27 April, 2024
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Il Consiglio comunale di Portoscuso ha espresso un parere di massima favorevole sul progetto Biofuel. Lo ha fatto con delibera ufficiale approvata a maggioranza lo scorso 2 febbraio. Con la delibera, il Consiglio comunale ha dato mandato al sindaco Giorgio Alimonda e alla Giunta, «di continuare ad impegnarsi per tale importante iniziativa di sviluppo, impegnandosi a divulgare alla cittadinanza tutte le informazioni in nostro possesso».

«Si riserva – prosegue la delibera del Consiglio comunale di Portoscuso – di valutare attentamente il progetto e la valutazione di impatto ambientale, oltre le implicazioni socio economiche con il coinvolgimento dei disoccupati e delle imprese locali, per esprimere un compiuto parere di merito a tale iniziativa non appena verrà presentato agli uffici del Comune il progetto tecnico relativo».

Sull’andamento del dibattito in Consiglio comunale, è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci che in una nota ha affermato che «il referendum cittadino proposto dall’opposizione consiliare di Portoscuso sulla realizzazione di un impianto di Biofuel nell’area industriale di Portovesme è la scelta più logica, l’unica strada percorribile per stabilire se realmente i cittadini di Portoscuso desiderano l’insediamento di questa nuova attività. Pur nel pieno rispetto dell’Ordine del giorno votato dalla maggioranza, con il quale si apre la strada alla discussione sull’opera, occorre sottolineare che senza il coinvolgimento democratico della popolazione si corre il rischio di fare spazio a una decisione calata dall’alto».

Porticciolo e Municipio di Portoscuso

 

Sono stati consegnati ieri mattina nella Chiesa di Gesù Divino Operaio, agli operatori della Caritas Diocesana, i giocattoli donati da tanti cittadini solidali a favore dei bambini poveri del territorio nell’ambito dell’iniziativa della segretaria sindacale FSM-CISL. Hanno partecipato in tanti all’iniziativa di grande solidarietà, durata due settimane: Rino Barca, Enea Pilloni, Massimo Cara, Claudia Mariani, Giuseppe Puddu, Franco Sanna, Gianluca Caria, Katiuscia Solinas, Cristina Bullegas, Remo Fantin, Simona Pabis, Marco Pisu, il delegato e responsabile della Caritas Giovanni Busia, Elio Acca, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’assessore dei servizi sociali Maria Marongiu, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, il consigliere regionale Ignazio Locci, la responsabile cittadina di Sel Laura Pilloni, il responsabile della Pastorale per il lavoro Don Salvatore Benizzi, il responsabile cittadino delle Caritas Don Giulio Demontis, il parroco di Gesù Divino Operaio, Don Giampaolo Cincotti, i lavoratori Meridiana che hanno spedito 1.200 giocattoli che uniti a quelli già raccolti permetteranno di accontentare gran parte dei bimbi poveri dell’intero territorio.

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E’ stato presentato sabato sera, nella sala della vecchia tonnara, il calendario “Cartoline da Portoscuso”, servizio fotografico dal vivo tra le bellezze di Portoscuso con la modella internazionale “Francesca Ruocco e la fotocronaca di Demo Mura”, organizzato dal comune di Portoscuso e dal Consorzio Fieristico Sulcitano, nell’ambito della Fiera dell’agroalimentare – artigianato – turismo – industria 2014.

La serata, alla presenza del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, e dell’assessore dei Lavori Pubblici, Turismo, Spettacolo e manifestazioni Culturali, Attilio Sanna, si è aperta con la presentazione del calendario da parte dei due autori, Francesca Ruocco e Demo Mura. Ogni mese dell’anno 2015 è stato fissato con una fotografia della splendida modella scattata nei vari siti del paese. L’iniziativa ha uno scopo sociale, considerato che l’intero ricavato delle vendite, verrà destinato in beneficenza. Le prime copie sono state vendute nell’occasione ma la vendita proseguirà nelle prossime settimane.

