23 April, 2024
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Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copiaPiantagioni di carciofi

Il settore agricolo potrà contare presto su nuovi prestiti personalizzati. È quanto è emerso dall”incontro svoltosi ieri tra l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, il presidente della @Sfirs, Antonio Tilocca, ed il presidente del #Banco di Sardegna e di Abi Sardegna, Giuseppe Cuccurese.

«Attraverso un pacchetto di linee guida – ha spiegato l’assessore Falchi – siamo al lavoro per garantire a singole aziende, strutture aggregative e filiere di liquidità necessaria per rilanciare produzioni e investimenti, ma anche per cogliere, parallelamente, le nuove opportunità che vengono date al sistema col nuovo ciclo della programmazione europea.»

Il percorso, formalizzato nell’incontro, parte dall’esigenza di ristrutturazione del debito e si concluderà con la firma di un protocollo d’intesa nel quale saranno definite nei dettagli le tipologie di credito.

«Come risulta dai numeri forniti da Cuccurese – ha osservato l’assessore Falchi – nel comparto agricolo sardo l’accesso al credito è attualmente bloccato dalla mancata solvenza sui prestiti contratti in passato. Si tratta di un circolo vizioso che rallenta i processi produttivi, visto che le esposizioni bancarie non permettono alle aziende e alle strutture aggregative di contrarre nuovi mutui. Per questo verranno studiati singoli piani di rientro che, da un lato, faranno chiudere le partire finanziarie pregresse e, dall’altro, garantiranno la possibilità di contrarre nuovi fidi anche alle aziende o alle strutture organizzative in difficoltà. E si tratterà, appunto, di prestiti costruiti a misura delle diverse realtà produttive.»

Col protocollo d’intesa che Regione, Sfirs e Abi andranno a firmare a breve, cambia l’approccio anche nella quantificazione della capacità di solvenza.

«Una delle novità nell’analisi di tale capacità – ha aggiunto l’assessore – riguarderà i fondi europei della nuova programmazione 2014-2020, fondi garantiti attraverso il #Pac (Piano agricolo comunitario) ed il #Psr (Piano di sviluppo rurale). Nella stesura di entrambi i Piani abbiamo infatti previsto premi produttivi che saranno conteggiati tra le entrate certe su cui modulare i prestiti.»

Nei piani personalizzati delle singole aziende verranno considerate quante più variabili possibili, come il rischio delle avversità atmosferiche.

“Ciò vuol dire – ha precisato Elisabetta Falchi – che i fidi di campagna saranno protetti da forme assicurative per garantire agli operatori una copertura finanziaria di breve periodo, per esempio nel caso di una violenta grandinata. Quanto alle strutture aggregative stiamo prevedendo di differenziare la scadenza dei prestiti a seconda della tipologia merceologica, dal momento che non tutti i cicli produttivi hanno la stessa durata. È invece indispensabile tener conto di questo elemento.»

Un’altra novità nella gestione dell’accesso al credito sarà rappresentata dal Fondo di garanzia, che metteranno a disposizione la #Sfirs e #Consorzi Fidi per assicurare la copertura dei crediti nel medio e lungo periodo. Nel protocollo d’intesa tra Regione, Sfirs e Abi saranno previsti, infine, finanziamenti di filiera per favorire soprattutto gli investimenti ad alta tecnologia. 
Sempre in tema di credito, l’assessore Falchi ha aperto il dialogo con l’#Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), che potrà giocare un ruolo chiave nella partita dei contributi finanziari. Per questo la prossima settimana è stato programmato un incontro a Roma. 

«Abbiamo anche la necessità di rilanciare il microcredito, perché è un asset di sviluppo fondamentale, ma è stato lasciato senza soldi dalla precedente Giunta, malgrado i roboanti annunci fatti. Dobbiamo recuperare le risorse inizialmente promesse e poi mai assegnate. Il nostro obiettivo è arrivare a una modalità a sportello, con prestiti sicuri, procedure semplificate e tempi brevissimi di erogazione, in modo tale da venire incontro alle esigenze delle imprese agricole”.

“Cooperare per cogliere i frutti del lavoro” è il titolo del convegno organizzato ieri dalla #Legacoop Sardegna nella sala del THotel a Cagliari. Ai lavori, che sono stati chiusi dalla relazione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha partecipato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, è iniziata una serie di interventi per esplorare il tema dai differenti punti di vista. Il presidente della Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, ha impostato la sua relazione su lavoro che riparte dal lavoro per andare oltre la crisi. Il docente di diritto commerciale Giustino D Cecco ha fatto il punto sull’esperienza cooperative nel diritto fallimentare, mentre Riccardo Barbieri, responsabile strumenti finanziari di Legacoop Sardegna, si è soffermato sulla continuità aziendale, e dell’impatto delle norme sul lavoro nelle cooperative ha parlato il consulente del Lavoro Ignazio Leo. Il credito alle imprese è stato il tema affrontato dal presidente ABI Sardegna Giuseppe Cuccurese, mentre il senatore Ignazio Angioni, componente della Commissione permanente Lavoro, ha messo l’accento su riforme e sviluppo. Ampia e ricca di esempi la relazione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha sottolineato il pericolo della lontananza tra cittadini e palazzi. «Mai perdere di vista che i numeri scritti sui fogli che ci troviamo tra le mani tutti i giorni sono persone, imprese, famiglie. Non è tempo di aspettare né di sperare, è tempo di fare, di prendersi responsabilità insieme».
Il ministro del Lavoro ha poi fatto riferimento ai passi del Governo per fronteggiare e superare la crisi, spiegando la necessità di vivere in un paese che sia più equo, dove non si soffra di una cattiva distribuzione della ricchezza tra quelli che partecipano a produrla. In riferimento alla Sardegna, Giuliano Poletti ne ha rilevato le grandi potenzialità, che possono essere espresse al meglio anche grazie alla collaborazione tra Stato, Regione ed enti locali. «Abbiamo bisogno di costruire una nuova ondata di fiducia – ha concluso – e dimostrare che le cose si possono fare».
L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, nel suo intervento ha ripreso i fili della sintesi presentata ieri per illustrare i cento giorni di governo. «C’è stata una risposta importante per il progetto Garanzia Giovani – ha detto l’assessore Mura, soffermandosi poi sull’impegno per i Centri Servizi per il Lavoro. «Partiamo da una situazione particolarmente difficile, ma stiamo lavorando ad una nuova architettura dei CSL, perché diano risposte valide e concrete»