23 April, 2024
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A Portoscuso è stato istituito il Comitato per la celebrazione del centenario dell’eccidio dei fratelli Fois, con il compito di programmare, promuovere e curare lo svolgimento delle manifestazioni per le celebrazioni del centenario in memoria della Marcia Su Portoscuso.
Il Comitato promotore è composto da:
• Ignazio Atzori – Sindaco del comune di Portoscuso
• Ornella Pilisio – Assessore, delegato della Maggioranza
• Rossano Loddo – Consigliere, delegato della Minoranza
• Franca Cherchi in rappresentanza delle associazioni locali con funzioni di referente delle attività di Segreteria, Ufficio Stampa e Tesoreria.
• Mario Zara – Presidente dell’Associazione Amici della Miniera, in rappresentanza delle associazioni territoriali.
• Davide Fois con funzioni di coordinamento del comitato e delle celebrazioni ed in rappresentanza dei discendenti, unitamente a Giulia Fois, con funzioni di referente delle attività e dei progetti celebrativi in ambito scolastico e a Giorgia Invidia, autrice della tesi universitaria oggetto di pubblicazione.
Il Comitato promotore per la predisposizione e l’attuazione dei programmi celebrativi si avvale inoltre del patrocinio e/o collaborazione di rappresentanti di altre Associazioni, Enti locali e culturali per l’adozione delle varie iniziative, unitamente al coinvolgimento delle organizzazioni sindacali (elenco in continuo aggiornamento).
Il Comitato promotore collabora all’individuazione delle risorse messe in campo da amministrazioni ed enti locali, da istituzioni e soggetti pubblici e privati necessarie allo svolgimento delle attività:
– preliminari e propedeutiche;
– celebrative in occasione della giornata commemorativa del 29 dicembre 2022;
– celebrative in occasione nell’ambito dell’intero anno del centenario (29/12/2022 – 29/12/2023).
Il Comitato promotore collabora anche al monitoraggio del bilancio di gestione e al consuntivo delle spese, riunendosi periodicamente e relazionando sulle attività svolte.
Ai componenti del Comitato non è prevista l’attribuzione di compensi, gettoni di presenza, indennità o emolumenti comunque denominati.

«I fratelli Fois hanno rappresentato un simbolo di resistenza consapevole alla violenta avanzata fascista e, nonostante la tragicità degli eventi, il 29 dicembre 1922 rappresenta una pagina di Storia di immenso valore. Più in generale, oggi, questa preziosa eredità ci insegna a riconoscere, e quindi a respingere ideologicamente, quei chiari segnali di protervia estremista e a condannare quelli che ancora si manifestano nel mondo. L’ideologia totalitaria si afferma non solo attraverso azioni di prevaricazione violenta ma anche in maniera più subdola, spesso confusa come normalità, attraverso la distorsione degli strumenti di democrazia. Ed ecco che, in tutti i casi estremi, vale sempre il dovere morale di contrastare azioni lesive della tenuta sociale, per effetto di scelte ed imposizioni pregiudizievoli, insopportabili, spesso inique o chiaramente inefficienti.
Quest’ultime, a volte concretate in maniera spregiudicata, anche attraverso provvedimenti e leggi, offendono profondamente quella parte di società onesta e di valore, che ha pieno diritto invece di esprimere scelte democratiche di libertà, nel sano e condiviso interesse pubblico prevalente e nel pieno rispetto di ogni singola persona.»