La seconda parte della serata, ha visto protagonista assoluto Demo Mura che ha presentato un mix dei suoi ultimi spettacoli, che ha coinvolto diversi personaggi dell’attualità politica e sociale, con particolare attenzione agli ultimi vescovi, al presidente del Consiglio Matteo Renzi e all’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Demo Mura ha annunciato che tornerà nel Sulcis, a Carbonia, alla vigilia di Natale, nell’ambito della rassegna natalizia organizzata dallo stesso Consorzio Fieristisco Sulcitano presieduto da Mauro De Sanctis.

La terza e conclusiva parte, è stata dedicata all’arte culinaria, con la degustazione di alcuni piatti preparati da Giancarlo Casciu.

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I lavoratori Meridiana hanno incontrato questo pomeriggio i lavoratori ex Alcoa nel presidio di Portovesme. La nutrita delegazione di lavoratori della compagnia aerea che da alcuni giorni stanno marciando in tutte le province della Sardegna per tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla loro durissima vertenza (Meridiana ha annunciato 1.634 esuberi!), sotto il motto di UNICA (come unica vertenza che coinvolge tutte le situazioni di crisi presenti nell’Isola), ha raggiunto Portovesme poco prima delle 15.00, dove ad accoglierla ha trovato una delegazione dei lavoratori ex Alcoa ed una del comitato dei sindaci del Sulcis in marcia per il lavoro: Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso; Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias; Angioletto Deidda, sindaco di Domusnovas; Franco Porcu, sindaco di Villamassargia; Antonio Vigo, sindaco di Calasetta; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco.

Dopo una breve manifestazione sulla sede stradale, davanti allo stabilimento ex Alcoa, il trasferimento all’interno del presidio, dove i lavoratori Meridiana hanno trovato il rinfresco preparato dai colleghi dell’ex Alcoa. Da Portovesme i lavoratori Meridiana si sono trasferiti a Iglesias, per un incontro al Centro Culturale di Via Cattaneo. E’ previsto poi il trasferimento ad Arborea, per una manifestazione di solidarietà nei confronti di un’azienda agraria in crisi, i cui titolari rischiano di perdere la loro proprietà per difficoltà economiche ed una pendenza nei confronti di Equitalia.

Domani la marcia dei lavoratori Meridiana raggiungerà Cagliari, in Via Roma, sotto il Palazzo del Consiglio regionale, mentre a Olbia, alle 10.30, è in programma un momento di preghiera e di riflessione presso la Cappella dell’Aeroporto Costa Smeralda, con mons. Sebastiano Sanguinetti, vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias. I lavoratori rientreranno a Olbia in giornata.

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Nuovo significativo passo avanti verso la riapertura ed il rilancio produttivo dello stabilimento #Eurallumina di Portovesme.

Ieri sera, il Consiglio comunale di Portoscuso, all’unanimità, 16 voti a favore su 16 presenti, ha dato mandato al sindaco, Giorgio Alimonda, di firmare l’accordo di programma per la ripresa produttiva di #Eurallumina.

L’assemblea civica ha esaminato la concreta proposta pervenuta da Eurallumina riguardante la ripresa della produzione di allumina. Il dibattito, protrattosi per 4 ore, è iniziato a seguito della relazione della Giunta comunale, esposta dal vice sindaco, dott. Ignazio Atzori, durante il quale si sono susseguiti gli interventi e le richieste di chiarimento dei rappresentanti dell’opposizione  e della maggioranza, a cui hanno replicato i rappresentati della Giunta, supportata dai tecnici del Comune che si occupano dei temi  trattati, nello specifico la rimessa in esercizio del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazione e la realizzazione della caldaia di cogenerazione per la produzione di energia termica.

Al termine degli interventi, il Consiglio comunale è stato sospeso per l’elaborazione del dispositivo della delibera che è stata votata al rientro in aula.

«All’unanimità il consiglio Comunale di Portoscuso , con 16 voti a favore su 16 presenti, ha dato mandato al Sindaco di firmare l’ accordo di programma per la ripresa produttiva di Eurallumina», il mandato è vincolato affinché, all’interno dell’accordo, siano comprese richieste imprescindibili, ovvero che si agisca nel rispetto delle norme e prescrizioni a tutela della salute e dell’ambiente  e delle ricadute di carattere sociale per la comunità locale.

