a un patrimonio unico di bellezze e alla loro salvaguardia, diventa non quantificabile. È possibile stabilire il valore economico della Gioconda o quantificare l’eventuale prezzo di una Pompei? La risposta è no. «La filosofia dell’Amp di Tavolara è che il capitale naturale nella sua unicità non ha prezzo», sottolinea Augusto Navone, direttore dell’Area Marina protetta. Nasce proprio applicando questo ragionamento al bene ambientale la missione dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, quella della salvaguardia di beni tanto più preziosi quanto legati a un criterio di quantificazione economica, che solo teoricamente è in grado di tracciarne il valore. Perché quello intrinseco, in realtà, non può corrispondere a un’unità di misura monetaria.

Sarà questo argomento affascinante e, in parte, complesso, il protagonista del convegno “Lo sviluppo territoriale sostenibile-Il capitale naturale e la gestione delle risorse ambientali. La contabilità ambientale dell’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo”, che si svolgerà venerdì 12 aprile, dalle 9,30, nell’aeroporto “Costa Smeralda”, aula magna “Robert F. Engle” del polo universitario di Olbia. L’apertura del convegno sarà dedicata proprio alla gestione di questo capitale naturale e delle straordinarie risorse ambientali dell’Amp di Tavolara. Tra i relatori Paolo Guidetti, professore ordinario all’Università di Nizza, che esporrà la sua relazione sul valore socio-ecologico della fauna ittica costiera e le potenzialità delle Aree marine protette. Tra gli interventi previsti anche quello di Riccardo Cattaneo Vietti, ordinario di Ecologia all’università di Genova; Paolo Vassallo, docente dell’università di Genova e Giovanna Spano dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo.

La seconda parte del convegno sarà dedicata specificamente alle relazioni tecniche sul valore economico e strategico della conservazione. Nel parterre dei relatori nomi che contano come quello di Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente. Insieme a lei, per trattare la parte con le relazioni tecniche sul valore economico e strategico della conservazione, ci saranno il docente di Economia dell’ateneo sassarese, Antonio Usai, con Federico Niccolini, professore di Organizzazione aziendale all’Università di Macerata. Interverrà anche Francesca Visintin, ricercatrice della società Eframe.  Il progetto di contabilità ambientale nasce proprio per dare valenza economica al capitale naturale (si pensi ai fondali di Tavolara e le biomasse che li popolano) e ai servizi ecosistemici, come i beni delle spiagge e in generale dei litorali costieri. Per fare un esempio, questo valore legato al turismo balneare nei tre Comuni consorziati (Olbia, Porto San Paolo e San Teodoro) equivarrebbe a circa 300 milioni di euro. I servizi ecosistemici comprenderebbero anche il turismo subacqueo e quello diportistico.

Alla tavola rotonda finale dedicata al tema dei beni ambientali e della crescita dei territori, moderata da Francesco Morandi, docente di Economia del turismo dell’università di Sassari, parteciperà anche il neo assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis.

Il Programma

Workshop

Lo sviluppo territoriale sostenibile
Il capitale naturale e la gestione delle risorse ambientali
La contabilità ambientale dell’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo

12 aprile 2019
ore 9.30
Polo Universitario di Olbia
Aula Magna “Robert F. Engle”

9.15 Registrazione partecipanti

9.30 Indirizzi di saluto (ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, AMP Tavolara PCC, comune di Olbia, Geasar)

9.45 I parte – le relazioni tecniche: la contabilità ambientale e i beni naturali. Le best practices

Moderatore: Antonio Usai

9.45 Augusto Navone, La contabilità ambientale il progetto del MATTM

10.00 Giovanna Spano, L’AMP di Tavolara e il valore dei beni naturali

10.15 Paolo Guidetti, Il valore socio-ecologico della fauna ittica costiera e le potenzialità delle AMP

10.30 Riccardo Cattaneo Vietti, La ricchezza e la complessità del coralligeno di Tavolara

10.45 Paolo Vassallo, Il Capitale naturale dell’AMP TPCC

11.00 Coffee break

11.15 II parte – le relazioni tecniche: il valore economico e strategico della conservazione

Moderatore: Augusto Navone

11.15 Federico Niccolini, Dimensioni socio economiche delle AMP e sviluppo sostenibile costiero

11.30 Sergio Bucci, Monitoraggio attività produttive e relativi volumi economici

11.45 Antonio Usai, La qualità della vita e i beni ambientali: i BES e la performance dei territori

12.00 Francesca Visintin, La contabilità economica – ambientale dell’Amp TPCC.

12.15 Maria Carmela Giarratano, Direttore Generale PNM ministero dell’Ambiente (MATTM)

12.30 III parte – Tavola rotonda: beni ambientali e crescita dei territori

Moderatore: Francesco Morandi

Partecipano: Sindaci Olbia, Loiri-Porto San Paolo, San Teodoro, La Maddalena, Santa Teresa, imprenditori e associazioni di categoria, presidente AMP TPCC e presidente Parco La Maddalena.

