29 March, 2024
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Arriva la certificazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sulle bottiglie di olio extra vergine di oliva garantite dal marchio di tracciabilità 100% italiano di Unaprol.

L’accordo, già siglato, sarà presentato nel corso di TUTTOFOOD, alla stampa e ad oltre 300 buyer provenienti da tutto il mondo, questa sera alle 19,00 presso il Dazio di Levante di Piazza Sempione a Milano. Si tratta del primo accordo di certificazione di prodotto in assoluto tra un’Agenzia pubblica ed il più grande consorzio di olivicoltori europeo privato. «E uno strumento importante verso la messa in sicurezza di un patrimonio esclusivamente italiano contro la piaga della contraffazione o dell’italian sounding», ha affermato il presidente di Unaprol David Granieri.

Nel dettaglio, l’accordo prevede la registrazione del marchio I.O.O.% qualità italiana di proprietà di Unaprol nella banca dati di FALSTAFF e la possibilità di apporre un QR-code (Glifitaly) sulle etichette del prodotto certificato. Glifitaly è una vetrina multimediale di prodotti autentici che, attraverso la lettura del QR-code apposto sulle etichette dei prodotti, in questo caso degli oli extra vergine a marchio I.O.O.% qualità italiana di Unaprol, consente ai consumatori, in possesso di uno smartphone, di risalire alla originalità del prodotto ed ai dati identificativi del produttore. L’accordo stipulato e l’introduzione di Glifitaly consentiranno una migliore informazione per i consumatori garantendo contemporaneamente le conoscenze necessarie all’adeguata attività di controllo da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli a tutela delle imprese corrette. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ente pubblico italiano non economico, esercita da sempre attività di controllo, accertamento e verifica sulla circolazione delle merci, svolgendo azioni di prevenzione e contrasto dei traffici illegali di prodotti contraffatti o non rispondenti alla normativa in materia di qualità o di sicurezza.

«I traffici illeciti legati alla sopravvalutazione della qualità del prodotto e/o alla contraffazione dell’olio di oliva italiano – ha riferito Giuseppe Peleggi, Direttore dell’Agenzia – oltre a costituire un danno ai consumatori e all’immagine del prodotto italiano, sono causa di significative difficoltà per il nostro export, procurando gravi danni economici a tutta la sana filiera produttiva.»

Ugo Cappellacci.
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha giudicato positivo l’incontro svoltosi stamane in sede tecnica presso l’Agenzia delle Dogane, nel percorso per l’ottenimento della zona franca integrale durante il vertice al quale hanno partecipato anche il direttore, Giuseppe Peleggi, ed i rappresentanti dei movimenti Randaccio, Impera e Scifo. Durante l’incontro, al quale ha preso parte anche l’on. Salvatore Cicu, sono stati esaminati gli aspetti doganali nell’ambito della questione più generale, oggetto del tavolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Da parte dell’Agenzia è stato assunto l’impegno ad accelerare l’iter con la comunicazione all’Europa, previo urgente invio del piano operativo, per l’operatività della zona franca di Cagliari recentemente delimitata. In ossequio alla recente delibera adottata dalla Giunta, inoltre, non viene sollevato alcun rilievo riguardo ad un’interpretazione estensiva del dlgs 75 finalizzata a considerare l’intero territorio della Sardegna come zona franca doganale, utilizzando come punti di ingresso e di uscita gli scali portuali ed aeroportuali.
Al termine dell’incontro, il presidente Cappellacci ha ribadito la necessità di un pronunciamento del Governo nazionale in merito agli aspetti extradoganali e al riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna.
«Il Governo ha il dovere – ha dichiarato Cappellacci – di fare propria la nostra rivendicazione: quella di un’isola che non vuole vivere di assistenzialismo, ma di impresa e lavoro. Vogliamo camminare con le nostre gambe – ha sottolineato il presidente – ma chiediamo di essere messi nella condizione di poterlo fare. La zona franca è una giusta compensazione per gli svantaggi derivanti dall’insularità ed è una componente essenziale del nuovo sistema operativo che deve far ripartire l’economia sarda.»