La seduta del Consiglio comunale è stata seguita da numerosi lavoratori e lavoratrici Eurallumina, con le loro tute verdi ed i loro caschi, insieme ai loro familiari, che hanno gremito la sala consiliare, oltre la sua capienza, con compostezza e con grande rispetto dell’assise che li ospitava. Tra loro, anche le lavoratrici della mensa consortile appena licenziate, degli appalti e di altre realtà produttive del nucleo industriale, che hanno atteso con trepidazione l’esito, poi risultato positivo ma non in partenza scontato, del voto del Consiglio comunale.

Un atto di cortesia molto apprezzato dai lavoratori, è stato quello di aver dato la possibilità ad un rappresentante della RSU di intervenire e di poter fornire alcune precisazioni  sulle questioni inerenti la vertenza ed il piano industriale già noto alle organizzazioni sindacali ed agli addetti ai lavori.

La RSU, le lavoratrici e i lavoratori #Eurallumina, in una nota, ribadiscono  l’importanza dei temi che sono stati esposti riguardanti la ripresa del “LAVORO” dei 500 tra  lavoratrici e lavoratori diretti, del sistema degli appalti e dell’indotto, che coinvolge fornitori e servizi del sistema industriale, non solo territoriale ma regionale e nazionale, che comporterebbe la ripartenza del “primo anello della filiera dell’alluminio”;  le rilevanti ricadute occupazionali e sociali, che il via libera  ad ingenti investimenti già garantiti darebbe a tutto il territorio, che in questi anni ha registrato il progressivo abbandono, chiusura o sospensione, delle attività produttive e la conseguente cancellazione di servizi essenziali per il cittadino (Sanità e Giustizia), incrementando il già da sempre nutrito esercito di disoccupati, obbligando migliaia di lavoratori e le loro famiglie a subire la necessità di dover far ricorso agli ammortizzatori sociali (nella gran parte dei casi erogati con inaccettabile ritardo) e oggi a seguito delle varie riforme senza più coperture, impoverendo ed aggravando ulteriormente la situazione del Sulcis, attestandolo tra le province più povere d’Italia;

da sempre consapevoli e certi che le possibilità di ripresa del territorio si basano sul consolidamento delle produzioni industriali che possono avere mercato e futuro, insieme a tutti gli altri settori (Turismo, Agro-Alimentare, Commercio, Artigianato) che, purtroppo, hanno avuto sviluppo marginale  e che devono avere la giusta attenzione e sostegno, certi che convivere nel rispetto delle leggi e degli interessi comuni (Ambiente, Salute e Lavoro) sia un obiettivo perseguibile e realizzabile e che le lavoratrici ed i lavoratori E#urallumina in questi anni di lotta e sacrifici, senza mai cedere alla rassegnazione e alle avversità  sempre  nuove e superate con determinazione  in questa difficile vertenza, hanno sempre posto al vertice delle loro rivendicazioni.

Le lavoratrici e i lavoratori Eurallumina, infine, con grande rispetto delle istituzioni locali e le comunità da esse rappresentate, delle garanzie che a livello tecnico-scientifico-giuridico, queste giustamente pretendono, insieme alla giusta ripartizione  di oneri e benefici, auspicano che dopo la disponibilità data dall’Amministrazione comunale di Portoscuso nella sua interezza, Giunta e Consiglio, che segue quella degli altri enti coinvolti, sia valutata in tempi rapidi altrettanto positivamente in sede di #ministero dell’Ambiente, che convochi le parti per la sottoscrizione dell’accordo definitivo (atto indispensabile per poter procedere al dissequestro del sito dalla Magistratura) e possa dare il via al percorso già tracciato e programmato del progetto industriale di riavvio delle produzioni.

Si è spento ieri #Nicolino Sanna, il nonnino di Portoscuso. Aveva festeggiato i 100 anni il 1/02/2013, circondato dall’amore dei familiari e dall’affetto di un’intera comunità, con una cerimonia nella chiesetta di Sant’Antonio ed un ricevimento nei locali della vecchia tonnara “Su Pranu”, al termine del quale aveva cantato alcune canzoni in sardo.