13.00 Conclusioni

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Accordo raggiunto, al termine del lungo vertice di ieri sera a Villa Devoto, a Cagliari, tra le forze politiche della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni dello scorso 24 febbraio, per l’elezione del presidente del Consiglio regionale e per il completamento della squadra di dodici assessori che affiancheranno il presidente Christian Solinas in questo avvio di legislatura.

Il nodo dell’elezione del presidente, carica alla quale fino a ieri c’erano due aspiranti, il leghista algherese Michele Pais ed il forzista di Sorso Antonello Peru, pare sia stato sciolto con l’investitura del primo, fortemente sostenuto dal partito di Matteo Salvini, rappresentato in Sardegna dal coordinatore regionale Eugenio Zoffili. La Lega, dunque, otterrà quanto rivendicato fin dall’inizio delle consultazioni, tre assessorati e la presidenza del Consiglio. Il primo assessore lo ha già espresso, Mario Nieddu, alla Sanità, gli altri due, uno dei quali sarà una donna, verranno annunciati unitamente agli altri cinque assessori, che verranno così distribuiti tra gli altri partiti della coalizione: uno al Partito Sardo d’Azione, che andrà ad aggiungersi a Gianni Chessa, già nominato nella riunione d’insediamento giovedì 4 aprile, al Turismo, Artigianato e Commercio; due ai Riformatori Sardi, uno dei quali dovrà essere donna; uno all’Udc di Giorgio Oppi e uno a Sardegna20Venti (una donna). I sacrificati per consentire alla Lega di ottenere tre assessorati oltre alla presidenza del Consiglio e ai Riformatori Sardi di ottenerne due, saranno i due partiti minori che hanno eletto un solo consigliere, Fortza Paris e Sardegna Civica, che secondo la distribuzione iniziale, avrebbero dovuto esprimere un assessore in “comproprietà”, due anni e mezzo a testa.

Gli altri assessori già in carica sono Alessandra Zedda e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, rispettivamente al Lavoro ed al Bilancio e Programmazione, e Gianni Lampis di Fratelli d’Italia all’Ambiente.

Salvo nuove sorprese, dunque, martedì 9 aprile, il presidente Christian Solinas dovrebbe annunciare in Aula i nominativi dei sette assessori mancati nel mosaico della sua Giunta ed il Consiglio dovrebbe eleggere alla presidenza Michele Pais, che nella terza votazione di giovedì scorso aveva ottenuto 20 voti (nelle prime due l’intera maggioranza aveva votato scheda bianca), contro i 16 voti ottenuti dal suo concorrente Antonello Peru.

  

 

Sì è insediato il nuovo Consiglio regionale, sotto la presidenza provvisoria di Giorgio Oppi, consigliere anziano. Dopo il giuramento del presidente Christian Solinas e di tutti i consiglieri, il neo governatore ha presentato la Giunta, provvisoria, composta da soli 5 assessori su 12, segno evidente dei problemi non ancora superati tra i partiti della coalizione che ha vinto le elezioni per la distribuzione delle deleghe.

I cinque nuovi assessori sono due consiglieri eletti, Alessandra Zedda, di Forza Italia e Gianni Chessa del Partito Sardo d’Azione, rispettivamente al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale e al Turismo, Artigianato e Commercio; e tre tecnici esterni al Consiglio: Giuseppe Fasolino di Forza Italia alla Programmazione, Bilancio e Assetto del territorio; Mario Nieddu della Lega all’Igiene e Sanità; Gianni Lampis, di Fratelli d’Italia, alla Difesa

Le altre deleghe assessoriali saranno mantenute temporaneamente dal presidente.

Il Consiglio regionale ha poi proceduto alle votazioni per l’elezione del presidente dell’Assemblea ma, in assenza di un accordo, le tre votazioni si sono rivelate inutili. Nella prima, si sono registrate ben 54 schede bianche e sei voti sparsi; nella seconda 51 schede bianche a 9 voti sparsi; nella terza, nella quale era prevista la maggioranza assoluta (31 voti su 60), si è registrata la conta tra i due candidati ancora in corsa per il centrodestra, Michele Pais della Lega ed Antonello Peru di Forza Italia (il consigliere eletto con il maggior numero di voti il 24 febbraio scorso e vicepresidente del Consiglio uscente), anche in questo caso senza risultato, in quanto il primo ha ottenuto 20 voti, il secondo 16.