Per ricordare quello che è stato un uomo esemplare per la famiglia e per quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne le qualità professionali ed umane, riportiamo il testo integrale dell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, il n° 255 del 16 febbraio 2013, a firma di Ernesto Valdés.

Nicolino Sanna, nato a Portoscuso il 1° febbraio del 1913 ha festeggiato nei locali della tonnara “Su Pranu” cento primavere e così salgono di numero i centenari a Portoscuso. I suoi familiari hanno organizzato una grande festa in onore del nostro caro concittadino conosciuto da tutti per essere anche sempre presente a dare il suo contributo nelle manifestazioni dei gruppi cambattentistici. Per l’occasione, una solenne celebrazione ha dato il via alla giornata di festa tenutasi nella splendida cornice della chiesetta all’interno dell’arsenale e presieduta dal parroco don Antonio Carta.

Il sindaco, Giorgio Alimonda, ha portato il saluto del paese ma ha altresì ricordato la nobile figura da combattente di Nicolino, esempio di rettitudine morale nella famiglia, nella professione e nella vita in generale. Al termine del discorso gli è stata consegnata una targa-ricordo da parte dell’Amministrazione comunale, segno di riconoscenza per la sua vita militare e civile trascorsa con laboriosità, dignità ed onestà. Erano presenti tutte le associazioni culturali e di volontariato, le associazioni dei minatori ed il coro polifonico che ha regalato stupende emozioni con brani rigorosamente sardi e diverse sezioni di Marinai d’Italia per onorare e festeggiare il nostro beneamato, circondato dall’affetto dei figli Maria Rosa, Demetrio e Antonella, i generi Vito e Bruno, i nipoti, gli amici e tutti quanti gli vogliono bene.

L’intensa partecipazione, la vicinanza di parenti, amici e paesani, stretti affettuosamente a Nicolino a conferma della grande stima e sincero affetto, ha commosso tutti. Maria Rosa, a nome della famiglia Sanna, ha ringraziato infinitamente tutti per la calorosa e convinta partecipazione e per aver reso straordinario un giorno ancora più speciale e sicuramente indimenticabile.

Alla fine della celebrazione, per ringraziare i presenti è stato offerto un ricco buffet che spaziava dagli antipasti ai dolci, fino alla mega torta. Nulla è stato dimenticato, nemmeno l’allegria del gruppo folk che ha intonato per tutta la serata i tradizionali canti portoscusesi.

Nicolino si è forgiato attraverso il lavoro, l’educazione invece è arrivata dai nobili esempi trasmessi dalla famiglia. Ha imparato per gradi, una tappa dopo l’altra, durante la difesa dei confini della Patria, per ben nove durissimi anni. Una vita di lavoro e di amore per la famiglia e il suo paese, dalla quale si allontanò solo per compiere il suo dovere di soldato.

Era il 10 settembre del 1933 quando fu arruolato per la ferma di ventotto mesi. Dal 10 gennaio 1936 (fine ferma) venne trattenuto alle armi sino al 10 febbraio 1937 per l’occupazione dell’Africa Orientale Italiana.

Il 4 settembre del 1939 fu richiamato alle armi per i noti eventi bellici e per combattere una guerra che ha sempre ritenuto ingiusta. Imbarcato in diversi mezzi navali, Nicolino fu impegnato in operazioni di protezione del traffico del #Mediterraneo e di difesa mobile, impiegato nei treni armati della Marina Militare.

Nel 1943, dopo l’armistizio, le truppe tedesche misero in esecuzione il piano che prevedeva “arresto esercito” e successiva deportazione. Molti ufficiali e soldati riuscirono a fuggire nelle montagne e diventare partigiani. La #Marina Militare cercò di portare la flotta nei porti alleati per sottrarla alla rappresaglia tedesca e salvare il personale dipendente. L’informazione non arrivò a tutti i comandi periferici e molti militari italiani caddero prigionieri dei tedeschi.