A quel punto, il presidente provvisorio Giorgio Oppi ha chiuso i lavori e convocato l’Assemblea per martedì 9 aprile, alle 10.00.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219040440349867/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219040891281140/

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La commissione Governo del territorio, presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha approvato dopo una relazione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano il Piano regionale della Protezione civile per il rischio idraulico, idro geologico e meteo. La minoranza si è astenuta.

Nella sua relazione, l’assessore Donatella Spano ha sottolineato con soddisfazione che quello della Sardegna è il primo piano adottato in Italia e sarà adottato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile come testo-base per la preparazione della linee-guida destinate alle Regioni.

«Si tratta – ha aggiunto Donatella Spano – di un documento di pianificazione che definisce con puntualità le responsabilità istituzionali a seconda del livello degli eventi, indica con precisione i compiti di ciascuno, traccia un quadro completo delle diverse aree di criticità codificando un sistema di azioni collegate, che partono dagli avvisi per arrivare alla diffusione di informazioni che accompagneranno sia la gestione degli eventi che le possibili evoluzioni. Un ruolo centrale all’interno del nuovo sistema regionale – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – sarà assegnato alle attività di formazione rivolte ad operatori ed ai volontari anche attraverso esercitazioni pratiche, e di informazione e comunicazione destinata alle popolazioni.»

L’assessore, infine, ha ringraziato i Sindaci che, «in occasione delle emergenze hanno sempre mostrato grande capacità operativa», ricordando l’importanza dei Piani comunali che, in questi anni, hanno fatto registrare una crescita significativa: oggi, su 377 Comuni, solo 47 non hanno un piano di protezione civile.

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri Gian Mario Tendas e Giuseppe Meloni del Pd, Pierfranco Zanchetta di Cps e Gianni Lampis di Fdi.

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Il Consiglio regionale ieri sera ha approvato l’articolo 6 della legge di stabilità 2019. La seduta pomeridiana è ripresa con la votazione degli emendamenti all’art.6 della Legge di Stabilità 2019-2011. L’aula ha respinto, in rapida successione, tutti gli emendamenti soppressivi presentati dall’opposizione. Approvato invece l’emendamento n. 99 (Pinna e più) che stanzia 350mila euro per garantire alle coppie residenti in Sardegna l’accesso alle tecniche di procreazione assistita eterologa da effettuare presso strutture pubbliche nazionali ed internazionali. All’emendamento ha chiesto di apporre la propria firma anche il consigliere Augusto Cherchi (Pds). Si è poi passati all’esame dell’emendamento 530 emendato dal 581. Le due proposte destinano, a specifici capitoli di bilancio, le somme di 200mila euro per l’adroterapia e protonterapia e 150mila euro per l’assistenza a cittadini comunitari indigenti.

Il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, dopo aver annunciato il suo voto favorevole, ha ricordato il monito della Corte dei Conti sugli elevati tassi di scostamento della spesa farmaceutica. «La Sardegna ha la più alta spesa a livello nazionale. Nel primo semestre del 2018 risulta in ulteriore aumento. Mi chiedo: di cosa stiamo parlando?».

Ad Alessandra Zedda ha replicato l’assessore Luigi Arru. «I rilievi della Corte Conti si riferiscono alla spesa per i dispositivi ortopedici e cardiologici. Questo è un caso diverso. I conti della spesa farmaceutica sono migliorati. Siamo passati dall’ultimo al terzultimo posto. Abbiamo fatto una battaglia perché la Sardegna non può utilizzare i biosimilari. Stiamo cercando di governare il fenomeno». Messi in votazione gli emendamenti sono stati approvati.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento n.34 sul quale inizialmente il consigliere Augusto Cherchi (Pds) aveva espresso forti perplessità perché convinto si trattasse di un intervento per la proroga delle graduatorie concorsuali del sistema sanitario.

Il consigliere Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) ha chiarito la questione spiegando che la norma va a sanare la situazione dei lavoratori in utilizzo che prestano la loro opera al servizio di comuni e strutture sanitarie stabilendo una proroga al 2021, con impiego continuativo per 12 mesi e almeno 30 ore settimanali.