Anche Nicolino fu fatto prigioniero dai nemici a #Patrasso e deportato a #Waidofen (città di prigionia) in Austria, patendo la fame e il freddo. Nel marzo 1945 giunsero la liberazione ed il rimpatrio.

La sua tempra gli consentì di sopravvivere a quella brutta esperienza che egli ha messo per iscritto in un libro semplice ma intenso: “Vento in Poppa e Piume al Vento”. I ricordi di esperienze umilianti sono indelebilmente fissati nella sua mente. Trasmettere una testimonianza della sua vita da prigioniero è assolutamente necessario affinché le nuove generazioni possano comprendere il dolore fisico e la perdita della dignità che sono indimenticabili turbamenti di chi ha vissuto le atrocità della guerra. Per questo, la seconda guerra mondiale, senza le testimonianze dirette di quel periodo, senza gli aspetti quotidiani, senza la conoscenza delle ore tragiche vissute soggettivamente, appaiono solo cenni di una conoscenza storica oggettiva. Cogliere nell’insieme le complesse e contrastanti vicende significa conoscere le emozioni e i turbamenti dei soldati che hanno partecipato a missioni di guerra fra insidie, pericoli e offese alla dignità umana, accanto a date, armi, strategie e alleanze.

Un libro di storia e di storie, viste con gli occhi e la forza di chi vi ha partecipato.

A Nicolino per il suo valore sono state riconosciute diverse medaglie e croci al merito.

Cent’annus!

Una lunga vita vissuta con grande fede e dedizione alla famiglia, momenti non sempre facili, alcuni veramente difficili come la perdita della cara moglie Brigida. Oggi è ricambiato dall’amore e dalle cure dei suoi cari e da tutta la comunità; orgoglioso di trasmettere ai giovani un patrimonio di tradizioni e di valori culturali e religiosi che sono stati e restano ben radicati alla base della sua vita.

Nicolino non è solo questo, è la “memoria storica” vivente del nostro paese. Ricorda ancora oggi ogni minimo particolare della storia di Portoscuso e dei personaggi che l’hanno fatto crescere, mettendo sempre a disposizione il suo patrimonio di conoscenze e per ciò lo ringraziamo.

A Nicolino, per tutti Lino, cittadino esemplare e speciale, che ha trasmesso a ciascuno di noi i suoi saldi valori sulla famiglia e sull’onestà, auguriamo un sereno cammino.

Un saluto e ancora avanti tutta caro “giovane” Lino, la comunità ti onora e spera in cento di questi giorni e un mondo di questi uomini!

Ernesto Valdés

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Grande successo ieri sera, sul lungomare Cristoforo Colombo di Portoscuso, per la serata conclusiva del progetto “#Cucinando sul mare – La cucina portoscusese incontra il mondo”, organizzato per la promozione della formazione professionale e la valorizzazione della tradizione e della cucina locale, che si è avvalso della presenza dello chef di fama internazionale #Antonino Cannavacciuolo, in arrivo direttamente da “#Cucine da incubo” e, nella giuria di qualità, di quattro dei più affermati chef sardi: Achille Pinna, Luigi Pomata, Roberto Petza e Stefano Deidda.

Il progetto è stato realizzato dalla società cooperativa sociale “Stella dei Mari” con la collaborazione del comune di Portoscuso, guidato dal sindaco Giorgio Alimonda, ed il sostegno finanziario di Alcoa Foundation, rappresentata dal dottor Fabio Carboni.

Il #1° Meeting Gastronomico ha visto protagonisti 10 ristoranti locali ed è stato trasmesso in diretta streaming su www.comune.portoscuso.ci.it , grazie al qualificato supporto tecnico della società Medianet.

La serata conclusiva ha proposto le antiche tradizioni locali legate alla pesca del tonno ed alla sua cucina; l’esibizione dei bambini della scuola media che hanno cantato l’Inno di Portoscuso composto dal maestro Renzo Sanna; la proiezione del video del progetto “Cucinando sul mare”, realizzato da Ignazio Vacca; l’esibizione della scuola studio danze sportive di Omar & Sonia; l’esibizione di tre allieve di canto moderno, vocal coach Nadia Fois; e, alla fine, uno spettacolo musicale della band “Non Soul Funky”. Rinviato, a causa delle non buone condizioni meteorologiche, con la presenza di un forte vento, lo spettacolo pirotecnico.

Grandissima la partecipazione popolare, probabilmente superiore alle più rosee previsioni, con oltre un migliaio di persone che hanno affollato fino a tarda sera anche gli stand espositivi artigianali ed i locali del lungomare Cristoforo Colombo.

Nel corso della serata è stato presentato il libro “Cucinando sul mare – Assaggi di Portoscuso”, nel quale sono riportate le schede dei dieci ristoranti partecipanti al progetto, con una preziosa documentazione fotografica di Ignazio Vacca, sulle specialità culinarie e su Portoscuso.

Il fulcro di tutto il progetto è stata la formazione professionale. Il percorso si è sviluppato attraverso dei corsi, passando dalla creazione del libro di cucina della città di Portoscuso, sino alla realizzazione di una ricetta condivisa dai vari ristoratori locali per arrivare a depositare un marchio (brand) che identifichi Portoscuso per i suoi prodotti culinari. I corsi sono stati seguiti da insegnanti del settore turistico alberghiero e da chef regionali e nazionali.

Nella serata conclusiva, come già sottolineato, i ristoranti locali si sono cimentati nel 1° Meeting Gastronomico, con la preparazione di un piatto tipico, sottoposto prima al giudizio della giuria di qualità, guidata da Antonino Cannavacciuolo, poi a quello della giuria popolare. I piatti sono stati distribuiti ai giurati dai volontari della Pro Loco che ha collaborato con grande impegno alla miglior riuscita dell’evento.

Al termine della serata, è stato decretato anche un vincitore, lo chef Andreino Fois del Ristorantino. Il premio, per un accordo preventivo raggiunto da tutti i ristoranti, verrà devoluto in beneficenza.

Per tutta la serata c’è stato un grande entusiasmo per la presenza di Antonino Cannavacciuolo, che ha raccontato le tappe della sua formazione ed ha sottolineato la bellezza del territorio del Sulcis, sul quale ha invitato tutti ad investire per il futuro.

La serata ed il progetto si sono conclusi con un arrivederci al 2015, quando, con ogni probabilità, verrà organizzata la seconda edizione. Il responsabile di Alcoa Foundation, il dottor Fabio Carboni, ha assicurato l’attenzione verso l’iniziativa e verso altri progetti di qualità.

Il presidente della Cooperativa Sociale Stella dei Mari, Christian Masia, ha ringraziato tutti per il sostegno dato all’iniziativa che, pur con qualche piccolo problema, si è chiusa con un bilancio ampiamente positivo.

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Verrà presentato venerdì 11 luglio, a partire dalle ore 17.30, nella sala conferenze della #Grande Miniera di Serbariu, il libro “Le Zone Franche“, di Aldo Berlinguer e Tore Cherchi, G. Giappichelli editore.

Nel pieno della crisi, lobiettivo della #Zona franca è ritornato di grande attualità. Prevale una visione conflittuale e rivendicativa: da un lato la Zona franca è presentata come la soluzione dei problemi dello sviluppo, dallaltro è liquidata come un vecchio e superato arnese. Si è tentato di chiarire se ci sia evidenza dellattualità e utilità di una Zona franca estesa allintera isola o limitata a porzioni del suo territorio. Le risposte  non possono prescindere dallavvertenza preliminare che le Zone franche sono uno strumento molto sofisticato, fatto non soltanto di fisco favorevole, ma anche e sempre più di servizi, burocrazia ed infrastrutture ottimali, contesti lavorativi favorevoli, progetti definiti, forte motivazione politica e managers allaltezza del compito.

Il dibattito, coordinato dal giornalista Sandro Mantega, verrà aperto da Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.

Sono previsti gli interventi degli autori e dei deputati Emanuele Cani e Francesco Sanna; dei consiglieri regionali Luca Pizzuto, Ignazio Locci e Pietro Cocco; del sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda; di Mariano Lo Piccolo del Comitato Zona franca.