A favore anche il capogruppo del Pd Pietro Cocco: «Si tratta di circa 380 lavoratori in utilizzo per cui ogni anno si fanno provvedimenti ad hoc. Non c’entrano le graduatorie. Si tratta di porre regole certe per chi lavora da anni al servizio degli stessi enti». Dello stesso avviso Piero Comandini (Pd): «E’ un atto di giustizia per i lavoratori in utilizzo».

Augusto Cherchi si è scusato con l’aula e ha annunciato il suo voto favorevole. L’emendamento n. 34 è stato approvato all’unanimità.

Via libera anche al n. 158 (Zedda P. e più) che estende agli immobili esistenti la possibilità di interventi di ristrutturazione previsti per le zone agricole

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in votazione il testo dell’articolo 6che è stato approvato con 35 voti a favore e 14 contrari.

L’aula ha poi esaminato gli emendamenti aggiuntivi.

Disco verde, senza discussioni di merito, per l’emendamento n. 140 (Ruggeri- Pinna-Forma) che stanzia 100mila euro extra Lea per pazienti affetti da malattie rare.

Respinti invece  gli emendamenti n.192 e il 579 presentati dal gruppo di Forza Italia con i quali si chiedeva di introdurre i pagamenti con cadenza mensile per i pazienti con disturbi psichici e in condizioni di disagio. Alessandra Zedda (Forza Italia) ha chiesto all’assessore di trovare una soluzione.

A sostegno della collega Alessandra Zedda si sono schierati Edoardo Tocco (Forza Italia) firmatario dell’emendamento all’emendamento n. 579 e Oscar Cherchi: «Perché non è possibile prevedere erogazioni a cadenza mensile? Il problema del ritardo dei pagamenti sta diventando cronico».

Anche Francesco Agus (Campo Progressista) ha segnalato il problema: «Ho presentato un emendamento sugli stessi temi. Lo ritirerò ma mi accodo alla richiesta di una soluzione per governare il fenomeno ed evitare che famiglie e lavoratori vadano in sofferenza. Sui fondi finanziati con la legge 20 occorre una riflessione attenta».
Dello stesso tenore l’intervento di Roberto Desini (Pds): «Colgo l’occasione per fare una considerazione sulle leggi di settore. I comuni hanno problemi di carattere oggettivo. Il sistema non è adeguato alle esigenze degli utenti. I comuni si trovano spesso costretti ad anticipare i fondi».

Ai consiglieri ha replicato l’assessore Raffaele Paci: «Il tema è reale ma fa parte del problema più grande dell’efficienza della pubblica amministrazione. Non dipende dalla volontà dell’assessore. Mettere un pagamento mensile non fa altro che aggravare i problemi. L’idea è fare un pagamento  a marzo in un’unica soluzione per il trasferimento di tutte le risorse ai comuni. Si faccia un ordine del giorno in cui si da mandato all’esecutivo per favorire questo percorso».

Alessandra Zedda (Forza Italia) si è detta d’accordo con Paci. Messi in votazione i due emendamenti sono stati bocciati.

Via libera invece all’emendamento n. 582 (sostitutivo totale del 534) presentato dalla Giunta e finalizzato ad assicurare l’equilibrio del servizio sanitario regionale con la previsione di un transito di risorse liberate dalla riduzione del disavanzo nei bilanci delle Asl.

Approvato anche il n. 612 (sostitutivo totale del 10) sul quale ha espresso forti perplessità il consigliere del Pds Pier Mario Manca: «Stiamo dando 40mila euro ai dirigenti per il potenziamento delle loro competenze. Esiste un contratto nazionale con relative provvidenze a favore dei dirigenti. Stiamo andando a dare dei soldi senza capire la vera finalità. Mi si spieghi la ratio del provvedimento. E’ una questione di serietà. Se qualcuno mi dà delle spiegazioni lo voto».

A fianco di Pier Mario Manca si è schierato Oscar Cherchi (Forza Italia): «Chiedo al primo firmatario Cesare Moriconi di spiegare il senso della proposta – ha detto Augusto Cherchi – capiamo la necessità di un potenziamento delle capacità manageriali ma occorre verificare quale è il percorso individuato».

Cesare Moriconi (Pd) ha difeso la sua proposta. «La materia attiene alla qualità del servizio sanitario. Occorre intervenire per garantire professionalità e competenze. La cifra complessiva di 40mila euro è irrisoria. Si parla di qualità del servizio sanitario. Ritengo un dovere del Consiglio considerare questa esigenza».

D’accordo con Moriconi il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda: «Parliamo di dirigenti e di una cifra che in confronto a qualche altro intervento è bassa. Intervenire sulla formazione è doveroso».

E’ quindi intervenuto il presidente della Commissione Bilancio Franco Sabatini: «Si fa polemica sul nulla. Non è un compenso ai dirigenti ma si tratta di costituire un fondo dedicato alla formazione su cui riversare finanziamenti nazionali ed europei. Questa è al finalità».

Favorevole a un fondo per la formazione dei dirigenti anche il capogruppo di fratelli d’Italia Paolo Truzzu: «Occorre però scrivere meglio l’emendamento. Non spetta a noi indicare le modalità con cui scegliere le persone che debbono fare la formazione. Le scelte spettano alla struttura amministrativa. Sono d’accordo sul merito ma se non si scrive meglio non lo voto».

Contro l’emendamento si è espresso invece Luigi Crisponi (Riformatori):«Si interviene solo sulla formazione dei dirigenti e in un comparto che succhia oltre il 50% del bilancio regionale. Ci sono dipendenti regionali di serie A e di serie B».

Posto in votazione l’emendamento n. 612 è stato approvato con 28 sì e 17 no.

Approvato poi l’emendamento di sintesi degli emendamenti 57, 97 e 139 sull’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici nella sanità sarda. “Perplessità per i possibili ricorsi” sono state espresse dal consigliere Agus (Campo progressista). Anche l’on. Rossella Pinna (Pd) ha parlato del “rischio di impugnativa da parte del governo statale per invasione del campo legislativo, come già avvenuto con la legge della Valle d’Aosta”. Anche l’assessore Filippo Spanu ha confermato il rischio di impegnativa. Per il capogruppo del Pds, on. Roberto Desini, “ci sono responsabilità politiche che ci dobbiamo assumere insieme al rischio di impugnativa. E’ giusto salvaguardare le persone che hanno subito ingiustizie in questi anni”.

Per Forza Italia è intervenuto l’on. Marco Tedde che ha ribadito i rischi giuridici  dell’emendamento di sintesi, che è poi stato approvato.

Approvato l’emendamento 134 (Daniele Cocco) per mettere a disposizione dei Comuni le sedi dei medici di base non più utilizzate.

L’Aula ha discusso a lungo sull’emendamento 285 (Truzzu) sul fenomeno del randagismo nelle campagne del Medio Campidano, sulla loro sterilizzazione e più in generale sul problema delle centinaia di cani che si trovano nei canili municipali sardi, a carico totale sulla collettività. Per l’on. Emilio Usula “si può sostenere questa norma, visto che è un progetto sperimentale che potrà essere esteso poi in tutta la Sardegna”. L’on. Sabatini ha ribadito che “nel prossimo triennio ci sono 9 milioni per i Comuni sardi per questo intervento, nell’articolo 6 al comma 21 e al 22: sono denari destinati alla lotta al randagismo e alla sperimentazione.  E abbiamo stanziato anche 300 mila euro per le associazioni che si occupano del problema. Mi sembra francamente che questa discussione sia inutile”. L’emendamento 285 è stato respinto.

Approvato l’emendamento 575 (Pinna e più): 100 mila euro a favore delle cure delle persone colpite dalla Sindrome di Lynch. L’on. Lorenzo Cozzolino ha precisato che in Sardegna ci sono circa 100 pazienti con questa forma tumorale ed ha aggiunto: “Centomila euro per la prevenzione mi sembrano pochi”.

Ok anche agli emendamenti 28 (Tendas – associazioni della terza età), 29 (Tendas – contributo locali per organizzazioni che si occupano di indigenti), 52 (Congiu – centri antiviolenza), 206 (A. Zedda e Sabatini – reddito di libertà per le donne vittime di violenza).

Approvato l’emendamento 26 (Forma e Deriu) che prevede un rimborso per gli esami prevaccinali per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria a rischio di reazioni indesiderate. Per l’on. Roberto Deriu “è necessario togliere ogni alibi alla propaganda antivaccinista”. Contrario l’on. Franco Sabatini: “C’è un capitolo apposito per questa funzione”. L’emendamento 44 è stato comunque approvato.

L’Aula ha detto sì anche all’emendamento 69 (Busia) che finanzia le attività dei centri ai quali si rivolgono gli autori di violenza di genere. Sull’emendamento 205 (A. Zedda e Sabatini) dedicato alle prestazioni sanitarie fornite dalle strutture private accreditate l’Aula ha deciso di sospendere temporaneamente la discussione, anche su richiesta dell’assessore Paci e passare agli altri emendamenti.