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Il nuovo #allarme ambientale determinatosi a Portoscuso negli ultimi mesi per il superamento dei limiti di contaminazione per metalli pesanti nel latte ovicaprino e dei valori di attenzione e/o dei valori limite per #diossine e PCB diossinosimili nel latte ovicaprino, sarà affrontato domani mattina al ministero dell’Ambiente, nel corso di un vertice al quale parteciperà una delegazione del comune di Portoscuso guidata dal sindaco Giorgio Alimonda. La situazione venutasi a determinare, oltre ai problemi ambientali, ha creato enormi difficoltà alle aziende interessate che rivendicano giustamente attenzione, interventi immediati per compensare il danno subito e interventi strutturali per quello che continueranno a subire fino a quando non sarà stata superata l’emergenza e potranno riprendere serenamente la loro attività.

I controlli vanno avanti senza interruzione ed al fine di «assicurare una più puntuale e continua verifica dello stato dei luoghi e dell’impatto sulla catena alimentare, anche il relazione a possibili variazioni del quadro correlate a interventi puntuali di bonifica, a revisioni nelle modalità di conduzione delle tecniche agricole e di allevamento ovvero ai cicli stagionali e/o fisiologici nelle produzioni agroalimentari, il #Dipartimento di prevenzione, di concerto con il comune di Portoscuso e con #ARPAS – come scrivono il direttore del Dipartimento di prevenzione, Antonio Onnis, e il direttore generale della #Asl 7 di Carbonia, Maurizio Calamida, al presidente dell’associazione ecologista Gruppo di intervento giuridico, Stefano Deliperi, in risposta alla richiesta di informazioni ambientali e all’adozione di provvedimenti riguardo il monitoraggio prodotto a uso alimentare nel comune di Portoscuso (nota trasmessa per conoscenza al ministro per la Salute; al presidente della regione Sardegna; all’assessore regionale della Sanità; al direttore del Dipartimento del Sulcis dell’ARPAS; al sindaco di Portoscuso; al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Cagliari; e, infine, alla Commissione europea) – stanno procedendo all’analisi delle migliori ipotesi per la creazione di un sistema di monitoraggio permanente che consenta i più solleciti interventi a tutela della salute. Ciò nelle more di una più definitiva assunzione di decisioni rispetto alle scelte sull’uso del territorio, sulle quali i competenti organismi del governo regionale hanno assicurato il rispettivo interessamento».

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«Mentre gli assessorati regionali competenti mostrano un disinteresse disarmante e lasciano al comune di Portoscuso l’incombenza di affrontare, da solo e con le proprie risorse il problema, che ormai sta assumendo contorni sempre più drammatici, è arrivata oggi un’ordinanza comunale di divieto di macellazione e commercializzazione delle carni di alcuni allevamenti del territorio di Portoscuso contaminate da agenti inquinanti, sostanze già riscontrate nei prodotti caseari di diverse aziende zootecniche presenti nel territorio comunale.»

La denuncia è di Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Nella giornata di ieri – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – la Asl 7 ha comunicato all’Amministrazione comunale di Portoscuso la presenza di sostanze nocive in determinanti allevamenti di carni, imponendo al sindaco Giorgio Alimonda di emanare un’ordinanza di divieto di macellazione e commercializzazione delle carni contaminate. Riguardo alla dolorosa vicenda degli alimenti compromessi, gli assessorati regionali all’Agricoltura e alla Sanità mostrano un immobilismo senza precedenti. È inaccettabile che gli allevatori interessati dalle ordinanze comunali vengano lasciati soli e siano costretti ad assistere impotenti all’azzeramento del proprio reddito.»

«La Giunta regionale – sottolinea ancora Ignazio Locci – deve intervenire al più presto fornendo sostegno all’Amministrazione comunale di Portoscuso e istituendo un fondo di solidarietà per gli allevatori, senza attendere che il Consiglio regionale discuta le mozioni presentate sul tema. Francesco Pigliaru e i suoi assessori – conclude Locci – si mettano subito al lavoro: sono ormai in carica da circa tre mesi ed è arrivato il momento che si diano da fare.»