Approvato anche il 207 (A. Zedda – interventi a favore dell’inserimento lavorativo dei disabili) e poi il 590 e 250  (Crisponi – fondo regionale autosufficienza), 508 (Agus – 50mila euro per interventi sociali per il quartiere Sant’Elia), il 536 (Agus – sulla figura e il ruolo dei biologi nella sanità pubblica sarda) ed il 600 (D. Cocco – sostegno alle organizzazioni di genitori di soggetti autistici).

Il Consiglio ha approvato l’emendamento orale all’emendamento 536, presentato del consigliere Francesco Agus (Campo Progressista) e sostenuto anche dal consigliere del Pd, Roberto Deriu: “Le risorse al capitolo Sc 05.001 sono integrate di euro 20mila al fine di consentire alle Aziende sanitarie della Sardegna la ricognizione delle figure professionali compatibili con l’applicazione del DL 75 del 2017. A questo scopo le aziende in base alle loro attuali e comprovate esigenze strutturali e organizzative, sono autorizzate a istituire nuovi posti in dotazione organica corrispondenti alla figura del collaboratore professionale biologo”.

Il Consiglio ha approvato gli emendamenti 537 della Giunta regionale (aggiunge al comma 32 il 32bis che per le stesse finalità della legge regionale 13.04.2017 n.5 è autorizzato la spesa di euro 7.439.023,22) e 556 presentato dal consigliere del Pd Roberto Deriu (contributo di 50mila euro a favore della Lega italiana per la lotta contro l’Aids per sostenere campagne di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto della diffusione della malattia). L’Aula ha anche approvato l’emendamento 564 (Deriu e più) che stanzia 5 milioni a favore delle associazioni onlus e cooperative sociali convenzionate con il servizio di emergenza-urgenza 118. Il testo originariamente era stato proposto con un contributo di 6 milioni, ma è stato emendato oralmente dal presidente della Terza Commissione, Franco Sabatini, ma con l’impegno assunto dall’intero Consiglio regionale, su proposta del consigliere Augusto Cherchi, di trovare le ulteriori risorse nel prossimo esercizio finanziario. I gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito dei sardi, Art. 1 – Sinistra per la democrazia e il progresso, i Riformatori sardi, Psd’Az-La Base, Cristiano popolari socialisti e Fratelli d’Italia hanno accolto l’emendamento e l’hanno sottoscritto, sottolineando l’importanza del lavoro quotidiano svolto per tutti i cittadini sardi dai volontari, fondamentali per il sistema dell’emergenza-urgenza.

L’Aula ha invece bocciato l’emendamento 565 che prevedeva un sostegno economico di 150mila euro alla Fondazione Marreri onlus che si occupa dei pazienti affetti da autismo (19 voti favorevoli e 23 contrari). L’emendamento era stato fatto proprio dai Riformatori sardi, dopo che il proponente, Roberto Deriu (Pd), l’aveva ritirato in seguito alle rassicurazioni avute dall’assessore Luigi Arru. L’esponente della Giunta ha garantito che affronterà la situazione dopo l’approvazione della Finanziaria. Crisponi e Dedoni (Riformatori), Coinu, Tocco (FI), Busia (Misto) hanno sottolineato la necessità di sostenere le associazioni e le Fondazioni che offrono sostegno ai pazienti affetti da autismo e alle loro famiglie, che vivono spesso in solitudine il dramma della malattia che colpisce i propri cari.

Il Consiglio ha approvato poi l’emendamento 567 (Deriu e più) che autorizza un contributo di 85mila euro per il 2019 a favore della Conferenza episcopale sarda per il miglioramento delle sicurezza degli edifici di culto di propria competenza.

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Il Consiglio regionale ha approvato gli articoli 5 e 5 bis della legge di stabilità 2019-2021. La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con la discussione dell’art. 5 della legge di stabilità 2019 e degli emendamenti collegati.

Aprendo la discussione generale, il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha affermato che dall’articolo emerge in modo prepotente la verità della finanziaria, cioè che la Giunta non ha capito le vere esigenze dei sardi ed ha una visione accademica della realtà sarda. Una visione tecnocratica lontana dalle persone, in altre parole, che non indica prospettive future, non ha attenzione per le imprese, non semplifica la burocrazia, non incide sugli sprechi e relega il turismo in un ruolo marginale mortificando una delle più autentiche vocazioni della Regione.

Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco ha osservato che quando si parla di politiche di sostegno alle attività economiche è necessario avere una visione di lungo periodo non appiattita sulla gestione delle emergenze tanto più che questa è l’ultima finanziaria della legislatura ed occorreva sfruttare l’opportunità di lasciare un segno positivo. Al contrario, ha aggiunto, l’economia regionale è stata lasciata nella sua sofferenza, dall’agricoltura al turismo, dai trasporti, dall’artigianato dove la Giunta non ha inciso nonostante il buon lavoro della commissione speciale, confermando complessivamente la volontà di trascurare il problema della crescita della Sardegna.

Sempre per Forza Italia il capogruppo Alessandra Zedda ha sostenuto che turismo vuol dire trasporti e pianificazione paesaggistica e sotto questo profilo l’esecutivo ha lasciato la Sardegna ferma al palo. Insufficienti, ha proseguito, anche le azioni sul lavoro nonostante i grandi investimenti sulla nuova Agenzia Aspal ed inoltre, sulla programmazione territoriale, l’incidenza delle azioni locali è stata molto bassa riducendo gli impatti positivi sul territori.

Al termine degli interventi il Consiglio ha approvato l’articolo 5 il cui contenuto è stato modificato dai seguenti emendamenti: 18 (Sabatini) – 1.5 milioni per la prevenzione della tracimazione dei corsi d’acqua limitrofi allo stagno di Santa Gilla; 605 (Sabatini) – variazione delle coperture del provvedimento precedente; 33 (Sabatini) – 8 milioni nelle annualità 2019-2021 per i “cantieri verdi”; 548 (Giunta) – 5 milioni per l’integrazione del bando sui “progetti di filiera”; 38 (Pizzuto) – 80.000 a favore dell’Agenzia Agris per progetti agricoli di rotazione “cereale-leguminosa”; 46 (Forma) – 100.000 a favore dell’Agenzia Laore per la promozione delle produzioni lattiero-casearie ovine; 289 (Rubiu) 50.000 a favore del Comune di Iglesias per la rievocazione della Sortilla; 547 (Giunta) – 5 milioni per gli investimenti dei Comuni sul miglioramento della viabilità rurale; 588 (Congiu) – 3 milioni per l’inclusione dei Comuni non svantaggiati nei progetti ammissibili per il miglioramento della viabilità rurale; 1 (Moriconi) – 20.000 per il contratto di rete in agricoltura per le produzioni collegate alle intolleranze alimentari; 5 (Dessì) – 10.000 per la rete di imprese Visit Sulcis; 78 (Lotto) – inserimento dei lavoratori Aras in una apposita lista gestita da Aspal per l’affidamento di progetti in materia di selezione genetica degli ovini, aggiornamento banche dati zootecniche e formazione degli allevatori; 607 (Congiu) per l’inserimento di 36 lavoratori inizialmente esclusi nelle misure a favore degli ex lavoratori del polo di Ottana; 604 (Sabatini) – per l’inserimento dei lavoratori Aras nei piani di tutela della salute animale in collaborazione con Ats e Izs; 165 (Sabatini) – 100.000 per la realizzazione di un progetto sperimentale di una struttura zootecnica nel comune di Luogosanto; 166 (Sabatini) – 100.000 per la realizzazione di un progetto di agricoltura sociale nel comune di Tempio; 167 (Sabatini) – 200.000 all’Unione dei Comuni Alta Gallura per la riqualificazione del mattatoio sovra-comunale di Aggius e la realizzazione di un centro di controllo della filiera del bovino e dell’agro-alimentare; 562 (Deriu) – 500.000 complessive nelle annualità 2019-2020 per un programma sperimentale di indagine sui giovani Neet con particolare riferimento alle zone interne.

Il presidente Ganau ha messo in discussione e poi al voto l’articolo 5 bis e gli emendamenti, sui quali si sono pronunciati l’assessore Raffaele Paci e la commissione Bilancio con il presidente Franco Sabatini.

Approvati gli emendamenti 580, 163 (Cocco, 27 milioni di euro per le azioni di sostegno al settore artigiano sardo). Approvato poi l’emendamento di sintesi 587 a firma dell’on. Congiu (Pds), con 2 milioni di euro per sostenere il passaggio generazionale del mondo artigiano. 

Su questo è intervenuto l’on. Roberto Deriu (Pd), presidente della commissione speciale che nei mesi scorsi ha audito le organizzazioni di categoria sul tema della crisi del commercio e dell’artigianato in Sardegna. Roberto Deriu ha parlato di “vicinanza concreta al comparto” e ha ringraziato tutti i componenti della commissione speciale per il lavoro di indagine svolto. Si è associato anche il vice Gianni Lampis (Fdi).

Approvati anche gli emendamenti tecnici 594, 168 (piano Sulcis) e 520.

L’Aula è passato all’esame dell’articolo 6 e dei relativi emendamenti, con i pareri di rito.

L’on. Roberto Desini (Pds) ha chiesto preliminarmente al presidente del Consiglio di far intervenire l’assessore Arru per riferire all’Aula sulla situazione del Policlinico di Sassari. Anche l’on. Gianfranco Cherchi (Pds) è intervenuto per chiedere all’assessore alla Sanità lumi sull’attuazione della riforma sanitaria e «sugli atti adottati da direttori generali che fanno riferimento a una rete ospedaliera non votata dal Consiglio ma dalla Giunta. Lei non può esautorare il Consiglio dalle sue prerogative».

Il presidente Gianfranco Ganau ha detto che la richiesta di audizione dell’assessore Luigi Arru durante la manovra finanziaria non può essere considerata ammissibile ma la capogruppo di Forza Italia, on. Alessandra Zedda, ha reiterato la richiesta. E’ poi intervenuto l’assessore Luigi Arru (come sua prerogativa in qualunque momento ai sensi del Regolamento) e ha detto sul Policlinico di Sassari: «La Regione non c’entra nulla e va chiarito. Ma c’è in corso una procedura fallimentare per soddisfare i creditori: non riesco a capire cosa dovremmo fare noi se non mantenere il nostro budget. E’ una partita molto complessa in mano al giudice».

Dopo l’intervento dell’assessore della Sanità ha preso la parola l’onorevole Roberto Desini (Pds) che ha attaccato con veemenza l’operato dell’assessore Luigi Arru, chiedendone a più riprese le dimissioni dall’incarico. «Non  vedo l’ora che arrivi febbraio – ha tuonato il consigliere della maggioranza – per liberare la sanità dall’assessore Arru che proprio in queste ore è smentito dalla Conte dei Conti sulla spesa sanitaria». Roberto Desini ha lamentato le lungaggini delle liste d’attesa, la spesa farmaceutica fuori controllo, la chiusura delle guardie mediche, il continuo ricorso alle agenzie interinali e il blocco del turnover». «Le consegno simbolicamente un asinello – ha concluso il consigliere Pds – perché lei lasci quest’Aula a caddu e s’ainu».

Francesco Agus (Misto – Cp) ha invitato, invece, glia assessori Luigi Arru e Raffaele Paci a promuovere un emendamento orale per consentire la stabilizzazione dei biologi che hanno prestato servizio nelle Asl, alla luce della inapplicabilità del decreto 75/2017 e della dichiarata inammissibilità di un emendamento proposto in accorso con la Giunta.

Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp) è intervenuto per prendere le distanze dalle parole utilizzate, nel corso del suo intervento, dal  consigliere Roberto Desini all’indirizzo dell’assessore Luigi Arru, seguito dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco che ha criticato duramente il collega del Pds («ha oltrepassato il limite») ed ha invitato il presidente del Consiglio a censurare “certo tipo di interventi che sono inaccettabili”.

L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, è intervenuto in qualità di vice presidente dell’esecutivo regionale per manifestare solidarietà all’assessore Luigi Arru mentre il capogruppo Pds, Gianfranco Congiu, ha invitato l’Aula e l’assessore Luigi Arru a concentrarsi sulla sostanza delle critiche che gli esponenti del Partito dei sardi muovono all’indirizzo del responsabile della sanità. «Vogliamo chiarezza e risposte – ha concluso il capogruppo di maggioranza – sugli atti che vengono posti in essere dal manager Ats,  in contrasto con il piano di riordino della rete ospedaliera e sulla vicenda del Policlinico di Sassari».

Il vice capogruppo Fi, Marco Tedde, ha parlato di “fallimento della maggioranza, non solo in riferimento alle questioni della sanità” ed ha ricordato le critiche rivolte al presidente della Giunta da parte dell’ex assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, in ordine alle nomine dei dirigenti ed “alle selezioni vinte dal alcuni capi gabinetto”. Marco Tedde ha concluso lamentando pesanti penalizzazione per il Nord ovest dell’Isola in materia di sanità “anche per gli effetti negativi di una riforma che si interpreta per gli amici e si applica per i nemici”.

Dopo una breve sospensione dei lavori l’Aula non ha approvato, con successive e distinte votazioni, gli emendamenti n. 361, 398, e 335 sul quale aveva preso la parola la capogruppo di Fi, Alessandra Zedda, che aveva ricordato la recente sentenza della Corte dei Conti che – a suo giudizio -certifica il fallimento della gestione della sanità sarda.